Filosofia del calcio Maggio 2011

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Sabato 7 maggio 2011- ore 16,00
CAPRIOLO – via Adro, 37
Museo agricolo e del vino Ricci Curbastro
in collaborazione con
Centro Culturale Artistico di Franciacorta e Sebino
XIX Primavera Culturale della Franciacorta e del Sebino
Presentazione del libro di Bernard Welte
“Filosofia del calcio”
Relatori: ORESTE TOLONE curatore del libro
ALFREDO PASOTTI filosofo e pubblicista
INGRESSO LIBERO, segue un brindisi con Franciacorta Ricci Curbastro
Bernard Welte è nato a Meßkirch nel Baden il 31 marzo 1906. Ha studiato Teologia a Friburgo e a Monaco. Prende i voti sacerdotali
nel 1929. Nel 1946 ottiene la libera docenza presso l'università di Friburgo. Nel 1952 diventa professore a Friburgo per le «domande
di confine». Ottiene nel 1954 la cattedra di filosofia della religione cristiana e nel 1955 è rettore della Università Albert-Ludwig di
Friburgo. Nel 1973 gli viene conferita la laurea honoris causa all'università di Cordoba e diventa professore emerito. È morto a
Friburgo il 6 settembre del 1983. Tratto dominante della riflessione filosofica di Welte è stato il tentativo di recupero di un'esperienza
religiosa capace di mantenere il carattere dell'ecumenicità evidenziando al suo interno la specificità del messaggio cristiano, di cui
Welte ha lumeggiato alcuni temi fondamentali dedicando studi a San Tommaso, Meister Eckhart e Kant. Tra le sue numerose opere
ricordiamo Sulla traccia dell'eterno, Jaca Book 1976; Il dono del tempo (scritto in collaborazione con J. Blank), Queriniana 1976; La
luce del nulla. Sulla possibilità di una nuova esperienza religiosa, Queriniana 1976; Che cos'è credere, Morcelliana 1983; Dal nulla
al mistero assoluto.Trattato di filosofia della religione, Marietti 1985.
Filosofia del calcio
Che cosa fa del calcio un gioco, degno di riflessione, e non soltanto uno sport, segno di una società di massa? Bernhard Welte, nei due
saggi tradotti (del 1978 e del 1982), sorprende nel gioco del calcio, quale insieme di regole e disciplina, una razionalità filosofica. O,
come ben evidenzia il curatore Oreste Tolone, il significato del pallone non solo come sfera, emblema religioso e metafisico della
perfezione, ma anche come veicolo di una dimensione antropologica ulteriore. Il pallone mette in gioco una finalità – la vittoria –
trasformando i nemici in avversari, e rende così possibile per l’uomo ciò che nella realtà gli pare negato dal determinismo: l’ideale di
una convivenza possibile, pacifica, perfetta.E appunto divina
Di più, il pallone, insieme a norme e leggi del tutto speciali, mette in campo la libertà dell’uomo, quella che può fare del suo ideale
una realizzazione compiuta nella forma di una convivenza possibile.
Oreste Tolone insegna Antropologia filosofica all’Università di Chieti. Per Morcelliana ha pubblicato Bernhard Welte. Filosofia
della religione per non-credenti (2006) e curato di Bernhard Welte, Sul male. Una ricerca tomista (2008).
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