XXI VENERDÌ 3 MAGGIO 2013 SPECIALE FIERA DI BORGHETTO il Cittadino IN MOSTRA n UN’ANTOLOGICA DEDICATA AL GIORNALISTA E SCRITTORE Il mondo di Gioann Brera rivive nel pennello di Belli Palazzo Rho ospita fino al 6 maggio 36 dipinti dell’artista ciociaro entrati a far parte del patrimonio artistico della Bcc di Borghetto Lodigiano n Lo sport, i campioni prediletti, ma anche e soprattutto l’amata Bassa Lombarda con i suoi campi e i suoi fiumi. La storia e il mondo di Gianni Brera, il grande giornalista e scrittore scomparso il 19 dicembre 1992 in un incidente stradale tra Codogno e Casalpusterlengo, rivive attraverso una mostra in scena da domenica scorso a Palazzo Rho: in esposizione 36 quadri firmati dal pittore ciociaro Antonio Belli che da qualche tempo fanno parte del patrimonio artistico della Banca di Credito Cooperativo di Borghetto Lodigiano. La mostra, accompagnata dal curatissimo catalogo intitolato Gianni Brera ha vent’anni, resterà aperta fino a lunedì 6 maggio. «Abbiamo colto l’opportunità di entrare in possesso di questa collezione pittorica – spiega Antonio Guarnieri, presidente della Bcc di Borghetto -. Brera era molto legato al Lodigiano e Antonio Belli l’ha raffigurato con elementi tipici che ricordano anche il nostro territorio. L’intento della nostra banca è quello di mettere a regime un patrimonio artistico a carattere locale: per esempio abbiamo acquistato due opere di Ettore Archinti e finanziato il restauro conservativo dei deipinti che ritraggono i benefattori del Tempio civico dell’Incoronata di Lodi. Inoltre parte dei quadri dedicati a Gianni Brera, il prossimo 8 settembre, saranno esposti nel corso di un evento a carattere nazionale organizzato dall’Università di Pavia». Nei dipinti di Belli emerge con forza la poetica di “Gioannbrerafucarlo”, come si firmava il giornalista originario di San Zenone Po. «Gianni Brera è scrittore universale, non solo lombardo – scrive Belli nel catalogo della mostra -. Ha utilizzato il mondo dello sport, e il mondo della sua terra strappata alle acque, per esprimere l’animo umano nella pienezza dei suoi significati, persino con inflessioni di religiosità laica». Prima dell’inaugurazione della mostra è stato presentato inoltre il volume Gianni Brera “lodesan”, libro firmato dallo scrittore lodigiano Andrea Maietti e pubblicato da Pmp. Nelle 128 pagine, Maietti, il biografo ufficiale del “gran lombardo”, ha raccolto alcuni articoli usciti sul “Cittadino” dopo il 1992. «Mi sono accorto che Brera entra- va spesso in ciò che scrivevo con “diritto di padre”, come un nume tutelare – racconta Maietti -. Brera era molto legato al Lodigiano e lo dimostrò anche scrivendo un piccolo saggio come prefazione al volume Lodi, immagini da una provincia antica, curato da me e corredato dalle foto di Valerio Sartorio». Le immagini dell’amico fotografo, scomparso pochi anni fa, completano anche la nuova opera, la quale raccoglie pure una poesia in dialetto del compianto Antonio “Cècu” Ferrari dedicata a Brera e una lettera autografa dello stesso Brera a Maietti: «Andrea è mio fratello bassaiolo di riva d’Adda – scriveva – (io sono bassaiolo di riva d’Olona). Il suo modo di aprire gli occhi sul nostro paese è anche il mio. Non soffia refolo tra le foglie dei nostri pioppi che le orecchie mie e sue traducano in note minimamente diverse: ogni bisbiglio ci torna familiare: il linguaggio è comune: i colori gli odori i profili sono comuni». IN FOTOGRAFIA IRRINUNCIABILI CLIC DA OLIVIERO FERRI E PAOLO MORO... CON UNA SORPRESA Oliviero Ferri Paolo Moro n Sono una presenza irrinunciabile nei giorni della Fiera. Anche quest’anno, negli spazi espositivi del Parco della Pace, Oliviero Ferri e Paolo Moro esporranno le loro suggestive fotografie all’attenzione di appassionati e curiosi. Il segreto di questo “tandem” - sono prima di tutto grandi amici - sta nella capacità di confrontarsi per non sovrapporre le proposte, semmai di integrarle. Oliviero proporrà una selezione degli scatti realizzati durante il suo recente viaggio in Messico, ma domenica offrirà a tutti i visitatori una autentica chicca. Sul sagrato della chiesa parrocchiale allestirà otto grandi pannelli su cui saranno riprodotte le otto facciate interne del Tempio dell’Incoronata di Lodi, ovviamente immortalate dagli scatti di Ferri. Sorprenderà anche la proposta di Moro. Appassionato all’arte fotografica sin da bambino, ha perfezionato negli anni la sua esperienza , rafforzando ulteriormente la sua voglia di trattenere con un clic ciò che è intorno a lui.