L`arte Mesopotamica – Architettura

L’arte Mesopotamica – Architettura
La Porta di Ishtar, a Babilonia.
VI sec. a.C. Alt. 14,73 m.; largh. 15,70 m.
Berlino, Museo Archeologico.
A destra, ricostruzione della Porta
e della città di Babilonia.
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La ziqqurat di Ur
Alla torre sacra, sulla cima, si accedeva mediante un percorso processionale.
Dalle piattaforme di accesso si accedeva a sale per i dignitari reali o
per riunioni legate al culto.
La base è rettangolare. In origine, la
ziqqurat era composta da tre gradoni, e giungeva ad un’altezza di 25
metri.
Scalinate di accesso.
Sorgeva all’interno di un cortile, nella zona sacra della città.
I tre livelli costruiti potrebbero rappresentare
le tre parti in cui si divide l’universo: il mondo
dell’aldilà, quello terrestre e quello celeste.
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In origine, le pareti erano riccamente decorate con piastrelle
smaltate.
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Palazzo di Dario I, 518 a.C. Persepoli.
IL PANNELLO DELLA PACE
Nella fascia superiore è rappresentato il sovrano, riconoscibile per le maggiori dimensioni, a banchetto con dignitari.
Stendardo di Ur, 2500 a.C. circa
Legno intarsiato con lapislazzuli, conchiglie e madreperla.
20x47 cm. Londra, British Museum.
L’arte Mesopotamica – Pittura
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Le figure sono ben definite, perché isolate nell’elegante blu di fondo: tutte sono
schematizzate e bidimensionali.
Alcune parti delle figure sono
viste sia di fronte che di profilo, secondo una convenzione
diffusa sia in Mesopotamia
che in Egitto.
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Nelle fasce inferiori sono mostrati, in ordinata processione,
animali sacrificali.
L’armonia derivata dalla condizione di pace è espressa attraverso il ritmo sereno della composizione, la rappresentazione
delle attività agricole e pastorali.
IL PANNELLO DELLA GUERRA
Anche nel pannello della guerra predomina l’idea dell’omaggio al sovrano; i soldati, infatti, sono disposti in
successione regolare, che culmina nella figura regale
posta al centro.
Nella fascia superiore è descritta
la sottomissione dei nemici al sovrano, riconoscibile, al centro,
per la maggiore dimensione.
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Nel registro più basso è raffigurato l’assalto dei
carri da combattimento. Qui il ritmo appare più
complesso e concitato, costruito sull’alternanza
di pause e di figure.
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Nella fascia centrale è raffigurata la sfilata dei soldati, con i mantelli fissati da
una grossa fibula, e dei prigionieri.
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Gudea seduto, 2125-2110 a.C. ca.
Diorite, alt. 45 cm.
Parigi, Museo del Louvre.
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Statua raffigurante Gudea,
re di Lagash,
2150 a.C. circa.
Alt. 62 cm. Parigi,
Museo del Louvre.
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Caccia ai leoni, VII sec. a.C. Alabastro. Dal Palazzo di Assurbanipal a Ninive. Londra, British Museum.
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I Lamassù dell’antica Khorsabad
Volto umano e copricapo con
corna, indice di poteri divini.
La superficie è percorsa da raffinate decorazioni che raffigurano in modo schematico le capigliature, le ali, i finimenti,
trasformandoli in motivi ornamentali.
è costituito da un materiale
facilmente lavorabile come
l’alabastro e il gesso.
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Il Lamassù presenta cinque zampe, in modo
che visto frontalmente apparisse in posizione
d’arresto, visto di lato sembrasse in movimento.