OLIMPIADI DI FILOSOFIA – XXV EDIZIONE A.S. 2016-2017 VERBALE DELLA SELEZIONE D’ISTITUTO (a cura del Referente d’Istituto)1 Il giorno2 01.02.2017 presso l’Istituto3 Liceo Issel di Finale Ligure CODICE MECCANOGRAFICO [email protected] si è svolta la Selezione d’Istituto delle Olimpiadi di Filosofia – XXV Edizione, anno scolastico 2016-2017. LA COMMISSIONE DI VALUTAZIONE era composta da4: prof. Capelli Giovanni docente di storia e filosofia prof. Nazarri Maurizio docente di storia e filosofia prof.ssa Oliveri Lorenza docente di inglese prof. Pampararo Daniele docente di storia e filosofia prf.ssa Vico Federica docente di francese prof. Viglietti Mirco docente di spagnolo prof. Zanelli Giovanni docente di storia e filosofia e referente di istituto. LA PROVA SCRITTA si è svolta sulle seguenti quattro tracce proposte5: TRACCIA 1 - GNOSEOLOGIA: Il senso greco del divenire e il pensiero occidentale. 1Il Referente d’Istituto dopo aver compilato e firmato il presente verbale deve scannerizzare il documento e caricarlo sul portale www.philolympia.org, attraverso il menù “Accedi”, sottomenù “Referente d’Istituto”, utilizzando la password comunicata al momento dell’iscrizione online. 2Data della selezione. 3Nome dell’Istituto con luogo della sede e relativo codice meccanografico. 4Nominativi e qualifica dei commissari. 5Riportare le quattro tracce proposte. Fino a Hegel la filosofia, in quanto epistéme, elabora in modo sempre più rigoroso il principio che il divenire può esistere solo se esiste l'Immutabile. Dopo Hegel, si fa strada invece sempre più rapidamente il principio che il divenire può esistere solo se non esiste alcuna realtà immutabile. E' il tema centrale della filosofia contemporanea, da Nietzsche ai nostri giorni. Fino a Hegel il contesto del senso greco del divenire è l'epistéme; dopo Hegel tale contesto è la negazione dell'epistéme. Ma il senso greco del divenire è l'elemento permanete nella costruzione di entrambi i contesti. [...] La novità del contesto della filosofia moderna riguarda la dislocazione del mondo del divenire; la dislocazione per la quale il mondo del divenire che ancora all'inizio della filosofia moderna è inteso come realtà esistente in sé, indipendentemente dal pensiero umano che la pensa - finisce col trovarsi identificato a tale pensiero. La filosofia moderna nasce quando, con Cartesio, viene predisposto il piano inclinato lungo il quale si sviluppa questa nuova dislocazione del mondo del divenire e della sua condizione immutabile. Emanuele Severino, La filosofia antica TRACCIA 2 - ETICA: Lo stato esiste per natura. La comunità che si costituisce per la vita quotidiana secondo natura è la famiglia, [...] mentre la prima comunità che risulta da più famiglie in vista di bisogni non quotidiani è il villaggio. [...] La comunità che risulta di più villaggi è lo stato, perfetto, che raggiunge ormai, per così dire, il limite dell'autosufficienza completa: formato bensì per rendere possibile la vita, in realtà esiste per rendere possibile una vita felice. Quindi ogni stato esiste per natura, se per natura esistono anche le prime comunità: infatti esso è il loro fine e la natura è il fine: per esempio quel che ogni cosa è quando ha compiuto il suo sviluppo, noi lo diciamo la sua natura, sia d'un uomo, d'un cavallo, d'una casa. Inoltre, ciò per cui ogni cosa esiste, il fine, è il meglio e l'autosufficienza è il fine e il meglio. Da queste considerazioni è evidente che lo stato è un prodotto naturale e che l'uomo è per natura un essere socievole: quindi chi vive fuori della comunità statale per natura e non per qualche caso o è un abietto o è superiore all'uomo. [...] Perché la natura, come diciamo, non fa nulla senza scopo e l'uomo, solo tra gli animali, ha la parola: [...] fatta per esprimere ciò che è giovevole e ciò che è nocivo e, di conseguenza, il giusto e l'ingiusto: questo è, infatti, proprio dell'uomo rispetto agli altri animali, di avere, egli solo, la percezione del bene e del male, del giusto e dell'ingiusto e degli altri valori: il possesso comune di questi costituisce la famiglia e lo stato. [...] Per natura dunque è in tutti la spinta verso siffatta comunità, e chi per primo la costituì fu causa di grandissimi beni. Perché, come, quand'è perfetto, l'uomo è la migliore delle creature, così pure, quando si stacca dalla legge e dalla giustizia è la peggiore di tutte. Aristotele 1 libro della "Politica" 2-1252b 5 TRACCIA 3 - STORIA DELLA FILOSOFIA: Kant e Hegel - Dalla condanna morale alla giustificazione etica della guerra. «I popoli, in quanto Stati, possono essere giudicati come singoli uomini che si fanno reciprocamente ingiustizia già solo per il fatto di essere l’uno vicino all’altro nel loro stato di natura (ossia nell’indipendenza da leggi esterne); e ciascuno di essi può e deve esigere dall’altro di entrare con lui in una costituzione simile a quella civile, nella quale a ciascuno sia garantito il suo diritto. […] la ragione, dall’alto del trono del supremo potere che dà le leggi morali, condanna assolutamente la guerra come procedimento giuridico e fa invece dello stato di pace un dovere immediato, che però senza un patto reciproco fra gli Stati non può essere fondato o garantito: di conseguenza deve necessariamente esserci una federazione di tipo particolare, che si può chiamare federazione di pace (foedus pacificum), che si differenzierebbe dal trattato di pace (factum pacis) per il fatto che questo cerca di porre fine semplicemente a una guerra, quella invece a tutte le guerre per sempre. Questa federazione non si propone la costruzione di una potenza politica, ma semplicemente la conservazione e la garanzia della libertà di uno Stato preso a sé e contemporaneamente degli altri Stati federati, senza che questi si sottomettano (come gli individui nello stato di natura) a leggi pubbliche e alla costrizione da esse esercitata. Non è cosa impossibile immaginarci la realizzabilità (la realtà oggettiva) di questa idea di federazione, che si deve estendere progressivamente a tutti gli Stati e che conduce così alla pace perpetua.» I. Kant, Per la pace perpetua, II, 1. «Si ha un calcolo assai distorto se […] vengono considerati lo Stato soltanto come società civile, e come suo scopo finale soltanto l’assicurazione della vita e della proprietà degli individui; […] In ciò che è stato indicato risiede il momento etico della guerra, la quale non è da considerare come male assoluto e come un’accidentalità meramente esterna, che abbia il suo fondamento quindi esso stesso meramente accidentale, in quel che si voglia, nelle passioni dei detentori del potere o nelle passioni dei popoli, in ingiustizie ecc., in genere in cosa tale che non deve essere.[…] La guerra […]è quindi il momento in cui l’idealità del particolare ottiene il suo diritto e diviene realtà; – la guerra ha il superiore significato che grazie ad essa […] “la salute etica dei popoli viene mantenuta nella sua indifferenza di fronte al rinsaldarsi delle determinatezze finite, come il movimento dei venti preserva il mare dalla putredine, nella quale sarebbe ridotto da una quiete durevole, come i popoli da una pace durevole o addirittura perpetua”». G.W.F. Hegel, Lineamenti di filosofia del diritto, III. TRACCIA 4 - POLITICA: La civiltà nasce dalle paure che oggi il potere trasforma in merce politica La paura è parte integrante della condizione umana. Potremo anche riuscire a eliminare una a una la maggior parte delle minacce che ingenerano paura (proprio a questo serviva secondo Freud la civiltà come organizzazione delle cose umane: a limitare o a eliminare del tutto le minacce dovute alla casualità della Natura, alla debolezza fisica e all’inimicizia del prossimo): ma almeno finora le nostre capacità sono ben lontane dal cancellare la «madre di tutte le paure», la «paura delle paure», quella paura ancestrale che deriva dalla consapevolezza della nostra mortalità e dall’impossibilità di sfuggire alla morte. Anche se oggi viviamo immersi in una «cultura della paura», la nostra consapevolezza che la morte sia inevitabile è il principale motivo per cui esiste la cultura, prima fonte e motore di ogni e qualsiasi cultura. Si può anzi concepire la cultura come sforzo costante, perennemente incompleto e in linea di principio interminabile per rendere vivibile una vita mortale. Oppure si può fare un ulteriore passo avanti: è la nostra consapevolezza di essere mortali, e dunque la nostra perenne paura di morire, a renderci umani e a rendere umano il nostro modo di essere-nel-mondo. La cultura è il sedimento del tentativo incessante di rendere possibile vivere con la consapevolezza della mortalità. Questo brano è tratto dal libro di Zygmunt Bauman «Moral Blindness. The Loss of Sensitivity in Liquid Modernity», dialogo con Leonidas Donskis in traduzione presso l’editore Laterza, anticipato da "Il Corriere della Sera", 09.01.2017 PER LA SEZIONE A IN LINGUA ITALIANA Numero di studenti partecipanti 23 Elenco6: DE PEDRINI Rebecca 4aB FASCE Silvia 4aB MASSARDO Elisa 4aB 6Elenco completo degli studenti (nome, cognome, classe, sezione). CIRAVEGNA Cristian 4aH RONCO Agnese 4aH ROVELLI Sara 4aF RUSSO Isabel 4aF GRAMMATICOPOLO Bianca 4aG MARIN Elenea 4aG SCHIAPPAPIETRA Martina 4aG CAPRARO Alessandro 5aA FERRARI Alessia 5aA MARINELLI Marcello 5aA PALWANKAR Anita 5aB SARDO Francesca 5aB VALENTE Gabriele 5aC SCALETTA Jacopo 5aD STALTARI Giorgia 5aE ALBO Giulia 5aF SCAROLA Laura 5aF LASTREGO Elisa 5aG MURINEDDU Alessandra 5aG SCHELLA Laura 5aG La Commissione di valutazione ha steso la seguente graduatoria a seguito del punteggio riportato dai candidati7: 1. Schella Laura 9 2. Massardo Elisa 8 7Elenco completo della graduatoria. 3. De Pedrini, Fasce, Ciravegna, Ronco, Rovelli, Russo, Grammaticopolo, Marin, Schiappapietra, Capraro, Ferrari, Marinelli, Palwankar, Sardo, Valente, Scaletta, Staltari, Albo, Scarola, Lastrego, Murineddu 6 Alla Selezione regionale parteciperanno, pertanto, i seguenti due studenti: Cognome e Nome Schella Laura Indirizzo di studio, classe, sezione: Liceo Linguistico 5aG Tel 3314809642; indirizzo e-mail [email protected] Cognome e Nome Massardo Elisa Indirizzo di studio, classe, sezione. Liceo Scinetifico,4aB Tel. 3393822141; indirizzo e-mail [email protected] PER LA SEZIONE B IN LINGUA STRANIERA Numero di studenti partecipanti 10 Elenco8: AFFER Francesca 4aB BRUZZONE Francesco 4aB MOHAMMED SLIEM Samira 5aF HART James 5aF LONGONI Michela 5aF VITALE Nicholas 5aF CAGNINO Alessandra 5aG CASELLA Valentina 5aG GATTO Virginia Morena 5aG LEPORACE Federica 5aG La Commissione di valutazione ha steso la seguente graduatoria a seguito del punteggio riportato dai candidati9: 8Elenco completo degli studenti (nome, cognome, classe, sezione). 9Elenco completo della graduatoria.