Il nome Piemonte nasce in epoca medioevale. Il suo significato (ai piedi del monte) si riferisce alla forma del territorio: la pianura del Po circondata dai monti. POSIZIONE PIEMONTE E CONFINI Il Piemonte è situato nell’estremità nordoccidentale della Penisola italiana. È la seconda regione italiana per estensione territoriale (dopo la Sicilia). Confina a nord con la Francia, la Valle d’Aosta e la Svizzera; ad ovest con la Francia, ad est con la Lombardia e l’EmiliaRomagna, a sud con la Liguria. LO STEMMA Lo stemma della regione trae origine dall’emblema della dinastia dei Savoia. Nel XV secolo a tale simbolo è stata aggiunta una fascia azzurra con tre gocce; la modifica fu apportata dal Duca Amedeo VIII di Savoia che nominò suo figlio “principe di Piemonte” e volle, così, distinguere lo stemma da quello della Casa dei Savoia. PIEMONTE Superficie 25 402 8,4% 4 401 266 7,3% 173 198 (kmq) Popolazione (ab.) % su ITALIA Densità (ab./kmq) Zone altimetriche la storia Nell’antichità il territorio piemontese fu abitato da Celti e Liguri. A partire dal III sec. a.C. venne occupato da diversi popoli (Romani, Franchi, Longobardi e Carolingi). L’unificazione della regione cominciò dal XII secolo sotto la guida dei Savoia, che costituirono, poi, lo Stato sabaudo. Esso entrò a far parte del Regno di Sardegna nel 1720. Dal 1796 al 1814, il Regno subì la dominazione napoleonica. Successivamente lo Stato sabaudo svolse un ruolo fondamentale durante il Risorgimento e contribuì all’unificazione e alla nascita del Regno d’Italia (1861). Torino fu capitale d’Italia fino al 1864. www.regione.piemonte.it © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas Per il patrimonio naturalistico della regione: LA NATURA PROTETTA - Pagg. 16-17 Leggere la carta o le Alpi • Come si suddividon Piemontesi? di pianura più • Quali sono le città importanti? te e orientate • Come sono dispos le valli? e è così ricca • Perché la regionso nti? no i più importa di fiumi? Quali sce il Po? • Da quale montentna gna? ri importanti ba Quali città e ce territoriale • Qual è la tipologia prevalente? Nazionali della • Quali sono i Parchi regione? Vercelli è al centro della più vasta area italiana destinata alla coltivazione del riso. Ospita la Borsa del riso. Nell’area del Sestriere ci sono le più importanti località di turismo invernale del Piemonte. Dalle pendici del Monviso nasce il Po, che attraversa la regione. Il porto commerciale di Savona è diventato lo sbocco sul mare del Piemonte, attraverso l’autostrada Torino-Savona. Nella pagina a fianco: Palazzina di caccia di Stupinigi (1729-1733), opera del grande architetto Filippo Juvarra. © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas Le Langhe sono una delle più importanti regioni storiche del Piemonte. Quest’area è famosa per la produzione di vini, ma anche perché vi è nato lo scrittore Cesare Pavese, che l’ha descritta in numerosi romanzi e racconti. Piemonte 13 L’Isola Bella, sul Lago Maggiore. Sotto: Torino, il Castello del Valentino fatto erigere, agli inizi del 1500, sulle rive del Po. Il Parco Fluviale del Po segue il corso del fiume dalla sorgente ai piedi del Monviso al confine della Lombardia. Per la sua notevole estensione è stato suddiviso in tre tratti: tratto cuneese, tratto torinese, tratto vercellese e alessandrino. Lungo il corso del fiume si susseguono aree protette che si identificano in ben 17 Riserve Naturali e 9 aree attrezzate, la maggior parte delle quali nei punti di confluenza con gli affluenti del Po. 14 Piemonte © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas Ambiente fisico e clima Il Piemonte si estende su un territorio vario, suddiviso tra aree montane (43%), collinari (30%) e pianeggianti (27%). È circondato su tre lati da importanti sistemi montuosi: ad ovest e a nord i rilievi alpini (Alpi Marittime, Alpi Liguri, Alpi Cozie, Alpi Pennine, Alpi Lepontine) e l’Appennino Ligure a sud. Diversi sono i gruppi collinari sparsi sul territorio: tra di essi si distinguono le Langhe a sud, quelli del Monferrato e delle Colline del Po, ad est di Torino; nella zona nordorientale si trovano, invece, le colline del Novarese e del Biellese. L’area centrorientale della regione è occupata dalla prima parte della Pianura Padana, che si allarga verso il confine con la Lombardia. Il sistema dei fiumi è molto articolato. Il Po, che nasce dalle pendici meridionali del Monviso (Pian del Re, 2 020 m), nelle Alpi Cozie, è il principale fiume della regione. In esso confluiscono quasi tutti i fiumi piemontesi, come possiamo vedere nello schema alla pagina precedente. I laghi sono prevalentemente di origine glaciale. Tra di essi il più esteso è il Lago Maggiore, al confine con la Svizzera e la Lombardia. Gli altri laghi sono il Lago di Viverone e il Lago d’Orta. Il clima è influenzato notevolmente dalla disposizione dei rilievi: in pianura e collina è caratterizzato da inverni piuttosto freddi, con il fenomeno persistente delle nebbie, ed estati calde (continentale); nelle zone montuose prevalgono, invece, inverni lunghi e rigidi, ed estati fresche (temperato freddo). Il paesaggio è molto ricco e vario: sulle Langhe, il Monferrato e l’area appenninica si alternano soprattutto boschi e vigneti; l’area montana è caratterizzata da profili frastagliati ed ampie pareti che dominano le valli. Vaste aree coltivate si estendono, infine, lungo la Pianura Padana, dove sono frequenti boschi di querce, frassini, olmi e carpini. © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas Il tipico paesaggio autunnale delle Langhe, una delle più note zone vinicole italiane nel mondo. Piemonte 15 Popolazione La popolazione è distribuita sul territorio in modo poco omogeneo. Circa 4 piemontesi su 10 vivono in pianura e nelle aree urbane maggiormente industrializzate. Scarsamente abitate risultano le aree montane, dove è tutt’oggi in atto un graduale processo di spopolamento. Molto eterogenea e ricca risulta la composizione della popolazione. A partire dal secondo dopoguerra la regione è stata, infatti, interessata da forti flussi di immigrazione, provenienti in particolare dal Sud d’Italia. La presenza di un’importante industria automobilistica (FIAT) e la prospettiva di un’occupazione stabile hanno attirato nella regione un numero crescente di persone. A partire dagli anni Novanta del Novecento, il flusso migratorio interno è stato sostituito da nuovi ingressi provenienti soprattutto dall’Europa Orientale e dall’Africa dell’area mediterranea. Attualmente la riduzione della natalità e la progressiva diminuzione di industrie stanno determinando nella regione un calo demografico, parzialmente compensato dalle nascite dei nuovi immigrati. Situata tra la Valle di Susa, la Valle Pellice e la Valle del Chisone, si distingue la comunità religiosa protestante dei Valdesi, che parla lingue franco-provenzali ed occitane. Città Torino (900 263 ab.) costituisce il centro economico e culturale del Piemonte. Capoluogo della regione e città metropolitana, rappresenta un’importante meta turistica. La città è il nodo strategico di un’articolata rete stradale e ferroviaria in graduale fase di ammodernamento, mediante la costruzione di passi, trafori e linee ad alta velocità (TAV) che mettono in collegamento la regione con la Francia e la Svizzera. La storia e l’evoluzione della città sono strettamente legate alla presenza sul suo territorio della FIAT, uno dei principali gruppi industriali italiani. Le sue fabbriche hanno attirato in città un grande numero di lavoratori, determinando la nascita di nuovi centri urbani satelliti (Rivoli, Settimo Torinese, Chieri, Moncalieri, Nichelino, Collegno) e di quartieri residenziali (Mirafiori, Falchera, Parella, Le Vallette). Malgrado un’espansione urbanistica spesso incontrollata, Torino conserva un fascino storico e culturale intatto, impreziosito dalla presenza di importanti monumenti (Mole Antonelliana, Porta Palatina, Palazzi Madama e Carignano), musei (Galleria Sabauda, Museo egizio) e centri fieristici e culturali (Lingotto). La sua pianta architettonica a scacchiera, di derivazione romana, e i suoi grandi viali conferiscono alla città un’eleganza degna del suo passato di capitale. Altri capoluoghi di provincia sono Novara (102 862 ab.), secondo centro industriale della regione, Alessandria (92 839 ab.), importante polo commerciale, Asti (74 549 ab.), rinomata per la sua industria enologica, Cuneo (54 970 ab.), Biella (46 126 ab.), Vercelli (44 475 ab.) e Verbania (30 943 ab.), capoluogo della provincia Verbania-Cusio-Ossola. 16 Piemonte Nella pagina a fianco: il centro storico di Torino. Svetta la Mole Antonelliana (6), vero simbolo della città, che prende il nome dall’architetto novarese Alessandro Antonelli che la realizzò, tra il 1863 e il 1889, incontrando vicissitudini finanziarie e polemiche sulla stabilità dell’opera. © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas 1. Palazzo Carignano 2. Palazzo Madama 3. Teatro Regio 4. Università degli Studi 2 1 3 5 4 6 © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas 5. Giardino reale 6. Mole Antonelliana Piemonte 17 © Fiat Group Economia Storicamente, il Piemonte rappresenta una delle prime regioni italiane ad avere sviluppato un’economia fortemente industrializzata ed aperta alle innovazioni tecnologiche (costruzione del Canale Cavour alla metà del XIX secolo e fondazione della FIAT nel 1899). Oggi le attività industriali sono diminuite in favore di una maggiore diversificazione e dell’incremento del settore terziario (riconversione). Attività agricole L’agricoltura piemontese costituisce un settore particolarmente competitivo, con produzioni di prestigio e livelli di eccellenza (soprattutto nel settore del vino, del riso e dei prodotti gastronomici). Tale forza produttiva è basata sulla costante innovazione tecnologica, la fertilità delle terre e la valorizzazione delle tradizioni locali. L’attività di produzione è diversificata a seconda della conformazione del territorio: la pianura è occupata prevalentemente da coltivazioni di riso, grano e granoturco. 18 Piemonte © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas Le aree collinari (Langhe, Monferrato, Astigiano) sono invece occupate da estesi vigneti, il vero fiore all’occhiello della regione, e colture ortofrutticole specializzate. Famosi sono, in tutto il mondo, vini come il Barolo, l’Asti spumante, il Moscato, il Barbera, il Dolcetto, il Brachetto, ecc. e il tartufo. La produzione di formaggi tipici e la lavorazione del latte costituiscono l’attività fondamentale in montagna. A Bra, in provincia di Cuneo, si svolge ogni anno il Cheese: la fiera dedicata ai formaggi di qualità da tutto il mondo. Sviluppato è l’allevamento di bovini e suini. Attività industriali Il settore meccanico e quello automobilistico (FIAT) rappresentano le attività produttive trainanti, anche se oggi appaiono in fase di ristrutturazione e di rilancio, anche attraverso collaborazioni e accordi internazionali (Chrysler). Alla iniziale industrializzazione dell’area ha fatto seguito un costante processo di rinnovamento: si sono, così, sviluppati settori d’avanguardia come l’informatica (Olivetti) e la robotica. Un ruolo tradizionalmente importante svolgono anche l’industria tessile (attiva principalmente nel distretto industriale di Biella), siderurgica, chimica e alimentare dolciaria (Ferrero). Profondamente radicate nel territorio sono anche le innumerevoli industrie del mobile e le storiche case editrici torinesi e novaresi (De Agostini, UTET, Einaudi). Il punto sulle conoscenze • Come si spiega geograficamente il nome Piemonte? I servizi Il presente ed il futuro del settore dei servizi sono strettamente legati alla rapida fase di modernizzazione dei trasporti (TAV), allo sviluppo del turismo (centri di benessere, turismo enogastronomico e culturale) e all’espansione dei campi della ricerca scientifica e tecnologica. Tradizionalmente importante è l’attività di numerosi istituti bancari e compagnie assicurative. Un ruolo decisivo nel rilancio dell’immagine internazionale della regione hanno svolto le Olimpiadi Invernali del 2006. Tale evento ha attirato numerosi turisti verso le ricche attrattive naturali (laghi, stazioni sciistiche, paesaggi montani, Parchi Naturali) e dato impulso ad un radicale rinnovamento architettonico della stessa Torino, con lo sviluppo di numerose iniziative culturali. © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas • Perché a questa regione è legata una parte importante della storia dell’Italia? • Perché si dice che il processo di industrializ- zazione dell’Italia ha trovato nel Piemonte una “regione-guida” fin dall’Ottocento? • Quali sono stati i due flussi di immigrazione che hanno cambiato la composizione della popolazione? In quali diversi periodi sono avvenuti? • Come si è allargata, nel tempo, l’area urbana di Torino? • Per quali tipi di produzioni sono importanti le aree delle Langhe, del Monferrato e dell’Astigiano? • Da dove proviene la quasi totalità della produzione di riso dell’Italia? Piemonte 19