ESPERIENZA N° 8: UNA CELLA SOLARE CASALINGA PROPRIETÀ E APPLICAZIONI: La cella solare è un dispositivo per la trasformazione di energia luminosa in energia elettrica. L’applicazione più nota di questi tipi di dispositivi sono i pannelli solari per la produzione domestica di energia elettrica. Un altro esempio è costituito dai lampioni fotovoltaici, che si usano lungo le strade in zone non elettrificate. Tali dispositivi si avvalgono delle proprietà di un importantissimo semiconduttore intrinseco come il silicio monocristallino Altri semiconduttori, anche se meno efficaci del silicio, possono essere impiegati allo stesso scopo. Un semiconduttore intrinseco è un materiale di struttura cristallina, che a temperatura ambiente si comporta come un isolante e dipende molto dalla temperatura (l’ordine di grandezza della resistenza di un semiconduttore va da 10-2 a 109 ohm·cm, intermedia fra quella dei buoni conduttori – 10-6ohm·cm- e quella degli isolanti - da1014 a 1022ohm·cm - ). La caratteristica di questo tipo di sostanza è che, qualora sottoposta all’azione di una radiazione elettromagnetica o ionizzante in generale, si comporta come un conduttore. Inserendo nella struttura cristallina di un semiconduttore impurità di particolari elementi (per esempio atomi di boro nel cristallo di silicio), si aumenta di molto la sua conducibilità, e si avrà un semiconduttore non più intrinseco, ma “drogato”. Il semiconduttore che sarà impiegato in questa esperienza è l’ossido di dirame Cu2O, che è possibile produrre sotto gli occhi degli studenti. Il dispositivo attraverso il quale si avrà la trasformazione energetica (radiante → elettrica) è una cella elettrochimica. L'esperienza che ci proponiamo di effettuare si occupa del principio fisico che determina il funzionamento di una cella solare ed ha il vantaggio di poter essere realizzata interamente dall'esecutore, senza doversi avvalere di dispositivi già tarati e funzionanti, il cui utilizzo non permetterebbe all'allievo di addentrarsi sufficientemente nelle problematiche relative alla descrizione dei fenomeni fisici che costituiscono i fondamenti e la spiegazione del loro funzionamento. Essa è costituita da due elettrodi immersi in una soluzione elettrolitica. Uno dei due elettrodi è costituito da un film di Cu2O (depositato su un substrato di rame); il secondo elettrodo che ha la funzione di chiudere il circuito elettrico è costituito da una lamina di rame. Questa particolare cella solare produrrà una differenza di potenziale elettrico tale da generare un'intensità di corrente che va da qualche µA a qualche centinaia di µA . Ciò dipende, tra gli altri fattori, dall’intensità della luce e dalla superficie dell’elettrodo semiconduttore esposta alla luce. La figura mostra un esempio di cella ottenuta con gli elementi sopra menzionati. OCCORRENTE PER L'ESPERIENZA • mezza bottiglia di plastica contenente acqua e sale • due elettrodi di rame di cui uno preparato con uno strato di Cu2O • un microamperometro • cavetti di collegamento tra elettrodi e microamperometro • PREPARAZIONE Ci serviremo di due elettrodi costituiti da due lamine di rame, una delle quali sarà riscaldata ad una temperatura di almeno 500°C per creare uno strato di ossido rameoso Cu2O. Per ottenere la giusta ossidazione è necessario fare uso di un forno a piastra elettrica riscaldante, che raggiunga temperature elevate, oppure di un fornello da campeggio, o in alternativa, di una muffola, che può trovarsi forse in istituti tecnici. L'ossidazione del rame porta alla formazione sulla superficie della lamina non solo di Cu2O, ma anche di ossido rameico CuO che è un isolante, di assoluta inutilità per il nostro lavoro. Tale ossido va rimosso molto delicatamente con le mani anche sotto l'acqua corrente, oppure con carta vetrata di granulometria fine. La soluzione elettrolitica è essenzialmente costituita di NaCl, il sale di cucina, facilmente reperibile in drogheria. Gli elettrodi saranno collegati con i cavetti e si potranno misurare contemporaneamente la tensione (con un voltmetro) e l'intensità di corrente con un microamperometro. In assenza di adeguata illuminazione la corrente che passa nel circuito elettrico sarà molto bassa; in presenza di diversa illuminazione, a partire dall'ombra, e aumentandola ponendo la lampada a distanze diverse dalla cella, si otterranno diverse quantità di corrente elettrica. Ecco uno schema del semplicissimo circuito di cui si farà uso: V - + COSA SI FA A SCUOLA: • descrizione del funzionamento della cella • ossidazione della lamina di rame qualora la scuola sia provvista di un forno adeguato • preparazione del semplice dispositivo • misura delle tensioni e delle correnti tra gli elettrodi al variare di: • profondità di immersione degli elettrodi, • intensità della luce orientata sulla cella • ricerca di una eventuale relazione quantitativa fra corrente generata e grandezze variate COSA SI PUÒ FARE ALL'UNIVERSITÀ: • • • Esame al microscopio elettronico a scansione: si può osservare la morfologia superficiale dello strato di Cu2O e delle zone contenenti CuO. Verificare la composizione dello strato superficiale con una microanalisi chimica FUNZIONAMENTO DELLA CELLA SOLARE: La chiave del fenomeno è la funzione da semiconduttore del Cu2O. La struttura elettronica di quest'ossido è tale che esiste un gap energetico (nel caso pari a 2.1eV1 tra la banda di valenza e quella di conduzione. Tale separazione energetica viene comunemente superata da una percentuale minima di elettroni per effetto termico. Tuttavia, il non utilizzo della separazione di carica generata, fa si che gli elettroni successivamente tendano a ricombinarsi con le lacune formatesi inizialmente per effetto del loro passaggio in banda di conduzione. Qualora l'ossido venga investito da una luce di lunghezza d'onda corrispondente ad un'energia di almeno 2.1 eV, il gap energetico potrà essere superato da una percentuale più elevata di elettroni. Gli elettroni che giungono alla banda di conduzione, se opportunamente convogliati da un campo elettrico, fornito dalla cella elettrolitica nella quale è presente l'altro elettrodo, generano una corrente notevolmente superiore a quella di fondo, rendendo trascurabile il fenomeno della ricombinazione elettrone-lacuna. Nella cella solare dell'immagine l’intensità di corrente passa da 6 a 33 microampère alla luce del sole, mentre orientando opportunamente la lampada si può trovare una differenza anche maggiore tra la corrente nell’ombra e quella nella luce. 1 “Introduzione alla fisica dello stato solido” di Charles Kittel, 1971 Bollati Boringhieri a pag. 315, in cui compare una tabella con i valori del gap energetico fra bande di valenza e di conduzione per diversi semiconduttori a temperatura ambiente. Dopo aver lavato gli elettrodi di rame e averli passati con acetone si mettono a scaldare in due modi diversi per osservare la diversa formazione degli ossidi. Contemporaneamente si prepara una soluzione di NaCl in acqua (di rubinetto) e si monta il circuito prima mostrato. Dopo aver esposto la cella alla luce della lampada magari in due diverse posizioni, si possono eseguire le seguenti misure: Misure da effettuare Elettrodo rame di Elettrodo Cu2O fornello elettrico di sul Elettrodo di Cu2O sul fornello a gas Elettrodi con superficie dimezzata Elettrodo Cu2O fornello elettrico di sul Elettrodo di Cu2O sul fornello a gas Tensione Corrente fondo fondo Corrente Tensione luce vicina luce vicina Corrente luce lontana Tensione luce lontana