CONTINENTI E GRANDI AMBIENTI
ESERCITAZIONE N.1
PARTI DEL MONDO
ARCHEOZOICO
PALEOZOICO
MESOZOICO
CENOZOICO
NEOZOICO
(Oltre 600 milioni di anni fa)
(da 250 a 600 milioni di
anni fa)
(Da 600 a 250 milioni di
anni fa)
(Da 2 a 70 milioni di anni fa)
(Fino a 2 milioni di anni fa)
-Monti Cerski
- Monti Verhojansk
-Catene del Sud-Est
asiatico
-Cina Orientale
-Catena hymalayana
A. Asia
-Bassopiano siberiano
-Deccan
-Tavolato Arabico
B. Africa
-Catena dell’Atlante
-Apertura della Rift Valley
-Tutti i tavolati africani
C. America Settentrionale
-Scudo canadese
(laurenziano)
D. America Centrale e
America Meridionale
-Montagne Rocciose
-Pianure centrali americane
Bassopiani Orinoco
(Venezuela), Rio delle
Amazzoni, Rio de la
Plata-Paranà
-Appalachi
-Pianure sedimentarie
Interior Plains
(Canada)
- Scudo guayano
-Tavolato del Brasile
-Patagonia
-Rilievi e vulcani
-Cordigliera della Ande
E. Australia
-Scudo australiano
-Gran Catena Divisoria
-Alpi neozelandesi
-Alpi australiane
F. Oceania
-Atolli corallini e isole vulcaniche
G. Antartide
-Frammento della Pangea
H. Europa
-Scudo baltico
-Monti della Scozia
-Norvegia-Irlanda
-Massiccio Centrale
-Meseta spagnola
-Catena dei Vosgi
-Catena degli Urali
-Pianure dell’Europa
settentrionale
-Catena dei Pirenei
-Rilievi delle Alpi e degli
Appennini
-Alpi Dinariche
-Monti Rodopi
-Catena del Pindo
-Glacialismo
N.B. Le risorse minerarie sono concentrate negli Scudi e nelle Piattaforme Continentali di vecchia formazione. Il Carbone si trova nelle aree mesozoiche e cenozoiche ossia nelle
pianure sedimentarie.
RIFLESSIONI
Conoscere le vicende geologiche dei continenti ci permette di comprendere le cause che hanno portato alla formazione dei giacimenti di minerali utili e di risorse energetiche.
Perché si possa parlare di “giacimento”, bisogna che si sia verificata una serie di eventi di natura chimica, fisica e climatica che abbiano provocato un accumulo di minerali ricchi di questi elementi.
Occorre, inoltre fare una distinzione tra risorse e riserve, in quanto con il primo termine si intende una quantità di minerali localizzata e di possibile sfruttamento; mentre con il secondo termine, si intende
una parte di queste risorse per la quale esistono condizioni economiche, tecnologiche e politiche che ne consentono l’utilizzo.
E’ possibile affermare che in generale le terre più antiche sono ricche di risorse sfruttabili.
In Europa è possibile distinguere due aree, una nella parte Centro-Settentrionale dove affiorano rocce archeozoiche dello Scudo baltico e le montagne di origine ercinica del Paleozoico e l’altra nellparte
Meridionale/Mediterranea geologicamente giovani e più povere di risorse.
Nei terreni più antichi si rinvengono giacimenti di: oro, cromo , platino, ferro (Lorena, Svezia, Inghilterra centrale, Asturie spagnole, Urali), carbone (nella Ruhr e nella Saar in Germania, nelle Midlands e
Scozia in Gran Bretagna, in Alta Slesia in Polonia, in Vallonia e Campine in Belgio, negli Urali).
I carboni fossili sono il risultato della trasformazione di fusti di piante arboree costituenti in prevalenza, le grandi foreste (300 milioni di anni/Carbonifero) che ricoprivano le terre emerse europee. Coperti dai
Sedimenti e sottoposti a elevate pressioni, i resti vegetali si sono arricchiti di carbonio, originando carboni pregiati.
Il petrolio è localizzato nei giacimenti off-shore del Mare del Nord (5% produzione mondiale).
Il gas naturale è localizzato nella regione di Groninga Paesi Bassi, nella Transilvania Romania, nella regione del Caucaso sett., bacino del Volga, Urali e Siberia in Russia
Le materie prime energetiche si sono formate attraverso un processo di decomposizione e fermentazione, ad opera di batteri anaerobi, di microflora e microfauna marina ricoperte da sedimenti
(Teoria organica).
Gli idrocarburi si trovano nelle pianure quaternarie e nelle piattaforme continentali di alcuni mari.
In Asia è possibile distinguere cinque grandi regioni: la pianura artica e subartica ( Siberia); gli altopiani centrali (Kazakistan, Mongolia, Cina Interna); le pianure, penisole e isole montuose dell’est
(Manciuria, Cina, Corea, Giappone; le penisole e isole del sud (India, Ceylon, Myanmar, Indocina, Indonesia, Filippine);gli altopiani e le penisole dell’ovest (Afghanistan, Iran, Arabia, Anatolia).
Al centro, nel Tibet, un enorme nucleo montuoso irradia le sue propaggini.
A sud delle barriere montuose centrali troviamo due tavolati che sono geologicamente tra le zone più antiche della Terra: la penisola di Arabia Saudita e il Deccan. Tra i due tavolati e la catena alpino
Himalayana si estendono le pianure alluvionali originate dai fiumi Tigri ed Eufrate, Indo e Gange-Brahmaputra. Formazioni vulcaniche, oltre che in Indonesia, sono numerose anche nei cordoni insulari delle
Filippine, delle Ryukyu, del Giappone e isole Curili.
In America sino ad un’epoca geologica relativamente recente i due sub-continenti rimasero divisi ( l’America Centrale si forma solo nel Cenozoico, per complessi moti orogenetici). Quando tra la fine del
dell’era Paleozoica e l’inizio dell’era successiva Mesozoico (180 milioni di anni fa), l’originario unico blocco, la Pangea, si spezzò, l’odierna America Settentrionale entrò a far parte della Laurasia e fu unita
al blocco euroasiatico siberiano, mentre l’America Meridionale fu inclusa insieme all’Africa, all’Australia, all’Antartide e all’India, nel Gondwana.
In entrambi i continenti si ritrova una massa continentale della lontanissima era Archeozoica, i cosiddetti scudi: nel nord lo Scudo canadese (o laurenziano), nel sud lo Scudo guayano-brasilense.
Inoltre, nei moti orogenetici del Cenozoico si formarono le Montagne Rocciose e le Ande; nel Paleozoico si formarono gli Appalachi e nel cuore dei due continenti si aprirono grandi distese
Pianeggianti, ricoperte da formazioni sedimentarie.
In Africa il sistema montuoso alpino, le montagne dell’Atlante si sono formate nell’era Cenozoica. Gran parte del continente è un immenso tavolato: si tratta di rocce antichissime, formatesi tra le
ere archeozoiche e paleozoiche nelle quali i corsi d’acqua hanno inciso valli e gole profonde.
In questo continente si estrae 1/10 del petrolio mondiale.