LA FIBROSI CISTICA La fibrosi cistica è la più comune malattia genetica ereditaria mortale nella nostra popolazione. È causata dalla mutazione di un gene, il Cystic Fibrosis Transmembrane Conductance Regulator o CFTR. Chi nasce con la malattia eredita questo gene difettoso sia dal padre che dalla madre, che sono portatori sani. E' una malattia che colpisce indifferentemente maschi e femmine e ha un decorso diverso da paziente a paziente. Nel mondo ne sono colpite circa 100.000 persone. In Italia si riscontrano 200 nuovi casi all’anno, pari a 4 neonati a settimana, 1 ogni 2.500-3.000 bambini nati sani. Questa malattia si manifesta con secrezioni mucose dense e vischiose che comportano danni all’organismo, soprattutto all’apparato respiratorio e all’apparato digestivo. Tra i segni e i sintomi, che normalmente compaiono durante l’infanzia, si riscontrano: pelle salata, infezioni delle vie aeree, tosse persistente, insufficienza pancreatica, stati di malnutrizione e difficoltà nella crescita, cirrosi epatica, diarrea o ostruzione intestinale, fino all’infertilità maschile. Non esiste una cura risolutiva per la fibrosi cistica, ma - grazie ai progressi della ricerca e al trattamento dei suoi sintomi, in particolare verso le infezioni polmonari - la gestione della malattia è migliorata in modo significativo nel corso degli ultimi 70 anni. Oggi i pazienti hanno un’aspettativa di vita di oltre 40 anni, mentre, quando la malattia fu scoperta, non superavano l'infanzia. Resta quindi ancora molta strada da fare e la ricerca rappresenta l’unica speranza concreta per trovare una cura realmente risolutiva. E’ responsabilità di ognuno di noi sostenere la ricerca perché questo possa accadere. COSA STA FACENDO OGGI IL SAN RAFFAELE DI MILANO In collaborazione con la Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica, oggi il San Raffaele è impegnato in diversi progetti di ricerca il cui obiettivo principale è quello di sviluppare dei farmaci, in particolare vaccini e composti antibatterici innovativi, che possano trattare i sintomi della malattia. Dato che i danni più consistenti della fibrosi cistica si osservano a livello dei polmoni, con gravi insufficienze respiratorie, dovute a infezioni e infiammazioni croniche delle via aeree, gli studi si concentrano molto su questo aspetto. Diversi microorganismi colonizzano i polmoni dei pazienti, ma il principale patogeno è il batterio Pseudomonas aeruginosa, che, una volta acquisito dall’ambiente, col passare del tempo, dà luogo a un’infezione cronica e persistente. Obiettivi della ricerca sono quindi principalmente due. 1. La prevenzione della colonizzazione delle vie aeree con la messa a punto di un vaccino che, somministrato ai pazienti già nella prima infanzia, prima che vengano a contatto con Pseudomonas aeruginosa, permetterebbe di acquisire un’immunità contro questo patogeno, evitando così il danno polmonare legato alle infezioni. 2. La limitazione della colonizzazione da parte di Pseudomonas aeruginosa attraverso lo sviluppo di nuovi composti antibatterici che permettano di trattare i pazienti già cronicamente infetti, garantendo un miglioramento delle condizioni di salute. Per raggiungere questi obiettivi fondamentale è identificare nuove molecole essenziali per il batterio, che possano diventare i bersagli delle nuove terapie. Su questo si sta focalizzando la ricerca del San Raffaele. COME SOSTENERE LA RICERCA DEL SAN RAFFAELE Per contribuire personalmente al sostegno della ricerca del San Raffaele sulla fibrosi cistica, è possibile fare una donazione tramite bonifico bancario a: OSPEDALE SAN RAFFAELE srl - Banca UNICREDIT SPA - Codice IBAN: IT03 U 02008 09432 000101974276 Indicando in causale SOSTEGNO RICERCA FIBROSI CISTICA. Per maggiori informazioni: tel. 02.2643.4461 – email. [email protected]