La scala delle distanze astronomiche G. Cutispoto INAF - Osservatorio Astrofisico di Catania - [email protected] XVI Scuola Estiva di Astronomia Stilo (RC) - 27 Luglio 2011 Le dimensioni dell’Universo Conoscere la distanza dei corpi celesti è un’informazione fondamentale, senza di essa la nostra conoscenza dell’Universo risulterebbe estremamente incompleta La storia della misura delle distanze è anche la storia dell’Astronomia; i primi risultati si devono agli astronomi dell’epoca ellenistica, ma distanza e dimensioni degli oggetti celesti sono state spesso sottovalutate E’ possibile che i veri confini dell’Universo (se esistono) siano ben oltre i nostri attuali limiti di osservazione e di immaginazione… Aristarco di Samo (310-230 A.C) calcolò, con “semplici” considerazioni geometriche, che la distanza Terra – Luna è pari a 30 volte il diametro della Terra e che il diametro della Luna è un quarto del diametro terrestre Ipotizzò, quasi 1800 anni prima di Copernico, che è la Terra a muoversi intorno al Sole e che le stelle sono oggetti posti a distanza enorme Eratostene di Cirene (276-194 A.C.), direttore della biblioteca di Alessandria, misurò le dimensioni della Terra nel 240 A.C ottenendo R = 6.317 km Un valore incredibilmente vicino a misurato in tempi moderni: R = 6.378 km quello Nel 1673 G.D. Cassini (1625-1712) misurò con buona precisione la distanza Terra - Sole Nel 1838 F.W. Bessel (1784-1846) misurò per la prima volta la distanza di una stella Nel 1924 E. P. Hubble (1889-1953) cominciò a misurare le distanze degli oggetti più lontani (galassie) e le dimensioni dell’Universo Dopo ognuna di queste misure l’Universo risultò molto più grande di quanto ipotizzato in precedenza !!! Aristarco e la distanza Terra-Luna Eclissi di Luna: la Luna è grande circa la metà delle dimensioni dell’ombra della Terra alla distanza della Luna Luna b Terra Eclissi di Sole: La Luna e il Sole hanno dimensioni apparenti simili (a) b Sole a Se RSole » RLuna DSole-Terra » DTerra-Luna ab Aristarco suppone, correttamente, che il Sole è molto più grande della Luna e quindi molto più lontano (DSole-Terra » DTerra-Luna) Di conseguenza l’angolo al vertice dell’ombra della Terra (b) è approssimabile alle dimensioni angolari del Sole e della Luna (a) Terra a Luna ab Noto l’angolo a c’è una sola distanza alla quale la Luna copre metà dell’ombra della Terra Da queste considerazioni Aristarco ricava distanza e dimensioni della Luna rispetto alle dimensioni della Terra: Distanza Terra – Luna = 30 · DTerra RTerra = 4· RLuna La Terra e la Luna Diametro della Terra = 12.756 km Diametro della Luna = 3476 km Il diametro della Terra è 3.67 volte il diametro della Luna Terra Luna Distanza media Terra-Luna = 384.000 km = 30,1 volte il diametro della Terra Aristarco e la distanza Terra-Sole TL TS b Quando la Luna si trova al primo quarto Sole, Terra e Luna occupano i vertici di un triangolo rettangolo e quindi: cos b = TL / TS = Distanza Terra-Luna / Distanza Terra-Sole Aristarco stimò: b = 87° da cui si ricava: Distanza Terra-Sole = 19·Distanza Terra-Luna Con i mezzi a disposizione di Aristarco era difficilissimo valutare con esattezza il momento del primo quarto e misurare l’angolo b Oggi sappiamo che: b = 89°51’ da cui si ricava: Distanza Terra-Sole = 382·Distanza Terra-Luna Quindi la stima di Aristarco della distanza Terra – Sole fu molto meno accurata della sua stima della distanza Terra – Luna Il suo approccio ingegnoso e corretto richiedeva la misura di angoli con una precisione impossibile al suo tempo Sole Dimensione reale della Terra Dimensione della Terra secondo Aristarco Aristarco stimò che il raggio del Sole doveva essere circa 7 volte maggiore di quello della Terra Il rapporto vero tra le dimensioni del Sole e della Terra è di 109, ma è stato misurato quasi 2000 anni dopo Aristarco Eratostene e le dimensioni della Terra Il 21 Giugno il Sole passa allo Zenith a Siene ma non ad Alessandria Eratostene dedusse che ciò era dovuto alla sfericità della Terra Alessandria d Tropico del Cancro a Equatore • • Si ha quindi: a a : 360° = d : C Raggi solari Siene Poiché la distanza Siene – Alessandria (d) era nota, bastava misurare l’angolo a (= 7° 12’) per ricavare la circonferenza (C) della Terra C = 39.670 km R = 6.317 km Nel 100 A.C. Posidonio (135–50 A.C.) stimò RTerra = 4.460 km, e quindi una circonferenza di circa 28.000 km, un valore troppo piccolo (il valore vero è poco più di 40.000 km) ma accettato fino al Medioevo La Terra secondo Eratostene La Terra secondo Posidonio Basandosi sulle stime di Posidonio, Colombo pensava che un viaggio di soli 5.000 km lo avrebbe portato dall’Europa all’Asia Sarebbe partito se avesse conosciuto la vera distanza ? Solo nel 1523, al ritorno della spedizione di Magellano (1480-1521), si ebbe la conferma che il valore esatto del raggio terrestre era quello calcolato da Eratostene La Parallasse La posizione apparente di un oggetto vicino rispetto a uno sfondo molto più lontano cambia se cambia il punto di osservazione La metà dell’angolo b è detta “angolo di parallasse” o più semplicemente “parallasse” La misura della distanza con il metodo della parallasse richiede la conoscenza della “base” (AB) e la misura dell’angolo b S b A B Il fatto che le stelle non mostrassero alcuna parallasse era considerata, fino ai tempi di Galileo, la prova più forte contro i sistemi eliocentrici Per un dato valore di AB l’angolo b diminuisce all’aumentare della distanza dell’oggetto, di fatto nelle misure astronomiche b risulta sempre estremamente piccolo La terza legge di Keplero Terra Venere Mercurio Sole UA Nettuno Urano Saturno Marte T12 : T22 = a13 : a23 fornisce un modello in scala del Sistema Solare: nota una qualsiasi distanza si possono ricavare tutte le altre Giove Parallasse Diurna Base massima: diametro della Terra Le osservazioni possono essere effettuate da un singolo osservatore in istanti diversi (è il moto di rotazione della Terra che genera il fenomeno della parallasse) o nello stesso istante da osservatori posti in luoghi diversi Con questo metodo si possono stimare distanze solo all’interno del Sistema Solare, per oggetti più lontani il diametro della Terra è una base troppo piccola per generare una parallasse misurabile Nel 1673 G.D. Cassini (1625-1712) misurò con precisione la distanza di Marte e quindi, dalla terza legge di Keplero, ricavò la distanza Terra - Sole e di tutti gli altri pianeti Cassini da Parigi ed il suo collaboratore Richter dalla Guyana Francese osservarono la posizione di Marte all’opposizione Dalla parallasse di Marte Cassini stimò la distanza Terra-Sole in 138.000.000 km (solo il 7% in meno del valore accettato oggi: 149.597.870 km = 1 UA) suscitando grande meraviglia, poiché il Sole ed il Sistema Solare risultavano notevolmente più grandi di quanto si pensasse Transito di Venere I pianeti interni (Mercurio e Venere) possono essere visti “transitare” sul disco solare Z b K A Terra Sole a Venere B Per due osservatori “A” e “B” le posizioni apparenti di Venere sul disco del Sole (K e Z) sono diverse Grazie alla sua minore distanza dalla Terra rispetto a Marte, Venere mostra un angolo di parallasse maggiore e permette quindi una misura dell’UA molto più accurata Periodicità dei transiti di Venere Se l’orbita della Terra e quella di Venere giacessero sullo stesso piano avremmo un transito di Venere sul disco solare ogni 1,6 anni A causa dell’inclinazione tra i piani orbitali (pari a 3°23’35”) il transito di Venere è un fenomeno assai più raro, caratterizzato da un ciclo di 5 eventi in 243 anni Dicembre 1631 121,5 anni 105,5 anni 121,5 anni Dicembre 1639 Giugno 1761 Giugno 1769 Dicembre 1874 Dicembre 1882 Giugno 2004 Giugno 2012 8 anni 8 anni 8 anni 8 anni 243 anni Il transito di Venere fu previsto da Keplero (6 Dicembre 1631), ma avvenne quando in Europa il Sole era già tramontato; il primo transito ad essere osservato fu quello del Dicembre 1639 Compresa l’importanza del fenomeno vennero organizzate imponenti campagne internazionali per osservare i transiti di Venere del 1761 e 1769 ed del 1874 e 1882 Queste “avventurose” spedizioni furono, nel loro insieme, un grande successo e fornirono un’eccellente valore dell’UA, stimata nel 1890 in 149.668.465 km Il valore attualmente accettato per l’UA è di 149.597.870 km VS UA = sin a = sin 46 = 0.72 b = 90° Venere VS b Sole a UA Terra Venere in “quadratura” (le dimensioni dei corpi e le distanze non sono in scala) Il transito di Venere visto da un osservatore posto sul piano dell’orbita della Terra (dimensioni dei corpi e distanze non in scala) Terra Venere Sole P Z A 0.72 UA AB B ZK PP’ K 0.28 UA P’ AB / 0.28 = ZK / 0.72 PP’ (km) = PP’ (°) ZK (km) / ZK (°) ZK (km) PP’ = 1.392.000 km Note le dimensioni del Sole in km se ne può ricavare la distanza Il metodo di Halley Se AB = 3000 km ZK° ZK° = 0°.00296 = 10.67 arcsec !!! Per osservatori diversi i tempi dei “contatti” sono diversi Il metodo di Halley permette di ricavare il valore di ZK° a partire dalla differenza di durata del transito per due osservatori La misura dei tempi dei contatti è molto più precisa della misura diretta di angoli sul disco solare Il Sole e la Terra Sole Terra Raggio del Sole = 696.000 km Il raggio del Sole è 109 volte il raggio della Terra Distanza media Sole –Terra = 149.597.870 km = 1 UA La Parallasse Annua Il metodo della parallasse diurna permette di misurare distanze solo all’interno del Sistema Solare Il metodo della Parallasse Annua usa come base il semiasse dell’orbita terrestre (1 UA); si definisce parallasse annua (p) la metà dello spostamento apparente di una stella causato dal moto della Terra intorno al Sole; p è sempre minore di 1” (1” = 1°/3600) Terra Sole p Solo nel 1838 F.W. Bessel (1784-1846) fu in grado di misurare la prima parallasse stellare (61 Cygni) Terra La parallasse di 61 Cygni è di 0.293”, ovvero le dimensioni di una moneta da 1 € vista da una distanza di 16 km Anno Luce e Parsec Esprimere le distanze astronomiche in termini di km comporterebbe l’utilizzo di numeri enormi e non facilmente “comprensibili” Anno Luce: è la distanza che la luce percorre in un anno = 300.000 x 60 x 60 x 24 x 365 = 9460 109 km = 63.236 UA La stella più vicina dista 4.28 anni luce Parsec (pc): è la distanza dalla quale 1 UA sottende un angolo di 1”. 1 pc = 30851 109 km = 3.26 anni luce = 206.265 UA p = 1” 1 pc La stella più vicina dista 1.31 pc = 4.28 anni luce = 270.200 UA Se la parallasse (p) è data in secondi d’arco la distanza (in parsec) è semplicemente d = 1/p La parallasse di Proxima Centauri è 0.762”, quindi d = 1/0.762” = 1.31 pc Distanze con il metodo trigonometrico Le misure di parallasse annua sconvolsero la concezione dell’Universo, che risultò molto più esteso di quanto fino ad allora immaginato p (‘’) D (pc) D (a.l.) D (UA) a Centauri 0.762 1.313 4.28 270000 61 Cygni 0.293 3.41 11.1 701920 Vega 0.123 8.13 26.4 1675750 Stella Con questo metodo si possono misurare da Terra distanze fino a circa 100 pc ( 330 anni luce), ovvero per poche migliaia di stelle Il satellite Hipparcos ha eseguito, tra il 1989 e il 1994, misure di parallasse dallo spazio Hipparcos ha misurato la parallasse di 118.218 stelle con una precisione (non raggiungibile da Terra) di 1/1000” e la parallasse di 1.038.332 stelle con una precisione fino a 1/20” Il satellite “Gaia” Global Astrometric Interferometer for Astrophysics Missione dell’ESA che fornirà la più precisa e completa mappa tridimensionale della nostra Galassia Stelle osservate: ~ 109 pari all’1% delle stelle della Galassia Precisione: fino a 10 marcsec (= spessore di un capello visto da 1000 km) Misure con un errore minore del 20% fino alla distanza del centro galattico ( 9 • 103 pc 30.000 anni luce) Effettuerà inoltre misure di velocità radiale e fotometriche Lancio: 2013 Posizione: L2 Durata della missione: 5 anni Indicatori di distanza Per distanze superiori al limite di precisione delle misure trigonometriche nessuna misura “diretta” è possibile; ci si avvale allora degli “indicatori di distanza”, ovvero di metodi indiretti che sfruttano proprietà peculiari di alcuni oggetti astronomici Ogni nuovo indicatore che estende la scala delle distanze deve essere calibrato usando il suo “predecessore” Alcuni degli indicatori più usati sono: • Parallassi fotometriche e spettroscopiche • Variabili Cefeidi • Supernovae Ia • Legge di Hubble Misure di luminosità “candele standard” Misure di velocità radiale Misure di Luminosità: prime applicazioni Si deve a W. Herschel (1738–1822) il primo tentativo di determinare la forma e le dimensioni della Via Lattea Ipotesi: tutte le stelle hanno all’incirca la stessa luminosità Sole Risultato: la Via Lattea ha forma appiattita (9000 x 900 a.l.) e il Sole occupa una posizione prossima al centro Errori: le stelle possono avere luminosità molto diverse, lo spazio tra le stelle non è vuoto (assorbimento interstellare) Magnitudine Apparente e Assoluta La Magnitudine Apparente di una stella (m) è un indice della quantità di luce della stella che arriva sulla Terra; è’ facilmente misurabile ma non fornisce informazioni dirette sulla distanza La Magnitudine Assoluta di una stella (M) è un indice della quantità di luce emessa dalla stella e si può ricavare dalla magnitudine apparente se è nota la distanza: M = m + 5 + 5 log p Se riusciamo a valutare indipendentemente il valore della magnitudine assoluta (M) poichè il valore della magnitudine apparente (m) è misurabile otteniamo il valore della distanza: questo metodo è detto delle parallassi spettroscopiche e/o fotometriche Il diagramma H-R Si ottiene studiando le stelle di cui è disponibile la parallasse trigonometrica e la temperatura M -10 M = m + 5 + 5 log p -5 0 Si misurano: 5 la parallasse (p) 10 15 la magnitudine apparente (m) M la temperatura (T) Le stelle più brillanti sono fino a 10 miliardi di volte più luminose delle stelle meno brillanti Parallassi Spettroscopiche / Fotometriche La posizione di una stella sul diagramma H-R (e quindi M) si può ottenere dall’analisi del suo “spettro” Misurata la magnitudine apparente (m), si ricava la distanza (metodo delle parallassi spettroscopiche): p = 10[(M-m-5)/5] La posizione sul diagramma H-R può essere determinata anche mediante osservazioni fotometriche (parallasse fotometrica) Questi metodi, calibrati grazie alle parallassi trigonometriche, sono limitati dall’assorbimento interstellare e dalla difficoltà di ottenere spettri (o misure fotometriche accurate) per stelle lontane; risultano applicabili fino a circa 30.000 pc (ovvero all’interno della Via Lattea) Le Cefeidi Cefeo Sono stelle variabili periodiche “pulsanti” (1g < P < 150g) Le variazioni di luminosità sono dovute a variazioni temperatura della fotosfera e del raggio della stella della Sono stelle molto brillanti (giganti o supergiganti fino a oltre 100.000 volte più luminose del Sole) e sono quindi “facilmente” osservabili anche in altre galassie Oggi sappiamo che si distinguono in: “Cefeidi Classiche” (Pop I), “W Virginis” e “RR Lyrae” (Pop II) Relazione Periodo-Luminosità Fu scoperta nel 1908 da H.S. Leavitt (1868-1921) studiando le Cefeidi delle Nubi di Magellano Più luminosa è una Cefeide maggiore è il suo periodo di variazione Per calibrare la relazione P-L occorreva misurare la distanza di almeno una Cefeide con il metodo trigonometrico Ma le Cefeidi si trovano tutte a grande distanza dal Sole, gli errori nella calibrazione sono stati alti fino a tempi recenti LM P Posizione del Sole nella Via Lattea Nel 1918 H. Shapley (1885-1972) dimostrò, misurando la distanza degli Ammassi Globulari con il metodo delle cefeidi, che il Sole non è al centro della Via Lattea (Galassia) La distribuzione degli Ammassi Globulari ha simmetria sferica rispetto al centro della Galassia, che risulta in direzione della costellazione del Sagittario Shapley non considerava l’assorbimento interstellare ed ottenne valori troppo grandi per le dimensioni della Galassia (~300.000 anni luce) Sappiamo oggi che Galassia ha un diametro di circa 30700 pc (~100.000 anni luce) e che il suo spessore al centro è di 6100 pc (~20.000 anni luce) Sole 100.000 anni luce Il Sole dista circa 9.000 pc (quasi 30.000 anni luce) dal centro Dintorni del Sole Ci sono 33 stelle entro 12.5 anni luce dal Sole Ci sono 260.000 stelle entro 250 anni luce dal Sole Ci sono 600 milioni di stelle entro 5.000 anni luce dal Sole Il Sole si trova all’interno di una struttura (Galassia) che contiene almeno 200 miliardi di stelle La Galassia ha un diametro di ~100.000 anni luce e uno spessore di ~20.000 anni luce nel nucleo e di ~1200 anni luce nei bracci Il Sole nella Galassia Sole Nucleo 100.000 anni luce Il Sole si trova in posizione periferica; dista 30.000 anni luce dal Nucleo e orbita intorno ad esso in circa 250 milioni di anni Le “Nubi di Magellano” Sono due piccole galassie irregolari satelliti della Via Lattea Grande Nube d ~ 48.000 pc ~ 157.000 anni luce Piccola Nube d ~ 60.000 pc ~ 200.000 anni luce Fino al 1920 le Nubi di Magellano erano tra gli oggetti più lontani di cui era stata misurata la distanza Si dibatteva su quali fossero i limiti dell’Universo Le Nebulose Oltre gli ammassi globulari si osservavano altre strutture classificate come “Nebulose” Erano corpi interni o esterni alla Via Lattea ? M 101 (oggi e ieri) 1950 2000 Fino all’inizio del XX° secolo la vera natura delle galassie era tema di controversie: facevano o no parte della Via Lattea ? 1851 La galassia di Andromeda Nel 1924 E.P. Hubble (1889-1953) osservò la “Nebulosa” di Andromeda con il nuovo telescopio da 2.5m di Monte Wilson Hubble vide che era composta di stelle, fu in grado di identificare delle Cefeidi e, grazie alla relazione P-L, calcolò una distanza di circa 285.000 pc (~ 930.000 anni luce) Con lo stesso metodo furono ben presto calcolate le distanze di altre galassie e si vide che la Via Lattea è solo una delle innumerevoli galassie che popolano l’Universo Ancora una volta le dimensioni del cosmo aumentavano enormemente !!! Tra il 1940 e il 1952 ci si rese conto che esistono diversi tipi di Cefeidi Le “Cefeidi Classiche” visibili nella galassia di Andromeda sono, a parità di periodo, circa 4 volte più luminose delle “W Virginis”, utilizzate per calibrare la relazione P-L nella nostra Galassia Con questa scoperta si capì che le distanze extragalattiche, basate sulla relazione P-L delle Cefeidi, dovevano essere più che raddoppiate I dati del satellite Hipparcos, che per primo ha ottenuto misure trigonometriche di 273 Cefeidi, hanno portato, nel 1994, a un aumento delle distanze extragalattiche di un ulteriore 10%; sappiamo oggi che la galassia di Andromeda dista 2.300.000 anni luce Grazie alle Cefeidi sono state recentemente misurate distanze fino a 30•106 pc ( 100 • 106 anni luce) Le Supernovae Sono il risultato dell’esplosione di una stella, si distinguono in: Supernovae di “Tipo I” (Ia ,Ib, Ic) e di “Tipo II” Supernovae di tipo “Ia”: esplosione di una nana bianca che supera il limite di Chandrasekhar (1.44 MSole) Hanno una luminosità massima quasi costante: L 60 • 106 Lsole Risultano visibili a grandissime distanze MB = - 19.3 Supernova Con le Supernovae di tipo “Ia” si possono stimare distanze oltre 30 volte maggiori che con le cefeidi: 1000 • 106 pc (~ 3.3•109 anni luce) Oltre queste distanze le Supernovae non sono osservabili, si deve ricorrere ad altri indicatori…. inoltre…….. Restano aperte controversie sull’affidabilità, corretta identificazione e “universalità” delle “candele standard” Distance Methods Applied to the Virgo Cluster Method Uncertainty (Mag) Distance (Mpc) Uncertainty (Mpc) Cepheids 0.16 14.9 1.2 Novae 0.40 21.1 3.9 Plan. Nebulae 0.16 15.4 1.1 Glob. Clusters 0.40 18.8 3.8 S. Bright. Fluct. 0.16 15.9 0.9 Tulley-Fisher 0.28 15.8 1.5 D-Sigma 0.50 16.8 2.4 Supernova (Ia) 0.53 19.4 5.0 Legge di Hubble Tutte le galassie, a parte quelle del “Gruppo Locale”, mostrano un moto di allontanamento dalla Via Lattea (redshift) L’Universo si sta espandendo Nel 1929 Hubble scoprì che la velocità con cui le galassie si allontanano è proporzionale alla loro distanza v = H0 d Questa relazione ci permette di misurare distanze fino ai limiti dell’Universo attualmente osservabile ( 13•109 anni luce), anche se permane qualche incertezza sul valore di H0 (la cosiddetta “Costante di Hubble”) H0 va determinato misurando la velocità di recessione di galassie esterne al “Gruppo Locale” di cui è nota la distanza E’ una misura estremamente difficile e controversa Il primo valore di H0 determinato da Hubble era di 559 km s-1 Mpc-1 Successive stime hanno portato ad una diminuzione di Ho ed attualmente si valuta che 80 < H0 < 50 km s-1 Mpc-1 Il valore di H0 ha profonde implicazioni non solo sulla corretta misura delle distanze ai limiti dell’Universo conosciuto, ma anche sulle teorie che descrivono la nascita e l’evoluzione dell’Universo Se H0 = 559 km s-1 Mpc-1 Età dell’Universo 1.8 • 109 anni Se H0 = 50 km s-1 Mpc-1 Età dell’Universo 20 Se H0 = 73 km s-1 Mpc-1 Età dell’Universo 13.7 • 109 anni • 109 anni Il “Gruppo Locale” Le galassie tendono a raggrupparsi in: “Ammassi” “Superammassi” La Via Lattea fa parte del “Gruppo Locale”, un ammasso formato da 30 galassie le cui dimensioni sono di 5 milioni di anni luce (~1.5 Mpc) Via Lattea Andromeda Scontri fra galassie Il rapporto Distanza/Dimensioni tra la Via Lattea e la galassia di Andromeda è di circa 23; in proporzione sono più vicine del sistema Terra – Luna A causa dei moti nel “Gruppo Locale”, la Via Lattea e la galassia di Andromeda entreranno in collisione tra circa 5 miliardi di anni per formare un’unica galassia Dagli scontri tra due galassie si può formare un’unica grande galassia Il Superammasso della Vergine Gli ammassi di galassie si raggruppano in Superammassi Il Gruppo Locale fa parte del Superammasso della Vergine che contiene almeno 25.000 galassie e si estende per circa 200 milioni di anni luce Superammassi vicini Non sembrano esistere strutture di gerarchia superiore ai superammassi La materia nell’Universo si distribuisce invece lungo “filamenti” che risultano intervallati da “vuoti” E’ la cosidetta “Struttura a Grande Scala” I “vuoti“ sono le regioni tra i filamenti e hanno diametri compresi tra 35 e 500 milioni di anni luce I più grandi filamenti fino ad oggi osservati sono: La “Grande Muraglia”, che dista circa 200 milioni di anni luce e ha una lunghezza di 500 milioni di anni luce La “Grande Muraglia di Sloan” che dista circa un miliardo di anni luce e ha una lunghezza di circa 1,4 miliardi di anni luce Galassie con distanza dalla Via Lattea d < 109 anni luce: 30 milioni Galassie nell’Universo osservabile (r ≤ 46 109 anni luce): > 100 miliardi Riassumendo…… Distanza: della Luna: 384.000 km = 1.28 secondi luce del Sole: 149.597.870 km = 8 minuti 20 secondi luce della stella più vicina: 4,28 anni luce Diametro della Via Lattea: 100.000 anni luce Distanza della galassia di Andromeda: 2.300.000 anni luce Dimensioni del “Gruppo Locale”: 5 milioni di anni luce Distanza Superammasso della Vergine: ~ 60 milioni di anni luce Dimensioni del Superammasso: 200 milioni di anni luce Distanza degli oggetti più lontani osservati: 13 miliardi di anni luce Raggio dell’Universo osservabile: 46 miliardi di anni luce