COMUNICATO STAMPA MEB estateduemilaquattordici Rassegna musicale JEWISH JAZZ. LA MUSICA EBRAICA INCONTRA IL JAZZ 13, 18 e 23 settembre 2014 in collaborazione con Comune di Bologna con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio, G.D spa, Ucei, Unicredit, Banca Popolare dell’Emilia Romagna con il patrocinio di Comune di Bologna | Provincia di Bologna Regione Emilia-Romagna | Comune di Bologna-Quartiere S.Vitale Comunità Ebraica di Bologna Le serate del MEB estateduemilaquattordici, organizzate dal Museo Ebraico di Bologna nell’ambito della rassegna estiva del Comune di Bologna BèBolognaEstate2014, costituiscono ormai un vero e proprio punto di riferimento nell’estate bolognese e lo spirito, l’identità e in particolare la qualità delle proposte artistiche, da sempre ne decretano il successo. Anche quest’anno il programma sarà incentrato su alcuni eventi musicali. Gabriele Coen, Zeno de Rossi e Uri Caine : i due più importanti esponenti dell’incontro tra jazz e musica ebraica in Italia accanto al pianista Uri Caine, magistrale autore di questo genere nonché grande interprete del repertorio di John Zorn. Tre serate di musica e cultura ebraica di livello internazionale. Da sempre terreno di incontri e scambi, il klezmer e la canzone yiddish hanno dato vita negli Stati Uniti, e di ritorno anche in Europa, a un nuovo tipo di musica che coniuga il sound ebraico con le nuove frontiere sonore offerte dal jazz e dalle altre culture musicali presenti nel melting pot americano, creando un nuovo linguaggio musicale di particolare suggestione e atmosfere originali. 1 Momento cruciale nella storia ebraica e anche nelle sue esperienze musicali fu la massiccia emigrazione ebraica negli Stati Uniti fra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. A New York, primo approdo di circa tre milioni di ebrei, il klezmer, la canzone yiddish e la musica sefardita conobbero una nuova vita grazie alla contemporanea nascita e affermazione dell’industria discografica. E ancora una volta la musica ebraica attinse all’universo sonoro del paese che l’aveva accolta, contaminandosi con il jazz. Sbarcati nel Nuovo Mondo, i musicisti ebrei di entrambe le tradizioni, ashkenazita e sefardita, furono naturalmente portati a confrontarsi con le altre culture in una dialettica continua tra conservazione della propria identità ed assimilazione alla nuova società americana. Sul piano musicale tutto ciò si traduce in un nuovo tipo di musica che coniuga il sound ebraico con le nuove frontiere sonore offerte dal jazz e dalle altre culture musicali presenti negli Stati Uniti. Esistono dei punti di contatto innegabili tra la musica degli immigrati ebrei e le prime forme di jazz degli afroamericani. Lo stesso approccio vocalizzante, l’uso del vibrato e dei glissati, il gusto per la varietà timbrica caratterizzano questi due mondi musicali, più vicini di quanto si possa immaginare. La rassegna vuole offrire una panoramica a tutto tondo del rapporto tra jazz e musica ebraica, fino ad arrivare alla nuova musica ebraica di cui il sassofonista e compositore newyorchese John Zorn è il più importante rappresentante. Per informazioni: Museo Ebraico di Bologna Via Valdonica 1/5 - tel. 051 2911280 [email protected] ____________________________________________________________________________________ Ufficio Stampa MEB – 051 6569003 [email protected] 2 MEB estateduemilaquattordici URI CAINE PIANO SOLO MOLOCH: BOOK OF ANGELS VOLUME 6 (MUSIC BY JOHN ZORN) sabato13 settembre 2014 | ore 21.00 Cortile del Museo Ebraico Uri Caine è uno degli “architetti” più intelligenti e sensibili della musica d’oggi, un geniale alchimista, che compone in modo originale ripartendo dal passato prossimo del grande jazz come da quello più remoto della musica classica, capace di rileggere i repertori di ogni epoca con intelligenza, cultura, humour. Il suo jazz è una miscela di musica classica, rock ed elettronica. Attivo a New York dai primi anni ‘90, Caine si è affermato come strumentista di sintesi, prima accanto al clarinettista Don Byron, in seguito insieme al trombettista Dave Douglas. Inoltre, Caine è stato sempre vicino alla rinascita della nuova musica ebraica: in particolare in questo concerto proporrà quelle scritte per il suo pianoforte da John Zorn e raccolte in uno splendido lavoro del 2006. Racconta: "Ho sempre amato una letteratura che combinasse differenti inquadrature e slittamenti nelle voci della narrazione. La musica può fare lo stesso. La citazione serve a suggerire connessioni. Sono cresciuto in una famiglia in cui, per impararlo, si parlava solo ebraico. Sebbene non fossero religiosi, i miei mi portavano alla sinagoga per sentire i cantori e a casa ascoltavano musiche sefardite e yemenite incise in Israele, di fatto musica araba cantata in ebraico. E così tutto ciò è entrato nel mio primo DNA musicale". L'incarico di direttore musicale della Biennale di Venezia nel 2003 ha ulteriormente aumentato la popolarità dell'artista in Italia. Nel 2007 è direttore artistico di Bergamo Jazz. Nell'aprile del 2011 ha realizzato un Cd per la rivista Musica Jazz intitolato “Meshuggah”. Organizzazione Rosalba di Riamondo Artist Management in collaborazione con Live Arts Management srl INGRESSO LIBERO Per informazioni: Museo Ebraico di Bologna Via Valdonica 1/5 - tel. 051 2911280 [email protected] Ufficio Stampa MEB – 051 6569003 [email protected] 3 MEB estateduemilaquattordici GABRIELE COEN JEWISH EXPERIENCE ELECTRIC KLEZMER NIGHT giovedì 18 settembre 2014 | ore 21.00 Cortile del Museo Ebraico Gabriele Coen | sax soprano, clarinetto basso Pietro Lussu | piano elettrico Marco Loddo | basso elettrico Luca Caponi | batteria Lutte Berg | chitarra elettrica Gabriele Gagliarini | percussioni Sassofonista, clarinettista, compositore, importante divulgatore dell’incontro tra jazz e musiche ebraiche Gabriele Coen con il suo progetto “Jewish Experience” raggiunge una nuova maturità espressiva nel proporre il materiale musicale ebraico in chiave jazzistica fino al folgorante incontro con John Zorn a New York nell’estate del 2010 e l’ingresso nella scuderia della “Tzadik” la prestigiosa etichetta indipendente di Zorn che produce l’album “Awakening” (2010) A gennaio 2013 il nuovo lavoro discografico per la “Tzadik” “Yiddish melodies in Jazz” Per questa nuova occasione bolognese Gabriele Coen presenta alcuni classici del suo repertorio accanto ad alcuni brani inediti, sempre ispirati al mondo musicale ebraico, per la prima volta in chiave elettrica, ispirandosi alle sonorità introdotte dal grande Miles Davis a partire dalla fine degli anni Sessanta, ma anche da altri mostri sacri del jazz-rock da Herbie Hancock a John McLaughlin, fino alle sonorità attuali dell’Electric Masada e di The Dreamers di John Zorn, formazioni chiave dell’incontro tra musica ebraica e jazz elettrico. INGRESSO LIBERO Per informazioni: Museo Ebraico di Bologna Via Valdonica 1/5 - tel. 051 2911280 [email protected] Ufficio Stampa MEB – 051 6569003 [email protected] 4 MEB estateduemilaquattordici ZENO DE ROSSI SHTIK ME'OR 'EINAYIM (LIGHT OF THE EYES) martedì 23 settembre 2014 ore 21.00 Cortile del Museo Ebraico Achille Succi - sax alto e clarinetto basso Francesco Bigoni - sax tenore e clarinetto Alfonso Santimone - pianoforte Enrico Terragnoli - chitarra e banjo Joe Rehmer - contrabbasso Zeno De Rossi - batteria «Zeno De Rossi è tra i batteristi più duttili della scena musicale italiana. Ma è anche un catalizzatore sonoro, un leader originale che sa quando realizzare progetti che abbiano una logica precisa. Attivo da quasi un ventennio, De Rossi ha applicato allo stile percussivo la sua notevole sensibilità di ascoltatore di innumerevoli musiche, da quelle più tradizionali alle più audaci e irriverenti. La sua passione per la tradizione ebraica si concretizza coltivando amicizie con i musicisti del giro Tzadik a New York (Anthony Coleman, Greg Cohen, Marc Ribot, Frank London, Steven Bernstein, Jamie Saft etc.) ». (Stefano Merighi) «Me'or 'Einayim è una collana preziosa di suoni provenienti dal cuore dell’ebraismo contemporaneo, è la nitida demarcazione di un terreno comune che, pur nei salti ideali di latitudine, mantiene intatta la costante di una disperata e luminosa vitalità: dai temi di Fiddler on The Roof ai "jewish standards" disseppelliti e reinventati in chiave cool jazz o latin da Shelly Manne o da Irving Fields». (Giorgio Signoretti) Con questo progetto, De Rossi ha registrato due dischi: "Me'or 'Einayim" (El Gallo Rojo Records 2007) e "The Manne I Love! VOL.1&VOL.2." (El Gallo Rojo Records 2010). INGRESSO LIBERO Per informazioni: Museo Ebraico di Bologna Via Valdonica 1/5 - tel. 051 2911280 [email protected] Ufficio Stampa MEB – 051 6569003 [email protected] 5