VOCI ALTE 2009
La Musica del Mondo sopra Torino
13 luglio: Mauro Pagani (Italia)
20 luglio: Deolinda (Portogallo)
27 luglio: Vieux Farka Touré (Mali)
I concerti iniziano alle ore 21.30 - Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
VOCI ALTE 2009: LA NATURA DEL FESTIVAL
Dopo l’edizione del debutto sulla mappa dell’estate torinese, accolta con favore dal pubblico nel 2007, la rassegna
Voci Alte ha conosciuto nel 2008 una crescita esponenziale di personalità e presenze. Ora per la manifestazione
organizzata dal MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA - CAI-TORINO e REGIONE PIEMONTE, con
l'agenzia MUSICALISTA e la colla-borazione di Città di Torino e CAI, giunge il momento del consolidamento e
della riprova dell’eccellente profilo fin qui costruito.
Il programma 2009 si basa sulla conferma dei filoni di ricerca che costituiscono ormai il DNA del festival. Gli
spettacoli saranno tre, sempre di lunedì, a sottolineare quella che ormai si è affermata come una piccola
consuetudine per centinaia di piemontesi; le date saranno quelle del 13, 20 e 27 luglio. Gli show inizieranno alle
21.30 con ingresso gratuito e si terranno nell’area all’aperto adiacente il Museo, allestita con palco, posti a sedere e
in piedi, bar caffetteria e servizi.
VOCI ALTE 2009: IL PROGRAMMA
LUNEDÌ 13 LUGLIO: MAURO PAGANI
Il viaggio comincerà sotto casa, dal momento che il varo di Voci Alte sarà firmato da Mauro Pagani, il cui
smisurato talento si applica dal vivo sia alla ripresa del capolavoro “Creuza De Mà” di Fabrizio De Andrè, disco
cui lo stesso Pagani contribuì in modo decisivo, che alle sfumature jazz, world, progressive rock e d’autore della
sua carriera di decano del pop nazionale. Lo show di Mauro Pagani in trio rappresenta per il festival un forte
elemento di continuità con gli show firmati da Agricantus ed Enzo Avitabile, ospiti rispettivamente delle edizioni
2007 e 2008; è dunque il terzo esempio di personaggi che hanno fatto dell'artigianato e della coerenza artistica le
chiavi di volta della loro capacità di rinnovamento, per spostare più in alto il profilo della musica popolare italiana.
LUNEDÌ 20 LUGLIO: DEOLINDA
Per quanto concerne i portoghesi Deolinda, l’invito loro rivolto nasce da una delle vocazioni del festival più
apprezzate dal pubblico, ovvero la scoperta di artisti in arrivo da altre zone del mondo e latori di progetti in cui la
voce ha un ruolo di primo piano. Il festival li accoglie in un momento bello e irripetibile della loro carriera, quello
in cui la raggiunta maturità e il successo nel loro paese destano curiosità in Italia, ma consentono ancora
appuntamenti in luoghi compatibili per impatto ambientale ed economico e a condizioni che permettono al
pubblico di avvicinarli senza esborso. Come Vanessa Da Mata, ospite nel 2008, è passata dal Museo della
Montagna ai grandi teatri, così la scommessa 2009 del festival si chiama Deolinda.
LUNEDÌ 27 LUGLIO: VIEUX FARKA TOURÉ
Il maliano Vieux Farka Touré è dal canto suo presenza ideale per dare seguito ai proficui intrecci di Voci Alte con
il mondo africano, culminati lo scorso anno nel concerto dei Tinariwen; anche in questo caso è una questione di
feeling rurale, di un deserto in cui le montagne si spostano ogni notte sotto forma di dune, di sabbia che sembra
raschiare le corde della voce e della chitarra. Una terra in cui i figli d'arte non sono una forzatura ma un valore
aggiunto, grazie al passaggio della conoscenza di generazione in generazione, come del resto accadeva fino a poco
tempo fa, e in parte ancora accade, nelle nostre valli. Ecco dunque il figlio della leggenda blues Ali Farka Touré
seguire il flusso della vita con classe e naturalezza.
VOCI ALTE 2009: SCHEDE ARTISTI
MAURO PAGANI
Già fondatore della Premiata Forneria Marconi, non ha mai smesso di sperimentare in ambito musicale, poetico e
tecnologico. La sua ricerca ha investito negli anni le orbite più disparate della galassia pop, world, jazz e rock
nazionali. Dalle illuminazioni proto etnofolk con i Carnascialia al costante lavoro in studio con Area, Roberto
Vecchioni, Teresa De Sio, Vasco Rossi e Gianna Nannini, approdò nel 1984 al sodalizio con Fabrizio De Andrè.
Dalla perfetta intesa tra i due nacquero “Creuza De Mà”, “Le nuvole” e una lunga collaborazione dal vivo. Ma
Pagani è anche molto altro: con oltre cento titoli prodotti o incisi a proprio nome ha segnato la storia e il linguaggio
della musica popolare europea. Un viaggio in cui ha incontrato Gabriele Salvatores, che gli ha commissionato le
colonne sonore di “Puerto Escondido” e “Nirvana”, come pure Enzo Jannacci, Nada e una messe di esponenti del
nuovo rock nazionale, dai Timoria ai Bluvertigo, dagli Almamegretta a Cristina Donà. Vincitore nel 1991 della
Targa Tenco per l’album “Passa la bellezza”, ha svolto un ruolo decisivo nella svolta world di Massimo Ranieri e
prodotto, di recente, il singolo “Domani 21.04.09”, raccogliendo nel suo studio Officine Meccaniche gli oltre
cinquanta artisti invitati da Jovanotti e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro per cantare a favore delle popolazioni
terremotate abruzzesi. Di recente ha raccontato il periodo 1969 – 1979 della sua vita e della sua carriera artistica
nel romanzo “Foto di gruppo con chitarrista”. Dal vivo, Mauro Pagani è accompagnato da Eros Cristiani alle
tastiere e Joe Damiani alla batteria lungo un percorso che riunisce il progressive con cui è cresciuto e che ha
segnato gli inizi della sua carriera (King Crimson, Genesis, Jethro Tull, PFM e Area) a brani nati dal sodalizio con
De André e canzoni del suo nuovo disco, “Domani”.
DEOLINDA
Per la prima volta a Torino arriva dal Portogallo il nuovo fenomeno del “fado” lusitano capace di soggiornare per
50 settimane consecutive nella parte alta della classifica di vendita, conquistando in patria il disco di platino. Una
formazione essenziale e fresca ha indotto la critica locale a definirli, per carica evocativa e intensità, i nuovi
Madredeus. Tutto è iniziato nel 2006, con il suono di quattro ragazzi di Lisbona subito capace di mettere in chiaro
il proprio legame con la scuola portoghese, senza rinunciare al tocco cosmopolita degno di una grande capitale
europea. Video, tamtam di siti e blog, concerti mozzafiato hanno così accompagnato il gruppo guidato da Ana
Sofia Bacalhau al disco di debutto, “Canção Ao Lado”, davvero troppo ricco per essere catalogato come new fado.
È piuttosto un piccolo gioiello di canzone d’autore, folk urbano, musica popolare non esente da una certa
vocazione punk floreale. Conquistato il Portogallo, il quartetto si accinge ad accendere il capitolo internazionale: lo
sbarco in Italia è già avvenuto all’Auditorium Parco della Musica di Roma, e il nome comincia a circolare nel resto
del Vecchio Continente.
VIEUX FARKA TOURÉ
Chitarrista, cantante e songwriter al debutto di fronte al pubblico torinese, è il figlio del leggendario Ali Farka
Touré, uno dei più grandi artisti del Mali, celebrato come il John Lee Hooker africano. Nonostante proprio il padre
vedesse per lui un futuro in divisa da militare, Vieux Farka Touré decide di intraprendere la carriera musicale,
iniziando a studiare nel 2001 al National Arts Institute di Bamako. Si appassiona alle percussioni, poi alla chitarra,
in seguito si dedica anche al songwriting. In pochissimi anni la sua tecnica diventa nota a tutti, ed è il padre stesso
che chiede al celebre musicista di kora Toumani Diabatè di seguire professionalmente il figlio. Al suo fianco,
Vieux acquisisce tutti gli elementi tecnici ed artistici che gli serviranno in futuro per la sua carriera da solista. Nel
2005 insieme al suo vecchio amico produttore Eric Herman, inizia a lavorare al suo album di debutto, omonimo,
che include quelle che poi saranno le ultime performance da studio di Ali Farka Touré prima della sua morte. Sin
dall’uscita del debutto discografico, che arriva nel 2007, Vieux mostra subito la padronanza sul palco e lo stile
personalissimo della sua musica, che lui stesso definisce “koroboro rock” (che significa “rock nero africano nella
lingua del Mali), coinvolgendo folle di spettatori in tutto il mondo, andando in tour otto mesi di fila in un solo
anno. A ridosso dell’estate 2009, arriva il suo nuovo album, “Fondo”, registrato insieme ad artisti illustri, come
Afel Bocoum, uno dei protagonisti del disco “Mali Music” di Damon Albarn dei Blur, di Toumani Diabatè e del
bassista Yossi Fine, collaboratore di David Bowie, Lou Reed e Stanley Jordan, impegnato anche in veste di
produttore artistico. Un disco sviluppato su un tappeto armonico di saharian blues ma con ritmi funk e
contaminazioni con la musica reggae dub, che offre la sua massima espressione nella dimensione live.
VOCI ALTE
Un progetto di Museo Nazionale della Montagna - CAI-Torino e Regione Piemonte con l'agenzia Musicalista e la
collaborazione di Città di Torino e CAI.
Sede dei concerti:
TORINO, MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA “DUCA DEGLI ABRUZZI”
Piazzale Monte dei Cappuccini, 7 - 10131 Torino
INIZIO CONCERTI ORE 21.30 - INGRESSO LIBERO
Informazioni per il pubblico:
Tel. 011.6604104 - www.museomontagna.org
Informazioni riservate alla stampa:
Museomontagna – stampa e pubbliche relazioni
Tel. 011.6604104 / Fax 011.6604622 / [email protected]
Layout:: Vinicio Vatteroni – [email protected]