CAPITOLO 4
La terra (2° parte)
Il nostro pianeta compie moti simultanei:
 Movimenti che si ripetono in tempi relativamente brevi, effetti geografici molto importanti
 Movimenti che si ripetono in tempi lunghi, effetti di grande interesse, ma non rilevabili nel corso di una vita
umana
 Movimenti insieme al sole e alla galassia, dei quali non vi sono conseguenze geografiche apprezzabili.
Il moto di rotazione che la terra compie intorno al proprio asse va da occidente, Ovest, verso oriente, Est. La durata
di questo movimento che si può ritenere uniforme è di 23h 56m e 4s, cioè un giorno sidereo. La velocità angolare di
rotazione è identificata a tutte le latitudini fatta eccezione per i poli dove è nulla. La velocità lineare (distanza
percorsa da un punto nell’unità di tempo) è invece variabile con la latitudine, ed è massima all’equatore e diminuisce
ai poli.
Il movimento di rotazione terrestre non è perfettamente uniforme. C’è un graduale rallentamento a causa dell’attrito
delle maree, ossia delle protuberanze che la Luna provoca sulle masse oceaniche terrestri. La luna esercita un azione
frenante sulla terra.
Il moto di rivoluzione che la terra compie come tutti gli altri pianeti del sistema solare descrive un orbita ellittica
intorno al sole in senso antiorario. La terra si trova in perielio, la minima distanza da sole ai primi di gennaio, in
afelio, massima distanza dal sole ai primi di luglio. L’alternarsi delle stagioni non è quindi dovuto al variare della
distanza dal sole.
L’orbita descritta dalla terra è un ellisse pochissimo schiacciato tanto da potersi quasi assimilare ad una
circonferenza; la sua eccentricità è appena 0,017. Il tempo che la terra impiega a compiere un orbita completa è di
365d 6h 9m 10s e viene denominato anno sidereo.
Il sistema terra sole si muove attorno a un baricentro comune dato che la massa del sole è molto maggiore di quella
della terra il baricentro si trova tanto prossimo al sole da potersi ritenere coincidente con esso cosi si può considerare
che la terra sia in movimento intorno al sole.
I sensi non possono avere alcuna percezione diretta della rotazione terrestre. Una prima prova del movimento è
l’apparente spostamento diurno dei corpi celesti da est verso ovest; i corpi celesti più lontani li potremmo vedere
muoversi tutti insieme solo se al loro velocità fosse maggiore di quella della luce, cosa impossibile. Perciò è più
semplice ammettere che sia la terra ruotare intorno al proprio asse. Un’ altra prova è l’analogia con gli altri pianeti:
tutti hanno un moto rotatorio assiale e quindi l’abbiamo anche noi. Un’altra prova è l’osservazione della caduta
libera dei corpi, osservata da Guglielmini che vide uno spostamento di un corpo lasciato cadere da un punto elevato
sulla superficie terrestre deviato dal punto di partenza di 17mm per 100m verso est. Essendo il punto di partenza più
lontano dall’asse terrestre rispetto al punto d’arrivo, il corpo avrà una maggiore velocità lineare di rotazione rispetto a
quest’ultimo quindi ruoterà di più e andrà a cadere più avanti ossi spostato verso est.
Un’altra prova è la variazione dell’accelerazione di gravità con la latitudine dovuto sia allo schiacciamento polare
che alla rotazione, grazie alla forza centrifuga(F=m·ω·R² dove m=massa ω=velocità angolare R=distanza dall’asse di
rotazione).
Un’altra prova è l’esperimento di Foucault: esso consiste nell’osservare lo spostamento del piano d’oscillazione di
un pendolo rispetto agli oggetti terrestri. Il piano di oscillazione di un pendolo è fisso cioè mantiene la sua posizione
nello spazio. Se si segnano su un pavimento le posizioni dei punti tra cui il pendolo oscilla in tempi successivi, il
piano di oscillazione sembra spostarsi come se ruotasse in senso orario intorno ad un asse. In realtà a ruotare è il
pavimento che si muove in senso antiorario seguendo il movimento di rotazione della terra.
Un’altra prova è lo schiacciamento polare.
Lo spostamento della direzione dei corpi in moto sulla superficie terrestre è una conseguenza della rotazione. La
legge di Ferrer dice che a causa della rotazione terrestre un corpo che si muova liberamente sulla terra viene deviato
dalla sua direzione iniziale verso destra se si trova nell’emisfero boreale e verso sinistra se si trova in quello australe.
Il fenomeno si spiega con il fatto che un corpo in moto tende per inerzia a conservare la sua velocità lineare di
rotazione che aveva nel punto di partenza. La forza deviante è detta di Coriolis. Lo spostamento però è solo relativo
perché ciò che veramente si sposta è la terra per cui è una forza apparente.
© Federico Ferranti S.T.A.
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