TRASHWARE (Non buttarmi, il mio chip batte ancora! ) Augusto Scatolini ([email protected]) ([email protected]) Miniguida n. 178 Ver. 1.0 Dicembre 2012 Lo scopo di questo articolo (che riporta parti anche integrali di altri lavori trovati sulla rete è quello di facilitare il lavoro a chiunque voglia riprodurre questo esperimento e intraprendere una attività di trashware. Il termine trashware, nato dall’unione delle parole trash (spazzatura) e hardware, indica la pratica di recupero e riutilizzo dei computer dismessi sui quali viene installato un software libero che ne migliora le prestazioni. I computer recuperati sono successivamente donati a enti, associazioni e scuole che ne hanno bisogno. Recuperare i vecchi computer, rivitalizzarli con l’installazione di un software libero e più leggero, allungarne il ciclo di vita sfruttando il valore residuo che ancora possiedono, significa spostare l’ago della bilancia da un atteggiamento di consumo irresponsabile verso il pieno e sostenibile utilizzo dei beni di cui disponiamo. Pulizia iniziale La prima cosa da fare è eliminare lo sporco che inevitabilmente è all'interno del case. Consigliamo vivamente di eseguire la pulizia all'esterno, aiutandosi con un aspirapolvere (da preferire ad un compressore) e con uno spazzolino morbido, utile per eliminare la sporcizia nei punti meno accessibili. Lo sporco si annida più tenacemente a ridosso delle ventole e dei dissipatori. Infine, potrebbe servire anche una comune gomma per cancellare non abrasiva, con cui togliere l'ossido dai contatti della RAM. Prima di arrivare a questo però è consigliato di tentare di asportare il velo di ossido strofinando della carta pulita sui contatti. Ispezione visiva Successivamente daremo un'occhiata alla scheda madre in cerca di qualsiasi tipo di anomalie. Osserviamo i condensatori elettrolitici. Se ne trovassimo di esplosi o anche gonfi o con materiale fuoriuscito significherebbe che la scheda madre è decisamente vicina alla fine del suo servizio. Potrebbe funzionare ancora, ma si correrebbero numerosi rischi, come l'esplosione di elettrolitici, la distruzione della CPU. Quindi consigliamo di vivamente di smaltire la Mother-Board, ovviamente recuperando le parti utili e non lasciando a bordo la batteria che è meglio smaltire personalmente. Test elettrici A questo punto si può passare a controllare l'alimentatore, utilizzando un multimetro o - meglio - un apposito tester ATX (si trova in commercio per circa 20 euro). È il momento di misurare (sempre con un multimetro) anche il voltaggio della la batteria CMOS e se risulta scarica, va sostituirla con una nuova (il costo di una batteria del tipo CR2032 è di circa un euro). Raccomandiamo un corretto smaltimento anche per la batteria se dovesse essere sostituita. Test Hardware Il passo successivo consiste nel verificare la RAM con memtest86+, un software pensato specificamente per questo scopo, incluso nel CD di Clonezilla ed avviabile alla primissima schermata, ma è disponibile anche su numerose distribuzioni GNU/Linux, tra cui la live System rescue CD e la popolare Ubuntu. Se durante il test alcune celle di memoria dovessero risultare difettose, sostituite la barretta senza esitazioni. http://www.memtest.org/ http://www.memtest86.com/ http://clonezilla.org/ http://www.sysresccd.org/SystemRescueCd_Homepage http://www.ubuntu-it.org/ Memtest86+ in esecuzione Si possono distinguere due grandi categorie di RAM: le DRAM Dynamic Random Access Memory e le SRAM Static Random Access Memory Cominciamo subito col distinguere due differenti generazioni di memorie DRAM, le SIMM e le DIMM (e SODIMM). SIMM a 30 pin SIMM a 72 pin processori 386/486 e primi pentium SDRAM PC66 Synchronous Dynamic Random Access Memory SDRAM PC 100 SDRAM PC 133 SDRAM ECC DIMM SDRAM DDR DDR2 DDR3 DDR ECC RAMBUS pentium IV Un altro componente da controllare è il disco rigido. Qui ci viene in aiuto Badblocks, un programma presente su tutte le distribuzioni GNU/Linux. Fate partire un live CD (o il CD di installazione della vostra distro preferita) e al prompt dei comandi eseguite badblocks specificando come argomento il disco rigido da controllare, per ottenere la lista degli eventuali blocchi difettosi. Anche in questo caso, se si riscontrassero dei difetti, il consiglio è quello di sostituire il pezzo: un vecchio disco che presenta blocchi difettosi non promette nulla di buono. (sudo) badblocks -sv /dev/sda Su dischi formattati FAT32 e FAT16 si può usare dosfsck. Nel terminale, scrivere il seguente comando per individuare il nome della partizione da controllare: sudo fdisk -l Lanciare la verifica del filesystem con questo comando (supponendo che la partizione sia /dev/hda1): dosfsck -a -v /dev/sda1 L'opzione "a" ripara automaticamente il filesystem. L'opzione "v" (modalità verbose) fornisce ulteriori informazioni sul controllo dell'integrità. DISCO IDE/EIDE ATA DISCO S-ATA DISCO SCSI DISCO P-ATA Il disco funziona? Ora, cercheremo di definire una strategia di interventi grazie ai quali riuscirete ad identificare un malfunzionamento del disco rigido. Prima di "gettare" l'hard disk nella spazzatura. I jumper del disco rigido sono configurati correttamente? Quando i jumper (ponticelli presenti nella parte anteriore del disco fisso) dell'hard disk non vengono impostati nel modo corretto, può accadere di tutto: il PC non si avvia, il sistema operativo non si installa, al boot del PC le periferiche IDE vengono visualizzate con caratteri strani, e cosi via. Quindi, verificate i jumper, e per la loro impostazione leggete i seguenti consigli. (1-jumper, 2-alimentazione molex a 4 pin, 3-collegamento interfaccia ATA). Nell'immagine sopra, i jumper sono posizionati nella zona numero 1, e solitamente sulla superficie superiore del disco, o sulla parte più vicina ad essi, sono serigrafate le varie posizioni per ottenere le diverse modalità di funzionamento MASTER, SLAVE, o CABLE SELECT. Quando colleghiamo un cavo ATA ad una singola unità, data l'alta frequenza prodotta dal trasferimento dati, bisognerebbe connetterla all'estremità del cavo (solitamente vige una scritta MASTER), poiché funge da terminatore. In poche parole, connettere l'unità singola al connettore centrale del cavo ATA, produce un impoverimento del segnale, poiché una parte del segnale percorre il cavo fino all'estremità e poi ritorna unendosi al segnale dell'unità intermedia in modo non speculare, creando delle interferenze. Nel caso in cui, due unità vengono connesse allo stesso cavo ATA, la presenza di una periferica IDE che funziona da terminatore limita le interferenze non speculari. Devo aggiungere, che la funzione dell'unità Master (unità superiore), consiste nella decodificazione del segnale per le due unità MASTER & SLAVE. Quando siamo in presenza di quattro unità, due per ogni canale, sebbene non esistano particolari indicazioni sulla posizione e sulla scelta del dispositivo, se si posseggono un unità CD-ROM/DVD e un unità CD-RW, è bene assegnarle a due canali diversi. Il disco Master (o di sistema), bisognerebbe connetterlo al CANALE PRIMARIO (IDE 1) e assegnargli la condizione MASTER, poiché tale configurazione, è identificata come quella con trasferimento dati maggiore. Se siamo in presenza di due hard disk, meglio assegnarli a due canali diversi, poiché due canali differenti (IDE1 e IDE2) possono processare i dati in modalità MULTITASKING, mentre due dispositivi appartenenti allo stesso canale possono eseguire una sola operazione (SINGLETASKING). Riassumendo, la configurazione migliore per quattro unità IDE, in presenza di due Hard disk e altre due periferiche ide risulta essere la seguente. CANALI POSIZIONE DELLE UNITA' IDE MASTER = HARD DISK DI SISTEMA CANALE 1: (IDE 1) SLAVE = CD-ROM/DVD MASTER = MASTERIZZATORE CANALE 2: (IDE 2) SLAVE = SECONDO HARD DISK di DATI TABELLA DELLE POSIZIONI DELLE UNITA' IDE. Purtroppo, tale soluzione non è "universale" e potrebbero sussistere alcuni problemi di incompatibilità tra le unità. Come esempio di corretto collegamento tra le varie periferiche IDE abbiamo pubblicato due immagini con il collegamento delle periferiche IDE ai canali primario, e secondario della motherboard. Come potete vedere nella figura, il masterizzatore (il numero 1 rosso) è collegato al CANALE SECONDARIO della scheda madre, e configurato per utilizzare la modalità MASTER. Gli altri dispositivi, il DVD (indicato con il numero due), e il disco fisso (numero 3 rosso), sono collegati al CANALE PRIMARIO della motherboard, e sono configurati rispettivamente in SLAVE il primo, e in MASTER il secondo. Nella posizione 1 trova posto un lettore CD-ROM collegato al CANALE SECONDARIO della scheda madre configurato in modalità MASTER. Al CANALE PRIMARIO, in modalità MASTER è stato collegato l'hard disk di sistema (posizione 2). Inoltre, fate attenzione alle seguenti osservazioni: ·Non installate un Hard disk ATA 33 sullo stesso canale di un Hard disk ATA 66/100, poiché ciò diminuirebbe le prestazioni generali del sistema. ·Non utilizzate cavi ATA 66-100 su controller ATA 33, potrebbero verificarsi dei problemi (anche se molto remoti). ·Verificate nel Bios l'attivazione della modalità UDMA della vostra motherboard. ·Non è possibile collegare allo stesso cavo (canale) dispositivi configurati in MASTER & SLAVE ed in CABLE SELECT. ·Non è possibile collegare periferiche ide configurate in CABLE SELECT su controllers ATA 33. Dopo aver verificato l'impostazione corretta dei cavi e dei jumper, è il momento della seconda domanda: Il molex di alimentazione a 4 pins, e il cavo ATA sono collegati al disco fisso? Fate attenzione al cavo di alimentazione, e al cavo ATA, essi devono esser connessi al disco rigido, altrimenti quest'ultimo non partirà. Il motore del disco si avvia? Normalmente, quando un disco fisso si avvia produce un debole segnale acustico, e delle piccole vibrazioni avvertibili posizionando la mano sopra la superficie del disco, dalla parte opposta alla scheda logica. Se non sentite nulla, e non avvertite nulla, significa che il vostro disco rigido non funziona. I parametri del Bios sono impostati correttamente? All'avvio del PC premete "CANC" o "DEL", dalla schermata principale del BIOS selezionate la voce "STANDARD CMOS FEATURES" e poi, controllate le opzioni "IDE PRIMARY MASTER, IDE PRIMARY SLAVE, IDE SECONDARY MASTER e IDE SECONDARY SLAVE; All'interno dei menu ad esse dedicato, le voci IDE PRIMARY e SECONDARY, MASTER o SLAVE devono essere impostate su "AUTO", come pure per l'opzione "Access Mode". Sicuramente, dopo aver letto le domande e le risposte della nostra strategia di verifica dei dischi rigidi, riuscirete a dormire sonni più tranquilli, ma ricordate, un disco fisso è fatto di componenti elettronici, costruiti in serie, e alcune volte in economia, quindi non affidate mai ad essi il compito di conservare "il backup" dei vostri dati più importanti poiché dall'oggi al domani potrete perderli. Test CPU Uno dei test da effettuare riguarda la CPU. Anche qui ci viene in aiuto un semplice software: cpuburn, disponibile su diverse distribuzioni live, compresa la System Rescue CD. Il programma burnP6 non fa altro che portare al massimo l'utilizzo del processore: se durante l'esecuzione il sistema si blocca completamente, è possibile che la CPU sia difettosa oppure che il clock sia ad una frequenza non adatta per quella CPU. Per avere dei risultati attendibili, vi consigliamo di far girare burnP6 per almeno una decina di minuti. E' importante ricordare che tutto il materiale guasto ed irrecuperabile va smaltito nel rispetto dell'ambiente, seguendo le norme sui Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE, D.Lgs 151/05) http://www.sysresccd.org http://www.cdcraee.it Caratteristiche del PC Prima di proseguire nella preparazione del PC, è buona norma annotare le caratteristiche del PC. Ancora una volta faremo uso del System Rescue CD nel quale troveremo il software hdt (hardware detection tool) che ci fornirà, attraverso un'interfaccia user friendly, le caratteristiche tecniche del PC. Eliminare le partizioni dal disco Questa operazione potrà essere eseguita con il comando fdisk con il quale vengono gestite le partizioni dei dischi. Nel nostro caso: # fdisk /dev/sda con l'opzione "d" andremo a cancellare le partizioni; con "p" andremo a visualizzarle e con "w" andremo a salvare la partition table. Configurazione software Quello che normalmente ci si aspetta da un PC è l'accesso immediato alle tecnologie ed ai servizi più popolari. Ad esempio, la stragrande maggioranza degli utenti è abituata a guardare filmati su Youtube. Tutti vogliono scrivere documenti e poter leggere quelli scritti da altri, e magari mentre lo fanno desiderano ascoltare musica in mp3. Abbiamo dovuto selezionare anche il software libero da includere tenendo conto che non ci troviamo di fronte ad hardware di ultima generazione (spesso neanche di penultima!). Automazione del processo Da subito ci siamo posti il problema di come replicare le installazioni: installare da capo il sistema operativo, i pacchetti, configurare e personalizzare il tutto per ciascun "nuovo" PC sarebbe un lavoro lungo, noioso e soggetto a dimenticanze ed errori. Ecco perché preferiamo utilizzare Clonezilla, una utilissima distribuzione live che permette il backup ed il ripristino di partizioni o di interi dischi rigidi. Clonezilla può replicare le installazioni da disco a disco, oppure via LAN. Entrambi questi metodi garantiscono una elevata accuratezza, in quanto ciascuno di noi procederà in modo uguale ed in gran parte automatizzato. http://clonezilla.org/ In sostanza eseguendo un Backup dell'intero Hard Disk, abbiamo creati una "immagine" che poi utilizziamo per replicare l'installazione. Facciamo tutto questo soltanto dopo aver installato la distribuzione su di un unico PC (ci riferiremo ad esso come "master") configurato al meglio. L'immagine del disco, tramite Clonezilla va a replicare sull'Hard Disk del nuovo (o dei nuovi) PC (ci riferiremo ad esso come "replica"), il medesimo contenuto del Hard Disk "master", diventando in pochi minuti dei veri e propri cloni del master. Poiché Linux carica i driver durante ogni avvio, la clonazione può essere tranquillamente effettuata anche su configurazioni hardware diverse. Inoltre, le nuove versioni di Xorg rilevano la scheda video installata, caricando automaticamente il driver più adatto. Infine, Clonezilla consente, nella fase di ripristino, la clonazione su Hard Disk anche con geometria diversa dall'originale, ridimensionando opportunamente i filesystem. Una volta terminata la procedura di ripristino, il nuovo PC è pronto per il boot. Solitamente, l'unica operazione da effettuare sulla macchina appena clonata è l'impostazione del livello di volume per la scheda audio, operazione che può essere effettuata semplicemente utilizzando il mixer che si trova sulla barra delle applicazioni. Per il ripristino dell'immagine sul PC da donare ci servono quattro cose: a) l'immagine della distribuzione b) il disco su cui conservarla ed utilizzarla che chiameremo "repository" c) il CD col programma Clonezilla d) ovviamente il PC da donare Scelta della distribuzione La scelta della distribuzione GNU/Linux più adatta dipende, ovviamente, dalle caratteristiche del computer “resuscitato”. Se abbiamo un processore “decente” e almeno 1 GB di RAM si può installare tranquillamente Ubuntu, magari con DE Mate o Cinnamon. Con 500 MB di RAM si po' optare le Lubuntu (LXDE) o Xubuntu (XFCE), meglio installare la versione Alternate. Con un processore “giurassico” e 250 MB di RAM la faccenda si complica ma abbiamo ancora diverse possibilità: • Debian4trashware http://www.mmbarabba.it/progetti/d4t-debian-for-trashware/ • Bodhi Linux 12.04 (450 MB) basato su Ubuntu 12.04 http://www.bodhilinux.com/ • WattOS 6, basato su Ubuntu http://www.planetwatt.com/ • Ubuntu 12.04 REM-EDE, Ubuntu 12.04 Remaster Equinox Desktop Environment http://equinox-project.org/ • Vector Linux 7 Gold http://vectorlinux.com/downloads • Puppy Precise 5.4.X basato su Ubuntu 12.04 “Precise Pangoline” cd-live da 100 MB http://puppylinux.org/wikka/PuppyPrecise • SliTaz molto interessante, piccolo, completo, veloce, http://www.slitaz.org/it/ fonti: google e internet FINE Questo documento è rilasciato con licenza Copyleft (tutti i rovesci sono riservati) altre miniguide su http://www.comunecampagnano.it/gnu/miniguide.htm oppure direttamente su http://miniguide.tk sito consigliato: http://www.linux4campagnano.net blog consigliato: http://campagnano-rap.blogspot.com