Progetto cofinanziato dal programma LIFE+ Aspetti fisiologici della risposta i t d delle ll piante i t agli li stress abiotici Prof. Stefania De Pascale Dip. Ingegneria agraria e Agronomia del territorio Università di Napoli Federico II Fenomeni ambientali estremi creano condizioni di stress per le piante con un significativo impatto sulla loro fisiologia, sviluppo e sopravvivenza. Le alterazioni provocate da condizioni di stress sono utili per comprendere meglio la fisiologia e la biochimica delle pi nt piante. Comprendere le risposte allo stress è essenziale: •per individuare metodologie e tecniche per mitigare l’effetto degli stress sulla crescita e la produzione. produzione •per selezionare cultivar stressresistenti (siccità, salinità ed altre condizioni che limitano la produzione). COS’È LO STRESS? Dalla terminologia g fisica Î Stress (fattore di stress) deformazione (effetto di stress) Una definizione di stress biologico è: Una forza o influenza che tende a “modificare” il normale sistema di f funzionamento i d della ll pianta i Anche se c’è il problema di definire oggettivamente cosa sia “normale” normale (variabile con specie e cultivar). Risposta p organismi g viventi a parametri p ambientali Î Curva dose-effetto OPTIMUM? Definizione di stress In Biologia: Stress: “Una p pressione opprimente pp di alcune forze avverse che tende ad inibire il normale funzionamento di un sistema biologico” In Agricoltura: Una qualunque pressione ambientale in grado di ridurre la potenziale produttività di una coltura Stress: Gli stress ambientali rappresentano il principale fattore limitante per la produttività agricola RISPOSTE DELLE PIANTE ALLO STRESS Le p piante possono p rispondere p allo stress in vari modi. Possono fuggire dagli effetti dello stress completando la loro crescita nei periodi meno stressanti. Al Alternativamente i specifiche ifi h alterazioni l i i metaboliche possono rendere la pianta capace di evitare o tollerare lo stress. 1) Stress escape 2) Stress avoidance 3) Stress tolerance Sia con l’adattamento che con l’acclimatazione si ottiene tti n ttolleranza ll n allo ll st stress; ss; l’adattamento si riferisce a modificazioni ereditabili, mentre quelle dell’acclimatazione non lo sono. Hardening: lento processo di acclimatazione Stress e Produzione • Significato economico dei fattori di stress abiotico in agricoltura: – Produttività e Stabilità della produzione z potenziale genetico Adattamento g ambientale Conoscenza dei meccanismi d’azione dei fattori che generano stress e delle reazioni metaboliche delle piante. Molte colture non superano mediamente il 20% del potenziale produttivo *kg kg ha-1 Gli stress ambientali causano circa il 70% delle riduzioni del raccolto lt TIPI DI STRESS ABIOTICI Carenza di acqua (DROUGHT) IDRICO q (F FLOODING) Eccesso di acqua Alte temperature (HEAT) TERMICO Basse temperature (CHILLING) (FREEZING) SALINO Eccessiva salinità (SALINITY) Carenze nutrizionali (DEFICIENCY) MINERALE Elementi tossici (TOXICITY) Parte epigea p g (BRUSHING) MECCANICO Parte ipogea (RESTRICTION) STRESS • A seconda della situazione ambientale in cui la pianta si trova, i fattori che determinano lo stress possono essere diversi e agire separatamente o in combinazione tra loro (es. deserto = calore + siccità + eccesso di radiazioni). Esistono stress definiti primari, secondari o, addirittura terziari Stress idrici d G stress Gli str ss idrici r c possono presentarsi pr s ntars o con un eccesso d’acqua o con una mancanza; questi ultimi i più comuni. Principio di base: il potenziale idrico (<) Il p potenziale idrico è lo stato energetico dell'acqua in un determinato sistema. Esso aumenta all'aumentare della pressione e della temperatura (considerati normalmente costanti) e diminuisce con l'aumentare della concentrazione di soluti o con l'aumento di fenomeni di adsorbimento. • Molte specie p di angiosperme g p annuali possono resistere a condizioni ambientali decisamente sfavorevoli (es. prolungata siccità) sopravvivendo allo stato di semi… semi • Piante (xerofite) tollerano la siccità evolvendo l d meccanismi specifici f d di resistenza basati sull’adattamento (es. piante grasse) riduzione delle perdite di acqua riducendo la velocità di traspirazione modificazioni morfologiche della foglia (spine) e/o alterazioni fisiologiche del metabolismo t b li ( (aprono gli li stomi t i durante d t la notte) • Alcune specie rimangono vitali nonostante la perdita d d’ d’acqua d dall protoplasma cellulare (es. organi vegetativi delle “Resurrection plants”) C t Craterostigma ti plantagineum l t i Crassulacean acid metabolism (CAM) • Efficienza fisiologica dei meccanismi fotosintetici (piante C3 e C4) • Water Use Efficiency e meccanismi fotosintetici (piante C3 e C4) LO STRESS IDRICO Lo stress idrico L id i i i i quando inizia d la l d domanda d di acqua da parte della pianta supera la disponibilità nel suolo La disponibilità di acqua dipende dalla forza con cui questa è trattenuta nel suolo L’acqua nel suolo può essere classificata in 3 g categorie: Acqua gravitazionale (percola rapidamente per gravità) Acqua disponibile (è trattenuta nel suolo dalle f forze capillarie ill i può ò essere estratta t tt dalle d ll radici) di i) Acqua non disponibile (è trattenuta dalle particelle del suolo così fortemente che non può essere estratta dalle radici della pianta) Classificazione schematica dell’acqua nel terreno Potenziali idrici • Il potenziale idrico è il lavoro necessario per rimuovere una massa unitaria di acqua pura alla stessa altezza gravimetrica e senza variazioni di temperatura. • Esso viene indicato con il simbolo < con segno negativo ed espresso in termini di unità di potenziale (erg/g; J/kg) o di unità di pressione (Pa; bar; atm) • Le principali componenti del potenziale dell'acqua dell acqua nel terreno sono: – potenziale matriciale dovuto all'attrazione delle molecole d'acqua per i costituenti solidi del terreno (<m); – potenziale gravitazionale derivante dalla posizione dell dell'acqua acqua rispetto ad un piano di riferimento (<g); – potenziale osmotico dipendente dalla concentrazione della soluzione circolante del terreno (<o); – potenziale t i l di pressione i originato i i t dalla d ll differenza di pressione dell'aria rispetto alla pressione atmosferica (<pa). Umidità del terreno in funzione d ll f della forza d di ritenzione Relazione tra contenuto idrico e potenziale del suolo Acqua disponibile in terreni di di diversa ttessitura it Il potenziale idrico delle piante Il potenziale idrico totale (ƹt) indica l’energia dell’acqua dell acqua all all’interno interno dei tessuti. tessuti Le componenti del potenziale totale sono: p potenziale osmotico (ƹS) potenziale dei succhi cellulari che indica il potenziale (pressione) di turgore (ƹp) che indica la pressione idrostatica all’interno delle cellule L'equazione fondamentale che lega il potenziale idrico ƹt al potenziale osmotico ƹS (sempre negativo ti per le l soluzioni) l i i) e a quello ll di pressione i (legato alla pressione di turgore) ƹp è: ƹt = ƹS + ƹp Il diagramma di Höfler illustra le relazioni l zi ni ttra lle c componenti mp n nti del d l potenziale idrico Pressione di turgore Potenziale totale Potenziale osmotico Funzioni dell’acqua nella pianta L’acqua costituisce l’80-90% Costituente del peso fresco delle piante E’ una componente importante del protoplasma e delle proteine e dei lipidi Solvente E’ il solvente in cui gas, minerali e altri soluti entrano nelle cellule e si muovono tra gli organi Funziona da reagente o substrato Reagente in molte importanti processi come fotosintesi, idrolisi dell’amido ecc. Mantenimento del turgore Il mantenimento del turgore è essenziale per la distensione cellulare e la crescita. Inoltre consente il movimento degli stomi, stomi delle foglie, dei petali ecc. La disponibilità di acqua regola la fotosintesi e la crescita delle piante Relazione tra potenziale idrico fogliare, fogliare allungamento delle foglie e fotosintesi nel mais Perché si misura il potenziale idrico delle piante? Agricoltura Determinazione D i i d dell momento adatto per l’irrigazione Genetica agraria Selezione di popolazioni di piante resistenti agli stress Agronomia Fisiologia vegetale l Studio degli effetti dello stress sulla crescita e sul raccolto lt Studio della risposta agli stress dal punto di vista “funzionale” La misura del potenziale idrico delle piante Potenziale totale (ƹt) Camera a pressione La pressione spinge l’acqua xilematica ad uscire Potenziale totale (ƹt) Psicrometro a termocoppia (Richards-Ogata) Potenziale osmotico (ƹS ) •Psicrometro a termocoppia (congelamento/scongelamento) punto di congelamento g •Osmometro a p Potenziale di turgore (ƹp) (ƹt) - (ƹS) Contenuto Idrico Relativo (Relative Water Content, RWC) FW RWC = TW ( FW - DW)) x 100 (TW - DW) DW Bilancio idrico • Le piante assorbono acqua dal suolo in fase liquida per effetto di gradienti di potenziale che vengono a stabilirsi tra suolo e radici e tra radici e foglie e perdono acqua dalle foglie sotto forma di vapore in conseguenza della differente tensione di vapore esistente nell'atmosfera nell atmosfera e nel mesofillo fogliare. fogliare • Se l'intensità di traspirazione eccede l'assorbimento radicale Õ deficit idrico Õ riduzione accrescimento Õ minori rese. La traspirazione fogliare L’apparato stomatico La misura della conducibilità ( (resistenza) i t ) stomatica t ti Leaf Porometer (AP4 ǻT Devices) Isolamento di mutanti stomatici con termometria ad infrarossi 27r1 ºC 29ºC 30ºC 31ºC Le piante rispondono alla carenza idrica con la chiusura degli stomi, per limitare la traspirazione e quindi la perdita d’acqua. Chiusura idropassiva: le superfici delle cellule di guardia non sono protette da cuticola Æ facile perdita d’acqua Æ perdono turgore e chiudono gli stomi. Chiusura idroattiva: è indotta da una riduzione del potenziale d ll’ dell’acqua nelle ll cellule ll l del d l mesofillo Æ coinvolge ABA e altri ormoni. Regolazione ormonale durante lo stress idrico L’acido abscissico (ABA) regola i movimenti stomatici e quindi la traspirazione Lo stress idrico causa l’aumento della sintesi di ABA che, a sua volta, induce l chiusura la hi stomatica, i limitando li i d la l traspirazione fogliare Leaf diffusion resistance (LDR), relative water content (RWC) and abscisc acid (ABA) levels in detached bean leaves Gli stomi rispondono direttamente alla concentrazione di ABA nelle cellule guardia La concentrazione di ABA nella linfa xylematica è correlata con la conduttanza stomatica Relazione tra [ABA] xilematico e traspirazione in piante di mais. La capacità di sintetizzare ABA è importante nella risposta allo stress idrico, come y”, con ridotti livelli di dimostrano mutanti “wilty ABA Wild type yp Mutante Contenuto idrico relativo (RWC), conduttanza stomatica e livelli di ABA in foglie recise di girasole La ridotta capacità di sintetizzare ABA impedisce al mutante “wilty” W-1 di controllare la traspirazione W-1 Wild type “ROOT-SHOOT COMMUNICATION” Increase in soil water tension Sensing by roots Synthesis of ABA in the roots Delivering ABA via xylem Increase in leaf ABA Stomatal closure R d ti of Reduction f water t unbalance b l Effetti del deficit idrico Riduzione della crescita vegetativa. G Germogli li e foglie f li sono generalmente più sensibili delle radici. p Ridotta espansione delle foglie Æ p minore traspirazione Senescenza ed abscissione delle p foglie più vecchie Incremento del rapporto radice/chioma p I Incremento t nell’assorbimento ll’ bi t di acqua esplorando un maggior volume di suolo Effetti “agronomici” dello stress idrico Riduzione della crescita Ridotta distensione (minor turgore) Inibizione stomatica d ll f della fotosintesi Ridotto sviluppo degli organi riproduttivi La ridotta espansione cellulare ha un effetto sui meristemi alterando lo sviluppo pp di fiori e spighe Anticipo (grano) o ritardo (riso) della fioritura n m mais il ritardo n nello sviluppo upp del f fiore In femminile causa una ridotta impollinazione Sterilità Il polline è molto sensibile al disseccamento, p cuii è frequente per f nt la l sterilità st ilità maschile m s hil Riduzione degli assimilati Durante lo sviluppo della cariosside il ridotto apporto di assimilati fotosintetici causa una riduzione del peso unitario del seme Water Deficit sensors Signal transduction ABA pathway non ABA pathway non-ABA protein synthesis gene expression gene products STRESS ADAPTATION STRESS ADAPTATION Strategie ¾Chiusura degli stomi ¾Aggiustamento gg osmotico ¾Modifica della distribuzione degli assimilati ¾Modifica delle membrane cellulari ¾Sintesi di antiossidanti ¾Sintesi di “proteine da stress” Chi Chiusura stomatica t ti iin risposta i t allo ll stress idrico Relazione tra contenuto idrico del suolo e conduttanza stomatica in Acer pseudoplatanus. Modifica della densità stomatica in risposta allo stress idrico Well -watered Water stressed Questo consente di ridurre la traspirazione attraverso una più veloce regolazione stomatica. Queste modifiche possono indotte da alti livelli di ABA essere Un’altra risposta in molte piante è un decremento del potenziale osmotico provocato d un ACCUMULO DI SOLUTI. da SOLUTI Questo processo è chiamato regolazione osmotica. p Riduzione del potenziale nelle foglie p Assorbimento Assorb mento idrico dr co p Mantenimento del turgore cellulare Soluti coinvolti: ampio range di ioni (specialmente K+), zuccheri e amminoacidi (sorbitolo, prolina). Tutti hanno la proprietà g con i di non interferire significativamente normali processi metabolici. osmotic adjuster / osmotic non nonadjuster Aggiustamento osmotico in risposta allo stress idrico Rappresentazione schematica del meccanismo di aggiustamento osmotico e delle sue ripercussioni sulla capacità della pianta di resistere allo stress idrico -0.2 0 2 MPa Stress idrico -1.0 MPa Modifica del rapporto radicichioma in risposta allo stress idrico Water stressed controll Changes in root to shoot ratio in Acer pseudoplatanus in response to soil water content. Carenza Idrica Modifica delle membrane cellulari •Le membrane cellulari sono descritte come un doppio strato fosfolipidi e glicolipidi in cui sono inserite molecole proteiche •I fosfolipidi giocano un ruolo cruciale, anche se non ancora chiarito, nell’aumento della stabilità delle membrane durante lo stress idrico •Il passaggio dell’acqua attraverso le membrane è regolato anche da particolari proteine “acquaporine”, che funzionano da canali proteici per il passaggio dell dell’acqua. acqua. Queste proteine, che aumentano durante lo stress, possono migliorare il trasporto dell’acqua. Sintesi di antiossidanti •Lo stress idrico può indurre un accumulo di radicali liberi e perossidi che possono causare danni ossidativi all’organismo vegetale distruggendo membrane cellulari, enzimi e DNA •Gli antiossidanti sono sostanze naturalmente presenti nelle piante, in grado di detossificare i radicali liberi. •Alcuni tra i principoali antiossidanti sono: SOD (superossido dismutasi), catalasi, glutatione riduttasi, ascorbato perossidasi •Lo stress idrico può indurre un aumento nella sintesi i i di queste molecole, l l che h può ò contribuire ib i ad alleviare i sintomi dello stress. Sintesi di proteine da stress control frost drought + ABA Mitochondrial dehydrin-like proteins in winter wheat seedlings dl . Le stress proteins sono un vasto gruppo di differenti polipeptidi indotti da diverse situazioni di stress. Le deidrine intervengono nello stress idrico regolando l’aggiustamento osmotico e proteggendo le membrane degli organelli dall’essiccamento ABA può indurre la sintesi di alcune stress proteins. Lo stress salino Il problema dei suoli salini interessa sempre di più le nostre regioni a causa della risalita di acqua di mare (EC = 55 dS/m) nelle falde acquifere, soprattutto nelle zone costiere e nelle isole. Un’altra fonte di salinità è rappresentata dalle concimazioni: coltivazioni intensive che insistono sull medesimo d i t terreno causano un accumulo di macronutrienti che può compromettere e la produttività delle piante. p Concentrazione di sali nelle acque di pioggia e nel mare Ione Acqua piovane Acqua marina mg/kg (ppm) (µmol/L) µM g/kg (‰) (mmol/L) mM Sodio (Na+) 2.0 86 10.8 470 Cloruro (Cl-) 3.8 107 19.4 547 Solfato (SO42-) 0.6 6 2.7 28 Magnesio (Mg2+) 0.3 11 1.3 53 C l i (Ca Calcio (C 2+) 0 1 0.1 2 0 4 0.4 10 Potassio (K+) 0.3 8 0.4 10 Totale 7.0 35.0 Fonte: Enciclopedia Britannica Dei 230 Mha di terreni irrigui 45 Mha (19.5%) sono salini Salinità dei suoli nel mondo Area totale Mha Suoli salini Suoli sodici Mha Mha % % Africa 1899 39 2.0 34 1.8 Asia,, Pacifico e Australia 3107 195 6.3 249 8.0 Europa 2011 7 0.3 73 3.6 Latino America 2039 61 3.0 51 2.5 Vicino Oriente 1802 92 5.1 14 0.8 Nord America 1924 5 0.2 15 0.8 Totale 12781 397 3.1% 3 1% 434 3.4% 3 4% Fonte: FAO Land and Plant Nutrition Management Service Salinità dei suoli delle aree costiere in Italia (ENEA, 1998) Un’acqua di pozzo (in zone interne della provincia di Napoli) contiene circa 1 g/L di sale Irrigando una coltura di pomodoro con volume stagionale di 5000 m3/ha, l’apporto annuo sarà circa 5 t/ha Questi dati danno un’idea del reale rischio di accumulo e del peggioramento della qualità dei terreni legato alla progressiva salinizzazione Conducibilità elettrica di soluzioni di alcuni tra i più comuni concimi impiegati nella nutrizione delle piante (1 g/l) Residuo salino fisso • Nel caso di misure analitiche la salinità l à si esprime come residuo d salino fisso o contenuto in sali totali disciolti: – Contenuto totale di sali disciolti nell'unità di volume in mg/l, g/l. – Concentrazione di sali minerali in ppm, ‰. – L L'acqua acqua viene definita salmastra quando ha un residuo secco pari o superiore al 2 ‰ o a 2000 ppm. >Un indice analitico più completo è meq/l@. Metodo conduttivimetrico • Il contributo di un sale alla salinità d ll' dell'acqua è tanto t t maggiore i quanto t più iù elevata è la sua concentrazione e quanto più esso è dissociato. • Conducibilità elettrica (EC): – mmho/cm a 25 °C (da mho che è l’inverso dell'ohm) – mS/cm o dS/m (1 mmho/cm = 1 mS/cm = 1 dS/m). Un'acqua acqua viene definita salmastra quando – Un l'EC è pari o supera i 3.0 dS/m (a 25 °C). Sodio (Na+) • Viene assorbito dalle piante (è indispensabile a basse concentrazioni) ma tende ad accumularsi nel suolo/substrato e provoca effetti tossici sulla vegetazione e un peggioramento delle caratteristiche fisiche del suolo. Cloruri (Cl-) • Vengono assorbiti dalle piante (sono indispensabili a basse concentrazioni) ma tendono ad accumularsi nel suolo o nel substrato e provocano p n effetti ff tti tossici t ssi i sulla s ll vegetazione. Sodium Adsorption p Ratio (SAR) • Na+ viene adsorbito dai colloidi del suolo e ne determina la deflocculazione con importanti effetti sulla permeabilità. • Il rischio è ridotto dalla presenza di Ca2+ e Mg2+ e viene valutato con il seguente indice (concentrazioni in meq/L): SAR Na 2 Ca Mg 2 2 • Si considerano rischiose acque i i irrigue con valore l d l SAR superiore del i a 10 (a 5, per le colture florovivaistiche). La misura della salinità del suolo • Il metodo più comune per misurare la s linità del salinità d l suolo s l è la l determinazione d t min i n della conducibilità elettrica (EC) dell’estratto di pasta satura (ECe). • La misura di EC di un suolo a contenuto in acqua noto, noto può essere relazionata alla ECe usando fattori di conversione. Conducibilità elettrica dell’estratto di saturazione Classe Valore Valore (dS/m) (d / ) E (dS/m) ECe Ec E 5 (estratto ( (estratto acquoso 1:2,5) di saturaz.) Valore (dS/m) E 5 (estratto Ec ( acquoso 1:5) assente trascurabile 0-2 0-0,5 <0.15 moderata 2-4 0,5-1 0.15 – 0.4 elevata 4-8 1,0-2,0 0.4 – 0.8 molto elevata 8-16 2,0-4,0 0.8 – 2 >16 >4 >2 eccessiva Percentuale di sodio scambiabile (ESP) • Un altro parametro importante per caratterizzare tt i un n suolo s l salino s lin è la l percentuale di sodio scambiabile (ESP) che si definisce come la proporzione fra il sodio scambiabile adsorbito (che è legato l t all’argilla) ll’ ill ) e la l capacita it di scambio cationico del suolo: ESP = Sodio scambiabile (meq/100g) × 100 CSC (meq/100g) ESP Sodicità <8 Assente 8-15 Elevata > 15 Molto elevata Unità di misura della salinità e fattori di conversione Unità di misura i Applicazioni 1 dS/m = Conversione Conducibilità elettrica (dS/m) suoli 1 1 dS/m = 1 mS/cm = 1 mmho/cm Conducibilità elettrica (µS/cm) acqua 1000 µS/cm Sali totali disciolti d sc olt (mg/L) acqua ~640 mg/L 1 mg/L = 1 mg/kg = 1 ppm Molarità di NaCl (mM) laboratorio 10 mM 1 mM = 1 mmol/L 1 µS/cm = 1 µmho/cm Relazione generale della produzione rel tiv in funzi relativa funzione ne dell della ssalinità linità secondo sec nd l’equazione di Maas e Hoffman (1977) Soglia Produzio one relatiiva Y = 100- p (EC-S) EC S li i à e colture Salinità l agrarie i Fagiolo Lattuga Sedano Asparago Valori di conducibilità elettrica dell’estratto di pasta satura in corrispondenza dei quali si verifica la riduzione produttiva del 50% per alcune specie orticole L’elevata salinità riduce la produzione Produzione relativa in diverse varietà di pomodoro d i funzione in f i d della ll salinità li i à d dell’acqua ll’ di irrigazione S linità e n Salinità nutrizione t i i n 6,0 Ca % Na % Cl % g/100 g SS 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0 0 4 8 12 16 EC (dS/ ECw (dS/m)) La salinità può causare una serie di disordini fisiologici assimilabili alle fisiopatie da stress idrico e ascrivibili a carenza di calcio: m , p peperone, p n , p pomodoro m (marciume (m um • cocomero, apicale); • carciofo (atrofia del capolino); • cavolfiore (bottonatura, imbrunimento a chiazze del corimbo); • cavolo broccolo (imbrunimento e disseccamento dei bocci fiorali); • lattuga (imbrunimento del margine fogliare); • sedano (cuore nero, spugnosità dei piccioli). Salinità e qualità De Pascale et al. (2001) J. of Hortic. Sci. & Biothec., 7 (4), 447- 453. mg/100 g FW 14 12 R² = 0.791 10 8 R² = 0.809 6 Lycopene Total carotenoids 4 A 2 0 0 5 -1 10 ECw ((dS m ) 15 mg/100 g DW 200 180 160 140 R²= 0.908 120 100 R² = 0.915 80 Lycopene Total carotenoids 60 40 B 20 0 0 5 10 -1 ECw (dS m ) 15 Relazione tra il contenuto di carotenoidi totali e di licopene di bacche di pomodoro e la EC dell’acqua di irrigazione. (A) Contenuti espressi su peso fresco (B) Contenuti espressi su peso secco. STRESS SALINO Lo stress salino si riferisce a un eccesso di ioni nel terreno, in particolare Na+ e Cl-. Ambienti caratteristici: paludi costiere, deserti, laghi interni, terreni agricoli. Si può alleviare lo stress salino con la gestione dell’irrigazione e con specie con alta tolleranza ai sali. sali Le alofite (piante resistenti ad alte concentrazioni saline) più tolleranti crescono a concentrazioni di NaCl tra 200 e 500 mM. Alcune alofite sono conosciute come “regolatori salini”, in quanto non assorbono sale dal terreno; oppure lo assorbono prima, ma poi lo secernono attraverso ghiandole specializzate nelle foglie. Le piante vengono distinte in due grandi gruppi in funzione della tolleranza alla salinità: ALOFITE GLICOFITE Resistono bene al Non tollerano alti livelli di sale sale L piante Le pi nt coltivate lti t sono n tutte t tt glicofite li fit Sensibilità al sale in specie ortofloricole Andamento della crescita di diverse specie vegetali all'aumentare della concentrazione dello ione cloro Andamento della crescita di diverse specie vegetali all'aumentare della concentrazione dello ione cloro (da Greenway e Munns, 1980): Le specie sono classificabili in quattro gruppi: IA alofite (Suaeda maritima Atriplex nummularia); IB, alofite tolleranti il sale con ritardo dell'accrescimento (Spartina townsendii e Beta vulgaris); II, alofite e non alofite; III, non alofite. Tolleranza ll alla ll salinità l à Eventi prim E mari Stress salino Eccesso di ioni (Na+ Cl-) Eccesso osmotico Alterazioni metaboliche Alterazione dello stato idrico Eventi secon E ndari Riduzione della crescita ÎInibizione della divisione cellulare Îdi Îdisorganizzazione i i d delle ll membrane b Îstress ossidativo Îinibizione della fotosintesi Îtossicità metabolica Îriduzione dell’assorbimento minerale Morte cellulare Gli “accumulatori di sale” assorbono gli ioni ma mantengono il turgore cellulare costante Æ gli ioni in eccesso nel vacuolo. vacuolo Dall’altro estremo vi sono le glicofite, sensibili; danni già a concentrazioni di NaCl minori di 50 mM. Effetti dello stress salino: 1. • • INDIRETTI (SUOLO) Altera la struttura del suolo; Genera un basso potenziale dell’acqua nel suolo; 2. DIRETTI (PIANTA) • Tossicità di alcuni ioni, specialmente Na+ e Cl-. pp della crescita; Effetti: soppressione riduzione del carbonio assimilato Æ ridotta fotosintesi, aumento della respirazione; trascrizione di nuovi geni Æ nuove proteine (es. osmotine) Principali effetti della salinità dell’acqua irrigua sul terreno e sulla pianta SALINITA' DELL'ACQUA DI IRRIGAZIONE SUOLO PIANTE - Accumulo di sale - Aumento della salinità - Innalzamento del pH - Riduzione della permeabilità - Peggioramento della struttura - Effetto osmotico - Effetto di salinità iono-specifica Visualizzazione di uno stoma sulla lamina fogliare • • Il movimento dell dell’acqua acqua • nella pianta è governato da regole analoghe a quelle per il flusso di elettricità (legge di Ohm). Può essere descritto attraverso una rete di potenziali, di resistenze e di capacitanze. Il flusso idrico si muove da un punto del sistema ad alto potenziale idrico (meno negativo) ad un punto a potenziale idrico basso p (più negativo). Dall suolo D l (ƹs =-0,01÷-0,15 0 01÷ 0 15 MPa) MP ) verso l’atmosfera (ƹ=-50÷-100 MPa) attraverso la pianta Il gradiente di potenziale nel continuum suolopianta-atmosfera è la forza che guida il flusso idrico attraverso la pianta ƹs = potenziale idrico del suolo; potenziale idrico radicale; ƹr = p ƹx = potenziale idrico xilematico; ƹf = potenziale idrico fogliare; ƹaria = potenziale idrico dell’atmosfera; Rs = resistenza suolo; Rr = resistenza i t radicale; di l Rst= resistenza del fusto; Rf = resistenza fogliare; E = ambiente esterno. Il sale si muove dalle radici alla parte aerea attraverso tt il flusso fl traspiratorio, t i t i necessario i per il mantenimento del bilancio idrico In presenza di elevati livelli salini un flusso traspiratorio non regolato si tradurrebbe rapidamente in un accumulo di sali Relazione tra flusso di ioni nella chioma e traspirazione (water flow) La p prima risposta p della pianta p alla salinità è la riduzione della traspirazione (stomi chiusi) Relazione tra conduttanza stomatica e salinità in Aster Salinità e scambi gassosi Tesi gs Pn Tr [mol [Pmol [mmol H2O CO2 m-2 m-2 s-1] m-2 s-1] s-1] WUE [Pn/Tr] Stress id i idrico 5.3 c 8.2 c 0.40 B 0.64 c Controllo 14.0 a 11.2 a 0.75 A 1.25 a 4.4 dS/m 11.2 b 9.5 b 0.41 B 1.18 a 8 5 dS/m 8.5 65c 6.5 82c 8.2 0 40 B 0.40 0 79 b 0.79 Fotosintesi netta (Pn), Traspirazione (Tr), Conducibilità Stomatica (gs) e water use efficiency (WUE) di piante di peperone in funzione di trattamenti irrigui. (De Pascale et al., 2003 - Physiological Responses of Pepper to Salinity and Drought. J. of Am. Soc. of Hort.. Sci.. Vol.. 128,, n.. 1,, 48-54 ) Strategie per evitare l’accumulo di ioni nelle foglie g ¾Limitare la traspirazione per ridurre il trasporto degli ioni “indesiderati” ¾Mantenere la traspirazione ma ridurre il trasporto xilematico il i di ioni i i “indesiderati” “i d id i” a favore di quelli “desiderati” (k+, NO3-) ¾compartimentalizzazione (vacuolo) ¾Regolare la concentrazione di ioni nella parte aerea attraverso la crescita (aumento del numero e delle le dimensioni delle cellule) ¾Rimuovere muo ere g gli ioni on in n eccesso da dalla a parte aerea. ¾Abscissione fogliare ¾esportazione via floema ¾ghiandole e vescicole saline NaCl NaCl NaCl Acqua salina Ghiandole saline – Foglie di Mangrovia bianca Cristalli di sale La chiusura stomatica è mediata da un aumento di ABA Livelli di ABA in piante di Atriplex canescens soggette a dosi crescenti di NaCl • La chiusura stomatica, tuttavia, non può rappresentare una strategia a lungo termine, sia per la differenza di potenziale tra l’atmosfera e la foglia, sia per la necessità di fotosintetizzare • L La pianta DEVE mantenere la l traspirazione (anche se ridotta) e regolare il movimento degli ioni all’interno dei tessuti Osmoregolazione NaCl H2O Na+ Na+ Na+ ClNa+ Cl- ClCl- Na+ ClNa+ Na+ Cl- Na+ H O 2 Na+ Na+ Na+ H2O [S l i [Soluti + Na • • • • H2O compatibili] ibili] Mannitolo P lin Prolina Trealosio Composti quaternari dell’ammonio Aggiustamento osmotico e compartimentalizzazione H2O [K+] H2O <S [Na+] [Na+] K Na+/H+ +H K+(Na++) + K (Na ) + K+ polyols proline pH 7.5 Na+ betaine Tonoplast p t h l trehalose ectoine pH 5.5 DMSP Na+ cp OH-*-scavenging mt perox Plasma -120 to -200 mV ATP Membrane H+ ATP + H PPi H + Cl- Ca ATPCa2+ +20 to +50 mV + H+ Ca2+ H O Cl- Ca2+ Ca2+ Na+ H+ 2 ATP Ca2+ Ca2+ Na+Inositol Cl NaClĹ Na+ H 2+ pH 5.5 - H2O Cl H+ - ClH+ Il ruolo di ABA nell’acquisizione della tolleranza Stress salino Sintesi di ABA Proteine coinvolte nel “signal-transduction pathway” ( (DNA e RNA binding gp proteins,, p protein kinases)) Proteine coinvolte direttamente nella risposta allo stress (enzimi per la sintesi di soluti compatibili e di antiossidanti, acquaporine, proteine protettive delle membrane, ecc.) Tolleranza Misurare l’ABA La determinazione L d t i i quantitativa tit ti d dell’ABA ll’ABA può ò essere effettuata con metodi chimico-fisici (HPLC, CG, CG-MS) Sono metodi molto accurati,, ma richiedono attrezzature costose e notevoli conoscenze delle tecniche analitiche e delle strumentazioni Inoltre l’analisi richiede l’estrema purificazione dei campioni 9 Tempi molto lunghi 9 Necessità di notevoli quantità di tessuto 9 Elevati rischi di perdite (non standardizzabili) 9 Necessità di uno standard interno 9 Difficoltà di processare molti campioni Misurare l’ABA In alternativa p possono essere utilizzati g gli IMMUNOASSAYS Si basano sull’impiego di ANTICORPI p , ma molto Sono metodi estremamente rapidi, accurati, che richiedono solo semplici strumentazioni L’analisi non richiede la purificazione dei campioni 9 Tempi p molto brevi 9 Necessità solo di minime quantità di tessuto 9 Nessun rischio di perdite 9 Possibilità di processare molti campioni