Macroeconomia Lezione n. 4 Il modello neoclassico: PIL aggregato di equilibrio di lungo periodo in una economia chiusa - Implicazioni e considerazioni critiche Luca Deidda UNISS, DiSEA Luca Deidda (UNISS, DiSEA) 1 / 16 Scaletta Scaletta della lezione I Distribuzione del reddito ed elasticità della produzione ai singoli fattori produttivi I Mercato dei mezzi mutuabili I Prezzi I Andamento del PIL Cosa manca nel modello base? I I I I I Livello medio e generale dei prezzi e moneta Lunghissimo periodo: crescita economica Lungo verso breve periodo Altri limiti Luca Deidda (UNISS, DiSEA) 2 / 16 Distribuzione del reddito ed elasticità della produzione Funzione di produzione Cobb-Douglas I Ipotizziamo che la nostra funzione di produzione Y = F (K , L) abbia la seguente forma funzionale: Y = AK α L1−α (1) I Domanda: I rendimenti di scala sono costanti, crescenti o decrescenti? I Salario: I W = (1 − α)AK α L−α P Espressione della Rendita: R = αAK α−1 L1−α P Luca Deidda (UNISS, DiSEA) (2) (3) 3 / 16 Distribuzione del reddito ed elasticità della produzione Distribuzione del reddito I Redditi da lavoro su Totale reddito nazionale L × (1 − α)AK α L−α LW = =1−α PY Y I (4) Redditi da capitale su Totale reddito nazionale KR K × αAK α−1 L1−α = =α PY Y Luca Deidda (UNISS, DiSEA) (5) 4 / 16 Distribuzione del reddito ed elasticità della produzione Concetto di elasticità Definizione Data una funzione y (x) definiamo elasticità la variazione relativa di y rispetto (ovvero rapportata) ad una variazione relativa di x. Formalmente: ∆y y ∆x x = ∆y x ∆x y (6) = dy x dx y (7) Nel caso di variazioni infinitesime: dy y dx x Luca Deidda (UNISS, DiSEA) 5 / 16 Distribuzione del reddito ed elasticità della produzione Elasticità e remunerazione dei fattori I Elasticità della produzione, rispetto a K ed L: K = α (8) L = 1−α (9) Quanto pi‘u la produzione è elastica rispetto ad un fattore, tanto pi`, in termini relativi, quel fattore viene remunerato Luca Deidda (UNISS, DiSEA) 6 / 16 Distribuzione del reddito ed elasticità della produzione Uno sguardo ai dati: Distribuzione dei redditi tra fattori per Paesi 0.85 France Germany Italy Spain 0.8 0.75 0.7 0.65 0.6 0.55 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010 Fonte: OECD DATASET. Elaborazione: Aculaddied 2014 Luca Deidda (UNISS, DiSEA) 7 / 16 Distribuzione del reddito ed elasticità della produzione Uno sguardo ai dati: Distribuzione dei redditi tra fattori per Paesi 0.76 UnitedKingdom UnitedStates 0.74 0.72 0.7 0.68 0.66 0.64 0.62 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010 Fonte: OECD DATASET . Elaborazione: Aculaddied 2014 Luca Deidda (UNISS, DiSEA) 8 / 16 Tassi di interesse Il mercato dei mezzi mutuabili I Il modello fornisce una spiegazione della determinazione del tasso di interesse reale I Il tasso dipende negativamente dal risparmio del settore privato e positivamente dalla domanda di investimenti e dalla spesa pubblica fermo restando il livello di prelievo fiscale I Il modello non determina il tasso di interesse nominale Luca Deidda (UNISS, DiSEA) 9 / 16 Livello medio e generale dei prezzi Il prezzo del PIL, ovvero P Deflatore del PIL 140 Australia Austria Belgium Canada Denmark Finland France Germany Greece Ireland Italy Japan Luxembourg Netherlands New_Zealand Norway Portugal Spain Sweden Switzerland United_Kingdom United_States 120 100 80 60 40 20 0 1960 Luca Deidda (UNISS, DiSEA) 1970 1980 1990 2000 2010 10 / 16 Livello medio e generale dei prezzi Prezzi al consumo Prezzi al consumo 140 130 Indice prezzi al consumo 120 110 GermanyC GreeceC SpainC ItalyC UKC 100 90 80 70 60 50 40 30 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 Tempo I Il modello che abbiamo analizzato non spiega l’andamento del livello medio e generale dei prezzi (al consumo) Luca Deidda (UNISS, DiSEA) 11 / 16 Lungo e lunghissimo periodo Andamento del PIL e pieno impiego I Nel modello, in equilibrio, Y = F (K , L) I PIL costante nel tempo I Disoccupazione pari a zero Luca Deidda (UNISS, DiSEA) 12 / 16 Lungo e lunghissimo periodo Crescita economica PIL reale pro-capite 45000 40000 35000 PIL pro-capite reale 40000 Germany (sinistra) Greece (sinistra) Italy (sinistra) Spain (sinistra) UK (destra) USA (sinistra) 35000 30000 30000 25000 25000 20000 20000 15000 15000 10000 10000 5000 0 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 5000 Tempo Fonte: Alan Heston, Robert Summers and Bettina Aten, Penn World Table Version 7.1, Center for International Comparisons of Production, Income and Prices at the University of Pennsylvania, July 2012. Elaborazione: Aculaddied 2014 I Crescita economica: Il modello che abbiamo analizzato non è in grado di spiegare perch‘e il PIL cresce nel tempo Luca Deidda (UNISS, DiSEA) 13 / 16 Breve vs Lungo periodo Breve vs lungo periodo I Il modello analizzato è basato sull’ipotesi di prezzi flessibili I Nel breve periodo molti prezzi sono fissi, dati I Per questo motivo questo modello non è adatto a studiare il ciclo economico ovvero la risposta di breve periodo di un’economia di mercato a shock positivi o negativi I Breve periodo: frequenze inferiori all’anno (trimestri, ad esempio) Luca Deidda (UNISS, DiSEA) 14 / 16 Breve vs Lungo periodo Altri limiti I Settore estero e tassi di cambio I Disoccupazione strutturale e di breve periodo Luca Deidda (UNISS, DiSEA) 15 / 16 Breve vs Lungo periodo Conclusione Occorre aggiungere dimensioni al modello per: I Spiegare l’andamento dei prezzi, P e del tasso di interesse nominale I Spiegare il fenomeno della crescita economica I Spiegare la disoccupazione I Settore estero e tassi di cambio Occorre infine, sviluppare un nuovo modello basato sull’ipotesi di prezzi flessibili per analizzare le determinanti del ciclo economico Luca Deidda (UNISS, DiSEA) 16 / 16