1 - Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale

Le misure di energia elettrica
Ing. Marco Laracca
Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione
Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale
Misure di energia elettrica
La misura dell’energia elettrica ha una
importanza pratica fondamentale, in quanto
costituisce la base dei rapporti commerciali tra il
produttore e l’utente
Misure di energia elettrica
La misura dell’energia elettrica ha una
importanza pratica fondamentale, in quanto
costituisce la base dei rapporti commerciali tra il
produttore e l’utente
L’energia elettrica è il lavoro che un sistema
elettrico è in grado di compiere
Misure di energia elettrica
La misura dell’energia elettrica ha una
importanza pratica fondamentale, in quanto
costituisce la base dei rapporti commerciali tra il
produttore e l’utente
L’energia elettrica è il lavoro che un sistema
elettrico è in grado di compiere
Cosa si intende per lavoro elettrico?
Il lavoro elettrico
Un sistema elettrico ai cui morsetti è localizzata una
tensione u(t) e da cui fluisce una corrente i(t) è in
grado di compiere, nel tempo infinitesimo dt, il
lavoro elettrico:
i(t)
u(t)
dE  u t   i t   dt
Il lavoro elettrico
Il lavoro elettrico compiuto al tempo t, a partire da
un istante generico t0 si ottiene integrando
l’equazione:
dE  u t   i t   dt
t
E t    u    i    d
t0
L’energia elettrica nei sistemi
alternati sinusoidali
La quasi totalità della distribuzione dell’energia
elettrica avviene oggi in regime alternato
sinusoidale
L’energia elettrica nei sistemi
alternati sinusoidali
La quasi totalità della distribuzione dell’energia
elettrica avviene oggi in regime alternato
sinusoidale.
Tensione e corrente sono rappresentate da funzioni
sinusoidali nel tempo:
u t   2  U  sin  2 ft 
i t   2  I  sin  2 ft   
L’energia elettrica nei sistemi
alternati sinusoidali
Il prodotto di tensione e corrente fornisce la
potenza istantanea (lavoro nell’unità di tempo):
p t   u t   i t 
 U  I  cos   U  I  cos 4πft   
termine costante
termine oscillante
L’energia elettrica nei sistemi
alternati sinusoidali
Il prodotto di tensione e corrente fornisce la
potenza istantanea (lavoro nell’unità di tempo):
p t   u t   i t 
1.5
v(t)
1
p(t)
 U  I  cos   U  I  cos 4πft   
0.5
0
0
-0.5
-1
-1.5
0.01
i(t)
0.02
L’energia elettrica nei sistemi
alternati sinusoidali
Il prodotto di tensione e corrente fornisce la
potenza istantanea (lavoro nell’unità di tempo):
p t   u t   i t 
 U  I  cos   U  I  cos 4πft   
Una parte è costante e rappresenta il lavoro medio
che il sistema è in grado di compiere nel periodo.
Questa parte viene detta potenza attiva, e l’energia
associata energia attiva.
L’energia elettrica nei sistemi
alternati sinusoidali
Il prodotto di tensione e corrente fornisce la
potenza istantanea (lavoro nell’unità di tempo):
p t   u t   i t 
 U  I  cos   U  I  cos 4πft   
Una parte è oscillante a valore medio nullo e
rappresenta la potenza istantanea scambiata con i
campi magnetico o dielettrico.
Il suo valore massimo viene detto potenza reattiva.
Il fattore di potenza
Il cosφ è il coseno dell'angolo φ di sfasamento tra la corrente e la
tensione in un sistema elettrico in corrente alternata
In un sistema puramente resistivo (detto anche ohmico) lo
sfasamento è nullo, per cui si ha cosφ = 1.
In un sistema di tipo induttivo reale, ovvero con componente resistiva non
nulla (es. un motore elettrico, un alimentatore per lampada fluorescente),
l'angolo di sfasamento è compreso tra 0 e π/2 (sfasamento in ritardo).
In un sistema con componente capacitiva lo sfasamento è compreso tra 0 e
-π/2 (sfasamento in anticipo). In entrambi i casi il valore di cosφ si abbassa
da uno fino a raggiungere teoricamente il valore zero.
Il fattore di potenza
Il cosφ è anche definito fattore di potenza in quanto equivale al
rapporto tra la potenza attiva (P) e la potenza apparente (S).
Un cosφ di valore unitario significa che la potenza apparente
corrisponde alla potenza attiva e la potenza reattiva è nulla. Poiché la
potenza reattiva è sempre indesiderata, un valore di cosφ è tanto più
indesiderato quanto più si abbassa da uno.
Misure di energia elettrica
p(t) = termine costante + termine oscillante
GENERATORE
CARICO
GENERATORE
CARICO
La misura del lavoro elettrico effettivamente
utilizzato (o generato) da un elemento di rete si
riconduce quindi alla misura dell’energia attiva,
cioè all’integrale nel tempo della potenza
attiva:
t
E A (t )   P  d
0
Misure di energia elettrica
t2
W 12  P   d

t1
MISURARE L’ENERGIA ELETTRICA
La misura dell’energia elettrica prevede la valutazione dei seguenti
parametri:
• La tensione (o le tensioni in sistemi trifase)
• La corrente (o le correnti in sistemi trifase)
• Il fattore di potenza (solo in corrente alternata)
• Il tempo di integrazione o di misura.
Nei casi in cui i livelli di tensione e corrente siano rispettivamente
maggiori di centinaia di Volt e decine di Ampere, si ricorre a trasduttori,
per ridurre proporzionalmente tali valori. Si parla in questi casi di
TRASFORMATORI DI MISURA.
Misure di energia elettrica
Lo strumento che viene utilizzato per la misura
dell’energia prende il nome di contatore di
energia elettrica (contatore).
Misure di energia elettrica
Lo strumento che viene utilizzato per la misura
dell’energia prende il nome di contatore di
energia elettrica (contatore).
L’unità di misura universalmente adottata è il
kilowattora (kWh):
1 kWh = 3600 kJ
?
Il kJ è una unità
molto piccola.
Contatore di Energia
Esistono due tipologie fondamentali di CONTATORI DI ENERGIA
Dinamico
Statico
Contatore di Energia
Esistono due tipologie fondamentali di CONTATORI DI ENERGIA
Dinamico
Statico
Contatore di Energia
Esistono due tipologie
fondamentali di
CONTATORI DI ENERGIA
Dinamico
Statico
Generalmente il contatore è
inserito indirettamente a
mezzo RIDUTTORI
TA
TV
TA+TV+ CONTATORE = COMPLESSO DI MISURA
Misure di energia elettrica
contatore monofase a induzione
EA
D
Ev
D: disco di alluminio
EV: elettromagnete
voltmetrico
EA: elettromagnete
amperometrico
M
M: magnete permanente
Misure di energia elettrica
contatore monofase a induzione
EA
D
Ev
D: disco di alluminio
EV: elettromagnete
voltmetrico
EA: elettromagnete
amperometrico
M
M: magnete permanente
Misure di energia elettrica
contatore monofase a induzione
Mette in
movimento il
disco
disco
albero
MATERIALE CONDUTTORE
(alluminio)
Misure di energia elettrica
contatore monofase a induzione
Principio di funzionamento:
Cm=KmP
disco
albero
Cr=KrW
Cm: coppia motrice
proporzionale alla
potenza attiva P
Misure di energia elettrica
contatore monofase a induzione
Principio di funzionamento:
Cm=KmP
disco
albero
Cr=KrW
Cm: coppia motrice
proporzionale alla
potenza attiva P
Cr: coppia
resistente
proporzionale alla
velocità di
rotazione W
dell’albero
Misure di energia elettrica
contatore monofase a induzione
Principio di funzionamento:
Cm=KmP
disco
albero
Cr=KrW
A regime trascurando
gli attriti, sussiste la
relazione:
Cm  C r  k m  P  k r  W
Misure di energia elettrica
contatore monofase a induzione
Principio di funzionamento:
Cm=KmP
disco
albero
Cm  C r  k m  P  k r  W
Cr=KrW
kr
P 
W  kP  W
km
Misure di energia elettrica
contatore monofase a induzione
Principio di funzionamento:
Integrando tra due
istanti generici t1 e t2
Cm=KmP
(t1 < t2) si ottiene:
disco
Cr=KrW
E 
t2
 Pdt

t1
albero

t2
 kPWdt
t1
Misure di energia elettrica
contatore monofase a induzione
Principio di funzionamento:
Cm=KmP
E 
t2
 kPWdt  K  n
t1
disco
albero
Cr=KrW
essendo n il numero di
giri effettuato dal disco tra
gli istanti t1 e t2
Misure di energia elettrica
contatore monofase a induzione
Principio di funzionamento:
La costante:
Cm=KmP
disco
albero
1 n
N 
K E
Cr=KrW
prende il nome di
costante del contatore e
rappresenta il numero di
giri per kilowattora.
Misure di energia elettrica
contatore monofase a induzione
giri
E
kWh

K  n 
n
N
giri
kWh
Contatore a induzione
Conteggio del numero di giri
1 5 3 7 1 0
disco
albero
contagiri
meccanico
Misure di energia elettrica
L’evoluzione verso sistemi numerici
Il conteggio del numero di giri
emettitore
contaimpulsi
numerico
disco
1 5 3 7 1 0
albero
rivelatore
Contatore monofase a induzione
Gli attriti
Oltre che dal magnete permanente, una coppia
frenante sul disco viene esercitata dall’attrito
presente sui perni dell’albero.
Ciò determina un errore nella misura dell’energia
Contatore monofase a induzione
Curva d’errore

Compensazione
e%

Si vuole eliminare
l’effetto degli attriti
ai bassi carichi.
Corrente
Effetto
degli
attriti
Effetto
frenante
del
magnete
Contatore monofase a induzione
Curva d’errore

e%
Corrente

REGOLAZIONE
Si effettua spostando
la posizione del
magnete permanente,
ovvero andando ad
agire sulla coppia
frenante Cr.
Contatore trifase ad induzione
Principio di funzionamento
• Sistemi a tre conduttori
I1
G
U12
I2
U23 U31 I3
U
• La potenza complessiva transitante nella
sezione di misura è (teorema di Aron):
P = Pmp + Pnp
(es: P = P13 + P23)
Contatore trifase ad induzione
Principio di funzionamento
P = P13 + P23
• Sistemi a tre conduttori
I1
G
U12
I2
U23 U31 I3
U
• La potenza complessiva transitante nella
sezione di misura è (teorema di Aron):
P = Pmp + Pnp
(es: P = P13 + P23)
Contatore trifase ad induzione
Principio di funzionamento
• Sistemi a tre conduttori
I1
G
U12
I2
U23 U31 I3
U
• L’energia che fluisce nella sezione di
misura nell’intervallo t2-t1 è quindi data da:
t2
t2
t2
E   Pdt   Pmp dt   Pnp dt
t1
t1
t1
Contatore trifase ad induzione
Principio di funzionamento
• Sistemi a quattro conduttori
P = P10 + P20 + P30
I1
G
U12
U23
U34 U41
I2
I3
I4
U
• La potenza complessiva transitante nella
sezione di misura è (teorema di Aron):
P = Pmq + Pnq + Ppq
(es: P = P14 + P24 + P34)
Contatore trifase ad induzione
Principio di funzionamento
• Sistemi a quattro conduttori
I1
G
U12
U23
U34 U41
I2
I3
I4
U
• L’energia che fluisce nella sezione di
misura nell’intervallo t2-t1 è quindi data da:
t2
t2
t2
t2
E   Pdt   Pmq dt   Pnq dt   Ppq dt
t1
t1
t1
t1
Contatore trifase ad induzione
Schema di principio
• Sistemi a tre conduttori
Si duplica la struttura del contatore
monofase, mantenendo i due dischi calettati
sullo stesso albero.
Contatore trifase ad induzione
Schema di principio
• Sistemi a tre conduttori
Si duplica la struttura del contatore monofase, mantenendo i due dischi calettati
sullo stesso albero
Contatore trifase ad induzione
Schema di principio
• Sistemi a tre conduttori
Si duplica la struttura del contatore
monofase, mantenendo i due dischi calettati
sullo stesso albero
• Sistemi a quattro conduttori
Si triplica la struttura del contatore
monofase, mantenendo i tre dischi calettati
sullo stesso albero
I contatori statici di energia elettrica
L’evoluzione verso sistemi numerici
• Un sistema totalmente numerico
• Cv; Ca: trasduttori
v(t)
SH ADC
Cv
voltmetrico e amperometrico
• SH: Sample & Hold
N
E
• ADC: convertitore AD
• E: elaboratore numei(t)
rico
Ca
SH ADC
• N: energia misurata
I contatori statici di energia elettrica
Misure di energia elettrica
L’evoluzione verso sistemi numerici
Negli strumenti indicatori digitali la lettura della grandezza da
misurare è espressa in forma numerica attraverso un certo
numero di cifre (digit).
L’indicazione sotto forma numerica permette sia di aumentare
considerevolmente la velocità di lettura, sia di eliminare l’errore
umano nella valutazione del dato.
Inoltre, con gli strumenti digitali è possibile pilotare direttamente
sistemi di memoria, di stampa, di registrazione magnetica, o
interfacciarsi direttamente con un personal computer in modo da
realizzare sistemi di misura complessi.
Misure di energia elettrica
L’evoluzione verso sistemi numerici
Il problema di fondo di uno strumento digitale consiste nello
stabilire una corrispondenza univoca tra la grandezza analogica di
ingresso (continua sia nel tempo sia in ampiezza) e la grandezza
digitale di uscita (discreta sia nel tempo sia in ampiezza).
Il grado di discretizzazione del segnale incide ovviamente sulla
incertezza che caratterizza il risultato della misurazione.
Misure di energia elettrica
L’evoluzione verso sistemi numerici
I due segnali proporzionali alle tensioni e alle correnti entrano in
convertitori A/D adeguatamente veloci, capaci di effettuare molte
migliaia di conversioni al secondo e pertanto di eseguire, su un’onda a
50 Hz, alcune centinaia di misure per ogni periodo dell’onda stessa. I
valori numerici forniti in uscita dai convertitori A/D rappresentano
praticamente tanti valori istantanei e delle onde di tensione e di
corrente che il microprocessore provvede a moltiplicare per ottenere la
potenza istantanea che poi elabora opportunamente per determinare
la potenza media P nel periodo, secondo la formula:
Analogico
Numerico
Esempio di contatore di energia WT230
Yokogawa
Trasformatori di misura
Gli strumenti di misura delle tensioni e delle correnti vengono costruiti
per portate dirette relativamente limitate, ecco perché per misurare tali
grandezze (almeno in corrente alternata) vengono utilizzati i trasformatori
di misura.
Questi, riducendo mediante un fattore di scala la grandezza in esame,
permettono allo strumento indicatore (quale può essere un Contatore, un
Wattmetro, un Voltmetro o un Amperometro) di poter effettuare, una
misura indiretta delle grandezze.
Il rapporto tra la grandezza al primario e la grandezza al secondario sia
essa tensione o corrente è detto rapporto di trasformazione del
componente o ancora meglio rapporto di riduzione in quanto questo
componente viene sempre utilizzato per introdurre una riduzione tra
primario e secondario.
Trasformatori di misura
I trasformatori di misura hanno anche il pregio di separare elettricamente
il circuito primario da quello secondario
riducendo la corrente di misura, così da limitare al minimo
l’autoconsumo degli strumenti di misura
riducendo la tensione al secondario, in modo da offrire allo strumento
indicatore una tensione molto più bassa e quindi meno pericolosa, per
l’operatore che lo utilizza, qualunque sia la tensione al primario.
Un trasformatore è costituito generalmente due avvolgimenti uno
induttore chiamato anche primario e uno indotto detto anche secondario,
questi sono magneticamente accoppiati tra di loro, mediante un circuito
magnetico