ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE “C. GALLINI” VOGHERA Le piante spontanee “ Sono piantine semplici che hanno dentro di loro il gusto forte e semplice della terra e il calore del sole. Quanto è piacevole chinarsi e spiccare una piantina che ci viene elargita semplicemente e che ci riserverà poco dopo gusti mai sentiti o chiusi nell’intimo dei ricordi. Camminare, gustare, conoscere, raccogliere; ecco una bella espressione di avvicinamento a quegli atti che appartenevano ad una civiltà dipendente in tutto dalla terra e dal tempo.” Le piante spontanee in cucina Bigoli alla Silene in brodo - Silene, - brodo di carne, - mollica di pane raffermo, - uova, - farina, - noce moscata, - pecorino, - sale. Lessare la Silene in acqua salata tritandola poi finemente. Preparare un impasto di farina, uova, mollica di pane, noce moscata, pecorino e le erbe. Far bollire il brodo e versare l’impasto in un torchio per bigoli facendo colare i cilindretti nel brodo. Si serviranno caldi con formaggio grattugiato. Come riconoscere e raccogliere le piante spontanee… La Silene (Silene inflata) Erba perenne con fusto eretto o leggermente decombente, ramificato, alto fino a 50-60 cm. le foglie sono lanceolate o ovali, quasi prive di picciolo, verde cinerine, opposte. I fiori sono apicali, bianchi con calice molti largo. Il frutto è una capsula ovoide. È piantina in certi luoghi molto frequente. Predilige i prati grassi e i pascoli della montagna, le arene, i dirupi, gli incolti. La raccolta ai fini mangerecci compete alle cimette tenere o alle foglie poco coriacee. La spicatura non rovina la piantina che rigermoglia con facilità e in continuazione. Trovata la giusta fonte è bene ricordare il luogo e non estirpare. Le piante spontanee in cucina Foglie di Polmonaria fritte − − − − Foglie grandi di Polmonaria, farina, uova, olio extravergine d’oliva. Sbattere le uova col sale, passare le foglie nello sbattuto e quindi nella farina. Si friggono in olio d’oliva molto caldo. Come riconoscere e raccogliere le piante spontanee… La Polmonaria (Pulmonaria officinalis) 29 GIOVEDÌ S. Caterina da Siena 30 VENERDÌ S. Pio V papa Piantina erbacea che può raggiungere i 50 cm d’altezza; è ispida e presenta un rizoma obliquo. Il fusto è eretto e le foglie sono ovali, verdi con macchie biancastre. I fiori sono porporini o violacei, raccolti in un’infiorescenza terminale. La si ritrova nel sottobosco umido, vicino alle fonti di montagna, presso i rivi, nelle zone ombreggiate in terreno calcareo. Fiorisce a Marzo-Aprile. Le foglie si possono raccogliere continuamente purché non si rovinino le piantine che pur in qualche luogo abbondanti, non sono molto frequenti. Se si rispetta la pianta, essa rimetterà nuove foglie permettendo un buon approvvigionamento continuo. Le piante spontanee in cucina Frittata di Borragine - 500 g. di Borragine, - 50 g. di parmigiano, - timo, - 3 uova, - sale, - un pugno di mollica di pane, - latte, - olio per friggere. Lessare la Borragine in acqua salata, strizzarla e tenerla da parte. Sbattere le uova aggiungendo il parmigiano, il timo e la mollica di pane inumidita con il latte. Unire la Borragine, porre sul fuoco e cuocere in una padella con l’olio fino ad ottenere una frittata spessa e morbida. Come riconoscere e raccogliere le piante spontanee… La Borragine (Borago officinalis) Piantina erbacea di pochi decimetri, ricoperta di peluria ispida, con radice a fittone e fusto cavo, carnoso e succoso. Le foglie sono alterne, ovali, pelose e picciolate. I fiori azzurri all’apice caulinare e dei rami sono di 5 petali. È una piantina che predilige le zone centro-meridionali d’Italia dove forma ampie estensioni. È presente anche al settentrione sebbene in più modeste quantità. Vive ai margini delle strade di campagna, lungo le scarpate delle ferrovie, nei campi non coltivati; spesso è presente negli orti. Si raccoglie di preferenza prima della fioritura estiva. Si usa tutta la pianta; qualora fosse fiorita si potranno spicare le foglie più recenti Le piante spontanee in cucina Carciofi in salsa alla Menta - 30 g. di capperi, - 10 foglie di Menta - 4 fondi di carciofo, - succo di limone, - olio. Lessare i fondi di carciofo in acqua leggermente salata; aggiungere agli altri ingredienti e frullare regolando le quantità di olio e di succo di limone a piacere. Si dovrà ottenere una salsa di consistenza soffice e semifluida. È ottima sulle verdure e sulle carni rosse. Come riconoscere e raccogliere le piante spontanee… La Menta (Mentha viridis) Erbacea, da pochi decimetri a un metro, con radice biancastra e caule eretto, stolonifero, ramoso. La foglie sono opposte, ovato-lanceolate, picciolate, dentate. I fiori violetti sono riuniti in glomeruli e a loro volta in spighe apicali. Il frutto è un achenio. Fiorisce in tarda primavera-estate. Molto coltivata e in alcuni casi inselvatichita, comune su terreni calcarei. Si raccoglie la piantina intera e la raccolta, data la grande diffusione, non crea problemi di distruzione. La piantina viene essiccata velocemente all’ombra e conservata in luogo asciutto. Le piante spontanee in cucina Topinambur alla besciamella - Topinambur, - besciamella, - burro, - succo di limone. Cuocere in acqua leggermente salata i Topinambur dopo averli spellati, avendo cura di aggiungere all’acqua qualche goccia di succo di limone. Dopo averli scolati, rosolare i tuberi lessati nel burro. Disporli in una teglia, versarvi sopra la besciamella calda preparata in precedenza e mettere in forno a gratinare. Come riconoscere e raccogliere le piante spontanee… Topinambur (Helianthus tuberosus) Pianta che può raggiungere e superare agevolmente i due metri, con radici striscianti e tuberi nodosi, irregolari, rossastri. Le foglie son alterne, ruvide, ovate, lanceolate, picciolate o opposte ai verticilli. I fiori sono grandi, giallo oro, ligulati e tubulosi. Fiorisce in autunno. Pianta importata per i tuberi, fu soppiantata dalla patata. Comune sulle spalle degli argini o presso canali e fossati, dove forma estese colonie. Si raccolgono i tuberi prima della fioritura. La raccolta può essere effettuata senza difficoltà né con il timore di danneggiare: una raccolta per quanto copiosa, sarà sempre inferiore a ciò che viene spontaneamente offerto. 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