COLTURA PROLUNGATA FINO A BLASTOCISTI

COLTURA PROLUNGATA FINO A BLASTOCISTI
Blastocisti é il nome che viene dato all´embrione nella fase di sviluppo piú avanzata (normalmente a partire dal quinto
giorno) e che si caratterizza per una struttura chiaramente definita, in cui é possibile distinguere la popolazione cellulare
che costituirá l´embrione propriamente detto e quella che, al contrario, dará luogo alla placenta e al resto delle
membrane extraembrionali.
Tra il terzo ed il quarto giorno di coltura, inizia la formazione di ponti intercellulari e le blastomere degli embrioni iniziano
a compattarsi. Da questo momento in poi gli embrioni passano allo stadio di morula, in cui si valuta sia il grado di
compattazione sia l´inizio della cavitazione, considerando una cavitazione precoce, centrata ed unica, come segnale di
previsione positiva per raggiungere correttamente lo stadio di blastocisti.
Le blastocisti si classificano anche in base alla loro morfologia. Oltre alla velocitá di divisione, si valuta la dimensione
delle cellule, il grado di espansione, lo spessore della zona pellucida, la cavitá del blastocele, la presenza del
trofoectodermo e soprattutto di un bottone embrionale ben definito.
Man mano che le cellule della blastocisti si moltiplicano, producono un liquido che forma una cavitá al centro
dell´embrione, mentre questi cresce straordinariamente di dimensioni fino a che la zona pellucida cede e si rompe in un
punto, dal quale tutta la blastocisti uscirá, per poter impiantare nell´endometrio uterino.
Alcuni dei vantaggi addotti per protrarre la coltura embrionale fino a blastocisti sono che permette una miglior selezione
degli embrioni trattabili (per cui si ridurrá la necessitá di trasferire diversi embrioni e diminuirá cosí il rischio di
gravidanze multipli) e che al trasferirsi piú tardi, permette una migliore sincronizzazione tra lo sviluppo embrionale e
l´ambiente uterino, riducendo di conseguenza il rischio di rigetto una volta realizzato il trasferimento (bisogna tenere in
conto che, in maniera fisiologica, é in questa fase che l´embrione raggiunge la cavitá uterina).
Anche se in tutti i casi potrebbe, quindi, sembrare preferibile protrarre la coltura embrionale fino a questo stadio di
blastocisti, non é sempre raccomandabile, visto che anche se i mezzi di coltura vengono constantemente migliorati, non
sono totalmente perfetti, di modo che circa due ovociti su cinque fecondati si bloccheranno e non riusciranno a
raggiungere questa fase. Di fatto, quando il numero o la qualitá degli embrioni siano scarsi, potremmo star aumentando
indirettamente il rischio di blocco dello sviluppo embrionale, e potrebbe non rimanere alcun embrione trattabile per
realizzare il trasferimento.
Questo é il motivo per cui in ogni caso particolare, viene personalizzato in maniera assai concreta il momento piú
opportuno per realizzare il trasferimento degli embrioni.
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