Echinodermi
Stelle marine e ricci di mare
Stella marina
Riccio di mare
Le caratteristiche
Gli echinodermi sono dotati di dermascheletro cioè costituito da piastre calcaree contenute nel derma e
ricoperte dall’epidermide.
Gli echinodermi sono animali legati ai fondali marini ,con una simmetria in genere bilaterale allo stato
larvale e raggiata da adulti.
Hanno organi di senso non molto sviluppati e un apparato digerente con la bocca rivolta verso il basso, a
cui si contrappone l’ano posto superiormente. Questi animali possiedono una caratteristica particolare: se
una parte del corpo si stacca, si rigenera. Agli echinodermi appartengono la stella marina, il riccio, il
cetriolo di mare e le ofiure. Gli Echinodermi rappresentano un phylum di organismi esclusivamente marini.
Sono gli unici animali a vita libera derivanti da un gruppo sessile, i cui rappresentanti erano probabilmente
capaci di muovere soltanto le braccia tentacolate e di piegare il peduncolo.
In essi, non si differenzia una testa ed i loro corpi tondeggianti sono organizzati con un criterio simile a
quello che si usa per costruire una ruota. Dal corpo di questi animali, si dipartono molte appendici di varia
fattura.
In essi, non si differenzia una testa ed i loro corpi tondeggianti sono organizzati con un criterio simile a
quello che si usa per costruire una ruota. Le stelle marine hanno lunghe braccia appuntite. Il riccio di mare
e il dollaro della sabbia non hanno braccia; si muovono sul fondo sia mediante gli aculei, sia emettendo dal
loro dermascheletro e centinaia di minuscole appendici dette pedicelli ambulaclari. Gli echinodermi hanno,
all'interno del corpo, un solo sistema di canali acquiferi, che servono loro per respirare, per catturare la
preda e per la locomozione. L‘acqua, entrando attraverso una piastra forata (piastra madreporica), passa
attraverso un complicato sistema di canali connesso con piccoli pedicelli ambulacrali. Ogni pedicello si
allarga a formare una piccola sacca o ampolla, mentre all'estremità termina con una ventosa. Siccome
l'acqua viene forzata dentro e fuori il pedicello, questo alternativamente aderisce al terreno quando è gonfio
d'acqua e se ne distacca quando si contrae. Ogni animale possiede centinaia di pedicelli ambulacrali, che
escono attraverso minuscoli fori del dermascheletro. Quando gli echinodermi si spostano su un fondo
sabbioso, i pedicelli ambulacrali non funzionano; perché le ventose possano entrare in azione, occorre che
l'animale si muova su un fondo duro, ad esempio roccioso. Le stelle di mare si servono delle ventose anche
per aprire le conchiglie dei molluschi. Quasi tutti questi animali si cibano di piccoli organismi presenti sul
fondo del mare. Il cetriolo di mare ed il dollaro della sabbia inghiottono grandi quantità di sabbia, di cui
digeriscono solo le particelle di sostanza organica in essa contenute.
Le stelle marine
Le stelle marine hanno un corpo appiattito a forma di stella pentagono. Si nutrono di ostriche.Le
stelle marine hanno un corpo appiattito a forma di stella pentagono. Si nutrono di ostriche e
mitili, alcuni tipi di crostacei e vermi policheti. Non hanno nemici fra i predatori ma sono vittime
di parassiti. Sono diffuse in tutti i mari della Terra e a tutte le profondità. Alcune di queste specie
abissali sono luminescenti.
Sono animali dai colori molto sgargianti, che appartengono alla famiglia degli echinodermi. Sono
comunissime nei bassi fondali e sono di svariate specie e dimensioni. I colori di una stella marina
variano dal giallo, al verde, al rosa, al rosso e può essere sia omogenea che screziata.
La stella marina ha una grossa capacità di rigenerarsi: se viene ridotta a pezzi, da ognuno di
questi nascerà una nuova stella marina, se perde un braccio, in tempi brevi ricrescerà uguale a
quello originario.
Questo echinoderma è ghiotto di molluschi specialmente di bivalvi, la cui forte conchiglia
sembrerebbe intoccabile, invece la stella applica le sue ventose sulle valve della conchiglia e
comincia a tirare, il mollusco cerca di resistere finchè può, ma alla fine stremato si schiude.
Una delle stelle più comuni da trovare è la Martasterias Glacialis, da molti chiamata " stella verde
" per il colore della parte superiore delle braccia molto simile a quello delle lucertole.
Una delle stelle più belle che si possono trovare è l'Acstropecten Aranciacus, che vive sui fondali
sabbiosi e ama infossarsi completamente nel sedimento, lasciando in superficie la traccia ben
marcata delle braccia a raggiera; in questo modo può quindi essere individuata e tirata fuori dal
nascondiglio per essere osservata in tutta la sua bellezza e nello sgargiante colore arancio che
caratterizza la parte superiore. Questa stella è l'esempio lampante della mobilità di questi esseri,
infatti basta rigirarla sul dorso e poggiarla sul fondo per vederla effettuare un'acrobatica
circonvoluzione delle braccia riassumendo la posizione che le è abituale.
E' piuttosto frequente per noi essere umani portare a casa una stella marina essiccata in quanto
queste non hanno problemi di riproduzione.
La stella marina nonostante la sua bellezza viene definita una degli abitanti più voraci del fondo
marino.
Struttura stella marina
Le parti della stella marina sono: lo stomaco,
disco centrale, ghiandole digerenti ( ciechi ),
canale radiale e anulare, ano, ampolla, gonadi, pedicelli ambulacrali, piastra madreporica,
branchie.
Le stelle marine sono animali carnivori: per
catturare le prede, che in genere sono molluschi, le circondano con le braccia, poi con i
pedicelli ambulacrali, filamenti provvisti di
ventose che fuoriescono da pori, aprono le
valvole ed estroflettono lo stomaco sulla vittima che viene in parte digerita prima di essere inglobata.
Riproduzione
La maggior parte di questi animali ha sessi separati; gli spermatozoi e le uova vengono
riversati nell'acqua, dove hanno luogo la fecondazione e le fasi precoci dello sviluppo. A volte
la madre trattiene le uova sul fondo e le protegge. Molte stelle marine sono in grado di
rigenerare parti del corpo danneggiate; in alcune specie questa capacità rappresenta anche un
sistema di riproduzione asessuata, per mezzo del quale un nuovo individuo completo può
essere generato da un frammento del corpo del genitore.
Larva della stella marina
Stelle marine accoppiate
Esempi di stelle marine
Il riccio di mare
e riproduzione
I ricci di mare hanno corpo rotondo e coperto d'aculei mobili che servono sia per la difesa sia
come appoggio. Fra gli aculei si trovano minuscole pinze che servono per prendere particelle
alimentari e per la pulizia del corpo, ma possono essere usate come armi offensive, infatti
possono iniettare un veleno paralizzante negli animaletti catturati. Malgrado ciò e il loro
aspetto inquietante i ricci di mare sono innocui. Poco mobili si nutrono di animaletti e alghe. I
sessi sono separati e si riproducono vicino alla costa. Si trovano in tutti i mari e in acque poco
profonde. Gli Echinoidi sono tutti a sessi separati, ma sono noti casi di ermafroditismo.
Soltanto in alcune specie è possibile distinguere esternamente il sesso; per esempio, in alcuni
esemplari, i gonociti del maschio si trovano su corte papille assenti nella femmina. Tali papille
sono presenti in entrambi i sessi, ma nel maschio appaiono più lunghe. La fecondazione è
esterna e gli elementi sessuali dei due sessi vengono emessi direttamente nell'acqua e al
momento dell'emissione dei gameti si vede uscire dal riccio una produzione simile a una
nubecola bianca.
Struttura del riccio
marino
I ricci di mare sono animali erbivori:
infatti si nutrono di alghe. Hanno un
corpo dalla forma arrotondata e
coperto di spine e dal dermascheletro
fuoriescono i pedicelli ambulacrali con
cui si spostano.
PERIPROCTO
ANO
AREA INTERAMBULACRALE
PERISTOMA
BOCCA
AREA AMBULACRALE
Esempi di ricci di mare
Autrici
Arina Ratsa, Lavinia Rotundi,
Teodora Koch, Benedetta Fabiani.