PROBLEMATICHE INERENTI ALL’USO DI GEL CHIMICI IN CONTATTO CON LA PELLE DEI NEONATI Allergie ai derivati chimici I gel assorbenti presenti nei monouso sono di derivazione petrol-chimica. Inizialmente ideati per l’industria (edilizia, vernici, colle) a causa delle loro proprietà assorbenti, sono stati impiegati poi nella produzione dei pannolini per assolvere perfettamente la funzione di trattenere i liquidi. Purtroppo però, contengono, proprio perché non ideati per stare in contatto con la pelle, insieme agli eteri che li rendono super assorbenti, vari derivati e sostanze “non desiderate “ (metalli, scorie annesse). Sono stati fatti dei tentativi per depurare questi gel da queste sostanze, usando solventi per fissarli ed eliminarli; purtroppo, da un lato, non si riesce mai a depurare del tutto i gel e, dall’altro, questi stessi solventi vi permangono in piccole dosi. La pelle del bambino (che peraltro all’interno del pannolino monouso è surriscaldata) assorbe giorno dopo giorno quantità di queste sostanze indesiderate. Sono stati fatti soltanto studi generici sul loro potenziale pericolo, dove risulta che queste si accumulano al resto delle sostanze chimiche, che sempre più inquinano l’ambiente nel quale vivono i neonati e che inquinano anche ciò di cui si nutrono. Il fattore cumulativo provoca tipologie di allergie impensabili soltanto pochi anni fa nell’età pediatrica. La crescita dei fenomeni, anche gravi, di tipo allergici è esponenziale in tutto il mondo industrializzato e i pannolini monouso rappresentano un elemento aggiuntivo alla già lunga lista di elementi scatenanti. Oltre a ciò quando i rifiuti vengono inceneriti, i monouso in particolare emanano derivati delle diossine che vengono assimilati dall’organismo; questo ulteriore inconveniente non fa che aumentare la loro corresponsabilità nelle patologie allergiche. Prosciugamento delle mucose I gel assorbenti contenuti nei monouso catturano i liquidi e l’umidità: li trattengono in modo tale da farli come sparire e attirano anche l’umidità delle mucose, in particolare delle mucose vaginali. In effetti, sono apparse nell’età pediatrica patologie nuove, come la vaginite cronica. Fino a qualche anno fa la vaginite cronica colpiva quasi esclusivamente le donne anziane, perché le loro mucose seccandosi creavano uno stato infiammatorio responsabile della patologia. La temperatura interna surriscaldata del monouso non fa che acuire l’ipersensibilità delle mucose, già disidratate. Cosicché, anche le mucose dell’apparato urinario risentono di questa disidratazione. Le problematiche urinarie, in continuo aumento, migliorano quando il medico prescrive di lasciare il neonato, affetto, senza pannolino. Ritardo nel controllo degli sfinteri Il caldo, che si mantiene costante all’interno di un monouso, impedisce all’infante di mettere in relazione di causa ed effetto il fare pipì e l’essere bagnato. Questo caldo non fisiologico ‘addormenta’ la sensibilità all’auto percezione corporea degli sfinteri. Questa mancata esperienza del proprio corpo può avere due conseguenze: a) Uno spostamento notevole dell’età di auto controllo degli sfinteri b) Crisi di panico quando al bimbo é tolto il pannolino e percepisce, troppo tardi e per la prima volta, la manifestazione delle sue emissioni, quindi se stesso e il proprio corpo. In effetti, molti educatori hanno potuto costatare che si possono manifestare, in quella fase, vere e proprie crisi di terrore. LA PELLE DEVE POTER RESPIRARE PER NON SURRISCALDARSI Patologie reattive isteriche, intolleranze A questo proposito due concetti devono essere presi in considerazione: a) La pelle è un organo, esattamente come lo è il fegato o il cuore, solo che è un organo diffuso su tutto il corpo, dentro e fuori. Le mucose fanno parte dell’organo pelle. Vi è relazione diretta tra tutte le parti della pelle: quando soffre una zona le reazioni si possono manifestare su altre zone. Per esempio, quando le mani toccano sostanze tossiche …le reazioni si possono riscontrare sul viso! Questo principio è vero anche in relazione agli effetti di reazione del corpo ai pannolini, come se questi fossero diffusi su tutto il corpo medesimo… e allora abbiamo a che fare con ipersensibilità cutanea e dermatosi da pannolini. Due patologie che indifferentemente si manifestano o localmente sul sederino o su altre parti del corpo. b) Anche il neonato sente! Come un adulto può avere delle reazioni di fastidio forte, così anche il neonato. Basta richiamare a consapevolezza il fastidio che possiamo provare, noi adulti, nell’avere troppo caldo ai piedi a causa di calzini fuori stagione o a causa di un vestito sintetico o di qualità scadente. Diventa facile immaginarsi che un neonato, dopo giorni e giorni di caldo eccessivo e stress da prosciugamento della pelle, …pianga…e tutti si chiedono perché! Diminuzione della conta spermatica Le cellule, che fanno parte dell’apparato produttore dei futuri gameti (responsabili della divisione cellulare e della riduzione dei cromosomi) e quelle predisposte alla formazione degli spermatozoi finiti, completano la loro maturazione nei primi tre anni di vita. Nel caso del neonato maschio questo processo necessita di una temperatura inferiore a 2° di quella corporea. Per questo motivo, nel caso in cui le gonadi non scendano naturalmente nello scroto del bambino, si procede ad un intervento chirurgico prima dell’anno di vita. Essendo la temperatura media in un monouso di 2,8° superiore alla media, lo scroto rimane tre anni in media in una situazione di calore eccessivo; la ricerca mette in relazione di causalità questa alta temperatura con la diminuzione drastica della conta spermatica nei maschi occidentali. In effetti in occidente su 10 coppie dopo trattamento dichiarate sterili, otto volte il maschio risulta avere una conta spermatica di molto inferiore alla media, e quindi la infertilità viene attribuita a lui. Gambe divaricate? Con il pannolino monouso troppo morbido è stata tralasciata questa raccomandazione. Il risultato si palesa nell’aumento delle problematiche serie alle anche, manifesto nelle nuove generazioni. Un dato empirico lo conferma: nella Germania Orientale, fino alla caduta del Muro, i pediatri obbligavano le mamme a mettere un divaricatore rigido ai loro figli, mentre ad Occidente si faceva uso del monouso già da un lungo periodo. Dopo più di 10 anni dalla riunificazione delle due Germania si costata che la percentuale degli adolescenti con patologie alle anche e al bacino segue, nella parte ovest, la stessa costante crescita esponenziale riscontrata in tutto il mondo industrializzato, mentre, non si riscontra tale aumento nell’ex Germania comunista. Questo dato numerico è scientificamente di grande valore poiché confronta due campioni geneticamente omogenei, che si differenziano soltanto dall'avere o non mantenuta la tradizione di posizionare divaricate le gambe dei neonati. Sulla base di questo dato molti pediatri oggi RI-consigliano alle mamme di divaricare le gambe dei loro figli.