3' E 18\12\16 Comete e stelle cadenti Quali sono le differenze? (Bianca Elena Coman) Una stella cometa è un corpo celeste dotato di un nucleo (la parte centrale) ghiacciato e di frammenti rocciosi. La stella cadente, chiamata meteora , è un frammento di un corpo celeste che talvolta può giungere nella nostra atmosfera, ove si brucia e quindi genera un fascio di luce. Cometa Stelle Cadenti Com'è fatta una stella cadente. (Bianca Elena Coman) Inizialmente le stelle cadenti non sono altro che meteore che quando entrano in contatto con l' atmosfera del nostro pianeta si infiammano diventando una scia incandescente nel cielo. Sono delle enormi sfere di gas infuocato e si trovano molto più lontane dalla terra rispetto a quanto lo sia il sole. Ecco perché appaiono così piccole ai nostri occhi. Nel cielo se ne possono contare fino a 3.000 esemplari visibili ad occhio nudo. Curiosità : le stelle a San Lorenzo (Bianca Elena Coman) Perchè vediamo le stelle cadenti il 10 agosto? L'evento celeste, osservato per la prima volta nel 36 d.C., cade proprio a ridosso della data in cui si celebra il martirio di San Lorenzo, arso vivo su una graticola ardente il 10 agosto del 258 d.C. Per questa coincidenza temporale, le stelle che cadono nella notte di San Lorenzo rappresenterebbero le lacrime versate dal Santo durante il suo supplizio, eternamente vaganti nei cieli ma che scendono sulla Terra ogni 10 agosto. E si dice che vedendo una stella cadente se ricordi il dolore del santo ed esprimi un desiderio , esso si avvererà. Perseidi (Bianca Elena Coman) Si parla di "stelle" cadenti , ma in realtà si chiamano Perseidi e sono in realtà detriti , di polveri e ghiaccio , abbandonati dalla cometa Swift-Tuttle nel suo passaggio intorno al Sole. La cometa è transitata vicino al nostro pianeta nel 1992 e non ripasserà fino al 2126. La Swift-Tuttle non è una cometa pericolosa per la Terra, ma è pur sempre molto grande. Il nome di questo sciame meteorico deriva dal fatto che sembrino che il punto dal quale sembrano provenire tutte le scie è collocato all' interno della costellazione di Perseo. Altri Sciami (Bianca Elena Coman) Oltre alle Perseidi ci sono altri sciami di stelle cadenti e prendono il nome dalla loro provenienza • Aquaridi stelle cadenti il cui radiante è nella costellazione dell' Aquarius. Ve ne sono due: l' attività del primo sciame si svolge dal 25 al 30 luglio, quella del secondo ha luogo dal 1° al 13 maggio. • Andromeidi stelle cadenti il cui radiante è vicino alla stella Andromedae. Esse sono i frammenti della disgregata cometa di Biela, e si vedono nel periodo 17-23 novembre di ogni anno. • Leonidi sciame di stelle cadenti con radiante nella costellazione del Leone; visibile tra il 12 e il 17 novembre, assume forma di pioggia di stelle cadenti ogni 33 anni. • Quadrantidi sciame di stelle cadenti, visibili ai primi di gennaio, il cui quadrante è in quella parte della costellazione del Boote che nel passato era chiamata Quadrante murale. Gli sciami meteorici (Lisa Giacone) Gli sciami sono fenomeni che ricorrono ogni anno attorno alla stessa data perché la terra attraversa la tessa zona di spazio ogni anno. I nomi degli sciami meteorici si riferiscono ai nomi delle costellazioni da cui sembrano provenire; in realtà questa è la direzione verso cui la terra si muove lungo la sua orbita in quella data. Gli sciami più famosi sono le leonidi, le perseidi e le quadrantidi, andromedi, aquaridi Le comete e come sono fatte (Elisa Cinquina) Le comete sono corpi celesti che trascorrono la maggior parte dell'esistenza ai confini del Sistema Solare. Quando si avvicinano al Sole, parte del ghiaccio che le compone si trasforma in vapore e assumono una caratteristica forma allungata, con una chioma e una coda. Non si tratta di stelle stravaganti come qualcuno un tempo credeva: gli astronomi oggi preferiscono paragonarle a gigantesche palle di neve sporca. In genere le comete non superano qualche chilometro di diametro. Si formano ai confini del nostro Sistema Solare dove esistono grandi nubi di gas, polvere e ghiaccio. La materia che talvolta si stacca da queste nubi, attratta dal Sole, comincia a scaldarsi e a evaporare; intorno al nucleo iniziale si osserva quindi una zona più chiara, la chioma, che può anche raggiungere le dimensioni di centinaia di migliaia di chilometri. La chioma assomiglia un po' all'atmosfera di certi pianeti, anche se in realtà si disperde e si riforma continuamente perché il ghiaccio che compone il nucleo sublima, cioè passa direttamente dallo stato solido a quello di vapore. Man mano che la cometa si avvicina al Sole si forma, in direzione opposta, la sua coda, fatta da getti di polvere e gas. La coda della cometa è sempre rivolta in direzione opposta al Sole, anche quando la cometa se ne sta allontanando. Le comete si distaccano dalla cosiddetta nube di Oort, una specie di guscio che si trova oltre le orbite dei pianeti e dove si trovano probabilmente fin dalla nascita del Sistema Solare. La cometa a breve periodo più conosciuta è la cometa di Halley, che passa vicino alla Terra ogni 76 anni. Il suo nome deriva da Edmund Halley, l'astronomo inglese che la scoprì fra il 17° e il 18° secolo. Cosa sappiamo sulle comete (Elisa Cinquina) Una chiara visione dei processi relativi al nucleo e all'interazione delle comete con il vento solare si è avuta soltanto durante il 1986, quando una serie di navicelle spaziali sono state inviate da varie nazioni verso la più celebre tra le c., ossia quella di Halley. Le sonde (6 in tutto) sono passate a distanze diverse dal nucleo cometario e hanno risolto molti dei problemi di conoscenza delle comete. In particolare le sonde sovietiche Vega-1 e Vega-2, la giapponese Suisei e l'europea Giotto sono transitate davanti alla parte illuminata del nucleo a distanze comprese tra i 600 e i 150.000 km. Le altre due navicelle (l'americana Ice e la giapponese Sakigake) hanno invece raccolto dati a distanze dell'ordine di circa 10 milioni di km dal nucleo. Insomma una campagna osservativa a grande raggio, in grado di esaminare i vari aspetti della struttura cometaria nella sua totalità. Tra le missioni, comunque, quella senz'altro più eclatante − oltre che rischiosa − è stata l'europea Giotto. Essa ha sfiorato letteralmente il nucleo, giungendo a soli 600 km da esso, anche se le apparecchiature ottiche hanno subito gravi danni a causa della polvere emessa dall'oggetto celeste. La telecamera montata sulla sonda, prima di essere danneggiata, ha comunque fornito immagini eccezionali e di grande nitidezza, entrate ormai a buon diritto nella storia dell'astronomia spaziale. Sonda Rosetta(Elisa Cinquina) Ci piace ricordare la sonda europea Rosetta. Alle 13.20, del 30 settembre di questo anno la sonda Rosetta si è schiantata volutamente - sulla cometa 67P. Si conclude così una delle missioni spaziali più ambiziose mai realizzate, la prima a inviare una navicella in orbita attorno a una cometa e a farvi atterrare un lander,Philae. I tecnici dell'ESA avevano acceso i razzi della sonda ed effettuato la manovra che l'ha portata in rotta di collisione. Da allora Rosetta è scesa in caduta libera verso 67P, inviando verso Terra rilevazioni e immagini, le più ravvicinate mai scattate a una cometa. Al momento dell'impatto, il computer della sonda si è spento automaticamente e per sempre; il segnale è stato salutato dal canonico applauso nella sala controllo dell'ESA, a Darmstadt. Rosetta fu lanciata nel marzo 2004, e ha viaggiato "rimbalzando" per il Sistema Solare per oltre dieci anni, percorrendo 6,5 miliardi di chilometri, per arrivare in orbita intorno a 67P. Negli ultimi due anni la sonda e il suo lander hanno fatto onore al nome della missione: come la celebre stele che servì a decrittare i geroglifici, hanno aiutato gli scienziati a decifrare composizione e origini delle comete, antichissimi ammassi di polvere e ghiaccio che conservano materiali che risalgono ai primordi del Sistema Solare. Ecco alcuni dei risultati ottenuti dalla missione: • • • • • • • • Orbitare attorno a una cometa per la prima volta Atterrare su una cometa per la prima volta "Annusare" una cometa Trovare su una cometa alcuni degli ingredienti della vita. Osservare una cometa mentre si avvicina al Sole Stimolare il dibattito sulle origini dell'acqua sulla terra Scoprire perchè 67P è la forma di paperella di gomma Scoprire le cavità della cometa. Rosetta, Philae e la cometa 67P La superficie dalla cometa vista da vicino