C o m u n e d i Serle Provincia di Brescia Piano di Governo del Territorio Documento di Piano Quadro Conoscitivo Allegato “A” Sintesi Geologica Generale per il Quadro Cognitivo dello Sviluppo Urbano Approvato con delibera C.C. n.15 del 25 Giugno 2009 Modificato a seguito dell’accoglimento delle osservazioni e del recepimento del Parere Provinciale di compatibilità al PTCP Novembre 2008 / Giugno 2009 Arch. Marco Garau Arch. Dario Grazioli Comune di Serle - Provincia di Brescia Piano di Governo del Territorio - Documento di Piano - Quadro Cognitivo Gruppo di Progettazione del Piano di Governo del Territorio per il Comune di Serle Analisi, Progettazione Urbanistica e Coordinamento Studio di Architettura DGGM : Arch. Marco Garau Arch. Dario Grazioli Collaboratori Arch. Nicola Cabras Arch. Elisa Gabrieli Consulenze Analisi Socio-Economica Istituto Policleto: Rag. Angelo Straolzini Dott. E. Bugatti Analisi Geologica Studio Associato di Geologia Applicata ed Ambientale Dott. Geol. Giovanni Bembo Dott. Geol. Loredana Zecchini Analisi Ambientale e V.A.S. Dott. Davide Gerevini Studio di Architettura DGGM - Arch. Dario Grazioli - Arch.Marco Garau - Via Pusterla n.9 25128 Brescia - tel.fax 030397011 - [email protected] Provincia di Brescia Comune di Serle Piano per il Governo del Territorio Sintesi geologica generale per il quadro cognitivo dello sviluppo urbano Studio a cura di: Dott. Giovanni Bembo – Geologo Dott. Loredana Zecchini – Geologo Gargnano, aprile 2008 Studio Associato di Geologia Applicata ed Ambientale 25084 Bogliaco − Via Trieste, 45 Gargnano (Bs) − Tel./ Fax 0365/ 79 10 70; − cell. 0347/−7838837 / 0347−5747290 P.IVA 02 14 33 10 981 Studio Associato di Geologia Applicata ed Ambientale 25084 Bogliaco − Via Trieste, 45 Gargnano (Bs) − Tel./ Fax 0365/ 79 10 70; − cell. 347/−7838837 / 347−5747290 P.IVA 02 14 33 10 981 INDICE 1. Premessa ___________________________________________________________________________ 4 2. Bibliografia __________________________________________________________________________ 4 3. Inquadramento geologico generale ______________________________________________ 5 4. Inquadramento idrogeologico ____________________________________________________ 9 5. Geomorfologia e carsismo ______________________________________________________ 11 6. Carta di Sintesi della Pericolosita’ Geologica e degli scenari di Rischio sismico __________________________________________________________________________________ 16 Sintesi relazione geologica - Comune di Serle (Bs) 3 Studio Associato di Geologia Applicata ed Ambientale 25084 Bogliaco − Via Trieste, 45 Gargnano (Bs) − Tel./ Fax 0365/ 79 10 70; − cell. 347/−7838837 / 347−5747290 P.IVA 02 14 33 10 981 Gargnano, 30 aprile 2008 1. Premessa Su incarico dello Studio di Architettura DGGM di Brescia si è intrapreso l’aggiornamento dello studio geologico generale del territorio comunale ai fini della redazione dello Studio per il Piano di Governo del Territorio. La presente relazione costituisce, nell’ambito dell’iter per la redazione dello studio del PGT, la sintesi degli elementi geologico – geomorfologici che caratterizzano il territorio comunale parte integrante del rapporto inerente il quadrio cognitivo dello sviluppo Urbano. I dati riportati sono estratti dalla relazione geologica generale redatta a sostegno dello Studio per la variante generale (Anni 2003-2004), svolto in ottemperanza e secondo le direttive della L.R. n°41 del 24 novembre 1997, “Prevenzione del rischio geologico, idrogeologico e sismico mediante strumenti urbanistici generali e loro varianti” e secondo quanto disposto dalla D.G.R. 29 ottobre 2001 – n°7/6645. 2. Bibliografia In generale si sono consultati i seguenti elaborati cartografici e pubblicazioni specialistiche: • Inventario delle frane e dei dissesti idrogeologici della regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica - Struttura Rischi idrogeologici • Piano per l’Assetto Idrogeologico - Autorità di Bacino del Fiume Po • Carta delle precipitazioni medie, minime e massime annue del territorio alpino lombardo (1891-1990) – Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio ed Edilizia Residenziale • Carta tettonica delle Alpi Meridionali – CNR – Progetto finalizzato geodinamica • Carta geologica delle Prealpi Bresciane a sud dell’Adamello (1972) • Documentazione tecnica inerente problematiche e dissesti idrogeologici di competenza dell’Amministrazione Comunale • “La successione liassica nelle Prealpi bresciane centro-orientali” – Paolo Schirolli – Atti ticinensi di Scienze della Terra – 1997 • La Via del marmo – Provincia di Brescia – Settore Ecologia • Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Brescia Sintesi relazione geologica - Comune di Serle (Bs) 4 Studio Associato di Geologia Applicata ed Ambientale 25084 Bogliaco − Via Trieste, 45 Gargnano (Bs) − Tel./ Fax 0365/ 79 10 70; − cell. 347/−7838837 / 347−5747290 P.IVA 02 14 33 10 981 3. Inquadramento geologico generale Le formazioni rocciose affioranti nel territorio (Carta Geologica degli elementi strutturali Tav. 1a e 1b prodotta alla scala 1 : 5.000), sono riportate di seguito. Per ciò che concerne le coperture superficiali si è scelto di operare successivamente, nella “Carta Geomorfologica” e nelle “Carte di Inquadramento di dettaglio”, la distinzione litologica, litotecnica e genetica dei depositi quaternari (coltri residuali ed eluvio-colluviali) e antropici di una certa potenza e rilevanza da un punto di vista sismico ed applicativo. La stratigrafia del territorio comprende le litologie marine ascrivibili all’intervallo temporale che copre il Giurassico fino al Cretaceo inferiore. La successione, dalla più antica alla più recente, può essere così schematizzata: CALCARE DI ZU ( Retico inf. - medio) La formazione prevalentemente è costituita da grigio da calcari nocciola, a e calcari grigio–neri, marnosi organizzati di in colore strati generalmente di spessore medio, frequentemente con bancate massicce. Sono presenti intercalazioni di marne e argilliti anche di spessore cospicuo di colore bruno scuro. Il calcare di Zu si sviluppa estesamente nella porzione nord orientale del territorio comunale, principalmente in corrispondenza delle pendici del M.te Olivo ove è caratterizzato da fenomeni di dolomitizzazione, simile alla sottostante Dolomia principale, mentre superiormente la formazione è delimitata dalla Corna. Lo spessore totale della successione raggiunge il suo massimo di circa 1000 m in corrispondenza della sezione tipo, e si riduce a valori esigui in vicinanza di Lumezzane. FORMAZIONE DELLA CORNA ( Retico - Pleinsbachiano) Costituisce il litotipo dominante del territorio studiato; si estende da nord, ove costituisce interamente l’altopiano carsico di Cariadeghe, a sud in loc. Berana e rappresenta il più importante giacimento estrattivo nell’industria estrattiva bresciana e del comune di Serle. In generale, l’unità è caratterizzata dal punto di vista prettamente geologicoSintesi relazione geologica - Comune di Serle (Bs) 5 Studio Associato di Geologia Applicata ed Ambientale 25084 Bogliaco − Via Trieste, 45 Gargnano (Bs) − Tel./ Fax 0365/ 79 10 70; − cell. 347/−7838837 / 347−5747290 P.IVA 02 14 33 10 981 sedimentologico, da calcari quasi puri e compatti, di colore chiaro, da bianco avorio a nocciola e grigiastro, organizzati in banchi metrici (di potenza 1.5 – 3.5 m), laddove la stratificazione è riconoscibile; la facies tipica è caratterizzata da tessitura da cristallina a detritica, con suture stilolitiche. L’ambiente deposizionale proprio della Corna è rappresentato da una piattaforma carbonatica interna caratterizzata da mare basso, con acque calde, limpide e ben ossigenate, che con la progradazione ha dato origine ad una successione sedimentaria di tipo shallowing upward; essa si trova organizzata in cicli sovrapposti, in cui si riconoscono dal basso verso l’alto strutture e tessiture deposizionali tipiche di porzioni della piattaforma sempre al di sotto del livello di bassa marea (subtidale) che lasciano spazio a strutture originatesi in porzioni della piattaforma al di sopra del livello si alta marea (sopratidale). Tali sedimenti si depositarono nelle acque basse che ricoprivano il futuro alto strutturale di Botticino. L’unità stratigrafica si estende arealmente dalla zona di Botticino-M.te Maddalena ad ovest, con lembi poco a nord di Nave fino a Gardone Val Trompia mentre a est raggiunge con potenze anche importanti l’Alto Garda. Si stima che nell’area di Serle la formazione rocciosa sia caratterizzata da una potenza di circa 300 m. Il limite inferiore nell’area si realizza con il Calcare di Zu, per contatto tettonico nella porzione nord - orientale del territorio, mentre superiormente passa gradualmente alla formazione del Corso. Per la sua natura carbonatica, la formazione rocciosa è sede intensi processi di dissoluzione chimica (carsismo), fenomeni tanto diffusi da avere creato uno dei maggiori e meglio sviluppati sistemi carsici in Italia e in Europa : il Parco naturale dell’Altopiano di Cariadeghe. CORSO (Sinemuriano – Domeriano) Nella definizione tipica degli AA. Il Corso viene distinto dal basso verso l’alto in “Corso bianco”, varietà di calcari cristallini lastriformi biancastri, “Corso rosso”, calcari marnosi rosati sottilmente stratificati e “Corso mandorlato” calcari puddingoidi nodulari talora con ammoniti. Sintesi relazione geologica - Comune di Serle (Bs) 6 Studio Associato di Geologia Applicata ed Ambientale 25084 Bogliaco − Via Trieste, 45 Gargnano (Bs) − Tel./ Fax 0365/ 79 10 70; − cell. 347/−7838837 / 347−5747290 P.IVA 02 14 33 10 981 La formazione rappresenta una successione condensata tipica delle condizioni di “alto strutturale”; essa presenta infatti uno spessore medio di 50 m nella zona di Botticino-Serle, contro i 700 m di Medolo depositatisi contemporaneamente nell’ adiacente bacino sebino (le due formazioni sono eteropiche). Il limite inferiore è dato dalla Corna mentre superiormente passa al Medolo e più raramente alla Formazione di Concesio, nell’area di Botticino – Villa di Serle il contatto è solo con quest’ultima. FORMAZIONE DI CONCESIO (Toarciano – Calloviano) La formazione è costituita da calcari, calcari marnosi o arenarie, di colore variabile da grigio a nocciola, organizzati i strati decimetrici. Localmente si hanno intercalazioni di marne grigio verdastre abbondanti che prevalgono sui calcari e orizzonti di selce. Nel comune di Serle la formazione presenta spessori limitati e superiormente si trova a contatto con la formazione del Selcifero Lombardo, mentre inferiormente con il Corso già citato. Gli affioramenti si trovano nella zona di Castello-Locanda Badia, ove appare molto disturbata tettonicamente (con forti piegamenti) ed alterata. SELCIFERO LOMBARDO (Calloviano - Titoniano) La successione è costituita da selci policrome stratificate, prevalenetemente di colore rossastro, passanti a marne e calcari marnosi leggermente silicei anch’essi ben stratificati. Il passaggio della formazione si realizza al tetto con la Maiolica con un contatto stratigrafico concordante e inferiormente con la formazione di Concesio; generalmente la potenza è inferiore ai 120 m, nell’area esaminata lo spessore si riduce ulteriormente . La formazione affiora in corrispondenza della zona di Castello (con affioramenti visibili in loc. la Valle) ove è compresa all’interno dei fianchi della sinclinale di Botticino – Villa. Sintesi relazione geologica - Comune di Serle (Bs) 7 Studio Associato di Geologia Applicata ed Ambientale 25084 Bogliaco − Via Trieste, 45 Gargnano (Bs) − Tel./ Fax 0365/ 79 10 70; − cell. 347/−7838837 / 347−5747290 P.IVA 02 14 33 10 981 MAIOLICA (Titoniano – Barremiano) E’ rappresentata da calcari micritici bianchi, ben stratificati con intercalazioni di orizzonti decimetrici di selce scura. Nella porzione sommitale della successione si rinvengono calcari più marnosi di colore grigiastro con selci di colore da nerastro a bluastro. La potenza della formazione è molto variabile da 200-250 m fino a poche decine, nell’area esaminata essa costituisce il nucleo della sinclinale di Botticino ed è quindi ben rappresentata ed evidente nella fascia di Castello-Case Costantini, con uno spessore intorno ai 50-70 m (imputabile al piegamento). DEPOSITI QUATERNARI DEPOSITI RESIDUALI ED ELUVIO-COLLUVIALI Si tratta di materiali di alterazione del substrato roccioso e terreni eluviocolluviali, di potenza estremamente variabile direttamente collegata all’andamento della superficie affiorante della compagine rocciosa. La coltre, ammantando la superficie topografica in modo discontinuo, è soggetta a variazioni di potenza con spessori che anche inferiori al metro passano a potenze che localmente raggiungono anche di 8-10 m (Ronco, Serle), laddove colmano zone di impluvio, testate di valli o aree in generale depresse (doline). Tali materiali acquistano spessori rilevanti anche laddove sia riscontrabile un rimodellamento di tipo antropico (terrazzi, terrapieni). In generale si presentano sottoforma di coltri di argille grasse limose rossastre, plastiche con frazione grossolana (clasti, carbonatici e ghiaia) in percentuale variabile ma normalmente in quantità ridotta. Sintesi relazione geologica - Comune di Serle (Bs) 8 Studio Associato di Geologia Applicata ed Ambientale 25084 Bogliaco − Via Trieste, 45 Gargnano (Bs) − Tel./ Fax 0365/ 79 10 70; − cell. 347/−7838837 / 347−5747290 P.IVA 02 14 33 10 981 DEPOSITI ANTROPICI Si tratta di terreni di riporto a granulometria e a tessitura estremamente variabile associata ad una estrema eterogenenità degli spessori. Generalmente sono costituiti da materiali terrosi e misti agli inerti di scarto delle attività estrattive provenienti dalle cave limitrofe (importanti ammassi sono presenti nelle stesse aree di cava). L’accumulo di tali materiali ha comportato in molte località del territorio comunale il rimodellamento della superficie topografica originaria con realizzazione di rilevati, di aree terrazzate e di ritombamento di zone depresse (fra cui anche fondo di doline). 4. Inquadramento idrogeologico La distribuzione delle varie unità idrogeologiche presenti nel territorio esaminato è evidenziata nella Carta idrogeologica e del sistema idrografico alla scala 1:5 000, ove sono inoltre riportate le scarse emergenze sorgentizie presenti sul territorio (nessuna delle quali è sfruttata a scopo idropotabile), ed altri elementi direttamente collegati allo sviluppo idrogeologico del territorio. Per la redazione della tavola suddetta come riferimento sono state utilizzate: Carta idrogeologica della parte meridionale delle prealpi bresciane – scala 1 : 50.000 – CNR e ASM, Carta delle grotte e delle sorgenti delle prealpi bresciane alla scala 1 : 50.000 edita da SSI e ASM. Nell’analisi si è fornita una valutazione circa il grado di permeabilità delle successioni litologiche del substrato roccioso e separatamente dei depositi eluvio colluviali. CARATTERISTICHE DELLE UNITA’ IDROGEOLOGICHE LITOLOGIA PERMEABILITA’ DELL’ACQUIFERO SIGNIFICATO IDROGEOLOGICO Substrato roccioso Calcare di Zu Media, principalmente per fessurazione Circolazione idrica sviluppata, con valori leggermente ridotti in corrispondenza dei livelli terrigeni Sintesi relazione geologica - Comune di Serle (Bs) 9 Studio Associato di Geologia Applicata ed Ambientale 25084 Bogliaco − Via Trieste, 45 Gargnano (Bs) − Tel./ Fax 0365/ 79 10 70; − cell. 347/−7838837 / 347−5747290 P.IVA 02 14 33 10 981 Corna Alta per fessurazione e carsismo Circolazione idrica molto sviluppata anche con possibilità di lunghi percorsi sotterranei Corso Media per fessurazione Circolazione idrica mediamente sviluppata e dipendente dalla fessurazione Concesio Ridotta per fessurazione Circolazione idrica estremamente irregolare e discontinua Selcifero Lombardo Ridotta per fessurazione Circolazione idrica estremamente irregolare e discontinua Maiolica Media per fessurazione Circolazione mediamente sviluppata irregolare e discontinua Depositi superficiali Eluvium colluvium Depositi impermeabili con eventuale circolazione idrica localmente poco sviluppata in corrispondenza di variazioni granulometriche (depositi più limo-sabbiosi) Bassa per porosità L’unità litologica della Corna costituisce un acquifero carbonatico e quindi una unità idrogeologica particolarmente significativa. E’ caratterizzata da una permeabilità secondaria per fessurazione e carsismo con valori molto elevati. Le acque superficiali vengono assorbite arealmente, in corrispondenza dei campi solcati o di affioramenti fittamente fessurati, o puntualmente in corrispondenza delle doline o lungo importanti faglie o giunti di discontinuità. Per ciò che concerne la circolazione idrica sotterranea, specificatamente per l’area dell’Altopiano, importanti dati sono stati forniti dalla ricerca speleologica e dalle verifiche eseguite mediante prove con traccianti. Come precedentemente esposto, a livello strutturale, la zona dell’altopiano risulta principalmente interessata dalla presenza della sinclinale di Cariadeghe, avente asse orientato grossomodo E-W e plunge a ovest. Mediante l’utilizzo di traccianti si è dimostrato come il recapito idrico di questo complesso sistema carsico sia rappresentato dalla sorgente Zugna ubicata poco a monte del nucleo abitativo di Nave nella valle del Torrente Garza. Diversamente, la porzione orientale del territorio comunale, secondo le prove effettuate in prossimità della linea del Casinetto, convoglia le acque sotterranee verso le zone pedemontane di Nuvolento e Paitone (sorgente Fontanù). Tali evidenze hanno confermato l’esistenza di due differenti ambiti di deflusso sotterraneo distinti fisicamente dalla faglia sopraccitata che, a ragione, può essere considerata una barriera idrogeologica. Il massiccio carbonatico della Corna rappresenta quindi una unità idroproduttiva estremamente importante per i comuni limitrofi in quanto alimenta molte Sintesi relazione geologica - Comune di Serle (Bs) 10 Studio Associato di Geologia Applicata ed Ambientale 25084 Bogliaco − Via Trieste, 45 Gargnano (Bs) − Tel./ Fax 0365/ 79 10 70; − cell. 347/−7838837 / 347−5747290 P.IVA 02 14 33 10 981 sorgenti poste a valle tra le quali quelle citate, e di conseguenza particolare ed estrema attenzione andrà posta alla salvaguardia delle risorse idriche nei confronti dell’inquinamento. Sotto il profilo dell’approvigionamento idrico il territorio, data la sua natura, non è in grado di servire l’acquedotto comunale in quanto le emergenze idriche sono molto esigue sia come numero che come portata; il servizio è infatti garantito da una serie di serbatoi riforniti d’acqua da condotte idriche provenienti dai comuni limitrofi (es: la condotta Luana che convoglia l’acqua potabile dal comune di Vallio Terme). 5. Geomorfologia e carsismo La configurazione del paesaggio attuale è il risultato delle varie fasi morfogenetiche che si sono succedute sul territorio prevalentemente negli ultimi milioni di anni. Tra i fenomeni più significativi e caratterizzano l’intero territorio comunale in modo pervasivo influenzando e condizionando in maniera rilevante anche l’attività antropica il carsismo ha svolto un ruolo determinante. Tale fenomeno è responsabile di uno scenario morfologico tipico nell’area, che acquista dal punto di vista geologico- paesaggistico una importante rilevanza naturalistica da tutelare e da preservare (anche in aree antropizzate, ed anche rispetto alla stabilità e sicurezza degli edifici). In proporzione minore si evidenziano elementi legati l’azione della gravità e solo marginalmente l’opera delle acque superficiali. A questi si sovrappone, in modo determinante per l’evoluzione del paesaggio, ma che interessa temporalmente solo la storia umana (ultime centinaia d’anni), l’attività antropica di estrazione della pietra da taglio. Si riporta di seguito un estratto della Carta geomorfologia dell’Altopiano di Cariadeghe con evidenziato il rilievo troncoconico del M.te S.Bartolomeo e numerose doline con manifesta morfologia circolare superficiale con alcune coalescenti. Sintesi relazione geologica - Comune di Serle (Bs) 11 Studio Associato di Geologia Applicata ed Ambientale 25084 Bogliaco − Via Trieste, 45 Gargnano (Bs) − Tel./ Fax 0365/ 79 10 70; − cell. 347/−7838837 / 347−5747290 P.IVA 02 14 33 10 981 Sintesi relazione geologica - Comune di Serle (Bs) 12 Studio Associato di Geologia Applicata ed Ambientale 25084 Bogliaco − Via Trieste, 45 Gargnano (Bs) − Tel./ Fax 0365/ 79 10 70; − cell. 347/−7838837 / 347−5747290 P.IVA 02 14 33 10 981 Sviluppo del fenomeno carsico Il fenomeno carsico interessa la quasi totalità del territorio comunale di Serle (ad eccezione della zona Case Costantini – Castello), in particolare l’altopiano di Cariadeghe, in cui il fenomeno è fortemente sviluppato, rappresenta una tra le più conosciute zone carsiche in Italia. Nei massicci calcarei, l’intenso disturbo tettonico e la presenza di importanti lineazioni strutturali consentono, l’infiltrazione delle acque di pioggia e di scorrimento superficiale favorendo nel complesso roccioso l’instaurarsi del processo carsico. Tale fenomeno si esplica, in prima istanza, nella zona di aerazione con la coesistenza di più fattori: l’azione chimica di dissoluzione del carbonato di calcio, l’azione fisica di erosione esercitata dalle acque circolanti sulla roccia, l’abbondanza di precipitazioni e il clima favorevole. La circolazione idrica sotterranea risulta molto irregolare: attraverso fessure, vuoti carsici e giunti di strato nella zona di dissoluzione superficiale, l’acqua si infiltra in profondità con regime turbolento e velocità molto variabili (zona neutra e di precipitazione) fino al raggiungimento della zona satura del serbatoio, ove l’azione meccanica delle acque si può considerare trascurabile ma agisce ancora una azione di dissoluzione profonda. L’attacco carsico si esplica, inoltre, in corrispondenza delle aperture erodendo e attaccando chimicamente le pareti creando una rete di cavità e forme di dissoluzione a differenti livelli dell’ammasso roccioso, talora queste cavità risultano comunicanti. Sintesi relazione geologica - Comune di Serle (Bs) 13 Studio Associato di Geologia Applicata ed Ambientale 25084 Bogliaco − Via Trieste, 45 Gargnano (Bs) − Tel./ Fax 0365/ 79 10 70; − cell. 347/−7838837 / 347−5747290 P.IVA 02 14 33 10 981 Spaccato verticale schematico di un sistema carsico L’altopiano di Cariadeghe, nella parte sommitale costituito dalla copertura liassica della Corna blandamente ondulata (tectocarso), è stato ed è fortemente soggetto alla dissoluzione carsica tanto da presentare un sistema carsico molto sviluppato sia per quanto concerne le forme epicarsiche che per le ipogee. Esso inoltre presenta una delle caratteristiche prime del paesaggio carsico come l’assenza di idrografia superficiale. Il rilevamento geomorfologico, lo studio della cartografia, dei dati a disposizione e l’analisi delle fotografie aeree ha evidenziato la presenza di un’altissima concentrazione di doline raggruppate principalmente nella zona centrale dell’altopiano, geneticamente appartenenti quasi esclusivamente alla tipologia delle doline di soluzione normale, frequentemente evolventi in doline di crollo. Si riconoscono doline di tutte le forme, da quelle a imbuto, a piatto o a scodella con fianchi variamente inclinati. Le dimensioni sono Sintesi relazione geologica - Comune di Serle (Bs) 14 Studio Associato di Geologia Applicata ed Ambientale 25084 Bogliaco − Via Trieste, 45 Gargnano (Bs) − Tel./ Fax 0365/ 79 10 70; − cell. 347/−7838837 / 347−5747290 P.IVA 02 14 33 10 981 molto variabili e molto spesso accentuate dalla coalescenza di più depressioni, spesso allineate lungo assi di frattura. Superficialmente la roccia calcarea affiorante appare frastagliata cariata e traforata dalla corrosione; alcune delle forme di dissoluzione superficiale ben rappresentate sono i karren o campi solcati, scannellature separate da creste aguzze o vaschette. Tali strutture sono presenti dove la roccia è affiorante principalmente in corrispondenza dei versanti in elevazione che cingono la conca: il M.te Ucia e la pendice meridionale del M.te Zucco. I rilievi troncoconici di S. Bartolomeo, M.te Zucco, Salvandine, rappresentano infine la testimonianza di un sistema carsico sviluppatosi in condizioni climatiche differenti da quelle attuali (tropicale). Tali colline (mogote), sono caratterizzate da versanti abbastanza ripidi fra cui sono comprese superfici blandamente ondulate. Per ciò che concerne le forme ipogee, in corrispondenza dell’altopiano sono state censite circa cinquanta grotte di grande interesse naturalistico (un centinaio sono quelle conosciute); in gran parte si tratta di cavità a sviluppo verticale e di modesta profondità (la maggior parte tra i trenta ed i quaranta metri), impostate principalmente su giunti e fratture preesistenti con estensioni e persitenza variabili. Fra le più conosciute si annoverano il “Bus del Budrio”, “Bus del Zel”, la “Grotta della Carbonella”, la “Busa tra le Taere de le Vai surde”, “l’Omber de la casa del Comù”, “Omber de Mont Zoch”), fa eccezione l’Omber en banda al Bus del Zel, che si sviluppa per oltre 15 km di successione di cunicoli, gallerie, sale, forre e pozzi, fino a 260 m di profondità. Sintesi relazione geologica - Comune di Serle (Bs) 15 Studio Associato di Geologia Applicata ed Ambientale 25084 Bogliaco − Via Trieste, 45 Gargnano (Bs) − Tel./ Fax 0365/ 79 10 70; − cell. 347/−7838837 / 347−5747290 P.IVA 02 14 33 10 981 6. Carta di Sintesi della Pericolosita’ Geologica e degli scenari di Rischio sismico La cartografia di sintesi della pericolosità geologica e degli scenari di rischio sismico ha lo scopo di zonare il territorio secondo aree omogenee relativamente ad uno specifico fenomeno. In ottemperanza alla D.G.R. VII/1655 del 22/12/05 si dovrà operare l’analisi e la valutazione degli effetti sismici di sito, applicando le procedure definite dalla Delibera regionale stessa. La procedura prevede l’analisi del sito: • sia con l’applicazione dell’approccio di 1° livello, mediante la redazione della carta di pericolosità sismica con riconoscimento delle aree passibili di amplificazione sismica sulla base di osservazioni geologiche (gà peraltro redatta in fase di redazione dello strumento urbanistico secondo la L.R.41/97); • sia con l’applicazione dell’approccio di 2° livello, mediante una caratterizzazione semiquantitativa degli effetti di amplificazione attesi nelle aree perimetrate nella carta di pericolosità sismica; Si riporta di seguito la tabella riassuntiva generale degli scenari di pericolosità sismica locale: (da Allegato 5 – DGR n°VII/1655 del 22/12/05) Sigla SCENARIO PERICOLOSITA’ SISMICA LOCALE Z1a Zona caratterizzata da movimenti franosi attivi Z1b Zona caratterizzata da movimenti franosi quiescenti Z1c Zona potenzialmente franosa o esposta a rischio di frana Zone con terreni di fondazione particolarmente Z2 scadenti (riporti poco addensati, terreni granulari fini con falda superficiale) Zona di ciglio H > 10 m (scarpata con parete Z3a subverticale, bordo di cava, nicchia di distacco, orlo di terrazzo fluviale o di natura antropica) Sintesi relazione geologica - Comune di Serle (Bs) EFFETTI Instabilità Cedimenti e/o liquefazioni Amplificazioni topografiche 16 Studio Associato di Geologia Applicata ed Ambientale 25084 Bogliaco − Via Trieste, 45 Gargnano (Bs) − Tel./ Fax 0365/ 79 10 70; − cell. 347/−7838837 / 347−5747290 P.IVA 02 14 33 10 981 Z3b Z4a Z4b Z4c Z4d Z5 Zona di cresta rocciosa e/o cocuzzolo: appuntite - arrotondate Zona di fondovalle con presenza di depositi alluvionali e/o fluvioglaciali granulari e/o coesivi Zona pedemontana di falda di detrito, conoide Amplificazioni alluvionale e conoide deltizio-lacustre litologiche e Zona morenica con presenza di depositi granulari e/o coesivi geometriche (compresi le coltri loessiche) Zone con presenza di argille residuali e terre rosse di origine eluvio-colluviale Zona di contatto stratigrafico e/o tettonico tra litotipi con Comportamenti caratteristiche fisico-meccaniche molto diverse differenziali I principali fenomeni di pericolosità geologica e sismica di cui si è riscontrata la presenza a differente scala nel territorio comunale, già nell’analisi del 2003 e le cui distribuzioni dovranno essere rianalizzate e perfezionate, sono riassunti nella tabella sottostante unitamente ai possibili effetti di amplificazione sismica attesa al suolo. Tipologia delle situazioni Effetti sismici dei fenomeni di Aree interessate da differenti tipologie di dissesto Accentuazione instabilità in atto o potenziali dovuti Versanti e versanti acclivi potenzialmente agli effetti dinamici verificabili in soggetti a fenomeni di dissesto (acclività > del occasione di eventi sismici 35%) e/o pareti rocciose dalle quali è possibile il distacco di massi Zone di dolina o interessate da gallerie Zone di contatto litologico fra litotipi a caratteristiche differenti e/o interessate da sistemi tettonici o lineazioni tettoniche singole Zone di ciglio con altezza superiore ai 10 m Zone cacuminali e/o di dorsale rocciosa Amplificazioni differenziate del moto del suolo Amplificazioni diffuse del moto del suolo connesse alla focalizzazione delle onde sismiche Zone con copertura detritica in matrice argillosa e/o riporti antropici con caratteristiche geotecniche scadenti Amplificazioni differenziate del moto del suolo e/o cedimenti diffusi Zone allagate in occasione di eventi meteorici eccezionali Nessuno Per i principali scenari di rischio individuati, nel territorio comunale, si riconoscono diverse zone di pericolosità sismica per amplificazione del moto sismico della formazione rocciosa di base: Sintesi relazione geologica - Comune di Serle (Bs) 17 Studio Associato di Geologia Applicata ed Ambientale 25084 Bogliaco − Via Trieste, 45 Gargnano (Bs) − Tel./ Fax 0365/ 79 10 70; − cell. 347/−7838837 / 347−5747290 P.IVA 02 14 33 10 981 • la dorsale asimmetrica (evidenziata in blu) avente direzione Nord – Sud su cui si sviluppa l’abitato di Serle; • la scarpata che raccorda la piana di Villa con il fondo valle e su cui insiste l’abitato di Berana, e la scarpata che nel settore occidentale raccorda il Monte Zucco con il fondovalle, su cui insiste l’abitato di Castello (retino in blu); ambedue le scarpate presentano con morfologia di tipo “a cocuzzolo” con rotture di pendenza dovute alla presenza di cigli di scarpata; Sintesi relazione geologica - Comune di Serle (Bs) 18 Studio Associato di Geologia Applicata ed Ambientale 25084 Bogliaco − Via Trieste, 45 Gargnano (Bs) − Tel./ Fax 0365/ 79 10 70; − cell. 347/−7838837 / 347−5747290 P.IVA 02 14 33 10 981 • pendii con morfologie superficiali caratterizzate da pendenze da modeste ad acclivi e spessori variabili della coltre eluvio – colluviali a grana medio fine (più accentuati nelle zone Fienile Faidolo, Tesio di Sotto, Ronco, Serle) e della coltre detritica a grana media grossolana e/o riporti antropici (in questi casi risulta fondamentale la conoscenza degli effettivi spessori delle coperture ai fini della valutazione della amplificazione sismica locale); Sintesi relazione geologica - Comune di Serle (Bs) 19 Studio Associato di Geologia Applicata ed Ambientale 25084 Bogliaco − Via Trieste, 45 Gargnano (Bs) − Tel./ Fax 0365/ 79 10 70; − cell. 347/−7838837 / 347−5747290 P.IVA 02 14 33 10 981 Lo studio precedente forniva valori di Fa desunti, in funzione degli scenari descritti, dalla pubblicazione “Determinazione del Rischio Sismico a fini urbanistici in Lombardia”, edita nel 1996 congiuntamente dalla Regione Lombardia, Settore Ambente ed Energia e Settore Geologico, e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Ricerca sul Rischio Sismico, che si riassumono brevemente nella seguente tabella. Prendendo come riferimento i valori massimi calcolati per i tre accelerogrammi di riferimento per gli scenari, si ha: Scenario sismico Coefficiente di amplificazione Dorsale 3,09 Scarpata 3,24 Pendio Z = 0 m. (depositi addensati) 1,10 Pendio Z = 10 m. (depositi addensati) 3,37 Pendio Z = 20 m. (depositi addensati) 3,74 Sintesi relazione geologica - Comune di Serle (Bs) 20 Studio Associato di Geologia Applicata ed Ambientale 25084 Bogliaco − Via Trieste, 45 Gargnano (Bs) − Tel./ Fax 0365/ 79 10 70; − cell. 347/−7838837 / 347−5747290 P.IVA 02 14 33 10 981 Secondo la normativa D.M. 24 gennaio 1986, il Comune di Serle era catalogato di seconda categoria, con accelerazione sismica di base pari a 0,07g. L’accelerazione orizzontale al suolo amplificata risulta quindi di 0,22g per le dorsali, di 0,23g per le scarpate e di 0,24g per i pendii (aventi copertura superficiale nell’area in genere inferiore a 10 m). La nuova ordinanza del 20 marzo 2003, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale l’8 maggio 2003, mantiene il Comune di Serle in Zona Sismica 2, riqualificando però il valore dell’accelerazione di base al valore di 0,25g, recependo quindi i risultati dello studio Regione Lombardia – CNR. I valori dei coefficienti di amplificazione della risposta sismica locale (Fa) dovranno essere valutati nell’ambito, come sopra detto, dello studio di 2° livello. Sinteticamente le situazioni di rischio, sia geologico che sismico, all’interno del comprensorio comunale, potranno essere localizzate: • in corrispondenza dei siti posti su dorsali rocciose (Serle) e in prossimità di cigli di scarpate (Castello, Berana, Villa e i cigli di coltivazione di cava); • pendii e/o zone terrazzate con coperture superficiali (depositi colluviali e/o riporti antropici) di potenza rilevante; • aree di dolina e di cavità, naturali e/o riempite da materiali di riporto; • zone allagate in occasione di eventi meteorici eccezionali per insufficienza della sezione dei canali Breda e Berana; Dott. Geol. Giovanni Bembo Dott. Geol. Loredana Zecchini Sintesi relazione geologica - Comune di Serle (Bs) 21