La flora batterica della pianta Ni-iperaccumulatrice Alyssum bertolonii Desv. Rita Barzanti1, Alessio Mengoni2, Francesca Ozino1, Francesca Galardi1, Chiara Mastretta1, Cristina Gonnelli1, Marco Bazzicalupo2& Roberto Gabbrielli1. 1, Dipartimento di Biologia Vegetale, Laboratorio di Fisiologia Vegetale, Università di Firenze, via Micheli 1, I-50121 Firenze, Italy. E-mail: [email protected] 2, Dipartimento di Biologia Animale e Genetica, Università di Firenze, via Romana 17, I-50125 Firenze, Italy. E-mail: [email protected] Negli ultimi anni, i batteri endofiti sono stati studiati in diverse specie vegetali sia mono che dicotiledoni e, in certi casi, si sono mostrati in grado di promuovere la crescita della pianta o di conferire ad essa una maggiore tolleranza nei confronti di stress sia biotici che abiotici. Più recentemente, è notevolmente cresciuto anche l'interesse per lo studio della flora batterica dei suoli serpentinosi e una particolare attenzione è stata rivolta all'interazione tra batteri e specie vegetali iperaccumulatrici di metalli pesanti le quali costituiscono un ambiente altamente specifico e fortemente selettivo, soprattutto per le popolazioni batteriche endofite (Idris et al. 2004). Anche il nostro gruppo di ricerca, interessato al problema, si è dedicato allo studio delle relazioni tra batteri presenti nel suolo, nella rizosfera e all'interno delle cellule di Alyssum bertolonii Desv. (Brassicaceae), nota specie nichel-iperaccumulatrice endemica dell’Italia Centrale. I primi studi effettuati sulla comunità batterica coltivabile e totale hanno evidenziato l’esistenza di una forte influenza delle piante di A. bertolonii sulla composizione della comunità batterica presente nel suolo (Mengoni et al. 2001; Mengoni et al. 2004). Più recentemente, in questa stessa specie Niiperaccumulatrice, sono stati caratterizzati i batteri endofiti isolati da porzioni di radice, di fusto e dalle foglie. Tali isolati sono stati quindi caratterizzati molecolarmente attraverso analisi di restrizione (ARDRA) e sequenziamento del 16S rDNA e fenotipicamente per la resistenza a metalli pesanti e la produzione di siderofori. É stata quindi saggiata l’effettiva capacità dei ceppi isolati di colonizzare i tessuti della pianta. Alcuni di questi sono stati analizzati per valutare una loro possibile influenza sulla crescita della pianta, sulla tolleranza e sull’iperaccumulo di nichel. I risultati ottenuti hanno mostrato la presenza in A. bertolonii di una complessa flora endofitica potenzialmente capace di aiutare tanto la crescita della pianta quanto l’iperaccumulo del nichel. Bibliografia Idris R., Trifonova R., Puschenreiter M., Wenzel W.W. & A. Sessitsch (2004) Bacterial communities associated with flowering plants of the Ni hyperaccumulator Thlaspi goesingense. Applied and Environmental Microbiology 70:2667-2677 Mengoni A., Barzanti R., Gonnelli C., Gabbrielli R. & Bazzicalupo M. (2001), Characterization of nickel-resistant bacteria isolated from serpentine soil. Environmental Microbiology, 3: 691698 Mengoni A., Grassi E., Barzanti R., Biondi E.G., Gonnelli C., Kim C.-K., & M. Bazzicalupo (2004), Genetic diversity of bacterial communities of serpentine soil and of rhizosphere of the nickel-hyperaccumulator plant Alyssum bertolonii. Microbial Ecology 48: 209-217