Solfatara - Unione Italiana Ciechi di Frosinone

IL PROGETTO
I.Ri.Fo.r.
Sez. Prov.le di Frosinone
Solfatara di Pozzuoli, analisi del materiale minerario.
Celani Federica, Mancini Veronica, Medaglia Francesca, Pettorini Rosanna.
Destinatari: alunni ipovedenti e non vedenti frequentanti la scuola Superiore.
La solfatara di Pozzuoli
Caratterizzata da continue esplosioni e da emissioni di fango, vapori e gas a temperature superiori ai
100° C, la solfatara di Pozzuoli rappresenta uno dei più vistosi fenomeni d’attività vulcanica. Le pareti
del cratere sono formate da tufi. Si entra per un’apertura tagliata nella parete ovest e si arriva ad un
piano completamente arido, nel quale si aprono parecchie fumarole. Percuotendo il terreno si sente un
rumore di vuoto, che in realtà è dovuto dai gas e dai vapori delle fumarole. Verso nord si passa accanto
alle Stufe, costruzione racchiudente alcune fumarole a 98°. Qui ebbero luogo le prime esplosioni che
formarono la Solfatara, e in essa fino al XV secolo si notava la massima attività.
Ossidiana
Roccia vulcanica vetrosa; si forma quando il magma che fuoriesce in superficie come lava si raffredda
così rapidamente da non avere il tempo di cristallizzare. L'ossidiana è di solito nero e traslucido, ma può
presentare anche colore rosso o bruno. Viene facilmente scheggiata e per questa sua proprietà era
utilizzata dagli uomini primitivi nella fabbricazione d’armi e utensili. Attualmente è usata come materia
prima per la “lana di roccia”.
Lava
Roccia fusa fuoriuscita dalla superficie terrestre in seguito ad un'eruzione vulcanica; il termine si
applica anche alla roccia formatasi per raffreddamento del materiale eruttato. Le principali varietà di
rocce laviche sono la riolite, il basalto e l'ossidiana. La riolite e il basalto, entrambi con struttura
cristallina, si formano rispettivamente per solidificazione di lave; l'ossidiana invece si forma per rapido
raffreddamento di lave acide.
Ematite
Importantissimo minerale industriale, è presente in varie parti del mondo in cospicui giacimenti che
sono intensamente sfruttati per l’estrazione del ferro. Trae il nome dal greco: significa "sangue" per il
caratteristico colore rosso della sua polvere. Grigio acciaio scuro e opaco in massa, presenta la
peculiarità di rilevarsi trasparente e rossa se osservata in lamine sottilissime. Oltre a costituire la
principale fonte del ferro, l'ematite è utilizzata per la produzione di abrasivi e pigmenti.
Zolfo
E’ un minerale molto importante per l’industria chimica. E’ utilizzato per la produzione di acido solforico,
fiammiferi, insetticidi, polvere da sparo ecc. Elemento tenero, giallo chiaro, brucia con una fiamma
azzurra sprigionando SO2. Si carica di elettricità per sfregamento.
Calcite
E'
sicuramente
uno
dei
minerali
più
noti
e
abbondanti.
Principale componente dei calcari è presente in quasi tutti gli altri tipi di rocce. Cristallizza esibendo
una notevole varietà di forme spesso eccezionalmente eleganti e ricercatissime dai collezionisti.
Incolore e limpidissima se pura, può assumere i più svariati colori per la presenza di varie impurezze. Di
calcite sono costituite anche le stalattiti, che pendono dal soffitto di grotte e caverne, il guscio di
molti molluschi e intorno a sorgenti calde costituisce tufo e travertino. E’ utilizzata per la produzione
di calci, cementi, pietre da costruzione, dell’anidride carbonica liquida, fertilizzanti ecc.
Covellina
E' un minerale molto tenero, pesante e fragile. Generalmente si presenta in masse lamellari o compatte
di colore azzurro iridescente. Si sfalda facilmente in sottili lamini. E’ facilmente fusibile, brucia con una
fiamma azzurra accompagnata da fumi solforosi.
Biotite
Minerale di colore nero, bruno o verde scuro, tenero e pesante, perfettamente sfaldabile. Difficilmente
fusibile, si presenta in fasci o in blocchi di fogli sottilissimi.
Mica
Le miche costituiscono un gruppo di minerali che presentano una perfetta sfaldatura basale che li
rende separabili in lamine sottili ed elastiche. Le miche più importanti sono la muscovite, la flogopite, la
lepidolite e la biotite. Fogli sottili venivano usati in Russia come vetri per finestre, oggi utilizzato come
isolante elettrico.
DESCRIZIONE:
Il sussidio si caratterizza con la riproduzione rudimentale della solfatara di Pozzuoli( NA) e la
presentazione di alcune forme di materiale minerario quali:calcite, novellina, ossidiana, lava rossa,
mica nera, ematite, mimetite, biotite e zolfo.
Per la realizzazione del sussidio il materiale utilizzato, oltre alle forme minerarie citate, è
stato usato una tavola di compensato della grandezza di 60 X 40 cm, la dattilobraille per poter
creare la leggenda da affiancare al materiale minerario, una rete metallica sulla quale è stata
collocata della stoffa imbevuta di acqua e gesso per realizzare il cratere vulcanico.
FINALITA’ ED OBIETTIVI:
La finalità prevede il sapere esplorare il sussidio per avere una rappresentazione mentale
dell’ambiente.
L’utilizzo del sussidio prevede come obiettivo la conoscenza del materiale minerario
presente nello stesso, conoscenza tattile attraverso l’esplorazione delle forme e conoscenza della
natura del materiale grazie alla leggenda braille.
FUNZIONE PERCETTIVA E PSICHICA:
Attraverso l’esplorazione tattile è possibile discriminare, analizzare le caratteristiche del minerale.
Le forme minerarie analizzate richiedono un affinamento del tatto per potere esplorare lo stesso e
poterne analizzare le caratteristiche.
LINGUAGGIO:
Il codice utilizzato per la descrizione del materiale è il braille, ma anche una leggenda scritta per
persone vedenti in quanto il sussidio è rivolto sia ai soggetti vedenti che non vedenti.
METODO DI PRESENTAZIONE:
Il sussidio è rivolto alla fascia di età compresa nella scuola Media-Superiore, come sussidio per la
materia di scienze naturali.
Viene presentato descrivendone le caratteristiche, il materiale presente, ed attraverso un uso
individuale viene permesso al soggetto di analizzare, discriminare, confrontare il materiale
minerario presente.
GUIDA ALL’OSSERVAZIONE:
La difficoltà percettiva richiede una attenta percezione del materiale presente in quanto le
caratteristiche percettive dello stesso richiedono una affinità tattile.
ATTIVITA’ COLLATERALI:
Attraverso la manipolazione delle forme minerarie si colgono aspetti quali: il peso, la forma, le
dimensioni, gli aspetti tattili come liscio, ruvido, spinoso proprie della materia analizzata.
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