L`Antisemitismo nel Medioevo e nell`Età Moderna

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L'Antisemitismo
nel Medioevo e
nell'Età Moderna
Classe II D
A. S. 2013/2014
Nota del docente: l'attività didattica proseguirà nel corso della
classe terza con un esame più approfondito dell'antisemitismo nella
storia del XX secolo, con particolare riferimento all'antisemitismo
nazista, alla Shoah, al Sionismo ed alla storia dello Stato di Israele.
Ebraismo e
Cristianesimo:
contrasti
Ebraismo e
Cristianesimo:
differenze
La Diaspora
Il ghetto
L'Ebraismo
L'Età Antica
e Medioevale
Gli Ebrei
nel Medioevo
Definizione
Antisemitismo
La prima
Età Moderna
La cacciata degli
Ebrei dalla
Spagna
Secoli XIX e XX
La Shoah
Il Mercante
di Venezia
Il caso
Dreyfus
L'Eugenetica
I Pogrom
Antisemitismo: definizione.
'Avversione e ostilità contro gli Ebrei.'
Da Anti- : 'contro'
e Semita: discendente dalla stirpe di Sem, figlio di Noè. Modo per
riferirsi alla stirpe ebraica.
Sitografia di riferimento:
http://it.wikipedia.org/wiki/Antisemitismo
http://storiadisraele.blogspot.it/2010/08/il-termine-antisemitismo.html
http://www.treccani.it/enciclopedia/antisemitismo/
Uno stereotipo antisemita: la
deformità fisica come segno della
deformità morale. L’ebreo, figura
contorta, dalle gambe corte e dal
naso pronunciato.
Differenze tra Ebraismo e Cristianesimo:
-Due religioni sono diverse perché hanno (in tutto o in parte) testi sacri
diversi. Due confessioni interne a una stessa religione interpretano in
modi diversi gli stessi testi sacri.
Religioni
Testi sacri
Ebraismo
Quello che i Cristiani definiscono
“Antico
Testamento”,
gli
Ebrei
chiamano Bibbia. Nella Bibbia vengono
ritenuti 'legge' i primi 5 libri, il
Pentateuco (chiamato Torah).
Cristianesimo
Bibbia intesa come unità di Antico e
Nuovo Testamento.
Concezione di Dio
Ebraismo
Monoteismo assoluto. Il patto che lega
il popolo ebraico a Dio è la Torah.
Cristianesimo
Monoteismo, ma concezione trinitaria
di Dio. Convinzione che il Messia sia
sceso sulla terra, sia morto e risorto,
e che abbia dato compimento
all'Alleanza che Dio aveva Stretto con
Mosè.
Religione e predicazione
Ebraismo
L'Ebraismo è la religione di un popolo
eletto, cioè scelto, da Dio. Dio ha dato
la Torah come legge agli Ebrei.
Cristianesimo
Dio ha parlato a tutti, non ai soli Ebrei,
perciò è necessario predicare ed
annunciare a tutti la “Buona Novella”.
Sitografia di riferimento:
http://it.wikipedia.org/wiki/Cristianesimo_ed_ebraismo
http://spazioinwind.libero.it/popoli_antichi/Religioni/ebraismocristianesimo.html
Motivi di contrasto tra Cristianesimo ed Ebraismo:
I rapporti tra ebrei e cristiani sono spesso stati difficili. Ci sono almeno
due ragioni di ordine teologico. Dal punto di vista cristiano, infatti:
 come è possibile che il popolo scelto da Dio per siglare l' Antica
Alleanza non abbia riconosciuto la venuta del Messia?
 come è possibile che proprio la stirpe scelta da Dio con Mosè abbia
mandato a morte Cristo? [Infatti i Vangeli ci dicono che furono gli
Ebrei, non le autorità romane a volere la morte di Gesù.]
Oggi le Chiese cristiane cercano la tolleranza e il dialogo con la religione
ebraica, ma in passato ci sono stati anche forti contrasti. Per quel che
riguarda i Cattolici, negli anni '60 del secolo XX, la Chiesa ha:
 eliminato dalla sua liturgia la preghiera per la conversione degli
Ebrei.
 smentito definitivamente l' accusa agli Ebrei di “deicidio”(cioè di
essere stati la causa della morte del Cristo.
L'accusa di deicidio attualizzata in una vignetta.
Sitografia di riferimento:
http://www.itctosi.va.it/speciali/tosi/ebrei/Il%20rapporto%20fra
%20ebrei%20e%20cristiani.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Oremus_et_pro_perfidis_Judaeis
http://it.wikipedia.org/wiki/Deicidio
http://www.treccani.it/enciclopedia/deicidio/
La Diaspora:
Termine greco (διασπoρά) che ha il significato di “dispersione”.
Il popolo ebraico ha subito due “dispersioni”: la prima ad opera dei
Babilonesi, la seconda e definitiva ad opera dei Romani.
Sotto la dominazione romana, gli ebrei di Palestina avevano dato vita a
continue rivolte perché gli Ebrei rifiutavano il politeismo romano e la
divinizzazione dell'imperatore. Inoltre, molti credevano nell'arrivo di un
messia, nel senso di re o condottiero, che avrebbe liberato il popolo
ebraico dall'occupazione romana.
A metà del I d. C. le rivolte ebraiche sfociano in guerra aperta. I Romani
inviano diverse legioni che per anni sono impegnate, non senza fatica, a
soffocare le rivolte città per città. Nel 70 d. C. i Romani riconquistarono
Gerusalemme e, come atto dimostrativo, distrussero il Tempio di
Gerusalemme (non sarà più ricostruito, l'unico muro rimasto in piedi è
chiamato oggi “Muro del Pianto”).
La Palestina fu devastata dalla guerra tra Romani ed Ebrei rivoltosi, e le
popolazioni ebraiche (in parte ridotte in schiavitù) furono disperse in
tutto il territorio dell'impero.
Sitografia di riferimento:
http://it.wikipedia.org/wiki/Diaspora
http://www.treccani.it/enciclopedia/diaspora_(Enciclopedia-dei-ragazzi)/
http://www.okpedia.it/diaspora_ebraica
Il Muro del Pianto a Gerusalemme.
Il Ghetto e gli Ebrei del Medioevo:
Gli Ebrei nel Medioevo: Nel Medioevo la Chiesa proibiva e condannava il
prestito con interesse considerandolo peccato di usura. Per i Cristiani era
dunque proibito prestare denaro con interesse, era invece tollerato che lo
facessero gli Ebrei, che erano molto ricercati per questa funzione.
Gli Ebrei, inoltre, erano spesso costretti ad abitare solo in zone
specifiche delle città e, anche quando potevano permetterselo, non era
dunque per loro possibile investire in possedimenti terrieri fuori dalle
zone a loro dedicate. Per questo le comunità ebraiche esercitavano
attività legate al secondario (artigianato) e al terziario (commercio e
prestiti). Per questo, divennero col tempo per lo più comunità medio-alto
borghesi.
Il ghetto: “Zona circoscritta di una città in cui una comunità è costretta
a stare.” Il termine proviene dall'ebraico ed indicava inizialmente il
quartiere ebraico di Venezia; successivamente per estensione indicò il
quartiere ebraico delle principali città europee. In alcuni periodi storici
gli Ebrei non potevano spostarsi liberamente dal ghetto e subivano
discriminazioni ed anche violenze. Durante la storia moderna,
particolarmente duro fu il periodo della Riforma e Controriforma e delle
Guerre di Religione del XVII secolo.
Sitografia di riferimento:
http://it.wikipedia.org/wiki/Ghetto
http://www.treccani.it/enciclopedia/ghetto/
http://www.pixem.it/pixshoah/argomenti/ghetti.htm
Il Portico d'Ottavia: la zona del
ghetto di Roma in un'immagine
d'epoca.
Il ghetto di Venezia oggi: il termine ghetto
nasce inizialmente proprio per indicare il
quartiere ebraico di Venezia.
Le espulsioni degli Ebrei: il caso della Spagna.
Le comunità ebraiche subirono espulsioni da diversi regni europei
(Inghilterra, Spagna) nel corso del Medioevo e dell'Età Moderna.
Gli Ebrei della penisola Iberica sono detti ebrei sefarditi. Perseguitati già
nel corso del Basso Medioevo e della prima Età moderna per motivi
religiosi, la loro condizione peggiorò con l'Inquisizione spagnola.
Nel 1492 la monarchia spagnola aveva decretato che gli Ebrei dovessero
per forza convertirsi oppure abbandonare il regno. Gli Ebrei convertiti
erano detti marranos (il termine 'marrano' ha assunto la connotazione di
insulto nella lingua italiana, col significato di 'villano, traditore').
Alcune famiglie di Ebrei convertiti si integrarono nella società spagnola,
ma molti si convertirono solo esteriormente e, sospettati di questo,
continuarono a essere perseguitati. Perciò, gran parte della comunità
ebraica sefardita lasciò progressivamente la penisola iberica, dirigendosi
verso luoghi in cui c'era maggiore tolleranza religiosa (Olanda, Repubblica
di Venezia). Da sottolineare il contributo degli ebrei sefarditi allo
sviluppo commerciale e coloniale nell'Olanda del '600.
Sitografia di riferimento:
http://it.wikipedia.org/wiki/Marrano
http://www.treccani.it/enciclopedia/tag/marrano/
http://unaparolaalgiorno.it/significato/M/marrano
Ferdinando II d'Aragona
e Isabella di Castiglia,
re cattolici di Spagna,
emettono nel 1492 l'ordine
di espulsione delle
comunità ebraiche
da tutto il regno e dai suoi
possedimenti,con il
decreto di Alhambra.
Il Mercante di Venezia e l'antisemitismo.
Il Mercante di Venezia è una commedia di William Shakespeare,
ambientata appunto nella Venezia del secolo XVI.
Trama: Un giovane veneziano vuole corteggiare una ricca ereditiera. Per
questo ha bisogno di soldi che chiede ad Antonio, mercante di Venezia, il
quale però non li ha a disposizione perché ha investito tutto in un carico di
navi che avrebbe dovuto fare ritorno a Venezia di lì a poco.
Antonio decide allora di chiedere in prestito la somma necessaria e si fa
garante per l'amico presso un ricco usuraio ebreo, Shylock.
Shylock odia i cristiani e in particolare Antonio, che presta denaro senza
interesse e gli rovina così gli affari. L’usuraio decide comunque di
concedere il prestito, ma vuole come garanzia una libbra di carne di
Antonio.
Antonio, sicuro che le navi stiano per tornare, accetta le condizioni. Le
navi però tardano e Shylock porta Antonio di fronte al doge per far
valere i suoi diritti.
L'amico di Antonio, che nel frattempo ha sposato l'ereditiera, potrebbe
ora pagare, ma Shylock è irremovibile: il tempo è scaduto e ormai vuole la
libbra di carne di Antonio (cioè la sua morte).
Si tiene un lungo processo, alla fine del quale il doge stabilisce che
Shylock possa prendersi la libbra di carne, ma senza versare una sola
goccia del sangue di Antonio, in caso ciò fosse avvenuto il colpevole
sarebbe incorso nella condanna a morte .
Shylock è dunque costretto a rinunciare tanto ai soldi che aveva dato in
prestito che alla libra di carne.
Il Mercante di Venezia e l'antisemitismo: Shakespeare scrive la sua
commedia per il pubblico inglese del '500, un pubblico tra cui circolavano
le idee che gli ebrei odiassero i cristiani e fossero spietati usurai.
Non possiamo sapere se Shakespeare condividesse realmente tali
convinzioni, ma di certo il ricorso a stereotipi antisemiti non ostacolò
l’enorme successo che la commedia ottenne tra i contemporanei e
successivamente.
Sitografia di riferimento:
http://it.wikipedia.org/wiki/Il_mercante_di_Venezia
http://www.shakespeareweb.it/teatro/1594_il_mercante_di_venezia/il_
mercante_di_venezia.htm
http://www.ranchibile.org/attivita/sc/biblio/rec/mercante.html
Un ritratto di inizio Novecento
di un attore nella parte di
Shylock.
Edizione del Mercante di Venezia nel XVII
secolo.
Film del 2004 ispirato alla commedia di
Shakespeare.
Il caso Dreyfus
Nella Francia degli ultimi decenni dell'Ottocento era molto sentita la
rivalità con l’Impero Tedesco. In particolare, era stato un autentico
trauma nazionale la sconfitta di Sédan che nel 1870 aveva portato alla
caduta di Napoleone III.
Nell'opinione pubblica francese si diffuse la tesi complottistica: le
sconfitte con la Germania erano state causate da ufficiali francesi che
avevano svelato segreti militari all'esercito tedesco.
I sospetti di spionaggio furono fatti ricadere su un ufficiale ebreo,
Alfred Dreyfus.
Dreyfus si prestava perfettamente al ruolo di capo espiatorio, in quanto
le idee antisemite erano molto diffuse nella Francia del XIX secolo.
Inoltre, era originario dell’Alsazia, zona di confine contesa tra le due
potenze.
Nel 1894, Dreyfus venne degradato, arrestato e condannato alla
deportazione a vita nell'isola del Diavolo.
Non tutti furono però convinti della sua colpevolezza e, tra gli
intellettuali francesi, alcuni denunciarono il fatto che l'esercito, per
discolparsi dei propri insuccessi, avesse scelto di far ricadere la colpa su
un innocente, anche perché ebreo.
Il più famoso intervento a favore di Dreyfus fu quello dello scrittore
Émile Zola, che scrisse una lettera al Presidente della Repubblica
Francese dal titolo “J'accuse” (“io accuso”), in cui si denunciava che
l'esercito aveva fatto ricadere le proprie colpe su un innocente e che il
processo a suo carico era stato sommario.
Nacque così l' “Affaire Dreyfus” che divise l'opinione pubblica francese
in innocentisti e colpevolisti.
Il caso si risolse definitivamente soltanto con un secondo processo
conclusosi nel 1906 e da cui Dreyfus uscì pienamente scagionato.
Sitografia di riferimento:
http://www.treccani.it/enciclopedia/alfred-dreyfus/
http://it.wikipedia.org/wiki/Affare_Dreyfus
http://www.pbmstoria.it/dizionari/storia_mod/d/d094.htm
Foto di Alfred Dreyfus.
La lettera di Émile Zola pubblicata nel
1898 sulla rivista letteraria Aurore: era
indirizzata al Presidente della Repubblica
, ed aveva come titolo “J'accuse!”
La degradazione di Alfred Dreyfus in una
stampa dell'epoca.
I Pogrom
Il termine pogrom deriva dal Russo, con il significato di “devastazione”. Si
tratta di spedizioni punitive contro le comunità ebraiche dell'Impero
Russo, avvenute lungo il corso della storia moderna, ma che si sono
intensificate negli ultimi anni dell'Ottocento e nei primi del Novecento.
L'Impero Russo, alla fine dell'Ottocento, si trovava in una situazione di
crisi profondissima e la popolazione dava vita a frequenti rivolte e moti
insurrezionali (ne è un esempio l'assassinio dello Zar Alessandro II nel
1881; questo stato di cose porterà nel 1918 allo scoppio della Rivoluzione
d'Ottobre) .
Le autorità russe vedevano di buon occhio il fatto che il popolo potesse
sfogare il proprio malcontento, per questo tolleravano e incoraggiavano i
Pogrom, alimentando sospetti e pregiudizi sulle comunità ebraiche che
erano considerate come capri espiatori ideali.
Così, senza alcun ostacolo opposto dalle forze dell'ordine, la folla
inferocita attaccava ghetti e comunità ebraiche saccheggiando e
devastando.
Queste le principali accuse agli Ebrei:
- erano spietati usurai, pronti a tutto pur di arricchirsi alle spalle del
popolo russo che moriva di fame.
- erano responsabili della morte di Cristo, e la comunità ortodossa aveva
dunque il dovere di vendicare il deicidio compiuto.
Sitografia di riferimento:
http://it.wikipedia.org/wiki/Pogrom
http://www.treccani.it/enciclopedia/pogrom/
http://www.ushmm.org/wlc/it/article.php?ModuleId=10005183
L'attentato ad Alessandro II in una
stampa dell'epoca.
Eugenetica ed antisemitismo.
Eugenetica: idea che si possa e di debba raggiungere il “perfezionamento”
della specie umana tramite selezione.
La teoria eugenetica nasce nel clima intellettuale della seconda metà
dell'Ottocento, in cui era diffuso il Positivismo.
Positivismo: movimento di pensiero del XIX secolo, che si proponeva di
applicare i metodi e le conclusioni delle scienze positive a tutte le realtà
della vita umana.
Nella scienza ottocentesca si era sviluppata la genetica, nel senso della
scoperta e dello studio di caratteri ereditari nell'uomo. Uno dei fondatori
della genetica fu Mendel.
Nella cultura positivistica la scoperta della genetica portò a conclusioni
deterministiche sulla natura dell'uomo: se un uomo era onesto piuttosto
che delinquente, intelligente piuttosto che stupido, ciò era stato
determinato in grandissima parte dai suoi caratteri ereditari.
In questo quadro si diffusero due tipi di conclusioni:
 era dimostrabile geneticamente l'esistenza “razze” all'interno della
specie umana ed alcune “razze” erano per natura superiori e
destinate a comandare su altre;
 all'interno di una stessa “razza” era possibile agire per ottenere un
“perfezionamento”, isolando i caratteri ereditari sgraditi (e le
persona che ne erano portatrici).
Teorie di questo tipo furono diffuse tra gli ultimi decenni dell'Ottocento
e i primi del Novecento in Europa e negli Stati Uniti e furono applicate
sulle politiche dell'immigrazione, come giustificazione del colonialismo, o
sul trattamento di malattie (per esempio quelle mentali).
Nella Germania nazista, il culto della purezza della razza raggiunse il
culmine:
 la razza ariana andava perfezionata eliminando al suo interno
caratteri ereditari sgraditi;
 la razza ariana era per sua natura destinata a dominare sulle altre e
se non c'era riuscita fino ad allora la colpa era del fatto che era
mischiata ad altre razze che complottavano contro di essa
all'interno del territorio tedesco.
In entrambi i casi, membri di razza ariana “non utili” e membri di altre
“razze” nel territorio tedesco furono da subito discriminati e, con un
progressivo crescendo di violenza, perseguitati. In questo quadro rientra
anche la Shoah.
Sitografia di riferimento:
http://it.wikipedia.org/wiki/Eugenetica
http://it.wikipedia.org/wiki/Razzismo_scientifico
http://it.wikipedia.org/wiki/Eugenetica_nazista
http://www.treccani.it/enciclopedia/eugenetica/
La craniologia di fine Ottocento si
sforzò di dimostrare la maggiore
vicinanza ai primati dell'uomo di
colore rispetto all'uomo bianco.
Tentativo, risalente agli anni '20 del
Novecento, di associare particolari tipologie
di cervello a determinate tendenze criminali.
Distribuzione delle “razze” in Europa secondo uno
scienziato americano degli anni '10 del secolo XX.
Shoah: definizione.
Dall'ebraico 'Distruzione', 'Catastrofe'.
Consistette nello sterminio di oltre 5 milioni di Ebrei durante la Seconda
Guerra Mondiale ad opera dei Nazisti. La Shoah è definita anche
Olocausto,cioè 'sacrificio'. E' il risultato dell'applicazione della 'soluzione
finale' nazista al “problema” degli Ebrei.
Sitografia di riferimento:
http://it.wikipedia.org/wiki/Olocausto
http://www.treccani.it/enciclopedia/shoah/
http://www.ushmm.org/it/holocaust-encyclopedia
Bambini in un campo di concentramento.
Anna Frank morì nel marzo del 1945
nel campo di Bergen Belsen.
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