Il raumplan. Adolf Loos. Villa Müller, Praga, 1928-30 planimetria scala 1:500 7 4 5 +2.38 1 +1.19 6 5 4 +2.38 1 +5.61 +5.95 +3.57 3 +2.89 2 2 +2.89 3 4 4 2 3 2 +9.35 4 +1.19 5 +1.19 1. Livello ingresso 3 1 +0.00 1 +9.35 2 1 Atrio 2 Guardaroba 3 Chauffeur 4 Salone 5 Dispensa 2. Pianta del piano terra rialzato 1 Salone 2 Stanza del signore/Boudoir 3 Stanza dei signori/Biblioteca 4 Cucina 5 Sala da pranzo 3. Pianta del piano primo 1 4 1 Camera da letto padronale 2 Spogliatoio del signore 3 Bagno 4 Appartamento degli ospiti 5 Camera da letto dei bambini 6 Stanza dei bambini 7 Spogliatoio della signora 8 Balcone 4. Pianta del piano secondo 0 1 5 10 1 Stanza da pranzo estiva 2 Camera oscura 3 Terrazza sul tetto 0 1 5 10 prospetto sud-ovest prospetto sud-est prospetto nord-est prospetto nord-ovest +12.75 +12.75 +9.35 +9.35 +7.14 3 +5.95 +4.76 +3.57 2 4 3 4 2 5 1 sez aa’ +3.57 +2.38 7 +1.19 6 +0.00 -1.02 -1.70 1 +5.95 +4.76 +2.38 +1.19 +7.14 +0.00 -1.02 -1.70 sez bb’ sez bb’ 6.26 sez aa’ 12.52 6.26 sez aa’ 1 Garage 2 Salone 3 Camera da letto padronale 4 Dispensa 6.26 6.26 18.21 0 1 5 10 5.69 sez bb’ 1 Guardaroba/vestibolo 2 Boudoir 3 Stanza degli ospiti 4 Camera da letto dei bambini 5 Sala da pranzo 6 Lavanderia/stanza per asciugare 7 Dispensa “La mia architettura non è concepita come piani, ma come spazi. Io non disegno piante, facciate, sezioni. Per me non c’è il piano terreno, il primo piano, eccetera. Per me ci sono solo spazi continui e contigui, stanze e antistanze, terrazzi, e così via. Ogni spazio necessita di una differente altezza: la stanza da pranzo è certamente più alta della cucina e della dispensa, di conseguenza i soffitti sono a livelli diversi. I livelli si fondono e gli spazi si relazionano tra loro…Legare questi spazi in modo che il salire e lo scendere siano non Analizzare il progetto elaborando piante in scala 1:100 e schemi in scala 1:100/1:200 sui seguenti temi: 1. geometria e tracciati regolatori; 2. la tettonica: gli elementi strutturali e la tessitura dei solai; 3. funzioni e ordine del movimento; 4. l’articolazione dello spazio: gerarchie e interrelazioni spaziali; 5. le visuali e l’illuminazione: il rapporto tra contesto e architettura solo impercettibili ma anche pratici: in questo io vedo ciò che per altri è il grande segreto, mentre per me è solo una logica conseguenza....è proprio questa interazione e austerità spaziali che sono stato capace finora di realizzare meglio nella casa del Dottor Müller”.