Focus scuola Istituto d’istruzione superiore d’Adda Valsesia: testimone di un cambiamento geologico Descrizione del Supervulcano della Valsesia Il Monte Fenera e le sue grotte 1 MAGGIO 2011 Il tempo delle erbe, una serie di immagini illustranti le erbe Valsesiane. 1 MAGGIO 2011 IN QUESTO NUMERO Focus Scuola ABBIAMO AVUTO UN’OPPORTUNITÁ, GIOCHIAMOCELA. Focus, questo mese, ci ha regalato una grande opportunità: avere la possibilità di essere pubblicati sul suo giornale. Non è cosa do poco non credete? Certo ci sarà da lottare, è normale, e che vinca il migliore (speriamo noi!!!). Su questo nostro piccolo numero scopriremo che viviamo in una zona molto importante per la storia geologica del nostro Paese. La maggior parte delle persone che vivono in Valsesia e dintorni non immaginano nemmeno quello che è successo sotto i loro piedi milioni di anni fa. Deformazioni, terremoti, c’era pure un supervulcano.. che non è una cosa che si trova tutti i giorni! In particolare studieremo le formazioni geologiche, le varie rocce che si sono formate col passare dei millenni (dai nomi impensabili… viene da pensare: “ma quegli scienziati che fantasia avevano?”), approfondimenti sul nostro monte Fenera, studieremo anche le varie tipologie di erbe nostrane medicinali, e non. In più sarà inserita una pagina piena di curiosità provenienti da tutto il mondo, in particolare dalla nostra Valsesia. Probabilmente se tutti noi avessimo una conoscenza maggiore della nostra zona, avremmo un maggior rispetto, sia sotto il punto di vista ambientale sia sotto quello culturale. Con questo voglio dire che dopo aver studiato in questa maniera la “storia” del nostro territorio, quando poi passi in macchina, in moto, o in bicicletta o, perché no, a piedi (visto che ci sono delle bellissime passeggiate…) guarderemo la Valsesia in una maniera diversa. E fidatevi, una volta scoperto questo “nuovo mondo” vi sembrerà sempre più bello ogni giorno. INDICE Sapere Pag. 4 Portfolio Il tempo delle erbe Qui parliamo di erbe medicinali ma non solo. Leggete e scoprite come curarvi senza dover passare per forza dalla farmacia! Per finire, scopriremo le antiche ricette dei nostri nonni. Rubriche Curiosità dal mondo Pag. 9 pag Loris Marchiori, Il direttore Area Divertimento Dossier Il monte Fenera e le sue grotte Pag. 10 Pag. 14 Esploriamo il nostro speciale Monte a forma di panettone nelle sue più profnde cavità. Impareremo i segreti delle sue rocce e delle sue grotte. Un vulcano al nord: il Supervulcano valsesiano Pag. 3 Pag. 14 Parliamo del nostro supervulcano: così grosso da comprendere le province di Biella, Vercelli e Novara. Capace di comprendere la Valsesia, Val Sessera ed arrivare fino al Lago Maggiore. Incredibile non credete? Sapere Geologia Pag. 10 Valsesia: testimone di un cambiamento geologico Ecco come si presenta la nostra valle dopo i vari mutamenti geologici. Linea insubrica, ofioliti, peridotiti.... venite a scoprire cosa sono! 2 AREA DIVERTIMENTO ORIZZONTALI: 1) Formazione delle montagne; 7) Preposizione semplice; 8) Erba presente nelle cucine medievali; 11) Carta senza vocali; 12) Lavora in osteria; 13) Famoso cartone della Pixar 2003 con protagonista un pesce pagliaccio di nome...; 14) Aumenta con il passare degli anni; 16) Tipico personaggio spaventoso delle fiabe; 19) Sigla di Teramo; 20) Abbreviazione di esempio; 21) Lo è quello del Monte Fenera VERTICALI: 2) Possono essere sedimentarie o metamorfiche; 3) Animale domestico; 4) Forma le vie aeree superiori; 5) Acronimo del Sistema Internazionale di misura; 6) Situazioni non sicure; 9) Messaggero di Zeus e Dio della ragione nella religione greca; 10) Continente che insieme all’Europa ha formato la catena montuosa degli Urali; 13) Prènom in italiano; 15) Acronimo di The Onion Router; 16) Sistema operativo Apple dal 1984 Mac e...; 18) Topo senza vocali; 19) Sigla di Torino C'è una umile famiglia di contadini in provincia di Treviso che dopo una giornata di duro lavoro si riunisce a tavola per la cena. Il capofamiglia sta per aprire una bottiglia di vino quando uno squadrone di nazisti irrompe nell'umile dimora abbattendo la porta... - GESTAPO!!! - No grassie... ghe pensi mi! G'ho 'l cavatapi! 3 PORTFOLIO IL TEMPO DELLE ERBE. . . Le piante rappresentano i più importanti produttori naturali di cibo, legno, fibre, oli e sostanze medicinali. Da sempre esse hanno influenzato in misura rilevante gli aspetti fondamentali della vita quotidiana dell'uomo, sia economici che culturali o politici. Presumibilmente l'uso a scopo alimentare dei prodotti vegetali è stato il primo ad essere sperimentato dalla specie umana. Tutte le erbe aromatiche, sono anche medicinali ed è quindi necessario tenere presente tale caratteristica. . L'uso di erbe medicinali sta guadagnando sempre più popolarità al giorno d'oggi, per questo le persone hanno iniziato a cercare alternative ai farmaci convenzionali; l'uso di erbe per scopi curativi è più comune in Europa che in Italia. Inoltre l'aggiunta di aromi nell'alimentazione è un uso molto comune e importante per esaltare il gusto e il gradimento dei cibi e renderli più digeribili. La virtù degli aromi, oltre quella d'insaporire i cibi, è quella di aiutare la digestione, con un aumento nella produzione di saliva, con il favorire la produzione di succhi gastrici, con l'impedire fermentazioni intestinali. Nella conservazione dei cibi, l'uso di particolari spezie, ha lo scopo d'impedire il proliferare di batteri; ogni cucina propone le sue erbe aromatiche e quella italiana ne presenta un'ampia scelta. BORRAGINE (borrago officinalis) : pianta introdotta nel Medioevo grazie alle comunicazioni con l’Africa. E’ una pianta annuale che cresce spontaneamente in zone molto umide, formando dei grossi ciuffi e dei fiori blu che conserva per tutta l’estate. Le foglie crude si mangiano in insalata oppure cotte nelle minestre o nelle frittate; si può produrre anche un succo depurativo e degli infusi efficaci per calmare la tosse. 4 ACETOSELLA (rumex acetosa) : già diffusa nelle cucine del Medioevo, l’acetosella era usata per insaporire le pietanze grazie alla particolare acidità delle sue foglie., oggi le sue foglie vengono consumate soprattutto in Irlanda e in Lapponia dove vengono bollite. E’usata anche come smacchiatore. E’ molto diffusa nei prati e nelle radure montane dove si distingue per il suo colore tendente al rosso. ERBA CIPOLLINA (allium schoenoprasum) : pianta molto più bassa e sottile della cipolla d’inverno, alla fioritura si arricchisce di fiori rosa o porporini. Cresce nel nord Europa e in America Settentrionale, resiste al freddo grazie alle foglie aghiformi. E’ utilizzata in insalata e per aromatizzare. TARASSACO (taraxacum officinale) : pianta scoperta da Bock nel 1546 come potente diuretico, assume molta importanza nella medicina tanto che esiste la tarassacoterapia. Cresce tutto l’anno con fiori che si chiudono di notte ma si aprono al sorgere del sole; sono presenti varie specie. 5 MALVA (malva sylvestris): Pianta che cresce spontaneamente, diffusa in medicina come efficace protezione contro i dolori di stomaco, ma anche per produrre una pomata contro le punture di insetti. In cucina viene consumata come verdura soprattutto nell’insalata dove ha un accentuato effetto lassativo. PRIMULA (primula vulgaris) : Pianta tra le più diffuse, in latino il suo nome significa pianta che fiorisce prima di altre; proprio per questo molte delle piante non vengono impollinate a causa della carenza di insetti. I suoi fiori hanno un colore che varia dal giallo al rosa. Usato soprattutto per scopi medicinali contro i reumatismi e la gotta, il suo infuso è prescritto contro le emicranie. LINGUA DI CANE (plantago lanceolata) : pianta diffusa in tutta Italia, ne esistono 23 specie. Il suo succo è usato in medicina come collirio per gli occhi affaticati e le sue radici grattugiate nel canale auricolare alleviano il mal di denti. In cucina le sue foglie vengono usate come insalata o cotte nelle minestre; i suoi semi sono il cibo preferito per gli uccelli in gabbia. 6 VALERIANELLA (valerianella locusta) : Pianta diffusa come ortaggio comune in tutta Europa, caratterizzata da fiori violacei che sbocciano tra aprile e giugno. Le foglie sono usate soprattutto in cucina come insalata perché ricche di vitamina A. SERPILLO (thymus serpillum): in Valsesia comunemente chiamata saleggia, assume forme diverse secondo le regioni e climi in cui si trova. Pianta aromatica molto diffusa nelle cucine europee, se seccato e conservato può mantenere il suo aroma per anni; i medicina usato come antisettico grazie all’olio contenuto nelle foglie. ORTICA (urtica dioica) Pianta diffusa ovunque ma anche molto fastidiosa a causa della sostanza urticante presente sulle foglie perché ricoperte da peli. Usata molto nella medicina grazie alle sue proprietà ma anche in cucina dove le foglie o vengono cotte e usate nelle minestre o vengono seccate per produrre degli infusi 7 3 ED ECCO ALCUNE RICETTE … TORTINO DI PATATE ALL’ERBA CIPOLLINA Ingredienti per 4 persone : 200g. di patate 100ml di panna da cucina 10g. di burro fuso 1 ciuffo di erba cipollina 20g. di parmigiano Preparazione : lavare le patate, lessarle con la pelle e quando sono cotte pelarle. Ridurle in puré, aggiungere alle patate la panna, il burro fuso, il parmigiano e l’erba cipollina, tagliata finissima con le forbici. Mettere il composto in uno stampo e passare in forno caldo per 10 minuti. FRITTATA ALLA BORRAGINE Ingredienti per 4 persone : 6- 8 foglie di borragine 4 – 6 uova 60 ml di panna da cucina 60 g. di burro un pizzico di sale Preparazione : pulire la borragine tenendo solo le foglie, scottarle e una volta raffreddate, tagliarle grossolanamente. A parte sbattere le uova intere con il sale, la panna e la borragine. Cuocere la frittata da entrambe le parti versandola in padella calda e unta. 8 CURIOSITA’ - Il Monte Rosa, ma perché “rosa”? Il Monte Rosa è il massiccio più esteso delle Alpi ed il monte più alto della Svizzera. Il suo nome non deriva, come si potrebbe pensare, dalle tinte rosa che colorano il massiccio all'alba e al tramonto ma dal latino rosia che significa ghiacciaio. -Chi erano i “Walser” ? I Walser ,una popolazione di coloni tedeschi originari del Vallese (una regione situata nell’attuale Germania), si stanziarono in Val Sesia tra l’800 e il 900 d.C. e formarono la prima colonia a nord di Novara fondando l’attuale città e meta turistica - alpina di Alagna e, in seguito, Rima e Rimella. A sinistra è riportata l’immagine di una tipica casa Walser. Il lago Effimero di Macugnaga, Una serie di fattori ambientali, ma soprattutto le temperature elevate che hanno caratterizzato l’inizio dell’estate 2002, hanno causato la formazione di un laghetto naturale incastonato fra le nevi perenni del ghiacciaio del Monte Rosa che domina la valle dove sorge Macugnaga, nota meta turistica. 9 DOSSIER Nell’odierna Balmuccia assistiamo tuttora ad uno spettacolo terrestre che c’è stato donato 200milioni d’anni fa dal nostro Pianeta: la famosa cicatrice emersa dallo scontro di due placche, ovvero la Linea Insubrica Vista Sesia. Nei pressi delle sue acque troviamo la linea Insubrica. La Valsesia è una valle alpina della provincia di Vercelli, le cui acque confluiscono nel fiume Sesia, dal quale essa prende il nome. La Valsesia si estende dal Monte Rosa fino a Romagnano Sesia e comprende diverse valli laterali. La Valsesia è soprannominata la Val dal Nut per mettere in risalto il suo incastonamento in mezzo alle alpi. Tra Varallo e Borgosesia è stato localizzato un supervulcano fossile attivo tra 250 e 300 milioni d'anni fa, il cui cratere misurava oltre 20 km LA PANGEA. Circa 300 milioni d’anni fa il mondo che noi ora conosciamo era costituito da un unico continente chiamato Pangea. Questa era circondata da un unico Oceano chiamato Panthalassa. Circa 256 milioni d’anni fa la superficie terrestre incominciò a sollevarsi a causa del calore prodotto dalla risalita dei magmi, dopo circa 30 milioni di anni il grande continente cominciò a spezzarsi in due parti chiamate Laurasia e Gondwana. L’acqua invase le aree depresse, dapprima formando piccoli bacini isolati, successivamente un primo mare, in seguito un oceano vero e proprio con le caratteristiche di un mare tropicale; venne così a formarsi un vasto oceano chiamato Tetide. 10 Veduta Satellitare dell’area occupata dalla Valesia LE OFIOLITI. Nel periodo geologico che va dai 190 a 140 milioni di anni fa la Tetide raggiunse la sua massima ampiezza formando una dorsale mediooceanica simile a quelle attualmente presenti negli oceani. A questo periodo risale la formazione di rocce sedimentarie. Le rocce di questo antico oceano si possono osservare oggi preservate in lembi distribuiti sulle catene montuose delle Alpi e dell’Himalaya. Queste rocce, note come Ofioliti, costituiscono buona parte delle Alpi occidentali. Le Ofioliti sono sezioni di crosta oceanica e del sottostante mantello che sono state sollevate o sovrapposte alla crosta continentale fino ad affiorare. La loro caratteristica principale è la colorazione verdognola che ricorda la pelle di molti rettili. Le Ofioliti sono conosciute nel lessico popolare con il termine di rocce verdi o pietre verdi. L'interesse per le Ofioliti crebbe a partire dai primi anni sessanta con la scoperta che questa sequenza di rocce era simile a quella che si ritrovava nei fondali oceanici in espansione. La grande importanza geologica delle Ofioliti risiede nel testimoniare, all'interno delle grandi catene montuose come le Alpi e l'Himalaya, la presenza di resti di un bacino oceanico preesistente consumato dal fenomeno della subduzione. In Valsesia si trovano pochi campioni d’Ofioliti lungo il corso del torrente Otro tra Riva Valdobbia ed Alagna, mentre la maggior parte delle rocce sedimentarie che formavano il fondale della Tetide si sono trasformate in rocce metamorfiche in seguito alle spinte prodotte dell’orogenesi alpina. LE OROGENESI. Circa 60 milioni di anni fa le correnti convettive dell’Astenosfera hanno spinto l’Africa e l’India verso l’Eurasia e hanno provocato l’apertura dell’Oceano Atlantico con lo spostamento verso Ovest di Nord e Sud America. Tutto ciò ha portato alla scomparsa della Tetide e lo scontro tra Africa e India con l’Eurasia ha dato origine a due orogenesi: quella alpina per lo 11 scontro tra Africa ed Europa e quella Himalayana per lo scontro tra India e Asia. Quest’ultima è la più recente ed è per questo che qui si trovano le vette più alte. L’Orogenesi alpina è ancora in corso e il confine tra la placca Eurasiatica e quella Africana è rappresentato da una grande frattura, detta linea Insubrica, che si sviluppa per circa 1000 chilometri da ovest verso est, dal Canavese alle Alpi Carniche. ... E IN VALSESIA? In Valsesia questo confine passa per Balmuccia, in località Gula dei Dinelli. L'eccezionalità del sito è legata alla possibilità, generalmente non comune, di osservare le famose peridotiti di mantello, rocce di origine molto profonda e per questo prive di quarzo e quindi di silice (materiale che rende le rocce più chiare e che diminuisce con la profondità). LE PERIDOTITI. Le peridotiti sono rocce ultrafemiche (basso contenuto di silice) caratteristiche del mantello superiore, costituite essenzialmente da Olivina e Pirosseno. Le peridotiti, a struttura granulare da media a grossolana, si presentano compatte e di colore verde tendente al nerastro. CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE rapidissimo che "congela" parte della roccia in uno stato amorfo; sono formate da pasta di fondo microcristallina; la loro Per roccia si intende un aggregato struttura è vetrosa; esempi sono il naturale di minerali, cristallini e/o basalto, il porfido e la pomice. Le rocce amorfi, particelle e solidi di vario tipo; sedimentarie sono le rocce generate per le rocce sono sostanze non esprimibili sedimentazione di detriti inorganici, con una formula chimica e organici e sali minerali, consolidati dalla generalmente formano masse ben successiva o contemporanea deposizione individuabili. Le rocce magmatiche, di una sostanza cementante. Sono le dette anche ignee, sono le rocce Nel cerchio rosso possiamo rocce più diffuse sulla superficie generate per raffreddamento del notare la differenza di colore terrestre in quanto coprono oltre l'80% tra una peridotite e una magma e vengono a loro volta delle terre emerse. Alcuni esempi sono qualsiasi roccia del fiume suddivise, in base alla velocità e al l'arenaria, il calcare, la dolomia. Le rocce luogo di raffreddamento del magma, in rocce metamorfiche sono rocce magmatiche o sedimentarie magmatiche intrusive o plutoniche, effusive o che sono state portate in condizioni di pressione e vulcaniche; le prime si formano all'interno della temperatura diverse da quelle presenti al momento crosta terrestre o nella parte più alta del mantello della litificazione della roccia. In seguito a questi terrestre e sono caratterizzate da un lento cambiamenti la roccia subisce trasformazioni raffreddamento che favorisce la crescita dei chimiche e fisiche che ne alterano ad esempio la cristalli al loro interno, tipiche rocce di questo tipo composizione mineralogica. Alcuni esempi sono sono i graniti e le quarzo-dioriti. Le seconde invece si l'alabastro e il marmo. formano in seguito ad un'eruzione o a una colata lavica e pertanto subiscono un raffreddamento DALLA VALSESIA ECCO QUALCHE ESEMPIO DI ROCCIA Depositi Pliocenici Localizzazione: Borgosesia – Valduggia Roccia: Sedimentaria Porfido età permiana Base Monte Fenera 12 Roccia: Vulcanica-Effusiva Diorite (Oligocene) Quarona Metagabbro a Granati Media Valmastallone Gneiss del Sesia Mollia Roccia: Vulcanica-Intrusiva Kinzigite (Metamorfismo di basso grado) Varallo Sesia Roccia Metamorfica Roccia: Metamorfica Peridotiti Balmuccia Ofiolite (Pietra Verde) Riva Valdobbia Roccia: Metamorfica-Scistosa 13 Roccia: Vulcanica-Ultrafemica Roccia: Metamorfica-Magmatica IL FENERA MONTE Il Monte Fenera è situtato all’imbocco della Valsesia ed ha una caratteristica forma di panettone. La formazione del Fenera è geologicamente complessa. Il Monte Fenera costituisce una singolarità delle Alpi centrooccidentali, poiché rappresenta uno degli ultimi esempi della copertura sedimentaria delle Alpi Meridionali. Geologicamente l’area del Parco del Monte Fenera e i territori limitrofi si trovano nel settore occidentale delle meridionali, rappresentate da vulcaniche,sedimentarie metamorfiche. Alpi rocce e STRUTTURA DEL MONTE L'intera montagna, composta da tre strati ben differenziati, poggia su un basamento scistoso. Il primo strato è composto da porfido, brecce, arenarie porfiriche e conglomerati. Il terzo strato è caratterizzato da arenarie rosse e calcari neri. Nel secondo strato troviamo le più importanti grotte del Fenera Valsesia: vulcaniti che hanno dato del filo da torcere a generazioni di geologi. che numerose si aprono sulle sue pendici. Alcune di esse sono di rilevante interesse archeologico e precisamente il Grottone, la Grotta Chiara e la Grotta della Finestra. Nel loro interno sono stati rinvenuti resti faunistici in prevalenza dell'Orso delle Caverne e umani attribuibili all'Uomo di Neanderthal Nel loro interno sono stati rinvenuti resti faunistici in prevalenza dell'Orso delle Caverne e umani attribuibili all'Uomo di Neanderthal, vissuto in questi luoghi circa 50.000 anni fa. Panoramica del Monte Fenera UN SUPERVLUCANO TUTTO ITALIANO Milioni di anni fa un gigantesco vulcano, animava la superficie terrestre con eruzioni e violente esplosioni. Il suo collassamento originò una caldera di circa 15 km di diametro, oggi rinvenibile nell'area della bassa Valsesia. La caldera dell'antico supervulcano non è riconoscibile per la caratteristica morfologia, ormai stravolta, cancellata dagli eventi geologici che si sono susseguiti in centinaia di milioni di anni, bensì dalle rocce che oggi affiorano in Valsessera e in UNICO AL MONDO Il Supervulcano Valsesiano ha però una peculiarità che lo rende unico al mondo: il complesso magmatico che lo alimentava e che arrivava ad una profondità di 25 km fino a raggiungere la base della crosta terrestre al contatto col mantello è visibile in superficie e può quindi essere osservato e studiato direttamente. Grazie all'orogenesi alpina la crosta terrestre in questa zona è stata verticalizzata, facendo emergere tutto l'apparato magmatico che un tempo stava 14 sotto al vulcano. Il termine “supervulcano” fu coniato dai produttori di un programma divulgativo scientifico, per riferirsi a un tipo di vulcano che produce gigantesche eruzioni vulcaniche, tali da modificare radicalmente il paesaggio locale e condizionare pesantemente il clima a livello mondiale per diversi anni, con effetti cataclismatici sulla vita stessa del pianeta. Focus Scuola Istituto D’adda Via Mario Tancredi Rossi,4-13019 VARALLO Direttore responsabile Loris Marchiori Vicedirettore Martina Franchi Art director Fabio Vantaggiato e Caterina Petrillo Grafico Marko Kikas, Edoardo Manza, Luca Debenardi e Cristiano Dedominici Photo editor Francesco Tambone Capo redattore Fabio Vantaggiato Redattore Silvia Vassallo Inviato Alberto Curacanova, Valentina Pivotto e Giulia Maino Segretarie di redazione Giulia Stragiotti e Samanta Crepaldi Copertina: Elaborazione di Mauro Festa Larel Curiosità dal mondo: Pag. 9 valsesia.it Il tempo delle erbe: Pag. 4 fooderati.blog spot.com/ erboristeriabo.com/gardinaggiobio.com/ canedellaprateria.it/casa.atuttonet.it/ stelviopark.it/ luirig.altervista.org/ johnsonscreek.co.uk/ lamiaterradisiena.it/ lanaturainunamano.org DOSSIER: Valsesia testimone di un cambiamento geologico: Pag. 10 elaborazione di Mauro Festa Laurel/ ilcannocchiale. It; vialattea. Net con collaborazione di Francesco Tambone/ googlemaps/montefenera.org ; elaborazione di Mauro Festa Laurel/ con collaborazione di Francesco Tambone e Fabio Vantaggiato. Monte Fenera e le sue grotte: Pag. 14 valsesia. It Il supervulcano valsesiano : Pag. 14 www.wikipedia/valsesia.it Cover : 15