Istituto superiore D`Adda - Varallo Sesia (VC)

Focus scuola
Istituto d’istruzione superiore d’Adda
Valsesia: testimone di un
cambiamento geologico
Descrizione del Supervulcano della Valsesia
Il Monte Fenera e le sue grotte
1
MAGGIO
2011
Il tempo delle erbe,
una serie di immagini
illustranti le erbe
Valsesiane.
1 MAGGIO 2011 IN QUESTO NUMERO Focus Scuola
ABBIAMO AVUTO
UN’OPPORTUNITÁ,
GIOCHIAMOCELA.
Focus, questo mese, ci ha regalato una grande opportunità:
avere la possibilità di essere pubblicati sul suo giornale. Non
è cosa do poco non credete? Certo ci sarà da lottare, è
normale, e che vinca il migliore (speriamo noi!!!). Su questo
nostro piccolo numero scopriremo che viviamo in una zona
molto importante per la storia geologica del nostro Paese. La
maggior parte delle persone che vivono in Valsesia e
dintorni non immaginano nemmeno quello che è successo
sotto i loro piedi milioni di anni fa. Deformazioni, terremoti,
c’era pure un supervulcano.. che non è una cosa che si trova
tutti i giorni! In particolare studieremo le formazioni
geologiche, le varie rocce che si sono formate col passare
dei millenni (dai nomi impensabili… viene da pensare: “ma
quegli scienziati che fantasia avevano?”), approfondimenti
sul nostro monte Fenera, studieremo anche le varie tipologie
di erbe nostrane medicinali, e non. In più sarà inserita una
pagina piena di curiosità provenienti da tutto il mondo, in
particolare dalla nostra Valsesia. Probabilmente se tutti noi
avessimo una conoscenza maggiore della nostra zona,
avremmo un maggior rispetto, sia sotto il punto di vista
ambientale sia sotto quello culturale. Con questo voglio dire
che dopo aver studiato in questa maniera la “storia” del
nostro territorio, quando poi passi in macchina, in moto, o in
bicicletta o, perché no, a piedi (visto che ci sono delle
bellissime passeggiate…) guarderemo la Valsesia in una
maniera diversa. E fidatevi, una volta scoperto questo
“nuovo mondo” vi sembrerà sempre più bello ogni giorno.
INDICE
Sapere
Pag. 4
Portfolio
Il tempo delle erbe
Qui parliamo di erbe medicinali ma non solo. Leggete e scoprite
come curarvi senza dover passare per forza dalla farmacia! Per
finire, scopriremo le antiche ricette dei nostri nonni.
Rubriche
Curiosità dal mondo
Pag. 9
pag
Loris Marchiori, Il direttore
Area Divertimento
Dossier
Il monte Fenera e le sue grotte
Pag. 10
Pag. 14
Esploriamo il nostro speciale Monte a forma di panettone nelle sue
più profnde cavità. Impareremo i segreti delle sue rocce e delle sue
grotte.
Un vulcano al nord: il Supervulcano valsesiano
Pag. 3
Pag. 14
Parliamo del nostro supervulcano: così grosso da comprendere le
province di Biella, Vercelli e Novara. Capace di comprendere la
Valsesia, Val Sessera ed arrivare fino al Lago Maggiore. Incredibile
non credete?
Sapere
Geologia
Pag. 10
Valsesia: testimone di un cambiamento geologico
Ecco come si presenta la nostra valle dopo i vari
mutamenti geologici. Linea insubrica, ofioliti, peridotiti....
venite a scoprire cosa sono!
2
AREA DIVERTIMENTO
ORIZZONTALI:
1) Formazione delle montagne;
7) Preposizione semplice;
8) Erba presente nelle cucine medievali;
11) Carta senza vocali; 12) Lavora in osteria;
13) Famoso cartone della Pixar 2003 con
protagonista un pesce pagliaccio di nome...;
14) Aumenta con il passare degli anni;
16) Tipico personaggio spaventoso delle fiabe;
19) Sigla di Teramo;
20) Abbreviazione di esempio; 21) Lo è quello
del Monte Fenera
VERTICALI:
2) Possono essere sedimentarie o
metamorfiche; 3) Animale domestico;
4) Forma le vie aeree superiori;
5) Acronimo del Sistema Internazionale di
misura; 6) Situazioni non sicure;
9) Messaggero di Zeus e Dio della ragione
nella religione greca; 10) Continente che
insieme all’Europa ha formato la catena
montuosa degli Urali; 13) Prènom in
italiano;
15) Acronimo di The Onion Router;
16) Sistema operativo Apple dal 1984
Mac e...; 18) Topo senza vocali;
19) Sigla di Torino
C'è una umile famiglia di contadini in provincia di
Treviso che dopo una giornata di duro lavoro si
riunisce a tavola per la cena. Il capofamiglia
sta per aprire una bottiglia di vino quando uno
squadrone di nazisti irrompe nell'umile dimora
abbattendo la porta...
- GESTAPO!!!
- No grassie... ghe pensi mi! G'ho 'l cavatapi!
3
PORTFOLIO
IL TEMPO DELLE ERBE. . .
Le piante rappresentano i più
importanti produttori naturali di
cibo, legno, fibre, oli e sostanze
medicinali. Da sempre esse hanno
influenzato in misura rilevante gli
aspetti fondamentali della vita
quotidiana
dell'uomo,
sia
economici che culturali o politici.
Presumibilmente l'uso a scopo
alimentare dei prodotti vegetali è
stato il primo ad essere
sperimentato dalla specie umana.
Tutte le erbe aromatiche, sono
anche medicinali ed è quindi
necessario tenere presente tale
caratteristica. . L'uso di erbe
medicinali
sta
guadagnando
sempre più popolarità al giorno
d'oggi, per questo le persone
hanno
iniziato
a
cercare
alternative
ai
farmaci
convenzionali; l'uso di erbe per
scopi curativi è più comune in
Europa che in Italia.
Inoltre l'aggiunta di aromi
nell'alimentazione è un uso molto
comune e importante per esaltare
il gusto e il gradimento dei cibi e
renderli più digeribili.
La virtù degli aromi, oltre quella
d'insaporire i cibi, è quella di
aiutare la digestione, con un
aumento nella produzione di
saliva, con il favorire la
produzione di succhi gastrici, con
l'impedire
fermentazioni
intestinali. Nella conservazione
dei cibi, l'uso di particolari
spezie, ha lo scopo d'impedire il
proliferare di batteri; ogni cucina
propone le sue erbe aromatiche e
quella italiana ne presenta
un'ampia scelta.
BORRAGINE (borrago
officinalis) : pianta
introdotta nel Medioevo
grazie alle comunicazioni
con l’Africa. E’ una pianta
annuale che cresce
spontaneamente in zone
molto umide, formando
dei grossi ciuffi e dei fiori
blu che conserva per tutta
l’estate. Le foglie crude si
mangiano in insalata
oppure cotte nelle minestre
o nelle frittate; si può
produrre anche un succo
depurativo e degli infusi
efficaci per calmare la
tosse.
4
ACETOSELLA (rumex
acetosa) : già diffusa nelle
cucine del Medioevo,
l’acetosella era usata per
insaporire le pietanze
grazie alla particolare
acidità delle sue foglie.,
oggi le sue foglie vengono
consumate soprattutto in
Irlanda e in Lapponia dove
vengono bollite. E’usata
anche come smacchiatore.
E’ molto diffusa nei prati e
nelle radure montane dove
si distingue per il suo
colore tendente al rosso.
ERBA CIPOLLINA
(allium schoenoprasum) :
pianta molto più bassa e
sottile della cipolla
d’inverno, alla fioritura si
arricchisce di fiori rosa o
porporini. Cresce nel nord
Europa e in America
Settentrionale, resiste al
freddo grazie alle foglie
aghiformi. E’ utilizzata in
insalata e per aromatizzare.
TARASSACO (taraxacum
officinale) : pianta scoperta
da Bock nel 1546 come
potente diuretico, assume
molta importanza nella
medicina tanto che esiste la
tarassacoterapia. Cresce
tutto l’anno con fiori che si
chiudono di notte ma si
aprono al sorgere del sole;
sono presenti varie specie.
5
MALVA (malva
sylvestris): Pianta che
cresce spontaneamente,
diffusa in medicina come
efficace protezione
contro i dolori di
stomaco, ma anche per
produrre una pomata
contro le punture di
insetti. In cucina viene
consumata come verdura
soprattutto nell’insalata
dove ha un accentuato
effetto lassativo.
PRIMULA (primula vulgaris) :
Pianta tra le più diffuse, in
latino il suo nome significa
pianta che fiorisce prima di
altre; proprio per questo molte
delle piante non vengono
impollinate a causa della
carenza di insetti. I suoi fiori
hanno un colore che varia dal
giallo al rosa. Usato soprattutto
per scopi medicinali contro i
reumatismi e la gotta, il suo
infuso è prescritto contro le
emicranie.
LINGUA DI CANE (plantago
lanceolata) : pianta diffusa in
tutta Italia, ne esistono 23 specie.
Il suo succo è usato in medicina
come collirio per gli occhi
affaticati e le sue radici
grattugiate nel canale auricolare
alleviano il mal di denti. In cucina
le sue foglie vengono usate come
insalata o cotte nelle minestre; i
suoi semi sono il cibo preferito
per gli uccelli in gabbia.
6
VALERIANELLA
(valerianella locusta) :
Pianta diffusa come
ortaggio comune in tutta
Europa, caratterizzata da
fiori violacei che
sbocciano tra aprile e
giugno. Le foglie sono
usate soprattutto in
cucina come insalata
perché ricche di vitamina
A.
SERPILLO (thymus
serpillum): in Valsesia
comunemente chiamata
saleggia, assume forme
diverse secondo le regioni
e climi in cui si trova.
Pianta aromatica molto
diffusa nelle cucine
europee, se seccato e
conservato può mantenere
il suo aroma per anni; i
medicina usato come
antisettico grazie all’olio
contenuto nelle foglie.
ORTICA (urtica dioica)
Pianta diffusa ovunque
ma anche molto
fastidiosa a causa della
sostanza urticante
presente sulle foglie
perché ricoperte da peli.
Usata molto nella
medicina grazie alle sue
proprietà ma anche in
cucina dove le foglie o
vengono cotte e usate
nelle minestre o vengono
seccate per produrre
degli infusi
7
3
ED ECCO ALCUNE RICETTE …
TORTINO DI PATATE ALL’ERBA CIPOLLINA
Ingredienti per 4 persone :
200g. di patate
100ml di panna da cucina
10g. di burro fuso
1 ciuffo di erba cipollina
20g. di parmigiano
Preparazione :
lavare le patate, lessarle con la pelle e quando sono cotte pelarle. Ridurle in puré, aggiungere alle patate la
panna, il burro fuso, il parmigiano e l’erba cipollina, tagliata finissima con le forbici. Mettere il composto in
uno stampo e passare in forno caldo per 10 minuti.
FRITTATA ALLA BORRAGINE
Ingredienti per 4 persone :
6- 8 foglie di borragine
4 – 6 uova
60 ml di panna da cucina
60 g. di burro
un pizzico di sale
Preparazione :
pulire la borragine tenendo solo le foglie, scottarle e una volta raffreddate, tagliarle grossolanamente. A parte sbattere le
uova intere con il sale, la panna e la borragine. Cuocere la frittata da entrambe le parti versandola in padella calda e
unta.
8
CURIOSITA’
- Il Monte Rosa, ma perché “rosa”?
Il Monte Rosa è il massiccio più esteso delle Alpi ed il monte più alto
della Svizzera. Il suo nome non deriva, come si potrebbe pensare, dalle
tinte rosa che colorano il massiccio all'alba e al tramonto ma dal latino
rosia che significa ghiacciaio.
-Chi erano i “Walser” ?
I Walser ,una popolazione di coloni tedeschi originari del Vallese (una regione situata nell’attuale
Germania), si stanziarono in Val Sesia tra l’800 e il 900 d.C. e formarono la prima colonia a nord di
Novara fondando l’attuale
città e meta turistica - alpina di Alagna e, in seguito, Rima e Rimella. A sinistra è riportata l’immagine di
una tipica casa Walser.
Il lago Effimero di Macugnaga,
Una serie di fattori ambientali, ma soprattutto le temperature elevate che
hanno caratterizzato l’inizio dell’estate 2002, hanno causato la formazione
di un laghetto naturale incastonato fra le nevi perenni del ghiacciaio del
Monte Rosa che domina la valle dove sorge Macugnaga, nota meta
turistica.
9
DOSSIER
Nell’odierna Balmuccia assistiamo tuttora ad uno spettacolo terrestre che c’è
stato donato 200milioni d’anni fa dal nostro Pianeta: la famosa cicatrice emersa
dallo scontro di due placche, ovvero la Linea Insubrica
Vista Sesia.
Nei pressi delle sue
acque troviamo la linea
Insubrica.
La Valsesia è una valle alpina
della provincia di Vercelli, le cui
acque confluiscono nel fiume
Sesia, dal quale essa prende il
nome. La Valsesia si estende dal
Monte Rosa fino a Romagnano
Sesia e comprende diverse valli
laterali.
La Valsesia è soprannominata la
Val dal Nut per mettere in
risalto il suo incastonamento in
mezzo alle alpi.
Tra Varallo e Borgosesia è stato
localizzato un supervulcano
fossile attivo tra 250 e 300
milioni d'anni fa, il cui cratere
misurava oltre 20 km
LA PANGEA.
Circa 300 milioni d’anni fa il
mondo che noi ora conosciamo
era costituito da un unico
continente chiamato Pangea.
Questa era circondata da un unico
Oceano chiamato Panthalassa. Circa
256 milioni d’anni fa la superficie
terrestre incominciò a sollevarsi a
causa del calore prodotto dalla
risalita dei magmi, dopo circa 30
milioni di anni il grande continente
cominciò a spezzarsi in due parti
chiamate Laurasia e Gondwana.
L’acqua invase le aree depresse,
dapprima formando piccoli bacini
isolati, successivamente un primo
mare, in seguito un oceano vero e
proprio con le caratteristiche di un
mare tropicale; venne così a
formarsi un vasto oceano chiamato
Tetide.
10
Veduta Satellitare dell’area occupata dalla Valesia
LE OFIOLITI.
Nel periodo geologico che va dai 190
a 140 milioni di anni fa la Tetide
raggiunse la sua massima ampiezza
formando una dorsale mediooceanica simile a quelle attualmente
presenti negli oceani. A questo
periodo risale la formazione di rocce
sedimentarie.
Le rocce di questo antico oceano si
possono osservare oggi preservate in
lembi distribuiti sulle catene
montuose delle Alpi e dell’Himalaya.
Queste rocce, note come Ofioliti,
costituiscono buona parte delle Alpi
occidentali.
Le Ofioliti sono sezioni di crosta
oceanica e del sottostante mantello
che sono state sollevate o
sovrapposte alla crosta continentale
fino ad affiorare. La loro
caratteristica principale è la
colorazione verdognola che ricorda
la pelle di molti rettili. Le Ofioliti
sono conosciute nel lessico popolare
con il termine di rocce verdi o pietre
verdi.
L'interesse per le Ofioliti crebbe a
partire dai primi anni sessanta con la
scoperta che questa sequenza di
rocce era simile a quella che si
ritrovava nei fondali oceanici in
espansione. La grande importanza
geologica delle Ofioliti risiede nel
testimoniare, all'interno delle grandi
catene montuose come le Alpi e
l'Himalaya, la presenza di resti di un
bacino
oceanico
preesistente
consumato dal fenomeno della
subduzione. In Valsesia si trovano
pochi campioni d’Ofioliti lungo il
corso del torrente Otro tra Riva
Valdobbia ed Alagna, mentre la
maggior
parte
delle
rocce
sedimentarie che formavano il
fondale della Tetide si sono
trasformate in rocce metamorfiche
in seguito alle spinte prodotte
dell’orogenesi alpina.
LE OROGENESI.
Circa 60
milioni di anni fa le correnti
convettive dell’Astenosfera hanno
spinto l’Africa e l’India verso
l’Eurasia
e
hanno
provocato
l’apertura dell’Oceano Atlantico con
lo spostamento verso Ovest di Nord
e Sud America. Tutto ciò ha portato
alla scomparsa della Tetide e lo
scontro tra Africa e India con
l’Eurasia ha dato origine a due
orogenesi: quella alpina per lo
11
scontro tra Africa ed Europa e
quella Himalayana per lo scontro tra
India e Asia. Quest’ultima è la più
recente ed è per questo che qui si
trovano le vette più alte.
L’Orogenesi alpina è ancora in corso
e il confine tra la placca Eurasiatica
e quella Africana è rappresentato
da una grande frattura, detta linea
Insubrica, che si sviluppa per circa
1000 chilometri da ovest verso est,
dal Canavese alle Alpi Carniche.
... E IN VALSESIA?
In
Valsesia questo confine passa per
Balmuccia, in località Gula dei Dinelli.
L'eccezionalità del sito è legata alla
possibilità,
generalmente
non
comune, di osservare le famose
peridotiti di mantello, rocce di
origine molto profonda e per questo
prive di quarzo e quindi di silice
(materiale che rende le rocce più
chiare e che diminuisce con la
profondità).
LE PERIDOTITI.
Le peridotiti sono rocce
ultrafemiche (basso contenuto di
silice) caratteristiche del mantello
superiore, costituite essenzialmente
da Olivina e Pirosseno. Le peridotiti,
a struttura granulare da media a
grossolana, si presentano compatte e
di colore verde tendente al nerastro.
CLASSIFICAZIONE DELLE
ROCCE
rapidissimo che "congela" parte della
roccia in uno stato amorfo; sono formate
da pasta di fondo microcristallina; la loro
Per roccia si intende un aggregato
struttura è vetrosa; esempi sono il
naturale di minerali, cristallini e/o
basalto, il porfido e la pomice. Le rocce
amorfi, particelle e solidi di vario tipo;
sedimentarie sono le rocce generate per
le rocce sono sostanze non esprimibili
sedimentazione di detriti inorganici,
con
una
formula
chimica
e
organici e sali minerali, consolidati dalla
generalmente formano masse ben
successiva o contemporanea deposizione
individuabili. Le rocce magmatiche,
di una sostanza cementante. Sono le
dette anche ignee, sono le rocce
Nel cerchio rosso possiamo
rocce più diffuse sulla superficie
generate per raffreddamento del
notare la differenza di colore
terrestre in quanto coprono oltre l'80%
tra una peridotite e una
magma e vengono a loro volta
delle terre emerse. Alcuni esempi sono
qualsiasi
roccia
del
fiume
suddivise, in base alla velocità e al
l'arenaria, il calcare, la dolomia. Le rocce
luogo di raffreddamento del magma, in rocce
metamorfiche sono rocce magmatiche o sedimentarie
magmatiche intrusive o plutoniche, effusive o
che sono state portate in condizioni di pressione e
vulcaniche; le prime si formano all'interno della
temperatura diverse da quelle presenti al momento
crosta terrestre o nella parte più alta del mantello
della litificazione della roccia. In seguito a questi
terrestre e sono caratterizzate da un lento
cambiamenti la roccia subisce trasformazioni
raffreddamento che favorisce la crescita dei
chimiche e fisiche che ne alterano ad esempio la
cristalli al loro interno, tipiche rocce di questo tipo
composizione mineralogica. Alcuni esempi sono
sono i graniti e le quarzo-dioriti. Le seconde invece si
l'alabastro e il marmo.
formano in seguito ad un'eruzione o a una colata
lavica e pertanto subiscono un raffreddamento
DALLA VALSESIA ECCO QUALCHE
ESEMPIO DI ROCCIA
Depositi Pliocenici
Localizzazione:
Borgosesia – Valduggia
Roccia:
Sedimentaria
Porfido età permiana
Base Monte Fenera
12
Roccia:
Vulcanica-Effusiva
Diorite (Oligocene)
Quarona
Metagabbro a Granati
Media Valmastallone
Gneiss del Sesia
Mollia
Roccia:
Vulcanica-Intrusiva
Kinzigite (Metamorfismo di basso grado)
Varallo Sesia
Roccia Metamorfica
Roccia:
Metamorfica
Peridotiti
Balmuccia
Ofiolite (Pietra Verde)
Riva Valdobbia
Roccia:
Metamorfica-Scistosa
13
Roccia:
Vulcanica-Ultrafemica
Roccia:
Metamorfica-Magmatica
IL
FENERA
MONTE
Il Monte Fenera è situtato
all’imbocco della Valsesia ed ha
una caratteristica forma di
panettone.
La formazione del Fenera è
geologicamente complessa. Il
Monte Fenera costituisce una
singolarità delle Alpi centrooccidentali, poiché rappresenta
uno degli ultimi esempi della
copertura sedimentaria delle
Alpi
Meridionali.
Geologicamente l’area del Parco
del Monte Fenera e i territori
limitrofi si trovano nel settore
occidentale
delle
meridionali,
rappresentate
da
vulcaniche,sedimentarie
metamorfiche.
Alpi
rocce
e
STRUTTURA DEL
MONTE
L'intera montagna, composta
da tre strati ben differenziati,
poggia
su
un
basamento
scistoso. Il primo strato è
composto da porfido, brecce,
arenarie
porfiriche
e
conglomerati. Il terzo strato è
caratterizzato da arenarie
rosse e calcari neri. Nel
secondo strato troviamo le più
importanti grotte del Fenera
Valsesia: vulcaniti che hanno
dato del filo da torcere a
generazioni di geologi.
che numerose si
aprono sulle
sue pendici. Alcune di esse sono
di
rilevante
interesse
archeologico e precisamente il
Grottone, la Grotta Chiara e la
Grotta della Finestra.
Nel loro interno sono stati
rinvenuti resti faunistici in
prevalenza
dell'Orso
delle
Caverne e umani attribuibili
all'Uomo di Neanderthal
Nel loro interno sono stati
rinvenuti resti faunistici in
prevalenza
dell'Orso
delle
Caverne e umani attribuibili
all'Uomo
di
Neanderthal,
vissuto in questi luoghi circa
50.000 anni fa.
Panoramica del Monte Fenera
UN SUPERVLUCANO
TUTTO ITALIANO
Milioni di anni fa un gigantesco
vulcano, animava la superficie
terrestre con eruzioni e violente
esplosioni. Il suo collassamento
originò una caldera di circa 15
km di diametro, oggi rinvenibile
nell'area della bassa Valsesia.
La
caldera
dell'antico
supervulcano non è riconoscibile
per la caratteristica morfologia,
ormai stravolta, cancellata dagli
eventi geologici che si sono
susseguiti in centinaia di milioni
di anni, bensì dalle rocce che
oggi affiorano in Valsessera e in
UNICO AL MONDO
Il Supervulcano Valsesiano ha
però una peculiarità che lo rende
unico al mondo: il complesso
magmatico che lo alimentava e
che arrivava ad una profondità
di 25 km fino a raggiungere la
base della crosta terrestre al
contatto col mantello è visibile
in superficie e può quindi essere
osservato
e
studiato
direttamente.
Grazie all'orogenesi alpina la
crosta terrestre in questa zona
è stata verticalizzata, facendo
emergere
tutto
l'apparato
magmatico che un tempo stava
14
sotto al vulcano. Il termine
“supervulcano” fu coniato dai
produttori di un programma
divulgativo
scientifico,
per
riferirsi a un tipo di vulcano che
produce gigantesche eruzioni
vulcaniche, tali da modificare
radicalmente il paesaggio locale
e condizionare pesantemente il
clima a livello mondiale per
diversi
anni,
con
effetti
cataclismatici sulla vita stessa
del
pianeta.
Focus Scuola
Istituto D’adda
Via Mario Tancredi Rossi,4-13019 VARALLO
Direttore responsabile Loris Marchiori
Vicedirettore Martina Franchi
Art director Fabio Vantaggiato e Caterina Petrillo
Grafico Marko Kikas, Edoardo Manza, Luca Debenardi e Cristiano Dedominici
Photo editor Francesco Tambone
Capo redattore Fabio Vantaggiato
Redattore Silvia Vassallo
Inviato Alberto Curacanova, Valentina Pivotto e Giulia Maino
Segretarie di redazione Giulia Stragiotti e Samanta Crepaldi
Copertina: Elaborazione di Mauro Festa Larel
Curiosità dal mondo: Pag. 9 valsesia.it
Il tempo delle erbe: Pag. 4 fooderati.blog spot.com/ erboristeriabo.com/gardinaggiobio.com/ canedellaprateria.it/casa.atuttonet.it/
stelviopark.it/ luirig.altervista.org/ johnsonscreek.co.uk/ lamiaterradisiena.it/ lanaturainunamano.org
DOSSIER:
Valsesia testimone di un cambiamento geologico: Pag. 10 elaborazione di Mauro Festa Laurel/ ilcannocchiale. It; vialattea. Net
con collaborazione di Francesco Tambone/ googlemaps/montefenera.org ; elaborazione di Mauro Festa Laurel/
con collaborazione di Francesco Tambone e Fabio Vantaggiato.
Monte Fenera e le sue grotte: Pag. 14 valsesia. It
Il supervulcano valsesiano : Pag. 14 www.wikipedia/valsesia.it
Cover :
15