Associazione Italiana Preparatori Atletici del Calcio – XVIII° Congresso Nazionale 2008 I test di valutazione oggi: conferma revisione e/o rivisitazione Attivazione muscolare nello skip e nella corsa calciata G. Mascherini *, M. D’Elia*, E. Castellini **, M. Levi Micheli **, M. Marella** * Stagista presso il Laboratorio di Metodologia dell’Allenamento e Biomeccanica Applicata ** Laboratorio di Metodologia dell’Allenamento e Biomeccanica Applicata La ricerca è stata effettuata in collaborazione con l’AIC, nel corso del raduno precampionato (Coverciano 2007) INTRODUZIONE Lo skip e la corsa calciata sono esercitazioni che nel mondo calcistico vengono impiegate nella parte finale della fase di riscaldamento oppure vengono inserite come parte integrante nelle sedute basate sullo sviluppo della forza muscolare. L’obiettivo della ricerca era quello di indagare l’impegno muscolare di queste esercitazioni al fine di poterle inserire razionalmente all’interno dell’allenamento. MEZZI E METODI E’ stata effettuata un’analisi biomeccanica utilizzando il sistema “SMART - Motion Capture System” nel Laboratorio di Metodologia dell’Allenamento e Biomeccanica Applicata del Settore Tecnico di Coverciano. Il sistema è composto da 6 telecamere a infrarosso con una frequenza di acquisizione di 120 Hz e da un elettromiografo di superficie in telemetria a 16 canali (Pocket EMG). Nello studio sono stati monitorati i seguenti muscoli: Grande Gluteo, Adduttore lungo, Retto femorale, Bicipite femorale, Tibiale anteriore, Soleo. Le due esercitazioni sono state suddivise in quattro fasi consequenziali comuni: 1. Fase di spinta del piede; 2. Fase di salita dell’arto inferiore; 3. Fase di discesa dell’arto inferiore; 4. Fase di ammortizzamento del piede. SKIP Generalmente con il termine skip si intende una corsa a ginocchia sollevate (più o meno alte a seconda del tipo, suddiviso in appunto alto o basso) che può essere eseguito in vari modi e a varie velocità. L’attivazione muscolare in questa esercitazione è stata: Grande Gluteo: principalmente attivato nella fase di discesa, estendendo la coscia sul busto. Adduttore lungo: l’attività viene registrata per tutta la fase di salita, contribuendo alla flessione della coscia sul busto. Retto femorale: l’attività principale è di estensore nella fase di spinta e nella prima parte della fase di salita della coscia, inoltre però effettua la frenata prima di raggiungere il punto più alto ed indirizza la successiva fase di discesa Bicipite femorale: inizia l’attività nella seconda parte della discesa, quindi con contrazione eccentrica e la mantiene anche nella fase successiva di ammortizzamento. Tibiale anteriore: questo muscolo effettua una contrazione isometrica per mantenere il piede a martello quando la coscia è nel punto più alto, viene registrata inoltre attività di antagonista all’estensione della caviglia al momento della spinta del piede a terra. Soleo: questo muscolo registra sempre attività tranne quando il Tibiale mantiene il piede a martello, l’attività principale comunque è quella di estensore nella fase di spinta. Inizio Fine CORSA CALCIATA La corsa calciata è una esercitazione che si effettua con il tallone dietro vicino al gluteo, le ginocchia sono basse e perpendicolari al terreno (angolo dell’anca rispetto al busto di 180°). La corsa calciata è uno dei più rappresentativi esercizi di corsa che influiscono sulla sensibilità propriocettiva e sull’ apprendimento delle diverse espressioni di forza, ovvero sulla capacità di trasferire la forza su livelli di specificità sempre più elevati. Grande Gluteo: l’unica attività registrata dal Gluteo avviene all’inizio della fase di discesa. Adduttore lungo: l’attività di questo muscolo è sia alla fine della fase di discesa che all’inizio della fase di ammortizzamento, aiutando a rallentare l’arto inferiore. Retto femorale: come nello skip, l’ attività è nella fase di spinta ed all’inizio della successiva fase di salita. Bicipite femorale: l’attività inizia a metà della fase di salita in contrazione concentrica e continua per tutta la fase di discesa con contrazione eccentrica, non inizia il movimento di salita. Tibiale anteriore: ci sono tre momenti distinti per il Tibiale, nella fase di spinta, nella parte finale della fase di salita e nella parte finale della fase di discesa, per mantenere il piede a martello. Soleo: l’attività del Soleo avviene in parte nella spinta ed in parte rallenta la salita iniziando la discesa. DISCUSSIONE Le due esercitazioni hanno caratteristiche proprie, lo studio elettromiografico mette in evidenza l’attivazione dei vari gruppi muscolari e le diverse sinergie utili per l’esecuzione delle diverse attività: Inizio Fine - nello skip è interessante sottolineare che la spinta inizia con il Retto Femorale, ma poi è l’Adduttore che continua il sollevamento dell’arto inferiore, mentre la fase di discesa è indirizzata dal Bicipite Femorale; - nella corsa calciata la spinta viene iniziata sempre dal Retto Femorale, la fase di salita viene poi proseguita dal Bicipite Femorale che rallenta anche la successiva fase di discesa coadiuvato dall’Adduttore.