Lezione 9 neurocostruttivismo Argomenti • Il neurocostruttivismo • Lo sviluppo del cervello MODULO 3 Le teorie dell’elaborazione delle informazioni 1. Il cognitivismo classico 2. L’approccio innatistamodulare 3. L’approccio connessionista 4. Il neurocostruttivismo – Plasticità neurale – Specializzazione cerebrale e modularizzazione • Risposte alle questioni evolutive – – – – L’epigenesi probabilistica Il significato del termine “innato” Il significato di “dominio-specifico” Lo sviluppo come processo continuo Il neurocostruttivismo • Vincolare lo studio dello sviluppo della cognizione allo studio dello sviluppo delle strutture neurali che la supportano • Lo sviluppo cognitivo – Acquisizione di rappresentazioni mentali sul mondo • Connessionismo – La conoscenza è rappresentata nel cervello in modo distribuito – Le rappresentazioni mentali sono configurazioni di attivazioni neurali • Spiegare lo sviluppo cognitivo – In che modo i substrati neurali che sottendono le nostre rappresentazioni mentali prendono forma nel corso dello sviluppo? Consistenza tra i livelli • Non si tratta di riduzionismo – In quanto lo sviluppo delle strutture neurali è influenzato dal loro funzionamento e dall’esperienza • Il problema è quello di trovare spiegazioni che siano consistenti tra i diversi livelli di analisi – Cognitivo – Neurale Lo sviluppo come processo proattivo • Epigenesi probabilistica – l’informazione emerge attraverso l’interazione tra i geni e l’ambiente – Processi interattivi che conducono all’emergere di nuove strutture – Natura attiva del processo di sviluppo • Neurocostruttivismo – Lo sviluppo ontogenetico è inteso come processo proattivo o activity-dependent – Si tratta di un processo attivo e costruttivo attraverso il quale i geni interagiscono con l’ambiente a vari livelli, incluso quello esterno all’individuo, per produrre strutture biologiche caratterizzate da un livello di complessità e differenziazione maggiore rispetto a quello presente negli stati precedenti Natura “activity-dependent” dello sviluppo • Natura “activity-dependent” dello sviluppo – Il cervello e il sistema cognitivo che esso supporta si modificano grazie al proprio stesso funzionamento • Il bambino fin dalle prime fasi seleziona alcune informazioni nell’ambiente – In questo modo diventa agente attivo nel processo di specializzazione neurale e funzionale • Karmiloff-Smith (1992) – conciliare Piaget e l’innatismo modulare Il concetto di funzionamento parziale • Diverse regioni della corteccia non passano improvvisamente da una fase silente a una fase nella quale sono funzionanti bensì attraversano infinite fasi di transizione • I limiti nell’acuità visiva e nel controllo motorio nella prima infanzia – Indirizzano l’esplorazione verso particolari oggetti – Facilitano l’integrazione sensoriale • Le limitazioni dovute agli organi sensoriali sono vantaggiose – Il corpo agisce da filtro (embodiment) – Less is more (Elman, connessionismo) Cosa possiamo imparare dallo sviluppo del cervello? • Sviluppo del cervello – Lentezza maggiore nella specie umana – Maggiore possibilità di modificazioni in base all’esperienza • L’esistenza di periodi di immaturità prolungati ha due conseguenze: – Rende la specie umana più aperta all’influenza ambientale – Consente di raggiungere un maggiore volume cerebrale (in particolare, corteccia prefrontale: pianificazione ed esecuzione di sequenze complesse) sviluppo del cervello: aumento del volume sviluppo del cervello: aumento del peso sviluppo del cervello: aumento densità connessioni sviluppo del cervello • Sviluppo cerebrale – Sovrapproduzione – decadimento (potatura/pruning) delle sinapsi sviluppo del cervello Cosa possiamo imparare dallo sviluppo del cervello? • Sovrapproduzione e decadimento delle sinapsi – prima nella corteccia visiva e uditiva – Poi in quella associativa (aree del linguaggio) – Quindi nella corteccia prefrontale • In tal modo l’esperienza plasma lo sviluppo cerebrale – La specializzazione come conseguenza del decadimento sinaptico Selezionismo • Perdita selettiva di connessioni ridondanti – Le connessioni meno attivate si indeboliscono – Le connessioni maggiormente attivate si rafforzano • Le connessioni che si rafforzano – Formazioni di circuiti neurali incapsulati e specializzati per l’elaborazione di specifiche informazioni Specializzazione cerebrale • Lo sviluppo del cervello umano – • Crescente specializzazione delle strutture e delle funzioni Come emerge la specializzazione nel corso dello sviluppo? – – – Tramite un processo di selezione analogo a quello ipotizzato da Darwin (selezionismo) Perdita selettiva di connessioni ridondanti Segregazione delle connessioni più utilizzate (specializzazione interattiva) Specializzazione cerebrale • La segregazione dei circuiti neurali e il loro graduale incapsulamento va di pari passo con una crescente specializzazione funzionale di tali circuiti, che vengono progressivamente selezionati per eseguire differenti computazioni dominio-specifiche Specializzazione neurocognitiva e modularizzazione • Specializzazione del cervello nell’adulto – A specifiche aree sono associate specifiche funzioni – Selettività della risposta: un’area risponde a una specifica categoria di stimoli • Come emerge la specializzazione? Due ipotesi – (1) Fattori intrinseci: esistenza di una «protomappa» (epigenesi predeterminata) – (2) Esistenza di una «protocorteccia» indifferenziata che si differenzia in base agli input che riceve (neurocostruttivismo) (specializzazione interattiva, Johnson) specializzazione interattiva (Johnson) • Durante lo sviluppo alcune regioni della corteccia si modificano in funzione di – Alcuni vincoli iniziali (predisposizioni a prestare attenzione a particolari classi di input) – Interazioni di natura competitiva con altre aree • In tal modo differenti circuiti vengono selezionati per computazioni dominiospecifiche • Esempio: volto umano – Specifiche aree aumentano la selettività per specifiche informazioni – L’estensione delle aree di tessuto coinvolte in uno specifico compito si riduce (localizzazione) Modularizzazione • Fodor (1983): Organizzazione modulare della mente • Karmiloff-Smith (1992): modularizzazione – i moduli sono un prodotto dello sviluppo Modularizzazione • A sostegno di una visione epigenetica della specializzazione cerebrale – La capacità di integrazione crossmodale si riduce (incapsulamento dei circuiti cerebrali) – Le aree che si attivano in risposta a specifiche classi di input nei bambini sono in genere più estese delle corrispondenti aree negli adulti – È possibile rilevare modificazioni nelle configurazioni di risposta di specifiche aree della corteccia nel corso dello sviluppo • Esempio: la percezione del volto umano • Esempio: sviluppo del linguaggio Sintonizzazione percettiva • La capacità di discriminazione si sintonizza sulle informazioni più frequentemente esperite – Decremento delle capacità di discriminazione degli stimoli esperiti con meno frequenza • Discriminazione fonemi – Fino a sei mesi: tutte le lingue – Tra i 10 e i 12 mesi: solo la lingua madre Sintonizzazione percettiva • Discriminazione volti umani – A sei mesi discriminano ugualmente i volti umani e i volti di scimmia – A 9 mesi discriminano solo i volti umani – A 9 mesi manifestano una vantaggio nella discriminazione di volti della propria razza Il ruolo dell’esperienza nell’ontogenesi delle funzioni cognitive Tre tipologie di processi • experience-independent – Basati prevalentemente su informazioni genetiche • experience-dependent – Basati su esperienze individuali – Ottimizzare l’adattamento del singolo individuo – Apprendimento • experience-expectant – Basati su esperienze tipiche della specie – Esposizione in particolari finestre temporali ad aspetti specifici tipici dell’ambiente della specie Il ruolo dell’esperienza nell’ontogenesi delle funzioni cognitive • experience-dependent – Esempio: preferenza a 3-4 mesi per volti maschili se allevati da maschi e viceversa (Quin et al. 2002) Il ruolo dell’esperienza nell’ontogenesi delle funzioni cognitive • experience-expectant: – discriminare volti di scimmia (presente a 6 mesi e assente a 9) – discriminare variazioni fonetiche non presenti nella propria lingua . La plasticità neurale: dal concetto di periodo critico a quello di periodo sensibile • Periodo critico – Finestre temporali, rigidamente definite nel corso dello sviluppo, durante le quali una specifica esperienza deve avvenire perché una funzione si sviluppi in modo normale • Funzione visiva: strabismo – Mancanza di una corretta stimolazione visiva a entrambi gli occhi – Problemi nella percezione binoculare di profondità • Imprinting filiale La plasticità neurale: dal concetto di periodo critico a quello di periodo sensibile • Periodo sensibile – momenti nel corso dello sviluppo durante i quali l’organismo è particolarmente sensibile a specifiche esperienze, senza escludere che queste esperienze possano esercitare la loro influenza in epoche successive • Bambini con cataratta bilaterale congenita – Deprivazione visiva nei primi mesi – In parte recuperano ma risultano deficitari in alcuni aspetti Il concetto di “vincolo” sullo sviluppo • Predisposizioni dominio-generali che, interagendo con l’ambiente tipico della specie attraverso relazioni bidirezionali, producono l’emergere di rappresentazioni dominio-specifiche • Presenza di vincoli o predisposizioni che guidano e facilitano lo sviluppo della conoscenza, incanalandolo verso particolari direzioni Il concetto di “vincolo” sullo sviluppo • Lo sviluppo cognitivo è caratterizzato da trasformazioni qualitative che avvengono in accordo con dei vincoli prespecificati • I vincoli – Sono predisposizioni attentive innate che vincolano lo sviluppo, poiché dirigono e incanalano l’attenzione del bambino verso alcune particolari categorie di input ambientali – Facilitano l’apprendimento circoscrivendo i tipi di informazione a cui prestare maggiore attenzione – Esempio: preferenza per lo schema del volto umano Il nuovo significato del termine “innato” • Innato non significa – Immutabile – presente alla nascita – necessariamente specifico • Le predisposizioni innate possono manifestarsi a tre distinti livelli – Architettura neurale – Variabili spazio-temporali – Rappresentazionale Il nuovo significato del termine “innato” • (1) Architettura neurale – es via del what (ventrale) e del where (dorsale) • (2) Variabili spazio-temporali – es specializzazione emisfero sinistro per il linguaggio • (3) Rappresentazionale – a livello di configurazioni di connessioni sinaptiche (improbabile) • E’ la dinamica stessa dello sviluppo a svolgere un ruolo cruciale nel plasmare lo sviluppo Il nuovo significato del termine “dominio-specifico” • Ipotizzare che un processo sia dominio-specifico non implica assumere che sia innato • La specificità di dominio può riguardare due livelli: – rappresentazioni • Circuiti neurali specializzati per particolari categorie di informazioni – processi Il nuovo significato del termine “dominio-specifico” • Modello della ridescrizione rappresentazionale (RR) • La mente può ridisegnare in formati sempre nuovi le rappresentazioni che già possiede – Crescente esplicitazione – Crescente automatizzazione • Es. suonare il pianoforte – Rappresentazioni: • Procedurali -> esplicite Lo sviluppo come processo continuo • Cosa cambia? – il formato delle rappresentazioni • Tre fasi: – padronanza comportamentale – curva ad U – conoscenza esplicita. Lo sviluppo come processo continuo • Esperimento di Karmiloff-Smith (1984), con bambini tra i 4 e i 9 anni: – appoggiare blocchetti su un supporto metallico in modo da tenerli in equilibrio • Tre fasi – I fase: 4 anni • retroazione propriocettiva – II fase: 6 anni • teoria in atto – II fase: 8-9 anni • conoscenza esplicita del centro geometrico • Questione del rapporto tra prestazione e competenza La plasticità neurale: fenomeno dell’arto fantasma • Plasticità – È la capacità di riorganizzarsi in funzione delle molteplici condizioni ambientali – Risulta maggiore in età precoce • La plasticità caratterizza anche il cervello dell’adulto – Plasticità crossmodale in individui ai quali è stato amputato un arto in età avanzata – Riorganizzazione delle connessioni presenti prima dell’attivazione La plasticità neurale: fenomeno dell’arto fantasma • Fenomeno dell’arto fantasma – Una stimolazione del volto produce la percezione di una stimolazione dell’arto (mancante) • I musicisti di strumenti a corda hanno – una rappresentazione delle dita nella corteccia motoria e somatosensoriale molto più estesa del normale Il come delle sviluppo: Epigenesi probabilistica • • Il cervello e i processi cognitivi che esso supporta si modificano nel tempo attraverso una continua interazione tra i fattori biologici, molecolari e genetici da un lato e i fattori ambientali dall’altro Queste interazioni tra i geni, le strutture, le funzioni e l’ambiente sono sempre bidirezionali e dinamiche • Esempio: errore A non B – Tre interpretazioni Il come delle sviluppo: Epigenesi probabilistica • Il concetto di “auto-organizzazione” (es. alveare) • Lo sviluppo come progressivo restringimento dei gradi di libertà – Il paesaggio epigenetico di Waddington CONCETTI DEL NEUROCOSTRUTTIVISMO • • • • Natura activity-dependent dello sviluppo Embodiment Modularizzazione (Karmiloff-Smith) Specializzazione interattiva (Mark Johnson) CONCETTI DEL NEUROCOSTRUTTIVISMO • Il ruolo dell’esperienza nell’ontogenesi – Processi experience-independent – Processi experience-dependent – Processi experience-expectant CONCETTI DEL NEUROCOSTRUTTIVISMO • Vincoli (predisposizioni) sullo sviluppo • Influenze innate a tre livelli – Architettura neurale – Variabili spazio-temporali – Rappresentazionale CONCETTI DEL NEUROCOSTRUTTIVISMO • Il modello della ridescrizione rappresentazionale (RR) CONCETTI DEL NEUROCOSTRUTTIVISMO • Lo sviluppo come restringimento dei gradi di libertà