9. RICERCA: Cervello bebè racconta evoluzione nostra 'testa' Lo sviluppo del cervello dall'infanzia all'età adulta ricapitola la storia dell'evoluzione del cervello umano a partire da quello delle scimmie: le aree neurali che crescono di più da infanzia a età adulta sono quelle per cui ci distinguiamo di più dalle scimmie, cioé quelle di più recente evoluzione. Lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivista 'PNAS'. La ricerca, condotta da Terrie Inder della Washington University School of Medicine a St. Louis, mostra che la mano dell'evoluzione ha lasciato la sua impronta sul nostro cervcello. Gli esperti hanno confrontato il cervello di 12 neonati con quello di 12 adulti e poi con quello di macachi, i nostri parenti non umani più prossimi. E' emerso che nel neonato il cervello cresce veloce soprattutto in corrispondenza delle aree neurali più sofisticate, che sono anche quelle assenti o poco sviluppate nelle scimmie: la corteccia parietale, temporale, frontale si espandono a velocità doppia da infanzia a età adulta rispetto ad altre aree della corteccia che dopo la nascita crescono poco. Le regioni del cervello che si espandono di più dall'infanzia all'età adulta corrispondono quindi alle aree più evolute, quelle in cui si riscontrano le maggiori differenze tra esseri umani e macachi, raccontando la storia di come si è evoluto il cervello umano.