Astrologia Karmica

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CIDA - CENTRO ITALIANO DI DISCIPLINE ASTROLOGICHE
COLLANE CIDA
ASTROLOGIA KARMICA
Raccolta monografica di articoli comparsi sulla Rivista
LINGUAGGIO ASTRALE
Edito in occasione del Congresso internazionale FAES
organizzato dal CIDA
Milano 6-7 novembre 2004
INDICE
3 - André Barbault : Requiem per l'Astrologia Karmica
6 - Djalma Cavalcante : la terapia delle vite precedenti, il suo fondamento e la
reincarnazione
9 - M.Charvet : L'Astrologia e il Karma
11 - M.Luisa Monferini Gribaudi : Il cammino astrologico verso il Karma
13 - Graziella Melotti : una caso di reincarnazione: J.Fitzgerald Kennedy
18 - Clara Negri : Astrologia e reincarnazione
21 - A.Maria Pardera Lazzaro : il nostro karma secondo i "messaggi del mondo
dello spirito"
24 - Monty Renov : Caratteristiche karmiche dell'Astrologia
26 - Martin Shulman . la parte di fortuna e il karma del presente.
28 - Arielle Aumont: L'Astrologia disciplina del risveglio
39 - Anna Ruiz : KARMA
41 - Rosario Delmau : Saturno il guardiano
43 - Judy Hall :Configurazione astrale del viaggio karmico
61 - Meskalila: Astrologia karmica
78 - Claudio Cannistrà: Breve bibliografia di A. karmica
81 - Come iscriversi al CIDA
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Dal supplemento n.92
André Barbault
REQUIEM PER L'ASTROLOGIA KARMICA
(traduzione di Jolanda Boyko) Tratto da L'Astrologue n. 93, I trimestre 1991
Alla fiera astrologica corrente, sembra dilagante la marea di astrologi che si interessa alle vite precedenti ed al
karma.
Non è possibile affrontare questo argomento senza aver prima chiarito la propria posizione nei suoi
confronti. Reincarnazione? Per quel che mi riguarda, io sono scettico, ma non mi disturba affatto la fede altrui
che rispetto, come merita ogni onorevole tradizione. Ciò chiarito,come astrologo che va alla ricerca della verità,
devo dire che l'applicazione di tale speculazione all'astrologia, per quel che la riguarda, mi lascia tutt'altro che
indifferente, tanto essa appare come una pericolosa deriva per essa.
Mauriac, al tramonto della sua vita, ad un tizio che lo insultava, aveva scritto dicendo che il fatto che
uno avesse già un piede nella tomba non voleva dire che fosse disposto a farsi pestare l'altro.
Io spero di non essere ancora arrivato a questo punto, oltre al fatto che sarò io adesso a pestare il
piede dell'altro, e lo farò al servizio di una protesta anche questa sempre crescente e di cui mi farò porta
parola; il bastone vendicatore è il medesimo e le mie costole sono tanto sensibili quanto le vostre. Che
importa, era necessario dire francamente e ad alta voce quello che molti pensano silenziosamente.
Non si tratta di fare il cane da guardia ad una qualsivoglia tradizione e non penso per nulla di trascinare
chicchessia ad un non so quale tribunale, né tanto meno soltanto di mettere qualcuno al palo. Fra istruire un
processo e mantenere un silenzio risentito che potrebbe essere ritenuto come più colpevole, è preferibile
ricorrere ad un dibattito quando si è divisi tra indignazione ed afflizione. Tanto più che alcuni intimi amici molto
stimati sono stati ora contagiati da questo virus ed è per me una cosa spiacevole deluderli. Poiché io mi
accingo a spettinare delle belle immagini d'Arcadia.Il fatto è che l'astrologia karmica si avvale del piedistallo di
una lontana tradizione che le consente di farsi passare, acconciata dal mito, per una superiore compagnia
spirituale; Urania avvolta in un manto di stelle, che si tuffa nel mistero più profondo, quello della vita e della
morte; raddoppio del meraviglioso. Non ha forse anche per voi il karma un'atmosfera metafisica che innalza di
punto in bianco i vostri discorsi con uno slancio trascendentale? Questo berretto dell'astrologia karmica, è
come un cappello a punta e la tonaca di "una volta".
So bene che la mia critica solleva dei problemi di fondo.
Con quale diritto possiamo permetterci di avere delle prevenzioni teoriche quando la nostra attuale
conoscenza è appena uscita dallo stato nebuloso e l'astrologia è come un povero Ulisse che, bene o male
naviga ancora tentoni? L'astrologia è nata dalla sensazione che gli astri abbiano qualcosa a che fare con la
nostra vita - prodigio della sua "idea-forza" - e, come sottile ne è l'origine , altrettanto tenue è il filo di Arianna
che dalla sua intuizione porta alla chiara visione delle corrispondenze tra noi e loro.
All'interno di tale divario, ognuno può permettersi la sua libertà di gioco. Ciò non toglie che per
l'esigenza di verità (ho visto tanti colleghi sprecare la propria vita a sbagliare ed anche perderla sprofondando
nell'errore), io sia fra coloro che ritengono sia preferibile rinunciare a qualcosa in più anziché eliminare
qualcosa in meno, e che l'accostarsi alla luce sia maggiormente facilitato mettendo provvisoriamente in
disparte quanto è discutibile, dubbioso, aleatorio, ed a maggior ragione, l'elucubrazione.
Sia ben chiaro che saremo su queste posizioni sempre, e ciò non dispiaccia agli entusiasti autori che
attraversano l'astrologia sul dorso di Petaso, inforcando le proprie fantasie a cavalcioni sulle stelle.Pensate
che il principio di Laplace, che richiede che richiede che il peso delle prove sia proporzionale alla stravaganza
dei fatti, non è neppure applicabile all'astrologia karmica, poiché le vite antecedenti, sulla cui nozione riposa
interamente il karma -altrimenti il termine sarebbe privo di senso ed inutilizzabile - non sono che una pura e
semplice speculazione, o come direbbero taluni, una dissolutezza speculativa. Quando si crede di conoscere
qualcosa di personale "lassù", non si tratta che di una credenza.
Si può obiettare che dei"veggenti" possono ritrovare queste vite anteriori. Mah!... Durante l'ultima
guerra mondiale, mio fratello Armand si era sentito dire da una famosa pitonessa, che egli era stato Marat,
Ruggeri e Nicolas Flamel: gli sono state propinate delle storie. Egli frequentava in quel periodo diversi circoli di
veggenti, fino al giorno in cui scoprì che nella stessa ora dello stesso giorno, lo spirito di Victor Hugo aveva
mosso il tavolino simultaneamente in tre salotti parigini nei quali si ritrovavano tutte queste persone. Ciò non mi
impedisce tuttavia di essere convinto della reale esistenza del fenomeno della veggenza, come testimone
critico. Non sono però disposto a mandar giù una qualsiasi sbobba sull'al di là... Se mi rifiuto di allinearmi
devotamente alle odierne certezze scientifiche che son più che certo saranno rivedute domani, perché mai il
mio stesso spirito critico non dovrebbe intervenire di fronte a questo tuffo in questo grande buco nero? L'ignoto
totale, l'inaccessibile, la pura ipotesi,la piena fantasia, ecco il mondo di fronte al quale noi ci troviamo.
Discutere su una mitica galleria di antenati -si può scegliere tra migliaia di miliardi di esseri umani che
dopo Adamo ed Eva sarebbero transitati sulla Terra- per ottenere un'informazione astrologica, è altrettanto
assurdo come tenere una conferenza a dei bacherozzi!
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Cadaveri eccellenti incapaci di fare la minima obiezione ad una qualsiasi fandonia. Come dire che è
l'inintelleggibile allo stato puro che ci getta in una notte del pensiero astrologico, essendo al tempo stesso un
filone ideale, la gallina dalle uova d'oro per il ciarlatanesimo.Che cuccagna per chi applica diligentemente ogni
configurazione astrale, scoprire che i nodi lunari sono retrogradi! In tal modo si può fare marcia-indietro, senza
vergognarsi, fino ai Galli - ritrovandosi rispetto allla materia del karma, press'a poco nei panni del cieco che
vorrebbe introdurre la chiave in una serratura inesistente tenendo presente che nello stesso momento è in
grado di inventarne una per interposti anonimi disincarnati. Questo impiego puramente artificioso delle nostre
configurazioni, divenute parenti acquisiti, conduce inevitabilmente ad un percorso di caccia al tesoro
donchisciottesco, in cui le galline dalle uova d'oro chimeriche non mancano mai. Poiché ci si trova in campo
per "fantasmare" senza pietà sul deposito segreto ed impenetrabile delle vite anteriori che sono come
altrettante città inabissate su cui plana un infinito silenzio. Francamente.ai margini di un'impresa di commercio
tradizionale, questo non può che essere un camminare all'indietro di setacciatori del nulla.
Si può immaginare la sottile retorica di un tale esercizio che facilmente volge alla buffoneria, alla farsa
ed alle burle, quando non ad insane facezie di pessimo gusto: "Signora, lei non ha potuto avere figli perché in
una vita anteriore è stata una che procurava aborti illeciti". Ritrito ritornello consolante ma che va denunciato
come abominevole raggiro intellettuale in quanto colpevolizzante e punitivo. Queste favole che sembrano
uscite dal circo se non dall'asilo, sono ciò che fa la fortuna del potere astrokarmico di un operatore trasformato
in burattino o in impostore.
Certo, so bene che ci sono stimati confratelli di questa famiglia che non saprebbero riconoscersi in un
ritratto del genere: tuttavia non potranno fare a meno di darmi ragione perché denuncio questo carnevale.
Costoro, lo ammetto, hanno la dignità di comportarsi correttamente nelle loro interpretazioni. Ma in cos'altro
possono consistere se non nello stabilire delle comparazioni, giudiziose certamente, ma che sono il prodotto di
un pericoloso salto analogico d'oltre-tomba? Interpretare vuol dire rilevare una similitudine; la faccia dello
specchio che rinvia al simile l'immagine può, certamente, essere un'illusione lirica, un al di là utopico o
immaginario. Il meccanismo interpretativo può effettivamente funzionare sulla finzione che uno desidera,
poiché l'analogia, non soltanto non ha confini, ma è anche ciò che stabilisce anche dei ponti sopra le frontiere.
Ora, quale è il beneficio dell'operazione di rapportarsi all' all'inconoscibile ignoto se non quello di renderci
incontrollabili? Inoltre l'alienazione è in agguato. Si deve pur pagare....
Infine siamo manifestamente in presenza di un'operazione di recupero in cui la finzione diventa una
maschera di fumo, che si deve far saltare ad ogni costo, perché sotto la sua copertura, che ha anche la
funzione di travestimento, non c'è che un deserto a cui segue poi il vago terreno della divagazione con la sua
fabbrica mentale di ninnoli e la sua fiera dei sogni. Non credete che sia già abbastanza difficile costruire le
nostre interpretazioni riferendoci alla nostra autentica archeologia? Testare il nostro retaggio astrale sul suolo
del nostro albero genealogico e rilevare i sedimenti della nostra infanzia, risalendo anche sino allo stato
prenatale. Lì almeno il terreno è conosciuto o può esserlo, ed è il punto di appoggio di una informazione reale.
Anche se il campo dell'inconscio umano sotto l'aspetto fenomenologico e anche psicologico come noi li
conosciamo, dà l'impressione di una certa esiguità nei confronti del fatto astrologico considerato in tutto il suo
spessore, è là, direttamente tuttavia che noi possiamo fare il miglior lavoro di interpretazione, facendo
dipendere l'astrologia dal mondo reale. Niente ventriloqui delle voci d'oltretomba, né scheletri nell'armadio p
spettri che aleggiano. Il tema non può che essere il termometro che misura la nostra febbre; perlomeno deve
esprimere una temperatura che sia reale. Infatti si è presenti nella propria interpretazione. Il successo
dell'astrologia karmica, al di là del fenomeno della marea di traduzioni made in USA, non è estraneo ad una
tendenza depressiva e schizoide dei tempi attuali che spinge a soluzioni pigre - boh! - e ispira - puah! il rifugio
in patrie immaginarie. Interpretare in presa diretta con il reale per afferrare ciò che vive è una dura impresa che
richiede lo sforzo della conoscenza. Una volta detto l'essenziale, non c'è posto per l'inflazione; più l'astrologia è
svincolata dal suo messaggio, più naturale è l'astrologo, di una semplicità pura che lo dispensa dal folleggiare
nei sogni trascendentali.
Esiste una maniera molto razionale di cadere in errore - lo attribuirò volentieri ad una incapacità di
adattamento uraniano - che ricorda il seguente aneddoto : Due ubriachi si trovano di notte sotto un lampione.
"Che cosa stai cercando?" domanda il primo. "Ho perso la mia chiave" risponde l'altro. "Sei sicuro di averla
perso proprio qui?" - "No, ma qui c'è più luce...." L'errore, nel caso specifico di tipo nettuniano, che io attribuisco
all'astrologia karmica in vena di mistero e di meraviglioso, è di "annegare il pesce" facendo in modo da rendere
ancora più inafferrabile ciò che ci sfugge già fin troppo. Essa è recisamente oscurantista, in quanto riocculta ciò
che avrebbe già bisogno di essere svelato.
I veri esoteristi sanno che la conoscenza più profonda sta al di là della luce; non avanti alla sua venuta.
Questo fa venire in mente l'aneddoto dello studente interrogato dal suo professore su un argomento di cui era
totalmente all'oscuro. La sua risposta fu quella di uno che vuol fare intendere di conoscere l'argomento ed
assumendo un'aria saputa, disse: "Tutti sanno che se la parola è d'argento, il silenzio è d'oro", per sentirsi
immediatamente apostrofare: Falsario! Perché aspettare dunque l'inevitabile disincanto dello spirito?
L'astrologia d'oggi nelle sue nuove scuole, soffre di già di una seria mancanza di realismo. E il suo
verbo fraseologico vi scivola fra le dita senza che possiate trattenere qualche palpabile verità, come se Urania
non fosse che un'arte evanescente; si deve dunque più che mai scoraggiare la diserzione del reale con questa
fuga nell'immaginario. Giù le maschere: i sogni non devono avere che il loro tempo. Svegliatevi, e che cessi
questa insolente miseria illusionista!
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A n.92
Djalma Cavalcante
LA TERAPIA DELLE VITE PRECEDENTI, IL SUO FONDAMENTO:
LA REINCARNAZIONE.
Il cervello umano possiede un'enorme gamma di possibilità per risolvere problemi che ha cercato egli
stesso e, pertanto, può fare uso delle più svariate vie di soluzione. Eccellenti risultati possono essere ottenuti,
in termini terapeutici, anche attraverso la sintesi di diverse tecniche e filosofie. Behaviorismo, Programmazione
Neurolinguistica, Terapia della Gestalt, Terapia di Vite Passate, massaggi, terapie corporee,ecc...., possono
unirsi e facilitare l'autoconoscenza, nonché la cura di numerosi tipi di problemi psicologici e psicosomatici.
La funzione primaria di un terapeuta o medico coscienzioso, è quella di curare e non di difendere
questa o quella tecnica; è qualche cosa che deve essere assimilato 9n profondità da tutti coloro che lavorano
per curare. Una vera accettazione di tale premessa permetterà la caduta di innumerevoli preconcetti,
specialmente di quelli che in forma quasi spontanea,, si manifestano in relazione a ciò che costituisce novità.
E' importante chiarire che concetti che sembrano rappresentare due estremi opposti, come
MATERIALISMO e SPIRITUALISMO, non possono più essere accettati alla luce delle attuali conoscenze della
Fisica moderna. Ciò che ci sembra essere la realtà fisica non è che una costruzione cerebrale di un universo
tridimensionale, oppure -in una affermazione più precisa - è una olografia costruita da un altro ologramma che
chiamiamo cervello.
E' in questa visione, e stato della conoscenza umana, che dobbiamo definitivamente accettare che
ricerche sull'aldilà non possono essere lasciate solo alle varie religioni, per quanto credibili queste possano
essere. La psicologia della profondità deve e può divenire conoscenza di una enorme gamma di fenomeni,
marginalizzati per molto tempo dalle scienze tradizionali. Quali i cosiddetti fenomeni parapsicologi e della
reincarnazione.
Ciò che sembra essere valido in un universo vicino e macroscopico, legato ai nostri "cinque sensi",
diviene inadeguato a spiegare fenomeni subatomici dove è accettabile solo un universo pluridimensionale.
Certi menomi mentali e spirituali non sono comprensibili entro il canone di spazio-tempo volgarmente accettati.
Questo è il canone della reincarnazione, la cui esistenza è una premessa fondamentale per lo sviluppo del
lavoro sulla Terapia di Vite Passate che, alla fine dei conti, non è altro che uno strumento in più a disposizione
di coloro che si propongono di fare della cura il loro oggetto di lavoro.
La scienza tradizionale non accetta la reincarnazione e ciò è coerente verso i suoi propositi e la sua
metodologia di lavoro, visto che fino ad ora non ci sono prove del fatto che la reincarnazione è il cammino
naturale di evoluzione dell'essere umano. Tuttavia, è necessario rendersi conto che la "scienza" esagera
quando "a priori" non accetta una teoria basata su fatti "concreti", i quali dopo essere stati analizzati a partire
da ogni ipotesi esplicativa esistente, si inquadrano in un'unica dottrina logica, che spiega perfettamente il fatto
in sé.
Il tradizionalismo è una specie di eredità atavica dell'essere umano che, in generale, è contro ogni
innovazione e lotta disperatamente per mantenere lo "status quo" vigente, sia in un cammino religioso, che in
uno filosofico che scientifico. La storia è colma di esempi di essere umani che hanno tentato di introdurre
concetti nuovi nella religione, ella filosofia o nella scienza e che sono stati condannati, colpiti da anatema o
addirittura annientati.
Niente è eterno sulla faccia della terra, tutto è relativo e mutabile, tra l'altro anche la stessa concezione che
l'uomo ha di Dio. L'essenza che viene attribuita alle cose e che dà loro l'idea di eternità è soggetta a variazioni.
Dio può essere solo un concetto dinamico e mutabile per la mente umana, nella misura in cui l'uomo si evolve
materialmente, mentalmente e spiritualmente. E0 chiaro che Dio in sé è immutabile, infinito, onnipresente,
onnipotente e onnisciente.
L'AVVENTO DELLA TERAPIA DELLE VITE PRECEDENTI
La diffusione e l'approfondimento delle ricerche sulla reincarnazione, così come i riferimenti alle vite
passate emersi attraverso la pratica della psicologia clinica con l'uso dell'ipnosi, hanno finito col richiamare
l'attenzione di vari psicologi clinici sulle possibilità terapeutiche basate sul ricordo di passate incarnazioni.
Le ricerche cliniche propriamente dette sono quelle che seguono, in forma sistematica, una
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metodologia il cui scopo è la liberazione dei pazienti da traumi inconsci subiti durante la vita intra-uterina, al
momento della nascita, nella prima infanzia o in una vita anteriore.
Il metodo è stato scoperto e sistematizzato dallo psicologo clinico nord-americano MORRIS
NETHERTON. Anche la psicologa clinica americana EDITH FIORI rivendica la maternità della scoperta. In
entrambi casi gli psicologi sono di formazione religiosa protestante e non si erano mai interessati di argomenti
quali: reincarnazione, parapsicologia, neo-spiritualismo, spiritismo, scienze esoteriche. Entrambi utilizzavano
correnti psicoterapeutiche conosciute per la cura di disturbi emozionali e mentali (Psicologia Analitica di Jung,
Psicosintesi di Assagioli, Psicologia Transpersonale di Grof e Ma slow); entrambi, senza volerlo, hanno finito
per imbattersi nelle maglie della reincarnazione.
I lavori di Netherton con le vite passate ebbero inizio nei primi anni '70. Nel 1979 egli pubblicò il libro
che sistematizzò il metodo della Terapia di Vite Passate (Past Lives Therapy). Dopo circa vent'anni di lavoro
con la Terapia di Vite Passate (T.V.P.), Netherton avava già curato più di 15.000 pazienti con eccellenti
risultati.
La tecnica impiegata da Netherton consiste, essenzialmente, nel portare il paziente a retrocedere a
stati anteriori della propria vita attuale (infanzia, nascita e vita intra-uterina) oppure ad una o più vite
precedenti. Tale regressione è effettuata con il paziente in stato cosciente (senza ipnosi o droghe) e il suo
obbiettivo è identificare esperienze traumatiche represse nell'inconscio, che sono responsabili di disturbi di
natura psichica o psicosomatica, di disturbi comportamentali od organici, e riviverli in modo tale che avvenga
una liberazione del paziente in relazione al trauma.
Nella T.V.P. il ruolo del terapeuta non è né passivo né interpretativo. Al contrario, egli ha una funzione
stimolante nella regressione della memoria, aiutando il paziente ad attingere a situazioni traumatiche, e
sostenendolo affinché egli possa scaricare le emozioni contenute nei traumi. E' anche dovere del terapeuta
aiutare il paziente a comprendere che tali traumi non appartengono al presente e che, pertanto, la vita attuale
del paziente può riorientata.
Generalmente i risultati terapeutici si fanno sentire dalle prime sedute di regressione; ci sono casi,
però, in cui la soluzione non è immediata, specialmente quando il problema che causa il trauma appare in più
di una vita precedente.
E' necessario chiarire che nella metodologia della T.V.P. ogni trauma ha un inizio, una fine e un
contenuto emozionale.Tale contenuto emozionale dev'essere necessariamente alleviato attraverso una
profonda e intensa catarsi. Se alla fine di una seduta questa catrsinon si verifica, il paziente ne esce male e, in
questi casi, è necessaria un'altra ricerca in una o più vite passate, cosa che si fa in una o più sessioni seguenti.
La tecnica usata da Edith Fiori differisce da quella di Netherton, in quanto la psicologia fa uso
dell'ipnosi quale mezzo di accesso a uno stato alterato di coscienza, per cui con questa tecnica i pazienti
regrediscono attraverso uno stato di non-coscienza.
Edith Fiori lavora con la T.V.P. fin dall'inizio degli anni '70 e ha già realizzato più di diecimila regressioni
individuali; in più .è autrice dei libri "You have been here bifore" e "The unquist dead".
CONCLUSIONE
Così come Freud ha aperto le porte dell'inconscio, nuovi Freud hanno cominciato ad incamminarsi per
le lunghe strade della "memoria extracerebrale" e degli stati alterati di coscienza, con l'obiettivo di ottenere
nuovi mezzi per aiutare a migliorare e a risolvere problemi emozionali e mentali, e a comprendere il destino
dell'essere dopo la morte.
La morte è l'inizio o la fine?
Esiste la reincarnazione? La reincarnazione è un fatto o una diceria?
O forse tutti gli scienziati e i ricercatori citati in questo articolo sono miopi e confondono una vipera con
un bastone?
Se dicessimo di sì, affermeremmo che tutti sono vittime di fatti illusori, preda di una sindrome che
potremmo definire "allucinazione della reincarnazione".
Possibile cha fra tutti questi studiosi della teoria della reincarnazione non ce ne sia uno che si sia
accorto, in seguito a una lunga ricerca, che la reincarnazione predicata dalle religioni e dalle scuole filosofiche
è solo una trappola?
Se accettassimo questa tesi, dovremmo ammettere che tutti ci siamo laureati, nelle più diverse
specializzazioni, in università che concedono titoli di studio anche agli inetti.
Credo che ciò non sia possibile, e penso che i più siano d'accordo con questa conclusione.
Ma anche non essendo di questo avviso, bisognerebbe almeno valutare il fenomeno, per il puro e
semplice interesse di verifica dell'autenticità o meno di una teoria.
Sono convinto che questa debba essere la posizione di un vero scienziato.
LE RELIGIONI E LA REINCARNAZIONE
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Praticamente tutte le religioni orientali accettano la reincarnazione quale processo naturale di
evoluzione dell'essere. Nel caso dell'Induismo, il processo della reincarnazione è 'intrinseco meccanismo che
fa sì che la legge del karma (precetto di base dell'Induismo) si compia. Nel Buddismo, particolarmente nella
versione tibetana, la reincarnazione è vista non soltanto come una realtà, ma anche come una necessità
affinché si compia quello che i tibetani chiamano la Ruota della Vita. Allo stesso modo anche lo Scintoismo
accetta la teoria della reincarnazione.
All'interno delle grandi religioni della cosiddetta civilizzazione occidentale, la questione è un po' più
complessa. Nella pratica più diffusa del Giudaismo, non è accettata l'idea della reincarnazione; tuttavia per la
sua corrente esoterica, che è costituita da quelli che praticano e praticano la cabala, il fenomeno della
reincarnazione è accettato come un principio fondamento per l'intendimento dell'esistenza umana. Vale la pena
di dire che il Giudaismo cabalistico è più vicino alla religione originale di Abramo e di Mosè che quel Giudaismo
più conosciuto e praticato ai nostri giorni.
Il cosiddetto Cristianesimo Essenico è reincarnazionista. Nel testo biblico, tanto nell'Antico quanto nel
Nuovo Testamento, ci sono numerose citazioni e riferimenti alla reincarnazione. Tuttavia le religioni cristiane
moderne ( il cattolicesimo e le diverse linee del protestantesimo) non accettano la reincarnazione. D'altra parte,
questa è una delle ragioni per la scarsa divulgazione dei Manoscritti del Mar Morto e di altri documenti apocrifi
dei tempi biblici, perché una volta diffusi rafforzerebbero la teoria della reincarnazione come via evolutiva
dell'essere umano.
Nell'Islamismo, la reincarnazione non è accettata, e nei gruppi più radicali (gli sciiti per esempio) , è veramente
condannata , come teoria.
Nelle sculture africane, nelle religioni sciamaniche dell'America, delle Isole del Sud del Pacifico e del
Nord della Siberia, la reincarnazione è parte integrante non solo delle sue teologie, ma anche delle sue
cosmovisioni.
Lo Spiritismo moderno, così come tutti i culti e le pratiche spiritualistiche dei nostri giorni, sono
reincarnazioniste.
Se volgiamo la nostra attenzione al passato remoto (la cosiddetta Età Antica della Storia), possiamo
verificare che praticamente tutte le religioni, di tutte le cicilizzazionim erano reincarnazioniste. E' il caso, ad
esempio, delle religioni primitive della Cina, dell'India, della Mesopotamia, dell'Egitto, della Grecia degli
Etruschi e dei Celti.
D'altra parte, se fissiamo la nostra attenzione nel presente e analizziamo le tendenze dominanti in
direzione del futuro in termini di attitudine religiosa e mistica della maggioranza dei popoli della Terra,
verifichiamo che la maggior possibilità è di una accettazione quasi universale del fenomeno della
reincarnazione.
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LINGUAGGIO ASTRALE n. 92
Maurice Charvet
L'ASTROLOGIA E IL KARMA
(trad. Jolanda Boyko) Tratto da Astralis n. 39, gennaio 1993
La scena si svolge su Ganimede nel gennaio 1992.
"Ecco Charvet, direte che si mette a fare ora della fantascienza! Si sa in effetti che Ganimede è il più
grande dei satelliti di Giove. Che idea fargli fare da Teatro e Dio sa quale storia contemporanea?"
Rassicuratevi (oso dire), non si tratta di fantascienza: Ganimede è anche il nome della sigla
dell'asssociazione "Giove" -con sede nella zona parigina - animata da alcune persone che si sono qualificate
personalmente "astrologi karmici". Daniel Vega, Laurence Larzul, Patrick Giani, Pierre Lasal sono i
rappresentanti ed animatori di questa particolare corrente dell'astrologia d'oggi e, alcuni di essi, hanno scritto
libri sull'argomento.
Alcune pagine di questo bollettino sono consacrate alla corrispondenza intercorsa tra Laurence Larzul,
professore di astrologia karmica, e la sua allieva C. interessata alle sue impressioni sulla Luna Nera da lei
esaminata in diversi oroscopi, tra i quali il proprio e quello dell'amico P., scomparso recentemente in un
incidente automobilistico.
Il professore risponde dettagliatamente alle varie osservazioni dell'allieva, le cui interpretazioni e note
vengono riesaminate, chiarite, corrette se del caso.Un lavoro fatto bene. Non ho nulla da ridire, tanto più che si
tratta della Luna Nera e dei Nodi che, per quel che mi riguarda, sono punti su cui non baso la mia attenzione
nell'interpretazione di un tema natale; non sono perciò competente per discuterne. Laurence Larzul confronta il
tema di C. e di P. e spiega perché e come sia avvenuto l'incidente automobilistico che è costato la vita
all'amico della sua allieva. Egli prosegue: "Malgrado ciò, sul piano karmico, P. era là per condurvi sulla vostra
propria via poiché i suoi pianeti e la sua Luna Nera sono sul vostro Nodo nord. Ritengo che il decesso faccia
parte del "programma". Ho l'intuizione che potrebbe tornare nella vostra attuale esistenza come un vostro
futuro bambino. Quel che dico, non impegna che me, tuttavia i rapporti tra Nodo nord e i pianeti di un'altra
persona rimandano di solito a incarnazioni ulteriori, così come i rapporti col Nodo sud indicano generalmente
debiti del "passato" da regolarsi in questa vita". Fine della citazione.
"Ho l'intuizione che potrebbe tornare nella vostra esistenza attuale come costro prossimo bambino".
Ho riletto questo passo ben due volte prima di arrendermi all'evidenza: l'astrologia karmica è veramente un
pretesto per dire qualsiasi cosa, sia pure mostruosa, di cui non si misurano esattamente gli effetti nefasti.
Siamo di fronte ad una persona smarrita che, brutalmente, ha perso l'uomo amato. Ed ecco che il suo
professore di astrologia le racconta che lo ritroverà nel prossimo suo figlio.Che bel guaio! Se per caso C.
avesse un figlio, non vedrà in lui un bimbo, ma il suo amico P. scomparso da poco. E' inutile pensare al padre
di questo bambino! Mi domando dove può collocarsi un simile intreccio...
Certo Laurence Larzul, ha cura di precisare, quasi per diminuire la portata del suo atto: "quel che dico
non impegna che me....." prima di tuffersi poi in una spiegazione tecnica che giustifichi il suo impegno dandogli
maggior consistenza.
Ciò non toglie tuttavia che partendo da quel che all'inizio era una lezione karmica - o o una
consultazione se si preferisce - si arriva a delle imbecillità.
Non mi soffermerò sul fatto che parlando di vite anteriori o posteriori, il sedicente astrologo si pone sul
terreno dell'ignoto inverificabile che lo lascia libero di delirare a tutto suo agio. Che cerchi di razionalizzare il
suo delirio per mezzo di non so quale posizione della Luna Nera nei segni o nelle case, o con altre spiegazioni
che si collegano all'osservazione del tema astrologico, è cosa secondaria: è un modo di tergiversare, di far
credere al consultante od all'allievo che la sua parola è basata su di un meccanismo ben cementato. Bisogna
pur avvolgere il suo discorso con un alone tecnico a buon mercato ma dall'effetto garantito sul Signor o Signora
Vattelapesca. In realtà, il sedicente astrologo che pone la spiegazione delle cose della vita su un terreno
sconosciuto, mente a se stesso come al suo consultante.
Ma che gli importa, visto che "funziona"; poiché si arriva in tal modo a stupire degli allievi, a spiegare,
con l'appoggio degli aspetti, il perché sia avvenuto l'incidente mortale; poiché si possono impressionare dei
clienti più o meno labili, proponendo loro delle soluzioni così inattese per il loro lato romanzesco e
semplicistico, da riuscire a dissolvere almeno per un po' il più forte dei dispiaceri. Che volete che lo interessi,
poiché in fin dei conti egli può esercitare un certo potere sui suoi simili......
Non sono competente per parlare del karma. Si tratta di una filosofia che ha i suoi sostenitori che
l'appoggiano incondizionatamente, i suoi illuminati ed i detrattori, proprio come in tutti gli altri sistemi che si
interessano dell'uomo e del mondo, che si tratti della religione (cattolica od altra), del scientismo, del marxismo,
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della psicanalisi, ecc. Quel che so, è che l'astrologia ed il karma sono due cose differenti, come lo sono
l'astrologia e la psicanalisi, l'astrologia e la scienza, ecc...
Capita -e la cosa non è nuova, certo è vecchia quanto l'astrologia - che lo studio dell'astrologia non
possa farsi senza un certo cammino personale nel campo della filosofia. In effetti, difficilmente si può
immaginare che uno studioso sincero od un serio praticante di astrologia non abbiano nessuna idea
sull'organizzazione del mondo e degli esseri che lo popolano. Ci troviamo qui nel campo della IX casa:
religione, filosofia, speculazioni intellettuali, studi elevati, viaggi (dello spirito come del corpo), di cui l'astrologia
fa parte integrante. Alla stessa maniera, l'astrologia come tutte le altre discipline della conoscenza, è sempre
stata attratta dalla corrente di pensiero propria della società ed all'epoca in cui essa è stata praticata; un
astrologo del XVIII sec. non poteva non fare riferimento nei suoi lavori alla religione, mentre un astrologo
contemporaneo fa difficoltà a non integrare sia pur di poco con dati psicoanalitici la comprensione dell'essere
umano che egli descrive con l'aiuto del tema astrologico, essendo tale corrente di pensiero divenuta familiare in
Occidente. Si può anche facilmente pensare che, se l'astrologo avesse avuto il diritto di cittadinanza nel
defunto blocco comunista, si sarebbero trovati degli eminenti praticanti pronti a a fare una lettura marxista dei
simboli astrologici e della dinamica dello zodiaco e dei pianeti. Non c'è dunque da stupirsi se un astrologi prima
o poi sia tentato di abbandonare il terreno dell'astrologia propriamente detta per trasferirsi su quello della
filosofia che le compete.Questa tentazione è tanto più grande quando egli ha a che fare con degli interlocutori
già anticipatamente acquisiti alle sue idee: "l'astrologo detiene la verità, egli saprà mostrarmi il cammino". Egli
dispone di un potere reale; certi astrologi non ne sono d'altronde ben coscienti, mentre ce ne sono altri che
usano ed abusano senza scrupolo alcuno di questo potere. Quante persone che in tutta buona fede si sono
recate da un astrologo perché gli chiarisca un qualche aspetto della loro vita (carattere, destino o
preoccupazioni immediate molto concrete), si sono viste in effetti descrivere un certo schema del mondo in
generale o della società attuale in particolare, e sono stati invitati ad abbandonare le loro idee banali di
borghesi medi per sposare gli ideali politici o religiosi a fatica dissimulati da un guru locale che si era etichettato
"astrologo"? Le credenze , le idee politiche, la filosofia personale, la religione di ognuno, sono cose
strettamente personali che non hanno posto nella consultazione astrologica. Se io, Maurice Charvet, mi
permettessi di parlare da un momento all'altro di questa o quella tecnica astrologica, di criticare un libro di
astrologia, di commentare o completare quanto affermato da questo o quell'autore su queste pagine, è perché
si è stabilito che in una rivista di astrologia, le persone che hanno competenza in materia, possono esprimersi
come desiderano. Ma se lo stesso Maurice Charvet, col pretesto di avere qualche conoscenza in campo
astrologico od approfittando della sua posizione di redattore capo di ASTRALS, si mettesse qui a parlare di
politica o di religione (campi in cui potrebbe avere ugualmente una certa competenza), commetterebbe un
abuso di potere e giustamente lo si potrebbe giustamente rimproverare. Questa vale per l'astrologo che, per il
fatto di esserlo, approfitta del suo statuto e della sua autorità, potere di astrologo per far passare un messaggio
che non ha nulla a che vedere con l'astrologia.
L'inganno dell'astrologia karmica deriva dal fatto che i loro emuli cercano, con "fortune" differenti, di
rimpiazzare i dati fondamentali dell'astrologia usando spiegazioni relativamente semplici - non si devono
complicare troppo le cose perché altrimenti sarebbe troppo difficile convertire il pubblico - e mettere in scena i
principi della filosofia del karma. Si tratta di una filosofia proveniente dall'India, riveduta e corretta da diversi
occidentali che d'altra parte si ignorano con arroganza l'un l'altro. Cosicché dopo aver in qualche modo rivestito
l'astrologia degli orpelli d'una filosofia detta karmica, essi presentano i segni, le case, i pianeti e gli aspetti come
differenti attori di un insieme dei scenari la cui diversità varia a seconda dell'immaginazione dell'interprete. E
dato che il loro sistema di pensiero li porta a inserire una situazione attuale e concreta in una storia di vite
anteriori (e future, per i più dotati, presumo) da cui è assente il principio di realtà, la perdita di contatto con i
significati tradizionali attribuiti ai componenti del tema astrologico lascia la porta aperta a tutti i deliri di cui si è
visto sopra un triste esempio.
Di alcuni a priori si potrebbe criticare allo stesso modo l'astrologia psicanalitica. In Dall'astrologia alla
psicanalisi, Andrei Barbault ha messo molto bene in evidenza le corrispondenze che si possono stabilire tra i
concetti astrologici da un lato e quelli psicanalitici dall'altro.
Ma non si dovrebbe confondere una consultazione di astrologia psicanalitica che è questione di
qualche ora, con un'analisi, cosa che richiede diversi anni: i processi messi in gioco non sono gli stessi, e così
pure i risultati. E in ogni caso, lo schema della personalità sul quale funziona l'astrologia psicanalitica
corrisponde ad una realtà ammessa oggi in tutto il mondo (sia pure con importanti varianti). Mentre la teoria del
karma che ci viene servita in Occidente da uno o due decenni, non ha ancora - ed è il minimo che si possa dire
- raccolto l'adesione delle persone sane di mente che sono alla ricerca di una comprensione sempre più
adeguata della persona umana.
Mettere a confronto l'astrologia - per la sua parte psicologica che mira alla spiegazione del
funzionamento della persona umana - con una teoria psicanalitica valida, rappresenta una procedura del tutto
comprensibile: preoccupazione di coerenza nel campo delle scienze umane, arricchimento di una disciplina
grazie ad un'altra, ecc. In questo caso, l'introduzione nell'astrologia di concetti che in partenza le erano
estranei, non può snaturarla. E' pur vero che ci sarà qualcuno che si chiederà se questa procedura sia di
qualche utilità, essendo l'astrologia già di per sé sufficientemente strutturata e vasta al tempo stesso. Ma
quando si introducono nell'astrologia i concetti di una teoria di cui il meno che si possa dire è che ben lontana
dall'essere convalidata (attraverso l'osservazione, per i suoi effetti terapeutici, ecc.), è necessario essere
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circospetti. E quando per di più si constatano i danni cui sfortunatamente può condurre questo genere di
amalgama a buon mercato, non si può che disapprovare una tale procedura.
LINGUAGGIO ASTRALE n. 92
Maria Luisa Monferini Gribaudi
IL CAMMINO ASTROLOGICO VERSO IL KARMA
Tempo fa, durante una consulenza astrologica, mi resi conto che il mio interlocutore mi stava
chiedendo qualcosa in più rispetto a quanto gli stavo dando. Si trattava di una richiesta non espressa ma che
io sentivo come tale, di un ulteriore approfondimento, quell'approfondimento che io stavo richiedendo a me
stessa da tempo. Il confronto con quella persona lo stava evidenziando. Quella richiesta mi costringeva ad una
più approfondita presa di coscienza. Non potevo più rimandare.
Lo studio dell'astrologia è molto esigente ed io penso che non lo si possa esaurire sotto il profilo
dell'impegno, né come ricerca, né come esperienza pratica e neppure come approfondimento interiore. Mi
buttai a capofitto non solo a leggere numerosi testi ma a scavare dentro me stessa; questo lavoro mi ha
consentito un approfondimento per una interpretazione spirituale della simbologia astrologica.
E' vero che, come più volte avevo letto, il significato profondo dell'interpretazione risiede nel centro del
grafico, proprio in quel piccolo punto nel quale confluiscono simbologicamente tutte le linee, l'essenza stessa
della nostra esistenza. E' in quel punto che si manifesta e si esprime il significato profondo delle case, dei
pianeti e dei loro aspetti, delle energie sottili e di quelle sollecitate dalle forze scatenanti.
Quasi il grafico fosse una ragnatela le cui esili trame convergono tutte in un punto focale.
Quanto accade nella superficie della vita di ognuno di noi non ha un valore concreto, è quanto accade
nel profondo, nell'essenza, che segna, imprime, nasconde e sarà causa, poi, dei nostri comportamenti.
E' chiaro che, durante quell'incontro avevo raccolto quella sollecitazione perché essa corrispondeva ad
una precisa necessità interiore di una lettura del grafico in una chiave nuova, apparentemente diversa, ma
sostanzialmente più approfondita.
In passato avevo fatto esperienza ed esperimenti in altri settori che mi avevano consentito di acquisire
molti dati in proposito, tanto da confermarmi che ognuno di noi esprime, attraverso il proprio essere fisico solo
una piccola parte del proprio esistere: quasi che il nostro essere fisico non sia altro che la punta di un iceberg
la cui parte più ponderosa resta nascosta. Noi ci esprimiamo, infatti, limitatamente a quanto possiamo
manifestare o a quanto scegliamo di apparire. Ogni nostra esigenza si scontra costantemente con questo limite
rappresentato dalla nostra corporalità, sia soggettiva che oggettiva.
Questo limite non è dovuto al caso, ma ha una sua ragione di essere proprio in quel modo e non in un
altro, e così è, e deve essere.
Se non è dovuto al caso, è però chiaro che ci deve essere una ragione, quella ragione superiore che
nutre la radice delle nostre speranze, delle nostre aspettative, della nostra sete di giustizia, del nostro desiderio
d'amore, di bellezza, che alimenta quelle aspettative che non riescono in alcun modo a trovare soddisfazione
nel nostro quotidiano.
E' come se il limite sia posto per aiutarci a crescere attraverso quei condizionamenti e attraverso quelle prove e
non altre.
Il mio studio e la mia riflessione si sono indirizzati alla ricerca del significato e del perché di tutto questo. Alla
fine sono finalmente riuscita a radunare le tante tessere di esperienza e di studio di anni quasi fossero tessere
di un puzzle e a farle combaciare, ottenendo una visione del tema molto più soddisfacente perché più articolata
e soprattutto più ampia.
Credo di essere riuscita, in altre parole, a trovare una serie di accessi , attraverso questo metodo di lettura
"amplificata", alla parte sommersa dell'iceberg, a quella che condiziona i movimenti di superficie.
Ho imparato, così, che ogni simbolo del grafico natale può essere letta in una chiave più complessa, più
dinamica, più interiore, più vicina al segreto di uno di noi. In quella chiave cioè che può trasformare
l'interpretazione astrologica in una vera e propria terapia astrologica, ferma restando l'intenzionalità di agire in
tal senso o no.
Sotto questo profilo, infatti, ogni tema natale assume la grandiosità del mistero. E tale grandiosità richiede a chi
lo interpreta il rispetto silenzioso e partecipe a ciò che accomuna tutti noi in questa esperienza terrestre.
Ognuno di noi ha il suo impegno di vita, faticoso, sofferente, ma nel contempo ha pure la sicurezza di poter
attingere forza attraverso la consapevolezza e l'umiltà della coscienza dei limiti e delle possibilità. Limiti e
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possibilità che vengono dichiarati, quasi offerti all'interpretazione astrologica che diviene legame di continuità
tra passato, presente e futuro, quasi un cammino, certo, non facile ma di riscatto e di profondo significato, dove
ogni nostra azione trova la sua ragione d'essere. Non solo ma dove la lettura astrologica si trasforma in vera e
propria intelligenza (intus ligere = leggere dentro) astrologica.
Mi auguro che si intenda che non sto parlando di redigere un oroscopo karmico. Ritengo che non avrebbe
alcun significato esprimersi in tal senso. Quanto ho imparato mi serve unicamente come aiuto per approfondire,
con chi lo volesse fare, gli aspetti del carattere, della personalità, del comportamento. Ho acquisito, così,
elementi di lettura, chiarimenti, utili per me, per interpretare in una dimensione più complessa, ma altresì utili
per quanti, in quella misteriosa tensione dialettica, a volte palese, a volte segreta, che vitalizza il rapporto
astrologante-astrologato (se mi si concede questa audacia linguistica), esprime la necessità, quasi sempre
dolente, di una trasformazione radicale, di una svolta di vita, o almeno ne manifestano il desiderio.
Attenzione però; ritenere ad esempio che il nostro spirito possa avere avuto esperienze fisiche in tempi diversi,
non significa che si debba necessariamente sapere quali esse siano state o che io voglia indagare quali siano
state. Tutto questo non rientra nel mio interesse specifico. Ritengo, infatti, che se la nostra memoria non ci
consente questo ricordo è perché non ci sarebbe di alcun aiuto averlo mentre, qualora fosse di aiuto lo
avremmo. Il mio desiderio è quello di evidenziare per la persona che vive ora quali sono le conseguenze che
deve riscattare in questa vita e a quali potenzialità potrà fare riferimento per vivere meglio ora.
Mi faccio, cioè, carico di cercare quali possono le paure che si nascondono nelle quadrature che tanto
condizionano; di sapere come fluiscono le energie nelle opposizioni; di evidenziare quali sono i settori coinvolti
maggiormente nel cammino di crescita spirituale.
In questo senso trovo utile inserire nel tema i nodi lunari, segnare quali sono i pianeti retrogradi ed esaminare
con attenzione il signore del karma: Saturno.
Un piccolo esempio: avendo modo di trovarmi periodicamente con due amiche per confrontare le nostre
esperienze astrologiche, esaminavamo un tema natale nel quale erano evidenziate molte opposizioni e
quadrature. Nel grafico non erano stati rappresentati graficamente i nodi e i retrogradi. L'interpretazione era
stata affrontata in modo serio ed approfondito, ed ognuna di noi aveva dato il suo contributo. Al termine proposi
di inserire questi elementi. Essi confermarono la nostra analisi in modo più concreto, immediato e chiaro e per
quanto mi concerne con un'immediatezza da cui la laboriosa lettura precedente mi aveva distolto.
Relativamente alla mia preparazione ed alla mia sensibilità, ritengo di poter sostenere che l'inserimento di
questi dati ha questa utilità: l'immediatezza, che non si riferisce, si badi, al "colpo d'occhio" bensì alla
penetrazione, all'approfondimento dello sguardo interpretativo: una sorta di "cattura".
E' chiaro che la richiesta di esprimere simbologicamente su un grafico questi elementi corrisponde ad una
necessità interiore da parte di chi interpreta. Corrisponde ad una sua esigenza spirituale che vuole trascendere
la dimensione della realtà immediata e inserirsi in una visione cosmica. Tiene conto, sempre, dell'individualità,
della responsabilità individuale, ma anche in qualche modo della comune, collettiva responsabilità di crescita
attraverso il bene e il male.
E' la coscienza che in ognuno di noi convivono bene e male, e che è nostra responsabilità imparare a mediarli
in modo tale da vivere al meglio questa esperienza di vita, che ci viene data non finalizzandola in una
dimensione di vita esclusivamente materialista.
L'Astrologia ci aiuta anche in questo senso. Sotto il suo profilo karmico ci sollecita a trascendere il quotidiano
dandogli una dimensione di grandiosa speranza.
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da LINGUAGGIO ASTRALE n. 92
Graziella Melotti
UN CASO DI REINCARNAZIONE
JOHN FITZGERALD KENNEDY
Dopo la sua morte, Kennedy fu paragonato ai grandi americani come Gorge Washington, Abraham Lincoln,
Thomas jefferson e Franklin Roosvvelt. Sorprendenti, in particolare, le analogie con Lincoln.
- Kennedy è eletto presidente nel 1960; Lincoln fu eletto presidente nel 1860
- Durante la presidenza, la moglie di Kennedy perde un figlio.
Durante la presidenza, la moglie di Lincoln perse un figlio.
- La segretaria di Kennedy si chiama Lincoln e fa tutto ciò che è in suo potere per convincere
il presidente a non andare a Dallas.
L'incaricato all'incolumità di Lincoln si chiamava John Kennedy. Fu lui a presiedere alla sua protezione fisica fin
dai primi comizi, ma fatalmente non era presente al Ford's Theatre, e non arrivò in tempo a sconsigliare il
presidente a recarvisi.
- Lee Oswald spara alla testa di Kennedy.
L'attore John W. Booth sparò alla testa di Lincoln.
- Kennedy è ucciso in presenza della moglie.
Lincoln fu ucciso in presenza della moglie
- Secondo la Commissione Warren Le Oswald, dopo aver sparato su Kennedy da un
magazzino, si rifugia in un cinema.
Secondo la Polizia Distrettuale, John W. Booth dopo aver sparato su Lincoln in un teatro si rifugiò in un
magazzino.
- Lee Oswald fu assassinato prima che lo si potesse processare.
John W. Both fu ucciso prima che lo si potesse processare
- Lee Oswald era nato nel 1039
John W. Booth, pseudonimo di John Wilkes, era nato nel 1839
- A Kennedy succede alla presidenza Lyndon Johnson, nato nel 1908.
Il successore di Lincoln alla presidenza fu Andrew Johnson, nato nel 1808
A proposito dell'incaricato all'incolumità di Abraham Lincoln che si chiamava John Kennedy, è da precisare
ancora che egli era un irlandese alto, ben piantato, con i capelli rossicci che gli scendevano arruffati sulla
fronte. Qundo fu messo per la prima volta di protezione a Lincoln, era un poliziotto alle dipendenze dell'Agenzia
Pinkerton, una sorta di FBI di allore.
Questo John Kennedy si imponeva come scorta di Lincoln deputato prima, e di Lincoln presidente dopo, il
più delle volte vincendo la ritrosia dell'uomo politico a vedersi continuamente quel giovanottone invadente,
insinuarsi al suo fianco, 'pistola in pugno'.
L'unica volta che Kennedy, ormai a capo dell'Agenzia Pinkerton, non potè intervenire di persona ad
accompagnare il presidente, fu la sera in cui Lincoln fu ucciso. Il suo posto fu preso da un certo Colonnello
Parker il quale, 10 minuti prima che John Booth sparasse al presidente, sparì misteriosamente. Fu poi detto
che andò a "bere un bicchierino".
Ci fu uno scandalo nel constatare che a capo della scorta di Lincoln fosse delegato un uomo dedito all'alcool.
John Kennedy di persona piombò a Washington per svolgere le indagini ma più si scoprivano i vuoti
lasciati volutamente accanto al presidente in quella fatale sera, più si facevano dense le responsabilità di più
persone. Ci fu persino chi insinuò delle complicità in seno alla stessa agenzia Pinkerton.
Ma con la fanatica confessione di John Both, "Così vendico il Sud!", e con la sua uccisione prima che
potesse chiarire la sua posizione davanti ad un processo, venne definitivamente archiviato il caso.
Queste analogie, in questo studio sulla vita di Kennedy, non rappresentano certo "delle curiose
coincidenze" fortuite, come riportavano i giornali dell'epoca, bensì uno studio di astrologia karmica notevole.
Tutto è così lampante che mi stupisco nel considerare come nessun serio studioso di astrologia abbia avuto
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quantomeno la curiosità di intraprendere delle ricerche karmiche.
Lincoln ncque il 12 febbraio 1809, sotto il segno dell'Acquario, segno futurista. Avanguardista,
rivoluzionario e collettivo, con un karma legato alla morte, inevitabile.
Le sue convinzioni contro la schiavitù provocarono la guerra di Successione. Nel 1863 abolì la
schiavitù. Nel 1864 venne nuovamente rieletto per essere assassinato poi nel 1865 da un fanatico sudista dopo
la caduta di Richmond, capitale degli stati confederali e la vittoria finale degli unionisti.
Uno stellium di pianeti nel segno dei Pesci, segno di equilibrio cosmico, non gli permetteva di accettare
caratterialmente il grande problema, per lui, della schiavitù e della disuguaglianza fra le razze e gli individui.
Questo è indicato da Giove, Plutone e Mercurio congiunti in Pesci.
Questa spinta energetica è accentuata dalla posizione di Urano in Scorpione congiunto al nodo nord
karmico, che significa l'evoluzione nella sua esistenza.
Urano, essendo il maestro governatore del segno dell'Acquario, dov'è la posizione del suo Sole, dà
l'indicazione dell'importanza benefica che la sua vita avrebbe avuto per l'umanità.
Nelle sue vite passate aveva accumulato un debito karmico riguardante la terra e il problema degli
schiavi, che aveva deciso di chiudere in questa esistenza, perché questo era probabilmente ciò che si portava
come retaggio ancestrale, un passato, cioè, di schiavista e di potente latifondista.
Con il suo assassinio da parte di un presunto folle, queste gravi responsabilità sono state riscattate. Ma
sicuramente, la conclusione spicciola delle indagini che portarono alla responsabilità della sua morte un'unica
persona, non rispecchiava la verità.
La sua natura interiore, estremamente positiva, ed amante della giustizia aveva l'assoluta necessità di
reincarnarsi là dove ingiustizia e violenza erano state commesse su di lui.
Nella sua esistenza, il lato sentimentale era stato molto sacrificato e così la sua sfera sessuale,
continuamente fuorviati dai suoi multipli impegni ideali e politici.
Nella scelta di una nuova esistenza sarà necessario eliminare un debito sentimentale e sessuale con il
femminile.
La famiglia Kennedy e nuovamente gli Stati Uniti d'America è la scelta ideale per la sua nuova
incarnazione.
Ed ecco la nascita di John Fitzgerald Kennedy.
Johm Kennedy nasce il 26 maggio del 1917 a Boston.
Il suo segno di nascita è quello dei Gemelli e il suo ascendente è la Bilancia.
L'elemento aria domina questi due segni. La superficialità è la poca responsabilità sono le sue
caratteristiche. Allora c'è da chiedersi: Era una persona superficiale? Tutt'altro. L'ascendente oltre il segno
della Bilancia comprende parte del degno dello Scorpione, l'ottavo segno, e per analogia il Sole congiunto a
Venere, si trovano in Ottava casa.
Lo Scorpione e l'Ottava casa sono un segno e una casa definite occulte che indicano forte
responsabilità e coinvolgimento emotivo, mascherati però alla visione degli altri dall'elemento aria dei Gemelli e
della Bilancia.
Questo connubio ha scaturito in lui energie fortissime e contradditorie, creando nella personalità di
John Kennedy l'orgoglio e l'impulso alla sfida a ogni genere di pericoli.
L'ottava casa, così importante per Kennedy, indica la sessualità, le eredità materiali e occulte, oltre
all'attrazione e alla sfida fatali verso tutto ciò che è pericoloso. Questo pregnante desiderio di dominio è tuttavia
ammorbidito dalla presenza nel segno dei Gemelli del Sole, grande Luminare, e di Venere, tenendo conto che
quest'ultimo, cioè Venere, è anche il pianeta governatore dell'Ascendente in Bilancia. Quet'ultima indicazione lo
avrebbe portato a ricercare il femminile e il sesso come pulsione primaria.
Amava il successo. Era spregiudicato. Combatteva la mafia, ma era amico di alcuni mafiosi. E non era
la sua unica contraddizione: era miliardario, grazie alla sua famiglia, e combatteva lo strapotere dei petrolieri;
era stato amico e sostenitore politico del cacciatore di streghe McCarthy e, tuttavia, con la sua presidenza si
concluse la "guerra fredda" e si aprì l'epoca della distensione con il mondo comunista; dapprima favorì, poi si
trovò in contrasto con le operazioni della CIA.
Il suo forte carisma gli permetteva, nonostante questo suo modo camaleontesco di esprimersi, di
essere convincente e trascinatore.
Nonostante tutte queste forti energie ambiziose, il suo lato sofferente è molto incisivo. Plutone e
Saturno in Cancro, segno d'acqua, introverso ed emotivo, faticano ad esprimersi sin dall'adolescenza.
L'incisività di Saturno, l'educatore familiare, creano, in questa sua breve ma intensa esistenza, la spinta
karmica al successo, spinta oltremodo proveniente da una schiavitù psicologica verso la propria azione e
legata alla collettività.
I Nodi Lunari e la Luna nera spiegano il meccanismo totale della vita di John Fitzgerald Kennedy.
Il Nodo lunare sud, simboleggia il suo passato. Non una passata incarnazione, ma piuttosto una
combinazione di eventi, idee, abitudini e pensieri maturati nelle varie incarnazioni che hanno creato in lui un
acculo di effetti non risolti, i quali hanno dato origine alla sua esistenza.
La casa che ospita il nodo lunare discendente, la Nona casa, è in Cancro, che indica il lato debole,
poiché esso rappresenta le orme lasciate nelle vite passate, che rimaste intatte, lo obbligano a guardare al
futuro nella sua esistenza (Nodo Nord) non permettendogli nell'immediato di esaminare gli effetti di tutto ciò che
aveva creato nelle passate esistenze,fino a che tali effetti non gli si parino di fronte nel bel mezzo del suo
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cammino.
Il suo rapporto con la morte, non certo negativo, è dato dagli antichi ricordi inconsci di una morte
avvenuta non in modo conflittuale. Il suo pensiero costante è sempre stato un avviso di pericolo, cioè una forte
intuizione, che, come un "consigliere occulto", gli faceva presagire i pericoli che avrebbe potuto evitare.
Ma esiste un altro "tallone d'Achille" karmico, estremamente pericoloso: la Luna Nera.
La Luna Nera indica l'impronta negativa lasciata nel corso delle varie esistenze passate, che tende ad
azionare il lato magnetico del materiale, abbagliando la verità e le giuste decisioni.
La posizione natale, nel segno del Leone in Decima casa, non è una brutta posizione, diventa però
pericolosa per lui la spinta che gli viene dalla famiglia che continuamente lo incita nel quotidiano a non lasciare
mai a qualunque costo la strada intrapresa. Questo è dato dal Nodo nord in Capricorno, il decimo segno, che
richiama la Decima casa in Leone dove è posizionata la Luna Nera.
Questo rappresenta il grande pericolo per John Kennedy.
Indicando il Nodo nord un nuovo ciclo che egli non vede l'ora di sperimentare, lo induce ad agire
sempre, nonostante gli errori che può commettere causati da non sempre positivi incitamenti.
Rinunciare alla visita nel Texas, a Dallas, avrebbe allontanato lui il pericolo, e avrebbe abituato la
propria entità ad intuire nuovi pericoli per la sua vita che astrologicamente potevano protrarsi sino al 1968, non
oltre.
Ma il timore materiale legato alla probabile non rielezione, intimoriva la sua influente d'origine, e il
timore a lui trasmesso gli scatenò un meccanismo inconscio di sfida alla morte.
Alle nuove elezioni del 1064. nonostante le previsioni, sicuramente non sarebbe stato rieletto. Non gli
erano favorevoli i transiti. E questa possibile prima sconfitta sarebbe stata per John Kennedy l'inizio di una
lunga ricerca esistenziale che l'avrebbe indotto a fare, nel tempo, delle scelte più affini al bagaglio spirituale e
umanitario che alla materia.
Questo è il significato del suo Nodo discendente, che egli non ha permesso a se stesso di poter
sviluppare.
La popolarità gli sarebbe sempre stata accanto , passando dalla ricerca affannosa della sicurezza della
materia, ad una spinta energetica, dopo una serie di sconfitte, di idealizzare la sua esistenza quotidiana,
ricercando la giustizia che proviene dalle ricerche e conseguenti riscoperte di altissimi ideali che già erano
parte integrante delle sue ultime esigenze passate.
Come ho già accennato inizialmente, le marcate contraddizioni non sono nient'altro che la spinta
karmica a delle azioni che nel suo subconscio sentiva transitorie, non parte integrante della sua esistenza.
Anzi, erano situazioni passeggere che la parte razionale, concreta, la superficie della sua personalità, sentiva
in modo impellente di compiere, velocemente, per poter assolvere alla reale necessità della sua evoluzione
esistenziale.
Dopo aver superato le incertezze caratteriali e la non comprensione della propria natura interiore,
imparando a scoprire e combattere i "cattivi" consiglieri, simboleggiati dalla Luna Nera, sarebbe iniziata
realmente la sua evoluzione: sarebbe diventato un "Giusto".
Questa affermazione è avvalorata dalla posizione della Luna in Vergine in Undicesima casa che riceve
un aspetto positivo di erigono da Marte che rappresenta la volontà di Kennedy e che, a sua volta è in sestile a
Saturno.
La Luna, nel segno della Vergine, indica anche 'mettersi al servizio del prossimo', e Marte è congiunto
a Mercurio che oltre a governare la Vergine richiama anche la Terza casa in Capricorno il cui signore, Saturno,
dà la spinta al Nodo nord.
Tutto ciò sta ad indicare l'evoluzione reale in questa esistenza che avviene però nell'età saturnina, non
certo rappresentata prima dei cinquant'anni.
Saturno è posizionato in Cancro, dove il Nodo sud indica che la sua entità è molto vecchia, ha vissuto
tantissime incarnazioni e, nel trascorrere delle multiple sue esistenze materiali, ha acquisito la sapienza del
grande saggio sovraccarico di esperienze, di conoscenza, di spiritualità.
Nella sua ultima esistenza avrebbe potuto nuovamente riprendere possesso delle antichissime alte
saggezze, non lasciando più fagocitare dall'energia bassa della Luna Nera che esaurita completamente,
avrebbe solo più magnetizzato le sue opere a favore dell'umanità.
Facciamo ora un passo indietro e analizziamo il rapporto di John Kennedy con le donne.
Il Nodo sud in Cancro e la Luna, il suo maestro governatore, confermano un altro punto debole della
sua personalità. Gli incontri femminili sono incisivi e karmici.
Lincoln aveva trascurato per eccessi idealistici gli affetti familliari e gran parte della sua energia
primaria e sessuale. Poteri forse ipotizzare attraverso lo strumento dell'astrologia, che la moglie di Kennedy,
Jacqueline, possa essere stata la madre di Lincoln.
Essa ha rivestito un ruolo di madre non nutrice: infatti, la Luna di <Lincoln sulla Luna nera di
Jacqueline, riceve un aspetto di quadratura, dissonante con Venere.
Questo difficile rapporto con la madre, non permise a Lincoln, in età adulta, di dare affettivamente alla
donna, alla moglie, il giusto equilibrio sentimentale per armonizzare la sua vita di coppia.
Ecco che Jacqueline riveste il ruolo, nell'esistenza di Kennedy, di scioglimento di un suo debito
karmico, subendo i tradimenti di suo marito che naturalmente le procurano sofferenza, dolore e umiliazione.
La sua posizione astrale indica, per questioni karmiche, di avere un esagerato senso del possesso e
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tanto amore da dare, per porre rimedio al poco nutrimento affettivo dato nel passato, ma la materia su di lei ha
avuto il sopravvento, ha aumentato il valore energetico della Luna nera in Capricorno, e di conseguenza non
ha sviluppato l'istintualità della Luna, prettamente femminile, come buona consigliera là dove suo marito poteva
correre seri e gravi pericoli.
L'incontro di Kennedy con Jacqueline guidato dal suo coinvolgimento passionale, come sempre la sua
natura si esprimeva, però, non era nato sotto una buona stella.
La comparazione planetaria delle due carte del cielo ce lo conferma. La natura femminile di Jacqueline,
data dalla Luna in Ariete in Quinta casa , ci indica il desiderio inconscio di dominio sull'uomo accentuato dalla
posizione di Plutone nel segno del Cancro, segno lunare.
Il Nodo nord in settima casa, la casa del matrimonio, in Toro, segno di terra, esagera il desiderio di
possesso e di dominio e la Luna nera, in seconda casa, che rimanda al secondo segno, --Toro --, accentua
questo significato, inducendola ad accettare compromessi, pur di non essere relegata a dei ruoli secondari.
Marte, pianeta governatore della Luna in Ariete, posizionato in decima casa in Vergine, - che richiama
per analogia alla Luna Nera in Capricorno e in seconda casa -, accentua l'ambizione della posizione sociale,
che la indurrà a scegliere, nonostante la sua natura ribelle, di essere condizionata dal denaro e dal potere della
famiglia di Kennedy (Venere e Plutone in Ottava casa, la famiglia del marito).
Con questa natura ambiziosa e venale, causata naturalmente da insicurezza di fondo, Jacqueline non
poteva essere coinvolta sentimentalmente a tal punto da permettere alla proprio Luna, l'intuitività -, di
svilupparsi a tal punto da percepire i9l pericolo, e di conseguenza, avere una influenza tale su John Kennedy
da indurlo a rinunciare al viaggio a Dallas.
Questo legame forte alla nascita e destinato di per sé a logorarsi nel tempo (congiunzione tra Nodo
nord di Kennedy e Luna nera di Jacqueline) è stato anzitempo turbato nell'irrequietezza sentimentale e
sessuale di John Kennedy.
Il suo Nodo nord, quello di John, indica che nella sua ultima e breve esistenza determinati uncontri
femminili sarebbero stati inevitabili. L'incontro con Marilyn Monroe è fra questi.
Marilyn era forse nella vita di Lincoln la moglie (Nodo sud di Marilyn sulla Luna di nascita di Lincoln).
John Kennedy nella sua esistenza non poteva certo rifiutarla per il semplice motivo che poco era
riuscito a darle nella sua esistenza precedente.
Lei non era certo come Jacqueline, con un karma ambizioso e venale, bensì aveva un destino di
schiavitù psicologica derivante dalla famiglia, di mancanza totale di amore e di educazione.
La madre malata di mente, astrologicamente, ha inculcato nell'inconscio della figlia la paura della
pazzia e realmente, i nodi posizionati in sesta e dodicesima casa la rendevano fragile nel sistema nervoso a
causa delle sue enormi insicurezze.
La Luna Nera in Leone era indicativa altresì di un karma negativo con le figure maschili.
Questa Luna Nera le avrebbe certo procurato in questa vita sempre degli uomini potenti - di qui il
significato del segno del Leone - ma non sempre potenti "alla luce del Sole", ed ecco i molti legami dell'infelice
attrice con alcuni boss mafiosi.
Queste conoscenze furono estremamente pericolose per lei, perché fino alla fine fu incapace di intuirne
il pericolo, nonostante sin dalla nascita fosse stata avvezza a violenze morali di ogni tipo.
Questo suo incosciente fatalismo sarebbe stato la sua rovina.
Una forte pulsione di morte era ospitata dentro il suo inconscio, verrebbe facile dedurre. Ma non era
così.
Una insaziabile sete di vivere, un modello pulito di amare nonostante tutto, una voglia di imparare e
apprendere e un desiderio di sempre nuove emozioni positive, questa era la sua vera natura (Giove e Luna in
Acquario, Venere in Ariete, Sole e Mercurio in Gemelli). E questo suo reale modo di essere non le permetteva
di fare uso delle cattive e brutte esperienze come di un insegnamento di vita.
In mezzo a tante esperienze negative e deludenti, ecco l'incontro con John Kennedy.
Lui astrologicamente ne è letteralmente e totalmente affascinato. Il loro amore o "la loro storia",
estremamente positiva, poteva essere vissuta fino al totale riscatto karmico di ambedue.
Sicuramente in ogni modo, fino a che "la ragion di Stato" del presidente non ha prevalso sul Kennedy uomo,
essa è stata vissuta bene, per il modo istintivo di ambedue di amare.
Dopo la madre, Rose; queste sono le donne più importanti nella vita di John Kennedy.
La Luna Nera, il lato buio e oscuro della Luna, Lilith, la parte lunare, inconscia che ci fa paura e che ci attrae
irresistibilmente. Il lato femminile più pericoloso , la se4duzione. Eva, la tentatrice, che induce Adamo al
peccato. Ecco lo strumento sottile, non compreso, della morte di Kennedy.
John Kennedy, nel suo ruolo di giovane presidente ha sicuramente commesso molti errori, come del resto tutti
i capi di stato, però i più gravi episodi, come quello infamante, chiamato della "Baia dei Porci",
astrologicamente, non gli appartengono volutamente. Plutone, pianeta governatore di morte, essendo
congiunto al Nodo sud, karmico, che governa le vite passate, è posizionato in Cancro in Nona casa. Questa
configurazione lo libera dalle gravi responsabilità di morte nella sua esistenza, mentre sarebbe stato il contrario
se il Nodo nord fosse stato congiunto a Plutone.
La Luna che governa il segno del Cancro si trova in Vergine in Undicesima casa. Questa posizione indica che
la responsabilità reale morale ricade sugli altri, però lui rappresentando la nazione ne diventa il "capro
espiatorio". Il Sole e Venere in Ottava casa indicano questa sofferenza. Essi si trovano in Gemelli, Mercurio il
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suo governatore dà l'indicazione che, quello che poi viene riportato alla storia come sua responsabilità, viene
anche creduto inderogabilmente.
Esiste un'altra similitudine astrologica di ritrovamento nella sua esistenza, legata al fratello Robert.
Nell'esistenza di Lincoln egli rivestiva il ruolo dell'incaricato alla sua incolumità di nome Kennedy. Svolse il suo
compito in maniera quasi ossessiva, tale era il suo pensiero assillante di un attentato che avrebbe potuto
colpire Lincoln dovunque e in qualunque momento. Ma nonostante ciò fallì nel momento cruciale del destino di
quest'ultimo.
La necessità di essere nuovamente al fianco della stessa entità lo ha portato a scegliere il ruolo del fratello, per
avere la possibilità di porre rimedio all'impotenza del passato e poterlo nuovamente avvisare di un pericolo che
poteva benissimo essere evitato. La sua nuova e ripetitiva impotenza è stata riscattata con la sua stessa morte
avvenuta nel medesimo modo del fratello.
Un altro punto dolente nella vita di John Kennedy era la salute. Quei dolori di schiene lancinanti che lo
bloccavano, che alcuni spiegavano come postumi di ferite di guerra, e che altri hanno corretto, giustamente o
ingiustamente, essere una malattia renale, astrologicamente, sono indicati come debolezza fisica nel punto
dove fu colpito a morte Lincoln (la Luna di nascita in Vergine e la Sesta casa in Pesci e Nettuno suo signore,
posizionato in Decima casa dove si trova la Luna Nera danno questa indicazione).
Lincoln fu dal suo assassino alla nuca. Gli si bloccò immediatamente la spina dorsale. Ma, già nel 1843, in
seguito a una brutta caduta da cavallo, per tutto il resto della sua vita fu affetto da forti dolori alla spina dorsale
che alleviava faticosamente con cataplasmi, tisane e belladonna.
Nel 1943, nel Pacifico, la nave comandata da Kennedy fu speronata e nel naufragio e nel prodigarsi per la
salvezza dei suoi uomini, egli riportò postumi per una lesione alla spina dorsale che lo costrinsero a indossare
per sempre un busto di ferro e furono la causa dei suoi molti dolori fisici.
Anche il più severo dei lettori non può fare a meno di notare come le analogie tra le due personalità siano
quanto meno singolari. L'ipotesi di una possibile situazione di reincarnazione può essere o meno accettata. Per
i meno increduli il discorso potrebbe continuare attraverso il confronto tra l'attuale presidente Clinton e John
Fitezgerald Kennedy. Le analogie, rafforzate dalle occasioni di incontro e dal fascino cinematografico dei due
appaiono nuovamente più che sorprendenti.
Ma questa è un'altra storia karmica.
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LINGUAGGIO ASTRALE N. 92
Clara Negri
ASTROLOGIA E REINCARNAZIONE
Parlare di Astrologia e reincarnazione mi fa profondamente felice in quanto travalica il significato strettamente
previsionale dell'oroscopo e investe il "perché" della previsione stessa,. Quindi il possibile motivo d'una
configurazione astrale di nascita che è un destino in potenza, risvegliato dall'equazione Tempo sotto forma di
transiti.
Sono anni che confronto istintivamente l'astrologia e i suoi tanti perché con tutta la tradizione filosofica e
religiosa dell'uomo ma, avendo chiaramente avvertito di destare una netta ostilità da parte di vari colleghi, e
desiderosa di non aprire nuovi fronti polemici, mi sono sempre ben guardata dal proporla nei vari Congressi o
su riviste astrologiche dedicate agli addetti ai lavori.
Ho però ancora nella mente una frase che lessi tanto tempo fa e che trovo molto giusta: "se un uomo non è
capace di combattere per le sue idee, o le sue idee non valgono niente o non vale niente lui"; perciò anche
grazie alla piacevole notizia che il pubblico sta iniziando a considerare quest'altro aspetto dell'astrologia, sento
il bisogno di tentare una spiegazione sui motivi che da più d'un decennio mi hanno fatto unire astrologia e
legge del karma.
Come ho detto nel corso d'un mio piccolo intervento a Milano, l'astrologia cerca di rispondere alle tre domande
che più hanno tormentato e tormentano l'uomo: chi siamo? Dove andiamo? Da dove veniamo? Almeno per il
"chi sono" l'oroscopo si rivela indubbiamente uno dei più validi psicotest che abbiamo; per il "dove vado" è
invece fuor di dubbio che qui l'astrologia offre il fianco ai suoi denigratori a causa del suo ambiguo e
contestato aspetto previsionale (le variabili interpretative sono troppe); ma la risposta al "da dove vengo", ossia
"perché mi è capitato di nascere proprio in quel momento? Perché ho questo oroscopo?" può solo obbligare a
prendere in esame l'antica sua fusione con le filosofie e le religioni orientali che professano la pluralità delle
esistenze. Difatti è proprio nel tentativo di dare una risposta, sia dall'ottica astrale che da quella metafisica o
spirituale, che la nostra disciplina confluisce in tradizioni altrettanto consolidate, tuttora accettate e seguite dai
milioni di individui che credono nella reincarnazione e nella legge del karma.
In verità mi è difficile immaginare un essere dotato di ragione che mai una volta nella vita si sia chiesto se
davvero si torna su questa terra. Se niente si distrugge e tutto si trasforma e se l'universo ci pone
continuamente sotto gli occhi la legge del ciclo, dell'eterna rinascita, perché quest'ultima non dovrebbe
riguardare anche il mio "io", temporaneamente liberato dalla gabbia del corpo e, dopo un periodo X, di nuovo
attratto dall'esperienza terrena, pronto a ricominciare tutto daccapo sia per esaudire un diverso desiderio sia
per saldare il conto d'un altro già esaudito?
Il salace Voltaire diceva saggiamente che "nascere due volte non è più sorprendente che nascere una volta
sola". Ma la teoria della reincarnazione non ha mai parlato del numero di volte in cui si viene su questa terra
bensì del fatto che l'Entità, o l'Io superiore, nelle sue tante forme di esperienze vissute sui piani di coscienza e
di esistenza i più diversi possibili, per un tempo indeterminato torna quaggiù come se andasse a una scuola
dove si studia a proprie spese, per riscattarsi dagli errori commessi e per raggiungere gradualmente la
perfezione che è impossibile realizzare in una sola, e sempre troppo breve. Esistenza
Così cicli ascendenti e cicli discendenti s'intrecciano in continuazione, inseriti sul piano della manifestazione e
quindi della frammentarietà. L'obiezione che l'uomo non ha il ricordo delle sue vite precedenti non ha senso.
Questa "dimenticanza" è da sempre considerata l'effetto dell'immersione dell'anima nel Lete, il fiume dell'oblio,
perché solo cancellando dalla mente le precedenti esperienze terrene possiamo non venir negativamente
condizionati da esse e rimanere pienamente responsabili di quel tanto di libero arbitrio che appartiene ad ogni
esperienza umana.
Anzi, quest'oblio è senza dubbio da considerare un atto generoso della natura allorchè abbiamo sofferto, o
abbiamo inferto, atroci ingiustizie e pene il cui ricordo ci arrovellerebbe ancora. Oggi la stessa psicologia ha
scoperto che alcune esperienze altamente traumatizzanti vengono "rimosse" dalla mente, apparentemente
cancellate, proprio per non farci rivivere in continuazione le scioccanti emozioni di allora.
Sono però dell'opinione che l'accettare o meno la possibilità della reincarnazione in molti di noi può venir
facilitata da varie cose, fra cui i sogni ricorrenti, alcuni dei quali ci proiettano in luoghi che oggi conosciamo
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benissimo, ma nel sogno ci appaiono con piccoli particolari in più o in meno. Non è insolito, poi, venire a sapere
nel modo più casuale che un tempo (talvolta secoli o decine di secoli prima) quei luoghi erano proprio come li
avevamo sognati e non come sono ora.
La reincarnazione viene accettata più facilmente anche da quanti nascono con attitudini innate, artistiche,
intellettuali o religiose, molto probabilmente dovute a un cammino già iniziato ma non ancora completamente
percorso e che richiede il suo completamento per un ulteriore avanzamento. A molti di noi è capitato di
imparare senza alcuna fatica materie di studio magari difficilissime e di provare invece enorme difficoltà nel
memorizzare cose più facili che ci risultano completamente ostiche. Se "imparare è ricordare", la spiegazione è
che ci riapproprieremmo senza sforzo di nozioni già assimilate in altre vite mentre faticheremmo di più per le
novità o gli argomenti un tempo rifiutati.
Ma c'è anche un'altra cosa che può spingerci ad accettare la legge del karma: in una visione spirituale e
religiosa della vita la reincarnazione restituisce il concetto di Giustizia al Creatore e spiega il perché del male
che ci circonda. Questo male per la maggior parte è stato causato dall'uomo e solo lui oggi deve e può
toglierlo. La pluralità delle esistenze non può neppure causare la pigrizia nell'impegno a evolverci, come
insinuano alcuni, perché si potrebbe rimandare la perfezione a domani, quando ci rendiamo conto che ogni
errore commesso, prima o poi, sarà da noi riparato con sommo dolore per l'implacabile legge di Causa-Effetto.
Questa legge che condanna il male non è qualcosa di squisitamente umano, quindi dipende da un concetto di
oscura vendetta o di "male" legato a epoche, morale e costumi in continua evoluzione, ma s'inserisce
semplicemente nei fenomeni della natura, fondendosi con vibrazioni o energie cosmiche, da noi chiamate
buone o cattive, che si contrappongono in continuazione.
A vibrazione "bassa" corrisponde vibrazione "bassa", ossia ogni incarnazione in un guscio corporeo materiale e
imperfetto per legge di analogia ci farà trovare a contatto con gusci corporei altrettanto materiale e imperfetti. A
noi non capita che ciò che ci somiglia e a questo punto si inserisce di diritto l'oroscopo di natività che ci fa
capire come siamo fatti e i tipi che siamo portati a incontrare nel corso della vite a causa della legge di
attrazione dei simili.
Nella lettura reincarnazionista i simboli astrologici restano tali e quali, divenendo però, a cominciare da quello
solare, l'espressione d'una qaulità da conquistare o da equilibrare (i rapporti buoni o cattivi del luminare ce lo
suggeriranno). L'Ariete si porta dietro un problema di violenza e di aggressività da risolvere, il Toro di avidità
materiale, i Gemelli di superficialità, il Cancro di famiglia, il leone di iperindividualismo, la Vergine di arida
frammentazione della realtà, Una, la Bilancia di narcisismo e di esteriorità, lo Scorpione di dominio mentale o
sessuale, Il Sagittario di esagerazione e millanteria, il Capricorno di arrivismo ed egoismo; l'Acquario di
ribellione e trasgressione; i Pesci di incoerenza e contradditorietà.
L'Ascendente abbina le azioni solari dell'Anima alle motivazioni intime e nascoste. I pianeti seguono lo stesso
iter interpretativo (la Luna simboleggia la madre che fummo o avemmo, Mercurio la mente e così via) e tutto il
gioco interpretativo rimane tale e quale ma parte dal presupposto che gli aspetti buoni fra i pianeti indicano
equilibri già raggiunti e benefici maturati mentre quelli di tensione tradiscono un debito da pagare, una qualità
non ancora posseduta e che può obbligarci a molte pene per farla diventare finalmente nostra.
E' fuor di dubbio che questo tipo di lettura implica la necessità e la capacità di piegarci umilmente davanti a un
disegno che trascende la nostra attuale volontà, cosa non facile in quanto, specie oggigiorno, tendiamo sempre
più ad attribuire agli altri - stelle o società fa lo stesso - anziché a noi stessi, ogni cosa spiacevole che ci capita.
Oramai ciascuno è spinto ad abolire la propria responsabilità, scaricando sull'ambiente, la famiglia, le
istituzioni, lo Stato o le configurazioni celesti ogni errore commesso.
L'astrologia reincarnazionista mira invece a responsabilizzarci non solo per quel che abbiamo fatto o possiamo
dare oggi ma anche per quel che abbiamo potuto fare "ieri", giorno che si riferisce a eventuali vite anteriori.
Ecco perché questa visuale, se ben capita, può servire a ben guardarci dall'accumulare altro karma negativo
(per karma si intende appunto la legge di causa - effetto, quindi le conseguenze delle nostre azioni). E' infatti
questo karma ad essere la sorgente dei nostri dolori, causa prima degli effetti vissuti come punizioni terribili che
viviamo sulla nostra pelle.
Il grande maestro Yogananda afferma che "un bambino nasce nel giorno e nell'ora in cui i raggi celesti si
trovano in armonia col suo karma individuale. Il suo oroscopo è un ritratto accusatore che rivela il suo
inalterabile passato e i suoi probabili risultati futuri".
Questa visuale stimola a seguire il sentiero delle rette azioni indicato da Buddha e a liberarci dai desideri, sia
col soddisfacimento di essi - se sono leciti - sia col distacco, per arrivare allo stato ideale del Nirvana, ovvero
dell'estasi perenne in fusione col divino.
Così, inoltrandoci in quest'arduo cammino, ci rendiamo conto che un dato tipo di oroscopo, che
apparentemente presenta problemi specifici imputabili all'esterno, al destino o al caso, in realtà rispecchia
proprio situazioni interne che diventano analoghe agli accadimenti esteriori.
A noi non capita che quel che ci somiglia cosicchè sbagliamo di grosso se consideriamo i nostri insuccessi
solo con il risultato di infelici circostanze esterne e se attribuiamo le vittorie al nostro merito e alla nostra buona
volontà.
L'uomo deve rendersi conto che, per realizzare il suo destino, ha bisogno degli altri.
Senza dubbio l'astrologia karmica si trova davanti a due grossi ostacoli da superare: il primo che obbliga ad
accettare la pluralità delle esistenze e il secondo a riconoscere nostre precise, e non sempre chiare,
responsabilità, evidenziabili dall'oroscopo di nascita e che ci tolgono l'illusione di essere vittime d'un fato
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ingiusto e crudele.
In quanto alle chiavi di lettura d'una astrologia così concepita, esse si attengono alla più stretta tradizione
simbolica. I pianeti sono degli archetipi, i modelli ideali, e i loro rapporti celesti e terrestri ci illuminano non solo
sul possibile vissuto presente ma anche su quello anteriore. Gli aspetti positivi indicano le conquiste, gli
equilibri raggiunti, quelli negativi le conflittualità, gli eccessi, gli errori commessi.
I segni sono le canalizzazioni in settori specifici delle nostre passate responsabilità, perciò tutti i significati
ricavabili da una lettura tradizionale possono essere rivisti anche dall'ottica reincarnazionista.
Lo stesso continuo spostamento dei pianeti, e i continui nuovi aspetti che vanno a formare con la carta natale
(mi riferisco ai transiti) rappresentano le tappe della nostra evoluzione in specifici campi, le nostre possibilità
di ulteriore sviluppo o il rischio di pericolose d'arresto se non comprendiamo appieno il nostro ruolo in
quest'assurdo palcoscenico che è la vita. Non dimentichiamo che l'oroscopo è un destino in potenza e che il
moto dei pianeti rappresenta le fasi di questo destino che si sgranano come perle d'un rosario.
E' solo in quest'ottica, a mio parere, che l'astrologia ha tutte le carte in regola per riappropriarsi del suo antico
ruolo di dottrina iniziatica e per liberarsi del suo riduttivo aspetto caratteriale o previsionale. Tuffandosi nelle
problematiche dell'essere, stimolando rapporti tra nebulosi ricordi e possibilità reincarnazioniste, essa forma un
ponte ideale tra quel che siamo e quel che crediamo di essere. E' da questa visuale che oggi ci tende la mano
e può permetterci di vederci ben inseriti nel ciclo cosmico che, in ogni caso, contiene un disegno perfetto e
forse aspetta solo di essere capito da noi.
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LINGUAGGIO ASTRALE N. 92
Anna Maria Pardera Lazzaro
IL NOSTRO KARMA SECONDO I
"MESSAGGI DAL MONDO DELLO SPIRITO"
I testi di astrologia Karmica si moltiplicano da alcuni anni nelle nostre librerie; i più impegnati di questi
testi cercano di dare anche un indirizzo teorico a questa disciplina, proveniente in genere da filosofie orientali o
da sedute medianiche, che a mio avviso, non sempre risultano essere del tutto convincenti.
Ho continuato a leggere, rendendomi sempre più conto che non ci poteva essere un'applicazione
pratica di Astrologia reincarnata, senza una propria, salda filosofia sulla reincarnazione e, partendo dalla mia
unica certezza, che l'arco di una sola vita non fosse sufficiente per arrivare ad una totale evoluzione spirituale,
ho aspettato che Plutone facesse il suo lavoro.
A suo tempo, infatti, è arrivata la risposta alle mie domande: la mia amica Sandra, mi ha riportato in
dono i primi due libri, poi il terzo, di nome e di fatto "Messaggi dal mondo dello Spirito". Sandra fa parte del
gruppo A 7 di Bologna, un gruppo di studio medianico che si avvale dell'aiuto di Entità disincarnate per aver
risposte circa la genesi e l'evoluzione sia ne4lla vita terrena che in quella ultraterrena.
La A sta per Ammari, la medium, ed è il nome che l'apparentemente fragile signora portava in una vita
egiziana; la A sta anche per Amek, la sua Entità - guida affettuoso nonno di allora; 7, sono le persone del
gruppo che aiutano la medium con le loro energie. A 7.
Da diversi anni, queste persone si riuniscono in una suggestiva casa cinquecentesca del centro, dove
ricevono messaggi da Entità sapienti che rispondono alle loro complesse domande con grande fluidità e
naturalezza. Un esempio:
"Se la vostra religione ammettesse la reincarnazione, non avrebbe più la possibilità di mantenere un certo
ordine, una certa disciplina e regola di vita, che, badate figlioli, è anche giusta, sotto un certo aspetto, perché
l'individualità, quando si incarna in condizioni di ignoranza della legge divina, ha necessità di trovare poi nella
legge terrena qualche cosa che la freni".
La stesura dei libri si esprime in una serie di domande e risposte: gli autori hanno preferito pubblicare,
come vi ho mostrato nell'esempio, i dialoghi così come sono stati registrati, man mano che la Medium parlava;
questo nel timore di alterare, involontariamente, qualche concetto importante.
L'estrapolazione di una teoria in sequenza logica è stata lasciata alla sensibilità del lettore.
Dalle domande, elaborate da un professore di filosofia di notevole cultura, traspare la lunga, sofferta
meditazione su tutti i perché senza risposta che ci affliggono da migliaia di anni: perché la vita, perché la morte,
la giustizia, l'ingiustizia..... Le risposte arrivano semplicemente: da esse traspare il grande desiderio delle Entità
di aiutarci a capire che la conoscenza e la solidarietà sono tra le conquiste più importanti che una "Scintilla"
incarnata deve acquisire ai fini della propria evoluzione.
E siamo arrivati alla "Scintilla". Ora, nell'impossibilità di condensare in poche cartelle il contenuto dei tre
libri, mi limiterò a comunicarvi i concetti essenziali ai fini della lettura del tema natale dal punto di vista
Karmico.
Avrete già capito che le scintille, o anime, o entità, individualità, esseri binomici, siamo tutti noi, che
spesso scambiamo per vera vita quella che stiamo vivendo e dimentichiamo che la vera vita è l'altra, quella
dell'altra dimensione, dove resteremo per sempre quando avremo terminato il nostro ciclo di reincarnazioni.
Ogni entità ha un'individualità irripetibile, ben distinta dalle consorelle e mantiene sempre la propria
autonomia, sia nella condizione "incarnata" sia in quella "disincarnata".
Nel grande disegno evolutivo, ideato dall'Ente Supremo le scintille hanno una loro collocazione ben
precisa: il compito di conquistare la conoscenza passando attraverso i vari stadi di evoluzione e pervenendo,
infine, alla conoscenza totale.
L'individualità - scintilla, per evolversi, è costretta ad incarnarsi e si serve dell'involucro (corpo) che le
permette di vivere e di venire a contatto con l'ambiente circostante e con la "materia" contro la quale lotterà
strenuamente per superarla e vincerla. (Il concetto di materia è nonostante la parola un concetto astratto.
Materia possono essere considerati i pregiudizi, i modi di comportamento nei confronti di altri individui,
l'attaccamento morboso ai beni materiali, il pensiero in tutte le sue manifestazioni ecc. Da non confondersi la
materia con la natura).
La lotta contro la materia impone prove uguali per tutte le anime, ma è la singola "Scintilla" che decide
quando e come affrontarle: al momento dell'incarnazione essa può seguire un programma strettamente
personale oppure concertare una prova in comune con la altre sue pari; quello che è certo è che la scelta è
squisitamente personale, nessuno le obbliga o le giudica, non c'è nessun bisogno di interferenze esterne, essa
è in grado di vedere e di giudicare da sola, perché vede la sua vita in un arco totale.
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Esempio:
Domanda: Il giudizio che la "Scintilla" formula sul grado di evoluzione e sulla condizione celeste acquisita ha
validità del tutto autonoma, oppure necessita del consenso dell'Ente Supremo?
Risposta: Questo è un punto fermo o forse di maggiore rilievo, della condizione celeste. L'Ente Supremo nei
suoi disegni, ha concepito l'autonomia delle creature celesti nel giudicare il proprio grado di elevazione, come
la più significativa testimonianza della loro purificazione
Ecco dunque l'anima che fa la sua scelta: di volta in volta farà esperienza sulle tante difficoltà che offre
la vita che si accinge a vivere: quindi, potrà scegliere un matrimonio infelice, una maternità inappagata, una
perdita di beni, un fisico handicappato e potrà rivestire il ruolo di vittima o di carnefice: sì proprio di carnefice!
Infatti, se nessuna delle Scintille si accollasse la responsabilità di una vita da carnefice, non ci
potrebbero essere Scintille in grado di scegliere il ruolo di vittima; e d'altra parte, quello che conta, è
l'acquisizione della conoscenza nel suo significato di esperienza personale; a tutti sarà proposto ogni tanto
questo tipo di incarnazione e dal momento che si tratta di una incarnazione oltremodo difficile richiede in
questo caso la garanzia dell'intervento di Entità superiori che dovranno seguire, aiutare e sostenere la Scintilla
incarnata.
Esempio:
Domanda: Uno sterminatore di popoli, come Hitler, ammesso che questo sia il suo Karma quando arriva nella
vita celeste, come si giudica?
Risposta: Posso dire che un cammino speso nella cosciente volontà di danneggiare e violentare i diritti altrui, la
volontà altrui, la libertà altrui, è cammino che se è stato prescelto, è stato prescelto per umile e rassegnata
accettazione da parte di un'Entità, che per potere dare ad altre Entità la possibilità di scegliere un Karma quasi
di martirio, ha dovuto assogettarsi ad una scelta estremamente ardua, non solo difficile, ma dolorosa, paurosa;
questo non porta tuttavia ad un giudizio negativo da parte sua al ritorno nella vita celeste: porta solo ad una
penosa, struggente, tristissima considerazione delle condizioni umane; avrà poi da Entità Superiori che lo
hanno convinto a questo, il premio per avere accettato qualcosa che in verità, vi assicuro, nessuna Entità
vorrebbe accettare.
E non è finita: quando si reincarna, l'Entità non può portare con se tutta la sua conoscenza, ma solo ciò che le
serve per questo viaggio proprio come un turista che porta abiti leggeri se va ai tropici o una pelliccia se si reca
al Polo Nord, inoltre, quando prende il suo nuovo involucro, essa dimentica tutto, per cui si trova a ripartire da
zero verso la sua nuova esperienza.
Comincia la lotta: l'essere umano, completamente ignaro delle sue scelte, soffre, si dispera, teme la
morte, annaspa, nel vano tentativo di capire il significato degli avvenimenti; a volte prega, ma il sollievo è
momentaneo, il suo destino lo insegue.
Eppure, anche in mezzo alla tempesta, l'uomo non è mai solo: un filo d'argento lo collega al suo Spirito
- Guida e la Scintilla che è in lui lo consiglia, gli fa intuire la strada giusta e lo riporta sui binari del Karma, se
momentaneamente ne esce; in questo modo , anche se sembra incredibile, molto spesso l'impresa è compiuta
o quasi e comunque quello che resta da perfezionare si può terminare in una vita successiva.
Può anche accadere però che per varie ragioni la Scintilla sia impossibilitata a portare avanti il Karma
scelto, soprattutto se atti arbitrari altrui, non previsti nel programma, ne impediscono la realizzazione; essa
allora può decidere di abbandonare il corpo, morendo.
Fra le cento cose che si possono obiettare, la prima di solito è questa se è vero che se siamo noi a
scegliere, perché ci carichiamo di tanti pesi da portare tutti in una volta, dato che abbiamo tante vie a
disposizione? La risposta è che quando siamo puri spiriti, la lotta con la materia sembra molto più facile da
vincere e nello stesso tempo si vorrebbero accelerare tutte le prove per non dovere tornare più a reincarnarsi,
dato che, come si diceva prima, la vera vita è l'altra e non questa.
La lettura dei tre libri lascia piuttosto perplessi; è necessario lasciare sedimentare e poi meditare a
lungo su questa serie di risposte molto spesso insolite.
Ad esempio, a domanda sul complesso problema morale che implica l'aborto, viene replicato che la
vita è data al corpo dalla Scintilla e che nessuna Scintilla sceglierebbe di entrare in un corpicino destinato a
non nascere, a meno che essa non volesse proprio quel tipo di esperienza.
Alla richiesta di giudizio sul suicidio, le Entità dicono che esso non è mai determinato dall'involucro, ma
dalla Scintilla che presiede a quel corpo. Questo atto non è un segno di sconfitta per l'anima e non è neppure
condannabile come incapacità di vivere; l'Entità è libera di decidere di allontanarsi dalla vita umana, se sente la
necessità di un ritorno rapido alla vita celeste.
Infine una risposta inaspettata e molto consolante a domanda sulla sofferenza: non è vero che la
purificazione si raggiunge solo attraverso il dolore, tutti gli atti umani possono tendere ad essa, anche i più
semplici e cioè anche con poveri mezzi possono essere raggiunte forme catartiche elevatissime. Tutti i
sentimenti positivi che vanno dalla sofferenza alla gioia collaborano al mantenimento di quella Armonia che
consente l'Evoluzione Universale.
Posso dire per esperienza che dopo aver letto i libri e preso atto di queste teorie, così diverse ed
evolute, si può cambiare pian piano atteggiamento nei confronti della vita; pian piano però; subito dopo la
lettura, può anche capitare di avere notevoli perplessità durante l'espletazione delle proprie attività o anche
durante la lettura di un tema al Consultante (posso andare oltre? Commetto un atto arbitrario ventilando queste
possibilità?) Più tardi però si può imparare a rispettare di più il proprio prossimo, si impara anche ad esprimere
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giudizi in modo meno affrettato e temerario, migliorano le virtù della pazienza, dell'umiltà, dell'onestà a
discapito del numero dei nervosismi quotidiani; diminuisce l'ansia, aumenta la serenità.
Eccovi ora la carta del cielo di Ammari:
Appare subito la forte, ma duttile personalità della nostra medium, espressa dal bel trio in casa prima al
bell'aspetto della Luna in 9a, dall'AS Sagittario con Giove in 1a e soprattutto vi prego di notare il fatto
abbastanza raro dei Signori dei quattro angoli del cielo tutti in case cardinali.
Il grafico è molto equilibrato, nonostante la carenza di "Aria" che viene compensata in parte
dall'importanza di Venere, Signora della X in Bilancia, in 1a, congiunta a Mercurio, signore della 7a, inoltre
Venere partecipa alla dominante insieme a Giove.
L'aria, nel suo senso di disponibilità ai rapporti umani, è anche rappresentata da Plutone, Saturno e
Urano nelle case 3a, VII ed 11a, i pianeti sono però nei segni "occulti" ed indicano attraverso l'energia del
grande trigono, la capacità di Ammari di comunicare agli altri la grande ricchezza spirituale che sa attingere
dalle profondità dell'altra dimensione.
Ammari ha anche forti capacità di donare energia attraverso le mani.
La presenza della parte di fortuna, accentua l'importanza della casa ed aiuta con la sua energia a fare
superare l'estrema difficoltà del Karma prescelto. In tutti itemi c'è un forte collegamento con una vita
precedente, non necessariamente la penultima vissuta; i pianeti retrogradi possono significare esperienze non
terminate che si cercherà di concludere.
Tornando ad Ammari è chiaro che la sua scintilla ha scelto a suo tempo di fare esperienze dolorose
sulla perdita delle persone più amate in questa vita, per ottenere nell'altra quella conoscenza tanto utile a sé
ed all'intero Sistema. Questo destino si concretizza attraverso il quadrato Plutone R Marte, unico fra i pianeti
nel tema: la signora perde prima un figlio bambino, poi il marito e qualche anno fa il secondo figlio.
Ora, se l'esperienza della vedovanza si può vedere anche attraverso la lettura normale del tema,
ovviamente a fatti avvenuti, la 5a casa in Toro, con Venere Luna e Giove così ben sistemati, non parla
certamente di perdite simili; il sistema delle case derivate può ricondurre al problema con Marte, signore dell'8a
della 5a (12a) unico pianeta forte e senza recuperi in IV casa; tuttavia da qui a prevedere la perdita di due figli
ce ne corre.
Leggendo karmicamente, avremo invece che l'esperienza di Ammari non sarà legata alla figlia
femmina, che non corre rischi: bella 5a e Mercurio congiunto a Venere, bensì ai due maschi: Nodo Nord in 8a
in Leone, segno maschile e cosignificante della 5a casa, al quadrato di Saturno ospite dello Scorpione, ottavo
segno, che, con il quadrato al Nodo, conferma la durezza di questa scelta. Che tutta questa esperienza sarà
accettata senza ribellioni, ce lo dice proprio Marte che manda un trigono al Nodo stesso è trigono al AS
Sagittario. Anche il segno del Cancro sulla punta dell'8a con il proprio signore in 9a, fa pensare che le amare
esperienze saranno premiate con la capacità di trasmettere a figli spirituali (altro significato attribuito al Leone)
le sue grandi conoscenze.
E Nettuno? Ricorderete Amek, lo spirito guida, nonno di Ammari nella vita egiziana. Amek
aveva visto morire la nipotina a 16 anni, uccisa da un carro per un atto arbitrario altrui; il fatto che il nonno non
avesse scelto come esperienza la morte di Ammari ed abbia accettato questo grande dolore in più, ha fatto sì
che da allora non abbia più avuto bisogno di incarnarsi e nella vita celeste ha l'incarico di mantenere i contatti
con gli umani per aiutarli.
E' stato così che ho pensato che l'antica fanciulla si è reincarnata dopo 4.000 anni per sperimentare lo
stesso dolore vissuto dal vecchio nonno Amek. Questa esperienza si trova nel tema nell'aspetto di Quinconce
tra il Sole, signore del Nodo Lunare, il Leone, e Nettuno, il mistico signore che regge il filo d'argento di Ammari
nella dimensione celeste.
Il nonno Amek continua a chiamare per noi le Entità superiori "che manifestano una grande volontà di
aiutare gli umani nelle loro ricerche; perciò il vecchio nonno Le visualizza come una squadra di nocchieri che
partono pieni di molto entusiasmo per una loro missione; Esse stesse vi porteranno là dove è necessario
andare.
A presto, figlioli. Nonno Amek".
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LINGUAGGIO ASTRALE N. 92
Monty J. Renov
CARATTERISTICHE KARMICHE NELL'ASTROLOGIA
A mio avviso, gli aspetti disarmonici (congiunzione, opposizione, quadratura e semi- e
sesquiquadrature) tra Giove e Plutone nel tema natale ci possono rivelare l'intenzione dell'anima di mettersi
alla prova in quest'incarnazione per verificare se sia in grado o no di superare la tentazione (porta avanti da
qualche incarnazione precedente), o di arricchirsi o di farsi grande con mezzi illeciti, sotterranei, fraudolenti o
con l'aiuto della malavita, della prepotenza, della corruzione, della azioni nascoste, dell'omertà, della violenza
o/e della sottomissione degli altri. Se uno o no, addirittura, tutti e due i pianeti sono retrogradi, possiamo
intendere la probabilità, allora, che l'abitudine sia già profondamente radicata nell'essere, perfino a livello
inconscio. Naturalmente, le azioni e i modi di essere che corrispondono alle espressioni più negative di questa
configurazione sono, infine, controproducenti anche per chi li mette in atto, dato che mettono in moto leggi
cosmiche che provocano a loro volta le inevitabili esperienze correttive, secondo il principio universale di causa
ed effetto, ossia la legge del Karma.
Spero sia evidente che una persona con questa configurazione astrale nel suo tema natale non sia
automaticamente costretta a manifestare il suo lato più negativo di espressione: potrebbe già aver raggiunto
una limpidezza interiore e una coscienza di sé di una tale profondità da rendersi relativamente libere dalla
propria intenzionalità negativa inconscia(*); potrebbe aver trovato diversi modi positivi e costruttivi di vivere
l'energia di questo aspetto stellare. Ma, tutto sommato, in persone poco evolute con questa configurazione, si
trova molto più spesso la tendenza negativa e distruttiva piuttosto che l'espressione sana, ossia l'uso giusto ed
equilibrato del proprio potere, che si riscontra più da eccezione che da regola.
E' vero comunque, che le tipiche manifestazioni di questa configurazione possono a volte mascherarsi
o nascondersi, dando espressione al polo opposto di un'umiltà esagerata, ma molto critica verso i difetti altrui.
Quest'ultima situazione può facilmente verificarsi nel caso in cui la configurazione si trovi quadrata a Saturno.
In tale caso, possiamo intendere comunque, che la tendenza primaria descritta sopra fa parte del patrimonio
karmico della persona, ma che, dal momento che subisce un'interdizione all'espressione più estroversa
caratteristica dell'aspetto, può tendere a vivere, invece, un'accanita antipatia verso le persone vanitose,
prepotenti e arroganti, che vogliono essere sempre al centro dell'attenzione;: persone che rispettano i lati
rifiutati della propria interiorità. A uno stadio ancora più avanzato di sviluppo interiore, questa persona sarebbe
in grado di riconoscere in se stessa la parte della sua personalità corrispondente a questi aspetti astrologici e,
dandole ascolto e dialogando con questa subpersonalità esigente, senza lasciarsene sopraffare, e
permettendole di esprimere tutto ciò che non si sentiva mai in diritto di pensare, quantomeno dire, si spiana la
strada per l'avvenire del miracolo. Trovandosi in grado di trasformare e reincanalare l'immensa energia
contenuta in questo lato infantile dentro di sé: quella stessa energia che anima il suo desiderio insistente e
ossessivo di onnipotenza, di riconoscimento e di attenzione costante. Il grande beneficio per la persona che si
mette in gradi di effettuare questa trasformazione interiore è quello di liberarsi dal suo risentimento verso chi
riesce ad affermarsi, liberando così anche se stesso, quindi, di vivere il proprio potere in modo giusto ed
equilibrato.
Tornando così ai casi dell'espressione più comune e più problematica della configurazione sotto
esame, vorrei proporvi l'idea di meditare sui seguenti temi natali di alcuni personaggi eccellenti di spicco, tutti e
quattro aventi nel tema natale questo aspetto dissonante tra Giove e Plutone. Due sono imputati come
assassini spietati e due sono sotto accusa per corruzione. Le domande da porsi in ogni caso potrebbero
essere: 1) E' stato in grado o no di superare la tentazione? Se la risposta a questa domanda è negativa, allora
chiediamoci: 2) Quale tratto di carattere o atteggiamento predominante di questa persona costituisce la
trappola più grande per se stessa, e come viene simbolizzato nel suo tema natale? 3) Che osa ha dato per
scontato nei suoi presupposti riguardanti la natura della vita , e in quale maniera la vita si sta mostrando,
invece, diversa dal previsto per lui? e, 4)Quale impostazione di vita gli avrebbe consentito di allontanarsi dal
pericolo di cadere nella propria trappola, e come viene simbolizzata nel suo tema natale questa eventuale
impostazione positiva? e, infine potremmo domandarci: 5) Quale lezione o insegnamento potrei trarre per me
stesso dalla esperienza di questa persona?
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Potrei dire molte cose di questi personaggi e dei loro temi, ma mi limiterò a fare un breve commento
sul caso di Craxi , l'ultimo esempio che vi fornisco, non perché abbia qualche aspetto più grave degli altri, ma
perché il suo comportamento , che esibisce dei tratti di carattere che sono tra i più particolari del suo segno
solare, i Pesci (vedi i suoi discorsi: "fumus peresecutionis" e "hanno creato un clima infame", che sono proprio
da manuale).. Mi fa venire in mente proprio le parole del grande psicanalista svizzero, Carl Gustav Jung. E, a
mio avviso, parole più adatte di così, non si potrebbero trovare:
E' spesso tragico quanto sfacciatamente un uomo rovini la sua vita e quella degli altri, eppure quanto sia
totalmente incapace di vedere che l'intera tragedia ha origine dentro di lui, e che lui stesso continua ad
alimentarla ed a perpetuarla. Non coscientemente, naturalmente, perché coscientemente è impegnato a
lamentarsi del perfido mondo, che nel frattempo recede da lui sempre più. E' un fattore inconscio quello che gli
fa tessere la tela illusoria che vela il suo mondo.
E, riportando il discorso a noi, mi sento chiedere se non è forse vero che l'idea illusoria più pericolosa
in cui credono molti di noi esseri umani sia quella che barando con la vita, sia veramente possibile vincere alla
fine?
Note (*) Vedi "Il sentiero del Risveglio Interiore", Eva Pierrakos; C.E. Crisalide
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Martin Schulman
LA PARTE DI FORTUNA E IL KARMA DEL PRESENTE
(trad. Mara Grillini ed Eduardo Hess)
LINGUAGGIO ASTRALE N. 92
La Parte di Fortuna rappresenta il modo in cui l'individuo può raggiungere la sua gioia e la sua
competenza più intensa. Ovviamente, ciò ha molto a che fare con la capacità che la persona ha nell'affrontare
e nel superare il suo Karma negativo creando e accettndo allo stesso tempo, i compensi derivanti dal suo
Karma positivo.
Senza esaminare le esperienze passate, il Karma creato e vissuto nella vita corrente è maggiore di
quanto si pensi. Se una persona vive una vita in cui si sente costantemente in colpa allora tende a focalizzare
l'intero tema natale su Saturno. In un caso del genere un inconscio afflitto da questo senso di colpa può
effettivamente impedire che emergano e si esprimano aree più positive del tema natale.
Se un individuo tende ad evitare la responsabilità, queste inizieranno ad accumularsi sulla sua testa.
Anche qui il fardello di Saturno tenderà a farsi sempre più pesante tanto da far perdere il senso delle giuste
proporzioni. Nel tentativo costante di mettersi alla pari con tutto ciò che prima si cercava di evitare si perde la
prospettiva con cui è possibile fluire con l'insieme del tema natale e giungere alla felicità che si sta cercando.
Se una persona sa di avere dei problemi con i genitori eppure, nel timore di ferirli, evita quel conflitto
che può portarla all'indipendenza, allora sente il peso di Saturno sotto forma di preoccupazioni segrete che
guastano e oscurano la sua visione della vita. Anche se un individuo si sente responsabile per una situazione
che interessa i suoi genitori o i suoi antenati, si trova, ancora, prigioniero di Saturno. E il risultato sarebbe
ancora identico se si sentisse di non essere a sua volta il genitore che dovrebbe essere.
Sono molti gli studenti di Astrologia e di Scienze Esoteriche vittime della falsa convinzione che Dio ha
assegnato a loro una missione unica e speciale che deve svolgere un ruolo di primo piano nell'evoluzione
dell'umanità. Anche questo comportamento induce Saturno ad incombere su tutto il resto del tema natale.
E' interessante notare come, alla maggioranza degli studenti di Astrologia che vede e si adopera a
comprendere il proprio oroscopo per la prima volta, sorga il desiderio di eliminare Saturno dal teme mentre
coloro che hanno studiato l'argomento per molti anni possono invece ritrovarsi a sottolineare eccessivamente
le sue esigenze. Entrambe le attitudini sono estreme e, come tali, impediscono all'individuo di sperimentare il
flusso uniforme della personalità totale. Focalizzarsi troppo o troppo poco su Saturno causa tali disarmonie nel
centro dell'essere individuale da inibire la ricerca di chi si è e di come si opera. Una delle qualità di Saturno più
sconosciute e mistiche è l'esigenza di comprendere la formazione delle cose. A l'individuo ricerca la saggezza
ad un livello tale da sovraccaricarsi di troppa conoscenza. La saggezza non può essere trovata. Proviene
dall'esperienza della vita, non dai libri, e neanche ascoltando le parole di qualcun altro. E' il prodotto di tutto ciò
che un individuo conosce basato su tutto quello che ha personalmente attraversato. La saggezza deve essere
successivamente messa in pratica altrimenti pietrifica.
Il giusto uso di Saturno consiste nel non attribuirgli né maggiore né minore importanza di qualsiasi altra
parte dell'oroscopo. Sì, è vero, l'uomo ha delle responsabilità nei confronti delle necessità che ha creato per se
stesso. Vi è comunque una notevole differenza fra l'avere a che fare con preoccupazioni, fardelli e obblighi che
possono indurre alla cecità di fronte a tutto ciò che vi è da sperimentare ed affrontare le proprie responsabilità
nel modo più semplice possibile - accettandole come dei semplici frammenti della propria tonalità di vita
continuando a muoversi , per così dire, verso cose più grandi e migliori.
Saturno può facilmente diventare il pianeta della stagnazione e mantenere la persona allo stesso livello
di coscienza per una vita intera. Durante questi lunghi anni, il Sole, la Luna, l'Ascendente e la risultante Parte di
Fortuna sono costretti a giocare un ruolo di secondo piano di fronte a modi di pensare e di vivere arcaici e fuori
moda.
Vi sono alcuni che nella vita "cercano di essere" e altri che cercano di comprendere come essere. I
primi sperimentano la vita nella sua pienezza, gustando i cambiamenti delle stagioni e partecipando
continuamente a nuove esperienze che danno vita ad un senso di progresso e di movimento.
Gli altri tendono a essere degli osservatori o dei manipolatori della vita, timorosi di bagnarsi la punta
del piede nelle acque delle emozioni, e di immergere la mente nel soffio della ragione, della verità e della
saggezza.
Vi sono fondamentalmente due tipi di individui al mondo. Coloro che sanno e coloro che non sanno.
Quelli che non sanno vivono nell'illusione di avere un controllo completo - non solo sulle proprie vite, ma
addirittura sulle vite di chi li circonda. Non tentano neppure di porsi il problema di mettersi in armonia con la
natura che li circonda, ma non vedono tutto questo come avente una qualche relazione con i loro piani.
Trascorrono una gran parte della loro vita lamentandosi quando la pioggia impedisce loro una scampagnata,
quando troppo sole li fa sentire a disagio, e quando un qualsiasi fatto esterno può limitare l'espressione della
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loro volontà personale. Poi vi sono coloro che sanno. Sanno che la vita dell'uomo non è separata dalla natura
ma è parte di essa. Si rallegrano della pioggia perché rinverdisce i prati e porta una fresca pulizia nell'aria. Si
rallegrano del sole perché con il suo brillare rende più chiaro il grande scenario della natura in tutta la sua
bellezza. Non guardano mai alle cose , alle persone o alle situazioni come ostacoli all'espressione della loro
volontà ma, al contrario , vivono la loro vita come una distribuzione equa di doni e di sostegni offerti dalla
natura.
Coloro che non sanno sono così poco sintonizzati con se stessi che molto poco nella loro vita
personale assume mai una forma che possa portarli verso la felicità. Si trovano sempre a correre con l'illusione
dell'ego , che li conduce, come un carro messo di fronte ad un asino, da un'esperienza ad un'altra. Quelli che
sanno non sono mai oppressi dalle responsabilità; mai inibiti dalle paure e mai intimiditi da preoccupazioni
inesplicabili che alla fine si risolvono in ogni caso da sole.
Se qualcuno volesse scoprire qual è il suo particolare Karma, sarebbe tempo perso perché in ogni
caso, al di là di ogni motivo plausibile, dovrebbe comunque viverselo in ogni caso. Il fatto è che la Parte di
Fortuna, non essendo un pianeta specifico bensì una sorta di miscela di tre fattori orospici , può operare nel
modo migliore solo quando si tenta di vivere la propria vita nel modo più naturale possibile. Per farlo bene il
rimpianto e l'attaccamento a modelli passati di comportamento , che sono le caratteristiche dell'impiego
negativo di Saturno, devono essere superati. Per paradossale che possa essere, l'individuo che vuole trovare il
suo sé personale, deve trascenderlo.
Il mondo ha così tanto da offrire che il vero problema dell'umanità è il non sapere cosa scegliere.
Quando finalmente giunge ad una scelta, non è mai totalmente sicuro che la sua scelta non lo abbia privato
della possibilità di fare altre esperienze che forse gli avrebbero potuto procurare una maggiore soddisfazione.
La paura di essere limitati nella propria condotta di vita è un'altra caratteristica negativa di Saturno. Coloro che
sanno, infatti, non considerano le cose in questo modo.
Una delle ottime cose che si possono fare per armonizzarsi con la parte migliore della propria vita
consiste nel limitare quelle esperienze, quelle circostanze e persone che tendono a stagnare la crescita, a
disperdere le proprie energie, e a creare una molteplicità di distrazioni. Queste cose tendono a strappare il
nostro ormeggio alla realtà mentre intraprendere questa opera di limitazione è utile per creare ordine e armonia
e arricchire la vita in generale. Il mondo è troppo grande per avere tutto da esso ed è impossibile gustare le
esperienze degli altri. In ogni oroscopo la Parte di Fortuna appare in una sola Casa e in un solo Segno. Ciò
indica l'area specifica in cui, riuscendo a focalizzare positivamente le proprie energie, si riesce araccogliere
quei risultati che potranno condurre verso la singolare esperienza della gioia.
Guardare a troppe cose abbagli i sensi. Guardare costantemente i propri pesi fa perdere l'ottimismo
verso la vita. Se, invece, si impara a fluire con il modo in cui le energie naturali si focalizano entro l'uomo, si
scopre subito la propria straordinaria corrente di consapevolezza. Come un torrente montano che scorre verso
la valle, se si rimane entro i confini della riva che ci definisce, si fluirà insieme alla corrente naturale. Questa
corrente conduce verso l'oceano della gioia.
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La n.92
Arielle Aumont
L'ASTROLOGIA DISCIPLINA DEL RISVEGLIO
(trad. Jolanda Boyko)
Parte Prima
Tema/Mandala, mezzo di meditazione
Nel campo della ricerca interiore, numerose sono le persone appartenenti all'ambiente astrologico che
si sentono portate ad operare soprattutto ad un livello intellettuale e teorico, evitando coinvolgimenti emozionali
e contatti con il presente, e limitandosi a conservare della capacità intuitiva soltanto quel lampo che nutre
l'intelletto, senza preoccuparsi di aprire la porta alla sensibilità ed alla sottigliezza nella decifrazione del vissuto
quotidiano.
La conoscenza di se stessi dipende al tempo stesso e dall'intelligenza e dall'intuizione. L'intelligenza
sta dalla parte della teoria (in q1uesto caso acquisizione ed utilizzazione della simbologia astrologica),
l'intuizione partecipa all'apprendimento personale della scoperta dell'essere.
Ci si deve servire di entrambe per affrontare l'argomento.
Lo studio e la pratica dell'astrologia (fanno parte delle discipline insegnate nei monasteri tibetani) non
devono limitarsi alla pura teoria (non devono limitarsi alla pura teoria (occasione soltanto di discorsi più o meno
brillanti) dato che posseggono la proprietà di ciò che è personale ed individuale; la psicologia umana viene
particolarmente esaminata e si rivela come la disciplina più adatta alla ricerca interiore, poiché essa rivela
rapidamente quel che ci ferisce, ci ostacola e ritarda il cammino verso l'emancipazione.
Dire che la meditazione venga subito dopo la compilazione del tema può a taluni sembrare strano, non
trattandosi che dello sfruttamento razionale dei dati forniti dal tema astrologico, corrispondente ad un
susseguirsi logico legato a queste due discipline particolarmente complementari.
Non è il caso di spiegare qui a lungo che l'Astrologia è un linguaggio simbolico che parla di noi,
dell'Universo rivelato e non. Ma è bene chiarire ciò che è la meditazione, al di là delle manipolazioni che fanno
credere che esse sole siano sufficienti , al di fuori dei suoni e dei pranayama (tecniche respiratorie) acrobatici
che, provocando una certa auto-ipnosi, riescono a calmare la mente, imprigionandola però in altri lacci.
Questi "giri turistici" basati esclusivamente sulla nozione della facilità e del piacere, raccolgono il
consenso degli ingenui, mentre i loro capi si prendono ben guardia dall'"impaurire il candidato informandolo",
ricordando che il vero lavoro di base consiste nella presa di coscienza di ciò che può intralciarci o legarci a
situazioni dolorose e senza sbocco, fino a quando un lavoro di fondo non venga iniziato.
CHE COS'E' ALLORA LA MEDITAZIONE?
La meditazione consiste nell'analizzare scientificamente, cioè con rigore ed obiettività, il nostro io
profondo, vedere ciò che è importante e stabilire come regolarsi.
Può succedere che non si ritenga di trovarsi di fronte ad un evento qualsiasi, e che si debbano lasciare
gli avvenimenti liberi di verificarsi, certi che la meditazione possa offrire qualcosa d'interessante alla nostra
esistenza.
E' un'idea molto semplice e quindi tentatrice. Ma il motivo che ci spinge a meditare è ancora più forte,
perché quando iniziamo a farlo, vediamo la situazione psicologica delinearsi in maniera precisa e molto
concreta.
Per tutti il problema fondamentale sta nel rapporto molto critico (siamo i peggiori censori) che abbiamo
verso noi stessi. La meditazione è il mezzo per riconciliarci e diventare amici del nostro io. Constatiamo inoltre
che non siamo poi così mediocri come a volte ci viene fatto credere.
Scopriamo che la meditazione non ha nulla di esotico e straordinario e nulla di così elevato da essere
messa al di sopra delle nostre attuali possibilità. La pratica della meditazione è un qualcosa che si sviluppa a
livello personale.
Implica una relazione molto intima con noi stessi e ciò non ha nulla a vedere con il tentativo e la
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necessità di pervenire ad uno stato di perfezione e di assoluto.
La meditazione consiste semplicemente nel penetrare nel nostro io spirituale, nell'esaminare realmente
la concatenazione dei nostri pensieri senza provare alcune vergogna o orgoglio.
Consiste nel conoscerci con esattezza e completezza. Non esistono tecniche psicologiche che
eguagliano l'astrologia che, unitamente al tema natale, offre la più preziosa base esistente per precisione,
sottigliezza e profondità per la sua decifrazione. Se non possiamo diventare amici di noi stessi, non ci sono
speranze. Se ci riteniamo incapaci, irrecuperabili, non c'è trampolino. Accettata questa situazione, dobbiamo
costantemente ricercare qualcosa o qualcuno che ai nostri occhi appaia migliore di noi, per aggrapparci.... E
questo può durare all'infinito..... E' infatti quel che esattamente facciamo.
Meditare, vuol dire mettersi in contatto con quel che realmente noi siamo, con le cose nude e crude,
dolorose, irritanti e scoraggianti nel nostro intimo, (nel tema, in particolare gli aspetti - congiunzione, quadrato,
opposizione dei pianeti lenti con i luminari).
Anche se questo ci disturba, ci ripugna, dobbiamo affrontarlo. E' bello vederlo. Gli aspetti intensi
rappresentano delle facoltà in emersione; "questo male" che è ancora semplicemente un bene distorto, come
afferma Khalil Gibran. Entusiasma scoprire che esistono in noi tali possibilità. Si tratta di una dimensione della
bellezza diversa da quella correntemente riconosciuta. La gente viaggia per vedere montagne, mari, animali
esotici, ma nessuno sembra apprezzare lo splendore dell'esistenza. In effetti si tratta di qualcosa di più bello
della flora e della fauna, di più fantastico, più colorato, doloroso, affascinante perché più elaborato, più
sensibile, più commovente....
D'altra parte, poiché siamo delle strutture psico-fisiche è impostante che anche il corpo partecipi in
modo semplicissimo e diretto. Utilizzeremo per questo l'identificazione con la respirazione che è alla portata di
tutti.. Operiamo così con le nostre stesse risorse, iniziando modestamente in modo semplice ed ordinario.
E' la nostra situazione reale, quel che siamo attualmente, a fare da trampolino.
Respirare, camminare, osservare, analizzare, sono i punti di partenza della meditazione.
La vita spirituale è ancorata nella realtà del nostro corpo. Del quotidiano. Perdere il passo..... significa
differire ogni realizzazione.
Riassumendo ed in concreto, la meditazione ha per oggetto il compito - partendo da un'analisi acuta di sciogliere i nodi psicologici che ci ostacolano e limitano, impedendoci al tempo stesso l'accesso sl
"Samandhi" (meditazione attraverso la quale viene meno la distinzione tra soggetto e oggetto) ed al "Satori"
(risveglio nella realtà cosmica)... poiché ogni cultura è dotata di una propria terminologia. Utilizzeremo perciò
inizialmente nel nostro studio i fattori del tema corrispondenti alle strutture fondamentali per accostarci alle
situazioni primitive che appartengono all'inconscio (Ascendente) e poi all'intelletto (Sole/Luna). Strada facendo
approfondiremo lo studio sui differenti livelli di funzionamento di questi organi psichici.
UTILIZZAZIONE DEL TEMA/MANDALA
Abbiamo trattato dapprima il Tema Mandala come supporto di meditazione utilizzando soprattutto
l'aspetto grafico e le proiezioni cui poteva dar luogo, ed ora approfondiremo la pratica procedendo ad un lavoro
ancora più interiorizzato.
E' puerile e presuntuoso mettersi a meditare senza condizione, prima di aver iniziato a "spazzare
davanti alla propria porta)......
Non si può raggiungere la calma interiore che permette il funzionamento armonioso degli emisferi
cerebrali, condizione categorica per accedere di coscienza modificati (satori, samadhi) se non quando il
mentale è relativamente tranquillo perché nessuna domanda o paura incombente può turbare l'ascolto del
silenzio ...
Questa tranquillità si ottiene soltanto quando grandi problemi/nodi/tensioni psicologiche sono in fase
risolutiva, dissolti da una spinta intellettuale di analisi, di distacco, in grado di ridare agli avvenimenti le loro
esatte colorazioni e le giuste proporzioni.
In tal modo il Tema-Mandala diventa il mezzo base che fa guadagnare tempo considerevole perché
come una carta della psiche, segnala la presenza dei nodi, delle manchevolezze, delle potenzialità, dei diritti e
delle loro specifiche nature.
La metodologia è quella impiegata per la lettura del tema.
La differenza sta nel fatto che anziché elencarne rapidamente i dati, si procede nel corso di settimane a
decodificare i nodi, ricercando le situazioni vissute in cui abbiamo operato in quel modo, ciecamente,
istintivamente, sospinti come fuscelli di paglia dall'onda delle emozioni che trovano forza nelle loro ripetizioni, e
che ogni volta si accrescono di elementi della stessa natura che le rendono maggiormente efficaci.
Questa tendenza non può "guarire" se non si risale lungo la "corda annodata" sino al più vecchio
ricordo, sino alla brutale reazione che abitualmente ci proietta continuamente nello stesso vortice che fa di noi
vittime sofferenti.......
La relazione con un pianeta (Giove, Saturno, Urano, Nettuno, Plutone) ci informa della natura
dell'incidente; la potenza del flusso energetico che ci colpisce è data dal tipo di aspetto (congiunzione,
quadrato, opposizione, sestile, trigono).
Gli aspetti dei pianeti lenti nei confronti di quelli rapidi indicano la ricchezza delle nostre possibilità, il
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loro grado di integrazione, cioè tutta una parte delle cianfrusaglie dell'inconscio che si aggiunge a quella già
ricordata dell'Ascendente.
Nelle tre prime settimane di studio l'attenzione si concentra dunque sui tre punti base della nostra
struttura psicologica.
PRIMA SETTIMANA, grafico e meditazione sulla croce che struttura il nostro tema.
IMPORTANZA DELL'ASCENDENTE che indica la natura della trama inconscia che ha raggruppato le
nostre tendenze istintuali ed accoglie continuamente i risultati delle esperienze quotidiane, come una trama di
tela di tessuto connettivo, tra le differenti funzioni.
In effetti il meccanismo della nostra psicologia funziona in modo tale da non permettere che i pensieri
espliciti - buoni, cattivi o neutri - restino sospesi nel vuoto, privi di contenuto. I pensieri inconsci costituiscono la
base per esprimersi. Questa "imbottitura" permette il buon funzionamento del processo, in modo che i pensieri
possano inserirsi ad unlivello determinato.
SECONDA SETTIMANA, grafico e meditazione sul SOLE , o sulla LUNA arricchiti dei loro aspetti.
Meditazione sul luminare che domina a seconda del sesso. Il SOLE per gli uomini, la LUNA per le donne.
Poiché il tema di esempio è quello di un soggetto maschile, il secondo argomento di meditazione sarà
naturalmente il Sole.
Ricordiamo che il Sole simbolizza l'emisfero cerebrale sinistro, e presiede al pensiero logico, analitico, critico, e
che la Luna simbolizza l'emisfero destro che gestisce principalmente il riconoscimento delle forme, l'intuizione,
la sensibilità, la creatività. Questi due poli essenzialmente complementari caratterizzano il pensiero umano.
Insieme permettono di generare idee e di mettere alla prova la loro efficacia.
TERZA SETTIMANA. Grafico e meditazione sul Luminare meno preponderante a seconda del sesso.
Questa settimana Perceval, mediterà sulla LUNA, dato che + un uomo. Mentre la donna mediterà sul
suo SOLE.
QUARTA SETTIMANA (28 giorni - 1 Ciclo Lunare) grafico e meditazione sulla ricchezza della sinergia che si
manifesta in occasione delle interazioni tra i fattori fondamentali della personalità.
Si tratta del funzionamento dell'intelletto partendo da SOLE/LUNA sullo sfondo dell'ASCENDENTE, entrambi
modificati ed arricchiti degli aspetti ricevuti.
Torneremo dettagliatamente sulle modalità della meditazione. Questo primo lavoro sarà completato
nella quinta settimana della meditazione su Venere/unione e, nella sesta su Marte/modalità dell'azione, per
terminare nella settima con lo studio della sintesi, dei dati del Tema-Mandala (TM)
che concludono il
ciclo in 49 giorni.
La sequenza completa à di tre cicli di 49 giorni (ossia 21 settimane) al termine dei quali si possono
notare dei cambiamenti nel comportamento, delle prese di coscienza che possono favorire lo sviluppo, la
distensione progressiva che consente un'apertura verso se stessi e gli altri.
Questa visualizzazione da punti di vista differenti chiarirà in modo sorprendente, quel che sino ad oggi
avete avuto nel vostro tema.
Provate e ne sarete sorpresi più di quel che immaginate.........
ASTROLOGIA DISCIPLINA DEL RISVEGLIO
Parte seconda
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La natura delle domande che mi sono state rivolte a seguito della presentazione della pratica avente
per supporto il Tema Mandala (TM) mi induce, prima di proseguire, a definire il concetto di fondo che sta alla
base di questo cammino.
Prima di iniziare un viaggio, è importante sapere da dove si parte e dove si à diretti....... In assenza di
un chiaro e ben definito itinerario, si rischia di smarrirsi, di cedere nel corso del viaggio alle tentazioni del canto
affascinante alle sirene che ci farebbe perdere tempo.
Perché un "discorso regga" occorre si inserisca in un insieme dotato esso pure di un piano coerente.
Per arrivare ad una conclusione, occorre conoscere l'argomento da esaminare e sapere con chi si dovrà
lavorare.
A questo proposito, studieremo:
1 - L'essere umano nelle due manifestazioni maschile/femminile,
2 - la sua costituzione e quel che ci si può aspettare da questa struttura psicofisica,
3 - il contesto filosofico che consente lo sviluppo delle sue facoltà.
Questi tre fattori costituiscono gli elementi base del lavoro.
Saranno continuamente analizzati, osservati a varie riprese sotto diverse angolature e livelli differenti,
senza mai essere dissociati per evitare sviamenti. Tutto è collegato, ogni parte rimanda all'altra, la sinergia
gioca su tutti i piani, tra i piani, noi ne scopriremo le interazioni, quanto ci ostacola o facilita nella Danza
Cosmica.....
Provvediamo subito ad installare lo scenario e per iniziare ad esorcizzare il fantasma maggiore che
attualmente incombe, parlerò di una interpretazione inesatta della nozione del Karma, per poter lavorare su un
terreno sicuro.
Tratterò successivamente in breve la struttura psicofisiologica dell'essere che ne delinea le
potenzialità.
CHE COS'E' IL KARMA?
E' bene anzitutto stabilire con esattezza il significato del termine KARMA ed in proposito mi pare
corretto consultare i dizionari e soprattutto mi pare sensato conoscere il punto di vista delle personalità "al di
sopra di ogni sospetto" per la loro origine culturale, l'educazione ricevuta, i riconoscimenti di competenza
sull'argomento. Iniziamo con i dizionari.
PICCOLO LAROUSSE ILLUSTRATO 1992
KARMA o KARMAN n.m. (temine sanscrito). Principio fondamentale delle religioni indiane basato sul
concetto della vita umana intesa come anello di una catena di vite (samara), essendo ogni vita determinata
dagli atti compiuti in quella precedente.
DIZIONARIO SANSCRITO-FRANCESE N.Stchoupak-L.Nitti-L.Renou
KARMAN, opera, azione, fatto; occupazione, affare, dovere; atto o rito religioso, sacrificio; atto
(personificato, risultante delle opere sotto forma di merito o demerito, (soggetto) che dipende dalle opere e
dalle loro conseguenze; lavoro, attività, prodotto, effetto; destino (conseguenza ineluttabile di atti compiuti in
un'esistenza precedente.
Ecco quel che dicoco:
IL DALAI-LAMA
"KARMA,.... Letteralmente: Azione del corpo, della parola, dello spirito). Nell'insegnamento buddista, il karma
rappresenta la risultante delle azioni che lo spirito assimila e che dà vita conseguentemente a nuove azioni
prodotte automaticamente. Questa legge del karma costringe lo spirito che la subisce a reincarnarsi, vita dopo
vita. Da "L'insegnamento del Dalai-Lama Albin Michel.
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Nei "Colloqui con il Dalai-Lama" di John F.Avedon Ed. Dharma, a proposito della forza karmica, egli
precisa:
DL - .... ..il termine KARMA, vuol dire azione.
Ad esempio, in questo momento, io parlo: è un atto verbale. Muovo le mie mani; è un atto fisico. Esistono
anche delle azioni mentali, dei casi privi di manifestazioni fisica e verbale. Queste azioni provocano risultati al
tempo stesso immediati e a lungo termine. Il fatto di discorrere fra noi, genera una certa atmosfera. E' l'effetto
immediato. Inoltre, la nostra conversazione stabilisce una potenzialità, un'impronta sul continuum (spaziotemporale) dello spirito. Da tale impronta infatti, si produrranno nuove azioni, buone, cattive e neutre, molto
tempo dopo che le azioni originarie saranno terminate.... La durata del tempo trascorso tra l'azione ed il
risultato non crea alcuna differenza. Fino a quando non ci impegneremo con un mezzo adatto a ridurre la
potenzialità, ad esempio quella di una certa cattiva azione, essa continuerà semplicemente a sussistere.
Domanda: Dove si trova?
DL. - Nel continuum dello spirito. Due sono le basi fornite per la spiegazione di questa matrice, una continua e
l'altra temporanea.
Quest'ultima rappresenta il continuum mentale, mentre l'altra che è continua, il semplice "io", il "se stesso della
persona".
WALPOLARAHULA "L'insegnamento di Budda" secondo i testi più antichi Ed. Seuil, Collection Points Sagesse.
"Il termine pali karma (karma in sanscrito, dalla radice kr, fare) significa letteralmente "atto" o "azione"? Ma
nella teoria buddista del karma, questa parola riveste un senso specifico: quello di azione volontaria",
indipendente da quale (essa sia).
Non si riferisce al risultato del karma, significato che molti attribuiscono a questo termime, a torto e con grande
inesattezza. Nella terminologia buddista karma non vuol mai indicare i propri effetti che sono invece chiamati
"frutti" o "risultati"
....La sete, la manifestazione della volontà, il karma, buono o cattivo, ha per effetto una forza: quella di
continuare, nella direzione buona o cattiva. Il bene od il male, è cosa relativa e si colloca nel circolo di
continuità (samara). Un Arahant, per bene che agisca, non accumula mai karma, perché è libero della falsa
nozione di sé, libero della sete di continuità e futuro. (Per lui, non esiste rinascita esiste solo la ri-nascita).
Non si deve mai confondere la teoria del karma con una sedicente "giustizia morale", con il significato di
"ricompensa" o di "punizione".... E' una teoria di cause ed effetti, di azione e reazione; essa esprime una legge
naturale che nulla ha a vedere con l'idea di giustizia compensatrice. Tutte le azioni che si appoggiano su una
manifestazione della volontà producono i loro effetti ed i loro risultati.
JOHN BLODEL " Il buddismo tantrico del Tibet" Ed. Seuil Collection Points Sagesse.
KARMA e CAUSALITA':le azioni effettuate dal corpo, la parola e lo spirito producono risultati interni ed
esterni che, combinandosi con i frutti delle altre azioni, diventano cause di molti altri risultati, parecchi dei quali
riguardano direttamente l'autore di queste azioni.
Il karma (energia di causalità) porta anche a concatenazioni di azioni e reazioni che si prolungano di
vita in vita e reggono l'insieme delle condizioni oggettive di ognuno.
Non si deve confondere il credo in questo karma con un fatalismo del destino.
Anche se dobbiamo raccogliere quel che seminiamo, siamo liberi di spargere grano nuovo che porterà
buoni frutti. Inoltre, mano a mano che svanisce l'illusione dell'ego, la morsa del karma si dischiude.
Il processo karmico è complesso. Un criminale ad esempio si dibatte tra la apura della punizione legale
e il terrore di essere scoperto; i risultati del suo crimine colpiscono la sua personalià sia rendendola più
grossolana sia attraverso il rimorso che l'affligge, da questi risultati ne nasceranno altri ed altri ancora. La
punizione legale può arrivare oppure no, ma il comportarsi male porta gravi conseguenze.
Mentre il credente può sperare che la sua pietà e le buone azioni vengano accolte come riparazione
della sua colpa. Il buddista, sapendo che non esiste giudice, carceriere e carnefice più severo di se stesso e
che la sentenza di giudizio è irrevocabile, capisce che vizio e virtù non si annullano mai l'uno con l'altro e che
egli raccoglierà e consumerà i frutti di ciascuno.
D'altra parte, dal punto di vista buddista, il male non è peccato ma ignoranza (poiché nessuno, in grado
di prevedere tutte le conseguenze karmiche di un atto malvagio, potrebbe decidersi di buon grado a peccare).
Ed è per questo che il rimedio sta nella saggezza che tende a diminuire l'ego e ad indebolire la forza karmica.
"Questa estrema semplificazione del funzionamento del karma rappresenta il livello al quale esso è
ordinariamente compreso, ma il suo concetto così come lo spiegano i filosofi buddisti è ben più sottile e può
essere più convincente per coloro che sono capaci di comprenderlo".
FINE DEL TERRORISMO KARMICO
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Quanto siamo distanti dagli infantili o commerciali vaticini che da ogni parte ci stordiscono.
-Addio alle allarmistiche o rassicuranti futilità, per contabilizzare le nostre buone o cattive azioni, non esistono
né libri contabili né divinità perverse....
- Sparita anche la nozione del bene e del male, poiché lo scopo era di riuscire a sganciarsi dal nostro
attaccamento ai risultati delle azioni.... Passo che impiega il desiderio di manifestare la volontà.
- Voler "fabbricare un buon karma" è anche ridicolo, poiché comporta un'agitazione mentale (desiderio di ...) e
la preoccupazione del risultato, opposto all' equanimità necessaria per conseguire la pace interiore.
- Ci vien detto con durezza che siamo i soli colpevoli e responsabili, che l'incatenamento samsarico può essere
interrotto in qualsiasi momento, cioè nell'istante stesso in cui cambimo direzione, senza più lasciarci trascinare
da una consuetudine che ci spinge a reagire in un modo o nell'altro. Ciò implica ugualmente, la spiacevole idea
(a prima vista) che siamo soltanto responsabili di qual che ci accade di spiacevole, qualsiasi ne sia la natura...
- Non ci resta che coltivare il coraggio necessario allo sviluppo della "Vista Profonda", quella che illumina il
ritorno alle origini dei fatti, alla scoperta delle successive scelte, fin qui, io a scrivere oggi per voi, e voi a
leggermi...
Se vi interessate a questo testo, in linguaggio astrologico ciò significa che noi disponiamo in questa vita di
dominanti comuni, cioè (Sole, Luna, Asendente, Angoli, posizionati in Capricorno, Acquario, Scorpione, o in
aspettato con Saturno, Urano e Plutone) che ci portano ad interrogarci seriamente sulla nostra origine e sullo
scopo dell'esistenza.
E' del tutto normale che le persone sensate rifiutino la salsa karmica attualmente somministrata dai
giornali importanti e dai massmedia (la pochezza delle domande e dei commenti distillati dagli animatori della
diffusione è pari soltanto alla loro mancanza di cultura in materia e alla loro incoscienza che li autorizza a
trattare argomenti di cui sono all'oscuro).
Si distinguono due tipi principali di "approccio" alla confusione karmica:
- quelli cui "ciò importa molto" e che coscienziosamente esplorano il filone... perché no!!!!, il risultato ottenuto è
a misura dell'"energia karmica" impiegata, seguiteli con la coda dell'occhio, non vi annoierete,
- quelli che credono di trovarvi degli "alibi di bronzo" per giustificare i loro insuccessi e compiacervisi.......
Tradotto astrologicamente spesso si sente: con "il mio Saturno", il "mio Platone", congiunto al mio Sole, non
potrò mai arrivare a ......
Ci sono delle mortificazioni esplosive, illuminanti, satorizzanti che si perdono...
Riassumendo sembrerebbe che IL KARMA SIA L'ENERGIA DI SAUSALITA' di cui ci si può liberare
nella misura in cui essa è:
1 - una forza fatta di sete, di volizione,
2 - generata da impronte (condizionamenti)iscritte nel continuuu dello spirito,
3 - che non va mai confusa con una sedicente giustizia morale, né con la nozione di ricompensa e di punizione,
4 - che perde sostanza e forza pregnante mano a mano che si dissolve l'illusione dell'ego.
Che sollievo...
"quando sugli alberi crescono foglie e rami,
basta tagliare le radici per abbattere il tutto.
Allo stesso modo, se tagli la radice dello spirito,
Le diverse attività mentali svaniscono.
Le tenebre accumulatesi durante migliaia di kalpas
Una sola fiaccola disperderà.
Allo stesso modo, un'esperienza istantanea della
Coscienza luminosa dissolverà il velo delle
Impurità karmiche".
Mahamudra upadesa
TUTTA L'ASTROLOGIA E' KARMICA
Ogni manifestazione è karmica e l'astrologia l'elude tanto più parla della tendenza di fare, essere....
Come il sig. Jourdain che faceva della prosa senza saperlo, tutti gli astrologi fanno dell'astrologia karmica, e
quelli che credono di aver fatto una scoperta, non hanno sfondato che una porta aperta già da secoli.
Purtroppo, coloro che si vantano dell'astrologia karmica sovente rivelano nei loro discorsi e pubblicazioni, la
propria ignoranza relativa al meccanismo del karma e alla filosofia in cui essa affonda le proprie radici.
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Queste persone sono estremamente pericolose, a turno sventolano la maledizione corrispondente alle
colpe che avrebbero commesse e che ora dovrebbero pagare, o l'assoluzione di fronte alla mediocrità od al
lasciar correre, in nome di un Plutone o di un Saturno "che comunque impedirebbero sempre ogni riuscita";
segue un discorso in cui la psicanalisi selvaggia disputa col transpersonale, col trascendente, che porta
definitivamente il consultante sconvolto da un così grande spiegamento di scienza a descrivere un destino
dalle dimensioni che non sospettava; scombussolato ritorna alla sia solitudine, persuaso che tutto ciò lo superi
e che non gli rimanga che da subire..... E' il grande brivido assicurato, bisogna amare....
TEMA NATALE...
....RISULTATO DELLE VITE PRECEDENTI????
La teoria della reincarnazione potrebbe forse aggiungere informazioni all'aforisma "gli astri inclinano
ma non costringono"?
Ci vien detto che disponiamo del libero arbitrio, ma non ci viene spiegato perché ci si senta portati chi
verso destra e chi verso sinistra, chi in avanti e chi indietro, chi un po' di più e chi di meno...
La posizione de cinque pianeti Essenza (Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte) nei segni, gli aspetti che
ricevono dai pianeti "della libera scelta" (Giove, Saturno, Urano, Nettuno, Plutone), i settori in cui si collocano,
tutti questi dati sono lontani dall'essere innocenti....
Essi traducono forse il risultato della nostra evoluzione, ragguagliamo forse sul livello della nostra
coscienza al momento dell'ultimo respiro nella vita precedente:
- lo stato della nostra intelligenza logica: Sole
- lo stato della nostra intelligenza creativa sensibile: Luna
- lo stato del nostro sistema di trasmissione dei dati: Mercurio
- lo stato della nostra attitudine ad incontrare il mondo, ad unirci a...: Venere
- lo stato del nostro modo di agire: Marte.
Così di vita in vita, (se si accetta l'ipotesi di un continuum dello spirito che non avrebbe
bisogno di un supporto fisico per durare) ci sviluppiamo, ci costruiamo, ci affiniamo...
Il simbolo planetario indica lo stato della funzione ma non tutte le esperienze che nel corso dei secoli hanno
contribuito alla sua elaborazione.
Volere andare più a fondo, rivela la più pure paranoia.
I musulmani conoscono una bella storia che spiega come noi "dimentichiamo" entrando in questa vita,
le vicissitudini di quella precedente.
"Maometto nella sua grande Saggezza, con un piccolo martello d'oro , ci dà un colpetto al di sopra del
labbro superiore procurandoci la perdita momentanea della memoria. E' questo un gesto di bontà profonda, per
non addolorarci per le precedenti colpe e permetterci così di procedere agevolmente verso la perfezione.
Questo spiega il motivo per cui noi siamo segnati da quella piccola cavità sopra il labbro superiore".
In proposito, spesso mi diverto a stuzzicare i miei amici musulmani chiedendo loro di commentarmi il versetto
26 della Surat 2: la vacca:
Come è possibile non credere in Allah, ammesso che una volta morti egli vi abbia ridotto la vita? In
seguito egli vi farà morire, poi (ancora) vi farà rivivere. Allora voi tornerete a lui.
CORANO Surat 2 1-21
L'esame dei dettagli delle vite precedenti appartiene ad una disciplina diversa dall'astrologia. Questa può
contribuire a procedere nella meditazione sul Tema Mandala, ma bisogna aggiungervi altre tecniche fisiche, i
risultati convincenti non si ottengono se non dopo una pratica lunga e rigorosa, che scoraggia gli amatori di
sensazioni forti. Ne parleremo dopo.
Voler partire dal tema natale, liberarsi dalle precisazioni aneddotiche, agganciandosi alle retrogradazioni, ai
Nodi Lunari ed ad altri Asteroidi, significa disconoscere i limiti dell'astrologia e dare prova di totale ignoranza
nel campo della pratica e nel corso dello sviluppo della vita spirituale.
IL FUTURO VACANTE SPAZIO DI LIBERTA'...
PORTA DELL'EMANCIPAZIONE KARMICA
La nozione di "Futuro Vacante" è la base dell'avvio spirituale. Quando, a seconda della nostra
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evoluzione riusciamo a penetrare nel vivo del fenomeno, scopriamo LA LIBERTA', LA NOSTRA LIBERTA',
accettiamo il messaggio del tema natale (TN), pur sapendo che esso non determima nulla, ma indica le vie
personalizzate che possiamo prendere a prestito per camminare ed effettuare la nostra personale
realizzazione.
Il Tema Natale rappresenta l'incentivo e la sfida per riuscire a risollevarsi...
Tutti
i
Pianeti
"della
libera
scelta"
(Giove/Sintesi.
Saturno/Scelta
dell'essenziale,
Urano/Individualizzazione-Superamento,Nettuno/Percezione
dell'Infinito,
Plutone/Trasformazionetrasmutazione) strettamente legati (Congiunzione, Quadrato, Opposizione, CO/QUA/OP) al tris (Sole, Luna,
Ascendente) rappresentano una via da percorrere, partendo dalle difficoltà della congiunzione, passando per il
quadrato, l'opposizione, il sestile per arrivare al trigono, attraverso una facoltà sbocciata, unendoci alla sinfonia
universale.
Per utilizzare un'immagine si può dire che:
- con la congiunzione noi cerchiamo il tono esatto, l che a volte suona molto falso;
- con il quadrato ritroviamo il tono, ma non ne siamo ancora padroni; esso oscilla ancora, dal forte al
diapason;
- con l'opposizione il tutto si sistema . il tono è giusto, la potenza corretta, ma non riusciamo a causa della
mancanza di fiato, a resistere a lungo;
- con il sestile controlliamo il tono, la potenza, il fiato ma senza una vera ampiezza;
- infine con il trigono partecipiamo agevolmente alla grande sinfonia.
In breve e illustrato in modo comprensibile, il sentiero di Saturno può presentarsi come segue:
CO
- inibizione, rigidità intellettuale sfociante in rinunce;
QUA - scrupoli soffocanti, blocchi momentanei, freni;
OP
- oscillazioni tra l'anoressia e la bulimia, tendenze che si manifestano;
SE
- esigenza di qualità;
TR
- esigenze, necessità di perfezione, percezione dell'essenza delle cose.
Da qualsiasi punto noi ci si incammini in questa vita 8su un quadrato od altro), ci è possibile,
prendendone coscienza, non lasciarci più manipolare dalla tendenza in divenire e ad attendere le tappe
successive. Per esempio con una congiunzione Sole /Saturno, occorre rinunciare, "a rinunciare" si deve agire
anche se è molto difficile, ci saranno ancora dei momentanei blocchi che dovranno a loro volta essere rimossi,
per giungere alla fase oscillante, dei resti di blocco che si compensano inizialmente a mezzo di eccessi,
andando dal troppo all'insufficiente.... L a bilancia dell'opposizione ridurrà progressivamente l'ampiezza della
sua corsa, per arrivare all'espressione - dopo riflessioni - di atteggiamenti fermi e misurati; l'esigenza agevole,
la spontaneità, la libertà di azione non essendo realmente acquisita se non con il trigono, fase in cui l'essere
ormai unificato, non si pone più domande, in quanto pensiero ed azione formano un tutt'uno.
Generalmente noi possediamo una o più chiavi (CO-QUA-OP del P "della libera scelta su Essenza)
che aprono le porte dei cinque sentieri (5 Pianeti "della libera scelta", partendo dai quali è possibile la
dimensione trigono...)
Questa riconciliazione con il Tema natale che diventa la nostra mappa spirituale (con sentieri di
"grande percorso" e senza essere il catalogo dei nostri handicap, corrisponde ad una realtà che potete
sperimentare subito facendo il prima passo, partendo da una congiunzione, da un quadrato... su un sentiero
qualsiasi, gioviano, uraniano... provate, avviatevi, fatene un'esperienza dretta, non accontentatevi di leggere un
articolo in più....)
La filosofia buddista preferisce asserire che manca il futuro piuttosto che crearlo in precedenza. E che
non può esserci un futuro fissato in precedenza. Il Larousse precisa, Futuro: ciò che deve verificarsi e che
ancora non esiste.
Tenuto conto che non esiste, tutto si trova nella situazione presente. Nulla quindi può essere fissato in
precedenza o predestinato.
Tuttavia, bisogna riconoscere una certa predestinazione nel fatto che è il nostro passato che ci
conduce al punto in cui attualmente ci troviamo.
La predestinazione arriva dunque sino a quel punto, sino al momento presente, ma non va oltre.
C'è dunque posto perché lo sforzo nella pratica della meditazione e nell'impegno spirituale, diventi
determinante.
Questo sforzo è utile poiché aiuta a capire la situazione presente ed a mettersi in contatto con essa e
con noi. E' in grado di far fronte alla situazione attuale e -così come essa è - sviluppa una grande fiducia.
Si incomincia a vedere che nessuno dirige la situazione al posto nostro e che, per noi stessi, possiamo
assumerne il comando.
Si sviluppa allora uno straordinario senso di spazio, perché l'avvenire ci è completamente aperto.
La pratica dell'astrologia porta ad un'osservazione.
La "previsione" è possibile per gli essere primari e passivi. Conoscendo la loro formula psicologica si
può prevedere che quando si presenta una configurazione X, essi agiranno conseguentemente. Ma non ci si
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deve sentire per questo dei sacerdoti, chiunque potrebbe fare altrattanto possedendo un qualche elemento
psicologico.
Tuttavia, quando si studia il tema di qualcuno evoluto, non è possibile fare alcuna previsione poiché la gestione
delle situazioni è interamente "nella mani dell'interessato" che può servendosi delle insidie a mo' di leva,
camminare a grandi passi, sfuggendo così ad ogni determinismo.
Occorre anche sapere che noi viaggiamo da soli....
Ogni caso è individuale, la molteplicità dei Temi natali lo testimonia.
Possiamo parlare di un legame karmico con qualcuno, ma esso non potrebbe esistere se le due
persone implicate non fossero esse pure indipendenti. Altrimenti non si potrebbe parlare di "legame", si
tratterebbe di una sola ed unica cosa.
Non si parla in generale, che di similitudini riconoscibili attraverso dominanti, che danno l'impressione di
conoscersi da sempre. Questa "fraternità delle intelligenze" che ravvicina, non esclude un incontro nel passato,
ma non lo assicura automaticamente.
Ogniqualvolta ci impegnamo in un processo, in una situazione, in un viaggio solitario, nessuno può venirci in
soccorso, nessuno può agire al posto nostro.
Da noi soli dipende lo sviluppo dell'apprezzamento e la comprensione del processo di reazione a catena
dell'opera, ed il non lasciarci completamente travolgere dalla forza karmica.
Conoscere il proprio Tema natale aiuta ad identificare la pulsione/condizionamento che gioca e ad iniziare a
canalizzarla all'interno del "sentiero verticale" (evitiamo di essere prigionieri delle parole) che conduce
all'armonia del trigono, poiché riflettiamo utilizzando il vocabolario astrologico.
Ogni istante ci appartiene, nessun karma ci incatena, noi scegliamo liberamente dicontinuare la strada battuta
o di uscirne.
Certo è più semplice far finta di non sentire nulla, di rimandare il tutto al domani o ad un'altra vita!!! Lo sforzo
necessario ad un cambiamento di direzione, e di continuare a girare in tondo, a soffrire, ciechi e sordi. F a parte
anche questo di una scelta.
Ma per tutti arriva il giorno in cui il desideri di felicità, di gioia di vivere, diventano più forti dell'oscura passività,
ed il bisogno di luce, spazio, si risvegliano come i germogli a primavera.
Sotto la pressione della vita, un nuovo fiore si appresta a sbocciare... se siete all'ascolto, potete sentire
crescere in voi la linfa, questa aspirazione incontenibile verso la LIBERTA'....
Le "stelle" sono i diamanti che segnano il sentiero inferiore, non c'è che da seguirli...
L'ASTROLOGIA DISCIPLINA DEL RISVEGLIO
Parte terza
Dopo esserci occupati del significato di KARMA, riteniamo opportuno chiarire la natura del soggetto
che intendiamo osservare e col quale lavoriamo, cioè, in sintesi, vedere come è strutturato l'essere umano.
Questo ci consentirà di comprendere le sue reazioni, aspirazioni...
L'universo è una sostanza ininterrotta che si trova su ciascun piano della manifestazione, si tratta di
una massa di materia più o meno densa, in continuo mutamento, in cui tutte le forme della vita corrispondono
ad altrettanti vortici. Quello che per noi è "il mio corpo" altro non è che il NOME che diamo ad una serie di
mutamenti. Le vibrazioni energetiche sussistono attraverso una gamma molto estesa, le più veloci dipendono
dal pensiero (mentale Sole/Luna), quindi dai livelli di coscienza legati alla pratica della meditazione, quando gli
squilibri emozionali si acquietano e si inizia a VEDERE al di là dei concetti...
L'Astrologia evolutiva tien conto di questi fatti e suggerisce i mezzi per giungere a scoprire in noi la
Coscienza Energia, partendo da tecnica rigorosa che aggiorna i nostri funzionamenti intimi e le possibilità di
emanciparci dai nostri condizionamenti e dai nostri timori, fino a quando non avremo il coraggio di vedere "dove
soffriamo" e la volontà di scegliere la gioia, la luce....
SIAMO FIGLI DELLE STELLE
Nei primi istanti del Big-Bang, esistevano soltanto l'idrogeno e l'elio. Il nostro corpo è privo di questi elementi;
sono state le stelle a creare, durante la loro alchimia nucleare, tutti gli elementi di cui siamo composti. Esse
sono poi esplose ripopolando lo spazio interstellare e permettendo la comparsa della vita.
Progressivamente, furtivamente, è nata la vita, le piante unicellulari si sono evolute, gli organismi
unicellulari si sono organizzati in colonie multicellulari; trasformando le diverse loro parti in sistemi specializzati.
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Con l'apparizione del sesso, delle orecchie, degli occhi, ecc... La Coscienza - Energia è in grado di riprodursi,
capire, vedere, ecc....
La cenere dell'alchimia stellare diventa coscienza, inventa il linguaggio, la scrittura, le arti, la scienza,
man mano che avviene il processo organizzativo delle facoltà mentali.
Questa fantastica avventura può essere vissuta completamente soltanto dall'essere umano. Gli animali
sono dotati come noi di capacità vitali, ma solo noi nell'universo (a nostra conoscenza) possediamo facoltà
astratte che ci consentono di osservare, vedere l'universo e soprattutto scrutare in noi stessi.... Primo passo
sull'arduo sentiero che porta, attraverso la via del cammino interiore, alle nostre origini, cosa che possiamo
definire Coscienza - Energia che si scopre per mezzo delle esperienze che si manifestano quando l'essere è
unificato.
Si può notare l'espressione di questo dinamismo evolutivo attraverso il simbolismo zodiacale che ha
scoperto "le parole per manifestarlo".
Lo studio dei segni permette di capire il percorso involutivo/evolutivo della Coscienza - Energia che
dopo la scissione esplosiva che ha creato la dualità nell'Ariete, quindi "la caduta della materia" nel Toro che
"sente" rallentare le sue vibrazioni, si concentra, stabilisce delle relazioni tra gli elementi dei Gemelli, quindi
compare in questo mondo palesandosi nel Cancro sotto forma di strutture psichiche per scoprire nel Leone
"l'ego" poi con la Vergine la comparsa dell'intelligenza, che, spinta al suo estremo limite, inverte il processo, e
facendo ricorso all'intuizione della Bilancia, torna all'Infinito passando attraverso i morti/spoglie dello Scorpione,
le sintesi del Sagittario, lo slancio verso l'essenziale del Capricorno, l'emancipazione delle catene dell'io
dell'Acquario (segno che si trova dirimpetto al Leone che gli scopre l'io) ritrovando alla fine il paese d'origine,
l'Infinito del Pesce Blu, il Pesce Rosso "posseduto da timori e desideri non appagati" si rituffa nuovamente in un
ciclo....
La via più rapida per chi dispone di una struttura mentale adatta, mi pare sia quella della conoscenza di
se stessi. L'Astrologia Evolutiva tratteggia il cammino affrontando direttamente l'argomento:
- CHI inizia il cammino? UN ESSERE UMANO
- COM'E' costituito?
- è costituito in modo androgino (bisessuale).
- è dotato di funzioni animali
- è dotato di facoltà di astrazione
Poiché la tradizione astrologica + in possesso di simboli corrispondenti a questi elementi, no c'è che da
servirsene.
L'ANDROGINA DELLA STRUTTURAUMANA, trova la sua espressione in astrologia nel simbolo legato ai due
luminari: Sole e Luna.. E' necessario pertanto esaminare i temi maschili: senso della logica, interesse per la
vita esteriore... e per la simbologia lunare delle qualità generalmente attribuite alle donne, immaginazione,
intuizione, importanza della vita interiore...
L'androginia dà in eredità ai due sessi tutte le potenzialità dei due luminari. Tuttavia la sessualizzazione porta
suddivisioni e caratteristiche diverse. Nell'uomo prevarranno gli elementi solari, mentre nella donna avranno
importanza quelli lunari.
Ne deriva che nei temi femminili occorre valorizzare dati lunari poiché sono questi che più profondamente
coinvolgono la personalità femminile, mentre quelli solari vengono in second'ordine.
E' ora che la personalità femminile venga realmente riconosciuta nel mondo astrologico. Questo invito non è
motivato da alcun valore femminista e tiene solo conto della realtà dei fatti. Che ciò sia sfuggito agli astrologi di
sesso maschile è in parte comprensibile, le loro interpretazioni non li mettevano a disagio in quanto i temi
personali sembravano loro credibili e forse non si accorgevano della incompletezza delle analisi dei temi
femminili.
Poiché l'interpretazione del mio tema come quello di altre donne mi faceva sorgere delle domande, mi sono
permessa di rimettere in discussione le regole presenti nella maggior parte dei lavori contemporanei.
IL CAMMINO VERSO L'UMANIZZAZIONE
Gli insegnanti antichi ci dicono, utilizzando le rime per parlarci dei differenti regni, che:
Il minerale attende,
Il vegetale spera,
l'animale reagisce,
L'essere umano agisce.
Abbiamo notato che sono le nostre facoltà di astrazione a differenziarci dai nostri fratelli animali.
Nell'Astrologia Evolutiva la suddivisione dei pianeti in due gruppi tiene conto di questa nozione di
evoluzione operando in un primo tempo con i Pianeti Essenza che rappresentano le funzioni di base e in un
secondo tempo studiando le strutture di questi ultimi modificati dagli aspetti ricevuti dai Pianeti "della libera
scelta" che danno notizie delle facoltà in corso di maturazione.
Il primo gruppo dei "Pianeti Essenza" simbolizza le funzioni di base:
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1. L'intelligenza più o meno strutturata (a seconda degli aspetti ricevuti dai Pianeti "della libera scelta"
rappresentata da:
SOLE - emisfero sinistro della corteccia cerebrale - pensiero logico, analitico,
LUNA - emisfero destro della corteccia cerebrale - riconoscimento delle forme, sensibilità,
Intuizione, creatività.
2. Le qualità razionali, di transfert di informazioni con MERCURIO
3. Le tendenze a legarsi alle cose, agli esseri con VENERE
4. Così come le modalità di azione, rappresentate da MARTE.
I pianeti Essenza corrispondono alla "nostra dimensione animale". Il mio gatto Minou, possiede una certa forma
di intelligenza, sa comunicare a modo suo, è capace di affetto, di azione ... ma gli sfugge la capacità dell'azione
riflessiva.
Il secondo gruppo dei "Pianeti della libera scelta" permette (partendo dagli aspetti che formano i
pianeti) di sapere quali sono le facoltà in fase di integrazione in questa esistenza, facoltà che fanno di noi degli
esseri umani di riflessione, capaci di prendere le
distanze dagli avvenimenti, capaci di agire
coscienziosamente anziché di reagire primariamente come fanno gli animali.
- PLUTONE fornirà indicazioni sulle possibilità di trasformazione, mutazione dell'individuo.
- GIOVE manifesterà le facoltà di sintesi,
- SATURNO quelle di logica, rigore, scelta,
- URANO parlerà della potenza di individuazione,
- NETTUNO della facoltà di comunione con l'universo.
Questo nuovo approccio che riconosce la specificità dei temi maschili e femminili, permette anche, partendo da
questa tecnica di lettura Pianeti Essenza/Pianeti "della libera scelta", di conoscere immediatamente i dinamismi
in atto in una personalià. Più un tema presenta aspetti di Pianeti della libera scelta" in relazione ai luminari
(Sole/Luna) , più la personalità è complessa, si pone dei quesiti, ottiene risposte, ed è più evoluta...
Il tema natale rappresenta la struttura della nostra personalità, non è possibile ragionevolmente
accostarsi a questo studio senza conoscere quello della struttura dell'essere umano; così vi propongo di
tentare di scoprirla in un contatto che tenga conto dell'essere in tutte le sue dimensioni, dal livello materiale
sino a quello del RISVEGLIO.
L'essere Umano è l'athanor (fornello dell'alchimista) in cui la materia ridiventa Coscienza-Energia: Si può
ammirare questo affascinante disegno di Escher come un'evocazione di questa continua trasmutazione.
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da Linguaggio Astrale n.126
ANNA RUIZ
KARMA
( da Today's Astrologer, Vol.62, N° 12, 25 nov. 2000)
Traduzione di Angela Castello
E' il luogo in cui il Karma viene immagazzinato e dove si manifestano le responsabilità ad esso relative.
Quando Saturno riceve aspetti conflittuali da altri pianeti, indica paure del passato che impediscono al nativo di
esprimere la natura del suo Saturno personale in maniera costruttiva.
Il Karma è l'accumulo delle nostre azioni passate che sperimentiamo nella vita attuale. In astrologia, le
indicazioni sono date dalla Luna (subconscio), Saturno (passato), Plutone (rinascita/trasformazione) e dai Nodi
Lunari (potenzialità/sfide) che mostrano i progressi e le decisioni conseguiti in precedenti incarnazioni.
Lo stato e la collocazione di questi significatori forniscono i dati necessari per analizzare in quale modo le
nostre vite anteriori hanno influenzato quella attuale. Il segno che contiene la Luna illustra il genere di abilità
attuali e delle doti acquisite nel passato. In astrologia esoterica, la Luna viene considerata come il simbolo
dell'anima, mentre il Sole incarna lo spirito.
Pianeti
Il pianeta che governa il Karma è Saturno, e la sua posizione natale diventa la più importante quando si
analizzano le potenzialità delle vite passate. Oroscopicamente, la casa in cui è collocato Saturno rappresenta il
settore della vita in cui spesso si manifestano le maggiori frustrazioni e sofferenze. E' il luogo in cui il Karma
viene immagazzinato e dove si evidenziano le responsabilità ad esso relative.
Quando Saturno riceve aspetti conflittuali da altri pianeti, indica paure del passato che impediscono al nativo di
estrinsecare la natura del suo Saturno personale in maniera costruttiva. Esso implica negligenza o cattivo uso
del potenziale animico nella vita precedente
La collocazione di Plutone nel tema mette in risalto l'area in cui le lezioni devono essere apprese per far sì che
l'anima riesca a progredire ed elevarsi. Plutone è il pianeta che simboleggia il rinnovamento, la rigenerazione e
la resurrezione. Se in settima casa, è indicativo di molte esistenze precedenti. Lo stesso fa, di solito, un pianeta
natale negli ultimi gradi di un segno.
I Nodi Lunari costituiscono i punti d'incontro fra la Terra, il Sole (spirito) e la Luna (anima). Il Nodo Sud descrive
le passate realizzazioni o sconfitte, e la sua posizione viene considerata il punto più debole dell'oroscopo.
Il Nodo Nord rivela le nuove esperienze e le condizioni attualmente necessarie per poterne trarre beneficio in
future incarnazioni. Si pensa ch'esso contenga le risposte per liberarsi del precedente karma negativo
richiamato dal Nodo Sud.
Un pianeta natale congiunto al Nodo Sud è decisivo in termini di comprensione in quanto offre importanti indizi
per aiutare l'anima a crescere e svilupparsi.
Se congiunto al Nodo Nord, il pianeta rivela le nuove lezioni karmiche da eseguire nell'ambito della presente
incarnazione in modo da poterne trarre vantaggio nel futuro.
Aspetti natali favorevoli alla Luna, Saturno, Plutone e Nodi segnalano nuove opportunità e ricompense
guadagnate da karma precedenti. Gli aspetti difficili mostrano frustrazioni, lezioni e debiti che devono essere
pagati o ammende, che si devono fare in questa vita.
La dodicesima casa natale rappresenta il karma, poiché si trova proprio davanti all'Ascendente ed indica il
passato più prossimo. Aspetti favorevoli che coinvolgono il reggente della dodicesima casa o i pianeti in essa
contenuti parlano di meriti acquisiti nel passato. Aspetti sfavorevoli suggeriscono invece la natura del karma,
che ora esige attenzione e progresso.
Un pianeta collocato nella dodicesima casa descrive la personalità durante la sua precedente incarnazione.
Alcuni astrologi affermano che il segno sulla cuspide della dodicesima casa sia il segno ascendente della vita
anteriore. Invece altri ipotizzano che esso rappresenti il segno solare.
Avere l'Ascendente e il Sole nello stesso segno segnalerebbe una persona che nel passato non è riuscita a
fare progressi mediante le qualità tipiche del segno. Al nativo viene perciò richiesto di risolvere un "doppio
karma" nella vita attuale, occupandosi degli stessi problemi evidenziati dalla particolare natura del segno.
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Un altro forte indicatore di doppio karma è Saturno in dodicesima casa poiché entrambi, pianeta e casa,
governano il karma. Questa collocazione tende ad indicare una previa esistenza faticosa o solitaria. Le
inconsce paure che affiorano al presente sono il risultato di una colpa karmica. Saturno nella dodicesima casa
richiede il massimo di attenzione verso le paure profonde e il subconscio, specialmente se riceve aspetti
avversi da altri pianeti.
Pianeti retrogradi
Un pianeta retrogrado deve essere considerato un ulteriore indicatore karmico. Si crede che le qualità del
pianeta siano state usate o sviluppate male in una vita anteriore. Nella vita attuale, si manifestano maggiori
sforzi e sfide per annullare questo squilibrio
Mercurio retrogrado rivelerebbe molta irrequietudine, nervosismo e impulsività di pensiero in una vita
precedente. Questo, insieme alla tendenza verso l'eccessiva preoccupazione e/o il criticismo, richiede ora uno
sforzo extra per sradicare tali dannose qualità.
Venere retrograda allude ad emozioni e sentimenti mal riposti o mal usati nell'incarnazione anteriore. Si fanno
ripetute esperienze matrimoniali con lo stesso individuo in modo da vincere il karma negativo tra le due
persone coinvolte. Il residuo di un temperamento violento, impulsivo, aggressivo e/o rozzo viene adesso alla
ribalta, esigendo la costruttività di energie straordinarie per superarlo e correggerlo.
Giove rappresenta la crescita e l'espansione; se tale pianeta è retrogrado nel tema natale, indica una
mancanza di autosviluppo in una vita anteriore. Il nativo non è riuscito a progredire, rimanendo la stessa
persona durante tutta la sua incarnazione. Di conseguenza, in questa vita è rinato esattamente come era
prima. Tale squilibro deve essere superato per poter avanzare spiritualmente.
Saturno retrogrado indica le responsabilità e i doveri tralasciati in una vita precedente. Mancava l'onestà verso
se stessi che adesso diventa importante per lo sviluppo personale. Il segno che contiene il Saturno retrogrado
mostra il settore in cui le responsabilità erano prima evitate.
Intercettazioni
Sembra che anche i segni e i pianeti intercettati abbiano un effetto simile a quello dei pianeti retrogradi in
quanto sono indicativi di qualità trascurate in vite precedenti. Essi sono più difficili da analizzare perché si
attestano nell'ambito dei territori di altri segni. Ma le più importanti lezioni di vita si apprendono proprio grazie
a loro.
Un segno intercettato nella dodicesima casa allude ad un altro compito karmico da assolvere, specialmente se
contiene un pianeta. Scavando profondamente nelle qualità del segno e del pianeta intrappolati, come pure
analizzandone il governatore e la sua posizione, vengono alla luce le risposte sul come esaudire le richieste
karmiche del principale reggente della dodicesima casa. Un segno e un pianeta intercettati potrebbero
segnalare problemi irrisolti molto antichi o qualità portate avanti da molte vite trascorse.
Un aspetto di yod o Indice del Fato svela una vecchia anima con un forte destino karmico da assolvere
nell'attuale incarnazione.
Un pianeta in aspetto esatto con la Parte di Karma, specialmente per congiunzione od opposizione, ci informa
sul destino karmico che il nativo deve sperimentare nella vita presente. Alcuni credono che un pianeta,
congiunto a questo punto, metta in evidenza il segno solare della vita anteriore più significativa.
La formula per calcolare la Parte del Karma è: ASC + Saturno - Sole.
In sinastria, la Luna di una persona opposta a quella di un'altra fa venire in mente un rapporto madre-figlia.
Potenti legami karmici sono indicati dalla congiunzione di un pianeta all'altrui Parte di Karma. Lo stesso pianeta
è illuminante sulla natura del rapporto e sul destino da realizzare attraverso questo legame.
Sono possibili lezioni e ricompense karmiche se il nativo ha un pianeta congiunto al Nodo Nord dell'altro. La
persona il cui pianeta è congiunto al Nodo Sud dell'altro porta con sé legami precedenti incompiuti con i quali
bisogna, ancora una volta, confrontarsi.
Immaginate la saggezza, le potenzialità e i benefici che appariranno sul tema della vostra futura incarnazione
se cercherete di dare il meglio di voi stessi durante questa vita.
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126-251
ROSARIO LEONOR DALMAU
SATURNO - IL GUARDIANO
Una breve riflessione su come possiamo meglio comprendere i suggerimenti e i messaggi, che ci invia il
pianeta "Signore del Karma".
Proviene da una studiosa argentina di discipline esoteriche, che vive e lavora a Buenos Aires.
Alla luce della visione reincarnazionista Saturno rappresenta il carico karmico più pesante che portiamo in
questa vita per essere risolto. Questo pianeta è in relazione con i sensi di colpa, le paure, le restrizioni, nella
maggioranza dei casi autoimposte.
Perchè creiamo deliberatamente condizioni restrittive nella nostra vita?
La risposta appare chiara se diamo uno sguardo alle condizioni della nostra vita passata. E' molto probabile
che noi giungiamo a questa vita con nozioni preconcette, che poco hanno a che fare con l'educazione ricevuta
dai nostri genitori, o forse scegliamo genitori che ci ricordano costantemente gli errori commessi, in modo tale
da non dimenticarli e così permetterci di correggerli.
Forse possiamo sentire la notevole pressione esercitata dalle responsabilità di cui dobbiamo farci carico in
questa vita, sentendo però che non ci appartengono. Quando cerchiamo di rompere il circolo vizioso
scappando da questa situazione ci sentiamo colpevoli, così ripercorriamo ripetutamente questo ciclo
tormentoso che ci porta in un vicolo cieco.
La posizione di Saturno nella nostra carta del cielo fa certamente luce sull'area che dobbiamo esplorare per
mettere fine a questa situazione e rompere così con questo modello di comportamento errato.
E' molto comune scegliere persone che fungono da specchio. In quest'ottica attraiamo persone negative,
critiche o cariche di pregiudizi, quasi verso di noi, per poterci sentire, in seguito, da esse feriti o maltrattati.
In realtà dovremmo renderci conto che non facciamo altro che attrarre persone che riflettono quelle qualità che
dovremmo equilibrare in noi. Questo è particolarmente valido quando continuiamo ad ignorare quelle
caratteristiche interiori che necessitano di equilibrio.
Anziché incolpare altre persone o la vita per i problemi che dobbiamo affrontare, dovremmo cercare di
chiederci perchè mai, a volte, ci sottoponiamo a prove così dure.
La risposta si può ricercare nella presa di coscienza della necessità di certe condizioni limitanti, poichè
attraverso di esse possiamo diventare persone fiduciose, consentendoci così di evolvere con una crescente
integrità.
Possiamo ricorrere ad una analogia per chiarire questo fenomeno.
La carta dei tarocchi del 6 di spade ci mostra un'immagine che illustra con chiarezza quanto detto in
precedenza. In questa carta è rappresentata una barca, che naviga seguendo la corrente, sulla barca
viaggiano una donna, un uomo e un bambino. L'uomo è in piedi e conduce la barca remando, schivando gli
ostacoli che incontra sul percorso, così orienta il natante nella giusta direzione. La donna e il bambino sono
seduti a prua e lo sguardo di entrambi non può spaziare perché impedito da croci e spade. In questa immagine
simbolica l'uomo rappresenta la coscienza superiore, la donna rappresenta la mente e il bambino rappresenta
l'inconscio. In questo viaggio, che non è altro che la vita stessa, il nostro Io Superiore sa dove condurci, evita
gli ostacoli disseminati lungo il percorso, guidandoci verso un porto sicuro.
Se potessimo sempre permettergli di guidarci, il nostro Io Superiore semplicemente allontanerebbe da noi le
situazioni karmiche negative. Il nostro Io Superiore sa che la cura è semplice, tutto ciò che dobbiamo fare è
essere compassionevoli nei confronti delle "pietre" (croci o spade) che fanno parte del nostro percorso.
Allora, semplicemente, passeremo loro accanto, delicatamente, seguendo la corrente, benedicendo quelle
"pietre".
Al contrario, provando rabbia verso di loro o temendo di incontrarle nuovamente sul nostro cammino, o peggio
ancora, non apprendendo le lezioni, rimanendo ancorati alle "pietre-persone", perché si decide di fermarsi, il
prezzo che pagheremo sarà ancora più alto.
Saturno ha un ruolo speciale rispetto a quello di tutti gli altri pianeti.
Immaginiamo tre triangoli, uno sull'altro, così da formare una figura a nove punte. Consideriamo ora il Sole, la
Luna e Mercurio su ogni vertice del triangolo più basso, poi Venere, Marte e Giove ai vertici del triangolo
mediano. Ai vertici del terzo triangolo abbiamo i pianeti dell'ottava superiore; al primo vertice di questo triangolo
troviamo Saturno, al secondo vertice del triangolo superiore c'è Urano, ed infine al terzo vertice di questo
triangolo troviamo Nettuno e Plutone, che in questo caso rappresentano la coscienza cosmica.
Saturno agisce come elemento di rottura, può essere una barriera o una piattaforma da cui ci lanciamo verso
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quelle aree di illuminazione rappresentate da Urano. Urano raffigura il punto in cui la nostra coscienza si
sviluppa per permetterci di salire un gradino più in alto sulla spirale evolutiva, o il luogo in cui possiamo
fermarci perché ci sentiamo più comodi o sicuri. Sia come sia non possiamo ignorare Saturno che si erge
davanti alla porta di accesso come un guardiano che ci chiede la parola d'ordine segreta per permetterci il
passaggio.
La parola segreta è dunque perdono o compassione.
Sul volto di questo "Guardiano-pietra" sono scritte molte delle nostre azioni e delle nostre parole del passato.
Forse sarà possibile spingere la pietra senza comprendere né atti, né parole, ma è sicuramente impossibile
riconciliarsi completamente con la nostra situazione karmica se non si ha una maggiore coscienza di ciò che è
accaduto nel nostro passato.
Abbiamo necessità di sapere ciò che dobbiamo perdonare di noi stessi, in noi stessi.
In termini metafisici ogni azione e parola viene registrata nell'Akasha. Tutte le cose positive e generose sono lì,
così come tutte le cose negative.
Prima che il nostro viaggio spirituale sia completato, tutti quegli atti negativi devono essere equilibrati, benché
per questo siano necessarie migliaia di vite ed esperienze.
Saturno è presente nelle nostre vite affinché tutte le questioni karmiche siano risolte!
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JUDY HALL
CONFIGURAZIONE ASTRALE DEL VIAGGIO KARMICO
TRADUZIONE DI ANGELA CASTELLO
L.A. 126
L’autrice si avvale di 15 anni di consulenza astrologica associata alla regressione ipnotica per introdurci
nell’affascinante argomento del passato karmico. Il viaggio viene espresso sul tema individuale dall’interazione
dei pianeti lenti e semilenti con quelli personali e si snoda attraverso le Case privilegiando alcuni aspetti
specifici. Numerosi e illuminanti gli aspetti.
L’anima sceglie il momento della nascita perché il modello zodiacale deve essere in linea con le esperienze
necessarie al suo livello di sviluppo
Howard Sasportas, The Twelve Houses
Il tema natale considerato secondo l’astrologia karmica descrive il carico di debolezze e di potenzialità che
un individuo porta avanti da molte vite. Esso rappresenta ciò che si è acquisito per merito o demerito delle
proprie azioni. Rispecchia, cioè, la legge di causa-effetto o karma individuale. Soltanto se si riconosce che i
“problemi” sono dovuti al mancato apprendimento delle lezioni presentate da ogni vita e che, quindi, sta a noi
cambiare lo schema, si riuscirà ad andare oltre il karma risolvendo il dilemma fato/libero arbitrio.
I modelli karmici sono raffigurati nel tema natale dagli aspetti conflittuali dei pianeti che indicano aree di
rielaborazione o di orientamento verso un nuovo modello comportamentale. Sarebbe opportuno ricordare che i
cosiddetti aspetti “armonici” come il trigono (120°) o il sestile (60°) possono dimostrarsi difficili se le energie non
sono ancora integrate e, pertanto, quando un aspetto non è specificato i commenti si riferiscono a qualsiasi
combinazione maggiore. Nel testo sono usati soltanto gli aspetti maggiori e il quinconce. L’aspetto di quintile
(72°) è, tuttavia, quello del “fato” o del “destino” e può indicare un’area in cui l’anima ha deciso di non avere
scelta.
Per il tema karmico si ritiene giusto allargare le orbite degli 8° per il quadrato, l’opposizione, la
congiunzione o il trigono e 6° per il sestile fino ai 10° - 12°. Viene accettata l’orbita di 8° per il quinconce
sebbene ciò includa, tecnicamente, il biquintile (144°).
Una difficoltà che si incontra spesso nell’interpretazione di queste carte consiste nel fatto che i clienti non
sempre conoscono l’ora della nascita. Per alcuni la nascita fisica non coincide necessariamente con l’incarnarsi
dell’anima nel corpo. Infatti, durante la regressione ipnotica, molti riferiscono che si sono sentiti “vagamente
attaccati” al corpo per periodi che andavano dai pochi minuti fino a giorni, settimane e persino, in casi
eccezionali ad anni prima di incarnarsi definitivamente. Ciò è particolarmente riscontrabile, per esempio, nei
bambini autistici, ma ci sono anche adulti che mostrano tutti i segni apparenti di persone che ”stanno soltanto
visitando il pianeta”. Quando non è attendibile o disponibile l’ora di nascita, può funzionare bene quella del sole
sorgente, con il Sole alla cuspide della prima casa tenendo presente che, con questo tipo di carta, le energie
planetarie potrebbero manifestarsi in sfere di vita leggermente diverse rispetto a quelle reali.
Si usa qui la domificazione placidiana in quanto la quantità di spazio assegnata ad una casa e il numero di
pianeti da essa incorporati sembra rispondere meglio all’indagine karmica - malgrado le difficoltà rappresentate
dalle latitudini dell’estre-mo nord, dove lo spazio ristretto di una casa potrebbe indicare un’area di vita non
rilevante per l’incarnazione attuale mentre una casa più ampia indicherebbe un’a-rea importante su cui
lavorare. Sembra che per alcune anime una parte dell’espe-rienza karmica consista nel trovare un equilibrio
nell’ambito di condizioni ambientali durissime come l’oscurità e l’isolamento della lunghissima notte e l’effetto
della luce continua del sole di mezzanotte sulla ghiandola pineale (un centro di collegamento spirituale).
Questo lavoro non intende essere un ricettario, ma un insieme di intuizioni sulle manifestazioni karmiche
distillate attraverso quindici anni di esperienze con i temi natali e con le consulenze individuali. Di solito, non è
possibile desumere da una carta i dettagli delle vite precedenti, anche se si riesce ad avere un’ampia panoramica dei modelli karmici. Si è dunque fatto uso di visioni psichiche e regressioni fino ad incarnazioni
precedenti per esaminare il passato. Qui ci sono esempi delle tecniche usate e delle esperienze personali del
viaggio karmico dell’autrice.
Dilemmi karmici
Un esempio può essere rappresentato dai contatti tra Giove-Saturno e Saturno-Nettuno. Quanto arduo possa
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essere questo dilemma viene indicato dall’aspetto, “conflittuale” o “armonico”. Ma anche da Giove in
Capricorno, governato da Saturno; e da Saturno in Sagittario, governato da Giove; o da Nettuno in Vergine
(dove Nettuno si trova nel segno opposto a quello che governa e viene limitato dall’ele-mento terra con cui è in
antitesi). Lo stesso avviene con Nettuno in Capricorno, governato da Saturno (ancora una volta Nettuno si
trova incatenato alla terra) e con Saturno in Pesci, governato da Nettuno, (dove Saturno è sottoposto al disagio
della sconfinata profondità dell’energia dell’acqua).
Il dilemma tra Misticismo/Pragmatismo viene indicato dagli aspetti tra Nettuno (il Mistico) e Saturno (il
Pragmatico o il Realista) che fanno istintivamente pensare a gente dedita alla meditazione abituale. Può
trattarsi, invece, di una persona che sta vivendo la parte Saturno dell’aspetto trascurando il richiamo seduttivo
di Nettuno. Ma nei momenti di svolta o di crisi apparirà evidente la necessità di incorporare le energie mai
realizzate. Così, i meditatori potrebbero scoprire che, malgrado la spiritualità in aumento, la carriera, le
relazioni, i problemi di salute li stanno impercettibilmente trascinando indietro rispetto ai loro obiettivi di
illuminazione interiore. Nello stesso modo, i materialisti potrebbero incominciare a sentire la mancanza di una
dimensione della vita.
Le vite del passato indicate da un aspetto Saturno-Nettuno raccontano, da una parte, un approccio
nettuniano che può spaziare dalla più alta spiritualità e consapevolezza fino alla fuga dalla realtà attraverso
l’estasi del bere o delle droghe
o attraverso l’immaginazione, la pazzia e la disintegrazione; dall’altro, una scelta saturnina che fa vivere
esperienze religiose mettendo l’accento su colpevolezza e repressione o su esperienze di tipo materialistico
che non lasciano spazio alla spiritualità, basate come sono sulla sicurezza e sul potere temporale.
L’opposizione tra Nettuno - lo sconfinato desiderio di immergersi ed essere tutt’uno con il cosmo - e
Saturno - il pianeta dei limiti e della separazione - si può risolvere soltanto riconoscendo che l’uomo è un eterno
spirito (il Sé) rivestito da un corpo, un microcosmo che vive sulla terra e tuttavia fa parte dell’universo.
Gli aspetti positivi tra i due pianeti - in particolare la congiunzione, il sestile e il trigono, sebbene tutti gli
aspetti abbiano l’implicita potenzialità di diventare positivi quando le energie che rappresentano sono usate in
modo costruttivo - ed i pianeti in case ed elementi compatibili indicano antiche abilità cui attingere e potenzialità
da esplorare. Per esempio, una persona con un aspetto Saturno-Nettuno che è riuscita a risolvere il dilemma
misticismo/realismo durante le vite anteriori ed è ora capace di muoversi verso l’integrazione, può realmente
vivere come un illuminato. Il Presidente John F.Kennedy, che aveva Saturno negli ultimi gradi del Cancro
congiunto a Nettuno in Leone nella nona casa, tentò nella vita pubblica di mettere in pratica la forza di Saturno
e l’idealismo di Nettuno, sebbene nel privato sembra aver vissuto altri lati dell’aspetto attraverso le attività
extra-coniugali. Il fratello Roberto aveva un quadrato in segni fissi tra Nettuno in Leone e Saturno in Scorpione.
Nel suo libro Un caso di reincarnazione, Christine Hartley ventilò l’idea del gruppo familiare che si reincarnava
insieme vita dopo vita. Si riferiva in particolare ai Borgia che, malgrado fossero noti per i peggiori vizi
immaginabili, si dimostrarono grandi protettori di artisti e arte, e si distinsero per i forti legami familiari in un’epoca in cui i fratelli erano nemici fra loro. Li collegò in seguito alla potente famiglia dei Guise ai tempi dell’ultimo
re di Valois. La Hartley si chiedeva se, guardandosi intorno non ci fosse qualche altro gruppo familiare del
genere tornato ad incarnarsi per apprendere la lezione della futilità del potere temporale (1)
A questo punto l’autrice confessa di aver avuto delle conversazioni con Christine sulle possibilità che la
famiglia Kennedy fosse legata ai Borgia, ai Guise o ai Medici, altro gruppo familiare con analoghe
caratteristiche. Ciò spiegherebbe la tragica vita dei Kennedy, rappresentanti di un gruppo che ripete lo stesso
modello perché non è ancora consapevole del suo karma. Particolarmente intrigante l’ipotesi di Jacqueline
Kennedy nei panni di Lucrezia Borgia, figlia di Roderigo poi eletto papa sotto il nome di Alessandro VI, che
aveva l’abitudine di avvelenare i suoi nemici e, talvolta, qualche amico. Ma, nel complesso, rimaneva una
pedina politica in mano del padre, convinto assertore del nepotismo.
Tale idea getterebbe una nuova luce sulle “sofferenze” sopportate da Jacqueline nella presente
incarnazione, contrassegnata dalla necessità di infrangere i “tabù” per ottenerne illuminazione (Ascendente
Scorpione). Con Saturno in prima casa opposto a Venere in settima si porta dietro un pesante fardello che
interessa soprattutto le relazioni, oltre che il matrimonio con Onassis, molto più vecchio di lei. Il suo Giove in
settima rivela che si aspetta dai partner benessere e ricchezza mentre il suo Plutone in Cancro trascina
problemi di potere e manipolazioni. Invece, Il Sole e Mercurio in Leone/8a mostrano che ha dovuto condividere
il potere con altri. Il suo Nodo Sud in Scorpione/12a significa che ha sperimentato drammi e traumi nelle vite
precedenti a livello collettivo. Nella sua attuale incarnazione ha bisogno di allontanarsi dall’emotività del Nodo
Sud per immettersi nella sicurezza emotiva del Nodo Nord in Toro.
Il dilemma Ottimismo/Pessimismo viene messo in evidenza dagli aspetti di Giove (l’ottimista) e di Saturno
(il pessimista) che mostrano, rispettivamente, lo scialacquatore e l’avaro, la speranza e la paura, l’auto-
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indulgenza e la rinuncia, l’e-spansione e la repressione, il tutto esemplificato nel maniaco-depressivo. In particolare, il quadrato Giove-Saturno indica un’anima che ha ricevuto molte opportunità di crescita senza riuscire
ad avvantaggiarsene e che ora deve combattere contro “circostanze” avverse. Il karma potrebbe essere quello
dell’avidità, che un vecchio saggio indiano percepisce come “la malattia del cuore”.
Liz Greene descrive il conflitto Saturno-Giove come una netta dicotomia tra la percezione intuitiva e
l’osservazione pratica, una scelta tra la fede che sorge da un intuitivo riconoscimento dello scopo nella vita, e la
paura di identificarsi con le forze operanti nel proprio ambiente e di subirne il controllo (2). Il suo libro su
Saturno offre penetranti intuizioni sul karma, espresso mirabilmente dal pianeta, che lei giustamente definisce il
Signore del karma, e dalla sua interazione con gli altri pianeti.
La sfida degli aspetti Giove-Saturno consiste nell’integrare la percezione intuitiva della unicità della vita
con le responsabilità personali e l’autodisciplina offerte da Saturno in modo da trovarne sia il significato sia un
orientamento interiore. Una delle più tristi espressioni della vita è quella dell’individuo Giove-Saturno, depresso
e senza scopi, che si rifugia nell’auto-indulgenza e nel conforto della dipendenza dal cibo o altre sostanze.
Come, per esempio, un cliente virginiano con Giove in Sagittario largamente trigono a Saturno nella Vergine e
una larga opposizione tra Giove ed Urano in Cancro, il quale si ”vide” nel passato prima come un individuo
enormemente grasso, quasi incapace di muoversi, e poi come un asceta che eccedeva nelle rinunce fino a
morire di fame. Il cliente affermò in seguito che aveva sperimentato tali estremi nella vita attuale, come grasso
adolescente e come anoressico studente di teologia. Si era salvato dopo aver abbandonato il suo training
sacerdotale ed aver intrapreso lo studio dell’astrologia, che gli aveva permesso di far entrare la gioia nella sua
vita.
Volontà e Karma si intrecciano nei giochi di potere delineati dall’interazione dei pianeti lenti con
Marte che rappresenta la volontà. La volontà può rivelarsi come una forza di inibizione e controllo,
inconsciamente espressa, alla mercé del potere aggressivo di qualche altro. Oppure, un’energia
autodeterminata che dirige la vita secondo le necessità del Sé, un’abile volontà come l’ha definita Assagioli nel
The Act of Will (3). Essa mostra come un’anima ha sperimentato il potere nelle vite precedenti, come funziona
nel presente, e i cambiamenti necessari per svilupparne l’uso positivo.
Giove in aspetto a Marte ha l’imperioso bisogno di espandersi, che può manifestarsi attraverso un volere
ben diretto oppure, come in tutti gli aspetti di Giove, può indicare che l’anima è fuori controllo e può andare “al
di là” del massimo per affermare se stessa. Ha, però, le potenzialità per imbrigliare la volontà e utilizzarla per
raggiungere i suoi obiettivi. La volontà Giove-Marte è capace di realizzare tutto ciò che concepisce. Ha la
qualità del coraggio, agisce con l’integrità del cuore e riesce ad aver ragione della paura perché ha una
basilare fiducia nel suo potere e nei suoi scopi attraverso i legami con il cosmo.
Saturno in aspetto a Marte Sebbene nell’astrologia convenzionale i rapporti Saturno-Marte rivelino una
forte volontà, dal punto di vista karmico questa è una forza in potenza che deve essere sviluppata nella
presente incarnazione e denota, piuttosto, una volontà bloccata, una sensazione interiore di impotenza e
debolezza proveniente dal passato, quando si era alla mercé del volere altrui. L’entità dell’evo-luzione in questo
campo è data dal tipo di aspetti: quelli conflittuali indicano una battaglia che continua mentre quelli armonici
rivelano un allentamento della tensione. Qualche anno fa, in una intervista televisiva, un’ex-suora, ora
presentatrice televisiva e scrittrice, descrisse le sue esperienze di convento. Appena entrata, fu messa per
giorni e giorni al pedale di una macchina da cucire vuota soltanto per imparare l’obbedienza alla Volontà divina.
Questo cedere il volere personale ad un’entità superiore che non chiedeva altro se non la totale obbedienza
era tipica dell’esperienza monastica cristiana ed era paragonabile all’esperienza degli schiavi costretti a
sottomettersi al potere indiscusso del loro padrone. Ma, come dice Stephen Lawhead, “La vera religione
nobilita, non umilia” La gente con aspetti Sa-turno-Marte deve imparare il modo di usare la propria volontà per
trovare la sua forza interiore e dirigere personalmente la propria vita.
Urano in aspetto a Marte allude a problemi di eccessiva volitività e il bisogno di imparare il “corretto” uso
della forza e delle vibrazioni. Un esempio è dato da una persona che “ricordava” di essersi fatto saltare in aria,
non una, ma due volte. Aveva Urano quadrato a Sole/Marte. La prima volta avvenne quando incarnava un
mago nell’antico Egitto, sperimentando, contro gli ordini, il potere della kundalini. La seconda quando era un
artista vittoriano di music-hall mentre usava della polvere da sparo nella convinzione di poterla gestire. Nella
vita attuale utilizza il suo potere come osteopata, ancora esercitando la “forza” ma per riallineare il corpo.
La carta natale si riferisce ad una donna che “ricorda” di essere stata presente quando ci fu la distruzione
improvvisa di alcuni luoghi, un’altra sfaccettatura dell’a-spetto Urano-Marte. La prima volta si verificò in
Atlantide, quando rifiutò di accettare l’avvertimento di partire, credendo di poter controllare la situazione con il
potere dei cristalli. La seconda volta in Thera, l’antica Santorini, fu un po’ più saggia riconoscendo che niente
avrebbe potuto impedire alle forze naturali di manifestarsi. Nella carta è presente la grande forza dell’energia
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plutoniana che erompe dal profondo, un’energia che ora le riesce difficile controllare o dirigere; ed un trigono
Urano-Marte che mostra come stia ancora lavorando per risolvere completamente il suo lato troppo direttivo.
Anche gli aspetti Nettuno-Marte offrono una lezione sulla volontà ma in chiave spirituale, allineandola con
il Sé - quella parte interiore di noi che è divina - in modo da ottenere una direzione nella vita. Il potere della
volontà è l’uso della forza per esercitare il controllo su di sé o sugli altri Ma spesso tali aspetti sono legati ad
esperienze di droga o a dipendenza da alcol, come se il vecchio ed egoistico volere possa venire dissolto
attraverso la totale dipendenza ed impotenza. I vari programmi “Anonimo” dedicati agli alcolisti hanno successo
perché il primo passo include l’ammissione della propria impotenza ed il secondo l’affidarsi a Dio, come ognuno
lo percepisce, per abbandonarsi, non sottomettersi, alla forza divina. A questo punto, un alcolista può avere
una improvvisa intuizione o visione che gli permetta di vivere o morire.
Altri passi, sia per gli alcolisti sia per gli aspetti Nettuno/Marte includono un esame introspettivo attraverso
il quale è possibile riparare alle azioni passate e chiedere il perdono, ma anche imparare a perdonare se stessi
in maniera da liberarsi dal passato e trovare il sentiero dell’autotrasformazione. Infine, Nettuno/Marte è legato
alla “dissimulata brama di conquista” in perfetto “stile missionario” dove la conversione, viene spesso ottenuta
con una violenza velata dalla ingannevole gentilezza nettuniana in - migliaia di persone sono state uccise nelle
guerre “sante” combattute in nome di un uomo che insegnava l’amore.
Plutone in aspetto a Marte L’influenza di Plutone nelle conversioni è piuttosto diversa da quella di Nettuno
in quanto Plutone, sebbene ugualmente tortuoso, risulta più costrittivo. Un cliente con Giove/Saturno quadrato
a Marte/Plutone durante la regressione si trovò in una vita in cui era stato un fanatico prete gesuita deciso a
convertire con la forza e ad insegnare la “vera” religione ai bambini mediante l’uso di una disciplina durissima.
Per coincidenza, una donna, cui l’uomo era attratto in modo compulsivo e reciproco, regredì fino alla stessa
incarnazione e rimase terrificata dai suoi “occhi glaciali”. In seguito la donna affermò che non lo avrebbe mai
creduto capace di tale fanatismo nel passato. Ma ciò spiegava perché, al loro primo incontro, lei se ne era
sentita attratta e, nello stesso tempo, respinta dalla paura. Tuttavia, proprio in quel primo incontro l’uomo
rivoluzionò la sua vita e l’aiutò a trovare il suo sentiero spirituale. In seguito, per riparare alla sua vita da gesuita, l’uomo andò in Africa prestando servizio di volontariato, e lì confessò il suo passato ad un prete che
credeva nella reincarnazione, e che lo assolse. Era stato risolto in lui il karma del potere rappresentato dal suo
Sole congiunto a Mercurio e Plutone in Cancro.
Plutone-Saturno-Marte Avevo suggerito ad un monaco domenicano (Saturno opposto Plutone/Marte) che
aveva lasciato il convento di riprendersi la Volontà personale che aveva affidato a Dio e imparare a controllare
la sua vita utilizzando la decisionalità indicata dalla congiunzione Plutone/Marte. Il problema per cui mi aveva
consultato era intimamente connesso alla sua sensazione di impotenza (Saturno opposto a Marte) e
rassegnazione al destino, e alla proiezione che aveva fatto su un altro della sua capacità di volere. Era entrato
in convento per molte ragioni ma soprattutto per sfuggire alle sue pulsioni sessuali. Invece, la prima notte fu
brutalmente violentato da un altro membro della comunità e poi costretto ad un rapporto di tipo sadomasochistico che durò sette anni. In realtà, aveva liberato e proiettato su un altro i suoi violenti conflitti interiori
Plutone-Saturno-Marte disconoscendo, così, la sua oscura (Plutone) ombra (Saturno) sessualmente
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aggressiva (Marte). Quando lasciò il convento si sentiva ancora in balia del compagno e non riusciva più a controllare la sua vita nemmeno per le più semplici azioni, come prendere il treno dopo essersi assicurato di avere
il denaro necessario per il biglietto. Incominciò gradualmente a riprendere i contatti con il mondo ma si sentiva
ancora incapace di affermarsi malgrado le sue continue preghiere. Alla fine, gli fu offerto un lavoro per dirigere
una clinica dove si curavano malattie veneree (Plutone e Marte sono associati agli organi sessuali). Accettò
con gioia perché ciò gli dette l’opportunità di essere in contatto con la gente e di organizzare un piccolo centro
curativo. Così imparò ad usare la sua volontà non per controllare ma per dirigere la sua vita.
Un altro tipo di problema karmico presente nei contrasti tra Volontà-Amore-Potere viene illustrato nel tema
di una donna nata da genitori medici e missionari (la 9a casa/sistema dottrinario di Nettuno quadrata a Marte in
11a casa/vita medi-co-missionaria). Riscontriamo la congiunzione Saturno/Marte in Scorpione in 11a che forma
un grande trigono d’Acqua con Plutone e Urano; e si mette in quadrato a Nettuno, sestile a Giove congiunto al
Nodo Sud, e quinconce a Chirone. Venere in Acquario non è aspettata, il che indica come l’amore resti
separato dalla volontà e dal potere. La donna affermava di Chirone in 4a che il pianeta rappresentava le sue
esperienze di bambina senza famiglia. Infatti, i suoi genitori erano sempre fuori per gli altri e mai per lei. In casa
c’erano soltanto le bambinaie e quando fu mandata in collegio non tornò più a “casa”.
Quando aveva quattro anni, il padre le spiegò che aveva due padri, uno dei quali l’amava e lei doveva
ricambiarlo. Si trattava di un padre onnipotente, autoritario che vedeva ogni sua azione (le sue energie di Nodo
Sud Capricorno). Natural-mente questo la metteva a disagio, tanto più che il padre naturale, fortemente capricornino, mancava di empatia emotiva nei suoi riguardi.
Pressappoco nello stesso periodo, la storia di Abramo e Isacco, sempre raccontata dal padre, la indusse
a identificarsi con Isacco, come primogenita, e a temere l’immagine di Dio che poteva sempre richiedere il suo
sacrificio.
All’età di sette anni fu inviata in collegio, in Inghilterra, sotto la tutela di una zia durante le vacanze (Venere
in Acquario significa relazioni fredde e sprovviste di emozioni) e rivedeva i genitori una volta l’anno, quando
venivano in licenza. Il senso di totale abbandono e rifiuto continuò anche durante la vita matrimoniale. Aveva,
infatti, sposato un medico militare Capricorno che accompagnava, vivendo in alloggi militari o da sola in
Inghilterra quando era troppo pericoloso seguire il marito. All’età di cinquanta anni, abbandonata per un’altra
donna, divorziò e intraprese la carriera di fisioterapista-pediatra (un salvataggio Nettuno-Marte) arrivando al top
della professione ed acquisendo, così, una posizione di autorità (il potere Pluto-ne-Marte). Interiormente,
tuttavia, si sentiva indifesa, impotente e alla mercé del fato (Saturno-Marte). A sessantadue anni, quasi per una
inconsapevole preparazione al congiungersi del Plutone di transito sul suo Marte natale, che avrebbe attivato il
grande trigono, iniziò un training in psicosintesi - in preparazione ad una utile vecchiaia, dato che le era stata
predetta una vita longeva almeno fino a novanta-sette anni.
Sta ancora analizzando i suoi problemi relativi alla capacità volitiva e si è identificata nell’attuale esistenza
nello schema di vittima-persecutore-salvatore, strettamente connesso ad una regressione che l’aveva riportata
ad una vita in Italia. In quel periodo era il fratello di un sempliciotto arrestato da un signore locale per aver
commesso una leggera infrazione alla legge. Ella cercò di far liberare il fratello (l’ag-gressività di Marte insieme
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alla libertà di Urano) ma fu imprigionata ed insieme a lui fu assegnata come schiava ad una galea
(Saturno/Marte come limite ed impotenza). Per la sua intelligenza, però, fu innalzata al rango di capo degli
schiavi, posizione di cui abusò (il potere di Plutone-Marte) richiedendo relazioni omosessuali (un’altra
manifestazione di Marte-Urano) per autogratificarsi (Giove-Marte), prima agli schiavi poi allo stesso fratello
(Urano in 3a casa come karma insolito per i fratelli), che forse uccise. Fu nuovamente imprigionata ma, prima
del processo, la città fu rasa al suolo da un’eruzione vulcanica (energie Urano-Plutone). Lei allora si preoccupò
di salvare donne e bambini aiutandoli a fuggire sulle barche. Sacrificò la sua vita con un’azione Nettuno-Marte
e morì tra le fiamme.
In una vita più recente, legata al suo Chirone in 4a casa, visse come una bambina ammalata e morì all’età
di undici anni piuttosto che accettare il problema derivante dal proprio potere. E sperimentò la sua morte
“passando attorno ad una nuvola invece di attraversarla” perché trovava impossibile incontrare la morte come
era rappresentata, nell’attuale tema natale, dal ferito Chirone, quinconce allo spietato mietitore Saturno. Prima
di questa incarnazione aveva deciso di affrontare il suo potere e la sua volontà. Tuttavia, tale decisione fu
dilazionata fino a quando Plutone in transito sullo Scorpione non la indusse ad un processo interiore attivando
le potenzialità del grande trigono che l’avrebbe portata alla trasformazione. Ad ogni modo, il suo problema non
sarà risolto finché non riuscirà ad integrare il potere dell’amore, rappresentato dalla larga congiunzione di
Venere a Giove, con l’e-spressione della volontà.
Il Karma collettivo
Una intera generazione è nata adesso con Plutone in Scorpione e la capacità di penetrare nel buio della
malattia, della morte e distruzione per portare al pianeta la guarigione. Molte di queste anime avranno anche la
congiunzione Saturno-Urano o in Sagittario o in Capricorno indicante il bisogno di cambiare le attuali strutture
di credenze o società. Esse hanno l’opportunità di rovesciare il karma collettivo delle generazioni passate e di
far nascere gli uomini nuovi dell’Era acquariana, che avrà cura di preservare il pianeta Terra e tutti i suoi esseri
viventi. I genitori e i nonni di questa nuova generazione potrebbero avere Plutone in Leone, e molti di essi,
forse, sono nati durante o immediatamente dopo la Seconda guerra Mondiale, con il bisogno di indagare sul
significato e l’utilizzazione del potere. Si spera che essi possano trasmettere ai figli e ai nipoti la conoscenza
delle conseguenze dell’abuso o del cattivo uso del potere in ogni sua forma, insieme alla consapevolezza della
capacità dell’uomo di autodistruggersi.
Qui c’è la carta natale di uno di questi figli della Nuova era (fig.3) con i pianeti della madre nel cerchio
esterno. Analizzando una sua precedente vita, l’anno prima della nascita della bambina, il potente e creativo
Sole/Plutone in Leone della donna era risultato quello di una incarnazione indiana, dove aveva volontariamente
ceduto sua figlia al tempio per ottemperare ad un voto fatto quando era senza figli. Le fu detto che questa
bambina aspettava di ritornare da lei. Le fu anche mostrata un’incarnazione in un’isola dei Mari del Sud dove si
era volontariamente offerta come vittima sacrificale al mare. La notte in cui dipinse la sua “memoria” della
scena, essa concepì, e la bambina nacque sotto le acque.
Il Nodo Sud della madre è sulla congiunzione Luna/Nodo Sud della figlia in Vergine, opposto a
Mercurio/Nodo Nord in Pesci: si tratta di un vecchio rapporto. La carta della bambina ha una configurazione di
Aquilone ed include la congiunzione Urano/Saturno in Capricorno largamente quadrata ai Nodi, e Plutone in
12a casa quinconce al Sole. Essa sarebbe poi stata allevata sia in un villaggio all’interno di Bali (Saturno) dove la reincarnazione e il collegamento tra spirito e materia sono accettati come un fatto naturale e dove il
crimine non esiste - sia in California, un centro di consapevolezza della Nuova Era (Urano) - da genitori in
sintonia con uno stile di vita artistico e spirituale. Uno sguardo ai suoi occhi di cinque mesi, saggi ed antichi,
sono stati sufficienti per capire che si tratta di un’anima altamente evoluta apparsa per assistere il genere
umano con la nascita di un nuovo modo di essere.
Stiamo per entrare nell’Era dell’Acquario e quando ci arriveremo, molte “vecchie anime” si incarneranno
per dare il loro aiuto durante la transizione. Quelle altamente evolute avranno esperienze di tipo più profondo,
spirituale e psicologico tali da indurre alla crescita e allo sviluppo del Sé. Quelle meno evolute penseranno che
sia il “destino” ad operare attraverso eventi esterni di tipo costrittivo. La spirale di esperienze legate alle energie
planetarie saranno dapprima direzionate dagli eventi esterni ma, una volta padroneggiate, entreranno nel
mondo interiore della psiche e saranno testate su livelli sempre più sottili, al di là della consapevolezza della
incarnazione fisica. E’ molto difficile accertare dal tema il livello dell’evoluzio-ne spirituale. Non si tratta di
aspetti “armonici” o “conflittuali”. Si può dire che sia necessario un alto livello evolutivo per gestire un tema
difficile e che esso rappresenti un “premio”. L’astrologo più intuitivo può avere delle sensazioni circa il livello
evolutivo quando si mette in sintonia con il tema, ma tale supposizione può essere nel migliore dei casi un
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tentativo, nel peggiore può costituire un impedimento a correggere l’interpretazione se il livello è stabilito in
modo errato.
Il karma collettivo, relativo alla natura e all’utilizzazione del potere e del controllo, è indicato anche dai
contatti Urano-Saturno e Plutone-Marte-Saturno. Come sottolinea Liz Greene (4), molte persone con aspetti
Plutone-Marte-Saturno, specialmente le congiunzioni, “ricordano” di aver partecipato ad eventi persecutori
come l’Olocausto o l’Inquisizione, o nel ruolo di vittime o in quello di persecutori. Molte sembrano essersi
incarnate per tempi brevi, sebbene il tempo spirituale sia relativo. Anche il Nodo nella 12a casa indica un
karma collettivo.
Le case karmiche.
Alcune case indicano particolari aree karmiche da esplorare mentre altre sottolineano particolari abilità o
rapporti che sorgono dal passato o che richiamano vecchi problemi. Gli aspetti con i reggenti di tali case
riescono ad illuminare ulteriormente la natura del karma.
La Prima casa, insieme ai pianeti che la abitano, rivela come l’anima incarnata affronta il mondo. Mercurio
accentua l’atteggiamento indagatore e comunicativo. Marte quello determinato, rapido, impaziente, spesso con
un radicato e sotterraneo senso di rabbia. Venere si preoccupa di creare un ambiente sereno e relazioni armoniose. Saturno offre il pesante fardello delle responsabilità affrontate fin da giovani. Nettuno porta con sé il velo
dell’illusione, il desiderio di tornare nel regno spirituale, e la completa mancanza del senso di individualità. Il
Sole dà la massima consapevolezza di sé mentre la Luna riflette l’empatia con quelli che stanno intorno.
Plutone dà intensità e segretezza, al contrario di Giove che si espande e si aspetta che il mondo intero si
occupi delle sue necessità
La Seconda casa indica le risorse e le doti naturali riportate dal passato per gestire al meglio
l’incarnazione del presente. Il Sole mostra che il Sé interiore si è evoluto nel passato. La Luna, che l’anima è
capace di nutrire e curare a livello materno, sebbene aspetti difficili mostrino aree da riconsiderare. Ha
sperimentato emozioni e sentimenti e spesso possiede doti psichiche che la mettono in empatia con gli altri.
Mercurio ha sviluppato la mente e l’intelligenza innata, utilizzabile per comprendere il mondo che lo circonda.
Venere ha curato i rapporti e le energie creative mentre Marte ha sviluppato la volontà, il coraggio e la
determinazione. Giove è al suo massimo in seconda; significa antiche abilità nel visualizzare e nel manifestare
ciò che serve per vivere. Può rappresentare l’antico sacerdote o sacerdotessa con una sua filosofia di implicita
bontà della vita dove il cosmo provvede a tutto. Ha imparato, se l’energia viene usata inconsapevolmente, che
in qualsiasi circostanza, il “destino” si farà avanti in modo benefico. Se l’energia è consapevole, lo schema è
quello di ricevere risposta ad ogni richiesta, secondo la massima ‘siamo ciò che pensiamo”.
Saturno mostra saggezza ed autodisciplina interiore quando le sue difficoltà ed i suoi limiti siano stati
superati. Urano è il pensiero creativo con una naturale affinità al cambiamento e alla trasformazione. Nettuno
offre immaginazione e spiritualità; Plutone la comprensione profonda dei cicli naturali, della guarigione e rige-
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nerazione, retaggio delle esperienze religiose dei riti di fertilità e della saggezza delle Dee Madri.
In Terza casa, per capire pienamente il karma vissuto insieme ai fratelli è necessario esaminare segni e
pianeti. Se sono presenti la Luna o il Sole, uno dei genitori era un fratello. Marte o Plutone indicano spesso un
violento karma e problemi di rivalità o lotte di potere tra fratelli. Nettuno produce la sensazione di essere stati
adottati in quanto ci si sente alieni ed incompresi rispetto alla famiglia che sembra non riconoscere la nostra
individualità. Forse ciò è dovuto ad un eccessivo attaccamento alla famiglia in vite anteriori per cui è necessario
rendersi conto che bisogna rivolgersi alla ”più grande famiglia” rappresentata dall’umanità. Questa collocazione
è stata anche riscontrata in temi natali di gente che, in regressione, ha sentito di essere proveniente da altre
galassie e di essersi incarnata per poche vite in modo da apprendere, non solo le proprie lezioni karmiche, ma
anche per contribuire allo sviluppo del genere umano.
Con Saturno, l’anima ha la percezione di non essere in grado di realizzare pienamente il proprio
potenziale intellettuale, almeno prima dei 35 anni, per un blocco comunicativo. Tale blocco è talvolta legato a
differenze percettive o concettuali, a difetti di parola o udito, o all’incapacità di adeguarsi a sistemi educativi
convenzionali in cui il bambino non si riconosce. D’altra parte egli può essere stato spinto dai genitori a seguire
uno specifico corso di studio e sviluppare, crescendo, un modo diverso di comunicare.
La Quarta e Decima casa indicano il karma genitoriale inserito nel contesto della famiglia.
La Quinta casa indica sia il karma con i figli e la creatività sia quello delle vicende amorose. Il Sole,
Mercurio, Venere, Marte e Giove sono in sintonia con la casa dove le energie creative si manifesteranno
secondo il segno della cuspide, ammenocché non vi siano aspetti conflittuali. Per esempio, con il Sole in
Cancro, l’anima è portata a generare figli, in Gemelli a produrre parole, ma se il Sole o Mercurio sono in
aspetto a Saturno potrebbe essere difficile trovare un editore o la fiducia nel tentare.
Saturno può far sperimentare difficoltà o ritardi nelle riproduzione di figli o di tutto ciò che è creativo
perché nel passato non si sono sfruttate le giuste opportunità o queste sono state sottovalutate. Cosa che
bisogna attuare nella vita presente. Urano è spontaneamente inventivo e originale nel pensiero per quanto
possa avere difficoltà nel fare accettare come ”arte” le sue creazioni, forse troppo avanzate per i tempi. Nettuno
offre un’immaginazione creativa ma può, tuttavia, aver bisogno di un aggancio terrestre e costruttivo per non
rimanere l’eterno sognatore.
La Sesta casa offre indicazioni sia sul karma fisico sia su quello lavorativo. Sa-turno implica spesso il
bisogno di affrontare l’energia nascosta dalla malattia cronica e di comprendere i disturbi psicosomatici. Ciò
può essere una faccenda sia fisica sia professionale come assistenza infermieristica, sociale, ecc.
Urano può manifestarsi attraverso la discontinuità dei ritmi corporei, causando malattie o avviando verso
carriere che portano al riallineamento delle energie. Può alludere ad un karma di tecnologia, qualche volta
risalente al periodo di Atlantide, con l’opportunità di riconnettersi allo stesso livello tecnologico nella vita attuale.
Una cliente (Sole in Toro con Urano in Cancro nella 6a) aveva un karma di salute e di tecnologia, Era stata
sottoposta ad esperimenti medici in Atlantide, inclusi trapianti e sostituzioni di organi vitali con quelli sintetici.
Alla fine era diventata una mente che controllava un corpo diventato macchina. La sua esperienza è consistita
nel lasciarsi rimpiazzare la maggior parte del sistema digestivo con tubi di plastica sotto il controllo dei medici
che le sostituirono, alla fine, anche il sistema riproduttivo. Le fu introdotto un feto nell’utero artificiale nutrito da
sangue riciclato. Il che le provocò un violento rigetto mentre il suo cervello rimaneva vigile.
Come risultato di questa vita precedente, le connessioni neurali tra il corpo eterico e quello fisico risultano
male allineate e si manifestano come allergie e coli-ti, e come una situazione di ”viaggi astrali” che le
impediscono di ricaricarsi durante il sonno. In seguito la cliente disse che le era stata richiesta una colostomia,
che l’a-veva indotta al consulto astrologico. Aveva anche sofferto di emicrania e problemi mestruali in giovane
età. Le furono consigliate cure “alternative” e l’aromaterapia, che curarono lo squilibrio. La sua esperienza con
le energie uraniane del passato, e il fatto di avere cinque pianeti in segni di fuoco, la indussero a prendere
l’attuale carriera in ricerche psicologiche e fisiologiche sulle condizioni conosciute come “esaurimento”.
L’anima che affronta il karma tecnologico, simboleggiato da Urano in sesta casa, ha l’opportunità di fare
scelte etiche connesse con l’utilizzazione di abilità e conoscenze nel campo dell’elettronica, computer,
medicina alternativa, ecc.
Settima, ottava ed undicesima casa indicano il karma delle relazioni. Tralasciando per il momento la
settima e l’ottava casa, la undicesima è connessa agli amici e ai gruppi nel più ampio senso del termine. Se in
questa casa vi è Plutone, c’è un karma sul dominio, manipolazione e altri problemi relativi al potere, nonché lotte di potere all’interno dei gruppi. Saturno ed Urano hanno un karma con l’autorità e il controllo contro la libertà;
nel passato possono essere stati troppo attaccati ai dogmi e alle idee, sia convenzionali (Saturno) sia
rivoluzionarie (Urano) piuttosto che ad una basilare saggezza e comprensione. Ora, Saturno ed Urano devono
accettare il fatto che ogni anima incarnata ha diritto a mantenere le proprie opinioni sulla vita, senza giudizi o
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condanne. Per esempio, molte anime hanno ancora bisogno di una religione convenzionale come guida, altre
si sono avviate verso la comprensione del karma, ed altre ancora sono state indotte alla creazione della propria
realtà. Ognuna deve essere libera dalle interferenze di Saturno e di Urano, sebbene quest’ultimo possa agire
da catalizzatore per un’altra anima, quando è giusto. Sa-turno deve imparare a lasciare andare il passato e
permettere il cambiamento. Urano deve sviluppare l’evoluzione e non la rivoluzione, conservare il meglio del
passato ed incorporarlo nel futuro. La scelta è tra il cambiamento attraverso il caos e un’ordinata evoluzione.
Un esempio personale può essere utile per illustrare come funzionano Saturno ed Urano in undicesima
casa. Io li ho entrambi in Gemelli. La mia insegnante, Christine Hartley, mi ha raccontato che avevo
lungamente sofferto per adattarmi alle società convenzionali di alcune vite (Saturno), e per aver tentato di
introdurre nuove idee e nuovi comportamenti (Urano). Mi aveva “visto” bruciare come strega e soffrire nelle
mani dell’Inquisizione - un’esperienza condivisa da milioni di anime dato che l’Inquisizione e la caccia alle
streghe era stata attiva per molti secoli. Tra le mie prime memorie c’erano quelle dei Catari e della corte
egiziana di Akenaton.
Il mio chiroterapeuta era convinto che io fossi stata impiccata per insubordinazione.
Nella mia attuale vita, quando frequentavo l’università, raramente intervenivo (inibizione di Saturno).
Avevo scelto per i miei studi religiosi una tesi sullo spiritualismo che non era stata bene accolta; il mio Marte si
trova tra Urano e Saturno e talvolta diventa conflittuale per insegnarmi a reggermi da sola. Dopo tre anni di Saturno all’AS ed io che mi mordevo la lingua, si fece sentire l’irruzione di Urano. Uno dei tutor, un ministro della
Chiesa Riformata Unita, ad una domanda sulla guarigione rispose che questa non aveva alcun valore e che lui
non conosceva nessuno che fosse stato guarito. Io gli chiesi da quando la sua ignoranza in materia poteva
considerarsi un criterio per giudicare. Io avevo usato la sua classe per sedute di guarigione spirituale (attività
sovversive di Urano). Per caso, quel giorno c’erano nell’aula dei miei pazienti che intervennero in difesa delle
capacità curative. In quei tempi facevo tirocinio per insegnare e la mia scheda universitaria riportava “Ha idee
molto particolari e non dovrebbe insegnare ai bambini”. Lottai a lungo per far cancellare quel giudizio
(Urano/Marte/Saturno) sebbene non avessi intenzione di insegnare in seguito Howard Sasportas mi precisò
che ci sono molti modi di insegnare.
Sebbene non ci fosse alcuna chiara connessione né alcun karma tra di noi, istintivamente avevo sempre
avuto la sensazione che la bigotteria e la ristrettezza mentale di quel tutor fossero dovute al suo passato di
inquisitore. Diversi anni più tardi, lo stesso tutor si fermò davanti alla fermata dell’autobus, dove mi trovavo in
quel momento, per dirmi che mi doveva delle scuse in quanto era diventato lui stesso un guaritore. Quindi
ripartì con la sua macchina lasciandomi sbalordita sotto la pioggia.
La dodicesima casa e i pianeti
E’ la tipica casa del karma, e tutti i pianeti che la abitano hanno connotazioni karmiche. Se è vuota, le
indicazioni karmiche saranno date dal segno alla cuspide, dalla collocazione e dagli aspetti del suo reggente.
Il Sole indica un’anima che è stata un personaggio importante in un’altra vita e che ora deve accontentarsi
di stare dietro le quinte e di ricevere riconoscimenti inferiori a ciò che merita. Un esempio è dato dal tema di
una cantante operistica, che sembra perdere sempre la giusta occasione per una serie di contrattempi (Sole
congiunto a Plutone nella dodicesima casa, vicino all’AS Cancro, in opposizione a Giove e trigono a Saturno in
Ariete). Un giorno, sfogliando un libro russo relativo ad una cantante del 19° secolo, si ritrovò a guardare il
ritratto di se stessa. In quell’esi-stenza era stata largamente acclamata ed adulata e nel tema relativo aveva
ancora il Sole in Cancro congiunto all’AS, ma questa volta in 1a, quadrato a Giove/Saturno in Ariete e trigono a
Plutone al MC. Essa ha riconosciuto la sua attuale famiglia come parte di un’antica interazione. Infatti, aveva
cercato di persuadere il figlio a diventare violinista, come lo era stato nel passato, mentre lui aveva insistito nel
diventare un cantante (il suo Plutone/Marte indicano una forte volontà). Il suo attuale marito era stato nella vita
precedente un devoto amico, che aveva sofferto di un amore non ricambiato (Nettuno in 12a casa quinconce a
Venere in 7a) ma con una idealizzazione karmica che sarebbe tornata attraverso una relazione. In effetti, lei ha
Venere congiunta al Nodo Sud in Gemelli, indicativo della possibilità di sposare un vecchio amico o amante.
Il ritardo, o la mancanza di riconoscimento, può essere una lezione difficile da imparare, specialmente se
l’anima è stata affetta dalla sindrome “Lo voglio subito” (spesso legata ai segni di Fuoco o Cardinali), o ha
preso l’identità da un ruolo pubblico (Bilancia e segni mutevoli) e adesso deve imparare chi è. Il karma può
anche essere quello dell’orgoglio e dell’egoismo (in particolare per Leone, Ariete e Capricorno), spietata
ambizione (Cancro) o crudeltà (Scorpione) e la lezione quella della leadership senza arroganza o falsa umiltà.
L’anima con questa collocazione planetaria deve imparare a fare il suo lavoro per amore del lavoro, non per
ottenere elogi o adulazione, sia nel suo ambiente sia in qualsiasi altra sfera.
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Può anche trattarsi di un karma col padre, e gli aspetti al Sole o al segno alla cuspide tracceranno lo
schema del passato. Per esempio, un uomo con Ariete sulla cuspide e un aspetto Sole-Plutone era, nell’attuale
vita, subordinato al padre anziano, che gestiva la società in cui entrambi lavoravano. Quando regredì alla vita
precedente, scoprì che le posizioni erano rovesciate, il padre era suo figlio che lui aveva invano cercato di
fermare e che alla fine lo aveva combattuto, vincendolo, ed ottenendo il controllo della terra in cui entrambi
vivevano.
La Luna indica il karma con la madre e la maternità in genere. Può trattarsi di iperprotettività ed
oppressività (Luna in Cancro), oppure lontananza e distacco (Acquario). Può essere relativa ad un’eccessiva
sensibilità (Pesci, Cancro e aspetti con Nettuno) e sentimenti, emozioni incontrollate e bizzarre oscillazioni di
umore (aspetti con Urano). Una cliente con una Luna Leone in 12a andò in regressione in una vita in cui la
madre era una sua schiava. In seguito, ammise che trattava ancora sua madre come una schiava. Molte
persone con la Luna in 12a casa scoprono di aver vissuto numerose incarnazioni che coinvolgevano la madre
e che ricalcavano lo stesso modello nella vita attuale. Una cliente era consapevole di essere detestata dalla
madre. Esplorò in regressione altre tre vite ma riuscì a liberarsi dalle catene del passato solo quando
incominciò ad assumere lei stessa il ruolo materno.
Mercurio si riferisce all’uso nel passato di mente, linguaggio ed intelletto. Lo schema può andare dal
semplice pettegolezzo (Gemelli), sarcasmo (Sagittario), calunnia e distruzione della reputazione (Scorpione),
prepotenza nell’imporre le proprie idee (spesso legato agli aspetti con Plutone) fino ad essere costretti ad una
particolare modalità di pensiero a causa di pressioni esterne. Può indicare il rifiuto di usare l’intelligenza innata
(aspetti a Saturno), o rigidità di idee (Toro o Capricorno), o eccessiva analisi e criticismo (Vergine). Il test per
questa vita è come usare la propria mente e la capacità di comunicare. I blocchi effettivi di comunicazione derivanti da vite precedenti, come la sordità o difetti nel parlare, possono manifestarsi anche nella terza e nella
sesta casa, specialmente se il tema mostra aspetti difficili tra Mercurio e Saturno, o Gemelli alla cuspide della
casa e/o aspetti ai pianeti in Capricorno.
Venere indica il karma del rapporto. La chiave del tipo di interazione karmica è data dal segno in cui
Venere si trova. L’Acquario denota un eccessivo distacco. Il Cancro un eccessivo attaccamento, il Capricorno
difficoltà a relazionarsi, e lo Scorpione antiche passioni, intrighi e gelosie. I segni doppi, Gemelli, Sagittario e
Pesci, possono avere problemi di impegno e fedeltà, o comportamenti promiscui. Venere deve ora occuparsi
delle conseguenze di tali azioni e potrebbe avere difficoltà nel trovare il “giusto” partner mentre cerca di
riequilibrare il tutto. I rapporti possono cambiare drasticamente quando si riesce a comprenderne le
implicazioni karmiche.
Venere in 12a potrebbe suggerire, inoltre, che l’anima si è incarnata parecchie volte come donna oppure
ha stretto forti legami con le donne con cui ha rapporti nella vita attuale. Nel secondo caso, la difficoltà consiste
nel fatto che una relazione considerata “ottima” su un livello è meno compatibile su altri in quanto si fonda sul
passato: può essere allora necessario ricorrere ad “aggiustamenti” per evitare frizioni. D’altro lato, è probabile,
se il vecchio modello era improntato alla discordia, sia necessario adeguarsi al fatto che la nuova personalità
sia più gradevole: così il passato può essere redento lasciando il passo ad una crescita di entrambe le anime.
Marte significa problemi circa la volontà, l’aggressività, la determinazione, la violenza e le guerre. Si deve
escludere la partecipazione a guerre relative alla difesa della propria terra. Qui Marte indica l’anima che si è
incarnata, una o più volte, come soldato implicando qualità positive come leadership, disciplina e fiducia in se
stessi o atteggiamenti negativi come scontri violenti all’infinito per imporsi, nonché alternanza tra vigliaccheria e
coraggio - l’anima avrebbe allora bisogno di imparare che la discrezione è la parte migliore del valore e che,
talvolta, è meglio ritirarsi e rimandare ad altro giorno il conflitto invece di intestardirsi ad attaccare. Questa posizione di Marte può indicare che l’anima ha avuto potenti incarnazioni maschili e che necessita, pertanto, di
equilibrare l’energia maschile, specialmente se ora si trova in un corpo femminile. Adesso ha l’opportunità di
imparare ad essere gentile e sensibile in modo da sviluppare il lato più dolce ed artistico di sé
Un uomo con Marte Cancro in 12a divenne maggiore molto giovane, seguendo la tradizione familiare, ma
si sentiva sempre più deluso e irrealizzato. Decise di correre il rischio di abbandonare la sua carriera “sicura”
per dedicarsi alla fotografia che lo aveva sempre interessato. Aveva imparato la lezione dell’autostima e
dell’as-sertività, così si avvalse dei suoi contatti ed esperienze per specializzarsi in materia militare estendendo
nello stesso tempo i suoi interessi verso gente, luoghi e parole attraverso libri di viaggio.
Gioveindica un karma centrato sull’eccessiva autoindulgenza ed espansione, o sulla cattiva
amministrazione patrimoniale, specialmente se associato a Saturno, Toro o Capricorno. Una donna con Giove
congiunto a Saturno in 12a ebbe un conflitto di sette anni con il marito, dopo il divorzio, per il controllo sugli
interessi di famiglia. Il suo passato rivelava che aveva dissipato la sua eredità, perciò nella vita presente
doveva lottare per salvarla.
52
Giove può essere, inoltre, collegato a sacerdoti o sacerdotesse dell’antico Egitto. Vi è, dunque, la karmica
necessità di manifestare le vecchie conoscenze utilizzandone la saggezza e le abilità per alleviare le
sofferenze del genere umano.
Saturno, il Signore del Karma, si trova a suo agio in 12a quando è collegato ad aspetti armonici, ma
raramente esterna la sua saggezza e i suoi doni prima dell’età matura. Nell’età giovanile, infatti, l’accento viene
posto sul desiderio di liberarsi dei fardelli sopportati nel passato e nell’affrontarne le paure e i limiti derivanti. Ci
si può liberare da un blocco saturnino proveniente dal passato soltanto seguendo l’in-giunzione: Conosci te
stesso. Soltanto allora Saturno in 12a offre i suoi doni di fiducia e sicurezza di sé, disciplina e forza.
Urano ha una lunga memoria delle vite precedenti, che spesso riaffiorano nei sogni o nel déjà vu. Esse
richiamano catastrofi o cataclismi come nel caso di una ragazza con l’incubo ricorrente di essere sepolta viva,
che ne scoprì inaspettatamente la provenienza visitando una mostra su Pompei a Londra. Urano è ugualmente
legato alle rivoluzioni e al caos, come nel caso di un uomo con il Sole quadrato a Saturno/Urano in 12a che,
durante una regressione, si rivide in veste di puritano durante un conflitto tra Puritani e Cavalieri, e in un’altra
come un contadino divenuto un leader durante la Rivoluzione francese. Una partecipante al seminario con una
cicatrice lungo tutta la gola aveva un terribile incubo ricorrente di cui poteva solo dire: “E’ il terrore!”. Durante la
regressione, anche lei ritornò alla Rivoluzione francese in veste di aristocratica che era stata ghigliottinata. Era
stata buttata giù dal letto nel mezzo della notte, sommariamente processata e poi giustiziata alle luci dell’alba.
Le altre connessioni di Urano sono con Atlantide, che solo adesso, con un’ana-loga situazione di
progresso scientifico, può riportare a galla un karma di uso ed abuso di conoscenze tecnologiche. Con questa
collocazione, l’anima sa istintivamente come tutto ciò che sembra solido e stabile non è se non una massa di
vibrazioni aperta alla manipolazione e al cambiamento e soggetta, di tanto in tanto, a provocare caos,
specialmente quando l’uomo interviene nei processi naturali. Tuttavia, Urano ha l’abilità di sincronizzare le
vibrazioni per ricreare uno schema che funzioni armoniosamente. In senso positivo, riandando all’esperienza
atlantidea, Urano fornisce potenti intuizioni sull’energia dei cristalli e porta all’attrazione per l’astro-logia, la
musicoterapia, massaggi, agopuntura, ecc.
Nettuno. Questa posizione è una delle più problematiche dal punto di vista karmico. Descritta come
“divina nostalgia” e “aura che fa acqua”, indica il desiderio dell’anima di tornare nel regno celeste. La lezione da
apprendere è quella della resa piuttosto che della sottomissione. La sfida è quella di sviluppare l’amore
incondizionato. Nel passato l’anima può essere stata incapace di affrontare la sofferenza in modo costruttivo e
realistico rifugiandosi spesso nella religione, misticismo, alcolici, droghe, meditazione, oppure nelle istituzioni.
Alternativamente, l’anima può conservare un comportamento cristallizzato di autosacrificio incapace di
analizzarne le conseguenze e rappresentando, così, l’archetipo del martire, della vittima, del capro espiatorio o
del salvatore. Non avendo confini, non si riconosce come separata dagli altri, e perciò si fa carico delle
sofferenze altrui mediante un processo di osmosi. Deve pertanto stabilire dei limiti e rafforzare la propria aura
mantenendo, tuttavia, quando è il caso, la capacità di immedesimarsi con gli altri o con il cosmo. Una donna di
mezza età (Nettuno in Bilancia) ebbe un’esperienza di quasi-morte indotta da un’inavvertita overdose di
cocaina che usava “per sentirsi più vicina a Dio” sebbene Dio stesso le avesse detto ”che non gli sarebbe mai
stata più vicina di quanto lo fosse allora”. Prima di quell’esperienza, si sentiva piena di amore e molto legata
all’universo tanto da donare compulsivamente tutto ciò che possedeva. Dopo tre giorni di coma si sentiva
completamente alienata e sopraffatta dalle sofferenze del mondo. Dopo due anni di sforzi per ristrutturare la
sua vita, decise di utilizzare le sue abilità con “una vita di servizio per l’umanità sofferente”, per quanto trovi ancora difficile impegnarsi e mostri una inconscia tendenza nettuniana a “usare” la gente per poi sparire senza
assumersi la responsabilità delle sue azioni
Un’altra cliente scrisse che era consapevole di possedere la capacità di prevedere il passato e il futuro e
che sarebbe stata in grado di usarla solo quando avesse imparato a gestire l’esatta opposizione Luna-Saturno.
Aveva la Luna quinconce a Nettuno nella 12a, in mutua ricezione a Mercurio, sestile a Giove e in trigono ad
Urano nell’8a. Era stata definita una spugna psichica incapace di distinguere tra se stessa e gli altri se
sopraffatta dalle emozioni. Doveva imparare ad analizzarsi e, naturalmente, a purificarsi.
In una meditazione guidata durante il seminario, le fu chiesto di tornare ad una vita felice e piacevole, una
sorta di giardino dell’Eden. La sua descrizione di questa è intrisa del senso di nettuniana armonia con l’Essere.
Si ritrovò su un pendio montagnoso dove incontrò prima un ragazzo e una ragazza, presumibilmente, fratelli, e
poi un uomo, forse suo padre. Insieme ad essi viveva delle sensazioni sorprendentemente benefiche senza
ansia o responsabilità o regole. Era vestita di bianco come le altre donne che sopraggiungevano. Insieme si
dirigono verso un la-ghetto nel cui centro sorge un edificio. Lei si bagna la fronte, poi col suo scriba si avvia
verso le alcove dell’edificio. E’ una veggente [l’aspetto Nettuno-Luna-Urano denota abilità psichiche] che opera
come se si trovasse nel Servizio Civile [il pragmatico Saturno-Luna] Ogni giorno guarda nel suo specchio
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d’argento e riferisce ciò che vede: lo stato delle messi, delle strade, l’eventualità di epidemie, ecc. Il suo è un
modo di vedere leggermente diverso dal normale Lei vede una specie di foschia che si muove intorno alle
cose. I colori di tale foschia indicano il processo attraverso cui si sta muovendo e come sta cambiando un
oggetto apparentemente solido. Mentre vede parla, e ciò che dice viene scrupolosamente trascritto dallo
scriba. Quando tutti gli scribi riferiscono alla sacerdotessa in carica le veggenti controllano che le relazioni
siano riferite correttamente.
Con Plutone l’anima deve affrontare le forze evolutive archetipiche profondamente nascoste nell’oscurità
della psiche umana. Il pianeta in 12a o agli angoli del tema può essere la chiave delle ossessioni, compulsioni
e fobie provenienti dal passato. Se anche Saturno viene coinvolto, allora abbiamo la paura della paura di scontrarci con l’oggetto fobico.
Una cliente, venuta a consulto per un problema relazionale, riferì incidentalmente una sua fobia
(Plutone/12a in Leone quadrato alla Luna in Scorpione). Non poteva sopportare di trovarsi in mezzo alla folla
per paura di svenire o di vomitare. Aveva anche paura che altre persone vomitassero. Il motivo fu trovato
durante una regressione. In una vita precedente, infatti, era stata rinchiusa per diverse settimane in una fetida
stanza con gente colpita dal tifo. I morti non venivano portati via e alcuni dei sopravvissuti si dedicavano al
cannibalismo. Perciò era essenziale rimanere sempre svegli. Lei non contrasse la malattia ma visse per lunghi
anni con l’incubo di tale prova. Tuttavia, dato che Plutone è molto tortuoso, questa non era l’unica sorgente
della fobia di cui non si è ancora liberata. Però, è ora in grado di partecipare alla meditazione di gruppo, cosa
impensabile prima che si collegasse all’esperien-za del passato.
Plutone in 12a è anche connesso all’uso, all’abuso e all’oppressione del potere. Se in contatto con Marte
e Saturno, si lega al karma del potere collettivo, come per esempio, essere coinvolti nell’Olocausto. Una cliente
(Plutone/Saturno/Marte Leone in 12a) regredì fino a giungere in un campo di concentramento. Sebbene
sopravvivesse, in seguito si suicidò perché non si sentiva di vivere in un mondo che aveva permesso tale
mostruosità. Essa era ben consapevole del karma ebreo di ”capro espiatorio”, tanto più che era nata in una
famiglia giudea. L’idea di un “popolo prescelto” che “soffre” per l’autorità capricciosa di un Dio dimostra gli
effetti del “siamo ciò che pensiamo”. In altre parole, se un popolo si aspetta di soffrire, è aperto ad ogni genere
di abuso da parte di chi esercita il potere in quanto ”non programmato” a resistere. D’altra parte, quelli che
credono di essere “prescelti” in modo favorevole, per esempio a governare per diritto divino, riusciranno a
difendersi in modo molto più efficace e non permetteranno che si abusi di loro.
Plutone in questa sede, è infine associato al potere di guarigione ed appare frequentemente nelle carte di
coloro che diventano medici, infermieri o terapisti a causa di una certa necessità compulsiva, quasi una
ripetizione di un vecchio modello, piuttosto che per una scelta consapevole. L’abilità del guarire è, tuttavia,
reale come pure quella della medianità e della chiaroveggenza, specialmente se Plutone si trova in Cancro o è
in aspetto alla Luna.
Nel suo libro, Plutone, il viaggio evolutivo dell’anima (5), Jeff Green analizza ampiamente il bisogno
plutoniano 12a casa di liberarsi del controllo egocentrico per abbandonarsi all’universo. Howard Sasportas nel
suo Le dodici case (6) presenta un’approfondita indagine su tutti i pianeti della 12a e di tutte le altre case,
inclusa una prospettiva karmica.
Gli aspetti karmici
Indicano quanto costruttivamente o meno le anime incarnate esprimono il loro karma. In genere, gli aspetti
armonici lo manifestano con maggiore facilità mentre quelli difficili indicano una lotta per riguadagnare e
valutare i principi planetari. Tuttavia, tale lotta ha una sua validità per superare il problema che, altrimenti, correrebbe il rischio di essere accantonato.
Quadrati fissi
In segni o case fisse, i quadrati evidenziano un karma costruito durante molte vite. Per esempio, il quadrato
fisso tra Plutone in Leone e la Luna in Toro o Scorpione, presenta difficoltà relative alla madre per molte
incarnazioni, associate ad esperienze emotive traumatiche come rifiuto, abbandono, colpa e rancore.
Analogamente, un quadrato fisso tra Urano e Marte indica problemi di volontà manifestati durante molte vite.
Quadrati cardinali e mutevoli
I quadrati cardinali indicano un karma diventato ”fisso” nell’ultima reincarnazione che può essere modificato in
quella attuale o diventare più arduo nelle future. I quadrati mutevoli rappresentano un karma in divenire, con
modelli che stanno diventando “fissi” in questa vita e che possono essere gestiti positivamente o negati-
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vamente. Per esempio, un’anima con un quadrato Nettuno-Marte può scegliere di affrontare la sfida di
spiritualizzare la volontà, muovendosi al di là dell’ego personale per allinearsi col Sé eterno; viceversa, può
cadere nella trappola dell’auto-distru-zione, del bere o delle droghe che la porteranno alla disintegrazione.
La Grande Croce
I quadrati si raggruppano per formare la Grande Croce, un aspetto con potenti con-notazioni karmiche e il
profondo bisogno di integrare le parti della psiche in lotta fra loro rappresentate dalle energie planetarie
coinvolte. Kenneth Halliwell (fig.5), che assassinò il commediografo Joe Orton, aveva una Grande Croce fissa
(Venere in Toro quadrata a Nettuno in Leone, questi quadrato a Luna/Saturno in Scorpione, a sua volta
quadrata a Giove in Acquario). Jacqueline Clare, la Pesci sensitiva che ha delineato le carte per questo libro, lo
descrive come “un’anima frustrata e tormentata”. Secondo i diari di Orton, era un uomo dilaniato da emozioni
incontrollate, inconsce, conflittuali; che andavano dalla depressione all’esaltazione; dall’autocele-brazione alla
inadeguatezza. La separazione emotiva dai suoi genitori viene compendiata nella morte della madre, amata
ossessivamente, che si strozzò mentre lui era ancora un adolescente, e nel successivo suicidio del padre. La
risposta alla sua infelicità per la separazione da Orton fu quella di uccidere l’amico e se stesso.
Molte carte con una Grande Croce contengono un senso di fatalità come se l’anima dovesse affrontare
una serie di vecchi schemi in un sistema chiuso. L’esem-pio (fig.6) appartiene ad un medico alternativo e
terapista in una vita precedente con problemi endocrinologici incurabili e con dolori ricorrenti alla schiena.
Malgrado anni di sedute chiropratiche, osteopatiche, di guarigione e regressioni, la donna non era riuscita a
guarire (la congiunzione Plutone/Luna in 6a indica che la causa del disagio è sottile e profondamente radicata).
La sua carta mostra difficoltà volitive (Saturno/Marte) e la posizione di Chirone indica il suo persistente
attaccamento alle passate sofferenze tramite il corpo (elemento Terra). Quando smise di combattere, e
incominciò a visualizzare (utilizzando le abilità gioviane) lasciando fluire la sofferenza, fu in grado di gestire in
modo più costruttivo il problema. Tuttavia, fece in seguito notare che se non avesse dovuto affrontare la sua
malattia non avrebbe studiato così intensamente e non sarebbe diventata così brava quale elemento catalizzatore per la trasformazione degli altri (Urano opposto a Chirone).
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Trigoni e sestili
Rappresentano vecchi problemi elaborati nel passato la cui comprensione è emersa verso la fine di una vita o
nel periodo intercorso tra due vite. Nella vita attuale, bisogna rafforzare l’integrazione delle energie ed usarle
costruttivamente. La difficoltà può risiedere nel fatto che questi aspetti sono “pigri” e lenti nel fluire in modo
adeguato, richiedendo spesso lo stimolo di un transito maggiore per essere attivati. Stephen Arroyo sottolinea
che:
“C’è qualche evidenza che i trigoni corrispondano più a condizioni problematiche che ai “benefici” effetti
decantati dalla tradizione. Per esempio, il trigono di Nettuno si trova spesso nelle carte di persone con
tendenze nettuniane piuttosto negative come problemi di droga, ecc…. o semplicemente incapacità di trattare
col mondo materiale… I trigoni di Urano sono abbastanza comuni nelle carte di persone particolarmente
autocentrate e incapaci di cooperare… I trigoni di Giove spesso sembrano indicare un po’ più della semplice
attitudine verso una pigra autoindulgenza e l’inclinazione ad adagiarsi invece di lavorare disciplinatamente (7).”
Una cliente descriveva i sestili come “la via più rapida verso l’inferno perché sono lisci e facili, e non ci si
accorge quanto rapidamente ci portino lì”. La sua carta presentava sestili disgiunti che non legavano molto tra
di loro. Aveva problemi di scelta e di decisione in quanto tutto sembrava accaderle indipendentemente da ciò
che desiderava. Incominciò a fare progressi solo quando incominciò ad essere con-sapevole che il suo sestile
Sole-Plutone le dava la possibilità di gestire il potere, e il sestile Saturno-Marte quella di usare la volontà.
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Il Grande trigono e l’aquilone
Il Grande trigono è formato da tre trigoni connessi tra loro in un triangolo, di solito ma non sempre nello stesso
elemento. Il modello aquilone (fig. 7) incorpora un terzo pianeta, opposto ad uno dei
pianeti del trigono e sestile agli altri due. Il Grande trigono ha un’enorme potenzialità e l’elemento in cui è
collocato indica generalmente l’area attraverso cui si manifesteranno le energie: Fuoco attraverso l’intuizione e
l’iniziazione, Acqua attraverso le emozioni e i contatti con gli altri, Terra attraverso le sensazioni e l’ambien-te,
Aria attraverso la comunicazione e i processi mentali.
Il metafisico Douglas Baker aveva un Grande trigono d’Acqua (fig. 8), Pluto-ne/MC/Nodo N. trigono ad
Urano/Marte trigono a Giove/Venere. Persona eccezionale, fuori del comune, ha istituito un’università dove si
insegna l’utilizzazione del potere e del pensiero esoterico. Il Grande trigono mostra una vecchia abilità nella forza di manipolazione, vibrazione e guarigione; e l’aggiunta di Plutone, che completa il modello aquilone, indica
una considerevole capacità occulta insieme al karma relativo all’uso, o abuso, di potere.
Il Quinconce
I quinconce (quinconce = 150° e il semisestile = 30°) sono potenti aspetti karmici indicanti energie conflittuali o
esperienze del passato che hanno bisogno di essere sintetizzate ed equilibrate nell’attuale incarnazione.
Chiunque abbia più di un quinconce ha un profondo bisogno di chiedersi quale obiettivo si celi dietro
l’incarnazio-ne e potrà ricevere non solo una risposta ma anche un accenno al sentiero da seguire. Alan
Epstein (8) lo ritiene un aspetto che richiede “l’equilibrio tra ciò che si desidera e ciò che è realizzabile, cioè
l’ideale contro il reale”. Per quanto ci si possa sforzare di vivere interamente soltanto una polarità del
quinconce, alla fine ci deve essere una integrazione dei principi basilari, un compromesso creativo che offra sia
la risoluzione sia l’espansione delle energie coinvolte.
Il semisestile spesso indica l’anima che vive il problema attirando un partner che ha gli stessi pianeti in
aspetto difficile. Un cliente mi chiese perché riusciva ad attrarre solo donne scorpionico/plutoniane. Nella sua
carta aveva la Luna semisestile a Plutone, ed in quella delle sue ultime tre relazioni tutte le donne avevano
aspetti conflittuali Plutone-Luna. Il suo interesse e il suo karma si basavano su quello che aveva descritto come
”lo stupro della Madre Terra” (Luna in Vergine) e sul come il genere umano potesse meglio utilizzare e
conservare le limitate risorse ancora disponibili del pianeta pur continuando a progredire nella tecnologia.
(Urano in 12a). La società che dirigeva si occupava di tecnologia alternativa e lui stava progettando di scrivere
un libro sull’argomento.
Alcuni tipi di quinconce scorrono nelle carte come un intero tema karmico. Con il Sole quinconce ad Urano
l’anima è alla ricerca della sua individualità ed autoespressione; con Luna-Saturno cerca di vincere una
fondamentale mancanza di autostima e la difficoltà nell’esprimere i propri sentimenti; con Mercurio-Saturno c’è
un blocco di lunga data nel comunicare; con Venere-Plutone è afflitta da un ”buco nero” interiore insaziabile di
nutrimento emotivo, che non la fa mai sentire amata abbastanza; con Marte-Urano soffre gli effetti di una
vecchia caparbietà ed imprevedibilità, mentre con Marte-Saturno è limitata da un senso di impotenza e
sconfitta, una volontà bloccata. Con il Sole o Marte quinconce a Plutone si tratta di vecchi problemi relativi al
potere e di imparare a gestirlo piuttosto che ad usarlo per forzare o costringere, sia come vittima sia come
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carnefice. Con Nettuno-Luna o Ve-nere l’anima sta cercando di spiritualizzare un rapporto in modo realistico
attraverso l’amore incondizionato, piuttosto di seguire il vecchio modello di idealizzazione ed illusione.
L’Indice del Fato
Quando due quinconce si originano da un pianeta centrale (fig. 9) verso altri due in sestile tra loro, il risultato è
lo Yod o Indice del Fato, che indica le energie karmiche da integrare nell’attuale esperienza di vita. Come viene
suggerito dal nome, è indicativo di una vita “predestinata” e l’anima continuerà a dover affrontare le energie
rappresentate dai pianeti finché non raggiunge l’interezza. L’integrazione e la liberazione delle energie sono
facilitate dall’opposizione di un pianeta al punto centrale, poiché questi può agire come valvola di sfogo. Nelle
configurazioni che ne sono sprovviste bisogna utilizzare le energie dei segni e delle case opposti per
evidenziare un punto di rilascio.
Potenziale karmico
Possono essere considerati indici di potenzialità karmiche le congiunzioni, i trigoni e i sestili insieme ai pianeti
in segni e case compatibili. Alcuni pianeti si adattano con maggiore naturalezza a determinati elementi.
Mercurio, per esempio, è a suo agio in Aria e Fuoco. Una tale collocazione può rivelare un particolare talento
per la comunicazione, l’analisi o l’interpretazione - a meno di essere ostacolato da Saturno. Può anche indicare
un’intelligenza congenita che non ha nulla da spartire con l’in-tellettualismo o il superare gli esami. E’ piuttosto
la capacità di fare salti intuitivi per sintetizzare informazioni e venir fuori con nuove idee così utili in situazioni
provocatorie. Analogamente, Marte nei segni di Fuoco può alludere al coraggio istintivo e alla determinazione
in situazioni rischiose. Venere è un pianeta mutevole, che assume le qualità dell’elemento e del segno in cui si
trova. In Bilancia è “gentile” con naturalezza, va d’accordo con chiunque e crea un’atmosfera armoniosa in cui
tutti possano sentirsi bene. In Scorpione, è più sospettosa ma leale, intensa ed appassionata quando impara
ad avere fiducia; in Sagittario, la fiducia rappresenta il suo modo naturale di relazionarsi.
Saturno in Capricorno può illustrare la differenza tra una manifestazione positiva e una negativa di energia
planetaria. Se opera negativamente, Saturno mostra un’anima particolarmente pavida, repressa e orientata
verso pratiche religiose oppure organizzazioni sociali di tipo convenzionale. Mentre, se ha sviluppato in vite
precedenti disciplina interiore, capacità di recupero ed autorità, Saturno ha il potenziale per utilizzare tali doti
negli affari, governo, amministrazione sociale, insegnamento o consulenza - non in modo autoritario
imponendo le regole, che rappresenterebbe la sua funzione negativa, ma tirando fuori l’altrui capacità di autofiducia ed autodisciplina.. Il pianeta offre la possibilità di spostarsi da un centro esterno di controllo - una voce
che impone regole attraverso i “devi” e “dovresti”, e che viene spesso confusa con quella di un Dio giudice - ad
uno interiore che dirige in sintonia con ciò che è meglio per il Sé e le sue finalità spirituali. Saturno in Capricorno raggiunge dunque una autorità e uno stato interiore che rispecchia il chi, non il che cosa sia
realmente.
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Nettuno in aspetto a Venere, Mercurio e /o la Luna
Può essere indicativo di abilità artistiche, musicali, visionarie o intuitive riportate dal passato. Talvolta, tale
potenziale può essere rivelato attraverso aspetti molto larghi. Claude Debussy (fig. 9) aveva Sole/Mercurio
quinconce a Nettuno, con Nettuno trigono a Venere, ed era una specie di bambino prodigio dotato di un
considerevole talento come pianista. Suo padre era convinto che fosse un secondo Mozart (il quale aveva
Nettuno opposto Mercurio in 5a) ed aveva programmato di fargli dare concerti in tutta Europa. Tuttavia, la sua
tattica caporalesca distrusse il talento di Debussy come concertista, ma questi proseguì nel comporre musica
del tutto rivoluzionaria per i tempi, contestata sia per la forma sia per i contenuti. Il suo Ura-no/Nodo Sud in
Gemelli, quadrato a Saturno, indica un vecchio karma relativo ad idee rivoluzionarie in conflitto con le
convenzioni delle esistenti strutture saturnine. Per tutta la vita, egli alternò periodi di intensa creatività con
tempestosi affari di cuori e la disperazione più nera. Aveva una larga congiunzione opposta a Nettuno, Saturno
quadrato ai Nodi e Urano congiunto al Nodo Sud, indicativi del maniaco depresso e del genio, che lo avrebbero
distrutto se non fosse riuscito ad armonizzare le energie combattive presenti nella sua psiche. Usando orbite
tradizionali e gli aspetti maggiori, la sua carta risulta divisa a metà, legata all’ampia congiunzione
Saturno/Giove più un Plutone senza aspetti. Una coinvolge Saturno-Luna-Urano-Marte (problemi relativi alle
emozioni e all’uso del volere). L’altra coinvolge Giove-Venere-Sole-Mercurio-Nettuno (potenziale creativo e
“amore”). Uno dei pezzi più controverso di Debussy, Il pomeriggio di un fauno, basato sul poema in cui un fauno, che spia una ninfa addormentata sull’erba, fa l’amore con lei, fu composto durante una delle fantasticherie
post-amorose da lui stesso inseguite. Le due parti sono legate da un quintile Mercurio-Urano, che indica le
qualità evolutive della sua originale e potente creatività, ma anche la sua incapacità di adattarsi al mondo
quotidiano.
Debussy rappresentava lo stereotipo dell’artista geniale che non può vivere la vita comune. Nato in una
famiglia che sentiva aliena, fu ‘salvato” da una zia descritta come “totalmente infatuata di lui dal primo incontro,
e decisa a farlo diventare il figlio che non aveva mai avuto”. Debussy ha la Luna in Cancro quinconce al Nodo
Nord in Sagittario, un aspetto indice di stress e destino connessi a cure materne non conformiste (la parte
Saturno-Urano-Luna della carta)
1
CAPITOLO 1 CHRISTINE HARTLEY, A Case for Reincarnation, Robert
2
Hale, London, 1987, p. 109. LIZ GREENE, Saturn: A New Look at an old
3
Devil, Weiser, York Beach, ME, 1976, p. 121. ROBERTO ASSAGGIOLI,
4
5
The Act of Will, Penguin, London 1974. LIZ GREENE, Saturn. JEFF
GREE, Pluto, the Evolutionary Journey of the Soul, Llewellyn Publications, St
6
PaulMN, 1985, p. 215. HOWARD SASPORTAS, The Twelvve Houses, The
59
7
Aquarian Press, Wellinghorough, Northants, pp. 98ff. STEPHEN ARROYO,
8
Astrology, Karma and Trasformation, CRCS, Vancouver, 1978, p.109. ALAN
EPSTEIN, Psychodynamics of Inconjunction, Weiser, York Beach, ME, 1984,
p. 5.
(da Il Viaggio Karmico di Judy Hall)
60
MESKALILA - NUNZIA COPPOLA
ASTROLOGIA KARMICA
UN TROTTOLIO NEL PASSATO ONNIPRESENTE
(Dalla conferenza tenuta il 4 dicembre 2003 per la Delegazione di Roma).
Percorso di ricerca esperienziale sulle origini dell’Astrologia karmica, alla luce del simbolo precessionale e dello
Yantra che indica i cicli universali e individuali.
SALUTO TE SUPREMA MATRIKA DEVI,
ORIGINE E FINE DEI CICLI!
SALUTO TE CHE IN UNA FRAZIONE DI SECONDO,
TI MANIFESTI COME CREATRICE, CONSERVATRICE E DISTRUTTRICE DEL TEMPO!
61
OM ŚRI GANEŚAYA NAMĀH
JAY KĀLI BRĀHMA MAHI TĀRĀ MAHĀKĀLA VINĀSINI
OM NAMAH ŚIVĀYA
JAY LANGTĀ BĀBĀ
JAY CHAKRADHER JOSHINĀTH
IL MOVIMENTO KARMICO
Questa conferenza è un’occasione per presentarvi l’origine dell’Astrologia karmica, laddove per origine non
s’intende una verità dogmatica e inconfutabile ma tra le tante teorie esistenti, quella trasmessa dalla mia
Scuola di provenienza, unitamente alla pratica dei principi che ne caratterizzano l’orientamento, cui si aggiunge
l’integrazione delle successive esperienze ed elaborazioni personali.
Mi piacerebbe che questo incontro fosse un percorso da fare insieme, attraverso il potere sonoro della parola
Ayanamsa, termine formato da Ayana-viaggio-percorso e Amsa-parte-frazione. Di solito, lo studio e la pratica di
questa prima parte dell’Astrologia karmica, avviene in circa due anni. Ricordando la teoria dei frattali,
prendiamo un frammento dell’intero percorso, transitiamo su di una parte della spirale e vivremo le tappe di un
viaggio completo. Allora, usando l’energia del suono e spezzando il termine nelle sue parti costituenti,
proveremo a contrarre il biennio in due ore circa.
Inizieremo questa breve esperienza, attraverso la sintonia con il trottolio Āyanamsa, cercando di sentire
l’Energia della Terra, della Luna e del nostro corpo, grazie ad un movimento armonioso e personale…o
attraverso un gesto simbolico. L’energia risvegliata da quest’azione, ci guiderà poi a costruire le linee dei
pianeti di base che, a loro volta, riconducono al numero sacro: il Nove.
Per entrare in questa dimensione, v’inviterei ad allontanarvi, temporaneamente, dagli schemi personali di
riferimento zodiacale, così da sperimentare un differente pensiero astrologico. Ci basterà uscire,
simbolicamente, dal sistema tropicale, al fine di sintonizzarci con il movimento dell’Ayanamsa. Si tratta di
retrocedere, per un attimo, in una dimensione mentale un po’ più arcaica ma di potente impatto, grazie ad una
buona connessione con il pensiero divergente, rappresentato dal numero Nove e dalla Casa Nona, sito del
Dharma, della meditazione, dell’intercultura e del viaggio. Attraversando la Casa, troveremo il coraggio di
compiere il temporaneo viaggio nel passato. Lo strumento per accompagnare questa retrocessione in Nona è
un ciclo respiratorio di nove inspirazioni. Naturalmente, non appena la conferenza avrà termine, ognuno potrà
tornare ai suoi riferimenti zodiacali. Del resto, la diversità tra i due Zodiaci non implica la reciproca
delegittimazione ma un diverso orientamento e una visione della stessa realtà da una differente angolatura.
L’Āyanamsa è la distanza precessionale degli Equinozi. Le teorie sulla data di coincidenza tra lo Zodiaco
siderale e quello tropicale sono varie. Ogni scuola propone la propria Ayanamsa, la differenza iniziale tra le une
e le altre consta di pochi secondi. Il governo indiano ha scelto l’Ayanamsa di Lahiri, come convenzione ufficiale
per rappresentare la data di coincidenza.
L’Ayanamsa è raffigurata, fisicamente o graficamente, da una spirale che indica l’oscillazione della Terra sul
suo asse. Tale movimento rappresenta, a sua volta, la ciclicità del tempo. Ogni ciclo è costituito da una rete in
cui qualunque attimo del presente è connesso al passato. Dall’incrocio del passato con il presente si delineano
le maglie del futuro. La sinergia di queste tre misure di tempo rende possibile il movimento e la flessibilità dei
limiti al libero arbitrio che, a sua volta, è considerato una reazione all’Ayanamsa. Lo specchio dell’Ayanamsa è
l’immagine mobile della Luna che, con le sue fasi ben visibili, è il corpo celeste in cui meglio si riflette il gioco
del tempo e con esso, il Karma. Il movimento della Luna rappresenta le emozioni, chiamate in sanscrito Bhāva,
termine che indica, inoltre, l’esistenza fenomenica, gli impeti del cuore e gli impulsi della mente. In Astrologia, il
termine Bhava designa le Case, quali aree d’azione per i Segni e i Pianeti. La Luna, visitando le Case, esprime
una determinata emozione e risponde a quella dell’eventuale abitante.
In senso karmico, il trottolio Āyanamsa è il simbolo di un qualsiasi movimento o spostamento, capace di
attivare le antiche impressioni (vāsanā) e i semi karmici (samshkara), celati nella coscienza individuale ma
anche in quella collettiva. Gli astrologi tantrici rappresentano questo spostamento in forma grafica, attraverso la
costruzione e la meditazione su di uno speciale grafico che racchiude in sé il segreto del Karma individuale,
universale e divino. Vi sono infiniti modi di costruire questo diagramma ed esistono Scuole che centrano il loro
insegnamento sulla conoscenza e la pratica di questa sacra geometria. Tutte le scuole concordano sul
principio d’identità tra la Divinità, il Cosmo, l’essere umano e il sistema planetario. In questa sede, noi
c’interesseremo solo alla parte strettamente astrologica di questo sacro Disegno.
62
IL COSMO, IL CORPO UMANO, I PIANETI
Secondo l’Astrologia karmica, l’intero Cosmo, comprese le galassie, le stelle, i pianeti e tutto ciò che esiste, in
qualsiasi forma, è contenuto in scala ridotta nel tessuto terrestre. Tutto ciò che esiste nella struttura terrestre,
esiste in dimensioni ancora più minuscole nel corpo umano, le cui energie principali sono rappresentate dal
Sole e dalla Luna, attraverso le due Nādi, Idā e Pingalā. Le Nādi o arterie sottili del corpo umano sono più di
72000 e attraverso di esse circola Prāna Shakti, l’Energia vitale. La Nādi più importante è Susumnā, l’asse
centrale che, partendo dalla zona tra l’ano e i genitali, arriva all’altezza alla testa; al suo interno vi sono i
Chakra che richiedono uno studio a parte da trattare, magari, in una prossima occasione. Attorcigliate intorno a
Susumnā si trovano Idā, la Nādi lunare e Pingalā, quella solare; entrambe sono attivate dalla respirazione.
Susumnā è il canale energetico che funge da sostegno per il corpo umano e le sfere celesti. Nel Cosmo, essa
è rappresentata dal monte Meru, il cosiddetto asse dell’Universo. Nel corpo umano, la Nādi centrale è presente
all’interno della colonna vertebrale, che costituisce la sua corrispondenza fisica. Nel globo terrestre e negli altri
corpi celesti, Susumnā è simbolizzata dall’asse di rotazione. In tutte le tre dimensioni, quest’asse è tanto
potente quanto invisibile.
FIG 0.1
Considerato come l’isola delle nove gemme preziose, con le sue nove aperture (2 orecchie, 2 occhi, 2 narici, la
bocca, l’organo sessuale, l’ano), il corpo umano è identificato al Chakra Navagraha. Il corpo sottile o astrale è
rappresentato dalle 27 Nakshatra (asterischi o dimore lunari). La cintura zodiacale rappresenta, invece, il corpo
del Kalapurusha, ossia della Divinità primordiale nella sua forma cosmica e nel contempo in quella individuale o
del corpo causale. L’insieme dei tre corpi è contenuto nello Yantra o Chakra che racchiude in sé il segreto del
Karma, e verso il cui Bindu (centro) stiamo per viaggiare.
63
COSTRUZIONE DELLA MAPPA PER IL VIAGGIO
™ Incominciamo dall’impalcatura, dall’asse centrale. Disegniamo un cerchio di qualsivoglia
grandezza. Tracciamo un diametro verticale e dividiamolo in 48 parti uguali (48 = 12 segni
zodiacali + 27 Nakshatrā + 9 pianeti).
fig 1
.
64
™
Incominciando a contare dal primo in alto, marchiamo i seguenti punti : 6, 12, 17, 20, 23, 27, 30,
36 e 42... Da questi punti, tracciamo delle linee orizzontali che tocchino la circonferenza, per un
totale di nove segmenti.
FIG. 2
™ Numeriamo le linee nell’ordine dal basso verso l’alto. Dai due estremi di ogni linea, cancelliamo le
parti, secondo le seguenti proporzioni:
Linea 9: 1/16
Linea 8: 5/48
Linea 7: intera
Linea 6: 1/3
Linea 5: 3/8
Linea 4: 1/3
Linea 3: intera
Linea 2: 1/12
Linea 1: 1/16
65
All’esterno della circonferenza, accanto ad ogni linea, possiamo scrivere il nome del pianeta corrispondente. La
figura che otteniamo è la seguente:
FIG.3
N.B. La terza e la nona (Marte e Ketu), restano intere.
DA QUESTO MOMENTO, INIZIANO I NOVE PASSI DEL CAMBIAMENTO PLANETARIO.
Fase dei triangoli maschili.
1) Unire gli estremi del Sole (1) con il centro di Saturno (7). Il cuore e le ginocchia.
2) Gli estremi della Luna (2) con il centro di Ketu (9). Il grembo e il naso.
66
3) Gli estremi di Marte (3) con il centro superiore della circonferenza. La fronte e l’orizzonte.
FIG.4
67
4) Gli estremi di Mercurio (4) con il centro di Rahu (8). La lingua e le ossa.
Fase dei triangoli femminili.
5) Gli estremi di Giove (5) con il centro di Marte (3). La flemma e la fronte.
6) Gli estremi di Venere (6) con il centro della Luna (2). La pelle e il grembo.
FIG.5
68
7) Gli estremi di Saturno (7) con il centro inferiore della circonferenza. Le ginocchia e il confine.
8) Gli estremi di Rahu (8) con il centro del Sole (1). Le ossa e il cuore.
9) Unire gli estremi di Ketu (9) con il centro di Mercurio (4). Il naso e la lingua.
FIG.6
Abbiamo, così, attivato le energie comunicative dei pianeti e la comprensione delle loro corrispondenze.
L’ultimo contatto, infatti, avviene attraverso Mercurio. Ad ogni pianeta è stata associata una delle corrispondenti
parti del corpo. Ve ne sono anche altre. Volendo, nel corso della preparazione, si possono visualizzare o
toccare le parti del corpo associate alle linee di congiunzione che formano i lati dei triangoli.
Adesso, dobbiamo tracciare la parte periferica, quella che permetterà l’entrata o l’uscita dal diagramma, al
momento della meditazione.
Circoscriviamo un cerchio alla prima circonferenza. Dividiamolo in otto parti uguali. Disegniamo otto petali,
situati tra il primo e il secondo cerchio. All’esterno dei petali, disegniamo ancora un cerchio e dividiamolo in
sedici parti uguali. Disegniamo sedici petali simmetrici, estesi tra il secondo e il terzo cerchio. All’esterno della
sfera con sedici petali, disegniamo ancora tre cerchi concentrici. Abbiamo ottenuto un insieme di sei cerchi e
due ghirlande di petali. In periferia, disegniamo tre quadrati, l’uno inscritto nell’altro. Ai quattro lati di ciascun
quadrato, cancelliamo una parte centrale per formare la porta, così da ottenere quattro porte per ogni quadrato,
per un totale di dodici porte. (I dodici segni zodiacali). Abbiamo tracciato il Bhupura, l’entrata o l’uscita dalla
Terra (Bhu) o dal sistema solare d’appartenenza.
Ecco il quadro finale: lo Śri Yantra o Śri Chakra.
69
FIG.7 L’intreccio delle linee rappresenta il gioco di creazione, protezione e assorbimento dell’Universo.
70
LO ŚRI CHAKRA E I PIANETI
La disciplina che si occupa delle pratiche inerenti allo Śri Yantra si chiama Śri Vidyā che, oltre alla sostanza
delle forme, studia anche la natura dei numeri. La sacra geometria dello Śri cela i segreti della Dea,
dell’Universo, del Karma e del singolo individuo con il suo tema astrale. Da questo diagramma nasce, si
conserva e si trasforma ogni singola e collettiva realtą, grazie all’energia del triplice respiro, quello umano,
quello cosmico e quello divino. Nel contesto astrologico, Śri Yantra rappresenta il movimento dei pianeti e il
loro intreccio con l’esistenza umana. Lo Yantra disegnato, contemplato e meditato, secondo una ritualità
sincera e consapevole o con naturale curiosità, s’illumina ed apre le porte del Cosmo. Nel corso del viaggio
planetario, il Cosmo che si manifesta al singolo individuo è la sua stessa natura in tutte le possibili
sfaccettature, ossia il microcosmo espresso nella media di 21600 respiri quotidiani.
Il numero 21600 è molto importante in Śri Vidyā perché in esso è contenuto il simbolo dello Yantra, il Nove.
Oltre al numero giornaliero di respiri che un essere umano dovrebbe compiere, 21600 rappresenta la
suddivisione dello Zodiaco in primi (360° x 60 = 21600’). Tutti i suoi sottomultipli portano alla consapevolezza
dello Śri yantra. Il sottomultiplo più sacro e potente è 108 la cui sintesi finale è 9 (prima potenza del 3), simbolo
dell’insieme planetario e dei triangoli primari che formano lo Yantra. Il nove rappresenta il primo o l’ultimo
passo dall’individualità alla dimensione cosmica. .Lo Śri Yantra, infatti, è formato da una serie di nove triangoli
che vibrano intorno al Bindu, il punto centrale, simbolo dell’unione degli opposti. Cinque sono i triangoli
femminili con il vertice in basso e quattro i triangoli maschili con il vertice in alto. La base d’ogni triangolo
rappresenta un corpo celeste, nato dal grembo della Dea che presiede allo Yantra: Lalitā Mahātripurā Sundari.
L’insieme delle nove basi planetarie, forma il Chakra dei Navagraha. Intrecciandosi, i nove triangoli formano un
insieme di 43 nuovi triangoli.
Come abbiamo visto durante la preparazione, all’esterno della circonferenza che racchiude i triangoli vi sono
due cerchi con i petali di loto. Ancora più all’esterno vi sono altri tre cerchi che rappresentano la cintura del
cosmo ed all’esterno periferico, vi è un quadrato trilineare, detto Bhupura. Il termine deriva dalla radice Bhu, la
Terra, e Pura, ossia l’intero, come regione definita dello spazio. Il Bhupura è l’entrata o l’uscita graduale dalla
dimensione cosmica ed è formato da tre quadrati inscritti l’uno nell’altro. Ogni quadrato è munito di quattro
porte, una per lato. L’insieme dei tre quadrati rappresenta l’orizzonte tra la dimensione terrena e quella celeste.
Nello stesso tempo, i quadrati sono i confini del nostro sistema solare e sono delimitati dai tre pianeti
transpersonali, Urano, Nettuno e Plutone. Questi pianeti accompagnano l’individuo all’entrata o all’uscita dalla
dimensione terrestre e individuale.
Per la pratica, lo Yantra va orientato ad Est. La meditazione sullo Yantra può avvenire in due modi, dall’esterno
all’interno o viceversa. L’entrata o l’uscita può avvenire da una delle quattro porte del Bhupura, il quadratoconfine tra l’Io e il Tu, il singolo e la collettività, l’Individuo e lo Spazio, la Terra e l’Universo, l’Umano e il Divino.
Una volta disegnato il Diagramma, per effettuare il rito del passaggio, all’inizio della meditazione, bisogna
eseguire un giro completo intorno al quadrato, scegliendo la porta da cui entrare. Ogni porta è associata ad
uno specifico Elemento e rappresenta una delle dimensioni possibili per afferrare le ombre e le luci della vita,
attraverso il Karma. Se volete, prima ancora d’iniziare l’esperienza meditativa e di conoscere le
corrispondenze, potete scegliere subito uno dei quattro punti cardinali da cui partire. Tra qualche istante,
attraverso la descrizione delle corrispondenze, scoprirete la funzione del punto scelto per rapporto agli eventi di
questo periodo della vostra vita. La porta che si vede in alto rappresenta l’Est (la porta del Sole e dei mantra); il
Nord si troverà a sinistra (Porta della Luna e della conoscenza). Il Sud è a destra (Porta degli Avi e della
devozione). L’Ovest si trova in basso (la porta del Signore dell’Acqua e dei riti sacri).
71
Una volta completato il disegno, la meditazione avviene attraverso una differente ripartizione dello Śri yantra. Si
tratta di mettere in figura nove Chakra o circuiti, guardano all’insieme del disegno da un’angolatura
completamente diversa da quella seguita durante la fase di preparazione.. Iniziando dall’esterno, il primo
circuito o Chakra è il Bhupura con i tre cerchi; il secondo è l’insieme dei 16 petali; il terzo è l’insieme con gli 8
petali, dove termina la fase introduttiva; il quarto da cui inizia il vero viaggio verso il Bindu, è il circuito con i 14
triangoli esterni; il quinto circuito contiene i 10 triangoli più grandi; il sesto contiene i 10 triangoli più piccoli; il
settimo comprende gli 8 triangoli; l’ottavo è formato dal triangolino centrale e il nono è rappresentato dal Bindu
che è la parte più segreta dell’intero diagramma. L’immagine che segue è solo un particolare dello Śri Yantra,
ma ci aiuterà a focalizzare meglio l’insieme dei 45 triangoli (14+10+10+8+1) che conducono al Bindu. Ho
evidenziato i circuiti dai quali inizia il viaggio verso il centro, con colori diversificati, così che si possano vedere
meglio i passaggi.
FIG. 8
La visione del Diagramma completato sarà un momento d’intenso piacere che potrà già bastare come prima
esperienza. Coloro che vorranno praticare la meditazione astrologica sul Chakra, possono farne il disegno e
poi meditarvi nell’ottavo e nel quattordicesimo giorno lunare della quindicina chiara. Una regola importantissima
è di non tenere lo Yantra sospeso ad una parete, come fosse un quadro, ma di posarlo su di un supporto. Al
72
momento della meditazione, lo si posa a terra su di una stoffa naturale o su di un sostegno di materiale non
sintetico.
Il colore dello Yantra e delle sue varie parti, dipenderà da ciò che sarà emerso, mentre eseguivamo il disegno.
Ognuno si farà ispirare dalle emozioni affiorate durante l’esperienza personale e dall’intreccio della stessa con
gli eventi correnti della propria vita. In caso di mancata ispirazione, si possono abbinare i colori alle qualità del
pianeta prescelto. Per il periodo che io sto vivendo, in questa fase, ho scelto i seguenti colori:
FIG.9
Il viola è per l’ottavo giorno lunare e il blu per il quattordicesimo.
In India, alcuni astrologi, sacerdoti e devoti, incidono lo Yantra su di una lastra composta di cinque metalli: oro,
argento, rame, ottone e stagno. Altri lo costruiscono in dimensioni ridotte per indossarlo, insieme con un mantra
e con alcune sillabe. Lo Śri Yantra è uno strumento d’evoluzione karmica di potentissimo effetto. L’averne
condiviso i principi, anche nello spazio di due ore, pur senza l’obbligo di continuarne la pratica, significa aver
piantato un seme benefico nel nostro inconscio. Questo seme è rappresentato da una semplice sillaba. Vi è
una sillaba segreta nascosta nel Bindu ma ognuno di voi può scegliere, all’istante, la propria sillaba e
conservarla come frutto del viaggio appena fatto. La sillaba è la matrice personale delle 51 lettere dell’alfabeto
sacro. Le 51 lettere dell’alfabeto sacro costituiscono l’energia del linguaggio, e rappresentano l’insieme
composto dalle 48 parti dello Zodiaco siderale con le tre espressioni terrene del tempo cosmico.
73
LE BASI DELL’ASTROLOGIA KARMICA
Completato il movimento di retrocessione e avviato il nuovo processo di pensiero, vorrei concludere con una
sintesi, delineando le premesse hindu, i presupposti karmici che sostengono il procedimento ed infine, l’apporto
personale che, unitamente ai precedenti punti, costituisce il metodo da me elaborato.
PREMESSE HINDU
A) L’Astrologia è strettamente connessa ai numeri e alla loro posizione.
B) Lo Zodiaco siderale o Nirāyana, è basato sulla Precessione degli equinozi ed i segni corrispondono
alle costellazioni. Ogni Segno rappresenta una guida specifica verso il sentiero della realizzazione.
C) La classificazione dei pianeti non segue l’ordine di vicinanza al Sole o alla Terra ma si basa sulla
numerologia insita nella classificazione dei giorni della settimana, iniziando dalla domenica, giorno del
Sole.
D) I Raśi o Segni zodiacali, all’origine, erano i Riśi, gli antichi saggi che, una volta completato il loro
Karma, invece di unirsi all’Infinito, decisero di guidare gli umani sul cammino dell’evoluzione. Poiché
ogni cambiamento è accompagnato dalla trasformazione del linguaggio, la prima sillaba RI, si
trasformò in RA, radice di dono.
E) I pianeti sono nove e formano un chakra detto Navagraha. Rāhu e Ketu, il Nodo nord e il Nodo sud,
essendo energie personificate, hanno la stessa natura siderea degli altri sette pianeti e sono anch’essi
Entità divine.
F) Ogni Graha o Pianeta è una Divinità con il suo aspetto, il proprio mantra, la sua rappresentazione
grafica e i propri simboli. Graha significa toccare, prendere, afferrare. I pianeti sono considerati energie
personificate che con il loro tocco, così come fanno gli individui, interagiscono ed entrano in contatto.
Dalla parola Graha deriva Grahana, il termine che designa l’Eclissi.
G) Ogni pianeta, di là dalla sua natura sessuale, possiede qualità maschili, femminili o neutre, secondo la
parte caratteriale che prevale. Ad esempio, Chandra il Dio della Luna è maschio ma la sua natura è
molto femminile.
H) Nella dimensione oscura sono presenti nove pianeti ausiliari, chiamati Upagraha; ognuno è un satellite
che fa da ombra al corrispondente pianeta in luce.
I)
Urano, Nettuno e Plutone non sono presi in considerazione dagli astrologi classici.
J)
Oltre ai Segni ed ai Pianeti, esistono 27 Nakshatrā, le costellazioni o case della Luna, personificate da
specifiche Divinità femminili. Le Nakshatrā equivalgono al passo giornaliero medio della Luna. Ognuna
ha le proprie caratteristiche, un pianeta reggente, una forma, ecc.
K) Ogni Segno zodiacale è dominato da due Nakshatrā e un quarto, ed è questa la prima sostanziale
differenza tra persone dello stesso Segno.
L) La Luna determina il Segno d’appartenenza e rappresenta la natura dell’individuo, quella originale con
la quale si nasce.
PRESUPPOSTI KARMICI
a.
I mondi sono molteplici, così come sono svariati gli individui e gli universi.
b. Lo Zodiaco siderale, come il corpo umano con il suo ciclo respiratorio, è basato sul gioco di
luce e ombra tra Luna e Sole, tra Ida e Pingala.
c.
Gli Elementi sono cinque e non quattro. Il quinto è l’etere che pervade, dà consistenza e vita
agli altri quattro.
d.
I punti basilari del Tema siderale sono 48: 12 segni zodiacali, nove pianeti e 27 Nakshatrā.
74
e. La Luna rappresenta lo specchio della Creazione ed è il primo settore di riferimento karmico.
La Luna resta se stessa, attraversando un continuo ciclo di cambiamenti, così come accade
alla nostra essenza, il corpo causale, nel corso delle reincarnazioni.
f.
Vi è una corrispondenza sottile tra l’alfabeto sacro, lo Zodiaco e le forme dello Śri Yantra. Le
51 lettere dell’alfabeto sacro sono strettamente connesse ai 48 punti dello Zodiaco siderale e
alle tre misure di tempo: passato, presente e futuro
g.
Le 27 Nakshatrā o asterischi o dimore lunari sono di preminente importanza nell'Astrologia
karmica. A ciascuna corrisponde una Dea o un archetipo femminile che caratterizza una
determinata fase dell'evoluzione cosmica, terrestre e umana, oltre che individuale.
h.
Ognuno ha la sua stella, la Parte karmica da cui iniziare l’analisi del Tema, ossia la Jānma
Nakshatrā: il grado in cui si trova la Luna alla nascita, corrispondente ad una determinata
Nakshatrā. Questo punto esprime la prima sostanziale differenza tra due o più persone di uno
stesso segno.
i.
I Nodi lunari, Rāhu e Ketu, sono i punti più legati al Karma. Rāhu indica all’individuo il tipo
d’evoluzione possibile nella vita corrente e i contenuti del subconscio più funzionali alla ricerca.
Ketu indica i nodi che nella trama delle trascorse vite, hanno programmato il tipo d’evoluzione
da cercare e le parti della consapevolezza da attivare come strumenti per l’immersione nel
profondo.
j.
Il numero Nove rappresenta il Dharma e con esso il primo distacco dall’individualità per
dirigersi verso la dimensione cosmica. Il primo passo verso questa fase è l’accettazione di tutto
ciò che è o appare diverso da noi.
k.
I pianeti retrogradi indicano un passo indietro nella storia antecedente, causando la
regressione e l’esperienza del dejà vu. Il salto indietro può portare in superficie impressioni o
samshkara di un’esistenza precedente ma anche della vita attuale.
APPORTO PERSONALE
™ L’Astrologia karmica non ha come obiettivo principale la descrizione di vite passate, ma propone
una chiave d’accesso alla propria evoluzione, anche grazie ad apporti derivanti dalle reti del
passato karmico.
™ Rāhu aiuta a comprendere la natura e l’origine degli evitamenti. Ketu aiuta a focalizzare le zone in
cui l’attaccamento o la difesa si tramuta in blocco evolutivo. Durante la meditazione astrologica,
quando s’inizia dall’esterno dello Yantra e si attiva Ketu, avviene subito un’immersione nel
profondo, con il risultato di attivare Rāhu e le relative risorse sommerse.
™ Il Punto Vertex indica il potere del desiderio ed il suo prezzo. Ogni nascita, oltre ad antiche
impressioni karmiche, contiene dei semi o samshkara. Tra tutti i semi, il più potente è legato ad un
desiderio, espresso o inespresso, che modella in nuce il progetto dell’esistenza successiva.
Questo processo di attivazione e disattivazione del desiderio si presenta anche nella vita corrente;
il desiderio ignorato è negato, può provocare una repressione che si tramuta in resistenza al
cambiamento, evidenziandosi nel modo di rispondere agli eventi esterni, agli incontri e alle
relazioni fortuite. L’attivazione del Vertex, spesso, corrisponde ad un’influenza esterna o ad un
incontro che può sconvolgere i nostri schemi. Tale perturbazione, lasciandoci privi di sostegno, può
permetterci di focalizzare il desiderio inatteso e la sua origine. Il Punto Vertex è una specie di
mappa segreta in cui sono contenute le istruzioni preliminari per la realizzazione del nostro
progetto esistenziale.
™ La Parte di fortuna rappresenta l’insieme degli strumenti necessari per attuare le istruzioni del
Vertex con la realizzazione del proprio piano d’esistenza.
™ Prendere consapevolezza del dolore, localizzando la zona in cui si manifesta, ci dà la possibilità di
trovarne le origini e di stabilire la cura. Conoscere la posizione di Chirone equivale a scoprire la
parte di sé da accettare, curare, integrare e attivare, da un lato. Dall’altro, la posizione serve ad
individuare le aree d’attaccamento nocivo da sciogliere o da abbandonare perché ormai obsolete e
poco funzionali alla nuova realtà. Le due azioni costituiscono i supporti per l’eventuale
cambiamento, così come per il consolidamento della propria identità, anche in base alle sofferenze
derivanti da altre vite.
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™ I tre pianeti transpersonali, Urano, Nettuno e Plutone, sono energie esterne, derivanti dall’apporto
della coscienza collettiva o ambientale e perciò, sono legati alle limitazioni del Kanchuka Niyati, la
corazza limitante che rende meno flessibile il libero arbitrio. L’analisi dei tre pianeti e l’attivazione
individuale delle loro energie, attraverso la meditazione, la formazione personale, la psicoterapia, il
Counselling o altro, aiuta l’individuo a trovare la sua posizione negli eventi d’origine ereditaria,
ambientale, sociale, storica e cosmica. La consapevolezza dei processi personali legati a tali
energie, costituisce la qualità del contributo individuale al benessere collettivo e viceversa.
™ Plutone e Lilith sono le ombre che aleggiano nel nostro inconscio. Il primo rappresenta l’ombra
collettiva in cui si manifestano le influenze del ciclo planetario, dell’evoluzione umana, degli avi e di
tutte le varie entità che noi stessi siamo stati nel corso delle varie esistenze. Quest’ombra
definisce, accentua, diminuisce o blocca il potere personale. Lilith opera la selezione naturale tra le
influenze dell’ombra collettiva, condensando quella che, di volta in volta, prende il sopravvento e
domina l’inconscio, secondo una configurazione strettamente personale. .
™ La Nona casa è un elemento karmico di principale importanza e rappresenta la prima reazione
d’accettazione, disinteresse o rigetto verso ciò che è differente, compresa la prima reazione nei
confronti della nascita e la prima reazione nei confronti della morte; la qualità di queste reazioni si
evidenzia nel modo istintivo in cui si reagisce nei confronti delle differenze culturali o di qualsiasi
altra diversità.
™ La sinastria relazionale è un interessante settore dell’Astrologia karmica. A volte, una persona
importante della vita presente, può essere un individuo che ha avuto un ruolo importante in una
trascorsa esistenza e perciò, l’interazione può favorire la reciproca evoluzione karmica o il
completamento di storie interrotte. Non sempre, però, la persona che attiva il flusso karmico
corrisponde a qualcuno che abbiamo realmente conosciuto in un’altra vita ma, a volte, proiettiamo
sul soggetto le caratteristiche di un’antica ma estranea figura. Può trattarsi di riverberi del passato
karmico; tale persona ci rimanda a qualcuno che, in una trascorsa esistenza, le somigliava in
qualche cosa. Oppure, può trattarsi di una persona su cui proiettiamo un personaggio importante
della nostra vita attuale. In tutti i casi, l’individuo che riflette la proiezione, fa da gancio, affinché,
attraverso la relazione sia possibile un reciproco passo verso la consapevolezza o il superamento
di alcuni impedimenti. Per uno studio approfondito della corrispondenza o anche della proiezione,
sarebbe interessante analizzare dettagliatamente i Punti Vertex delle persone in oggetto.
A questo punto, il viaggio termina ed ognuno può ritornare ai propri riferimenti, portando con sé i sentimenti e le
sensazioni vissute durante il percorso. La sillaba e il gesto saranno la testimonianza interiore o il ricordo di
quest’esperienza di fine autunno.
CURRICULUM
Meskalila è nata a Napoli, ha vissuto per quindici anni in India e risiede a Perugia, ove esercita la
professione d’insegnante. Studia e pratica Astrologia da circa trent’anni. È stata discepola
dell’astrologo indiano Chakradher Joshināth. Segue regolarmente la formazione della Faculty of
Astrological Studies di Londra. È cultrice dell’Arte dei Tarocchi. Collabora alla List Convivio
astrologico.
Ha studiato, sperimentato e praticato i principi del Tantra, grazie alle iniziazioni e agli insegnamenti
ricevuti dai Guru Langtā Bābā e Jay Kālī Brāhma Mahī Tārā Mahākāla Vināsinī. Insegna
meditazione e conduce seminari sulla parte formativa del Tantra, in Italia e all’estero.
È esperta in “Comunicazione e gestione delle risorse umane”. È counsellor in Gestalt psicosociale.
Ha elaborato un metodo personale d’Astrologia karmica in Zodiaco Ayanamsa, integrando i principi
degli insegnamenti occidentali ed orientali.
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CLAUDIO CANNISTRA'
BREVE BIBLIOGRAFIA DI ASTROLOGIA KARMICA
Da un paio d'anni a questa parte sono sempre più numerosi i volumi presenti sul mercato italiano che trattano
questo affascinante e controverso argomento; da pochi testi, quasi introvabili, come accadeva una decina
d'anni fa, si è passati ad una miriade di pubblicazioni di livello molto diverso fra le quali è molto difficile
orientarsi. Per questo motivo credo possa essere utile citare i volumi più significativi a disposizione di un lettore
interessato a conoscere in maniera equilibrata un settore, che sconfina nella religione e nella filosofia e che è
sempre stato fonte di polemiche fra gli astrologi, in relazione alla reale validità dell'argomento.
I titoli potevano essere tanti, ma per dare indicazioni valide ai lettori e non perdermi in citazioni di libri dal
contenuto ripetitivo, mi limiterò ad illustrare solo 12 titoli, scusandomi con gli autori che per motivi di spazio ho
dovuto tralasciare.
Comincerei con due testi "classici", gli unici a disposizione degli studiosi del settore per molti anni e ancor oggi
assai validi:
MARTIN SCHULMAN - ASTROLOGIA KARMICA (Voll. I e II) - Mediterranee, Roma, 1990, pp. 512.
L'Autore non ha bisogno di presentazioni. Questo è il primo libro da acquistare, almeno per due motivi. Il primo
è che è completo e ben fatto, l'ideale per sapere almeno quali sono le basi dell'argomento. Il secondo è che si
tratta di un libro "storico": tutti l'hanno letto e vi hanno attinto informazioni. Contiene anche notizie sull'astrologia
araba e indiana. Il primo volume è dedicato alla reincarnazione, ai Nodi Lunari e ai pianeti retrogradi. Il secondo
alla parte di Fortuna e al Karma nel presente.
STEPHEN ARROYO - ASTROLOGIA, KARMA E TRASFORMAZIONE - Astrolabio, Roma, 1990, pp. 304.
Si tratta di un best-seller, sulle cui pagine si sono formati tutti gli astrologi dell'ultimo decennio. Può essere di
grande aiuto per comprendere come avviene l'interpretazione di un tema. Per questo motivo non dovrebbe
mancare in qualsiasi biblioteca astrologica e tanto più dovrebbe leggerlo chi si avvicina per la prima volta
all'argomento "karma". Il suo autore sa trattare il simbolo in maniera straordinaria, oltre ad essere uno degli
astrologi contemporanei più eclettici e vitali.
Gli otto volumi, che seguono, si collocano un gradino più sotto, non perché siano inferiori, ma semplicemente
perché sono stati scritti "dopo" i due citati in precedenza. Fa eccezione il volume della De Bizemont, che però
paga lo scotto di una traduzione, poco aderente all'originale che ne rende difficile la lettura. Vengono indicati
secondo l'anno di pubblicazione.
DOROTHEE KOECHLIN DE BIZEMONT - ASTROLOGIA KARMICA - Armenia, Mi, 1984, pp. 330.
Non è un libro eccezionale, anche a causa di una traduzione non perfetta e di una impostazione un po' troppo
analitica. Tuttavia, va citato per correttezza perché comunque mantiene una sua importanza "storica", essendo
stato per molto tempo l'unico volume sull'argomento a disposizione degli studiosi italiani. Per questo motivo è
stato letto da molti. Gran parte dell'opera è occupata dalla descrizione dei significati dei singoli pianeti
retrogradi nei segni e nelle case, pertanto può essere molto utile da consultare.
THERESE ANDREU - ASTROLOGIA EVOLUTIVA (voll. I e II) - Mediterranee, Roma, 1991, pp. 482.
Si tratta di un vero e proprio trattato sull'argomento con un primo volume dedicato all'astrologia tradizionale,
karmica e spirituale ed il secondo riservato all'interpretazione dei Nodi Lunari. L'Astrologia evolutiva può aiutare
a comprendere come nelle varie configurazioni zodiacali di un tema natale agisca e si esprima il risultato di
tutte le vite precedenti, conferendo a ciascun essere umano un "imprinting" unico e irripetibile.
DONALD H. YOTT - ASTROLOGIA E REINCARNAZIONE - Mediterranee, Roma, 1992, pp. 232.
Segni intercettati, pianeti retrogradi, triangolazione Saturno/Giove/Mercurio questi sono alcuni degli argomenti
trattati nel volume, che oltre ad aiutare nella comprensione dei motivi karmici dell'attuale incarnazione, indica
anche come superarli.
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HILARION - ASTROLOGIA PIU' (I Segni e le Case) - Crisalide, Latina, 1993, pp. 184.
A dispetto del fatto di essere stato dettato da un'entità, per cui non sappiamo da dove realmente derivino certe
affermazioni in esso contenute, si tratta di un ottimo libro: chiaro, affascinante nella lettura, didattico e non
ultimo dal costo non elevato. Offre una visione completa delle intenzioni, che spingono l'Anima a scegliere un
certo momento per nascere, mentre l'analisi dei significati karmici delle varie case permette di comprendere in
modo approfondito le motivazioni delle persone, in relazione alle situazioni incontrate nella vita. La prefazione è
di Monty Renov, che molti soci CIDA ricordano certamente.
RAYMOND MERRIMAN - ASTROLOGIA EVOLUTIVA (Il viaggio dell'Anima attraverso gli Stati della
Coscienza) - Crisalide, Latina, 1994, pp. 312.
Fondatore dell'Aquarian Revelation Center (ARC), che ha sede in Michigan, e Presidente per molti anni
dell'ISAR (Società Internazionale di Ricerche Astrologiche) Merriman è conosciuto anche per i suoi studi di
astrologia finanziaria e le ricerche sul mercato azionario. Il volume insegna ad interpretare il tema natale nella
sua totalità, in quanto progetto evolutivo in azione per la presente incarnazione. Molto interessante risulta
l'analisi delle case Angolari fatta alla luce dei transiti, che vengono visti come occasioni di trasformazione
attraverso crisi di coscienza. Ingressi stagionali e cicli planetari completano il volume.
MARIA CARLA CANTA - ASTROLOGIA DELLA REINCARNAZIONE- Sonzogno, Mi, 1996, pp. 260.
Un libro accessibile a tutti, ma nello stesso tempo ricco di tutti gli elementi, anche i più sofisticati come Chirone
e la Luna Nuova prenatale, per comprendere appieno come avviene l'interpretazione del tema a livello karmico.
E' corredato da una parte introduttiva storico-culturale, che aiuta il lettore ad affrontare l'argomento dai punti di
vista delle varie religioni e filosofie, e da una parte finale con un commento al tema di Marilyn Monroe.
Completano il volume le effemeridi dei Noviluni, dei Nodi e di Chirone.
MARIE-THERESE LONGCHAMPS - I NODI LUNARI E LA LUNA NERA (il loro significato astrologico) Mediterranee, Roma, 1997, pp. 128.
I nodi sono punti di incrocio dell'orbita lunare con quella solare, mentre la Luna nera è il centro non occupato
dell'ellissi tracciata dalla Luna nel suo giro intorno alla Terra. Tuttavia, pur non essendo veri e propri pianeti,
possono aiutarci a comprendere il senso profondo dell'evoluzione dell'essere, spiegarci i perché di molte scelte
di vita e di molti atteggiamenti, che altrimenti sarebbero inspiegabili. L'autrice ha fondato e dirige da molti anni a
Parigi l'Institut Scientifique d'Astrologie et de Graphologie.
TAD A. MANN - GLI ELEMENTI DELLA REINCARNAZIONE - Mondadori, Mi, 1998, pp.154.
Si tratta di un piccolo volume dal costo molto contenuto, appena pochi euro, che è passato quasi inosservato
nel panorama astrologico italiano, ma che è invece di grande interesse. Tad Mann, che non ha bisogno di
presentazioni, espone la posizione che nel corso della storia hanno assunto i grandi sistemi filosofici e religiosi
nei confronti della morte e della vita dopo la morte ed accompagna il lettore tra regressioni ipnotiche e
combinazioni astrologiche in un viaggio avventuroso e denso di significati, codificando gli elementi su cui si
fonda la reincarnazione.
Desidero terminare questa breve bibliografia con due volumi "sui generis", uno molto semplice, pubblicato dalla
nostra Associazione, e l'altro molto complesso, che è appena uscito.
AA. VV. - LINGUAGGIO ASTRALE N. 92 - DOSSIER DI ASTROLOGIA KARMICA - Ed. CIDA, 1993, pp. 224.
Numero speciale di Linguaggio Astrale dedicato all'argomento, esaurito in breve tempo ma ancora disponibile
in copia anastatica; raccoglie contributi dei principali studiosi da Maurice Charvet a Robert Hand, da Judy Hall
a Irène Andrieu, da Stephen Arroyo ad Arielle Aumont compreso un saggio di André Barbault. Può essere
l'ideale per iniziare un approccio a questo complesso settore, per la possibilità di leggere autori appartenenti a
scuole di pensiero fra loro molto diverse.
ROBERT A. POWELL - ASTROLOGIA ERMETICA (vol. I Astrologia e Reincarnazione) - Ed. Estrella de
Oriente, Tn, 2002, pp. 536.
E' l'ultimo arrivato nel panorama italiano, nonostante sia stato scritto nel lontano 1987. Fa parte di una trilogia,
di cui è stato tradotto solo il primo volume. L'autore, ex docente universitario di matematica, astronomo, oltre
che astrologo ed euritmista terapeuta, offre al lettore un approccio completamente differente rispetto ai volumi
citati in precedenza. Introduce un concetto nuovo, quello di "carta ermetica", oltre a numerosi riferimenti allo
zodiaco siderale. Si tratta di un volume complesso con molti elementi storici e astronomici, sia egizi che
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babilonesi, che si ricollegano all'antica sapienza misterica proveniente da Ermete. La sua lettura richiede una
buona preparazione di fondo, anche per sapere giudicare in maniera critica i concetti proposti.
Ai "patiti" dell'argomento che, dopo aver letto tutte le precedenti opere, desiderassero ulteriori approfondimenti
consiglio ancora:
-i due volumi di Edouard Bertholet - La reincarnazione nel mondo antico e moderno - ed. Mediterranee (in
totale 712 pagine che affrontano in maniera completa la storia della reincarnazione nelle varie epoche e presso
i vari popoli).
- i due volumi, usciti recentemente, di Paolo Crimaldi - "Iniziazione all'Astrologia karmica" e "Iniziazione agli
Amori karmici", sempre delle edizioni Mediterranee.
- il volume di Alan Oken - Astrologia centrata sull'anima - edizioni Crisalide (un autore che forse alcuni nostri
lettori hanno avuto il piacere di conoscere personalmente, in occasione della sua partecipazione, qualche anno
fa, al Congresso Internazionale di Venezia).
A questo punto non mi resta che Augurare a tutti i soci buona lettura!
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IL CIDA è una Associazione culturale senza fini di lucro, fondata a Torino nel 1970,
attualmente con ca 2000 Soci, suddivisa in Delegazioni Regionali e Locali per
meglio articolare le attività, l'insegnamento e i Seminari specialistici.
Ha una Sede centrale in Bologna, via della Grada 4, in cui si svolgono Seminari formativi per i Docenti.
Attuale Presidente è Dante Valente di Milano- Tel 02-69005576 [email protected]
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Con un'integrazione di 20 Euro, e possibile abbonarsi a SESTILE (mensile dell'Albo professionale) che
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Marotta di Napoli (via dei Mille, 78); Stregata di Bergamo (via San Bernardino, 15/c); Libreria Chiari di Firenze
(piazza Salvemini, 18); Pandora di Bolzano (piazza Erbe, 48); Cerchio della Luna di Verona (via Teatro
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