Luglio-Settembre 2014 • Vol. 44 • N. 175 • Pp. 173-186 CARDIOlogia pediatrica Le basi genetiche delle cardiopatie congenite Maria Cristina Digilio, Lucia Martina Silvestri*, Bruno Dallapiccola, Bruno Marino* Genetica Medica, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, IRCCS, Roma * Dipartimento di Pediatria, Università La Sapienza, Roma Riassunto I fattori genetici sono sicuramente importanti nell’eziologia delle cardiopatie congenite (CC). La maggior parte delle CC (il 70% circa) si manifesta come malformazione isolata, mentre il 30% dei soggetti affetti ha anomalie extracardiache associate. Le sindromi con CC possono essere legate ad anomalie cromosomiche, a microanomalie cromosomiche (sindromi genomiche) e a mutazioni geniche. L’eziologia delle CC è complessa e eterogenea. Una stessa malformazione cardiaca può essere causata da fattori genetici diversi, così come singole anomalie cromosomiche o geniche possono essere associate a malformazioni cardiache diverse. Esiste però un collegamento tra specifici fenotipi anatomici delle CC e alcune sindromi genetiche o mutazioni di geni. Di conseguenza, la diagnosi di un preciso difetto anatomico del cuore può orientare il clinico verso il sospetto di una particolare sindrome o per una specifica indagine genetica. D’altra parte, la diagnosi di una particolare sindrome in un bambino può guidare il cardiologo alla ricerca di una specifica CC potenzialmente associata. Sono state identificate differenze nella prognosi cardiochirurgica in sindromi differenti e in bambini non-sindromici. La conoscenza di fattori di rischio cardiologici e extracardiologici specifici per sindrome diagnosticata consente di predisporre protocolli di monitoraggio multisciplinari. Il progredire delle tecniche molecolari negli ultimi anni ha portato all’identificazione delle basi molecolari di un gran numero di sindromi con CC, mentre è ancora poco nota l’eziologia delle CC non-sindromiche, in quanto è stato possibile caratterizzare molecolarmente soprattutto casi per i quali la CC segregava in famiglia in più soggetti, mentre per la maggior parte dei casi sporadici la causa e le basi genetiche sono ancora sconosciute. Nel prossimo futuro potranno essere utilizzate le nuove tecniche molecolari di Next Generation Sequencing per migliore comprensione diagnostica e associazioni di patologie. Summary Genetic factors are important in the etiology of congenital heart defects (CHDs). The majority of CHDs (70%) present as an isolated malformation, while 30% have also associated extracardiac malformations. Syndromes with CHD can be due to chromosomal anomalies, microchromosomal rearrangements (genomic disorders) and monogenic mutations. The etiology of CHDs is complex and heterogeneous. The same malformation can be due to different genetic causes, as single chromosomal or monogenic syndromes can be associated with different CHDs. Nevertheless, a link can be identified between specific anatomic types of CHD and some genetic syndromes or genes. For this reason, the diagnosis of a specific anatomic defect of the heart can lead the clinician to suspect a particular syndrome or can suggest a specific genetic testing. On the other hand, the diagnosis of a specific syndrome in a patient can guide the cardiologist to the detection of the CHD which is more often associated. Different surgical prognoses have been found in patients with CHD and some genetic syndromes, as in patients with non-syndromic CHDs. Multidisciplinary protocols and guidelines can be developed accordingly to the knowledge of cardiac and extracardiac risk factors for specific syndromes. The advances in molecular testing in the last years have led to the identification of molecular basis of a great number of syndromes with CHD, while the etiology of the majority of non-syndromic CHDs remain still less known. In fact, up to now it was easier to characterize genes responsible for familial CHDs segregating in several relatives, while the underlying genetic mechanism of the majority of sporadic cases of CHDs is at present unknown: In the near future, the new molecular techniques of Next Generation Sequencing will be useful to elucidate genetic causes of an increasing number of CHDs. Abbreviazioni: CC: cardiopatia congenita CHD: congenital heart defect CNV: copy number variant Metodologia della ricerca bibliografica La ricerca degli articoli rilevanti negli ultimi 10 anni è stata effettuata tramite la banca bibliografica PubMed, utlizzando come parole chiave: “Congenital heart defect AND genetics, Congenital heart defect AND syndrome, Congenital heart defect AND recurrence, Congenital heart defect AND gene, congenital heart defect AND copy number variation”. Sono state considerate anche altre pubblicazioni rilevanti degli anni precedenti conosciute dagli autori. Introduzione Le cardiopatie congenite (CC) costituiscono difetti congeniti frequenti nell’uomo, con una prevalenza stimata tra 5-10/1.000 nati vivi (0,8%), e sono incluse tra le cause più importanti di mortalità infantile. Studi epidemiologici, clinici e molecolari hanno dimostrato che i fattori genetici sono sicuramente importanti nella patogenesi delle CC. L’eziologia delle CC è complessa e eterogenea, in quanto una stessa malformazione cardiaca può essere causata da fattori genetici diversi, così come singole anomalie cromosomiche o geniche possono essere associate a malformazioni cardiache diverse. La maggior parte delle CC (il 70% circa) si manifesta come malformazione isolata, mentre il 30% dei soggetti con CC ha anomalie extracardiache associate (Ferencz et al., 1993). Le sindromi con CC possono essere legate ad anomalie cromosomiche o mutazioni geniche. Il miglioramento delle conoscenze cliniche e l’aumento di disponibilità di tecniche molecolari hanno contribuito al progresso scientifico sulle basi genetiche delle CC. La possibilità di diagnosticare anomalie e microanomalie cromosomiche ha ampliato lo spettro di regioni cromosomiche associate a CC sindromica e quelle nelle quali 173 M.C. Digilio et al. Tabella I. Prevalenza di anomalie extracardiache nei diversi tipi anatomici di cardiopatia congenita. Cardiopatia congenita % Canale atrioventricolare 70-80 Interruzione arco aortico 40-50 Truncus arterioso 40-45 Ventricolo destro a doppia uscita 35-40 Difetto interatriale 30-40 Tetralogia di Fallot 30-35 Coartazione aortica 23-25 Ritorno venoso polmonare anomalo 20-23 Difetto interventricolare 18-25 Anomalia Ebstein 18-23 Stenosi polmonare 15-25 Stenosi aortica 15-20 Cuore sinistro ipoplasico 15-20 Atresia tricuspide 12-18 Trasposizione grandi arterie 10-12 Atresia polmonare a setto integro 8-12 mappano geni candidati per malformazioni cardiache (Erdogan et al., 2008; Breckpot et al., 2010; Lalani e Belmont, 2014). Più difficile e lenta l’evoluzione delle conoscenze delle basi biologiche delle CC non-sindromiche a causa della enorme eterogeneità genetica e della multifattorialità (Wessels e Willems, 2010). La difficoltà è prevalente nei casi di CC non-sindromica sporadica, mentre risulta più alta la possibilità di identificare il gene causante nelle famiglie con segregazione della CC in più soggetti. Alcuni tipi anatomici di CC si associano più frequentemente a anomalie extracardiache, altre sono più spesso isolate (Ferencz et al., 2003; Pradat et al., 2003) (Tab. I). Pazienti con sindromi genetiche specifiche hanno spesso CC correlabili tra loro attraverso le basi patogenetiche. La classificazione morfogenetica proposta in passato da Edward Clark (1986, 1996), che suddivide i difetti cardiaci in 6 gruppi, appare particolarmente utile in questo senso, creando un collegamento tra causa, meccanismo patogenetico e malformazione (Marino e Digilio, 2000) (Tab. II). Sindromi associate a cardiopatie congenite Sindromi cromosomiche Il 10-15% dei pazienti affetti da CC ha una sindrome cromosomica diagnosticabile con tecnica citogenetica tradizionale, cioè ad una risoluzione uguale o superiore alle 10 Mb (Pierpont et al., 2007). Le sindromi diagnosticate più frequentemente sono la sindrome di Down (trisomia 21), la sindrome di Edwards (trisomia 18), la sindrome di Patau (trisomia 13), la sindrome di Turner (monosomia X), la delezione della regione telomerica del braccio corto del cromosoma 8 (del 8p23), la sindrome cat-eye (tetrasomia 22), la delezione del braccio corto del cromosoma 5 (del 5p14-15 o sindrome “cri-duchat”), la delezione del braccio corto del cromosoma 4 (del 4p16.3 o sindrome di Wolf) (Pierpont et al., 2007). I tipi anatomici di CC associati alle diverse sindromi cromosomiche sono riassunti nella 174 Tabella III. Sono note associazioni preferenziali tra malformazioni cardiache e alcune sindromi cromosomiche. Ad esempio il canale atrioventricolare è la CC riscontrata più spesso nella sindrome di Down (De Biase et al., 1986; Marino et al., 1990,1996) e nella delezione telomerica 8p23 (Digilio et al., 1998a), oppure l’associazione tra difetti cardiaci ostruttivi sinistri (coartazione aortica, stenosi aortica, cuore sinistro ipoplasico, aorta bicuspide) e la sindrome di Turner (Mazzanti e Cacciari, 1998). Sindromi da microanomalia cromosomica Le sindromi da microanomalia cromosomica sono quelle identificabili con tecniche citogenetico-molecolari per riarrangiamenti cromosomici di estensione inferiore alle 10 Mb. La caratterizzazione di queste sindromi sta aumentando negli ultimi anni grazie all’evoluzione delle tecniche molecolari, per cui i dati di prevalenza dovranno essere riaggiornati nel tempo. Sono in corso studi che analizzano la prevalenza e i tipi di microanomalie cromosomiche e CC (Thienpont et al., 2007; Erdogan et al., 2008; Richards et al., 2008; Greenway et al., 2009; Rauch et al., 2010; Tomita-Mitchell et al., 2012) e si stima che microriarrangiamenti patogenetici siano riscontrabili in circa il 20% dei pazienti con CC sindromica (Breckpot et al., 2010, 2011). Storicamente, le prime sindromi da microanomalia cromosomica identificate sono state quelle diagnosticate con tecnica FISH (Fluorescent in situ hybridization) nei primi anni ‘90, quali la sindrome da delezione cromosomica 22q11.2 (sindrome DiGeorge/velo-cardiofacciale) e la sindrome di Williams (microdelezione 7q11.23, lucus ELN-elastina). Molto più recentemente le tecniche MLPA (multiplex ligation-dependent probe amplification) e l’array-CGH (ibridazione comparativa genomica basata sugli array) hanno significativamente elevato il livello della risoluzione, consentendo di riconoscere riarrangiamenti anche dell’ordine delle 100 kb o meno. Si stanno caratterizzando quindi una serie di “nuove” sindromi definite “genomiche”. Tra le sindromi genomiche più frequentemente associate a CC si possono ricordare la delezione 22q11.2 distale alla regione DG/VCF (Ben-Shachar et al., 2008), la duplicazione della regione DG/VCF (dup 22q11.2) (Ensenauer et al., 2003), la delezione e la duplicazione 1q21.2 (Soemedi et al., 2012), la delezione 1p36 (Battaglia et al., 2008). Queste sindromi si associano spesso a specifiche CC, in quanto la regione cromosomica “critica” contiene geni la cui delezione/duplicazione è implicata nell’eziologia della CC. È noto, infatti, che mutazioni di questi geni possono causare lo stesso tipo di CC in soggetti non-sindromici. Si possono citare gli esempi del gene TBX1 che mappa in 22q11.2 per le cardiopatie troncoconali (Griffin et al., 2010), del gene elastina (ELN) che mappa in 7q11.23 per stenosi aortica sopravalvolare e stenosi periferiche delle arterie polmonari (Micale et al., 2010), del gene GATA4 che mappa in 8p23 (Garg et al., 2003; Sarkozy et al., 2003) per canale atrioventricolare e stenosi polmonare (Garg et al., 2003), del gene GJA5 che mappa in 1q21.2 (Gu et al., 2003) per difetti settali e tetralogia di Fallot, e del gene MIB1 che mappa in 1p36.33 per la cardiomiopatia da persistenza del miocardio fetale (Luxan et al., 2013). La Tabella III riassume le sindromi cromosomiche e genomiche più frequentmente asociate a CC, con la descrizione dei tipi anatomici di malformazione cardiaca più caratteristici. Studi epidemiologici mirati alle macro e micro anomalie cromosomiche (copy number variants - CNVs di entità superiore a 100 kb) hanno rilevato che i tipi anatomici di CC che si diagnosticano più frequentemente sono: canale atrioventricolare (isolato o associato con tetralogia di Fallot), stenosi aortica valvolare, tetralogia di Fallot e truncus arterioso (Tomita-Mitchell et al., 2012). Le basi genetiche delle cardiopatie congenite Tabella II. Classificazione morfogenetica proposta da Edward Clark (1986, 1996) Gruppo morfogenetico Meccanismo patogenetico Cardiopatie congenite Anomalie della migrazione del tessuto ectomesenchimale Migrazione anomala della componente anteriore del “secondo campo cardiaco”, che fornisce il tessuto per la formazione del segmento troncoconale e del ventricolo destro Difetto interventricolare sottoaortico, tipo I (infundibolare) Ventricolo destro a doppia uscita Tetralogia di Fallot Atresia polmonare con difetto interventricolare Finestra aorto-polmonare Tronco arterioso comune Interruzione dell’arco aortico tipo B Doppio arco aortico Arco aortico destro Anomalie del flusso ematico intracardiaco Modificazione del volume e/o del flusso ematico embrionale e fetale con anomalia del modellamento del cuore durante lo sviluppo come causa di difetti del setto o malformazioni ostruttive del cuore destro o sinistro. Difetto interventricolare perimembranoso Difetti del cuore sinistro (valvola aortica bicuspide, stenosi aortica valvolare, coartazione aortica, interruzione arco aortico tipo A, sindrome del cuore sinistro ipoplasico, atresia aortica, atresia mitralica) Difetti del cuore destro (valvola polmonare bicuspide, difetto interatriale ostium secundum, stenosi polmonare valvolare, atresia polmonare con setto interventricolare intatto) Anomalie della morte cellulare Alterazione del processo di apoptosi che contribuisce a determinare il compattamento e il rimodellamento del setto interventricolare muscolare e l’escavazione delle cavità ventricolari Difetto interventricolare muscolare Anomalia di Ebstein della valvola tricuspide Anomalie della matrice extracellulare Anomalie della matrice extracellulare che si accumula nei cuscinetti atrioventricolari e compartecipa alla fusione settale e alla formazione delle valvole atrioventricolari. Difetto interatriale ostium primum Difetto interventricolare, tipo III (posteriore tipo”canale atrioventricolare”) Canale atrioventricolare Valvola aortica o polmonare displasica Anomalie della crescita “direzionata” Alterazione dell’interazione selettiva chemiotattica che regola il processo di incorporazione del seno venoso polmonare nell’atrio sinistro. Ritorno venoso polmonare anomalo parziale Ritorno venoso polmonare anomalo totale Cor triatriatum Difetto interatriale tipo seno venoso Anomalie del situs e dell’ansa Anomalie del processo della assegnazione della lateralizzazione asimmetrica destra-sinistra e della direzione dell’ansa cardiaca che determina la posizione destra-sinistra dei ventricoli. Eterotassia L-loop Sindromi monogeniche Le sindromi monogeniche sono causate dalla mutazione di un singolo gene e vengono diagnosticate nel 15-20% dei pazienti con CC (Tab. IV). Tra le più frequenti le RASopatie, che comprendono la sindrome di Noonan e le sindromi correlate (LEOPARD, Cardio-FacioCutanea, Costello), che si associano alle CC nel 50% dei casi. Le CC caratteristicamente associate a queste condizioni sono la stenosi polmonare valvolare (con lembi valvolari displasici), la cardiomiopatia ipertrofica (interessante prevalentemente il ventricolo sinistro), il canale atrioventricolare (parziale, associato a volte a lesioni ostruttive sinistre) e il difetto interatriale tipo ostium secundum (Digilio et al., 2009; Tartaglia et al. 2010). La sindrome Kabuki si associa a difetti settali e, prevalentemente nel soggetti di sesso maschile, a coartazione aortica e altre ostruzioni sinistre (Digilio et al.,2001). La sindrome CHARGE è una patologia plurimalformativa con CC troncoconali e/o canale atrioventricolare e pervietà del dotto arterioso (Wyse et al., 1993; Corsten-Janssen et al., 2013). La sindrome di Alagille è una patologia epatica-cardiaca, caratteristicamente associata alle stenosi periferiche delle arterie polmonari o alla tetralogia di Fallot (Emerick et al., 1999). Infine, le sindromi cardio-scheletriche includono quadri clinici che associano sindromi con polidattilia delle mani e dei piedi (sindromi OroFacio-Digitali, Ellis-van Creveld, Bardet-Biedl e Smith-Lemli-Opitz) e le sindromi con difetti in riduzione degli arti superiori (sindrome di Holt-Oram e altre sindromi cuore-mano). Nelle sindromi con polidattilia la cardiopatia è simile a quella dell’eterotassia, in quanto consiste spesso in un canale atrioventricolare parziale con atrio unico, a volte con persistenza della vena cava superiore sinistra (Digilio et al., 1997, 1999, 2003, 2006). È da notare che l’eterotassia e le sindromi con polidattilia hanno basi patogenetiche comuni, in quanto i geni-malattia sono implicati nella funzione ciliare (le cui mutazioni causano le cosiddette “ciliopatie”) (Supp et al., 1997; Ansley et al., 2003; Ferrante et al., 2006; Ruiz Perez et al., 2007, 2009; D’Asdia et al., 2013). 175 M.C. Digilio et al. Tabella III. Sindromi cromosomiche e genomiche con cardiopatia congenita. Sindrome Down Difetto genetico Trisomia 21 Cardiopatie congenite Sottotipo cardiaco Geni candidati per cardiopatia Canale atrioventricolare completo DSCAM Difetto interventricolare posteriore collagen type VI con cleft mitralico DSCR1 Tetralogia di Fallot con canale atrioventricolare Edwards Trisomia 18 Difetto interventricolare - Difetto interatriale Tetralogia di Fallot Anomalie polivalvolari Patau Trisomia 13 Difetto interventricolare - Difetto interatriale Tetralogia di Fallot Ostruzioni sinistre DiGeorge/ Velo-CardioFacciale Delezione 22q11.2 Tetralogia di Fallot classica con arco aortico destro TBX1 con arco aortico cervicale CRKL ipoplasia setto infundibolare assenza valvola polmonare discontinuità arterie polmonari Atresia polmonare con difetto interventricolare collaterali aorto-polmonari Interruzione arco aortico tipo B Truncus arterioso tipo A3 discontinuità arterie polmonari con anomalie arco aortico con displasia valvola truncale Difetto interventricolare sottoaortico con arco aortico destro con arco aortico cervicale con arteria succlavia aberrante Turner Monosomia X Coartazione aortica - Stenosi aortica Aorta bicuspide Cuore sinistro ipoplasico Williams Delezione 7q11.23 Stenosi aortica sopravalvolare ELN (regione gene elastina) Stenosi periferiche arterie polmonari Delezione 8p23 Delezione 8p23 Canale atrioventricolare completo con stenosi polmonare GATA4 Stenosi polmonare Tetralogia Fallot Cat-eye Tetrasomia 22 Tetralogia di Fallot - Ritorno venoso polmonare anomalo Cri du chat Delezione 5p14-15 Difetto interventricolare Dotto arterioso pervio Wolf Delezione 4p16.3 Jacobsen Delezione 11q Difetto interatriale con stenosi polmonare - Difetto interventricolare Ta 176 Cuore sinistro ipoplasico JAM-3 ETS-1 Le basi genetiche delle cardiopatie congenite Tabella III. (continua) Sindromi cromosomiche e genomiche con cardiopatia congenita. Sindrome Microdelezione 1q21.2 Difetto genetico Cardiopatie congenite Sottotipo cardiaco Ostruzioni sinistre Geni candidati per cardiopatia GJA5 Truncus arterioso Difetto interventricolare Difetto interatriale Microduplicazione 1q21.2 Tetralogia di Fallot GJA5 Microduplicazione 22q11.2 Difetto interventricolare Microdelezione 22q11.2 distale Difetto interventricolare MAPK1 Difetto interatriale CRKL Stenosi polmonare TBX1 Tetralogia di Fallot Tetralogia di Fallot Truncus arterioso Persistenza miocardio fetale Associazioni malformative Le associazioni definiscono alcune malformazioni che si presentano insieme con maggiore frequenza rispetto a quello che sarebbe previsto casualmente. In questi casi, però, non è identificable una spiegazione che accomuni la concomitanza delle patologie, come avviene per le sequenze o le sindromi. Tra le associazioni malformative con CC si possono citare l’Associazione VACTERL (Vertebral defects, Anal atresia, Cardiac defect, Tracheo-Esophageal fistula/esophageal atresia, Renal anomalies, Limb malformations) e lo spettro OculoAuricolo-Vertebrale (microtia, microsomia emifacciale con ipoplasia mandibolare, dermoide bulbare, malformazioni cervicali). La probabile eterogeneità genetica di queste associazioni spiega probabilmente il fatto che le CC sono di vario tipo (troncoconali, difetti settali e ritorno venoso polmonare anomalo) (Kumar et al., 1993; Botto et al., 1997; Digilio et al., 2008) (Tabella IV). Tipi anatomici di cardiopatie congenite e sindromi associate Anomalie della migrazione del tessuto ectomesenchimale Le CC troncoconali incluse in questo gruppo, quali tetralogia di Fallot, interruzione dell’arco aortico tipo B, truncus arterioso e difetto interventricolare sottoaortico, si associano a varie patologie cromosomiche e sindromi monogeniche (Tab. V). L’associazione con la sindrome da microdelezione cromosomica 22q11.2 è particolarmente nota e i difetti anatomici cardiaci in questa sindrome manifestano delle peculiarità. Infatti, la tetralogia di Fallot (con e senza atresia polmonare) presenta spesso difetti cardiaci aggiuntivi, quali arco aortico destro o cervicale, arteria succlavia sinistra aberrante, ipoplasia o assenza del setto infundibolare, assenza della valvola polmonare, discontinuità o ipoplasia delle arterie polmonari (Momma et al., 1995; Johnson et al., 1995; Marino et al., 1996 e 2001, Chessa et al., 1998). Le stesse anomalie cardiache aggiuntive sono descritte frequentemente anche in associazione con l’interruzione dell’arco aortico tipo B dei soggetti con delezione 22q11.2 (Lewin et al., 1997; Rauch et al., 1998; Marino et al., 1999a). Per quanto riguarda il truncus arteriosus, i tipi anatomici A1 e A2 di con dilatazione aortica Van Praagh sono prevalenti in questi pazienti, mentre il tipo A3, il più raro tra i tre, con discontinuità delle arterie polmonari e anomalie dell’arco aortico, è il più specifico per la sindrome. Displasia e stenosi della valvola truncale sono segni clinici caratteristici aggiuntivi (Momma et al., 1997; Marino et al., 1998). La tetralogia di Fallot nella sindrome CHARGE si può associare a canale atrioventricolare (Vergara et al., 2006; Corsten-Janssen et al., 2013). Anomalie del flusso ematico intracardiaco Difetto interventricolare (perimembranoso) I difetti interventricolari perimembranosi si associano ad anomalie extracardiache nel 20% dei casi (Ferencz et al., 1993). L’ampiezza del difetto sembra essere direttamente proporzionata alla percentuale di associazione con sindrome, in quanto i difetti di ampiezza moderata o ampia sono più spesso sindromici (Lewis et al., 1996). Sono numerose le sindromi cromosomiche e monogeniche diagnosticabili in pazienti con questa cardiopatia (Tab. VI). Difetti ostruttivi del cuore sinistro (valvola aortica bicuspide, stenosi aortica valvolare, coartazione aortica, interruzione arco aortico tipo A, sindrome del cuore sinistro ipoplasico, atresia aortica, atresia mitralica) La sindrome di Turner (monosomia X) è la patologia cromosomica nota per essere associata alle CC incluse nello spettro dei difetti ostruttivi sinistri (Gotzsche et al., 1994; Mazzanti e Cacciari, 1998). È nota anche l’associazione tra cuore sinistro ipoplasico e delezione cromosomica distale 11q (sindrome di Jacobsen) (Grossfeld et al., 2004; Phillips et al., 2002). JAM3, che mappa in 11q23-25 ed è espresso in corso di cardiogenesi, è stato il primo gene candidato per la CC (Phillips et al., 2002), anche se studi sperimentali successivi hanno posto in dubbio il coinvolgimento di JAM3 ed hanno ipotizzato altri geni nella regione (Ye et al., 2009). Tra le sindromi monogeniche, la sindrome di Noonan puo’ presentarsi con coartazione aortica (Digilio et al., 1998b), mentre vari difetti ostruttivi del cuore sinistro sono descritti nella sindrome Kabuki, specialmente in pazienti di sesso maschile e con quella manifestazione cardiologica 177 M.C. Digilio et al. Tabella IV. Sindromi monogeniche e associazioni malformative con cardiopatia congenita. Sindrome Gene causante Cardiopatia congenita • Sindrome di Noonan PTPN11, RAF1,SOS1, SHOC2, NRAS, CBL Stenosi polmonare valvolare Cardiomiopatia ipertrofica Canale atrioventricolare Difetto interatriale • Sindrome LEOPARD PTPN11, RAF1, BRAF Cardiomiopatia ipertrofica • Sindrome Cardio- Facio-Cutanea BRAF, MEK1, MEK2 Aritmia Stenosi polmonare valvolare Sottotipo cardiaco RASopatie Difetto interatriale Cardiomiopatia ipertrofica • Sindrome di Costello HRAS Sindrome Kabuki MLL2, KDM6A Sindrome CHARGE Sindrome di Alagille CHD7 JAG1, Notch2 Stenosi polmonare valvolare Cardiomiopatia ipertrofica Aritmie Difetto interatriale Difetto interventricolare Coartazione aortica Cuore sinistro ipoplastico Tetralogia Fallot Tetralogia di Fallot Canale atrioventricolare Pervietà dotto arterioso Stenosi periferiche arterie polmonari Tetralogia Fallot con displasia valvolare del ventricolo sinistro anomalie valvola mitralica parziale, con ostruzioni sinistre, stenosi polmonare o cardiomiopatia ipertrofica con stenosi polmonare del ventricolo sinistro anomalie valvola mitralica con displasia valvolare del ventricolo sinistro anomalie valvola mitralica con displasia valvolare del ventricolo sinistro anomalie valvola mitralica con ipoplasia mitralica (Shone) con tetralogia di Fallot con stenosi periferiche arterie polmonari Sindromi con polidattilia • Sindrome di Ellis-van Creveld EVC, EVC2 Canale atrioventricolare • Sindromi Oro-Facio- Digitali OFD1 Altri geni sconosciuti BBS1-14 Canale atrioventricolare Eterotassia Canale atrioventricolare Destrocardia Canale atrioventricolare • Sindrome di Bardet-Biedl • Sindrome di Smith- Lemli-Opitz DHCR7 Sindrome di Holt-Oram TBX5 Associazione VACTERL non noti Sindrome di Goldenhar non noti 178 Difetti settali Difetto interventricolare Difetto interatriale Canale atrioventricolare Tetralogia Fallot Ventricolo destro a doppia uscita Eterotassia Canale atrioventricolare Tetralogia di Fallot Difetto interventricolare Difetto interatriale Ritorno venoso polmonare anomalo parziale con atrio comune con persistenza vena cava superiore sinistra parziale, con atrio comune con atrio comune parziale parziale con ritorno venoso polmonare anomalo muscolare parziale parziale sottoaortico Le basi genetiche delle cardiopatie congenite Tabella V. Sindromi genetiche associate a cardiopatie troncoconali da anomalia della migrazione del tessuto ectomesenchimale (Gruppo I di Clark). Cardiopatia congenita Difetto interventricolare sottoaortico Sindromi associate Trisomia 18 Sindrome di DiGeorge/velo-cardio-facciale Sindrome Kabuki Ventricolo destro a doppia uscita Trisomia 18 Sindrome di DiGeorge/velo-cardio-facciale Associazione VACTERL Tetralogia di Fallot Sindrome di Down Trisomia 18 Trisomia 13 Delezione 8p23 Sindrome di DiGeorge/velo-cardio-facciale Microdelezione 1q21.1 Sindrome CHARGE Sindrome di Alagille Associazione VACTERL Spettro Oculo-Auricolo-Vertebrale (Goldenhar) Atresia polmonare con difetto interventricolare Sindrome di DiGeorge/velo-cardio-facciale Sindrome CHARGE Finestra aorto-polmonare Associazione VACTERL Sindrome CHARGE Truncus arterioso Sindrome di DiGeorge/velo-cardio-facciale Duplicazione 8q interstiziale Delezione 22q11.2 distale Sindrome CHARGE Tabella VI. Sindromi genetiche associate ad anomalie del flusso ematico intracardiaco (Gruppo II di Clark). Cardiopatia congenita Difetto interventricolare perimembranoso Sindromi associate Trisomia 13 Trisomia 18 Difetti del cuore sinistro (valvola aortica bicuspide, stenosi aortica valvolare, coartazione aortica, interruzione arco aortico tipo A, sindrome del cuore sinistro ipoplasico, atresia aortica, atresia mitralica) Sindrome di Turner Delezione 11q (sindrome di Jacobsen) Sindrome Williams Sindrome di Noonan/RASopatie Sindrome Kabuki Difetti del cuore destro Difetto interatriale ostium secundum Sindrome di Down Trisomia 18 Trisomia 13 Delezione 4p (Sindrome di Wolf Hirschhorn) Sindrome di Holt-Oram Sindrome di Noonan/RASopatie Sindrome Kabuki Stenosi polmonare valvolare Delezione 4p (Sindrome di Wolf- Hirschhorn) Sindrome di Noonan/RASopatie Sindrome di Williams 179 M.C. Digilio et al. caratterizzata da ostruzioni sinistre multiple e denominata dai cardiologi “sindrome di Shone” (Digilio et al., 2001 e 2010) (Tab. VI). Difetto interatriale (ostium secundum) Il difetto interatriale presenta anomalie extracardiache associate nel 25% dei casi (Ferencz et al., 1993). Oltre alle numerose patologie cromosomiche sono da sottolineare alcune sindromi monogeniche, quali la sindrome Holt-Oram da mutazione del gene TBX5 (Basson et al., 1997; Bruneau et al., 1999) e la sindrome Noonan da mutazione dei geni PTPN11 e SOS1 (Sarkozy et al., 2003; Tartaglia et al., 2007; Digilio et al., 2009, Lepri et al., 2011) (Tab. VI). Stenosi polmonare valvolare Questa CC si associa a sindromi genetiche nel 9% dei casi (Ferencz et al., 1993). La delezione terminale 4p (sindrome di WolfHirschhorn) (Battaglia et al., 1999) e la delezione terminale 18q (van Trier et al., 2013) sono le patologie cromosomiche diagnosticate più frequentemente. In ambito di sindromi monogeniche, invece, la stenosi polmonare valvolare costituisce la CC caratteristicamente riscontrata nei pazienti con sindrome di Noonan e altre RASopatie (Van der Hauwaert et al., 1978; Burch et al., 1993; Marino et al., 1999b; Sarkozy et al., 2003; Digilio et al., 2009) (Tab. VI). Nelle RASopatie la stenosi polmonare presenta caratteristiche anatomiche peculiari, in quanto la valvola è generalmente displastica con ispessimento fibrotico dell’anulus e dei lembi, spesso con restringimento anche sopravalvolare. A causa della particolarità anatomica della valvola, in questi soggetti il trattamento con valvuloplastica mediante cateterismo interventistico spesso non risulta risolutivo ed è necessario intervenire chirurgicamente. Anomalie della morte cellulare Difetto interventricolare muscolare Questa cardiopatia è diagnosticata in patologie cromosomiche, quali trisomia 18 e trisomia 13 (Ferencz et al., 1993), e nella sindrome di HoltOram, a volte con blocco atrioventricolare (Kumar et al., 1994) (Tab. VII). Anomalia di Ebstein della valvola tricuspide Numerose sindromi cromosomiche e monogeniche sono diagnosticate nel 20% dei casi. Le sindromi riscontrate più caratteristicamente sono la sindrome genomica da microdelezione 1p36 (Battaglia et al., 2008; Digilio et al., 2011) e la delezione terminale 8p23.1 (Digilio et al., 2011; Paez et al., 2008) (Tabella VII). Anomalie della matrice extracellulare Anomalie extracardiache sono presenti nei 2/3 dei pazienti con canale atrioventricolare. Nel 45% dei casi si tratta della sindrome di Down, nel 15% di eterotassia e nel 15% di altre sindromi genetiche (Digilio et al., 1999). L’associazione con la sindrome di Down è quella più conosciuta. Le caratteristiche anatomiche del canale atrioventricolare in questa sindrome sono peculiari, in quanto il canale è prevalentemente di tipo completo ed è raro riscontrare difetti ostruttivi sinistri, a differenza di quanto si evidenzia in pazienti senza la sindrome di Down (De Biase et al., 1986; Marino et al., 1990,1996, 2000). Le altre anomalie cromosomiche diagnosticate più spesso nei pazienti con canale atrioventricolare coinvolgono regioni cromosomiche nelle quali mappano geni che, quando mutati, possono essere patogeneticamente correlati con canale atrioventricolare non-sindromico. Costituiscono un esempio la delezione terminale 8p23 (Digilio et al., 1998a) con canale atrioventricolare completo, a volte associato a stenosi polmonare valvolare, e la delezione 3p25 (Green et al., 2000). I geni candidati sono GATA4 nella regione 8p23.1 (Devriendt et al., 1999; Giglio et al., 2000) and CRELD1 in 3p25 (Rupp et al., 2002; Robinson et al., 2003). Tra le sindromi monogeniche con canale atrioventricolare possiamo citare la sindrome di Noonan e altre RASopatie, prevalentemente in associazione con mutazioni nei geni PTPN11 e RAF1 (Marino et al., 1999b; Digilio et al., 2013), la sindrome CHARGE con mutazioni nel gene CHD7 (Vergara et al., 2006; Corsten-Janssen et al., 2013) e le sindromi con polidattilia (Ellis-van Creveld, Bardet-Biedl, Smith-Lemli Opitz, Oro-Facio-Digitali) con mutazioni in geni correlati a ciliopatie (Digilio et al., 1999, 1997, 2003, 2006; Ruiz-Perez et al., 2003; Ansley et al., 2003; Ferrante et al., 2006) (Tab. VIII). Nelle sindromi con polidattilia il canale atrioventricolare è generalmente parziale con atrio comune, persistenza della vena cava superiore sinistra e “unroofed coronary sinus”. Le caratteristiche anatomiche cardiache di questi pazienti sono simili a quelle della sindrome eterotassica con isomerismo sinistro (Digilio et al., 1999). Anomalie della crescita “direzionata” Ritorno venoso polmonare anomalo Le patologie cromosomiche associate a ritorno venoso polmonare anomalo sono la tetrasomia 22 (cat-eye syndrome), la trisomia 22 e la sindrome di Turner (Ferencz et al., 1993; Van Wassenaer et al., 1988; Belien et al., 2008). Le sindromi monogeniche, invece, sono costituite dalle sindromi di Holt-Oram, Townes-Brocks, lo spettro Oculo-Auricolo-Vertebrale (sindrome di Goldenhar) e l’associazione VACTERL (Ferencz et al., 1993; Digilio et al., 2001) (Tab. IX). Anomalie del situs e della loop cardiaca Le anomalie del situs costituiscono un gruppo complesso di malformazioni cardiache ed extracardiache in ambito di difetti della lateralità, quali la sindrome polisplenica (o isomerismo sinistro) e la sindrome asplenica (o isomerismo destro). Le CC associate consistono in anomalie delle vene sistemiche e polmonari, della setta- Tabella VII. Sindromi genetiche associate ad anomalie della morte cellulare (Gruppo III di Clark). Cardiopatia congenita Difetto interventricolare muscolare Sindromi associate Sindrome di Holt-Oram Trisomia 18 Trisomia 13 Anomalia di Ebstein della valvola tricuspide Microdelezione 1p36 Delezione 8p23 Delezione terminale 18q 180 Le basi genetiche delle cardiopatie congenite Tabella VIII. Sindromi genetiche associate ad anomalie della matrice extracellulare della morte cellulare (Gruppo IV di Clark). Cardiopatia congenita Sindromi associate Difetto interatriale ostium primum Sindrome di Down Difetto interventricolare, tipo III (posteriore tipo”canale atrioventricolare”) Delezione 8p23 Canale atrioventricolare Sindrome di Noonan Valvola aortica o polmonare displasica Sindrome di Ellis-van Creveld Delezione 3p25 Sindromi Oro-Facio-Digitali Sindrome di Smith-Lemli-Opitz Sindrome CHARGE Tabella IX. Sindromi genetiche associate ad anomalie della crescita “direzionata” (Gruppo V di Clark). Cardiopatia congenita Sindromi associate Ritorno venoso polmonare anomalo parziale Tetrasomia 22 (cat-eye syndrome) Ritorno venoso polmonare anomalo totale Trisomia 22 Cor triatriatum Sindrome di Turner Difetto interatriale tipo seno venoso Sindrome di Holt-Oram Sindrome di Townes-Brocks Spettro Oculo-Auricolo-Vertebrale (Goldenhar) Associazione VACTERL zione atriale o ventricolare, canale atrioventricolare e difetti della regione troncoconale. A livello addominale questi pazienti possono presentare un fegato mediano o posizionato a sinistra, polisplenia o asplenia, difetti della lateralità intestinale. Nei modelli animali sono stati identificati un centinaio di geni associati a difetti di lateralità e alcuni di questi possono essere responsabili di anomalie del situs e dell’ansa anche nell’uomo (Levin, 2005). Tra questi ultimi citiamo mutazioni nei geni ZIC3 (Gebbia et al., 1997), ACVR2B (Kosaki et al., 1999a), LEFTYA (Kosaki et al., 1999b), CFC1 (Bamford et al., 2000), GDF1 (Karkera et al., 2007) e NODAL (Mohapatra et al., 2009). È noto che tutti questi geni sono correlati funzionalmente con la via patogenetica di NODAL. Approccio diagnostico alle cardiopatie congenite sindromiche La valutazione diagnostica dei pazienti con CC prevede il tentativo di inquadramento della malformazione all’interno di una sindrome specifica o, in alternativa, la caratterizzazione come difetto isolato. Si inizia con una accurata anamnesi familiare e con la ricostruzione dell’albero genealogico, con la raccolta delle informazioni relative alle malattie nei consanguinei di primo e secondo grado, l’esame della documentazione clinica del paziente, delle indagini strumentali, degli esami di laboratorio, compresi quelli genetici. Successivamente, si effettua un accurato esame obiettivo del paziente, si ricercano eventuali dismorfismi e anomalie fenotipiche, anche minori. In questa fase può essere necessario richiedere specifici accertamenti clinici, strumentali e di laboratorio (genetici e non) integrativi (Hennekam, 2007). Approccio di monitoraggio multidisciplinare alle cardiopatie congenite sindromiche Il miglioramento della conoscenza delle diverse e variabili problematiche cliniche correlate alle sindromi con CC, che necessitano spesso del coinvolgimento di numerosi specialisti in branche mediche diverse, ha portato alla definizione di protocolli clinici di monitoraggio specifici per patologia e per età del paziente. Inizialmente il cardiologo pediatra e il cardiochirurgo forniscono informazioni ai genitori di un bambino affetto da CC riguardo alle caratteristiche cliniche della patologia, al programma diagnostico e terapeutico, agli interventi necessari e all’eventuale follow-up post-operatorio. Un team multidisciplinare di specialisti interviene per affrontare le problematiche cliniche extracardiache caratteristiche delle varie sindromi. Per molte delle sindromi genetiche con CC si può fare riferimento a linee guida e protocolli di follow-up condivisi, quali quelli per la sindrome di Down (American Academy of Pediatrics, 2001a), la microdelezione 22q11.2 (Bassett et al., 2011), la sindrome di Noonan (Sarkozy et al., 2006; Romano et al., 2010; Roberts et al., 2013), la sindrome di Williams (American Academy of Pediatrics, 2001b) e la sindrome Kabuki (Kabuki Syndrome Guideline Development Group, www.dyscerne.org). Prognosi chirurgica Lo studio di fattori di rischio cardiologici specifici per patologia consente di predisporre protocolli diagnostici e perioperatori mirati alla riduzione della mortalità e della morbilità delle malformazioni. Per la sindrome di Down è accertato che i risultati chirurgici per la correzione del canale atrioventricolare completo e parziale non mostrano un rischio aumentato di mortalità chirurgica e postopera- 181 M.C. Digilio et al. toria, se si eccettua il rischio maggiore per ipertensione polmonare (Formigari et al., 2004, 2009). Anche la microdelezione 22q11.2 non costituisce un fattore di rischio aggiuntivo nei pazienti affetti da CC. Infatti la sopravvivenza a lungo termine dei pazienti con cardiopatia troncoconale e delezione 22 è simile a quella dei pazienti non-sindromici con lo stesso tipo di cardiopatia (Michielon et al., 2006, 2009; Formigari et al., 2009). Una mortalità chirurgica più elevata è stata segnalata solo per pazienti con atresia polmonare e difetto interventricolare, probabilmente legata alla complessità anatomica delle arterie polmonari (Michielon et al., 2009). Un decorso postoperatorio più complicato è descritto inoltre per i pazienti con truncus arterioso e interruzione dell’arco aortico (O’Byrne et al., 2014). Altre sindromi malformative complesse possono avere un forte impatto negativo sulla prognosi chirurgica delle CC, e tra queste l’Associazione VACTERL (Michielon et al., 2009). Cardiopatie congenite non-sindromiche Le CC non-sindromiche sono considerate secondarie a meccanismi multifattoriali. Sono causate cioè dalla concomitanza di fattori genetici di suscettibilità, che agiscono con un meccanismo additivo, e di fattori ambientali. Ancora oggi il calcolo del rischio riproduttivo in consulenza genetica si basa su dati empirici, in considerazione del tipo anatomico del difetto e dei relativi dati epidemiologici. Nelle famiglie nelle quali è presente una persona con CC il rischio di ricorrenza del difetto è più elevato e varia in rapporto al numero delle persone affette nella famiglia e al grado di consanguineità tra probando e le altre persone affette. Il rischio empirico di ricorrenza per le CC, calcolato per una coppia di genitori che ha avuto un figlio affetto, è circa 3%, per ogni concepimento, indipendentemente dal sesso del nascituro (Burn et al., 1998; Peyvandi et al., 2014). In una minoranza di nuclei familiari la CC segrega in più soggetti e la trasmissione è compatibile con un meccanismo autosomico dominante o autosomico recessivo. Dagli studi di trasmissione verticale emerge che le madri affette sembrano avere un rischio più elevato di trasmettere alcuni tipi di CC, rispetto ai padri affetti. La consulenza genetica può essere richiesta anche nel corso della vita fetale, per una coppia di genitori ai quali, mediante ecografia o ecocardiografia prenatale, è stata effettuata una diagnosi di CC per la gravidanza in corso. In questi casi è indicato un counseling genetico che coinvolga anche il cardiologo e il cardiochirurgo pediatra per illustrare alla coppia le possibilità offerte dalla cardiochirurgia post-natale e consentire una scelta riproduttiva consapevole. Lo studio di ampie casistiche e in particolare di casi familiari di CC ha permesso di identificare una serie di mutazioni, in singoli geni, in associazione con alcuni tipi di difetto, come la tetralogia di Fallot (Eldadah et al., 2001; Goldmuntz et al., 2001; Pizzuti et al., 2003; McElhinney et al., 2003; Sperling Dunkel et al., 2005; Roessler et al., 2008; Griffin et al., 2010; Rauch et al., 2010; Bauer et al., 2010; De Luca et al., 2011; Guida et al., 2011,2013; Soemedi et al., 2012), il canale atrioventricolare (Wilson et al., 1993; Sheffield et al., 1997; Robinson et al., 2003; Garg et al., 2003; Zatika et al., 2005; Weismann et al., 2005; Al Turki et al. 2014), il difetto interatriale (Schott et al., 1998; Sarkozy et al., 2005; Ching et al., 2005), il cuore sinistro ipoplasico e altre anomalie ostruttive sinistre (Dasgupta et al., 2001; Elliott et al. 2003; Ware et al., 2004; Garg et al., 2005; McElhinney et al., 2005; Stevens et al., 2010; Iascone et al., 2012; Lalani et al., 2013; Freylikhman et al., 2014) (Tab. X). Tabella X. Principali mutazioni patogenetiche nelle cardiopatie congenite non-sindromiche. Cardiopatia congenita Tetralogia di Fallot Canale atrioventricolare Ostruzioni sinistre Trasposizione grandi arterie Difetto interatriale 182 Gene % positività NKX2.5 JAG1 FOG2 CITED2 Nodal FOXA2 GJA5 FOXC1 HAND2 CRELD1 GATA4 PTPN11 NOTCH1 NKX2.5 GJA1 ZIC3 ISL1 MCTP2 ZIC3 CFC1 Prosit 240 NKX2.5 GATA4 MHC6 1-4 % 3% 1-4 % 6% 12 % 4% 1% 1% 1% casi singoli casi singoli caso singolo casi singoli 2% casi singoli casi singoli casi singoli 0.7% singole famiglie 2% 3% casi familiari casi familiari casi familiari Sottotipo cardiaco parziale completo con stenosi polmonare completo con blocco atrioventricolare con stenosi polmonare Le basi genetiche delle cardiopatie congenite È da considerare, però, che ognuno dei geni implicati risulta mutato solo in una piccola percentuale dei casi. In più, in alcune famiglie sono state riscontrate mutazioni in geni-malattia anche in familiari con cuore sano. Questo implica la possibilità di coinvolgimento di un difetto di penetranza o comunque l’effetto additivo di altri fattori di rischio, in accordo con quanto atteso nel modello multifattoriale. Recentemente stanno emergendo dati riguardo alla frequenza di Copy Number Variations nelle CC non-sindromiche. La frequenza è inferiore rispetto alle CC sindromiche (3.6% versus 19%) (Erdogan et al., 2008), ma in alcuni studi la percentuale ha raggiunto addirittura il 10% (Greenway et al., 2009). Conclusioni Studi epidemiologici, clinici e molecolari hanno progressivamente consentito di migliorare le conoscenze sulle basi genetiche delle CC. Studi di correlazione genotipo-fenotipo continuano a evidenziare l’esistenza di un collegamento tra specifici fenotipi anatomici delle CC e alcune sindromi genetiche. Tali dati sono di ausilio diagnostico e per il follow-up dei pazienti. È ancora poco nota l’eziologia delle CC non-sindromiche, in quanto è stato possibile caratterizzare molecolarmente soprattutto casi per i quali la CC segregava in famiglia in più soggetti, mentre per la maggior parte dei casi sporadici la causa e le basi genetiche sono ancora sconosciute. Nel prossimo futuro potranno essere utilizzate le nuove tecniche molecolari di Next Generation Sequencing per migliore comprensione diagnostica e associazioni di patologie. Box di orientamento Che cosa sapevamo prima Da tempo studi epidemiologici e clinici avevano rilevato che fattori genetici sono importanti nell’eziologia delle CC. I meccanismi alla base delle CC sono però complessi e eterogenei. Una stessa malformazione cardiaca può essere causata da fattori genetici diversi, così come singole anomalie cromosomiche o geniche possono essere associate a malformazioni cardiache diverse. Patologie cromosomiche e mutazioni geniche sono alla base di CC sindromiche, mentre meccanismi multifattoriali causano le CC non-sindromiche. Che cosa sappiamo adesso Esiste un collegamento tra specifici fenotipi anatomici delle CC e alcune sindromi genetiche o mutazioni di geni. La diagnosi di un preciso difetto anatomico del cuore può orientare il clinico verso il sospetto di una particolare sindrome o per una specifica indagine genetica. La diagnosi di una particolare sindrome in un bambino può guidare il cardiologo alla ricerca di una specifica CC potenzialmente associata. Sono state identificate differenze nella prognosi cardiochirurgica in sindromi differenti e in bambini non-sindromici. La conoscenza di fattori di rischio cardiologici e extracardiologici specifici per sindrome diagnosticata consente di predisporre protocolli di monitoraggio multisciplinari. Il progredire delle tecniche molecolari negli ultimi anni ha portato all’identificazione delle basi molecolari di un gran numero di sindromi con CC, e sta iniziando a caratterizzare molecolarmente anche il gruppo molto eterogeneo delle CC non-sindromiche. Per la pratica clinica La migliore definizione delle caratteristiche cliniche e molecolari e la possibilità di utilizzare marcatori fenotipici diagnostici e nuove tecniche molecolari consentono una diagnosi precoce delle sindromi genetiche associate a CC con i relativi fattori di rischio. Il monitoraggio delle problematiche cardiologiche ed extracardiache è effettuato attraverso linee guida e protocolli di follow-up condivisi. Attraverso le nuove conoscenze è possibile fornire alla famiglia una consulenza genetica più precisa. Bibliografia Al Turki S, Manickarai AK, Mercer CL, et al. Rare variants in NR2F2 cause congenital heart defects in humans. Am J Hum Genet 2014;94:574-85. American Academy of Pediatrics, Committee on Genetics. Health supervision for children with Down syndrome. Pediatrics 2001a;107:442-9. American Academy of Pediatrics, Committee on Genetics. Health care supervision for children with Williams syndrome. Pediatrics 2001b;107:1192-204. Ansley SJ, Badano JL, Blacque OE, et al. Basal body dysfunction is a likely cause of pleiotropic Bardet-Biedl syndrome. Nature 2003;425:628-33. Bamford RN, Roessler E, Burdine RD, et al. Loss-of-function mutations in the EGFCFC gene CFC1 are associated with human left–right laterality defects. Nat Genet 2000;26:365-9. Bassett AS, McDonald-McGinn DM, Devriendt K, et al. Practical guidelines for managing patients with 22q11.2 deletion syndrome. J Pediatr 2011;159:332-9. Basson CT, Bachinsky DR, Lin RC, et al. Mutations in human TBX5 cause heart and limb malformations in Holt-Oram syndrome. Nat Genet 1997:15:30-35. Battaglia A, Hoyme HE, Dallapiccola B, et al. Further delineation of deletion 1p36 syndrome in 60 patients: A recognizable phenotype and common cause of developmental delay and mental retardation. Pediatrics 2008;121:404-10. Battaglia A, Carey JC, Cederholm P, Vet al. Natural history of Wolf-Hirschhorn syndrome: Experience with 15 cases. Pediatrics 1999;103:830-6. Bauer RC, Laney AO, Smith R, et al. Jagged1 (JAG1) mutations in patients with tetralogy of Fallot or pulmonic stenosis. Hum Mutat 2010;31:594-601. Belien V, Gerard-Blanluet M, Serero S, et al. Partial trisomy of chromosome 22 resulting from a supernumerary marker chromosome 22 in a child with features of cat eye syndrome. Am J Med Genet 2008;146A:1871-4. Ben-Shachar S, Ou Z, Shaw CA, et al. 22q11.2 distal deletion: A recurrent genomic disorder distinct from DiGeorge syndrome and velocardiofacial syndrome. Am J Hum Genet 2008;82:214-21. Botto L, Khoury MJ, Mastroiacovo P, et al. The spectrum of congenital anomalies of the VATER association: An international study. Am J Med Genet 1997;71:8-15. Breckpot J, Thienpont B, Peeters H, et al. Array Comparative Genomic hybridization as a diagnostic tool for syndromic heart defects. J Pediatr 2010;156:810-7. Breckpot J, Thienpont B, Arens Y, et al. Challenges of interpreting copy number variation in syndromic and non-syndromic congenital heart defects. Cytogenet Genome Res 2011;135:251-9. Bruneau BG, Logan M, Davis N, et al. Chamber-specific cardiac expression of Tbx5 and heart defects in Holt-Oram syndrome. Dev Biol 1999;211:100-8. Burch M, Sharland M, Shinebourne E, et al. Cardiologic abnormalities in Noonan syndrome: phenotypic diagnosis and echocardiographic assessment in 118 patients. J Am Coll Cardiol 1993;22:1189-92. Burn J, Brennan P, Little J, et al. Recurrence risks in offspring of adults with major heart defects: results from first cohort of British collaborative study. Lancet 1998;351:311-6. Chessa M, Butera G, Bonhoeffer P, et al. Relation of genotype 22q11 deletion to phenotype of pulmonary vessels in tetralogy of Fallot and pulmonary atresiaventricular septal defect. Heart 1998;79:186-90. Ching YH, Ghosh TK, Cross SJ, et al. Mutation in myosin heavy chain 6 causes atrial septal defect. Nat Genet 2005;37:423-8. 183 M.C. Digilio et al. Clark EB. Mechanisms in the pathogenesis of congenital heart defects. In: Pierpont ME, Moller J, eds. The genetics of cardiovascular disease. Boston: Martinus-Nijoff 1986, pp. 3-11. Clark EB. Pathogenetic mechanism of congenital cardiovascular malformations revisited. Semin Perinatal 1996;29:465-72. Corsten-Janssen N, Kerstjens-Frederikse WS, du Marchie Sarvaas GJ, et al. The cardiac phenotype in patients with a CHD7 mutation. Circ Cardiovasc Genet 2013;6:248-54. * Recente lavoro che riporta correlazioni genotipo-fenotipo per le cardiopatie congenite nella sindrome CHARGE. D’Asdia C, Torrente I, Consoli F, et al. Novel and recurrent EVC and EVC2 mutations in Ellis-van Creveld and Weyers acrofacial dysostosis. Eur J Med Genet 2013;56:80-7. * Review recente sulla syndrome Ellis-van Creveld. Dasgupta C, Martinez AM, Zuppan CW, et al. Identification of connexin43 (alpha1) gap junction gene mutations in patients with hypoplastic left heart syndrome by denaturing gradient gel electrophoresis (DGGE). Mut Res 2001;479:173-86. De Biase L, Di Ciommo V, Ballerini L, et al. Prevalence of left-sided obstructive lesions in patients with atrioventricular canal without Down’s syndrome. J Thorac Cardiovasc Surg 1986;91:467-9. De Luca A, Sarkozy A, Ferese R, et al. New mutations in ZFPM2/FOG2 gene in tetralogy of Fallot and double outlet right ventricle. Clin Genet 2011;80:184-90. Devriendt K, Matthijs G, Van Dael R, et al. Delineation of the critical deletion region for congenital heart defects, on chromosome 8p23.1. Am J Hum Genet 1999;64:1119-26. Digilio MC, Marino B, Giannotti A, et al. The atrioventricular canal defect is the congenital heart disease connecting short-rib polydactyly and oral-facial-digital syndromes. Am J Med Genet 1997;68:110-2. Digilio MC, Marino B, Guccione P, et al. Deletion 8p sindrome. Am J Med Genet 1998a;75:534-6. Digilio MC, Marino B, Picchio F, et al. Noonan syndrome and aortic coarctation. Am J Med Genet 1998b;80:160-2. Digilio MC, Marino B, Ammirati A, et al. Cardiac malformations in patients with oral-facial-skeletal syndromes: clinical similarities with heterotaxia. Am J Med Genet 1999;84:350-6. Digilio MC, Marino B, Toscano A, et al. Atrioventricular canal defect without Down sindrome: a heterogeneous malformation. Am J Med Genet 1999;85:140-6. Digilio MC, Marino B, Toscano A, et al. Congenital heart defects in Kabuki syndrome. Am J Med Genet 2001;100:269-74. Digilio MC, Marino B, Giannotti A, et al. Specific congenital heart defects in RSH/ Smith-Lemli-Opitz sindrome: Postulated involvement of the Sonic Hedgehog pathway in syndromes with postaxial polydactyly or heterotaxia. Birth Defects Research (Part A) 2003;67:149-53. Digilio MC, Dallapiccola B, Marino B. Atrioventricular canal defect in BardetBiedl syndrome: Clinical evidence supporting the link between atrioventricular canal defect and polydactyly syndromes with ciliary dysfunction. Genet Medicine 2006;8:536-8. Digilio MC, Calzolari F, Capolino R, et al. Congenital heart defects in patients with Oculo–Auriculo–Vertebral Spectrum (Goldenhar syndrome). Am J Med Genet 2008;146A:1815-9. Digilio MC, Marino B, Sarkozy A, et al. The heart in Ras-MAPK pathway disorders. In Zenker M (ed): Noonan Syndrome and Related Disorders. Monogr Hum Genet. Karger, Basel 2009;17:109-18. Digilio MC, Baban A, Marino B, et al. Hypoplastic left heart syndrome in patients with Kabuki syndrome. Pediatr Cardiol 2010;31:1111-3. Digilio MC, Bernardini L, Lepri F, et al. Ebstein anomaly: Genetic heterogeneity and association with microdeletions 1p36 and 8p23.1. Am J Med Genet 2011;155A:2196-202. * Revisione recente delle sindromi genetiche associate ad anomalia di Ebstein. Digilio MC, Lepri F, Dentici ML, et al. Atrioventricular canal defect in patients with RASopathies. Eur J Hum Genet 2013;21:200-4. * Conferma molecolare dell’evidenza che il canale atrioventricolare è una delle cardiopatie congenite più frequentemente diagnosticate nelle RASopatie. Eldadah ZA, Hamosh A, Biery NJ, et al. Familial tetralogy of Fallot caused by mutation in the jagged1 gene. Hum Molec Genet 2001;10:163-9. Elliott DA, Kirk EP, Yeoh T, et al. Cardiac homeobox gene NKX2-5 mutations and congenital heart disease. Association with atrial septal defect and hypoplastic left heart syndrome. J Am Coll Cardiol 2003;41:2072-6. 184 Emerick KM, Rand EB, Goldmuntz E, et al. Features of Alagille syndrome in 92 patients: Frequency and relation to prognosis. Hepatology 1999;29:822-9. Ensenauer RE, Adeyinka A, Flynn HC, et al. Microduplication 22q11.2, an emerging syndrome: clinical, cytogenetic, and molecular analysis of thirteen patients. Am J Hum Genet 2003;73:1027-40. Erdogan F, Larsen LA, Zhang L, et al. High frequency of submicroscopic genomic aberrations detected by tiling path array comparative genome hybridisation in patients with isolated congenital heart disease. J Med Genet 2008;45:704-9. Ferencz C, Rubin JD, Loffredo CA, et al., eds. Epidemiology of congenital heart disease. The Baltimore-Washington Infant Study. 1981-1989. Mount Kisco, New York: Futura Publishing Company Inc 1993. Ferrante MI, Zullo A, Barra A, et al. Oral-facial-digital type I protein is required for primary cilia formation and left-right axis specification. Nat Genet 2006;38:11217. Formigari R, Di Donato RM, Gargiulo G, et al. Better surgical prognosis for patients with complete atrioventricular septal defect and Down’s syndrome. Ann Thorac Surg 2004;78:666-72. Formigari R, Michielon G, Digilio MC, et al. Genetic syndromes and congenital heart defects: how is surgical management affected? Eur J Cardiothorac Surg 2009;35:606-14. ** Articolo di revisione sulla prognosi cardiochirugica delle più frequenti sindromi con cardiopatia congenita. Freylikhman O, Tatarinova T, Smolina N, et al. Variants in the NOTCH1 gene in patients with aortic coarctation. Congenital Heart Dis 2014 (online). Garg V, Kathiriya IS, Barnes R, et al. GATA4 mutations cause human congenital heart defects and reveal an interaction with TBX5. Nature 2003;424:443-7. Garg V, Muth AN, Ransom JF, et al. Mutations in Notch1 cause aortic valve disease. Nature 2005;437:270-4. Gebbia M, Ferrero GB, Pilia G, et al. X-linked situs abnormalities result from mutations in ZIC3. Nat Genet 1997;17:305-8. Giglio S, Graw SL, Gimelli G, et al. Deletion of a 5-cM region at chromosome 8p23 is associated with a spectrum of congenital heart defects. Circulation 2000;102:432-7. Goldmuntz E, Geiger E, Benson DW. NKX2.5 mutations in patients with tetralogy of Fallot. Circulation 2001;104:2565-8. Gotzsche CO, Krag-Olsen B, Nielsen J, et al. Prevalence of cardiovascular malformations and association with karyotypes in Turner’s syndrome. Arch Dis Child 1994;71:433-6. Green EK, Priestley MD, Waters J, et al. Detailed mapping of a congenital heart disease gene in chromosome 3p25. J Med Genet 2000;37:581-7. Greenway SC, Pereira AC, Lin JC, et al. De novo copy number variants identify new genes and loci in isolated sporadic tetralogy of Fallot. Nat Genet 2009;41:931-5. ** Studio sulle copy number variants nella tetralogia di Fallot. Griffin HR, Topf A, Glen E, et al. Systematic survey of variants in TBX1 in nonsyndromic tetralogy of Fallot identifies a novel 57 base pair deletion that reduces transcriptional activity but finds no evidence for association with common variants. Heart 2010;96:1651-5. Grossfeld PD, Mattina T, Lai Z, et al. The 11q terminal deletion disorder: a prospective study of 110 cases. Am J Med Genet 2004;129A:51-61. Gu H, Smith FC, Taffet SM, et al. High incidence of cardiac malformations in Connexin-40 deficient mice. Circ Res 2003;93:201-6. Guida V, Chiappe F, Ferese R, et al. Novel and recurrent JAG1 mutations in patients with tetralogy of Fallot. Clin Genet 2011;80:591-4. ** Lavoro con dati originali e revisione sul ruolo delle mutazioni del gene JAG1 nella tetralogia di Fallot. Guida V, Ferese R, Rocchetti M, et al. A variant in the carboxyl-terminus of connexin 40 alters GAP junctions and increases risk for tetralogy of Fallot. Eur J Hum Genet 2013;21:69-75. * Recente articolo sul ruolo del gene connessina 40 nellìeziologia della tetralogia di Fallot. Hamada H, Meno C, Watanabe D, et al. Establishment of vertebrate left–right asymmetry. Nat Rev Genet 2002;3:103-13. Hennekam RCM. What to call a syndrome. Am J Med Genet 2007;143A:1021-4. Iascone M, Ciccone R, Galletti L, et al. Identification of de novo mutations and rare variants in hypoplastic left heart syndrome. Clin Genet 2012;81:542-54. * Lavoro sui geni implicati nell’eziologia del cuore sinistro ipoplasico. Johnson MC, Strauss AW, Dowton SB, et al. Deletion within chromosome 22 is common in patients with absent pulmonary valve. Am J Cardiol 1995;76:66-9. Le basi genetiche delle cardiopatie congenite Karkera JD, Lee JS, Roessler E, et al. Loss-of-function mutations in growth differentiation factor-1 (GDF1) are associated with congenital heart defects in humans. Am J Hum Genet 2007:81:987-94. Kathiresan S, Srivastava D. Genetics of human cardiovascular disease. Cell 2012;148:1242-57. ** Revisione recente sulla genetica delle cardiopatie congenite. Kosaki R, Gebbia M, Kosaki K, et al. Left–right axis malformations associated with mutations in ACVR2B, the gene for human activin receptor type IIB. Am J Med Genet 1999a;82:70-6. Kosaki K, Bassi MT, Kosaki R, et al. Characterization and mutation analysis of human LEFTYAand LEFTY B, homologues of murine genes implicated in left–right axis development. Am J Hum Genet 1999b;64:712-21. Kumar A, Friedman JM, Taylor GP, et al. Pattern of cardiac malformation in oculoauriculovertebral spectrum. Am J Med Genet 1993;46:423.6. Kumar A, Van Mierop LHS, Epstein ML. Pathogenetic implications of muscular ventricular septal defect in Holt-Oram syndrome. Am J Cardiol 1994;73:993-5. Lalani SR, Ware SM, Wang X, et al. MCTP2 is a dosage-sensitive gene required for cardiac outflow tract development. Hum Molec Genet 2013;22:4339-48. Lalani SR, Belmont JW. Genetic basis of congenital cardiovascular malformations. Eur J Med Genet 2014 (online). ** Recente revisione sulla genetica delle cardiopatie congenite. Lepri F, De Luca A, Stella L, et al. SOS1 mutations in Noonan syndrome: molecular spectrum, structural insights on pathogenetic affects, and genotype-phenotype correlations. Hum Mutat 2011;32:760-72. Levin M. Left–right asymmetry in embryonic development: A comprehensive review. Mech Dev 2005;122:3-25. Lewin MB, Lindsay EA, Jurecic V, et al. A genetic etiology for interruption of the aortic arch type B. Am J Cardiol. 1997;80:493-7. Lewis DA, Loffredo CA, Correa-Villasenor A, et al. Descriptive epidemiology of membranous and muscular ventricular septal defects in the Baltimore-Washington infant study. Cardiol Young 1996;6:281-90. Luxán G, Casanova JC, Martínez-Poveda1 B, et al. Mutations in the NOTCH pathway regulator MIB1 cause left ventricular noncompaction cardiomyopathy. Nat Med 2013;19:193-201. Marino B, Vairo U, Corno A, et al. Atrioventricular canal in Down syndrome. Prevalence of associated cardiac malformations compared with patients without Down syndrome. Am J Dis Child 1990:144:1120-2. Marino B. Patterns of congenital heart disease and associated cardiac anomalies in children with Down syndrome. In: Marino B, Pueschel SM, eds. Heart Disease in Persons with Down Syndrome. Brookes 1996a, pp. 33-140. Marino B, Digilio MC, Grazioli S, et al. Associated cardiac anomalies in isolated and syndromic patients with tetralogy of Fallot. Am J Cardiol 1996b:77:505-8. Marino B, Digilio MC, Dallapiccola B. Severe truncal valve dysplasia: Association with DiGeorge syndrome? Ann Thorac Surg 1998;66:980. Marino B, Digilio MC, Persiani M, et al. Deletion 22q11 in patients with interrupted aortic arch. Am J Cardiol. 1999a;84:360-1. Marino B, Digilio MC, Toscano A, et al. Congenital heart diseases in children with Noonan syndrome: an expanded cardiac spectrum with high prevalence of atrioventricular canal. J Pediatr 1999b;135:703-6. Marino B, Digilio MC. Congenital heart disease and genetic syndromes: specific correlation between cardiac phenotype and genotype. Cardiovasc Pathol 2000;9:303-15. Marino B, Digilio MC, Toscano A, et al. Anatomic patterns of conotruncal defects associated with deletion 22q11. Genet Med 2001;3:45-8. * Revisione dei tipi e sottotipi di cardiopatia congenita associati a delezione 22q11.2. Mazzanti L, Cacciari E. Congenital heart disease in Turner’s syndrome. J Pediatr 1998;133:688-92. McElhinney DB, Geiger E, Blinder J, et al. Nkx2.5 mutations in patients with congenital heart disease. J Am Coll Cardiol 2003;42:1650-5. Micale L, Turturo MG, Fusco C, et al. Identification and characterization of seven novel mutations of elastin gene in a cohort of patients affected by supravalvular aortic stenosis. Eur J Hum Genet 2010;18:317-23. Michielon G, Marino B, Formigari R, et al. Genetic syndromes and outcome after surgical correction of tetralogy of Fallot. Ann Thor Surg 2006;81:968-75. Michielon G, Marino B, Orecchio G, et al. Impact of DEL22q11, trisomy 21, and other genetic syndromes on surgical outcome of conotruncal heart defects. J Thorac Cardiovasc Surg 2009;138:565-70. Mohapatra B, Casey B, Li H, et al. Identification and functional characterization of NODAL rare variants in heterotaxy and isolated cardiovascular malformations. Hum Mol Genet 2009;18:861-71. Momma K, Kondo C, Ando M, et al. Tetralogy of Fallot associated with chromosome 22q11 deletion. Am J Cardiol. 1995;76:618-21. Momma K, Ando M, Matsuoka R. Truncus arteriosus communis associated with chromosome 22q11 deletion. J Am Coll Cardiol 1997;30:1067-71. O’Byrne ML, Yang W, Mercer-Rosa L, et al. 22q11.2 deletion syndrome is associated with increased perioperative events and infants undergoing infant operative correction o truncus arteriosus communis or interrupted aortic arch. J Thorac Cardiovasc Surg 2014; online. Paez MT, Yamamoto T, Hayashi K, et al. Two patients with atypical interstitial deletions of 8p23.1: Mapping of phenotypical traits. Am J Med Genet 2008;146A:1158-65. Peyvandi S, Ingall E, Woyciechowski S, et al. Risk of congenital heart disease in relatives of probands with conotruncal cardiac defects: An evaluation of 1,620 families. Am J Med Genet 2014 (online). Phillips HM, Renforth GL, Spallato C, et al. Narrowing the critical region within 11q24-qter for hypoplastic left heart and identification of a candidate gene, JAM3, expressed during cardiogenesis. Genomics 2002;79:475-8. Pierpont ME, Basson CT, Benson DW Jr, et al. Genetic basis for congenital heart defects: current knowledge: a scientific statement from the Americam Heart Association Congenital Cardiac Defects Committee, Council on Cardiovascular Disease in the Young: endorsed by the American Academy of Pediatrics. Circulation 2007;115:3015-38. Pizzuti A, Sarkozy A, Newton AL, et al. Mutations of ZFPM2/FOG2 gene in sporadic cases of tetralogy of Fallot. Hum Mut 2003;22:372-7. Pradat P, Francannet C, Harris JA, et al. The epidemiology of cardiovascular defects, Part I: A study based on data from three large registries of congenital malformations. Pediatr Cardiol 2003;24:195-221. Rauch A, Hofbeck M, Leipold G, et al. Incidence and significance of 22q11.2 hemizygosity in patients with interrupted aortic arch. Am J Med Genet 1998;78:322-31. Rauch R, Hofbeck M, Zweier C, et al. Comprehensive genotype-phenotype analysis in 230 patients with tetralogy of Fallot. J Med Genet 2010;47:321-31. Richards AA, Santos LJ, Nichols HA, et al. Cryptic chromosomal abnormalities identified in children with congenital heart disease. Pediatr Res 2008;64:358-63. Roberts AE, Allanson JE, Tartaglia M, et al. Noonan syndrome. Lancet 2013;381:333-42. ** Revisione degli aspetti clinici e molecolari della sindrome Noonan. Robinson SW, Morris CD, Goldmuntz E, et al. Missense mutations in CRELD1 are associated with cardiac atrioventricular septal defects. Am J Hum Genet 2003;72:1047-52. Roessler E, Ouspenskaia MV, Karkera JD, et al. Reduced NODAL signaling strength via mutation of several pathway members including FOXH1 is linked to human heart defects and holoprosencephaly. Am J Hum Genet 2008;83:18-29. Romano AA, Allanson JE, Dahlgren J, et al. Noonan syndrome : clinical features, diagnosis, and management guidelines. Pediatrics 2010;126:746-59. Ruiz-Perez VL, Tompson SWJ, Blair HJ, et al. Mutations in two nonhomologous genes in a head-to-head configuration cause Ellis-van Creveld syndrome. Am J Hum Genet 2003;72:728-32. Ruiz-Perez VL, Blair HJ, Rodriguez-Andres ME, et al. Evc is a positive mediator of Ihh-regulated bone growth that localises at the base of chondrocyte cilia. Development 2007;134:2903-12. Ruiz-Perez VL, Goodship JA. Ellis-van Creveld syndrome and Weyers acrodental dysostosis are caused by cilia-mediated diminished response to Hedgehog ligands. Am J Med Genet 2009;151C:341-51. * Revisione delle basi molecolari della sindrome Ellis-van Creveld e correlazione patogenetica con i difetti ciliari. Rupp PA, Fouad GT, Egelston CA, et al. Identification, genomic organization and m-RNA expression of CRELD1, the founding member of a unique family of matricellular proteins. Gene 2002;293:47-57. Sarkozy A, Conti E, Seripa D, et al. Correlation between PTPN11 gene mutations and congenital heart defects in Noonan and LEOPARD syndromes. J Med Genet 2003;40:704-8. Sarkozy A, Conti E, Neri C, et. Spectrum of atrial septal defects associated with mutations of NKX2.5 and GATA4 transcription factors. J Med Genet 2005;42:e16. ** Lavoro sulle correlazioni genotipo-fenotipo del difetto interatriale non-sindromico. Sarkozy A, Digilio MC, Marino B, et al. Noonan’s syndrome and related disorders: 185 M.C. Digilio et al. clinical-molecular update and guidelines. Ital J Pediatr 2006;32:145-55. Schott J-J, Benson DW, Basson CT, et al. Congenital heart disease caused by mutations in the transcription factor NKX2.5. Science 1998;281:108-11. Sheffield VC, Pierpont ME, Nishimura D, et al. Identification of a complex congenital heart defect susceptibility locus by using DNA pooling and shared segment analysis. Hum Mol Genet 1997;6:117-21. Soemedi R, Topf A, Wilson IJ, et al. Phenotype-specific effect of chromosome 1q21.1 rearrangements and GJA5 duplications in 2436 congenital heart disease patients and 6760 controls. Hum Molec Genet 2012;21:1513-20. * Lavoro sul ruolo dei microriarrangiamenti della regione cromosomica 1q21.1 e il gene GJA5 per le cardiopatie congenite sindromiche e non-sindromiche. Sperling Dunkel I, Mebus S, Sperling HP, et al. Identification and functional analysis of CITED2 mutations in patients with congenital heart defects. Hum Mutat 2005;26:575-82. Stevens KN, Hakonarson H, Kim CE, et al. Common variation in ISL1 confers genetic susceptibility for human congenital heart disease. PloS 2010;e10855. Supp DM, Wite DP, Potter SS, et al. Mutation in an axonemal dynein affects leftright asymmetry in inversus viscerum mice. Nature 1997;389:963-6. Tartaglia M, Pennacchio LA, Zhao C, et al. Gain-of-function SOS1 mutations cause a distinctive form of Noonan syndrome. Nat Genet 2007;39:75-9. Tartaglia M, Zampino G, Gelb BD. Noonan syndrome: Clinical aspects and molecular pathogenesis. Molec Syndromol 2010;1:2-26. Thienpont B, Mertens L, de Ravel T, et al. Submicroscopic chromosomal imbalances detected by array-CGH are a frequent cause of congenital heart defects in selected patients. Eur Heart J 2007;8:2778-84. Tomita-Mitchell A, Mahnke DK, Struble CA, et al. Human gene copy number spectra analysis in congenital heart malformations. Physiol Genomics 2012;44:518-41. Van der Hauwaert LG, Fryns JP, Dumoulin M, et al. Cardiovascular malformations in Turner’s and Noonan’s syndrome. Br Heart J 1978;40:500-9. Van Trier DC, Feenstra I, Bot P, et al. Cardiac anomalies in individuals with the 18q deletion syndrome; report of a child with Ebstein anomaly and review of the literature. Eur J Med Genet 2013;56:426-31. Van Wassenaer AG, Lubbers LJ, Losekoot G. Partial abnormal pulmonary venous return in Turner syndrome. Eur J Pediatr 1988;148:101-3. Vergara P, Digilio MC, De Zorzi A, et al. Genetic heterogeneity and phenotypic anomalies in children with atrioventricular canal defect and tetralogy of Fallot. Clin Dysmorphol 2006;15:65-70. Ware SM, Peng J, Zhu L, et al. Identification and functional analysis of ZIC3 mutations in heterotaxy and related congenital heart defects. Am J Hum Genet 2004;74:93-105. Weismann CG, Hager A, Kaemmerer H, et al. PTPN11 mutations play a minor role in isolated congenital heart disease. Am J Med Genet 2005;135:146-51. Wessels MW, Willems PJ. Genetic factors in non-syndromic congenital heart malformations. Clin Genet 2010;78:103-23. Wilson L, Curtis A, Korenberg JR, et al. A large, dominant pedigree of atrioventricular septal defect (AVSD): Exclusion from the Down syndrome critical region on chromosome 21. Am J Hum Genet 1993;53:1262-8. Wyse RKH, Al-Mahdawi S, Burn J, et al. Congenital heart disease in CHARGE association. Pediatr Cardiol 1993;14:75-81. Ye M, Hamzeh R, Geddis A, et al. Deletion of JAM-C, a candidate gene for heart defects in Jacobsen syndrome, results in a normal cardiac phenotype in mice. Am J Med Genet 2009;149A:1438-43. Zatika M, Priestley M, Ladusans EJ, et al. Analysis of CRELD1 as a candidate 3p25 atrioventricular septal defect locus (AVSD2). Clin Genet 2005;67:526-8. Corrispondenza Maria Cristina Digilio, Genetica Medica, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù IRCCS, Roma, Italy. E-mail: [email protected] 186