Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Lingue e Letterature Straniere - Lingue e Letterature Straniere Moderne e Scienze della Comunicazione Materiali per recupero in presenza: TVI italiano PERCORSO DI RECUPERO PER TVI – MATERIALE 5 – CHIAVI Legga il testo e poi risponda alle domande che seguono. Il suono nel film 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 Il cinematografo, macchina delle meraviglie, nasce muto: prodigio di realismo, l’invenzione di Lumière riproduce un mondo senza suoni. Ma la silenziosa successione di immagini in movimento era in grado di creare un effetto di realtà così stupefacente da far dimenticare l’assenza di rumori e suoni. Proprio in questo primigenio mutismo, alcuni vollero rintracciare lo specifico cinematografico, il tratto distintivo della nuova arte. Tale supposta specificità portò molti cineasti a rifiutare il sonoro, giudicando i film parlati teatrali e commerciali. A ben vedere, però, il cinema delle origini non era così silenzioso: le proiezioni erano spettacoli sonori e, nel ricordo di molti spettatori dell’epoca, perfino chiassosi. Alcuni testimoni raccontano di sale affollate e rumorose, brulicanti di commenti e colorite esclamazioni rivolte ai personaggi e alle loro vicissitudini. Inoltre, le pellicole venivano accompagnate da musica dal vivo, al pianoforte o, per i film produttivamente più importanti, suonata da vere e proprie orchestre. La musica non mancò mai al cinema, dal momento che ogni film giungeva agli esercenti corredato di apposite partiture o dischi, forniti dalle case di produzione al fine di assicurare al racconto delle immagini un adeguato accompagnamento sonoro. Le proiezioni, peraltro, erano spesso commentate da uno speaker – di solito lo stesso gestore della sala – che spiegava e chiariva i passaggi narrativi più complessi. In definitiva, l’avvento del cinema sonoro pose fine ad uno spettacolo solo parzialmente muto. Quanto alla possibilità tecnica di sincronizzare colonna visiva e sonora, essa era disponibile già dagli anni Dieci del XX secolo, ma soltanto alla fine del decennio successivo, per far fronte a una forte crisi di pubblico, l’industria cinematografica se ne appropriò. La Warner Bros, grazie all’impegno pionieristico nella sperimentazione del suono sincronizzato, da piccola casa produttrice entrò tra i grandi colossi di Hollywood, realizzando il primo film sonoro, Il cantante di jazz, che riscosse un successo tale da determinare l’affermazione definitiva del suono sincronizzato. La trasformazione più significativa, o almeno la più dirompente, portata dall’introduzione del suono sincronizzato investì la recitazione, il lavoro dell’attore. La presenza sempre più invasiva dei dialoghi cambiò profondamente il modo di muoversi sul set, ridimensionando il valore del gesto e conferendo alla dizione e alla recitazione delle battute un ruolo preminente. Un’intera generazione di attori fu spazzata via, sostituita da una nuova moltitudine di divi parlanti. Si trattò di un sostanziale mutamento che travolse un mestiere ormai consolidato, un cambiamento radicale al quale in pochissimi riuscirono ad adeguarsi, come mostra Viale del tramonto (1950), il film in cui Wilder narra il drammatico declino del cinema muto e dei suoi attori. L’avvento del sonoro pose un altro complesso problema che ebbe forti ripercussioni di ordine produttivo ed economico: quello della lingua. Difatti, a parte il mercato statunitense che restava piuttosto vasto, le altre cinematografie nazionali finirono per poter contare su un bacino d’utenza piuttosto ristretto. Prima che la tecnica fornisse un’adeguata soluzione, si segnalano alcuni accorgimenti, artigianali e autoriali. Le case di produzione americane scelsero di realizzare contemporaneamente più versioni dello stesso film, prevedendo, in fase di ripresa, di girare in varie lingue. In un film come La tragedia della miniera (1931), realizzato al confine tra Germania e Francia, Georg Wilhem Pabst scelse una strada differente: quella di mantenere entrambi gli idiomi, dimostrando come la solidarietà tra i lavoratori in pericolo riuscisse a superare le differenze linguistiche. Testo tratto e adattato da AMBROSINI M., CARDONE L., CUCCU L., 2003, Introduzione al linguaggio del film, Carocci, Roma: 71-73 [548 parole] 1 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Lingue e Letterature Straniere - Lingue e Letterature Straniere Moderne e Scienze della Comunicazione Materiali per recupero in presenza: TVI italiano SEZIONE A1: COMPRENSIONE TESTUALE 1. GLOBALE a. Selezioni la risposta esatta. 1. L’argomento centrale del testo, in generale, è: a. la presentazione del passaggio dal cinema muto al cinema parlato e delle conseguenze che tale passaggio ha comportato nel mondo cinematografico. b. la definizione del periodo storico a cui è possibile ricondurre l’introduzione e la successiva diffusione del cinema sonoro. c. la riflessione sull’esistenza di suoni e di rumori nel primo cinema, che ne smentiscono in parte l’origine silenziosa. d. la constatazione del fatto che l’assenza di sonorità nel cinema degli esordi ha costituito originariamente il tratto distintivo dell’arte cinematografica. 2. Dal testo emerge che l’introduzione del suono sincronizzato: a. fu un evento di grande rilievo nella storia della cinematografia, ma tutt’oggi la vera specificità del cinema consiste nel suo esordio silenzioso. b. diede voce agli attori del muto, la cui recitazione fino a quel momento era stata a loro avviso fortemente penalizzata dall’impossibilità di esprimersi verbalmente. c. provocò nel cinema mutamenti tanto profondi da rivelarsi all’inizio difficilmente compatibili con ciò che il cinema stesso era stato fino a quel momento. d. rappresentò il momento decisivo della storia del cinema, poiché l’introduzione della voce divenne sin da subito una componente fondamentale ed automatica di ogni film. CHIAVI 1. L’argomento centrale del testo, in generale, è a) la presentazione del passaggio dal cinema muto al cinema parlato e delle conseguenze che tale passaggio ha comportato nel mondo cinematografico (r. 1-2, r. 15-16, r. 17-22, r. 23-24, r. 31-32). Commento alle risposte errate: - b) la definizione del periodo storico a cui è possibile ricondurre l’introduzione e la successiva diffusione del cinema sonoro (r. 17-22) è un argomento trattato nel terzo paragrafo del testo, ma non ne costituisce il tema centrale. - c) la riflessione sull’esistenza di suoni e di rumori nel primo cinema, che ne smentiscono in parte l’origine silenziosa (r. 7-16) è un altro argomento che viene sviluppato nel secondo paragrafo del testo, senza però essere il tema fondamentale. - d) la constatazione del fatto che l’assenza di sonorità nel cinema degli esordi ha costituito originariamente il tratto distintivo dell’arte cinematografica (r. 3-6) è un punto solo accennato nel testo. 2. Dal testo emerge che il suono sincronizzato c) provocò nel cinema mutamenti tanto profondi da rivelarsi all’inizio difficilmente compatibili con ciò che il cinema stesso era stato fino a quel momento (r. 23-39). I mutamenti radicali menzionati nel testo riguardarono due aspetti: • il «lavoro dell’attore», che dovette imparare la «dizione» e la «recitazione delle battute»; tale trasformazione del mestiere dell’attore causò problemi di adattamento ai divi del muto, i quali erano in grado di usare il gesto, ma non il dialogo. 2 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Lingue e Letterature Straniere - Lingue e Letterature Straniere Moderne e Scienze della Comunicazione Materiali per recupero in presenza: TVI italiano l’introduzione della «lingua», che pose per la prima volta il problema della comprensione dei film; «prima che la tecnica fornisse un’adeguata soluzione» a questo problema, si proposero rimedi provvisori «artigianali e autoriali». Commento alle risposte errate: - a) fu un evento di grande rilievo nella storia della cinematografia, ma tutt’oggi la vera specificità del cinema consiste nel suo esordio silenzioso (r. 3-6). Questa informazione è falsa. Dal testo traspare come il suono sincronizzato sia considerato un evento importante nella storia della cinematografia, ma non viene detto che, nonostante il riconoscimento assegnato al parlato, tutt’oggi si ravvisa la vera specificità del cinema nel suo esordio silenzioso. Piuttosto, fu in passato, e precisamente agli esordi dell’arte cinematografica, che alcuni rintracciarono nel primigenio mutismo «lo specifico cinematografico». - b) diede voce agli attori del muto, la cui recitazione fino a quel momento era stata a loro avviso fortemente penalizzata dall’impossibilità di esprimersi verbalmente (r. 24-30). Questa informazione è falsa. Gli attori del muto furono costretti ad adeguarsi – peraltro riuscendo in «pochissimi» – all’utilizzo dei dialoghi portato in auge dall’introduzione del suono sincronizzato, ma essi non credevano che la loro recitazione fosse stata fino a quel momento penalizzata dall’impossibilità di esprimersi verbalmente. Ciò è dimostrato dal fatto che se gli attori del muto avessero accolto favorevolmente questa innovazione, non sarebbero stati spazzati via «da una nuova moltitudine di divi parlanti», ma avrebbero continuato a recitare come e più di prima. - d) rappresentò il momento decisivo della storia del cinema, poiché l’introduzione della voce divenne sin da subito una componente fondamentale ed automatica di ogni film (r. 17-19 e r. 31-39). Questa informazione è falsa. Dal testo emerge che l’introduzione del suono sincronizzato fu un momento importante nella storia del cinema, ma non viene detto esplicitamente che essa rappresentò il momento decisivo della storia del cinema. Inoltre, l’introduzione della voce non divenne sin da subito una componente fondamentale ed automatica di ogni film, per due ragioni. In primo luogo, perché la tecnica di sincronizzazione tra suono e immagine era disponibile circa un decennio prima rispetto a quando cominciò ad essere usata sistematicamente, il che permette di inferire che non fu adottata subito in modo sistematico. In secondo luogo perché nei suoi primi utilizzi, l’introduzione della voce – e quindi della lingua – causò un «complesso problema» di comprensione linguistica, per il quale si dovette ricorrere ad accorgimenti provvisori – ed attendere quindi del tempo – prima di ricevere dalla tecnica un intervento risolutivo che consentisse l’applicazione puntuale ed automatica della sincronizzazione in ogni film. • 2. ANALITICA b. In base a quanto dice il testo, indichi se ciascuna affermazione è vera, falsa, o non presente nel testo. VERO FALSO NON PRESENTE a. La messa a punto del suono sincronizzato fu salutata con entusiasmo dal primo mondo cinematografico. b. Agli esordi del cinema, l’accompagnamento musicale esterno ai 3 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Lingue e Letterature Straniere - Lingue e Letterature Straniere Moderne e Scienze della Comunicazione Materiali per recupero in presenza: TVI italiano film muti era un accorgimento saltuariamente adottato dai gestori delle sale cinematografiche per intrattenere il pubblico. c. L’adozione del suono sincronizzato fu la scommessa giocata agli inizi del 1900 dal mondo cinematografico per contrastare la battuta d’arresto subita dal cinema in quegli anni. d. La storia del cinema è ricca di pellicole che raccontano l’impatto esercitato sui divi del muto dalla transizione dai film silenziosi ai film parlati. e. Attorno al 1930 il problema della comprensione linguistica dei film, sorto a seguito dell’affermazione del parlato nel cinema, non era ancora stato definitivamente risolto dalla tecnica cinematografica. CHIAVI a. La messa a punto del suono sincronizzato fu salutata con entusiasmo dal primo mondo cinematografico. → Falso (Par. 1, r. 5-6. Questa informazione è falsa. Poiché i primi cineasti rintracciavano nell’assenza di suoni e rumori la specificità del cinema, la messa a punto del suono sincronizzato non fu salutata con entusiasmo dal primo mondo cinematografico, che tese invece a «rifiutare il sonoro, giudicando i film parlati teatrali e commerciali».) b. Agli esordi del cinema, l’accompagnamento musicale esterno ai film muti era un accorgimento saltuariamente adottato dai gestori delle sale cinematografiche per intrattenere il pubblico. → Falso (Par. 2, r. 10-13. Questa affermazione è falsa. Agli esordi del cinema, l’accompagnamento musicale esterno ai film muti era un accorgimento che riguardava (non qualche film saltuariamente, ma) ogni film, il quale giungeva agli esercenti corredato di apposite partiture o dischi (non predisposti dagli esercenti stessi, ma) appositamente forniti dalle case di produzione per intrattenere il pubblico durante la proiezione della pellicola.) c. L’adozione del suono sincronizzato fu la scommessa giocata agli inizi del 1900 dal mondo cinematografico per contrastare la battuta d’arresto subita dal cinema in quegli anni. → Vero (Par. 3, r. 17-19. Questa affermazione è vera. «La possibilità tecnica di sincronizzare colonna visiva e sonora era disponibile già dagli anni Dieci del XX secolo, ma soltanto alla fine del decennio successivo, per far fronte a una forte crisi di pubblico, l’industria cinematografica se ne appropriò».) d. La storia del cinema è ricca di pellicole che raccontano l’impatto esercitato sui divi del muto dalla transizione dai film silenziosi ai film parlati. → Non presente. (Questa informazione non è presente nel testo. Nel brano viene menzionato «Viale del tramonto, il film in cui Wilder narra il drammatico declino del cinema muto e dei suoi attori» (Par. 4, r. 28-30). Non vengono tuttavia citati altri titoli di film che possano essere annoverati tra gli esempi di pellicole che 4 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Lingue e Letterature Straniere - Lingue e Letterature Straniere Moderne e Scienze della Comunicazione Materiali per recupero in presenza: TVI italiano raccontano l’impatto esercitato sui divi del muto dalla transizione dai film silenziosi ai film parlati.) e. Attorno al 1930 il problema della comprensione linguistica dei film, sorto a seguito dell’affermazione del parlato nel cinema, non era ancora stato definitivamente risolto dalla tecnica cinematografica. → Vero (Par. 5, r. 31-39. Questa affermazione è vera. Poiché Georg Wilhem Pabst nel 1931, per realizzare il film La tragedia della miniera, scelse di ricorrere ad uno dei possibili «accorgimenti autoriali», consistente nel mantenere due lingue nello stesso film, se ne desume che il problema introdotto dall’uso del parlato nel cinema in quegli anni non era ancora stato definitivamente risolto dalla tecnica cinematografica. La frase «Prima che la tecnica fornisse un’adeguata soluzione» fa inoltre capire che il cinema dovette attendere un po’ di tempo per risolvere definitivamente il problema della lingua.) 5 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Lingue e Letterature Straniere - Lingue e Letterature Straniere Moderne e Scienze della Comunicazione Materiali per recupero in presenza: TVI italiano SEZIONE A2: COMPRENSIONE LESSICALE (RICETTIVA) c. Trovi nel testo (nei paragrafi indicati) la parola o l’espressione di significato equivalente a ciascuna di quelle indicate sotto e la trascriva negli spazi bianchi. NB: le definizioni fornite sono nella forma lemmatica (nomi e aggettivi al maschile singolare, verbi all’infinito), ma non è detto che il termine da trovare sia al maschile singolare o all’infinito; può inoltre trattarsi di un’espressione formata da più di una parola. TRASCRIVA LA PAROLA O L’ESPRESSIONE COSÌ COM’È NEL TESTO. Esempio: a. b. c. d. e. f. g. h. i. j. k. l. sinonimo dato (nella forma lemmatica) riguardare (par. 4): iniziale (par. 1): pieni (par. 2): avventura (par. 2): arrivo (par. 2): risolvere (par. 3): industria leader (par. 3): sconvolgente (par. 4): ridurre (par. 4): schiera (par. 4): conseguenza (par. 5): pubblico (n.) (par. 5): lingua (par. 5): parola reperita nel testo investì (r. 24) ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ CHIAVI a. b. c. d. e. f. g. h. i. j. k. l. iniziale (par. 1): primigenio (r. 4) pieni (par. 2): brulicanti (r. 9), affollate (r. 8) avventura (par. 2): vicissitudini (r. 9) arrivo (par. 2): avvento (r. 15) risolvere (par. 3): far fronte a (r. 18) industria leader (par. 3): (grandi) colossi (r. 20) sconvolgente (par. 4): dirompente (r. 23) ridurre (par. 4): ridimensionando (r. 25) schiera (par. 4): moltitudine (r. 27) conseguenza (par. 5): ripercussioni (r. 31), accettabile anche problema (r. 31) pubblico (n.) (par. 5): bacino d’utenza (r. 33) lingua (par. 5): idiomi (r. 38) Nota: ai punti b) e j) si è in presenza di due risposte. Tuttavia, nell’esame la risposta corretta è sempre e solo una. 6 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Lingue e Letterature Straniere - Lingue e Letterature Straniere Moderne e Scienze della Comunicazione Materiali per recupero in presenza: TVI italiano SEZIONE B: MANIPOLAZIONE E SINTESI TESTUALE d. Il testo che segue è una sintesi del brano che ha appena letto. Completi il testo inserendo in ogni spazio la parola mancante. Faccia attenzione a mantenere sia lo stile che i contenuti conformi a quelli dell’originale. NON inserisca più di una parola per ogni spazio. Il testo tratta del passaggio dal muto al suono sincronizzato nell’arte cinematografica. Il cinema degli esordi nacque come spettacolo composto da una sequenza di immagini (1) _____________________ di suoni, ma realistiche al punto tale da porre in secondo piano l’assenza della componente sonora e, al contrario, da elevare quest’ultima (2) _____________________ tratto caratterizzante questa nuova arte. (3) _____________________, come emerge dalle testimonianze dell’epoca, il primo cinema non fu mai completamente muto, giacché gli spettacoli cinematografici erano inizialmente accompagnati da suoni ed addirittura da rumori. La sonorità rintracciabile nelle proiezioni delle prime pellicole consisteva da un lato nella musica suonata durante lo spettacolo, e dall’altro da una voce esterna avente il compito di spiegare le scene più dense dell’intreccio filmico. (4) _____________________ alla rumorosità, essa proveniva dal pubblico presente in sala, che partecipava attivamente alla visione del film, indirizzando commenti ai personaggi e alle loro vicende. Pertanto, in un mondo già a suo modo (5) _____________________ all’esistenza del suono, l’introduzione del parlato non (6) _____________________ un cambiamento improvviso e drastico, bensì comportò un passaggio lento e graduale, che divenne definitivo solo verso la fine del 1920 – a dieci anni dalla messa a punto della tecnica di (7) _____________________ tra suono e immagine – per la necessità di far fronte alla diminuzione del pubblico, registrata dal cinema in (8) _____________________ periodo. Un importante (9) _____________________ dell’affermazione del sonoro interessò la professione dell’attore, che fu sconvolta dal ruolo preminente assunto dal dialogo rispetto al gesto. Non riuscendo ad uniformarsi (10) _____________________ nuovo modo di recitare, molti attori del muto scomparvero nell’ (11) _____________________, per lasciare spazio ad una nuova ondata di divi parlanti. (12) _____________________ la diffusione del suono sincronizzato, si sollevò per la cinematografia un’ulteriore cruciale questione, rappresentata dalla lingua. (13) _____________________ il mercato americano mantenne un pubblico amplio, le altre case produttrici dovettero affrontare il problema della limitazione del pubblico dovuto alla non comprensione della lingua in cui la pellicola veniva (14) _____________________. In attesa di una soluzione definitiva, registi ed attori posero provvisoriamente rimedio a questo problema (15) _____________________ di svariati espedienti, quali la realizzazione di molteplici versioni dello stesso film in lingue diverse o l’adozione di più idiomi all’interno della medesima pellicola. 7 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Lingue e Letterature Straniere - Lingue e Letterature Straniere Moderne e Scienze della Comunicazione Materiali per recupero in presenza: TVI italiano CHIAVI Il testo tratta del passaggio dal muto al suono sincronizzato nell’arte cinematografica. Il cinema degli esordi nacque come spettacolo composto da una sequenza di immagini (1) prive (coerenza semantico-lessicale: la scelta della parola è legata alla comprensione del testo di partenza; inoltre, l’aggettivo ‘priva’ è flesso al genere femminile e al numero plurale per accordo col sostantivo ‘immagini’; la parola ‘senza’ non è accettabile a causa della presenza della preposizione ‘di’; gli aggettivi ‘sprovviste’ e ‘mancanti’ non sono accettabili) di suoni, ma realistiche al punto tale da porre in secondo piano l’assenza della componente sonora e, al contrario, da elevare quest’ultima (2) a (reggenza verbale: il verbo ‘elevare’ regge la preposizione ‘a’) tratto caratterizzante questa nuova arte. (3) Tuttavia/Ciononostante/Nondimeno/Ma (connessione logica: l’articolazione logica del testo di partenza conduce alla scelta di una congiunzione avversativa), come emerge dalle testimonianze dell’epoca, il primo cinema non fu mai completamente muto, giacché gli spettacoli cinematografici erano inizialmente accompagnati da suoni ed addirittura da rumori. La sonorità rintracciabile nelle proiezioni delle prime pellicole consisteva da un lato nella musica suonata durante lo spettacolo, e dall’altro da una voce esterna avente il compito di spiegare le scene più dense dell’intreccio filmico. (4) Quanto/Riguardo/Relativamente (locuzione avverbiale: formule fisse) alla rumorosità, essa proveniva dal pubblico presente in sala, che partecipava attivamente alla visione del film, indirizzando commenti ai personaggi e alle loro vicende. Pertanto, in un mondo già a suo modo (5) avvezzo/abituato/avviato (coerenza semantico-lessicale: ‘abituato’ è accettabile, ma è caratterizzato da un registro meno elevato rispetto ad ‘avvezzo’ ed ‘avviato’; inoltre, gli aggettivi sono flessi al genere maschile e al numero singolare per accordo con ‘mondo’) all’esistenza del suono, l’introduzione del parlato non (6) provocò/causò/determinò/costituì (coerenza semantico-lessicale: la scelta della parola è legata alla comprensione del testo di partenza; il verbo deve inoltre essere coniugato al passato remoto per concordanza temporale con i verbi ‘comportò’, ‘divenne’ e ‘costituì’ presenti nel periodo; il verbo ‘portò’ non è accettabile perché richiederebbe l’uso della preposizione ‘a’, anche ‘suscitò’ non “lega” per solidarietà semantica con ‘cambiamento’) un cambiamento improvviso e drastico, bensì comportò un passaggio lento e graduale, che divenne definitivo solo verso la fine del 1920 – a dieci anni dalla messa a punto della tecnica di (7) sincronizzazione (coerenza semantico-lessicale: la scelta della parola è legata alla comprensione del testo di partenza) tra suono e immagine – per la necessità di far fronte alla diminuzione del pubblico, registrata dal cinema in (8) tale/quel (rimando anaforico a tema già citato, ossia «la fine del 1920»; l’aggettivo ‘quel’ è accettabile, ma è caratterizzato da un registro meno formale rispetto a ‘tale’) periodo. Un importante (9) 8 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Lingue e Letterature Straniere - Lingue e Letterature Straniere Moderne e Scienze della Comunicazione Materiali per recupero in presenza: TVI italiano effetto/risvolto (coerenza semantico-lessicale: i sostantivi ‘ripercussione’ e ‘conseguenza’ non sono accettabili, poiché ‘un importante’ conduce alla scelta di un sostantivo di genere maschile in quanto non è apostrofato) dell’affermazione del sonoro interessò la professione dell’attore, che fu sconvolta dal ruolo preminente assunto dal dialogo rispetto al gesto. Non riuscendo ad uniformarsi (10) al (reggenza verbale: il verbo ‘uniformarsi’ regge la preposizione ‘a’) nuovo modo di recitare, molti attori del muto scomparvero nell’ (11) oblio/anonimato (coerenza semantico-lessicale; ‘ombra’ non è accettabile perché tende a ricorrere con i verbi ‘vivere’, ‘restare’, ‘lasciare’), per lasciare spazio ad una nuova ondata di divi parlanti. (12) Con (connessione logica: l’articolazione logica del testo di partenza conduce alla scelta della congiunzione ‘con’, che regge una proposizione subordinata temporale/causale implicita) la diffusione del suono sincronizzato, si sollevò per la cinematografia un’ulteriore cruciale questione, rappresentata dalla lingua. (13) Mentre (connessione logica: l’articolazione logica del testo di partenza conduce alla scelta di una congiunzione avversativa; questa proposizione non è di natura concessiva (‘benché’, ‘nonostante’, ‘sebbene’, …), poiché quest’ultima richiederebbe un verbo al modo congiuntivo) il mercato americano mantenne un pubblico amplio, le altre case produttrici dovettero affrontare il problema della limitazione del pubblico dovuto alla non comprensione della lingua in cui la pellicola veniva (14) girata/prodotta/realizzata (coerenza semantico-lessicale: la scelta della parola è legata alla comprensione del testo di partenza; ‘prodotta’, ‘realizzata’ sono accettabili; ‘registrata’ non è accettabile perché non è solidale con ‘pellicola’). In attesa di una soluzione definitiva, registi ed attori posero provvisoriamente rimedio a questo problema (15) servendosi/avvalendosi (coerenza semantico-lessicale + gestione della proposizione subordinata implicita: il testo conduce alla scelta (guidata dalla preposizione ‘di’) di un sinonimo stilisticamente più elevato del verbo ‘utilizzare’; verbi semanticamente appropriati come ‘adottare’ o ‘ricorrere’ devono essere esclusi a causa della reggenza verbale; inoltre, la struttura del periodo obbliga a ricorrere al modo indefinito gerundio, che sta alla base di una proposizione subordinata implicita retta dalla frase «registi ed attori posero provvisoriamente rimedio a questo problema») di svariati espedienti, quali la realizzazione di molteplici versioni dello stesso film in lingue diverse o l’adozione di più idiomi all’interno della medesima pellicola. 9