Il mio giardino

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Piante grasse
La scultura
Studio Editoriale Brillante X9
vivente
Un particolare fenomeno naturale trasforma il Marginatocereus
marginatus in uno spettacolare ventaglio ”crestato” che, con
poche e semplici cure, possiamo facilmente coltivare in vaso
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il mio giardino
Marginatocereus marginatus crestato
I
n natura questo cactus dal nome quasi impronunciabile, Marginatocereus
marginatus, cresce nei deserti messicani, dove si sviluppa in altezza, formando altissime colonne che raggiungono
anche i 5 metri. Ogni tanto, però, avviene
un fenomeno naturale spettacolare, non
replicabile artificialmente. Una pianta su
mille, infatti, presenta una modificazione della forma, detta “fasciazione”,
che fa piegare e accartocciare i suoi
fusti e le fa assumere un originale
aspetto a ventaglio. Questa particolarità ha, di fatto, creato una nuova
pianta: Marginatocereus marginatus crestato. Si tratta di una vera e
propria rarità degna dei collezionisti.
E, infatti, fino a qualche tempo fa, soltanto loro potevano permettersela, anche
per il costo esorbitante. Ma grazie ai vivai
specializzati, di recente è stato possibile
moltiplicarla e non è più un sogno trovarla
in vendita a un prezzo accessibile a tutti: per un esemplare radicato da almeno
un anno, potremmo spendere 10-15 euro.
Come coltivarla
Non richiede cure particolari ed è piuttosto
semplice farla crescere in piena forma. Naturalmente dobbiamo garantirle una grande
quantità di luce nell’arco della giornata (ma
evitiamo di esporla direttamente ai raggi
solari quando la portiamo fuori di casa)
e anche fare in modo che in inverno non
debba subire temperature inferiori ai 3 o
4 °C, le massime consentite per la sua sopravvivenza. Inoltre dobbiamo stare attenti
ai marciumi e prevenirli facendo due trattamenti all’anno con un fungicida sistemico.
Come moltiplicarlo
➊ Prendiamo un taglierino ben affilato e
tagliamo una “cresta” alla base.
➋
Se la talea presenta delle sbavature,
aggiustiamola tagliandone un altro pezzetto.
➌ Asciughiamo accuratamente la talea con
della normale carta assorbente.
➍ Facciamo lo stesso anche sulla ferita della
pianta madre. Disinfettiamo con un fungicida.
➍
➎ Lasciamo asciugare la talea per 15-20
giorni in una posizione ombreggiata.
➏
Prepariamo un terriccio piuttosto sabbioso
e ben drenato, aggiungendo della pomice.
➐ Invasiamo la talea in un terriccio
leggermente umido e facciamo i rabbocchi.
➑ Non annaffiamo finché non comincerà
a produrre le nuove radici.
➎
➊
➏
➋
➐
➌
➑
“Si chiama “fasciazione”
lo spettacolare fenomeno
naturale che le dà una forma
tanto particolare. Ce l’ha
solo una pianta su mille”
In primavera e nella tarda estate serviranno delle leggere concimazioni con prodotti
solubili a basso titolo di azoto. Per il resto,
come la maggior parte dei cactus, ha bisogno solo di moderate annaffiature, da sospendere nel tutto nei mesi invernali. Cresce
poco in altezza, intenta com’è a produrre le
“creste”. Al massimo diventerà alta 50-60
centimetri, ma già a 20 o 30 centimetri riuscirà ad affascinarci. Inoltre, è molto difficile che fiorisca, ma poco importa perché
i suoi fiori bianchi sono poco significativi.
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