nervi cranici - Dipartimento di Psicologia

Tronco encefalico
Proencefalo
Sviluppo del tronco encefalico
mesencefalo
rombencefalo
mesencefalo
ponte
bulbo
cervelletto
midollo
Tronco encefalico
Tronco Encefalico: visione esterna
VISIONE VENTRALE
VISIONE DORSALE
Organizzazione del tronco encefalo
•La sostanza grigia ha un’organizzazione meno uniforme
rispetto a quella del midollo. Si riconoscono nuclei specifici:
•Nuclei della formazione reticolare
•Nuclei dei nervi cranici
•Altri nuclei specifici
•I nervi che originano dai nuclei del tronco encefalico, hanno
una sede di emergenza meno regolare rispetto ai nervi spinali
vengono chiamati nervi cranici
•Il tronco dell’encefalo è attraversato da tutte le vie ascendenti e
discendenti che portano informazioni da o verso il cervello
(fanno parte della sostanza bianca del tronco encefalico)
Vie ascendenti
Vie discendenti
attraverso il
tronco
Mesencefalo
•La parte dorsale contiene la lamina quadrigemina (tetto) con i
collicoli superiori: funzioni visive (strati superficiali) e oculomozione
(struttura profonda). La struttura stratificata è importante per
l’integrazione multisensoriale
collicoli inferiori (udito)
•La porzione ventrale è detta tegmento e contiene il nucleo rosso
(controllo motorio) la sostanza nera (Parkinson) e fibre discendenti
•Grigio periacqueduttale: controllo afferenze dolorifiche
Ponte
• 90% delle fibre discendenti dalla corteccia fanno sinapsi nei
nuclei del ponte. Gran parte delle fibre vanno al cervelletto
controlaterale.
• Alcune fibre attraversano il ponte in senso longitudinale: sono le
vie cortico-spinali piramidali
•Posteriormente: quarto ventricolo
Bulbo
Contiene fibre ascendenti dei fascicoli gracile e cuneato con i
relativi nuclei. Queste fibre decussano formando
il lemnisco mediale (sensibilità tattile-propriocettiva)
Altre fibre ascendenti sono quelle del fascio spino-talamico
(sensibilità termo-dolorifica) che non si fermano qui.
Qui sono presenti anche le piramidi bulbari formate dalle vie
discendenti che si incrociano nella decussazione delle piramidi
La formazione reticolare
É un sistema diffuso di cellule disposto
longitudinalmente nel
bulbo, ponte e mesencefalo.
Queste cellule sono riccamente
interconnesse (rappresentano un sistema
concettualmente simile a quello degli
interneuroni della zona intermedia del
midollo).
Molti neuroni hanno lunghe connessioni
longitudinali (simili a quelle dei neuroni
del sistema propriospinale del midollo).
Poi proiezioni discendenti al midollo e
ascendenti alla corteccia
La formazione reticolare
Riceve vaste afferenze dalle vie
sensoriali e dalla corteccia
modula le afferenze periferiche,
l’ attivazione motoria di origine midollare,
lo stato di veglia e di coscienza,
attraverso il talamo e la corteccia
La stimolazione diretta della FR può produrre
uno stato di attivazione generalizzato
La formazione reticolare
Sono distinguibili alcuni nuclei:
Nuclei del rafe (ponte e bulbo) contengono
neuroni serotoninergici e hanno funzioni
modulatorie sulla corteccia (stato di veglia) e
sulle afferenze sensitive nel corno posteriore
della sostanza grigia del midollo (analgesia).
locus coeruleus (mesencefalo) questo
contiene noradrenalina e ha funzioni di
eccitazione diffusa su talamo e corteccia,
oltre che sulle cellule delle corna ventrali del
midollo
I nervi cranici
Composizione dei nervi cranici
Da Kandel-Schwartz 1988
Organizzazione generale dei nervi cranici
Somatiche
(della faccia)
Faccia
Mucosa orale
Udito
Vestibolari
Afferente viscerale
Afferente somatica
Efferente somatica
Efferente viscerale
Efferente somatica
Afferente somatica
Afferente viscerale
Efferente viscerale
Viscerali
(organi interni)
Muscolatura liscia viscerale
Vasi
Ghiandole
Organi interni
Bottoni gustativi
Muscoli extraoculari
Lingua
Muscoli mimici della faccia
Muscoli Masticatori
Muscoli del collo
Si distinguono
colonne:
motrici
somatiche e
viscerali: più
mediali;
sensoriali
viscerali e
somatiche: più
laterali
I nervi cranici
Possono avere componenti sensitive, motorie o essere misti
Nervo olfattivo I
Origine dalla
alla base dei
lobi frontali
Nervo ottico II
Conduce impulsi luminosi provenienti dalla retina
Nervi oculomotori III, IV, VI
Origine tra
mesencefalo e ponte
Controllo dei movimenti
oculari
Fibre parasimpatiche
dal n. Edinger-Wesphal
controllano la pupilla e
il cristallino
Nervo trigemino V
Origine tra
Mesencefalo, ponte e bulbo
(n. sensitivo del V)
Sensibilitá della faccia,
seni paranasali, denti
Motilitá dei muscoli
masticatori
Nervo faciale VII
Origine nel ponte-bulbo (la parte sensitiva, insieme a IX e X forma il n. del
tratto solitario)
Sensibilitá dei 2 terzi anteriori lingua, ghiandole salivari e lacrimali
Motilitá muscoli pellicciai della faccia
Nervo vestibolo-cocleare VIII
Nuclei nel ponte
Sensibilitá acustica e
vestibolare (equilibrio)
Nervo glosso-faringeo IX
Origine nel ponte-bulbo
Include n. solitario (sensibilitá
viscerale) e n. ambiguo
(motore)
Sensibilitá gustativa e somatica
del terzo posteriore della lingua,
faringe, orecchio medio
Motilitá: faringe
Nervo vago X
Origine nel ponte-bulbo
dal n. tratto solitario
(sensibilitá viscerale) e
n. Ambiguo (motore)
Visceroeffettore (motorio)
e
sensitivo viscerale
XI= accessorio
XII= ipoglosso