Parrocchia “S. Maria Immacolata”
Chiesa della B. V. Maria del Rosario-Accaria
Introduzione
Segno di croce per iniziare la preghiera
Nel nome del Padre….
Tutti: Amen
Lettore1: Per raggiungere il Regno dei cieli occorre camminare sulla via
dell’amore e dell’obbedienza a Dio Padre, questo ci insegna Gesù con la Sua
Vita, con la Sua Via Crucis. Ripercorriamo questa Via di amore e di
obbedienza, meditando sugli ultimi momenti dolorosissimi, ma traboccanti
d’amore per la salvezza di tutti gli uomini, della vita terrena di Gesù, per
imparare anche a vivere la nostra esistenza terrena come un cammino di
obbedienza e di amore per la salvezza. Difatti, come veri discepoli di Gesù,
siamo chiamati a vivere dello stesso amore con cui Gesù ha Amato e Ama. E
Ama chi dona, chi si dona. Ama chi dona vita agli altri: vita per il corpo (opere
di misericordia corporali), vita per lo spirito (opere di misericordia spirituali),
vita per l’anima (grazia di Dio).
Canto
PRIMA STAZIONE
GESÙ CONDANNATO A MORTE
Lettore1: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Dal Vangelo di Luca
In quel tempo si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i sommi
sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al sinedrio e gli dissero: «Se
tu sei il Cristo, diccelo». Gesù rispose: «Anche se ve lo dico, non mi
crederete; se vi interrogo, non mi risponderete. Ma da questo momento
starà il Figlio dell`uomo seduto alla destra della potenza di Dio». Allora
tutti esclamarono: «Tu dunque sei il Figlio di Dio?». Ed egli disse loro:
«Lo dite voi stessi: io lo sono». Risposero: «Che bisogno abbiamo
ancora di testimonianza? L`abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca»(Lc
22, 66-71).
(Si fa una brevissima pausa di silenzio)
Lettore1: Il giudizio, un’arma che ferisce a morte una persona
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Siamo spesso tentati di giudicare gli altri e il loro comportamento. Ogni volta
che, in modo affrettato e superficiale, giudichiamo o condanniamo il nostro
prossimo, risuona ancora il grido: “Sia crocifisso!”.
Il giudizio temerario e tempestivo è un’arma che può fare molto male: può
ferire a morte una persona, e questa è una grave mancanza di carità.
Bisogna approfondire le situazioni prima di giudicarle, poiché non si sa che
cosa stia alla base di un atteggiamento, di una presa di posizione, di una
scelta di vita.
Canto
«Gesù condannato a morte mi chiedo perché, Gesù condannato a ,morte
mi chiedo perché.
Gesù tu che sei l’Agnello l’ Agnello di Dio, Gesù condannato a morte
perché».
SECONDA STAZIONE
GESÙ È CARICATO DEL PESANTE LEGNO DELLA CROCE.
Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Dal Vangelo di Giovanni
«I soldati presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del
Cranio, detto in ebraico Gòlgota»(Gv 19, 16-17)
(Si fa una brevissima pausa di silenzio)
Lettore 1: La croce conduce al regno, porta alla vita
La croce, strumento di ignominia e di supplizio, segno del duro cammino verso
la redenzione, Gesù l'ha portata per noi, per darci l'esempio, per spianarci la
via. "Chi vuol venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi
segua".
La nostra croce è l'obbedienza a Dio, il rinnegamento della nostra volontà, dei
nostri pensieri terreni, orientati al peccato e alla malvagità, della nostra
superbia e concupiscenza. Il cammino diviene sofferenza, abnegazione,
sacrificio, ma conduce al regno, porta alla vita.
Canto
« Gesù caricato della croce, Gesù caricato adesso va, la via che finisce
sopra il Golgota è cominciata già. Gesù caricato della croce, la gente si
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volge verso lui, sta lì incuriosita per vederlo, noi sentiamo la sua voce
nell’anima»,
TERZA STAZIONE
GESÙ CADE LA PRIMA VOLTA SOTTO LA CROCE
Lettore1: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Dalla Prima lettera di S. Pietro Apostolo
«Cristo patì per voi,lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme: Egli
non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca, oltraggiato non
rispondeva con oltraggi, e soffrendo non minacciava vendetta, ma rimetteva
la sua causa a colui che giudica con giustizia. Egli portò i nostri peccati nel
suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato,
vivessimo per la giustizia; dalle sue piaghe siete stati guariti »(1Pt 2, 21-25).
(Si fa una brevissima pausa di silenzio)
Lettore 1: La forza dell’amore: l’amore è invincibile solo se chiede forza con la
preghiera
Il legno è pesante, nessuno aiuta, le forze vengono meno. Non è facile
raggiungere il Golgota. Gesù cade e su di Lui tutto il peso di quel legno. La
redenzione costa, ogni forza, ogni respiro deve essere impiegato, ogni
energia bisogna che venga adoperata, nessuna deve essere sciupata,
altrimenti si rischia di terminare a metà percorso.
È grande insegnamento per noi l'agire del Signore. Noi invece sprechiamo
energie, consumiamo il tempo inutilmente, sciupiamo tanta grazia di Dio
invano.
Le nostre forze vengono meno e siamo affaticati e stanchi non a causa del
nostro lavoro spirituale, perché collaboriamo con Cristo alla redenzione del
mondo, bensì perché corriamo dietro il peccato e la ricerca della nostra gloria,
perché rincorriamo l'effimero e il niente.
Canto
«Gesù cade la prima volta nella polvere cade giù, Gesù cade la prima
volta giù. Sotto il legno di quella croce col suo peso lui cade giù,
schiacciato sopra le pietre »,
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QUARTA STAZIONE
GESÙ INCONTRA LA SUA AFFLITTISSIMA MADRE
Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Dal Vangelo di Luca
«Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: “Egli è qui per la
rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché
siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà
l`anima”»(Lc 2,32).
(Si fa una brevissima pausa di silenzio)
Lettore3: L’amore di Madre
È l'incontro del dolore, ma anche della fede che salva e redime. Per Cristo
Gesù l'amore e la sofferenza di sua Madre diviene per Lui forza e coraggio,
ma anche più grande sofferenza e passione spirituale più intensa.
Per la salvezza del mondo tutto deve essere sacrificato, il Figlio sacrifica
l'amore per la Madre e la Madre quello per il Figlio. Dio, solo Lui, deve essere
amato, con tutto il cuore, con tutto il corpo, con tutta la mente, con ogni
affetto.
L'incontro di Cristo e della Madre sulla via dolorosa deve insegnarci la
purezza del nostro dono e della nostra offerta; deve spronarci a non tirarci
mai indietro, nel nostro impegno di dare a Dio il cuore ed il corpo, l'anima e lo
spirito.
Canto
« Gesù incontra Maria lungo la dolorosa via. Gesù incontra Maria lungo
la sua via »,
QUINTA STAZIONE
GESÙ AIUTATO DAL CIRENEO A PORTARE LA CROCE
Lettore1: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Lettore2: Dal Vangelo di Matteo
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«Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo
costrinsero a prender su la croce di Lui»(Mt 27,32).
(Si fa una brevissima pausa di silenzio)
Lettore 1: La consolazione umana
La croce diviene pesante, le forze quasi assenti. Perché si possa raggiungere
il Golgota esse non sono più sufficienti, occorre provvedere. La solitudine di
Cristo è grande, nessuno si prende cura del suo dolore. Alla mancanza di
amore supplisce però la costrizione: un uomo di Cirene è costretto a portare
la croce del Signore.
Il Cireneo gli dà un attimo di sollievo nel corpo, gli consente di riprendere le
forze per continuare la sua passione e la sua ascesa verso la morte. Spesso
siamo costretti ad aiutare gli altri. Che la passione del Signore ci insegni il
valore della nostra donazione per il sollievo spirituale e corporale dei nostri
fratelli. Ci aiuti Cristo Gesù a vedere Lui in chi soffre.
Canto
« Gesù aiutato dal Cireneo un passante della contrada. Gesù aiutato dal
Cireneo un uomo della strada. Gesù aiutato dal Cireneo non conosceva
la sua voce. Gesù aiutato dal Cireneo che ora conosce la sua croce.
Cireneo uno come tanti di questa valle, Cireneo con la croce sulle
spalle. Cireneo ma quella croce che porti tu, Cireneo ci porterà lassù»,
SESTA STAZIONE
GESÙ ASCIUGATO DALLA VERONICA
Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Dal Libro del profeta Isaia
«Tanto era sfigurato per essere d`uomo il suo aspetto e diversa la sua
forma da quella dei figli dell`uomo. Non ha apparenza né bellezza per
attirare i nostri sguardi, non splendore per provare in lui diletto.
Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il
patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e
non ne avevamo alcuna stima» (Is 52, 14;53, 2-4).
(Si fa una brevissima pausa di silenzio)
Lettore1: Ancora un gesto di pietà e di commiserazione. Una donna ha
compassione di Lui, vuole asciugare il volto di Cristo dal sangue e dal sudore.
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Gli si avvicina e su quel pezzo di panno le si imprime il volto sofferente del
Signore.
Con un prodigio il Signore ringrazia la sua benefattrice, con un segno le
dimostra la sua riconoscenza.
Imitiamo la Veronica, asciughiamo il dolore del Signore nel suo Corpo Mistico,
la Chiesa sofferente dei cristiani sofferenti nel corpo e nello spirito.
Come ? Lenendo ogni piaga spirituale e corporale, come fece il buon
Samaritano. Egli ha amato e ha soccorso, ha avuto compassione e pietà e
per questo si prese cura del malcapitato e lo aiutò a guarire, a risollevarsi.
Che la Veronica ispiri nel nostro cuore gesti simile al suo e a quelli del buon
Samaritano, la passione di Cristo ne ha di bisogno.
Canto
«Gesù seguito dalla Veronica, lei deterge quel viso di dolore. Gesù
seguito dalla Veronica che non pensa a nient’altro che a giungere da
lui»,
SETTIMA STAZIONE
GESÙ CADE LA SECONDA VOLTA SOTTO LA CROCE
Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Dal libro del profeta Isaia
«Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi
lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato.Egli è stato trafitto per i
nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità»(Is 53, 4-5).
(Si fa una brevissima pausa di silenzio)
Lettore 1: la perseveranza nell’amore
Ancora una volta Gesù soccombe. La passione diventa sempre più forte, le
forze si indeboliscono. La croce diviene strumento di grande sofferenza. Ma
bisogna bere tutto il calice, fino in fondo. L'opera bisogna compierla fino alla
consumazione totale.
La Via dolorosa di Cristo deve insegnarci a lottare, a combattere il male
anche a costo della vita, come Cristo, che lottò il male e lo vinse, ma a prezzo
di ogni sua energia spirituale, fisica, morale.
Canto
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« Gesù cade la seconda volta nella via. Gesù cade la seconda volta nella
via »,
OTTAVA STAZIONE
GESÙ CONSOLA LE DONNE DI GERUSALEMME
Lettore1: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Dal vangelo secondo Luca (23, 26-29)
Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e
facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse:”Figlie
di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui
vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che
non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato”.
(Si fa una brevissima pausa di silenzio )
Lettore 1: Il pianto di donna
Alcune donne di Gerusalemme piangono sulla sorte di Cristo.
Ma Cristo Gesù non vuole che si pianga su di Lui; Lui è il giusto, Egli non
soffre per se stesso, ma per noi, quindi non ha bisogno di commiserazione e
di compassione, ha bisogno che ognuno di noi riconosca i suoi peccati e si
converta, prendendo anche noi la nostra croce per portarla assieme a Lui.
Anche a noi, che questa sera meditiamo la Sua passione, Egli dice di non
piangere su di Lui, ma su di noi, sui nostri peccati, sulle nostre colpe e
misfatti. La sua passione sono i nostri peccati. Se vogliamo piangere su di
Lui, dobbiamo piangere su di noi, solo così avremo compreso la sua passione
e lo avremo aiutato nel suo dolore e nella sua sofferenza.
Canto
« Gesù consola le pie donne che piangono sopra di lui. Gesù consola
le pie donne come lui soltanto può fare »,
NONA STAZIONE
GESÙ CADE LA TERZA VOLTA SOTTO LA CROCE
Lettore1: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
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Dal libro delle Lamentazioni
«Il loro giogo è sul mio collo ed ha fiaccato la mia forza; il Signore mi ha
messo nelle loro mani, non posso rialzarmi» (Lam 1,14)
(Si fa una brevissima pausa di silenzio)
Lettore 1: Il peso del peccato
È stato il peso dei peccati dell’umanità che hanno fatto cadere Gesù lungo la
via che lo portava al Calvario. Oggi, il peccato fa cadere anche noi, ci opprime
e indurisce il nostro cuore. Si pensi alla passione di Cristo e al suo dolore
allora si avrà il vero significato del peccato. Esso ha la forza si schiacciare al
suolo il Figlio di Dio, l'Unigenito del Padre. Dio è quasi annientato nella sua
umanità. Tanto è il potere del peccato dell'uomo.
Il peccato, in concreto, è voltare le spalle all’amore di Dio; è rottura della
comunione con Lui perché è mancanza di fede, di speranza e di carità; di
conseguenza, si rompe anche l’armonia con i fratelli.
Il peccato ci rende pessimisti, facendoci credere che Dio ci ha abbandonati,
mentre siamo noi che abbiamo abbandonato Lui. Per poterci rialzare occorre
l’aiuto di Dio; affinché il nostro cuore di pietra si trasformi in cuore di carne
dobbiamo confidare nella sua infinita misericordia: non vi è peccato, infatti,
che non possa essere cancellato dal suo amore.
Canto
« Gesù cadi la terza volta, questa via non finisce mai! La distanza non è
più molta, manca poco e tu arriverai »,
DECIMA STAZIONE
GESÙ SPOGLIATO DELLE SUE VESTI
Lettore1: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Dal Vangelo di Giovanni
«I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne
fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica
era senza cuciture, tessuta tutta d`un pezzo da cima a fondo. Perciò
dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca. Così si
adempiva la Scrittura:
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Si son divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica han gettato la
sorte. E i soldati fecero proprio così»(Gv 19, 23-24).
(Si fa una brevissima pausa di silenzio)
Lettore 1: La veste della dignità
Siamo al Calvario, Cristo viene spogliato della sua tunica sulla quale i soldati
gettano la sorte.
Egli si lascia liberare da tutto ciò che appartiene a questa terra: abiti, ma
anche ogni segno di diritto, anche quello dell'onore e del rispetto.
Se il tuo nemico ti chiede la tunica, tu dagli anche il mantello. E Cristo visse
questa parola, diede tutto al suo nemico, a quell'uomo che volendo essere e
rimanere solo uomo, senza Dio e senza i fratelli, aveva deciso di disfarsi di
Colui che era venuto sulla terra per ricordargli che ha un Padre nel cielo da
amare e dei fratelli sulla terra da servire.
Canto
« Gesù è spogliato delle vesti e il mondo non lo guarda più, La sua
vergogna avvera le Scritture: l’uomo dei dolori è Lui »,
UNDECIMA STAZIONE
GESÙ INCHIODATO SULLA CROCE
Lettore1: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Dal Vangelo di Matteo
«Insieme con lui furono crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a
sinistra. E quelli che passavano di là lo insultavano scuotendo il capo e
dicendo: «Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te
stesso! Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!». Anche i sommi
sacerdoti con gli scribi e gli anziani lo schernivano: «Ha salvato gli altri,
non può salvare se stesso. E` il re d`Israele, scenda ora dalla croce e gli
crederemo. Ha confidato in Dio; lo liberi lui ora, se gli vuol bene. Ha detto
infatti: Sono Figlio di Dio!». Anche i ladroni crocifissi con lui lo
oltraggiavano allo stesso modo»(Mt 27, 38-44).
(Si fa una brevissima pausa di silenzio)
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Lettore 1: Il dono della vita per la vita
Ormai la passione sta per concludersi. Se prima si è lasciato spogliare e
consegnare tutto alla terra, ora egli, lasciandosi inchiodare, vuole darci quello
che ancora gli appartiene il suo sangue, vuole versarlo per la Nuova ed
Eterna Alleanza.
Ma occorre berlo convertiti profondamente al Suo Vangelo.
Grande è stato il dono di Cristo, ci diede quello che ancora gli rimaneva: la
sua vita, tutta la sua vita.
Canto
« Gesù inchiodato in croce le mani si aprono ai chiodi, dolore che
s’innalza sopra il Golgota. Gesù inchiodato in croce sta lì innalzato sul
legno, a gente lo guarda sospeso tra cielo e terra ».
DODICESIMA STAZIONE
GESÙ MUORE IN CROCE
Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Dal vangelo secondo Luca (23, 44-46)
Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra
fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù
gridando a gran voce disse:” Padre nelle tue mani consegno il mio spirito”.
Detto questo Spirò.
Lettore 1: La fede vince la morte
È necessario guardare con fede la morte in croce di Cristo. Guardare con
fede la morte di croce di Gesù significa voler abbracciare ogni croce, tutte le
croci, vivendole ed offrendole con l'aiuto del cielo per la salvezza nostra e del
mondo.
Ma è anche necessario precisare che non ci sarà mai una nostra croce che
possa essere simile alla Sua, perché la nostra è solo il frutto del peccato che
abbiamo commesso, quindi ci appartiene, la Sua invece è solo frutto del Suo
immenso amore e della Sua divina carità in nostro favore.
Contemplare la Sua croce è abbracciare la nostra fino in fondo, fino alla fine.
Canto
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« È questa la tua ora Figlio di Dio, la vita tu darai per ogni uomo.
Prendete e mangiatene tutti, questo è il mio corpo dato per voi. Prendete
e bevetene tutti, questo è il mio sangue sparso per voi ».
TREDICESIMA STAZIONE
GESÙ DEPOSTO DALLA CROCE E' MESSO IN BRACCIO DELLA SUA
AFFLITTISSIMA MADRE
Lettore1: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Dal Vangelo di Giovanni
Dopo questi fatti, Giuseppe d`Arimatèa, che era discepolo di Gesù, ma di
nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù.
Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù»(Gv 19, 36-38).
(Si fa una brevissima pausa di silenzio)
Lettore1: La passione di Cristo diviene passione e sofferenza di Maria. Diviene
anche momento di grandissima fede per la Madre della Redenzione. Ella che
aveva vissuto tutta la missione del Figlio sapeva che non tutto era finito, ma in
quell'istante tutto sembrava essere finito.
Veramente il Signore prova la nostra fede nel crogiuolo, vuole togliere da
essa ogni impurità: a Dio si crede nella morte, oltre la morte, prima della
stessa vita ed in ogni suo istante, dove umanamente tutto sembra finito e non
c'è più alcun posto per la speranza. Chi cammina con Dio deve credere contro ogni speranza.
Canto
« Gesù deposto dalla croce tra le braccia della Madre desolata, tra le
braccia della donna che sa tutto di lui, che stringe un Dio morto per
amore »,
QUATTORDICESIMA STAZIONE
GESÙ DEPOSTO NEL SEPOLCRO
Lettore1: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
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Dal Vangelo di Giovanni
«Vi andò anche Nicodèmo, quello che in precedenza era andato da lui di
notte, e portò una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre. Essi presero
allora il corpo di Gesù, e lo avvolsero in bende insieme con oli aromatici,
com`è usanza seppellire per i Giudei. Ora, nel luogo dove era stato crocifisso,
vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era
stato ancora deposto. Là dunque deposero Gesù, a motivo della
preparazione dei Giudei, poiché quel sepolcro era vicino»(Gv 19, 39-42).
(Si fa una brevissima pausa di silenzio)
Lettore1: Il Silenzio della vita
Tutto è finito, grida il mondo del peccato. Abbiamo vinto. Ormai non potrà più
parlare, né gridare sulle piazze della Palestina le nostre trasgressioni della
legge e i nostri adattamenti della legge e dei profeti.
Ma c'è un dubbio. Egli ha detto più volte che sarebbe risorto. Non facciamo
che i suoi discepoli ne combinino qualcuna, che cioè rubino il corpo e poi
dicano che è risorto dai morti. Perché questo non avvenga, mettiamo delle
guardie che controllino ogni movimento di quei seguaci che ancora
potrebbero avere fiducia nell'inaudito.
Ma il Signore ormai è solo spirito e vita, egli non soggiace più alla legge
naturale della vita. Egli rompe i sigilli, fa rotolare la pietra come segno di ciò
che è avvenuto all'interno del sepolcro, nel quale egli andò a riprendersi il suo
corpo, trasformato dalla potenza dell'altissimo e reso tutto spirituale,
incorruttibile, immortale, glorioso. Avrebbe potuto uscire con la grossa pietra e
con i sigilli intatti, non lo ha fatto per lasciare il segno storico della sua
risurrezione. Ma Cristo ora è vivo, è con noi, fino alla consumazione dei
secoli, la sua morte è la nostra vita ed il suo sepolcro la nostra risurrezione,
purché nella fede accogliamo il suo dono e lo viviamo con lui, in obbedienza
al Padre celeste.
Canto
« Gesù adesso è nel sepolcro nascosto nella terra Lui, Gesù adesso è
nel sepolcro »,
Conclusione
Preghiamo: Signore Gesù, Via, Verità e Vita, Eterna Sapienza Increata che
hai reso visibile nella consumazione della tua vita l’amore di Dio Padre per
ogni uomo, insegnandoci anche che con lo stesso amore dobbiamo amarci gli
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uni gli altri; aiutaci, o Divino Redentore, a vivere ogni giorno di questo amore;
aiutaci ad amare la croce e a portarla fino alla consumazione dei nostri giorni;
aiutaci a divenire in Te una sola vita, un solo presente, una sola missione un
solo futuro. E anche a Te, Maria Santissima, Madre della Redenzione,
rivolgiamo la nostra preghiera per impetrare da Te la grazia per compiere
sempre la volontà del Padre nostro; aiutaci nella missione che ci hai affidato,
fa che il nostro cuore ami e viva il Vangelo di Tuo Figlio Gesù e nostro
Signore che il mondo ha dimenticato.
( Si prega con la preghiera o Maria tu che stavi sotto la croce di tuo Figlio…, poi si dicono
tre gloria al Padre e si chiude con il segno della croce e, mentre si canta, si consegnano le
stazioni secondo quanto previsto precedentemente ).
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