Tecnica della sicurezza Soluzioni pneumatiche ed elettriche

Tecnica della sicurezza
Soluzioni pneumatiche ed elettriche
STR STR
SLS
v
0
t
t
0
t
t
t
t
0
tt
t
0
t
v
0
t
0
t
SS2
SSR SSR
v
s
0
t
0
t
SLP
SLS
v
s
v
s
0
v
t
SOS
SS2 SOS
SS1 STO
t
vs
SBC
v
s
v
s
SSR
SLP
v
M
s
0
0
SS2 SOS
SDI
SS1 STO
v
s
0
SLP
SDI
v
s
v
s
0
STO
v
M
v
M
s
t
t
SBC
t
Panoramica delle misure tecniche di protezione
Input
Logic
Input
Logic
Arresto
d’emergenza
Comando
bimanuale
Dispositivi mobili
di protezione:
portelli di sicurezza
Pedane sensibili
• Cablaggio
• Logica pneumatica sicura
• Relè di sicurezza
• PLC
Posizione di
riposo, spento
Barriere
fotoelettriche
Messa a punto
e manutenzione
Laser scanner
Tasto di consenso
OFF
Selettore di
modi operativi
Sistemi
di telecamere
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
2
Esercizio normale
Esercizio
di emergenza
Output
Output
Elettrica
Pneumatica
SLS
Riduzione della
velocità
Safely Limited
Speed (SLS)
v
0
t
Riduzione di
pressione
e potenza
STO
Scarico
Safe Torque Off
(STO)
v
0
t
SDI
Inversione
di un movimento
Arresto,
mantenimento
e bloccaggio
Safe Direction
(SDI)
v
s
0
v
s
0
t
SS1 STO
Safe
Stop 1 (SS1)
t
SS2 SOS
Safe Stop 2
(SS2)
v
s
0
Arresto,
mantenimento
e bloccaggio
t
SOS
v
s
t
0
SLP
Safe
Operating Stop
(SOS)
Safely Limited
Position (SLP)
s
t
Protezione
da avvio
accidentale
Questi simboli compariranno spesso nelle prossime pagine.
Rimandano in modo rapido e chiaro alla funzione di sicurezza pertinente.
3
Il vostro partner per la sicurezza
Per Festo la qualità può avere diversi aspetti: l’uso sicuro delle macchine
è uno di questi. Ecco perché la nostra tecnica di automazione è orientata
alla sicurezza. La nostra tecnologia garantisce la massima sicurezza sul
posto di lavoro.
Questo manuale è concepito
come una guida alle questioni
chiave della progettazione
pneumatica ed elettrica orientata
alla sicurezza:
• Perché usare la pneumatica
orientata alla sicurezza?
• Come posso individuare i rischi
a cui è esposto un operatore o
un utente durante l’uso di un
impianto o di una macchina?
• Quali sono le norme e le
direttive applicabili?
• Quali sono le misure di
sicurezza che ne derivano?
• Quali sono le misure di
sicurezza più comuni?
In breve:
nella prima parte del manuale
vengono presentate le basi
normative. Nella seconda parte
del manuale sono riportati
esempi di schemi delle funzioni
di sicurezza più comuni
riguardo agli attuatori
pneumatici ed elettrici e le
Indice:
Introduzione....................................................................................... 5
Direttive e norme................................................................................ 5
Funzioni di sicurezza con prodotti e soluzioni................................... 27
• Pneumatica.......................................................................... 27
• Servopneumatica................................................................. 55
• Tecnologia elettrica.............................................................. 60
• Esempi applicativi e di programmazione.............................. 68
Formazione e consulenza.................................................................. 70
4
relative combinazioni di prodotti
Festo, utilizzabili per assolvere a
diverse funzioni di sicurezza.
Per esigenze più specifiche,
i nostri specialisti in tutto il
mondo saranno lieti di assistervi.
Ridurre i rischi, pensare alla prevenzione
Le macchine devono essere costruite in modo tale da proteggere dai pericoli
persone, animali, cose e ambiente. L’obiettivo è prevenire danni fisici di
qualsiasi tipo. L’uso della tecnologia pneumatica ed elettrica Festo orientata
alla sicurezza consente di applicare misure conformi alla Direttiva Macchine CE.
In questo modo, per esempio,
è possibile prevenire in modo
affidabile collisioni o avviamenti
accidentali dopo uno stop di
emergenza. Al contempo, l’uso
della pneumatica orientata alla
sicurezza riduce di conseguenza
anche il rischio della
responsabilità.
La Direttiva Macchine CE prevede
l’analisi dei pericoli e la
valutazione del rischio delle
macchine. Gli obiettivi di
sicurezza derivano e sono definiti
da questa direttiva. Questi
obiettivi si raggiungono tramite
diverse funzioni di sicurezza.
Le soluzioni Festo orientate alla
sicurezza, in forma di
• componenti
• circuiti
• progettazione
permettono di raggiungere
facilmente gli obiettivi di
sicurezza. Il funzionamento
sicuro delle macchine deve
essere possibile su tutti i modelli
e a ogni fase del loro ciclo di vita.
Le soluzioni Festo orientate alla
sicurezza offrono proposte per
• esercizio
• automatico / manuale
• messa in funzione
• situazioni di pericolo e funzioni
d’emergenza, come l’arresto
sicuro e lo scarico sicuro
• riavvio -> protezione da avvio
accidentale
• riparazione / manutenzione
Oltre a questo, i guasti che si
presentano a seconda del loro
potenziale di pericolo, non
devono pregiudicare le funzioni
di sicurezza.
Semplice ma sicuro
In linea di massima, più semplici
sono le soluzioni adottabili,
migliori sono i risultati
conseguibili. La complessità
della tecnica della sicurezza sta
piuttosto nella molteplicità delle
combinazioni e nel cambiamento
delle condizioni.
Di conseguenza, parrebbe
impossibile realizzare
un’applicazione standard di
tecnica della sicurezza.
In considerazione della vastità
delle possibili applicazioni e
indipendentemente dal loro
utilizzo, è consigliabile
considerare gli attuatori Festo
nell’ambito della valutazione dei
rischi di ciascuna macchina in cui
sono installati.
5
Condizioni quadro per la tecnica della sicurezza
In tutto il mondo sono previste condizioni quadro per la sicurezza nella
costruzione e nell’uso dei macchinari. Pressoché tutte le leggi prevedono
una valutazione del rischio che copra ogni pericolo e che implichi misure
atte a ridurre il rischio stesso.
Leggi ad es. Direttiva Macchine UE
MD 2006/42/CE
Obiettivo: macchine sicure
Obiettivo: processo
standardizzato + “checklist”
Valutazione del rischio
Analisi rischio - Valutazione rischio Riduzione del rischio
Misure di progettazione
Misure tecniche
Informazioni per l’utente
Funzione di sicurezza
6
EN ISO 13849-1
Logic
Output
IEC 61508/61511/62061
Obiettivo: valutazione delle
misure techiche di protezione
Soluzioni Festo
Festo Didactic: Formazione e Consulenza
Input
Obiettivo: riduzione del rischio
Valutazione:
PL ≥ PLr SIL ≥ SILr
Obiettivo: valutazione per
determinare se la riduzione
del rischio è sufficiente
Requisiti di base per la sicurezza nella produzione industriale
Con la nascita del mercato unico europeo sono state unificate anche le direttive
per la costruzione delle macchine e dei mezzi meccanici destinati alla
produzione industriale.
Libera circolazione delle merci in Europa
Art. 95 del Trattato CE
(libera circolazione delle merci)
Art. 137 del Trattato CE
(sicurezza sul lavoro)
per esempio macchine
Direttiva quadro
“Salute e sicurezza” 89/391/ CEE
Bassa tensione
Direttiva
2006/95/CE
Direttiva Macchine
2006/42/CE
Norme europee armonizzate
Direttiva particolare
“Uso delle attrezzature
da lavoro” 86/655/CEE
Disposizioni nazionali
Responsabilità
Produttori
Le direttive sono equiparabili a
leggi. La costruzione delle
macchine è disciplinata dalla
Direttiva Macchine. L’obiettivo
primario della Direttiva Macchine
è stabilire i requisiti di base per
la salute e la sicurezza in fatto di
progettazione e costruzione delle
Utilizzatori
macchine. Il marchio CE indica
che una macchina è conforme
alla Direttiva Macchine CE.
L’applicazione delle norme
armonizzate consente di
ottemperare alla Direttiva
Macchine. Le norme armonizzate
sono elencate sulla Gazzetta
Ufficiale dell’Unione Europea.
L’applicazione delle norme
armonizzate genera una
“presunzione di conformità”, che
tutela utilizzatori e produttori sul
piano della responsabilità
giuridica.
7
Le norme alla base della progettazione delle funzioni di comando
Le norme armonizzate relative alla sicurezza delle macchine
servono a ridurre i rischi legati alla sicurezza a un livello minimo
accettabile ai sensi della Direttiva Macchine.
Progettazione e valutazione del rischio delle macchine
EN ISO 12100
Sicurezza delle macchine
Principi generali di progettazione
Aspetti relativi alla sicurezza elettrica
EN 60204-1
Sicurezza delle macchine
Equipaggiamento elettrico delle macchine
Parte 1: requisiti generali
Esigenze funzionali e di sicurezza per sistemi
di controllo relativi alla sicurezza
Progettazione e realizzazione di comandi relativi alla sicurezza
EN 62061
Sicurezza delle macchine
Sicurezza funzionale dei sistemi di comando elettrici, elettronici e di controllo programmabili relativi alla sicurezza
Architettura a scelta
Livello d’integrità della sicurezza (SIL)
SIL 1, SIL 2, SIL 3
EN ISO 13849-1
Sicurezza delle macchine
Parti relative alla sicurezza dei sistemi di comando, Parte 1: Principi generali di progettazione
Architetture previste (categorie)
Performance Level (PL)
PL a, PL b, PL c, PL d, PL e
8
Definizione di rischio
I rischi derivano da pericoli
e sono legati alla gravità di un
possibile danno e alla probabilità
che tale danno si verifichi.
Rischio basso
Rischio alto
Rischio limite
Sicurezza
Pericolo
Rischio senza
misure di sicurezza
Rischio residuo
Riduzione del rischio minima necessaria
Riduzione del rischio effettiva
Sicurezza = rischio residuo accettabile
Rischio
come pericolo effettivo
=
Gravità
di un possibile pericolo
+
Probabilità
che tale pericolo
si verifichi
Frequenza e durata
dell’esposizione al pericolo
Possibilità di evitare
o ridurre il pericolo
Probabilità di comparsa
di un evento pericoloso
9
Valutazione del rischio
Le norme descrivono il processo di valutazione del rischio. Ogni produttore è
tenuto a dare un suo giudizio in merito. Si elabora pertanto una valutazione
dei rischi e, se necessario, si attuano le misure atte a ridurli.
Obiettivo: riduzione del rischio
Il presente manuale tratta
soprattutto il tema della
riduzione del rischio tramite
misure tecniche di protezione.
Si parte dal presupposto che
siano già state applicate tutte
le misure possibili in fase di
progettazione.
Inizio
Fonte:
EN ISO 12100
Identificazione
dei pericoli
Fonte:
EN ISO 12100
Stima del rischio
Fonte:
EN ISO 12100
Valutazione del rischio
Fonte EN ISO 12100
Valutazione del rischio
Fonte EN ISO 12100
Analisi del rischio
Fonte EN ISO 12100
Determinazione dei limiti
del macchinario
Valutare
il rischio sulle
misure di sicurezza
della progettazione:
la macchina è
sicura?
No
Sì
Valutare
il rischio sulle
misure tecniche
di sicurezza: la
macchina è
sicura?
No
Sì
Tutte le misure
relative all’istruzione
No
Sì
Fine
Fonte: Direttiva 2006/42/CE Allegato I, 1)
10
Calcolo/definizione dei
limiti del sistema
• Limiti di utilizzo
• Limiti di spazio
• Limiti di tempo
Calcolo/definizione
di stati e transizioni tra
stati
• Intervento di persone
• Condizioni di
funzionamento
• Comportamento anomalo
o uso errato prevedibile
• Indagine preventiva
dei pericoli (PHA)
• Procedura “COSA
SUCCEDE SE”
• Tipo di stato di guasto
e analisi delle
ripercussioni;
analisi degli effetti
dei guasti (FMEA)
• Simulazione di guasto
per sistemi di comando
• Procedura MOSAR
• Analisi ad albero dei
guasti; analisi dello
stato di guasto (FTA)
Fonte: EN ISO 12100
Nella valutazione del rischio
e nella determinazione del
Performance Level necessario
si calcola il grado di riduzione
del rischio. Il successo nella
riduzione del rischio necessaria
dipende dai seguenti parametri:
Misure di progettazione
per esempio sicurezza intrinseca
Fonte: EN ISO 12100
Misure tecniche di protezione
e misure integrative di protezione
Scelta della funzione di sicurezza
Determinazione del PLr
Progettazione e realizzazione tecnica
della funzione di sicurezza
Determinazione PL
Categoria
MTTFd
DC
PL ≥ PLr
CCF
Riduzione del rischio
Fonte EN ISO 12100
Per tutte le funzioni di sicurezza
Individuazione delle proprietà
della funzione di sicurezza
1) Architettura di comando
2) Mean Time To dangerous
Failure (MTTFd)
3) G
rado di copertura diagnostica
(DC)
4) G
uasti per causa comune (CCF)
A ogni modo, il Performance Level
(PL) deve corrispondere almeno al
livello PL richiesto (PLr).
Sì
No
Fonte: EN ISO 13849-1, 4.2 Fig. 3
Informazioni per l’utente relative alla macchina
nel Manuale Utente
Fonte: EN ISO 12100
11
Valutazione delle misure tecniche di protezione – Determinazione del Performance Level
3
1
12
1
10–6 ≤ PFHd < 3 x 10–6
c
d
2
10–7 ≤ PFHd < 10–6
e
3
10-8 ≤ PFHd < 10-7
2
5
2
3 x 10–6 ≤ PFHd < 10–5
b
4
1
10–5 ≤ PFHd < 10–4
a
DC < 60% DC < 60% 60% ≤ DC 90% ≤ DC 60% ≤ DC 90% ≤ DC 99% ≤ DC
Nessuno Nessuno
< 90%
< 99%
< 90%
< 99%
Basso
Medio
Basso
Medio
Alto
Cat. B
Cat. 1
Cat. 2
CCF non rilevante
Cat. 3
Cat. 4
CCF ≤ 65%
Grafico del rischio: quale Performance
Level occorre? PLr da a ad e
Valutazione
MTTFd
Basso
3 anni ≤ MTTFd 10 anni
Com’è composta la struttura della catena di
comando o della funzione di sicurezza?
Cat. da B a 4
Medio
10 anni ≤ MTTFd 30 anni
Alto
30 anni ≤ MTTFd 100 anni
3
Qualità dei componenti catena di comando:
determinazione del MTTFd per l’intera
catena del processo, dal sensore
all’attuatore!
4
Grado di copertura diagnostica: quali
guasti pericolosi vengono riconosciuti?
5
Guasti per causa comune (CCF):
misure per evitare i CCF
Fonte: EN ISO 13849-1 Capitolo 4.5.2
EN ISO 13849-1
Capitolo 4.5.4
Determinazione SIL = Safety Integrity Level
Il PL può essere assegnato
a un determinato livello di SIL.
Non è tuttavia possibile ricavare
il PL dal SIL. Oltre alla probabilità
media di un guasto pericoloso
all’ora, occorre applicare altre
misure della norma EN ISO
13849-1 (ad es. architettura)
per ottenere un determinato PL.
Determinazione MTTFd = Mean Time To Failure (dangerous)
Determinazione PL = Performance Level
La figura rappresenta
la procedura semplificata
per la determinazione
del Performance Level (PL)
per una funzione di sicurezza.
Il PL è il risultato delle categorie
da B a 4, del grado di copertura
diagnostica “da nessuno ad
alto”, diversi valori di MTTFd
e dei Common Cause Failure
(guasti per causa comune - CCF).
Calcolo del Performance Level necessario
Il grafico per la determinazione
del Performance Level necessario
si basa sul calcolo del rischio e
sulla conseguente necessità di
ridurlo a un livello accettabile.
Il rischio basso ha un PL = a
(poche misure per la riduzione
del rischio).
Il rischio alto ha un PL = e
(misure elevate per la riduzione
del rischio).
P1
Rischio basso
F1
P2
S1
b
P1
F2
P2
c
P1
F1
P2
S2
d
P1
F2
P2
Rischio alto
Per PLr (richiesto), in gergo
tecnico, si intende il livello di PL
minimo da raggiungere per
ridurre adeguatamente il rischio.
Per una migliore valutazione
dei rischi sono indicate qui
anche le disposizioni della norma
EN 62061. Il principio di base
del rischio è sempre lo stesso:
la gravità di un possibile danno
e la probabilità che tale danno
si verifichi.
a
e
Fonte:
EN ISO 13849-1 Allegato 1.2.3
Cosa dicono le altre norme
EN ISO 13849-1
EN 62061
S
Gravità della lesione
S1
leggera (normalmente reversibile)
S2 grave (normalmente irreversibile o morte)
Lesione irreversibile (4 punti)
(morte, perdita di occhio o braccio)
Lesione irreversibile (3 punti)
(rottura di arti, perdita di dita)
Lesione reversibile (2 punti)
(richiede ulteriori cure mediche)
Lesione reversibile (1 punto)
F
Frequenza e/o durata
dell’esposizione al pericolo
F1 da rara a occasionale e/o breve
F2
da frequente a continua e/o lunga
Frequenza (con durata > 10 min)
< 1 h (5 punti)
Da > 1 h a < 1 giorno (5 punti*)
> 1 giorno < 2 settimane (4 punti*)
Da > 2 settimane a < 1 anno (3 punti*)
> 1 anno (2 punti*)
* se la durata è inferiore a 10 min, la lesione può essere ridotta di un livello
P
Possibilità di evitare il pericolo
Impossibile (5 punti)
P1
possibile in determinate circostanze
Raramente possibile (3 punti)
P2
difficilmente possibile
Probabile (1 punto)
13
Panoramica delle architetture di comando
Si devono applicare i principi fondamentali di sicurezza
(EN ISO 13849-1 punto 6.2.3/EN ISO 13849-2 Tab. A.1/B.1/D.1)
Progettazione adatta per influssi esterni
(EN ISO 13849-1 punto 6.2.3)
1 canale
SRP/CS: si devono applicare i principi di sicurezza consolidati
(EN ISO 13849-2 B.4; cfr. EN ISO 13849-2 Tab. A.2/B.2/D.2)
Tolleranza guasti: 0
(EN ISO 13849-1
punto 6.2.3)
1 canale
1 canale
2 canali
2 canali
Componenti di SPR/CS
(EN ISO 13849-2 A.4/B.4/D.4)
100 test di
funzionamento prima
della richiesta della
funzione di sicurezza
(EN ISO 13849-1
punto 6.2.5)
(EN ISO 13849-1
punto 6.2.7)
(cfr. EN ISO 13849-1
punto 6.2.7)
Ogni errore deve
essere rilevato
prima o durante
la successiva
richiesta di SF
Tolleranza guasti: 0
(EN ISO 13849-1 punto 6.2.4)
Categoria B
Rispetto dei principi
di sicurezza
fondamentali
e consolidati.
Rispetto delle norme
pertinenti
Componenti collaudati
per l’esercizio.
Tolleranza guasti:
Già impiegati in
0 tra le fasi del test
applicazioni simili
(cfr. EN ISO 13849-2
B.4)
Categoria 1
Categoria 2
I
L
im
im
Categoria 3
L
im
O
I1
im
m
TE
14
Categoria 4
O
Categoria 2
I
Tolleranza guasti: > 1
Tolleranza guasti: 1
L’accumulo di errori
non rilevati può
portare alla perdita
della SF
Categoria 3
Categoria B oppure 1
im
Alcuni errori, ma non
tutti, vengono rilevati
prima o durante la
successiva richiesta
della SF
Categoria 4
L1
m
im
O1
I1
im
c
im
OTE
I2
im
m
im
O1
m
im
O2
c
m
L2
L1
im
O2
I2
im
L2
Categoria 2 - Applicazione Pick & Place
Realizzazione pneumatica
di una soluzione di categoria 2
Nell’esempio raffigurato,
i componenti rilevanti per la
funzione di sicurezza vengono
utilizzati anche per il normale
comando dell’impianto.
In questo modo viene realizzato
il test. Se ciò non fosse possibile,
nei comandi di sicurezza
pneumatici, in diverse soluzioni
è più facile realizzare una
categoria 3, anche quando
sarebbe sufficiente una
categoria 2.
I test del circuito devono
essere eseguiti almeno 100
volte fino alla richiesta della
funzione di sicurezza.
Questo test dei componenti
pneumatici deve essere
eseguito senza provocare
situazioni di rischio.
Risposta del comando tramite PLC
PLC
Diagnosi
Risposta dell’interruttore dei
portelli di protezione al S-PLC
S-PLC
Interruttore
di sicurezza
Interruttore
di sicurezza
Intervento sporadico dopo oltre
100 cicli. Intervento attraverso i
portelli di sicurezza.
15
La tabella illustra un riepilogo
delle fonti di guasto relative alla
pneumatica, come riportato nella
norma EN ISO 13849-2.
In determinate circostanze è
possibile escludere i guasti.
I presupposti per l’esclusione del
guasto sono indicati in dettaglio
dalla norma EN ISO 13849-2.
A seconda del principio di
costruzione e dell’esecuzione dei
componenti, è possibile ottenere
risultati diversi in base
all’applicazione, ovvero è
possibile che un determinato
prodotto sia adatto per
un’applicazione, ma inadatto
per un’altra. È responsabilità
del costruttore dell’impianto
verificare questo aspetto.
Valvole di controllo direzione
Valvole di intercettazione /
unidirezionali / di scarico
rapido / selettrici
Valvole di controllo portata
Valvole di controllo pressione
Tubi
Tubi flessibili
Raccordi
Moltiplicatore di pressione
e convertitore di pressione
Filtri
Lubrificatori
Silenziatori
Accumulatore di energia
e serbatoio d’aria compressa
Sensori
Elementi logici (AND/OR)
Elementi di ritardo
Trasformatori (pressostato,
interruttore di posizione
e amplificatore)
Cilindri
16
In caso di valvole proporzionali:
modifica accidentale del valore
impostato
Modifica autonoma del
dispositivo di regolazione
Modifica del comportamento
senza intervento
Modifica della portata senza
intervento (fisso)
Modifica della portata senza
intervento (regolabile)
Scoppio del corpo valvola /
del raccordo / del tubo
Modifica della perdita
su un lungo periodo d’uso
Perdita
Autocommutazione
Prodotti
Modifica dei tempi
di commutazione
Fonti di guasto
Nessuna commutazione /
nessun ritorno
Determinazione del grado di copertura diagnostica DC
Caduta di pressione
Aumento di pressione
Allentamento del collegamento
pistone / stelo
Guasto ammortizzatore
fine corsa
Diverse caratteristiche di
registrazione ed emissione
Piegamento
Intasamento
Errore sul raccordo (usura/
perdita)
Scollegamento accidentale
degli elementi di regolazione
Caduta di corrente
Legenda
Non rilevante per questo
componente
Possibilità di escludere il
guasto in determinati casi
(vedere EN ISO 13849-2)
Esclusione di guasto non
garantita per questo
componente
(guasti
pericolosi rilevati)
(guasti
pericolosi totali)
DC1DC2DCN
+
+...+
MTTFd1MTTFd2MTTFdN
11
1
+
+...+
MTTFd1MTTFd2MTTFdN
DCmedia =
17
Determinazione del Mean Time To Dangerous Failure (MTTFd)
Il Mean Time To Dangerous
Failure (MTTFd) inizialmente è
determinato singolarmente per
ogni canale ridondante. Infine si
calcola un valore MTTFd
complessivo per entrambi i
canali. Questo valore
è espresso in anni ed è una
dichiarazione di qualità della
funzione di sicurezza.
Per la valutazione delle misure
tecniche di protezione si
distinguono secondo la norma
tre livelli: basso, medio e alto.
Input
Segnale d’ingresso
Logic
Output
Segnale di comando
Dati sul ciclo di vita dei prodotti rilevanti
B10
Parametri
applicazione
MTTFd
MTTFd
MTTFd
Valutazione
N
1
1
______
= _______
MTTFd i=1 MTTFd,i
MTTFd
Basso
3 anni ≤ MTTFd < 10 anni
Medio
10 anni ≤ MTTFd < 30 anni
Alto
30 anni ≤ MTTFd < 100 anni
Fonte: EN ISO 13849-1 Capitolo 4.5.2
18
Valore B
10 Definizione
Momento in cui statisticamente
si verifica il 10% delle avarie dei
componenti (secondo EN ISO
19973).
Secondo la definizione, in questo
momento già il 10% dei campioni
denotano avarie. Un componente
può guastarsi prima del
raggiungimento del valore B10 .
La durata del ciclo di vita non
può essere garantita.
Avarie pericolose:
in relazione alla sicurezza delle
macchine/ Direttiva Macchine/
EN ISO 13849-1, sono rilevanti
soltanto le avarie pericolose.
È l’applicazione a stabilire se
l’avaria è pericolosa oppure no.
Se non sono possibili/presenti
dati sul numero delle possibili
avarie pericolose, EN ISO
13849-1 suggerisce di
considerarne tale una su due.
Pertanto è possibile supporre
che B10 d = 2*B10 :
B10 : probabilità statistica di
avaria
B10 d : probabilità statistica di
avaria per guasti pericolosi
Per quali prodotti è necessario
un valore B10 d ?
Per tutti i prodotti a rischio di
usura, impiegati nei componenti
determinanti per la sicurezza di
un comando e che
contribuiscono direttamente
all’esecuzione della funzione di
protezione, come per esempio
valvole, perni di bloccaggio.
Ciò non vale per raccordi, tubi
flessibili, angolari, supporti…
Per quali prodotti è necessario
un valore MTTFd?
Per tutti i prodotti impiegati in
componenti legati alla sicurezza
di un comando che
contribuiscono direttamente
all’esecuzione di funzioni
di sicurezza, come ad es.
comandi, nodi Fieldbus, che
servono a individuare situazioni
pericolose, sensori (canale di
test categoria 2).
Per i componenti impiegati a
scopo di monitoraggio in parti
rilevanti per la sicurezza, è
necessario un valore MTTFd
o B10 ?
No, per SRP/CS categoria 3 e 4 .
Sì, per SRP/CS categoria 2 nel
canale di test.
Determinazione MTTFd da B10 d
Il valore MTTFdd dipende dall’applicazione e descrive la durata media fino all’avaria pericolosa di una parte dell’impianto.
in cui:
Formula per il calcolo del valore
MTTFd per un elemento
meccanico in un canale
MTTFd =
Quantità media di azionamenti
all’anno nop per l’elemento
meccanico
nop =
Calcolo MTTFd totale per due
canali diversi
B10 d
0,1 • nop
dop • hop • 3600s/h
tcycle
2
MTTFd = 3
MTTFdC1 + MTTFdC2 –
B10 d [cicli] = numero medio
di cicli, fino all’avaria pericolosa del 10%
dei componenti B10 d = 2xB10
hop [h/d]: ore d’esercizio/giorno
dop [d/anno]: giorni d’esercizio/anno
tcycle [s]: tempo ciclo
1
MTTFdC1
1
+
1
MTTFdC2
MTTFdC1 e MTTFdC2:
valori per due canali diversi ridondanti.
Per gli MTTFd di un canale superiori
a 100 anni viene calcolato un valore
di 100 anni.
19
Valori relativi alla tecnica della sicurezza – Librerie per SISTEMA
Software SISTEMA dell’Institut
für Arbeitsschutz (IFA) (Istituto
per la sicurezza sul lavoro)
Il programma software SISTEMA
(sicurezza dei comandi sulle
macchine) consente di calcolare
la sicurezza degli SRP/CS ai sensi
di EN ISO 13849-1.
La struttura tipo Windows forma
lo schema dei componenti di
comando relativi alla sicurezza
(SRP/CS, Safety Related Parts
of a Control System) sulla base
delle cosiddette architetture
previste e calcola i valori di
affidabilità su diversi livelli di
dettaglio, incluso il
raggiungimento del Performance
Level (PL).
Banca dati Sistema Festo
Il software SISTEMA rappresenta
solo lo strumento per le
valutazioni relative alla sicurezza.
Alla base vi sono le banche dati
con informazioni relative alla
sicurezza di prodotti e soluzioni.
Le librerie sui dati relativi alla
tecnica della sicurezza Festo
sono disponibili per il download
sulle homepage Festo:
www.festo.com/sicherheitstechnik
www.festo.com/safety
Sulla homepage di IFA si trovano
diverse librerie.
20
Il software può essere scaricato
gratuitamente dal seguente link:
www.dguv.de/ifa/de/pra/
softwa/sistema/index.jsp
Possibilità di diagnosi nella pneumatica
Verifica della plausibilità
Il PLC controlla se si sono verificati cambi di segnale entro un
determinato intervallo temporale t e se è avvenuta la modifica
desiderata dello stato.
La verifica della plausibilità
segnala errori da diverse cause
• bobine, elementi finali di
regolazione o pulsanti che
inviano un segnale
• elemento di attivazione
dell’energia, in questo caso
valvola
Modifica dello stato
• da 0 a 1 oppure
• da 1 a 0
Sensore di finecorsa (S1, S2)
Trasduttori di posizione
Sensori di
pressione
Verifica della
plausibilità t
Misuratore di portata
PLC
Sensori
Ad esempio, rilevamento della
posizione dei pistoni, sensore
pressione, finecorsa, trasduttore
o misuratore di portata devono
registrare il cambio di
commutazione.
Rilevamento posizione
di commutazione
Segnale di
uscita
Stato
1
t
t
Segnale (bobina, elementi
di regolazione, pulsante)
Sensore
(rilevamento posizione
pistone, sensore di
pressione, sensore di
finecorsa, misuratore
di portata, leva-rullo)
0
0 5 10152025
21
Come gli impulsi di prova incidono sulle elettrovalvole
I moduli di uscita di sicurezza dei
controllori di sicurezza e i
comandi elettronici di sicurezza
emettono a scopo diagnostico
impulsi di controllo sulle proprie
uscite. Questi impulsi di controllo
servono per riconoscere i
cortocircuiti, o meglio
controllano il funzionamento
delle uscite in relazione alla loro
idoneità alla disinserzione.
Questi impulsi di prova, a
seconda del produttore, hanno
un’ampiezza di impulso diversa,
fino a diversi millisecondi.
Ad esempio, un produttore di
moduli di sicurezza attiva le
proprie uscite con il segnale ON
per una durata di diversi
millisecondi. Con il segnale OFF
le uscite vengono azionate fino a
4 ms, per verificare se in caso di
richiesta una funzione di
sicurezza possa essere
disattivata in modo sicuro.
22
Come reagisce un’elettrovalvola
a questi impulsi di prova?
Se un’elettrovalvola viene
collegata ad un’uscita di
sicurezza, non raramente può
accadere che questo provochi –
attraverso gli impulsi di prova –
uno sfarfallio dei LED
sull’elettrovalvola al ritmo degli
impulsi e si rileva un clic nella
valvola. Ciò indica chiaramente
che questi impulsi di prova
hanno un effetto sulla valvola.
Molte elettrovalvole moderne
sono composte da un sistema
magnetico che controlla tramite
un indotto una valvola di
prepilotaggio, che a sua volta
aziona la parte principale che poi
controlla gli attuatori. Anche
quando i tempi di commutazione
per l’accensione o lo
spegnimento indicati sui dati
tecnici sono decisamente
superiori alla durata degli
impulsi di prova, l’indotto
reagisce già molto prima. Su
alcune valvole, ciò avviene con
tempi di spegnimento di 0,1 ms.
Con un segnale ON si può avere
uno spegnimento accidentale
dell’elettrovalvola?
La reazione nell’indotto
solitamente comporta una
riduzione della forza di tenuta.
Ciò significa che le vibrazioni
sulla macchina possono
provocare uno spegnimento non
programmato della valvola di
prepilotaggio, quindi della
valvola di lavoro.
Con un segnale OFF si ha un
azionamento accidentale
dell’elettrovalvola?
L’attivazione con impulsi di prova
positivi di più millisecondi
comporta nel sistema magnetico
uno sfarfallio dei LED al ritmo
degli impulsi di prova, e in casi
rari all’azionamento del
solitamente è dovuta a una
riduzione della forza di tenuta.
Ciò significa che le vibrazioni
sulla macchina possono
provocare uno spegnimento non
programmato della valvola di
prepilotaggio, quindi della
valvola di lavoro.
Il mio comando è ancora
conforme alla Direttiva
Macchine?
Se i requisiti di base sulla
sicurezza e la salute previsti
dalla Direttiva Macchine CE
vengono rispettati, allora la
macchina è conforme.
Supponiamo che in un SRP/CS,
lo spegnimento dell’elettrovalvola rappresenti lo stato
sicuro della funzione, senza
provocare pericoli.
solenoide della valvola.
Su alcune elettrovalvole, l’indotto
reagisce già dopo 0,4 ms. Ovvero,
l’indotto nel sistema magnetico,
che comanda la valvola pilota di
dette elettrovalvole, si muove.
Questa reazione nell’indotto
Conclusione
Tutte le misurazioni sono state
eseguite da Festo nelle
condizioni “worst case”.
Ovvero, in caso di spegnimento,
pressione minima e tensione
di uscita minima. Con
l’avvicinamento dei valori di
pressione e di tensione di uscita
alle soglie massime, si riduce la
sensibilità delle elettrovalvole. In
caso di attivazione, succede il
contrario. In conclusione,
l’azionamento delle nostre
valvole su uscite di sicurezza non
corrisponde sempre a un utilizzo
conforme alle norme. I movimenti
minimi, provocati dagli impulsi di
prova, possono sollecitare il
sistema magnetico, logorandolo.
Ciò può avere effetti negativi sul
ciclo di vita dell’elettrovalvola.
Quali alternative ci sono per un
utilizzo sicuro delle
elettrovalvole?
• In ogni caso accertarsi che
siano rispettati i dati tecnici
riportati sulla scheda tecnica o
sulle istruzioni per l’uso.
• Se possibile, disattivare gli
impulsi di prova. Fare
riferimento ai valori MTTF
dell’uscita di sicurezza nel
calcolo della probabilità di
guasto della parte di un
sistema di controllo relativa
alla sicurezza (SRP/CS).
Verificare se, nonostante la
disattivazione degli impulsi di
prova delle uscite di sicurezza,
il livello di sicurezza del SRP/
CS può essere ancora
raggiunto. Il MTTF dell’intera
catena di comando deve
corrispondere al MTTF
richiesto. Questa soluzione è
semplice, pratica e soprattutto
realizzabile senza ulteriore
dispendio di tempo.
• Non attivare l’elettrovalvola
tramite un’uscita senza impulsi
di un PLC standard. Tra
elettrovalvola e uscita, ad es.
inserire un contatto di lavoro di
un relè di sicurezza, che
garantisca la funzione di
sicurezza in caso di richiesta.
• Scollegare l’elettrovalvola dagli
impulsi di prova attraverso un
contatto di un relè alimentato
da una tensione di
alimentazione non a impulsi. Il
relè viene comandato da
un’uscita sicura (anche qui
occorre tenere conto degli
impulsi di prova).
Dove posso dedurre la durata
massima ammessa degli impulsi
di un’elettrovalvola?
Conviene contattare il produttore
della valvola già durante la
progettazione di un componente
rilevante per la sicurezza di un
comando, chiedendo l’ampiezza
di impulsi massima per gli
impulsi di prova.
• Utilizzare morsetti filtro,
possibilmente montati vicini
all’elettrovalvola, con cui è
possibile filtrare gli impulsi di
prova.
• La lunghezza del cavo o la sua
sezione agiscono da
ammortizzatore (come un
condensatore) sulla reazione
all’impulso di prova della
valvola: un cavo corto ha un
effetto negativo (l’impulso di
prova arriva attenuato sulla
bobina della valvola), un cavo
lungo ha un effetto positivo
(l’impulso di prova arriva
completamente sulla bobina
della valvola).
23
Determinazione dei guasti per causa comune
Guasto per causa comune CCF (Common Cause Failure)
N°
Intervento contro CCF
1
Separazione/Segregazione
Punti S
Separazione fisica tra i collegamenti dei segnali:
ad es. separazione in cablaggi e tubazioni,
sufficienti distanze tra i collegamenti sulle schede di circuiti stampati
2
15
Diversità
Si utilizzano tecnologie/progettazioni oppure principi fisici diversi.
Per es.: il primo canale elettronica programmabile, il secondo canale cablato con cavi.
Tipo di attenuazione, pressione e temperatura, misurazione di distanza e pressione, digitale e analogica.
Componenti di produttori diversi
20
3
Progettazione/Applicazione/Esperienza
3.1
Protezione da sovratensione, sovrapressione, sovracorrente, ecc.
15
3.2
Utilizzo di componenti collaudati
5
4
Valutazione/Analisi
Sono stati considerati i risultati di un tipo di guasto e un’analisi degli effetti, al fine di evitare i guasti
conseguenti a una causa comune nella progettazione?
5
Competenza/Formazione
Formazione di progettisti/responsabili della manutenzione alla comprensione di cause e conseguenze
di guasti da causa comune
6
Ambiente
6.1
Compatibilità elettromagnetica (EMC)
Il sistema è stato ispezionato relativamente all’immunità EMC
(ad es. come previsto dalle principali norme vigenti sui prodotti)?
6.2
5
5
25
Altre considerazioni
Sono stati considerati tutti i requisiti sull’immunità nei confronti di ogni condizione ambientale rilevante,
quali temperatura, urti, vibrazioni, umidità (es. come specificato nelle norme pertinenti)
Totale
[max. conseguibile 100]
Misure per evitare i CCF
Totale punti S
Il punteggio rispetta i requisiti richiesti
65% o migliore
Procedura fallita; sono necessarie ulteriori misure
Meno del 65%
Quali guasti di causa comune si
riscontrano? Le misure contro tali
guasti sono riassunte con un
punteggio.
24
Per ogni misura applicata può
essere raggiunto il punteggio
massimo oppure nullo. Se una
misura viene soddisfatta solo
parzialmente, il punteggio
è zero.
Combinazione o collegamento in serie di SRP/CS,
per raggiungere un Performance Level complessivo
Le funzioni di sicurezza possono
essere realizzate con
collegamento in serie di più
SRP/CS. Per ogni SRP/CS
viene determinato un
Performance Level da parte
dell’utilizzatore o in modo teorico
dal produttore dei componenti,
che lo indicherà sulla scheda
tecnica dei componenti
certificati.
Per calcolare il Performance Level
totale, occorre determinare il
valore del Performance Level più
basso e individuare il PL totale
sulla base della norma.
Sensori
Progetto
utilizzatore
Logica
Uso di
componenti
certificati
Uso di
componenti
certificati
Progetto
utilizzatore
Scelta
dell’architettura
Scelta
dell’architettura
Scelta
dell’architettura
Valore B10
Valore B10
Valore B10
Dati
applicazione nop
Dati
applicazione nop
Dati
applicazione nop
Grado di
copertura
diagnostica
0 ... 99%
Grado di
copertura
diagnostica
0 ... 99%
Grado di
copertura
diagnostica
0 ... 99%
Valore CCF
Common Cause
Failure
Valore CCF
Common Cause
Failure
Valore CCF
Common Cause
Failure
Uso di
componenti
certificati
MTTFd
PL a, b, c, d
oppure e
PL a, b, c, d
oppure e
Risultato parziale
sensori
calcolato dal costruttore
indicato dal produttore
Procedura semplificata per il
calcolo del PL per SRP/CS
con PL
Per il collegamento in serie si
determina il numero dei PL più
bassi. Con questo risultato è
possibile determinare il PL totale
sulla base della tabella.
Progetto
utilizzatore
Attuatori
PL a, b, c, d
oppure e
PL a, b, c, d
oppure e
Risultato parziale
logica
PL a, b, c, d
oppure e
PL a, b, c, d
oppure e
Risultato parziale
attuatori
PL
PL più basso
PLbasso
Numero dei PL più bassi
Nbasso
Sistema completo
PL
a
,3
Non ammesso
≤3
a
b
c
d
e
,2
a
≤2
b
,2
b
≤2
c
,3
c
≤3
d
,3
d
≤3
e
25
Componente di sicurezza
Che cos’è un componente di
sicurezza? Art. 2 c) 2006/42/CE
• Serve per garantire una
funzione di sicurezza
• Viene commercializzato
separatamente
• Il suo guasto e/o anomalia
mette a rischio la sicurezza
delle persone, ma non è
indispensabile per il
funzionamento della macchina
e per tale funzione può essere
sostituito con altri componenti.
I produttori di componenti di
sicurezza devono attenersi alla
procedura di valutazione della
conformità per poter immettere
tali componenti nel mercato
unico europeo. Per l’utilizzatore
non cambia nulla se la funzione
di sicurezza è attuata da un
componente rilevante per la
sicurezza acquistato o da un
componente sviluppato e
valutato in proprio ai sensi di
EN ISO 13849-1.
Il fatto che un componente sia
rilevante dal punto di vista della
sicurezza oppure no, lo definisce
la Direttiva Macchine CE e
dipende da come viene
commercializzato. Il termine
“componente di sicurezza” in
generale non dice nulla sul livello
di sicurezza o sull’affidabilità di
un componente. La Direttiva
Macchine CE non prescrive
neppure l’impiego dei
componenti rilevanti per la
sicurezza, ma descrive soltanto
la procedura di conformità per
la definizione di componenti
rilevanti per la sicurezza.
Qual è la differenza tra un
componente di sicurezza e un
componente legato alla sicurezza
di un comando (SRP/CS)?
• Un componente di sicurezza
viene valutato dal produttore
del componente stesso sulla
base della funzione di
sicurezza.
• Un componente legato alla
sicurezza di un comando (SRP/
CS) viene sviluppato dal
costruttore e valutato sulla
base del livello di sicurezza e
funzionamento
contestualmente alla
produzione della macchina.
26
Esempi di componenti
di sicurezza
• Barriera fotoelettrica
• Relè d’arresto d’emergenza
• Interruttore portello di
sicurezza
• Dispositivo di comando per
l’arresto d’emergenza
• Relè di sicurezza
Le valvole con rilevamento della
posizione di commutazione
rientrano nella definizione di
“valvola con rilevamento del
guasto”? E poi, occorre
commercializzarle come
componenti di sicurezza?
• No – il rilevamento della
posizione di commutazione
può essere utilizzato per
identificare il guasto,
ma senza un ulteriore circuito
o valutazione da parte di un
PLC non è in grado di
riconoscere un guasto.
Pneumatica
Input
Logic
Output
Logic
Output
Comando bimanuale
Note
Il comando bimanuale non è una
soluzione di sicurezza completa.
Può essere impiegato come parte
di una soluzione.
Simbolo circuitale
Cat.
DC
Con misure
supplementari
può essere
impiegato
in sistemi
di categoria
superiore.
Canali
1
EN 574
IIIA
Componente
di sicurezza
MD 2006/42/CE
Sì
Cod. prod.
Tipo
576656
ZSB-1/8-B
PL
Tutti i valori indicati sono
i valori massimi raggiungibili
con un funzionamento corretto
e un’interconnessione corretta
di SRP/CS.
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
27
Logic
Logic
Commutazione di funzioni di sicurezza
Logic
Output
Note
Se si utilizzano due sensori
con diagnosi corretta, è possibile
un rilevamento sicuro della
posizione. Successivamente
è possibile una commutazione
fra diverse funzioni di sicurezza.
Funzione
sensore
Utilizzo di due sensori
con diagnosi corretta
Cat.
3
PL
d
DC
Medio
CCF
>65%
Canali
2
Componente
di sicurezza
MD 2006/42/CE
No
Cod. prod.
Gli interruttori sono protetti da
manipolazioni e fissati
saldamente.
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto del
componente.
Tipo
575815
SAMH-S-N8-S-MK
Kit di montaggio (completo)
575816
SAMH-S-N8-L-MK
Kit di montaggio (completo)
575817
SAMH-S-N8-S-SC
Copertura (parte di ricambio)
575818
SAMH-S-N8-L-SC
Copertura (parte di ricambio)
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
28
Esempio applicativo:
Nell’azionamento bimanuale il
cilindro viene estratto fino a una
posizione non critica, nella quale
non è più necessario il comando
bimanuale. A questo punto è
possibile rilasciare i pulsanti
bimanuali.
Logic
Logic
Cilindro come azionamento portello
Logic
Output
Note
La posizione del portello di
protezione ad azionamento
pneumatico può essere
comunicata direttamente e in
modo sicuro (SAMH-S) tramite
l’attuatore. Non è necessario un
rilevamento supplementare a
norma EN 1088.
Funzione
sensore
Il portello di sicurezza viene
aperto da un cilindro.
Utilizzo di due sensori
con diagnosi corretta
Cat.
3
PL
d
DC
Medio
CCF
>65%
Canali
2
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con
un funzionamento corretto
del componente.
No
Componente
di sicurezza MD
2006/42/CE
Se il portello è aperto, il cilindro
non si trova in posizione di
riposo. Questo viene rilevato dai
trasduttori di posizione di
sicurezza; l’impianto rimane
fermo.
Gli interruttori sono protetti da
manipolazioni e fissati
saldamente.
Cod. prod.
Tipo
575815
SAMH-S-N8-S-MK
Kit di montaggio (completo)
575816
SAMH-S-N8-L-MK
Kit di montaggio (completo)
575817
SAMH-S-N8-S-SC
Copertura (parte di ricambio)
575818
SAMH-S-N8-L-SC
Copertura (parte di ricambio)
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
29
Input
Logic
Input
Logic
Output
Regolatore di pressione
Note
Il regolatore di pressione non è di
per sé una soluzione di
protezione completa. Può essere
impiegato come parte di una
soluzione.
Cat.
Dati tecnici
Pressione del regolatore
P2 0,5 ... 7 bar
Con misure
supplementari
può essere
utilizzato in
sistemi di
categoria
superiore.
L
L
Pressione di ingresso
P1 1,5 ... 10 bar
Canali
1
Componente di
sicurezza MD
2006/42/CE
No
M
Portata
fino a 1300 l/min
Q
Intervallo temperatura
-10 ... +60 °C
PL
DC
Particolarità
Riduttore di pressione a
membrana con due uscite
secondarie per la regolazione
di 2 diverse pressioni di uscita
in un unico dispositivo.
La commutazione dal valore
inferiore al valore superiore viene
eseguita elettricamente.
Simbolo circuitale
Cod. prod.
Tipo
550588
LR-D-MINI-ZD-V24-SA
567841
LR-D-MINI-ZD-V24-UK-SA
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
30
Input
Logic
Input
Logic
Valvole di sicurezza MS6-SV-E e MS6-SV-E-ASIS
Cat.
4
PL
e
DC
elevata,
integrata,
rilevamento
interno della
posizione del
pistone
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto del
componente.
Canali
2
Certificazione
IFA
Componente di
sicurezza MD
2006/42/CE
Sì
Cod. prod.
Tipo
548713
MS6-SV
562580
MS6-SV-1/2-E-10V24-AD1
548715
MS6-SV-1/2-E-10V24-AG
548717
MS6-SV-1/2-E-10V24-SO-AG
552252
UOS-1
548719
Connettore multipolare NECA-S1G9-P9-MP1
552703
Connettore multipolare NECA-S1G9-P9-MP3
573695
Connettore multipolare NECA-S1G9-P9-MP3-SA
8001481
MS6-SV-1/2-E-ASIS-SO-AG
Dati tecnici
Tensione
24 Vcc
P
L
Pressione d’esercizio
3,5 ... 10 bar
Q
Intervallo temperatura
-10 ... +50 °C
M
Portata (scarico)
fino a 9000 l/min
Eventuale connettore speciale
NECA-MP3-SA
Il NECA-MP3-SA permette
l’azionamento della MS6-SV
con segnali di sicurezza, in cui i
segnali Enable EN1 e EN2
sono isolati galvanicamente
dall’alimentazione della MS6-SV.
La separazione galvanica è
garantita da 2 fotoaccoppiatori.
Simbolo circuitale
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
31
Input
Logic
Input
Logic
Output
Valvole di sicurezza MS6-SV-C e MS9-SV-C
Cat.
1
PL
c
DC
A seconda
della diagnosi
Canali
1
Componente
di sicurezza MD 2006/42/CE
No
Cod. prod.
Tipo
8001469
MS6-SV-1/2-C-10V24
570737
MS9-SV-G-C-V24-S-VS
570739
MS9-SV-NG-C-V24-S-VS
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto del
componente.
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
32
Simbolo circuitale
Input
Logic
Input
Logic
Output
Valvola di inserimento con rilevamento posizione pistone
Note
La valvola di inserimento con
rilevamento della posizione del
pistone non è di per sé una
soluzione di protezione
completa. Può essere impiegata
come parte di una soluzione.
Particolarità
Con bobina magnetica tipo
MSSD-EB, forma A, senza
connettore, è possibile
selezionare 3 valori di tensione,
rilevamento della posizione.
Cat.
PL
Con misure
supplementari
può essere
impiegata in
sistemi di
categoria
superiore
DC
Rilevamento
posizione di
commutazione
Canali
1
Componente di
sicurezza MD
2006/42/CE
No
Tutti i valori indicati sono valori
massimi, raggiungibili con una
corretta integrazione del
componente nel sistema
completo.
Dati tecnici
Tensione
24 Vcc
P
L
Pressione d’esercizio
2,5 ... 16 bar
Q
Intervallo temperatura
-10 ... +60 °C
Sono utilizzabili comuni sensori
con contatto Reed per
scanalatura a T: tipo SME-8M,
SMT-8M, SME-8, SMT-8.
Uscita di commutazione senza
contatto o con contatto Reed.
Simbolo circuitale
Cod. prod.
Tipo
533537
HEE-D-MIDI-...-SA207225
548535
HEE-D-MAXI-...-SA217173
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
33
Input
Logic
Input
Logic
Scarico tramite valvole unidirezionali
Due canali
Verificare sempre che nelle
soluzioni a più canali ciascun
canale soddisfi la propria
funzione di sicurezza.
Diagnosi
La diagnosi dei due canali deve
essere eseguita tramite software.
Cat.
3
PL
d
DC
Medio
CCF
>65%
Canali
2
Componente
di sicurezza
MD 2006/42/CE
No
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto del
componente.
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
34
Particolarità
Le valvole unidirezionali
necessitano di una pressione
diversa per lo scarico.
In caso di errore, può rimanere
nel sistema una pressione
residua. L’idoneità
dell’applicazione deve essere
testata nella fase di set-up.
Funzione di sicurezza
Con questo circuito vengono
scaricate entrambe le camere del
cilindro a due canali.
Input
Logic
Input
Logic
Valvola di inserimento progressivo e scarico VABF
Due canali
Verificare sempre che nelle
soluzioni a più canali ciascun
canale soddisfi la propria
funzione di sicurezza.
Insieme a una
seconda valvola
di controllo
direzione
Scarico
Cat.
3
PL
d
DC
Rilevamento posizione
di commutazione
CCF
>65%
Canali
2
Componente
di sicurezza
MD 2006/42/CE
No
Cod. prod.
Tipo
557377
VABF-S6-1-P5A4-G12-4-1-P
Protezione
dell’impianto in caso
di riavvio
Tutti i valori indicati sono i
valori massimi raggiungibili
con un funzionamento
corretto del componente.
Funzione di sicurezza
Lo schema pneumatico
raffigurato è soltanto
esemplificativo. La funzione di
inserimento progressivo della
pressione e le altre funzioni della
valvola possono essere
configurate nell’unità di valvole
VTSA. Il pressostato che controlla
lo stato di scarico deve essere
avvitato separatamente. I calcoli
del PL devono essere adattati di
conseguenza. La valvola di
inserimento progressivo non è
di per sé una soluzione di
protezione completa.
Occorre garantire la protezione
dall’attivazione accidentale
dell’azionatore manuale in tutti
i modi.
Diagnosi
La diagnosi dei due canali deve
essere eseguita tramite software
nel comando macchina del
cliente.
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
35
Input
Logic
Input
Logic
Valvola di sicurezza per presse VOFA – 5/2
Simbolo circuitale
Cat.
4
PL
e
DC
Rilevamento posizione
di commutazione con
sensore di finecorsa
induttivo PNP/NPN
CCF
>65%
Canali
2
Certificazione
IFA
Componente di sicurezza
MD 2006/42/CE
Sì
Tutti i valori indicati sono valori
massimi, raggiungibili con una
corretta integrazione del
componente nel sistema
completo.
Cod. prod.
Tipo
Versione
569819
VOFA-L26-T52-M-G14-1C1-APP
Unità di comando completa 2 x 5/2,
collegamento elettrico singolo, sensore PNP
569820
VOFA-L26-T52-M-G14-1C1-ANP
Unità di comando completa 2 x 5/2,
collegamento elettrico singolo, sensore NPN
Proprietà
“SP” nel codice di ordinazione
Unità di comando completa 2 x 5/2, integrazione
su unità di valvole VTSA, sensore PNP
Proprietà
“SN” nel codice di ordinazione
Unità di comando completa 2 x 5/2, integrazione
su unità di valvole VTSA, sensore NPN
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
36
Diagnosi
La diagnosi, con valutazione dei
segnali di comando e di risposta,
deve essere eseguita da un
dispositivo di sicurezza. Per la
valutazione dei segnali di
feedback è necessario un
sistema di controllo integrato
della macchina.
Input
Logic
Input
Logic
Arresto con valvole di intercettazione
Note
Verificare sempre che nelle
soluzioni a più canali ciascun
canale soddisfi la propria
funzione di sicurezza.
La valutazione della diagnosi
deve essere effettuata tramite
software.
Cat.
3
PL
d
DC
Medio
CCF
>65%
Canali
2
Componente
di sicurezza
MD 2006/42/CE
No
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto del
componente.
Il cilindro viene arrestato con aria
compressa. Pertanto nel sistema
è presente energia residua in
forma di aria compressa.
Occorre attuare misure
supplementari per poter
scaricare, se necessario, le
camere del cilindro.
Se l’aria compressa incamerata
può costituire un rischio,
è necessario prevedere ulteriori
misure.
Una volta raggiunto lo stato di
sicurezza, non vi è alcun flusso
d’aria in ingresso o in uscita.
Dopo l’arresto del cilindro,
può verificarsi un movimento
dello stesso a seconda della
perdita dei singoli componenti.
Ciò può comportare uno scarico
delle camere del cilindro. Tenere
conto anche di questo per il
riavvio.
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
37
Input
Logic
Input
Logic
Arresto con valvole unidirezionali
Note
Verificare sempre che nelle
soluzioni a più canali ciascun
canale soddisfi la propria
funzione di sicurezza.
La valutazione della diagnosi
deve essere effettuata tramite
software.
Cat.
3
PL
d
DC
Medio
CCF
>65%
Canali
2
Componente
di sicurezza
MD 2006/42/CE
No
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto del
componente.
Il cilindro viene arrestato con aria
compressa. Pertanto nel sistema
è presente energia residua in
forma di aria compressa. Occorre
attuare misure supplementari
per poter scaricare le camere del
cilindro.
Se l’aria compressa incamerata
può costituire un rischio, è
necessario prevedere ulteriori
misure.
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
38
Prestare attenzione affinché con
l’energia dinamica (ad es. con
picchi di pressione) i valori
tecnici dei componenti durante la
frenatura vengano rispettati.
In caso di guasto della valvola
5/3, attraverso la valvola
unidirezionale HGL può fluire aria
compressa fino al bilanciamento
delle forze. Questo può
provocare un allungamento dei
tempi di sovracorsa del cilindro.
Dopo l’arresto del cilindro, può
verificarsi un movimento dello
stesso a seconda della perdita
dei singoli componenti. Ciò può
comportare uno scarico delle
camere del cilindro. Tenere conto
anche di questo per il riavvio.
Input
Logic
Input
Logic
Output
Valvola ISO per cilindri di sollevamento e rotazione
Descrizione
• Per cilindri di sollevamento
e rotazione nell’industria
automobilistica.
Dati tecnici
Tensione
24 Vcc
P
L Pressione
3 ... 10 bar
temperatura
Q Intervallo
-5 ... +50 °C
Impiego
• Autoritenuta e alimentazione
secondaria di pressione in
entrambe le posizioni terminali
• Durante la corsa, in caso di
emergenza (ad es. se viene
calpestata una pedana
sensibile), il cilindro deve
essere mantenuto sotto
pressione.
M Portata
1000 l/min
Codice di ordinazione
Simbolo circuitale
Cod. prod.
Tipo
Descrizione
560728
VSVA-B-P53AD-ZD-A1-1T1L
Grandezza 01, 5/3 posizione intermedia, 1 attacco
alimentato e 1 in scarico, posizione di commutazione
14 a ritenuta
Funzione
Esercizio normale
In caso di emergenza (l’energia elettrica viene disattivata)
Azionamento
Rientro dispositivo
di bloccaggio
Rientro mediante
V 5/2
Il dispositivo di bloccaggio rimane alimentato in entrambe le camere.
V 5/3: posizione di riposo (14)
V 5/2: posizione 12 attiva
V 5/3: posizione 12 attiva
(nessun bloccaggio automatico)
V 5/2: posizione 12 attiva
Avanzamento
dispositivo
di bloccaggio
Rientro mediante
V 5/2
Il dispositivo di bloccaggio rimane alimentato in entrambe le camere.
V 5/3: posizione di riposo (14)
V 5/2: posizione 12 attiva
V 5/3: posizione 12 attiva
(nessun bloccaggio automatico)
V 5/2: posizione 14 attiva
Bloccaggio in
posizione terminale
Le posizioni terminali
vengono mantenute
sotto pressione
L’alimentazione viene mantenuta nelle posizioni terminali
V 5/3: 12 bloccaggio automatico
V 5/2: 14 oppure 12 attiva
V 5/3 commuta in posizione 12
(bloccaggio automatico)
V 5/2 commuta in 14 oppure 12
V = valvola di controllo direzione
39
Input
Logic
Input
Logic
Arresto meccanico e pneumatico
Note
Verificare sempre che nelle
soluzioni a più canali ciascun
canale soddisfi la propria
funzione di sicurezza.
La valutazione della diagnosi
deve essere effettuata tramite
software.
Cat.
3
PL
d
DC
Medio
CCF
>65%
Canali
2
Componente
di sicurezza
MD 2006/42/CE
No
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto del
componente.
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
40
Dopo l’arresto del cilindro,
può verificarsi un movimento
dello stesso a seconda della
perdita dei singoli componenti.
Tenere conto anche di questo
per il riavvio.
Input
Logic
Input
Logic
Output
Unità di bloccaggio
Simboli circuitali
Cat.
PL
DC
CCF
Con misure
supplementari
può essere
impiegata in
sistemi di
categoria
superiore
Canali
1
Componente
di sicurezza
MD 2006/42/CE
No
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto del
componente.
Note
Il perno di bloccaggio non è di
per sé una soluzione di
protezione completa.
Può essere impiegato come parte
di una soluzione.
Funzione
• Arresto e bloccaggio dello stelo
in qualunque posizione.
• Lo stelo può essere bloccato
anche per lungo tempo, con
carichi variabili, oscillazioni o
perdite.
Cod. prod.
Tipo
Cod. prod.
Tipo
Cod. prod.
Tipo
Cod. prod.
Tipo
178455
KP-10-350
178460
KP-25-5000
178465
KPE-10
178470
KPE-32
178456
KP-12-600
178461
KP-32-7500
178466
KPE-12
178462
KPE-4
178457
KP-16-1000
178452
KP-4-80
178467
KPE-16
178463
KPE-6
178458
KP-20-1400
178453
KP-6-180
178468
KPE-20
178464
KPE-8
178459
KP-20-2000
178454
KP-8-350
178469
KPE-25
Cod. prod.
DNC-KP
Corsa
Cod. prod.
ADN-...-...-KP
Corsa
DNC-KP
163302
Ø 32
10 ... 2000
548206
Ø 20
10-300
KP-10-350
163334
Ø 40
10 ... 2000
548207
Ø 25
10-300
KP-10-350
163366
Ø 50
10 ... 2000
548208
Ø 32
10-400
KP-12-1000
163398
Ø 63
10 ... 2000
548209
Ø 40
10-400
KP-16-1400
163430
Ø 80
10 ... 2000
548210
Ø 50
10-400
KP-20-1400
163462
Ø 100
10 ... 2000
548211
Ø 63
10-400
KP-20-2000
163494
Ø 125
10 ... 2000
548212
Ø 80
10-500
KP-25-5000
548213
Ø 100
10-500
KP-25-5000
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
41
Input
Logic
Input
Logic
Output
Mini-slitta DGSL con unità di bloccaggio o sistema di blocco a finecorsa
Note
L’unità di bloccaggio e il sistema
di blocco a finecorsa non sono
soluzioni di sicurezza complete.
Possono essere impiegati come
parte di una soluzione.
Cat.
PL
Con misure supplementari
può essere impiegata in
sistemi di categoria superiore
DC
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto del
componente.
CCF
Canali
1
Componente
di sicurezza
MD 2006/42/CE
No
Cod. prod.
Tipo
543903
DGSL-6
543904
DGSL-8
543905
DGSL-10
543906
DGSL-12
543907
DGSL-16
543908
DGSL-20
543909
DGSL-25
Unità di bloccaggio
• Per il fissaggio della slitta nella
posizione desiderata
• Bloccaggio per attrito
• Bloccaggio con molla, rilascio
con aria compressa
Sistema di blocco a finecorsa
• Blocco meccanico al
raggiungimento della posizione
terminale
• Accoppiamento meccanico
• Bloccaggio con molla, rilascio
con aria compressa
Simboli circuitali
C Unità
di bloccaggio
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
42
E3 Sistema di blocco
a finecorsa
Input
Logic
Input
Logic
Output
DGC con unità di bloccaggio
Note
L’unità di bloccaggio non è di per
sé una soluzione di protezione
completa. Può essere impiegata
come parte di una soluzione.
Cat.
PL
DC
Con misure supplementari
può essere impiegata in
sistemi di categoria
superiore
CCF
Canali
1
Componente di sicurezza
MD 2006/42/CE
No
Tutti i valori indicati sono valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto e
un’interconnessione corretta
di SRP/CS.
Funzione
Stato senza pressione =
stato bloccato
Stato sotto pressione =
stato aperto
Unità di bloccaggio per assi DGC
Cod. prod.
Tipo
532447
DGC-25-…-1H…-PN
532448
DGC-32-…-1H…-PN
532449
DGC-40-…-1H…-PN
532450
DGC-50-…-1H…-PN
544426
DGC-25-…-1H…-PN
544427
DGC-32-…-1H…-PN
544428
DGC-40-…-1H…-PN
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
43
Input
Logic
Input
Logic
Output
Cilindro con sistema di blocco a finecorsa
Note
Il sistema di blocco meccanico
non è di per sé una soluzione di
protezione completa. Può essere
impiegato come parte di una
soluzione.
Cat.
PL
Con misure supplementari può
essere impiegato in sistemi di
categoria superiore
DC
CCF
Canali
1
Componente
di sicurezza
MD 2006/42/CE
No
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto del
componente.
Cod. prod.
Tipo
548214
ADN-20-EL
Cod. prod.
Tipo
548215
ADN-25-EL
163302
DNC-32-EL
548216
ADN-32-EL
163334
DNC-40-EL
548217
ADN-40-EL
163366
DNC-50-EL
548218
ADN-50-EL
163398
DNC-63-EL
548219
ADN-63-EL
163430
DNC-80-EL
548220
ADN-80-EL
163462
DNC-100-EL
548221
ADN-100-EL
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
44
Funzione
Blocco meccanico al
raggiungimento della posizione
terminale. Rilascio con
contropressione sull’altro lato
del pistone.
• Accoppiamento meccanico
• Sblocco automatico
alimentando il cilindro
• Blocco a finecorsa su un lato
o due lati
Simbolo circuitale
Input
Logic
Input
Logic
Output
Unità di bloccaggio DNCKE-S, KEC-S
Cat.
PL
DC
Con misure supplementari
può essere impiegata in
sistemi di categoria
superiore
CCF
Note
L’unità di bloccaggio e il sistema
di blocco a finecorsa non sono
soluzioni di sicurezza complete.
Possono essere impiegati come
parte di una soluzione.
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto del
componente.
Canali
1
Componente di sicurezza
MD 2006/42/CE
Sì, se certificato IFA
Cod. prod.
Tipo
526482
DNCKE-40- -PPV-A
526483
DNCKE-63- -PPV-A
526484
DNCKE-100- -PPV-A
538239
DNCKE-40- -PPV-A-S
Certificato IFA
538240
DNCKE-63- -PPV-A-S
Certificato IFA
Certificato IFA
538241
DNCKE-100- -PPV-A-S
527492
KEC-16
527493
KEC-20
527494
KEC-25
538242
KEC-16-S
Come dispositivo di arresto
• Arresto e bloccaggio in caso di
mancanza di alimentazione
• Protezione in caso di mancanza
e caduta di pressione
Come dispositivo frenante
• Decelerazione o arresto dei
movimenti
• Interruzione di un movimento
violando un’area pericolosa
Simboli circuitali
Certificato IFA
538243
KEC-20-S
Certificato IFA
538244
KEC-25-S
Certificato IFA
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
45
Input
Logic
Input
Logic
Output
Valvola di arresto VL-2-1/4-SA
Note
La valvola di arresto non è una
soluzione di protezione
completa. Può essere impiegata
come parte di una soluzione.
Cat.
PL
DC
CCF
Con misure
supplementari
può essere
impiegata in
sistemi di
categoria
superiore
Canali
1
Componente di
sicurezza
MD 2006/42/CE
No
Cod. prod.
Tipo
25025
VL-2-1/4-SA
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto del
componente.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
46
Dati tecnici
Pressione d’esercizio
0 ... 10 bar
L
Simbolo circuitale
Q
Intervallo temperatura
-20 ... 80 °C
Input
Logic
Input
Logic
Valvola di commutazione servopilotaggio VSVA
Con due valvole di
controllo
direzione
Cat.
3
PL
d
DC
Rilevamento
posizione
di commutazione
CCF
>65%
Canali
2
No
Componente
di sicurezza
MD 2006/42/CE
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto del
componente.
Cod. prod.
Tipo
573201
VSVA-B-M52-MZD-A2-1T1L-APX-0,5
Valvola 5/2, larghezza 18 mm, monostabile, ritorno a molla
meccanica, rilevamento della posizione di commutazione
tramite sensore induttivo, con uscita PNP e cavo 0,5 m,
con connettore sensore M12x1, 4 poli
570850
VSVA-B-M52-MZD-A1-1T1L-APX-0,5
Valvola 5/2, larghezza 26 mm, monostabile, ritorno a molla
meccanica, rilevamento della posizione di commutazione
tramite sensore induttivo, con uscita PNP e cavo 0,5 m,
con connettore sensore M12x1, 4 poli
573200
VABF-S4-2-S
Sottobase accoppiabile, larghezza 26 mm,
per la commutazione del servopilotaggio dal canale 1 a 14
570851
VABF-S4-1-S
Sottobase accoppiabile, larghezza 26 mm, per la
commutazione del servopilotaggio dal canale 1 a 14
8000033
SPBA-P2R-G18-W-M12-0,25X
Pressostato con punto di commutazione fisso 0,25 bar
Rilevamento servopilotaggio in canale 14
Attacchi filettati G1/8, per avvitamento in VABF-S4-2-S
oppure VABF-S4-1-S
Connettore sensore M12x1
8000210
SPBA-P2R-G18-2P-M12-0,25X
Pressostato elettronico con punto di commutazione fisso 0,25 bar
Rilevamento servopilotaggio in canale 14
Attacchi filettati G1/8, per avvitamento in VABF-S4-2-S
oppure VABF-S4-1-S
Connettore sensore M12x1
Note
Verificare sempre che nelle
soluzioni a più canali ciascun
canale soddisfi la propria
funzione di sicurezza.
La diagnosi deve essere eseguita
tramite software nel comando
macchina del cliente.
Lo schema pneumatico
raffigurato è soltanto
esemplificativo. La funzione
“servopilotaggio commutabile”
e le altre funzioni della valvola
possono essere configurate
nell’unità di valvole VTSA.
I calcoli del PL devono essere
adattati di conseguenza.
La valvola di commutazione del
servopilotaggio non è di per sé
una soluzione di protezione
completa. Può essere impiegata
come parte di una soluzione.
Deve essere garantita la
disinserzione elettrica sicura
a due canali.
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
47
Input
Logic
Input
Logic
Output
Valvole con rilevamento della posizione di commutazione
Cat.
PL
DC
Rilevamento
posizione di
commutazione
con sensore
di finecorsa
induttivo
PNP/NPN
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto del
componente.
CCF
Canali
1
Componente
di sicurezza
MD 2006/42/CE
No
Descrizione
• Elettrovalvole a norma ISO
15407-1, connettore forma C,
per connessione elettrica
singola
• Elettrovalvola a norma ISO,
15407-2, per l’impiego
nell’unità valvole VTSA
• Funzione valvola: valvola 5/2
con ritorno con molla
• Grandezza ISO 1, altre
grandezze su richiesta
• Larghezza: 26 mm
• La posizione di riposo
della spola viene monitorata
da un sensore di finecorsa
• Per architetture di comando
di categoria superiore
• Sensore di finecorsa
con attacco M8
Note
Il rilevamento della posizione
di commutazione nelle valvole
permette di raggiungere gradi di
copertura diagnostica superiori.
Simbolo circuitale
Cod. prod.
Tipo
560723
VSVA-B-M52-MZD-A1-1T1L-APC
Grandezza 01, 5/2 monostabile, ritorno molla meccanica, valvola a innesto, sensore PNP e cavo
560724
VSVA-B-M52-MZD-A1-1T1L-APP
Grandezza 01, 5/2 monostabile, ritorno molla meccanica, valvola a innesto, sensore PNP e connettore M8
560725
VSVA-B-M52-MZ-A1-1C1-APC
Grandezza 01, 5/2 monostabile, ritorno molla meccanica, valvola Cnomo, sensore PNP e cavo
560726
VSVA-B-M52-MZ-A1-1C1-APP
Grandezza 01, 5/2 monostabile, ritorno molla meccanica, valvola Cnomo, sensore PNP e connettore M8
560742
VSVA-B-M52-MZD-A1-1T1L-APC
Grandezza 01, 5/2 monostabile, ritorno molla meccanica, valvola a innesto, sensore NPN e cavo
560743
VSVA-B-M52-MZD-A1-1T1L-ANP
Grandezza 01, 5/2 monostabile, ritorno molla meccanica, valvola a innesto, sensore NPN e connettore M8
560744
VSVA-B-M52-MZ-A1-1C1-APC
Grandezza 01, 5/2 monostabile, ritorno molla meccanica, valvola Cnomo, sensore NPN e cavo
560745
VSVA-B-M52-MZ-A1-1C1-ANP
Grandezza 01, 5/2 monostabile, ritorno molla meccanica, valvola Cnomo, sensore NPN e cavo
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
48
Input
Logic
Output
Input
Logic
Output
Valvola con rilevamento della posizione di commutazione
Cat.
PL
DC
CCF
Canali
Componente
di sicurezza
MD 2006/42/CE
Con misure
supplementari
può essere
impiegata
in sistemi di
categoria
superiore
No
Dati tecnici
Tensione
24 Vcc
P
Pressione
L 3 ... 10 bar
Intervallo temperatura
Q -10 ... +50 °C
Portata
M 1200 ... 4500 l/min
Codice di ordinazione
Cod. prod.
Tipo
185994
MDH-5/2-D1-FR-S-C-A-SA27102
188005
MDH-5/2-D2-FR-S-C-A-SA23711
188006
MDH-5/2-D3-FR-S-C-A-SA23712
Descrizione
• Rilevamento diretto della spola
• Nessun rilevamento della
pressione, bensì rilevamento
della posizione
• Adatta per circuiti con grado di
copertura diagnostica elevato
• Adatta per circuiti di categoria
superiore secondo EN ISO
13849-1
Sensori Festo
Sono utilizzabili comuni sensori
con contatto Reed per
scanalatura a T: tipo SME-8M,
SMT-8M, SME-8, SMT-8
• Uscita di commutazione senza
contatto o con contatto Reed
• Svariate possibilità di
montaggio e connessione
• Esecuzioni resistenti al calore
e alla corrosione
• Esecuzioni prive di rame e PTFE
Simbolo circuitale
Attenzione: i sensori devono
essere ordinati separatamente.
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
49
Input
Logic
Input
Logic
Output
Regolatore di portata anti-manipolazione GRLA-…-SA
Note
Il regolatore di portata non è di
per sé una soluzione di sicurezza
completa. Può essere impiegato
come parte di una soluzione.
Cat.
PL
DC
CCF
Con misure
supplementari può
essere impiegato in
sistemi di categoria
superiore
Canali
1
Componente di sicurezza
MD 2006/42/CE
No
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto del
componente.
Funzione
• Regolazione di una portata
definita
• Protezione con perno di
bloccaggio, da una regolazione
non autorizzata della portata
Simbolo circuitale
Cod. prod.
Tipo
539717
GRLA-M5-B-SA
539661
GRLA-1/8-B-SA
539662
GRLA-1/4-B-SA
539715
GRLA-3/8-B-SA
539716
GRLA-1/2-B-SA
539714
GRLA-3/4-B-SA
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
50
Input
Logic
Input
Logic
Output
Valvola di intercettazione
Note
La valvola di intercettazione non
è una soluzione di protezione
completa. Può essere impiegata
come parte di una soluzione.
Cat.
PL
DC
CCF
Con misure
supplementari può essere
impiegata in sistemi di
categoria superiore
Canali
1
Componente
di sicurezza
MD 2006/42/CE
No
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto del
componente.
Funzione
• Disinserimento e scarico di
impianti pneumatici
• Interbloccabile fino a 6 volte
• Priva di PWIS
La valvola di intercettazione non
può essere utilizzata come
valvola di arresto di emergenza.
Cod. prod.
Tipo
197136
HE-G1-LO
197135
HE-G3/4-LO
197134
HE-G1/2-LO
197133
HE-G3/8-LO
197132
HE-N1-LO-NPT
197131
HE-N3/4-LO-NPT
197130
HE-N1/2-LO-NPT
197129
HE-N3/8-LO-NPT
Simbolo circuitale
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
51
Input
Logic
Input
Logic
Output
Valvola ISO per dispositivo di bloccaggio pneumatico manuale
Descrizione
Dispositivo di bloccaggio
pneumatico manuale per
produzione di carrozzerie
Dati tecnici
Tensione
24 Vcc
P
L Pressione
3 ... 10 bar
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto del
componente.
Cat.
2
PL
d
DC
Basso
CCF
>65%
Canali
1
Componente
di sicurezza
MD 2006/42/CE
No
Cod. prod.
Tipo
560727
VSVA-B-P53ED-ZD-A1-1T1L
Funzione
Esercizio normale
Il dispositivo di
bloccaggio viene
chiuso a mano
Intervallo temperatura
Q -5 ... +50 °C
Portata
M 1000 l/min
Simbolo circuitale
Grandezza 01, 5/3 posizione intermedia
in scarico, posizione di commutazione
14 a ritenuta
In caso di emergenza
(l’energia elettrica viene disattivata)
Azionamento
Ritorno del dispositivo
di bloccaggio
mediante valvola 5/2
Senza pressione
Valvola in posizione intermedia
Dispositivo di
bloccaggio in
posizione terminale
(bloccaggio lamiera)
Avanzamento del dispositivo
di bloccaggio mediante
valvola 5/2
Forza di supporto mediante pressione
(auto-ritenuta);
la valvola rimane in posizione 12
Bobina 12 attivata
Il dispositivo di
bloccaggio si apre
automaticamente
Azionamento pneumatico
La valvola ritorna
in posizione intermedia
Bobina 14 attivata
52
Zone di pressione per unità di valvole tipo 44 VTSA
Creazione di zone a pressione
differenziata e separazione
dell’aria di scarico
• Possibilità di formazione di
zone di pressione per diverse
pressioni di lavoro.
• è possibile creare una zona di
pressione separando i canali
interni di alimentazione tra le
piastre.
• Alimentazione e scarico
dell’aria compressa tramite
piastra di alimentazione
• Possibilità di selezionare la
posizione delle piastre di
alimentazione e delle
guarnizioni di separazione
nella VTSA.
• Separazioni dei canali su
richiesta al momento
dell’ordinazione, distinguibili
dalla codifica anche con unità
di valvole montata.
In figura è rappresentato
un esempio di creazione e
connessione di tre zone di
pressione con canali separati,
con servopilotaggio interno.
Altri esempi di alimentazione
pneumatica e servopilotaggio
tramite piastra terminale
• Servopilotaggio interno,
scarico convogliato/
silenziatore
• Servopilotaggio esterno,
silenziatore/scarico
convogliato
Scarico sicuro delle valvole o
zone di pressione
Insieme alla valvola MS6-SV è
possibile scaricare determinate
zone di pressione in modo sicuro,
mantenendo
contemporaneamente la
pressione per determinate
valvole o zone di pressione.
Questa funzione è molto
richiesta per i circuiti di
protezione.
VTSA con connessione al
terminale CPX
• Possibilità di avere fino a 16
zone di pressione nella VTSA
(con l’uso esclusivo della
grandezza 1, ISO 5599-2,
fino a 32 zone di pressione)
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
53
Zone di pressione per unità di valvole tipo 32 MPA
In figura è rappresentato
un esempio di creazione e
connessione di tre zone di
pressione con canali separati,
con servopilotaggio esterno.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
54
Creazione di zone a pressione
differenziata e separazione
dell’aria di scarico
• Possibilità di formazione di
zone di pressione per diverse
pressioni di lavoro
• Possibilità di creazione di zone
di pressione separando i canali
interni di alimentazione tra le
piastre di collegamento con
un’apposita guarnizione di
separazione, oppure con
separazione saldamente
integrata nella piastra di
collegamento (Codice I)
• Alimentazione e scarico
dell’aria compressa tramite
piastra di alimentazione
• Possibilità di selezionare la
posizione delle piastre di
alimentazione e delle
guarnizioni di separazione
in MPA con CPX e MPM
(multipolo).
• Guarnizioni di separazione
integrate in fabbrica su
richiesta, distinguibili tramite
codifica anche con unità di
valvole montata.
MPA con connessione
al terminale CPX
Esempio di zone di pressione
• Possibilità di avere fino a
8 zone di pressione con
MPA e CPX
Altri esempi di alimentazione
di pressione e servopilotaggio
• Servopilotaggio esterno,
silenziatore a piastra
• Servopilotaggio interno,
scarico convogliato
• Servopilotaggio esterno,
scarico convogliato
Scarico sicuro delle valvole
o zone di pressione
Insieme alla valvola MS6-SV è
possibile scaricare determinate
zone di pressione in modo
sicuro, mantenendo
contemporaneamente la
pressione per determinate
valvole o zone di pressione.
Questa funzione è molto
richiesta per i circuiti di
protezione.
Servopneumatica
Input
Logic
Input
Logic
Funzione di sicurezza per servopneumatica
Disinserimento dell’alimentazione
Funzioni
• Protezione dall’avvio
accidentale (2 canali)
• Scarico (1 canale)
• Categoria arresto: “0”
(EN 60204-1)
• Alimentazione pressione
non disattivata
Cat.
2
3
PL
d
d
DC
Medio
Medio
CCF
>65%
>65%
Canali
1
2
Componente di sicurezza
MD 2006/42/CE
No
No
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto del
componente.
Cod. prod.
Tipo
550171
VPWP-6-L-5-…
Valvola proporzionale, componente del sistema servopneumatico
come primo canale
534546
161109
VSVA-B-M52-MZH-A1-1R5L
NAS-1/4-01-VDMA
Valvola di commutazione 5/2, monostabile con ritorno a molla,
servopilotaggio esterno come secondo canale. Le dimensioni
(valore portata) dipendono dalla valvola proporzionale.
535413
DNCI-50-500-P-A
Cilindro a norma con trasduttore di posizione
542897
SDE5-D10-FP-Q6E-P-M8
Pressostato per la diagnosi delle valvole per stop d’emergenza (VSVA)
9517
GRU-1/4-B
Regolatore di portata con silenziatore per scarico controllato
del cilindro
153464
H-QS-8
Valvola unidirezionale
Note
• Questo circuito è
raccomandato solo per gli assi
orizzontali.
• L’asse può muoversi ancora
dopo l’arresto d’emergenza.
Il funzionamento per inerzia
dipende dalla velocità e dalla
massa in movimento al
momento della richiesta.
• Al riavvio l’attuatore potrebbe
muoversi a seconda delle
condizioni di attivazione.
• L’impiego di un’unità di
frenatura/bloccaggio in
combinazione con un
controllore servopneumatico
può evitare il movimento in
fase di riavvio.
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
55
Input
Logic
Input
Logic
Funzione di sicurezza per servopneumatica
Arresto meccanico e pneumatico
con trasduttore di posizione
Funzione
• Protezione dall’avvio
accidentale (2 canali)
• Misura protettiva: arresto
(2 canali)
• Categoria arresto: “1”
• Alimentazione pressione
non disattivata
Cat.
3
PL
d
DC
Medio
CCF
>65%
Canali
3
Componente
di sicurezza
MD 2006/42/CE
No
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto del
componente.
Cod. prod.
Tipo
Descrizione
550171
VPWP-6-L-5-…
Valvola proporzionale, componente del sistema servopneumatico come
primo canale
534546
161109
VSVA-B-M52-MZH-A1-1R5L
NAS-1/4-01-VDMA
Valvola di commutazione 5/2, monostabile con ritorno a molla,
servopilotaggio esterno e rilevamento della posizione di commutazione
come secondo canale. Le dimensioni (valore portata) dipendono dalla
valvola proporzionale
173124
MEH-3/2-1/8-B
Valvola di commutazione 3/2, monostabile con ritorno a molla
526483
DNCKE-63-250-PPV-A
Cilindro a norma con unità di bloccaggio
trasduttore di posizione montato esternamente
542897
SDE5-D10-FP-Q6E-P-M8
Pressostato per il controllo delle valvole di arresto d’emergenza VSVA
e della funzione di arresto
11689
H-QS-8
Valvola unidirezionale
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
56
Note
• Raccomandato per assi
verticali
• Quando è attivo l’arresto di
emergenza, l’aria compressa
rimane imprigionata
nell’attuatore; l’attuatore non è
privo di aria compressa.
L’impiego di un’unità di
frenatura/bloccaggio in
combinazione con un
controllore servopneumatico
può evitare il movimento in
fase di riavvio.
• Se viene utilizzata soltanto
un’unità/perno di bloccaggio,
l’asse deve essere fermo prima
di essere fissato (bloccato).
Questo arresto può essere
provocato con un segnale di
STOP tramite il controllore
servopneumatico. Le valvole di
arresto d’emergenza VSVA
vengono poi disinserite con un
ritardo.
Input
Logic
Input
Logic
Funzione di sicurezza per servopneumatica
Arresto pneumatico
Cat.
3
PL
d
DC
Alto
CCF
>65%
Canali
2
Componente di
sicurezza MD
2006/42/CE
No
Cod. prod.
Tipo
Descrizione
550171
VPWP-6-L-5-…
Valvola proporzionale, componente del sistema servopneumatico
come primo canale
534546
161109
VSVA-B-M52-MZH-A1-1R5L
NAS-1/4-01-VDMA
Valvola di commutazione 5/2, monostabile con ritorno a molla,
servopilotaggio esterno e rilevamento della posizione di
commutazione come secondo canale. Le dimensioni (valore
portata) dipendono dalla valvola proporzionale
548713
MS6-SV-1/2-E-10V24-SO
Valvola di inserimento progressivo e scarico rapido
con autocontrollo a 2 canali e Performance Level e
544428
DGCI-40-750-P-A
Attuatore lineare senza stelo con trasduttore di posizione
11689
H-QS-8
Valvola unidirezionale
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto del
componente.
Caratteristiche tecniche
• Protezione dall’avvio
accidentale (2 canali)
• Misura protettiva: arresto del
movimento (2 canali)
• Categoria arresto: “1”
• L’alimentazione di pressione
è disattivata (2 canali)
Note
• Questo circuito può essere
utilizzato sia per assi
orizzontali che per assi
verticali.
• Quando è attivo l’arresto di
emergenza, l’aria compressa
rimane imprigionata
nell’attuatore; l’attuatore non è
privo di aria compressa.
• Come sempre in pneumatica,
l’aria compressa intrappolata
nel cilindro non provoca
direttamente l’arresto
dell’asse. Il movimento di
sovracorsa dipende dalla
velocità e dalla massa in
movimento.
• Al riavvio, l’attuatore potrebbe
muoversi a seconda delle
condizioni di attivazione.
• L’impiego di un’unità di
frenatura/bloccaggio in
combinazione con un
controllore servopneumatico
può evitare il movimento in
fase di riavvio.
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
57
Input
Logic
Input
Logic
Funzione di sicurezza per servopneumatica
Cat.
3
PL
d
DC
Alto
CCF
>65%
Canali
2
Componente
di sicurezza
MD 2006/42/CE
No
Cod. prod.
Tipo
Descrizione
550171
VPWP-6-L-5-…
Valvola proporzionale, componente del sistema servopneumatico
come primo canale
560726
161109
VSVA-B-M52-MZ-A1-1C1-APP
NAS-1/4-01-VDMA
Valvola di commutazione 5/2, monostabile con ritorno a molla,
servopilotaggio esterno e rilevamento della posizione di
commutazione come secondo canale. Le dimensioni (valore
portata) dipendono dalla valvola proporzionale.
544428
DGCI-40-750-…
Attuatore lineare senza stelo con trasduttore di posizione
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto del
componente.
Caratteristiche tecniche
• Protezione dall’avvio
accidentale (2 canali)
• Misura protettiva: arresto
del movimento (2 canali)
• Categoria arresto: “1”
• L’alimentazione di pressione
è disattivata (2 canali)
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
58
Note
• Questo circuito può essere
utilizzato sia per assi
orizzontali che per assi
verticali.
• Quando è attivo l’arresto di
emergenza, l’aria compressa
rimane imprigionata
nell’attuatore; l’attuatore non
è privo di aria compressa.
• Come sempre in pneumatica,
l’aria compressa intrappolata
nel cilindro non provoca
direttamente l’arresto
dell’asse. Il movimento di
sovracorsa dipende dalla
velocità e dalla massa in
movimento.
• Al riavvio, l’attuatore potrebbe
muoversi a seconda delle
condizioni di attivazione.
Se vengono inserite o attivate
contemporaneamente le
valvole VSVA e VPWP,
il movimento può essere
minimizzato.
• L’impiego di un’unità di
frenatura/bloccaggio in
combinazione con un
controllore servopneumatico
può evitare il movimento in
fase di riavvio.
Input
Logic
Input
Logic
Funzione di sicurezza per servopneumatica
Inversione pneumatica
Cat.
2
3
PL
d
d
DC
Medio
Medio
CCF
>65%
>65%
Canali
1
2
Componente
di sicurezza
MD 2006/42/CE
No
No
Tutti i valori indicati sono valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto e
un’interconnessione corretta
di SRP/CS.
Cod. prod.
Tipo
Descrizione
550171
VPWP-6-L-5-…
Valvola proporzionale, componente del sistema
servopneumatico come primo canale
534546
161109
VSVA-B-M52-MZH-A1-1R5L
NAS-1/4-01-VDMA
Valvola di commutazione 5/2, monostabile con ritorno a
molla, servopilotaggio esterno come secondo canale.
Le dimensioni (valore portata) dipendono dalla valvola
proporzionale
535413
DNCI-50-500-P-A
Cilindro a norma
542897
SDE5-D10-FP-Q6E-P-M8
Pressostato per la diagnosi delle valvole
per stop d’emergenza (VSVA)
193973
GR0-QS-6
Regolatore di portata per regolare la velocità dell’attuatore
11689
H-QS-8
Valvola unidirezionale
Caratteristiche tecniche
• Protezione dall’avvio
accidentale (2 canali)
• Misura protettiva: inversione
(1 canale)
• Misura protettiva:
avanzamento con velocità
ridotta (1 canale)
• Alimentazione pressione non
disattivata
Note
• Utilizzabile anche per assi
verticali
• Attivando l’arresto
d’emergenza, l’attuatore è in
pressione.
• Al riavvio, l’attuatore potrebbe
muoversi a seconda delle
condizioni di attivazione.
• L’impiego di un’unità di
frenatura/bloccaggio in
combinazione con un
controllore servopneumatico
può evitare il movimento in
fase di riavvio.
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
59
Tecnologia elettrica
Input
Logic
Output
Input
Logic
Output
Sistema di misurazione lineare EGC
Note
Il sistema di misurazione lineare
non è di per sé una soluzione di
protezione completa. Può essere
impiegato come parte di una
soluzione. A tale scopo è sempre
necessario un sistema di
monitoraggio.
Con 2° sistema di
misurazione
(encoder) nel
servomotore
Soltanto sistema
di misurazione
lineare
Cat.
2
4
PL
d
e
DC
Medio
Alto
CCF
>65%
>65%
Canali
1
2
Componente
di sicurezza
MD 2006/42/CE
No
No
Tutti i valori indicati sono valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto e
un’interconnessione corretta
di SRP/CS.
Il SRP/CS selezionato deve
essere adatto per l’utilizzo e la
valutazione orientata alla
sicurezza di encoder standard.
Con l’encoder motore e un
dispositivo di commutazione di
sicurezza adatto è possibile una
soluzione a 2 canali.
La posizione della slitta viene
misurata direttamente, senza
altri influssi meccanici.
La misurazione direttamente
sulla slitta aumenta la precisione
assoluta.
Il sistema di misurazione lineare è parte integrante del sistema
modulare multiasse e può essere configurato per gli assi seguenti:
Assi a cinghia
Assi a vite
Cod. prod.
Tipo
Cod. prod.
Tipo
556813
EGC-70-…-M…
556807
EGC-70-…-M…
556814
EGC-80-…-M…
556808
EGC-80-…-M…
556815
EGC-120-…-M…
556809
EGC-120-…-M…
556817
EGC-185-…-M…
556811
EGC-185-…-M…
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
60
Input
Logic
Input
Logic
Unità di bloccaggio EGC
1 canale
2 canali
Con misure supplementari
può essere impiegata in
sistemi di categoria
superiore
CCF
Con misure
supplementari può
essere impiegata in
sistemi di categoria
superiore
Canali
1
2
Componente
di sicurezza
MD 2006/42/CE
No
No
Cat.
PL
DC
Note
Il sistema di misurazione lineare
non è di per sé una soluzione di
protezione completa. Può essere
impiegato come parte di una
soluzione.
Tutti i valori indicati sono valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto e
un’interconnessione corretta
di SRP/CS.
Insieme all’encoder motore e un
dispositivo di commutazione di
sicurezza adatto è possibile una
soluzione a 2 canali.
La posizione della slitta viene
misurata direttamente, senza
altri influssi meccanici.
La misurazione direttamente
sulla slitta aumenta la precisione
assoluta.
Unità di bloccaggio per assi EGC
Assi a cinghia
Assi a vite
Cod. prod.
Tipo
Cod. prod.
Tipo
556814
EGC-80-…-…H…-PN
556808
EGC-80-…-…H…-PN
556815
EGC-120-…-…H…-PN
556809
EGC-120-…-…H…-PN
556817
EGC-185-…-…H…-PN
556811
EGC-185-…-…H…-PN
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
61
Input
Logic
Output
Input
Logic
Output
Modulo di sicurezza CAMC-G-S1
Note
Il modulo di sicurezza CAMCG-S1 è una scheda nei controllori
motore CMMP-AS-_-M3,
che integra la funzione di
sicurezza Safe Torque Off (STO)
fino a PL e, categoria 4 nei
controllori motore.
STO
v
0
t
Cat.
4
PL
e
DC
Alto
CCF
>65%
Canali
2
Componente di
sicurezza MD
2006/42/CE
Sì
Cod. prod.
Tipo
1501330
CAMC-G-S1
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto del
componente.
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
62
Con un dispositivo di sicurezza
esterno si può implementare con
semplicità la funzione di Safe
Stop 1 (SS1), cioè di
decelerazione e poi Safe Torque
Off (STO) con un ritardo di
tempo.
Input
Logic
Output
Input
Logic
Output
Modulo di sicurezza CAMC-G-S3
Note
Il modulo di sicurezza
CAMC-G-S3 è stato sviluppato
per integrare la sicurezza
funzionale nei controllori motore
della serie CMMP-AS-_-M3.
Con questo modulo di sicurezza
vengono integrate le seguenti
funzioni di sicurezza e di logica
nel controllore motore:
SLS
STO
v
0
t
v
0
SS2
SOS
v
t
0
Cat.
4
PL
e
DC
Alto
CCF
>65%
Canali
2
Componente di sicurezza
MD 2006/42/CE
Sì
Cod. prod.
Tipo
1501331
CAMC-G-S3
v
M
t
SBC
t
SSR
SLP
v
s
s
0
SS1 STO
v
s
0
t
vs
t
tt
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto del
componente.
• Coppia disinserita in sicurezza
(safe torque off, STO)
• Arresto sicuro 1
(safe stop 1, SS1)
• Arresto operativo sicuro
(safe operation stop, SOS)
• Arresto sicuro 2
(safe stop 2, SS2)
• Velocità ridotta sicura
(safely limited speed, SLS)
• Campo di velocità sicuro
(safe speed range, SSR)
• Monitoraggio sicuro della
funzione di frenata
(safe brake control, SBC)
• Sorveglianza sicura
della velocità
(safe speed monitor, SSM)
• Funzione logica sicura
(additional logic function, ALF),
ad es. AND, OR, NOT, ecc.
Utilizzando questa scheda,
in molte applicazioni diventano
superflui i dispositivi di
commutazione di sicurezza
esterni, cosicché il cablaggio
viene semplificato, il numero
di componenti ridotto,
contenendo così i costi della
soluzione di sistema.
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
63
Input
Logic
Output
Input
Logic
Output
Modulo di sicurezza CMGA
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto del
componente.
v
s
0
SOS
SS2 SOS
SS1 STO
0
t
0
SLP
SLS
v
s
v
s
t
t
Cat.
4
PL
e
DC
Alto
CCF
>65%
Canali
2
Componente di sicurezza MD
2006/42/CE
Sì
Cod. prod.
Tipo
1680823
CMGA-B1-M0-L0-A0
1680824
CMGA-B1-M1-L1-A0
1680825
CMGA-B1-M2-L2-A0
1680826
CMGA-E1
1680827
CMGA-E1-PB
1680828
CMGA-E1-CO
1680829
CMGA-E1-DN
v
0
v
M
v
M
s
t
t
SBC
t
SBC
t
Note
Il sistema di sicurezza CMGA
consente un monitoraggio a uno
o a due canali di dispositivi di
comando di sicurezza (ad es.
interruttore di arresto
d’emergenza, portello di
sicurezza, barriera fotoelettrica,
selettore di modi operativi, …),
di trasduttori di velocità e di
posizione, la loro elaborazione
e l’attivazione a uno oppure due
canali di una misura protettiva
adatta.
Poiché questo è un sistema
programmabile, è possibile
l’adeguamento ottimale alla
rispettiva applicazione orientata
alla sicurezza.
Grazie agli esempi per la
programmazione contenuti in
questo manuale, la complessità
di questo sistema di sicurezza
programmabile si riduce al
download di un programma
applicativo e al cablaggio.
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
64
Funzioni di sicurezza:
• Safe Stop 1 (SS1, ritardo
e poi Safe Torque Off (STO))
• Safe Stop 2 (SS2, ritardo
e poi Safe Operating Stop
(SOS))
• Safe Operating Stop (SOS)
• Safely Limited Speed (SLS)
• Safely Limited Position (SLP)
• Safe Brake Control (SBC)
• Safe Direction (SDI)
• Safe Speed Monitor (SSM)
• Safely Limited Increment (SLI)
• Position deviation muting
(PDM)
• Encoder status (ECS)
• Safely-limited acceleration
(SLA)
• Safe acceleration range (SCA)
• Safe speed range (SSR)
Input
Logic
v
s
0
Input
Logic
v
s
0
STO
SS1 STO
v
t
0
t
STO
SS1 STO
v
t
0
t
Modulo di sicurezza CMGA
v
s
0
STO
SS1 STO
v
t
0
t
Cat.
3
3
PL
d
d
DC
Medio
Medio
CCF
>65%
>65%
Componente di sicurezza MD
2006/42/CE
No
No
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto del
componente.
Alimentazione
di tensione
1°Percorso spegnimento:
interruzione
alimentazione
stadio finale IGBTs
Cod. prod.
Tipo
561406
CMMD-AS-C8-3A
550041
CMMP-AS-C2-3A
550042
CMMP-AS-C5-3A
551023
CMMP-AS-C5-11A-P3
551024
CMMP-AS-C10-11A-P3
1366842
CMMP-AS-C20-11A-P3
552741
CMMS-AS-C4-3A
547454
CMMS-ST-C8-7
Dispositivo di
commutazione
di sicurezza
2°Percorso spegnimento:
blocco stadio finale
SS1 –––
Controllore motore CMM_
M
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
65
Input
Logic
Output
Input
Logic
Output
CPX Profisafe
FrontConnection
Subbase
(Internal Power Rail)
0 V Val
24 V Val
C
H0
0 V Out
24 V Out
0V
El./Sen.
24 V
El./Sen.
FE
C
H1
C
H2
0 V Val
24 V Val
Note
Il modulo CPX Profisafe è un
componente di sicurezza.
Tutti i canali eseguono
l’automonitoraggio della
funzione di sicurezza e sono
a prova di cortocircuito.
Cat.
3
PL
e
DC
99%
CCF
>65%
Canali
2
Certificato
TÜV
Componente
di sicurezza
MD 2006/42/CE
Sì
Tutti i valori indicati sono i valori
massimi raggiungibili con un
funzionamento corretto del
componente.
Separazione galvanica della
tensione.
CPX-FVDA-P può lavorare con
qualsiasi controllore adatto a
Profisafe.
Disinserimento elettrico a due
canali, con auto-monitoraggio.
Blocco di collegamento M12 o
Cage Clamp.
Cod. prod.
Tipo
Selezionare in base al codice
di ordinazione
CPX-FVDA-P2
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
66
Il modulo ProfiSafe viene sempre
ordinato in una configurazione
fissa; vedere la parte in grassetto
nell’esempio:
51E-F33GCQPEKANGKAQF-Z
Terminale CPX – Sistema di alimentazione elettrica
Descrizione
L’impiego di unità
decentralizzate sul Fieldbus,
in particolare con elevato grado
di protezione per il montaggio
diretto sulla macchina, richiede
un sistema flessibile di
alimentazione elettrica.
L’unità di valvole con CPX può
essere alimentata in linea di
principio tramite un singolo
connettore per tutti i potenziali.
Vi sono diversi tipi di
alimentazione:
• elettronica più sensori
• valvole più attuatori. Sono
selezionabili i seguenti tipi
di attacco
• 7/8”, 4 oppure 3 poli
• M18, 4 poli
• Push-Pull
Le interfacce di collegamento
elettrico formano, insieme a
tutte le linee di alimentazione,
la struttura di base del terminale
CPX. Assicurano l’alimentazione
di tensione per i moduli CPX e
anche la connessione Fieldbus.
Molte applicazioni richiedono la
segmentazione del terminale
CPX in zone di tensione,
soprattutto per la disattivazione
separata delle bobine e delle
uscite. Le interfacce di
collegamento elettrico possono
essere concepite come
un’alimentazione elettrica
centrale con installazione più
economica per l’intero terminale
CPX, oppure come gruppi di
potenziale/segmenti di tensione
a separazione galvanica,
con disattivazione multipolare.
Il concetto elettrico del terminale
CPX consente una disattivazione
sicura tramite dispositivi di
sicurezza esterni, uscite di
comando di sicurezza o tramite
il modulo di disattivazione
integrato ProfiSafe.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
67
Input
Logic
Output
Input
Logic
Output
Esempi applicativi
PLC
T3
Alimentazione
di tensione
Alimentazione
del driver stadio
finale STO_A
Arresto
d’emergenza
S1
Dispositivo di
commutazione
di sicurezza T1
Alimentazione
del driver stadio
finale STO_B
Contatto di feedback
STO_A, STO_B
Modulo di sicurezza
Abilitazione
del regolatore
Avvio
S2
CMMP-AS-_-M3
T2
M
Cod. prod.
Tipo
1501325
CMMP-AS-C2-3A-M3
1501326
CMMP-AS-C5-3A-M3
1501327
CMMP-AS-C5-11A-P3-M3
1501328
CMMP-AS-C10-11A-P3-M3
561406
CMMD-AS-C8-3A
550041
CMMP-AS-C2-3A
550042
CMMP-AS-C5-3A
551023
CMMP-AS-C5-11A-P3
551024
CMMP-AS-C10-11A-P3
1366842
CMMP-AS-C20-11A-P3
572986
CMMS-AS-C4-3A-G2
572211
CMMS-ST-C8-7-G2
1512316
CMMO-ST-C5-1-DIOP
1512317
CMMO-ST-C5-1-DION
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
68
Note
Gli esempi applicativi mostrano
il cablaggio del controllore
motore CMM_ per dispositivi
di commutazione di sicurezza
di diversi produttori.
Gli esempi applicativi mostrano
come possono essere realizzate
le funzioni di sicurezza Safe
Torque Off (STO) o Safe Stop 1
(SS1) con un interruttore di
arresto d’emergenza.
Oltre alla descrizione, allo
schema elettrico e all’elenco
componenti è compresa anche
una descrizione delle funzioni di
sicurezza con Sistema.
Input
Logic
Output
Input
Logic
Output
Non è più necessario programmare, basta parametrizzare
PLC
T3
Arresto
d’emergenza
S1.x
STO-1
STO-2
Reset
S2
M1
Contatto
di feedback
Funzione STO
Avvio
S3
n1
Y1
n1
Abilitazione
del regolatore
Portelli di
sicurezza S4.x
Barriera
fotoelettrica
S5.x
L1, L2, L3, N
Encoder
CMM_T2
sender
receiver
sender
receiver
Modo
operativo S8
CMGA
T1
Tasto
di consenso
S9
Barriera
fotoelettrica
S10
Modo
operativo
S11
Con i programmi applicativi
contenuti in questi esempi per la
programmazione, la complessità
di un sistema di sicurezza
Circuito di sicurezza
programmabile si riduce a una
semplice configurazione e a un
semplice cablaggio, come in un
semplice relè di sicurezza.
Note
Gli esempi applicativi
comprendono configurazioni
consuete del sistema di sicurezza
CMGA o del modulo di sicurezza
CAMC-G-S3.
• L’interruttore di arresto
d’emergenza attiva negli
attuatori la funzione di
sicurezza STO
• L’interruttore di arresto
d’emergenza attiva negli
attuatori la funzione di
sicurezza SS1
• L’interruttore di arresto
d’emergenza e i portelli di
sicurezza attivano negli
attuatori la funzione di
sicurezza SS1, modo operativo
automatico e manuale
• L’interruttore di arresto
d’emergenza e i portelli di
sicurezza attivano negli
attuatori la funzione di
sicurezza SS1, modo operativo
automatico e manuale (con
tasto di conferma e velocità
ridotta sicura (SLS)
• L’interruttore di arresto
d’emergenza, i portelli di
sicurezza e le barriere
fotoelettriche attivano negli
attuatori la funzione di
sicurezza SS1, modo operativo
automatico e manuale
(con tasto di conferma e
velocità ridotta sicura (SLS)
• Il comando bimanuale attiva
negli attuatori la funzione di
sicurezza SS1
• L’interruttore di arresto
d’emergenza e il comando
bimanuale attivano negli
attuatori la funzione di
sicurezza SS1
• L’interruttore di arresto
d’emergenza, i portelli di
sicurezza e il comando
bimanuale attivano negli
attuatori la funzione di
sicurezza SS1
• L’interruttore di arresto
d’emergenza, i portelli di
sicurezza e il comando
bimanuale attivano negli
attuatori la funzione di
sicurezza SS1, modo operativo
automatico e manuale
(con tasto di conferma e
velocità ridotta sicura (SLS)
• L’interruttore di arresto
d’emergenza, i portelli di
sicurezza e le barriere
fotoelettriche attivano negli
attuatori la funzione di
sicurezza SS1, modo operativo
automatico e manuale
(con tasto di conferma e
velocità ridotta sicura (SLS),
una barriera fotoelettrica in
funzionamento monostadio
(l’intervento porta a SS2,
con avvio automatico).
Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.
Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.
69
Più istruzione, più sicurezza
La sicurezza è molto più che hardware e schemi di flusso. Perché la sicurezza inizia,
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Note legali
Questa guida si presenta
esclusivamente come documento
informativo per coloro che
impiegano o desiderano
impiegare la tecnica di sicurezza.
Tutte le informazioni contenute
sono state elaborate e raccolte
secondo le migliori conoscenze
ed esperienze come ausilio sul
tema della tecnica della
sicurezza.
Ciò vale in particolare anche per
le direttive e norme menzionate
e non ha alcuna pretesa di
completezza.
Le soluzioni presentate su questa
guida in forma di schizzi tecnici
e/o schematici, i gruppi
raffigurati, le combinazioni e le
disposizioni dei prodotti sono
esclusivamente esempi di
applicazione dei nostri prodotti e
delle nostre unità. Non
rappresentano in alcun modo
proposte di soluzioni o
applicazioni per i casi concreti di
utilizzo del cliente.
Il cliente/utilizzatore dovrà
verificare, osservare, tenere
conto e rispettare
scrupolosamente, in modo
autonomo e sotto la propria
responsabilità, per ogni caso di
applicazione specifica, le leggi,
le direttive e le norme in materia
di costruzione, fabbricazione e
informazione sui prodotti.
Pertanto si rivolgono a personale
sufficientemente preparato e
qualificato.
Decliniamo quindi ogni garanzia
o responsabilità per la soluzione
concepita, elaborata e applicata
dal cliente per il proprio caso di
utilizzo concreto.
71
Lista delle abbreviazioni
Abbreviazione
Denominazione italiana
Denominazione inglese
Fonte
a, b, c, d ,e (Pl)
Definizione di Performance Level
Denotation of performance levels
EN ISO 13849-1
AB
Display, apparecchi di comando
Display and operating units
Festo
AC/DC
Corrente alternata/Corrente continua
Alternating current/direct units
IEC 61511
AE
Valvole di inserimento progressivo e valvole
di scarico
Start-up and exhaust valves
Festo
ALARP
Basso in misura ragionevolmente possibile
As low as reasonable practicable
IEC 61511
ANSI
Organizzazione di normazione statunitense
American National Standards Institute
IEC 61511
AOPD/AOPDDR
Dispositivo di protezione optoelettrico
attivo
Active optoelectronic protection device
responsive to diffuse reflection
ISO 12100,
EN ISO 13849-1
AS-Interface
Interfaccia sensore attuatore
Actuator Sensor Interface
B, 1, 2, 3, 4
Denominazione delle categorie
Denotation of categories
EN ISO 13849-1
B10
Numero di cicli fino al raggiungimento di un
livello di guasti per il 10% dei componenti (ad
es. per componenti pneumatici/elettromeccanici)
Number of cycles until 10% of the
components fail (for pneumatic
and electromechanical compnents)
EN ISO 13849-1
B10 d
Numero di cicli fino al raggiungimento di un
livello di guasti pericolosi per il 10% dei
componenti (ad es. per componenti pneumatici
ed elettromeccanici)
Number of cycles until 10% of the components fail dangerously (for pneumatic
and electomechanical components)
EN ISO 13849-1
BPCS
Dispositivi di esercizio e di controllo
Basic process control system
IEC 61511
BPCS
Dispositivi di esercizio e di controllo
in sistema
Basic process control system
IEC 61511
BSL
Bootstraploader
Bootstraploader
BTB/RTO
Pronto all’esercizio
Ready-to-operate
BWP
Interruttore di posizione senza contatto
Electro-sensitive position switch
BWS
Interruttore di protezione senza contatto
Electro-sensitive protective equipment
EN 61496
Cat.
Categoria
Category
EN ISO 13849-1
CC
Convertitore di corrente
Current converter
EN ISO 13849-1
ccd
Codice comando, parte di messaggio SDO
Command-code
CCF
Guasto per causa comune
Common Cause Failure
CEN
Comitato europeo di standardizzazione
European Commttee for Standardization
CENELEC
Comitato europeo di
standardizzazione elettrotecnica
European Committee for Electrotechnical
Standardization
CMF
Guasto per tipo di guasto comune
Common Cause Failure
EN 61511-1:2004
CRC
Controllo ciclico della ridondanza
Cyclic Redundancy Check
Firma del controllo ciclico
della ridondanza
DC
Copertura diagnostica
Diagnostic Coverage
DIN EN ISO 13849-1,
IEC 62061(IEC 61508-2:2000
DC
Corrente continua
Direct current
DCavg[%]
Copertura diagnostica (media)
Diagnostic Coverage, average
DPV1
Versioni di funzionamento PROFIBUS
versioni PROFIBUS
IEC 61508, IEC 62061,
prEN ISO 12849-1EN 61511-1:2004,
DIN EN ISO 13849-1
EN ISO 13849-1
DR
Valvole di controllo pressione
Pressure control valves
Festo
DS
Pressostato
Pressure switch
Festo
DV
Amplificatore di pressione
Pressure amplifier
Festo
E
Dispositivo esterno per la riduzione del rischio
External risk reduction facilities
EN 61511-1:2004
E/A
Ingresso/uscita
Input/output
E/E/EP
Elettrico/elettronico/elettronico
programmabile
Electrical/Electronical/programmable
electronic
IEC 61511, IEC 61508
E/E/PE
Elettrico/elettronico/elettronico
programmabile
Electrical/Electronical/programmable
electronic
IEC 61511, IEC 61508
E/E/PES
Sistema elettrico/elettronico/elettronico
programmabile
Electrical/Electronical/programmable
electronic system
IEC 61511
72
Abbreviazione
Denominazione italiana
Denominazione inglese
EDM
Controllo dispositivo esterno
External Device Monitoring
Fonte
EDS
Foglio dati elettronico
Electronic Data Sheet
F, F1, F2
Frequenza e/o durata dell’esposizione
al pericolo
Frequency and/or time of exposure
to the hazard
EN ISO 13849-1
FB
Blocco del funzionamento
Function block
EN ISO 13849-1
FMEA
Tipi di guasto e analisi degli effetti
Failure modes and effects analysis
DIN EN ISO 13849-1, EN ISO 12100
FO
Attuatori per funzioni particolari
Function-oriented drives
Festo
FR
Filtro-riduttore
Filter-regulator unit
Festo
FTA
Analisi ad albero dei guasti/Analisi ad albero
degli stati di guasto
Fault Tree Analysis
EN ISO 12100
Pericolo
Fonti potenziali di lesioni o danni alla salute
Potential source of injury or damage
to health
Direttiva Macchine 2006/42/CE
Zona di pericolo
Tutte le zone nella macchina e/o
attorno ad essa, nelle quali le persone
possono essere esposte a pericoli
Any zone within and/or around
machinery in which a person is subject
to a risk to his health or safety
EN ISO 12100
H & RA
Valutazione dei pericoli e dei rischi
Hazard and risk assessment
IEC 61511
H/W
Hardware
Hardware
IEC 61511
HFT
Tolleranza errori hardware
Hardware fault tolerance
IEC 61511
HMI
Interfaccia uomo-macchina
Human machine interface
IEC 61511
HRA
Analisi affidabilità umana
Human reliability analysis
IEC 61511
I, I1, I2
Apparecchio d’immissione, ad es. sensore
Input device, e.g. sensor
EN ISO 13849-1
i, j
Indice per conteggio
Index for counting
EN ISO 13849-1
I/O
Ingressi/uscite
Inputs/outputs
EN ISO 13849-1
iab, ibc
Connettore
Interconnecting means
EN ISO 13849-1
Misura di
progettazione
a sicurezza
intrinseca
Misura protettiva che elimina il pericolo
o riduce i rischi ad esso associati, realizzata
modificando le proprietà di esercizio della
macchina in fase di progettazione, senza
utilizzare dispositivi protettivi di
disinserimento/non disinserimento
Inherently safe design measure
EN ISO 12100
KL
Cilindri senza stelo
Rodless cylinders
Festo
Dichiarazione
di conformità
Procedura con la quale il costruttore o un
suo rappresentante autorizzato dichiara
che la macchina immessa sul mercato
soddisfa tutti i requisiti di sicurezza
e salute in vigore
Declaration of conformity
Direttiva Macchine
2006/42/CE
KS
Cilindri con stelo
Cylinders with position rod
Festo
L, L1, L2
Logica
Logic
EN ISO 13849-1
Lambda
Frequenza di guasto per i guasti non
pericolosi e pericolosi
Rate to failure
IEC 62061
MTBF
Intervallo medio di guasto
Mean time between failure
EN ISO 13849-1
MTTF/MTTFd
Tempo medio di guasto/Tempo medio di guasto
pericoloso
Mean time to failure/
Mean time to dangeous failure
EN ISO 13849-1
MTTR
Tempo medio di riparazione
Mean time to repair
EN ISO 13849-1
NMT
Servizi di assistenza CAN-Application Layers
Network Management
Nbasso
Numero di SRP/CS con PLbasso in una
combinazione di SRP/CS
Number of SRP/CS with PLlow in a
combination of SRP/CS
EN ISO 13849-1
NOT-AUS
Disinserimento in caso di emergenza
Emergency switching off
EN 418 (ISO 13850) EN 60204-1
Allegato D
NOT-HALT
Arresto in caso di emergenza
Emergency stop
ISO 13850 EN 60204-1 Allegato D
NP
Sistema non programmabile
Non-programmable system
EN 61511-1:2004
73
Abbreviazione
Denominazione italiana
Denominazione inglese
Fonte
O, O1, O2, OTE
Apparecchio di uscita, ad es. attuatore
Output device, e.g. actuator
EN ISO 13849-1
OE
Lubrificatore
Lubricator
Festo
OSI
Modello di riferimento per la comunicazione
dati, rappresentazione come modello a strati
con compiti suddivisi per ogni strato
Open System Interconnection
OSSD
Elemento commutatore di uscita,
uscita di commutazione di sicurezza
Output Signal Switching Device
EN 61496-1
P, P1, P2
Possibilità di evitare il pericolo
Possibility of avoiding the hazard
EN ISO 13849-1
OSHA
Pdf
Probabilità di guasti pericolosi
Probability of dangerous failure
IEC 61508, IEC 62061
PE
Elettronica programmabile
Programmable electronics
EN 61511-1
PES
Sistema elettronico programmabile
Programmale electronic system
EN 61511-1, DIN EN
PFD
Probabilità di guasto in caso di attivazione/
richiesta della funzione di sicurezza
Probability of failure on demad
IEC 61508, IEC 62061
PFH
Probabilità di guasto all’ora
Probability of failure per hour
IEC 62061
PFHd
Probabilità di guasti pericolosi
all’ora
Probability of dangerous failure per hour
IEC 62061
PHA
Indagine preventiva dei pericoli
Preliminary hazard analysis
EN ISO 12100
PL/
Performance
Level
Livello discreto che specifica la capacità di componenti di sicurezza di un sistema
comando di eseguire una funzione
di sicurezza in condizioni prevedibili
Discrete level used to specify the ability
of safety-related parts of control systems
to perform a safety function under foreseeable conditions
EN ISO 13849-1
PLr Performance Level(PL) utilizzato per
ottenere la riduzione del rischio richiesta
per ogni funzione di sicurezza
Performance level (PL) applied in order
to achieve the required risk reduction
for each safety function
EN ISO 13849-1
PLC
Controllore logico programmabile (PLC)
Programmable logic contoller
IEC 61511, DIN EN ISO 13849-1
PLbasso
Performance Level minimo di un SRP/CS
in una combinazione di SRP/CS
Lowest performance level of a SPR/CS
in a combination with SPR/CS
EN ISO 13849-1
PR
Valvole proporzionali
Proportional valves
Festo
RE
Riduttore di pressione
Regulator
Festo
Rischio residuo
Rischio che rimane dopo l’applicazione
della misura di sicurezza
Risk remaining after safety measures
have been taken
EN ISO 12100
Rischio
Combinazione di probabilità
Combination of the Probability
EN ISO 12100
Analisi
del rischio
Combinazione di individuazione dei
limiti di una macchina, individuazione
di un pericolo e stima del rischio
Combination of the specification of the
limits of the machine, hazard identification and risk estimation
EN ISO 12100
Giudizio
del rischio
Complesso delle procedure
di analisi e valutazione del rischio
Overall process comprising a risk
analysis and a risk evaluation
EN ISO 12100
Valutazione
del rischio
Valutazione sulla base dell’analisi del rischio,
relativo al raggiungimento o meno degli
obiettivi di riduzione del rischio
Judgement, on the basis of risk analysis,
of wheather the risk reduction objectives
have been achieved
EN ISO 12100
Stima
del rischio
Determinazione dell’entità probabile
di un danno e della probabilità che si
verifichi
Defining likely severity of harm and
probability of its occurrence
EN ISO 12100
S, S1, S2
Gravità della lesione
Severity of injury
EN ISO 13849-1
SA
Attuatori oscillanti
Semi-rotary drives
Festo
SAT
Collaudo in loco
Site acceptance test
IEC 61511
Danno
Lesione fisica e/o danneggiamento
della salute o dei materiali
Physical injuy or damage to health
EN 61511-1
Misura
protettiva:
Misura per eliminare un pericolo
o ridurre un rischio
Means that eliminates a hazard or
reduces a risk
EN ISO 12100,
EN 61511-1
SIF
Funzione tecnica di sicurezza
Safety instrumental function
EN 61511-1
74
Abbreviazione
Denominazione italiana
Denominazione inglese
Fonte
SIL
Livello d’integrità di sicurezza
Safety integrity level
IEC 61511, DIN EN ISO 13849-1
SIS
Sistema tecnico di sicurezza
Safety instrumented system
EN 61511-1
SP
Valvole di disinserimento
Shut-off valves
Festo
SPE
Dispositivo di protezione sensibile
Sensitive Protection Equipment
EN ISO 12100
SRASW
Software applicativo relativo alla sicurezza
Safety-Related Application Software
EN ISO 13849-1
SRECS
Sistema di comando elettrico
relativo alla sicurezza
Safety-Related Electrical Control System
IEC 62061
SRESW
Embedded-Software relativo alla sicurezza
Safety-Related Embedded Software
EN ISO 13849-1
SRP
Componente relativo alla sicurezza
Safety-Related Part
EN ISO 13849-1
SRP/CS
Componente relativo alla sicurezza in sistemi
di comando
Safety-Related Part of Control Systems
EN ISO 13849-1
SRS
Specifica dei requisiti di sicurezza
Safety Requirements Specification
IEC 61511
ST
Valvole di controllo della portata
Flow control valves
Festo
SW1A, SW1B,
SW2
Interruttori di posizione
Position switces
EN ISO 13849-1
SYNC
Oggetti per la sincronizzazione
dei partecipanti in rete
Synchronisation objects
TE
Dispositivo di prova
Test equipment
EN ISO 13849-1
Misure di
sicurezza
tecniche
Misure di protezione che prevedono l’uso
di dispositivi di sicurezza per tutelare le
persone dai rischi che non possono
essere eliminati in misura adeguata tramite
la sicurezza intrinseca in fase di progettazione,
oppure per proteggere dai rischi che invece non
è possibile eliminare in modo sufficiente
Protective measure using safeguards to
protect persons from the hazard which
cannot reasonably be eliminated or from
the risks which cannot be sufficiently
reduced by inherently safe design
measures
EN ISO 12100
TM
Durata dell’uso
Mission time
EN ISO 13849-1
75
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