R ISCHIO ELETTRICO In Italia si verificano mediamente cinque infortuni elettrici mortali ogni settimana: settimana un primato europeo! I luoghi più pericolosi, dal punto di vista elettrico, sono i cantieri edili e i locali da bagno o per doccia. La maggior parte degli infortuni sono causati dagli impianti di bassa tensione non conformi alla regola dell’arte, ed in misura minore dai componenti elettrici e dall’errore umano. Molti infortuni avvengono per contatto con le linee elettriche aeree esterne di media tensione; i mezzi di contatto più frequenti sono le gru, le autogru, le autobetoniere, le aste metalliche, le canne da pesca. R ISCHIO ELETTRICO Riferimenti normativi: Titolo III, Capo III del D.Lgs. 81/08 – Impianti ed apparecchiature elettriche Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché i lavoratori siano salvaguardati dai tutti i rischi di natura elettrica connessi all’impiego dei materiali, delle apparecchiature e degli impianti elettrici messi a loro disposizione ed, in particolare, da quelli derivanti da: a) contatti elettrici diretti; b) contatti elettrici indiretti; c) innesco e propagazione di incendi […] R ISCHIO ELETTRICO Legge 186/1968 Art. 1 “Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le istallazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d’arte”; Art. 2 “I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le istallazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del CEI si considerano costruiti a regola d’arte” DUNQUE CONDIZIONE NECESSARIA MA NON SUFFICIENTE! R ISCHIO ELETTRICO Riferimenti normativi: Il Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) è una associazione senza fine di lucro che ha tra l’altro lo scopo di “stabilire i requisiti che devono avere i materiali, le macchine, le apparecchiature e gli impianti elettrici perché essi rispondano alle regole della buona elettrotecnica, ed individuare i criteri con i quali detti requisiti debbono essere controllati”. I fondatori sono: CNR, AEI, ENEL, ANIE (Associazione Nazionale Industrie Elettrotecniche ed Elettroniche). Esiste anche la IEC (International Electrotechnical Commission), che raccoglie tutti i paesi industrializzati del mondo. Il CEI partecipa attivamente ai lavori normativi internazionali; le norme nazionali sono allineate e continuamente aggiornate con gli sviluppi normativi internazionali R ISCHIO ELETTRICO Esistono due segni grafici corrispondenti a due diversi accertamenti della conformità del produttore alle norme CEI: contrassegno CEI marchio IMQ. R ISCHIO ELETTRICO contrassegno CEI viene applicato dal costruttore ai prodotti che, secondo il suo parere, corrispondono alle norme CEI. Si tratta quindi di una autocertificazione di rispondenza alle norme, che ricade sotto la completa responsabilità del costruttore. Su alcuni prodotti di grande serie, soprattutto ad uso domestico, il costruttore può richiedere la concessione del marchio IMQ (Istituto del Marchio di Qualità). Il marchio IMQ fornisce più garanzie all’utente che non il contrassegno CEI. R ISCHIO ELETTRICO Oramai nella nostra società il ricorso alla corrente elettrica per l’alimentazione di macchine ed impianti è un elemento indispensabile. Il rischio connesso all’uso dell’energia elettrica è sicuramente fra quelli di maggiore importanza e pericolosi per l’uomo in quanto è in grado di arrecare gravi danni alle persone e cose. Il corpo umano, estremamente sensibile alla corrente elettrica, può subire danni gravi e talvolta mortali. R ISCHIO ELETTRICO Quando una persona viene a contatto con parti in tensione avverte l’effetto “scossa scossa”, dovuto al passaggio, nel suo corpo, di una corrente elettrica che entra nel punto di contatto e si scarica di norma a terra, tramite una parte del corpo. Quando la tensione supera i 25 Volt e il corpo umano è in condizioni di minima resistenza interna (pelle sudata, pavimento bagnato, etc.) la corrente che può circolare nel corpo umano può già essere ritenuta pericolosa. R ISCHIO ELETTRICO L’azione nociva che la corrente elettrica provoca nel corpo umano comunemente deriva da: ELETTROCUZIONE Ovvero il passaggio di corrente elettrica attraverso il corpo umano. L’effetto sull’organismo umano dipende essenzialmente da cinque fattori. R ISCHIO ELETTRICO Continua Misurata in Volt Natura della tensione Alternata Intensità di corrente Misurata in Ampère Durata del contatto Misurata in Secondi Percorso della corrente Condizioni fisiche di isolamento R ISCHIO ELETTRICO Impianto elettrico elettrico:: insieme di componenti (cavi, canalizzazioni, apparecchiature di manovra, apparecchiature di protezione, quadri elettrici, prese a spina, ecc.) compresi tra il punto di fornitura dell’energia (ad es. contatore, cabina elettrica) e il punto di utilizzazione; R ISCHIO ELETTRICO Trasmissione dell’energia elettrica: elettrica: A valle dei generatori è posta una cabina di trasformazione, con trasformatori che elevano il livello di tensione concatenata a 220 kV o 400 kV. A questi livelli di tensione (AT) è effettuata la trasmissione su lunghe distanze. Dalla rete di trasporto e interconnessione, mediante stazioni di trasformazione, si dipartono le linee di ditribuzione primaria (AT, 130 kV – 60 kV), che fanno capo ad altre stazioni di trasformazione da cui partono linee a media tensione (MT, 20 kV). R ISCHIO ELETTRICO Trasmissione dell’energia elettrica: elettrica: Alcuni utilizzatori sono direttamente alimentati in MT. Altre linee a 20 kV fanno capo a cabine di trasformazione da cui partono le linee di utilizzazione (trifase a 4 conduttori) in BT. R ISCHIO ELETTRICO Utilizzatori elettrici: elettrici: le apparecchiature che utilizzano l’energia elettrica per produrre lavoro, calore, luce, attività informatiche e telecomunicazioni; R ISCHIO ELETTRICO Tensione elettrica o differenza di potenziale: potenziale: È la differenza tra il potenziale elettrico di due punti dello spazio. Si tratta della differenza tra l’energia potenziale elettrica posseduta da una carica nei due punti a causa della presenza di un campo elettrico. In condizioni stazionarie è pari al lavoro compiuto per spostare una carica unitaria attraverso il campo da un punto all'altro. L’unità di misura è il Volt (V). Negli uffici o nelle case la tensione normalmente assume il valore di 220/240 V; R ISCHIO ELETTRICO Corrente elettrica: elettrica: è un qualsiasi moto ordinato di cariche elettriche, definito come la quantità di carica elettrica che attraversa una determinata superficie nell'unità di tempo. È quindi un moto ordinato di elettroni all'interno di un conduttore elettrico. L’unità di misura è l’Ampere (A). R ISCHIO ELETTRICO Resistenza elettrica: elettrica: misura la tendenza di un corpo ad opporsi al passaggio di una corrente elettrica quando è sottoposto ad una tensione elettrica. Tale opposizione dipende dal: materiale con cui è realizzato, dalla sezione del conduttore; dalla sua temperatura. Uno degli effetti del passaggio di corrente in un conduttore è il suo riscaldamento (effetto Joule). L’unità di misura è l’Ohm (Ω). R ISCHIO ELETTRICO Resistenza elettrica: elettrica: Il fine primario è mantenere in perfetta efficienza gli impianti e le attrezzature elettriche. Ciò è indispensabile per: la salvaguardia dell’incolumità delle persone maggiore sicurezza probabilistica; rischio residuo accettabile. R ISCHIO ELETTRICO La pericolosità di un contatto elettrico elettrico, dipende dall’intensità della corrente che attraversa il corpo umano. . . . ma soprattutto dal percorso di transito R ISCHIO ELETTRICO Effetti della corrente sul corpo umano umano:: Il passaggio di corrente elettrica attraverso il corpo umano può determinare numerose alterazioni e lesioni, temporanee o permanenti. La corrente elettrica produce un’ azione diretta sui vasi sanguigni, sul sangue, sulle cellule nervose; può determinare alterazioni permanenti nel sistema cardiaco (aritmie, lesioni al miocardio, alterazioni permanenti di conduzione), nell’ attività celebrale (modificazione dell’ elettroencefalogramma) e nel sistema nervoso centrale. R ISCHIO ELETTRICO Effetti della corrente sul corpo umano umano:: Gli effetti più frequenti e più importanti che la corrente produce sul corpo umano sono fondamentalmente cinque: 1. TETANIZZAZIONE 2. ARRESTO DELLA RESPITRAZIONE 3. FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE 4. USTIONI 5. PERICOLI AGGIUNTIVI R ISCHIO ELETTRICO 1. TETANIZZAZIONE: TETANIZZAZIONE: Se uno stimolo elettrico è applicato ad una muscolo, esso si contrae, per poi ritornare allo stato di riposo. Se al primo stimolo ne segue un secondo, prima che il muscolo sia tornato allo stato di riposo, i due effetti possono sommarsi. contraggono Più stimoli opportunamente ripetutamente il muscolo intervallati in modo progressivo (contrazione tetanica). La “tetanizzazione dei muscoli” è la contrazione involontaria dei muscoli interessati al passaggio della corrente. R ISCHIO ELETTRICO 1. TETANIZZAZIONE E’ per questo motivo che l’infortunato, se attraversato da corrente alternata, può rimanere “appiccicato” alla parte in tensione; il contatto perdura nel tempo e può produrre svenimenti, asfissia, collasso, stato di incoscienza. Il più elevato valore di corrente per cui il soggetto è ancora capace di lasciare la presa della parte in tensione con la quale è in contatto è la corrente di rilascio: • Donne: 10 mA (50Hz); • Uomini: 15 mA (50 Hz) Anche la corrente continua, se elevata, può produrre tetanizzazione, anche se in generale è meno pericolosa di quella alternata R ISCHIO ELETTRICO 2. ARRESTO DELLA RESPIRAZIONE: RESPIRAZIONE: Correnti superiori ai limiti pecedentemente indicati per la corrente di rilascio producono nell’infortunato difficoltà di respirazione e segni di asfissia: il passaggio della corrente determina una contrazione dei muscoli addetti alla respirazione e una paralisi dei centri nervosi che sovrintendono alla funzione respiratoria; se la corrente perdura, l’infortunato perde conoscenza e può morire soffocato. Circa il 6% delle morti per folgorazioni è dovuto ad asfissia. Di qui l’importanza della respirazione artificiale (bocca a bocca), della tempestività con la quale è applicata e della durata per cui è praticata. E’ necessario intervenire al max. entro 3-4 min. R ISCHIO ELETTRICO 3. FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE VENTRICOLARE:: La contrazione del muscolo cardiaco che nel suo normale funzionamento è prodotta da impulsi elettrici provenienti dal nodo senoatriale, che è un generatore biologico di impulsi elettrici che comandano il cuore. All’attività elettrica normale corrisponde il pulsare ordinato e ritmico del muscolo cardiaco; quando giunge l’azione perturbatrice esterna le fibrille ricevono segnali elettrici eccessivi ed irregolari, vengono sovrastimolate in maniera caotica e iniziano a contrarsi in modo disordinato, l’una indipendentemente dall’altra, sicchè il cuore non riesce a svolgere più la sua funzione. R ISCHIO ELETTRICO 3. FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE VENTRICOLARE:: R ISCHIO ELETTRICO 3. FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE VENTRICOLARE:: La fibrillazione ventricolare è responsabile di oltre il 90 90% % delle morti per folgorazione.. folgorazione In passato la fibrillazione ventricolare era ritenuta un fenomeno irreversibile, che prosegue fino alla morte dell’infortunato. E’ stato dimostrato più di recente che una scarica elettrica violenta opportunamente dosata può arrestare la fibrillazione stessa (apparecchio defibrillatore). Essa deve essere però applicata in breve tempo. R ISCHIO ELETTRICO 4. USTIONI USTIONI:: Il passaggio di corrente elettrica su una resistenza è accompagnato da sviluppo di calore per effetto Joule; il corpo umano non fa eccezione a questa regola generale. Le ustioni peggiori si hanno sulla pelle, perchè questa presenta una resistività maggiore rispetto agli altri tessuti. Inoltre la densità di corrente è maggiore in corrispondenza dei punti di entrata e di uscita della corrente R ISCHIO ELETTRICO 5. PERICOLI AGGIUNTIVI: AGGIUNTIVI: Oltre agli effetti fisiologici, bisogna considerare I pericoli dovuti a “Bruschi movimenti” che possono causare: CADUTE pericolose specie in caso di lavori in quota URTI specie nel caso di attività in spazi angusti 4% degli infortuni elettrici le lesioni sono dovute da cadute R ISCHIO ELETTRICO Effetti della corrente sul corpo umano Valori di corrente [mA mA]] Definizione 1–3 SOGLIA DI PERCEZIONE 3 – 10 ELETTRIFICAZIONE Produce la sensazione di formicolio più o meno forte e può provocare movimenti riflessi 10 TETANIZZAZIONE Si hanno contrazioni muscolari. Se la parte in tensione è stata afferrata con la mano si può avere paralisi dei muscoli, rendendo difficile il distacco 25 DIFFICOLTA’ RESPIRATORIA Si hanno a causa della contrazione di muscoli addetti alla respirazione e del passaggio di corrente per i centri nervosi che sovrintendono alla funzione respiratoria 25 - 30 ASFISSIA La tetanizzazione dei muscoli della respirazione può essere tale da provocare la morte per asfissia FIBRILLAZIONE Se la corrente attraversa il cuore può alterarne il regolare funzionamento, provocando una contrazione irregolare e disordinata delle fibre cardiache che può portare alla morte 60 - 75 Effetti Non vi sono rischi per la salute R ISCHIO ELETTRICO Limiti di pericolosità della corrente elettrica alternata: alternata: Zona 1: nessuna reazione (al di sotto della soglia di percezione) Zona 2: limite convenzionale di pericolosità Zona 3: effetti fisiopatologici reversibili e tetanizzazione Zona 4: probabilità di fibrillazione ventricolare (c1:5%, c2:50%, c3:>50%) Nel caso della corrente continua si ha un diagramma simile anche se con livelli superiori R ISCHIO ELETTRICO Limiti di pericolosità della corrente elettrica alternata: alternata: In pratica interessa di più sapere quali sono le tensioni pericolose che non la corrente. Il legame tra corrente e tensione è rappresentato dalla legge di Ohm cioè: dove: V= Rc x I V = tensione agli estremi di un conduttore Rc = la resistenza elettrica del corpo umano I = l'intensità della corrente che fluisce al suo interno. R ISCHIO ELETTRICO Lo schema elettrico del corpo umano umano:: Gli effetti del passaggio di corrente elettrica nel corpo possono essere spiegati considerando che il corpo umano si comporta, quando è attraversato dalla corrente, come una resistenza elettrica Rc data da: Rc = Ri + Rtc dove: Ri = rappresenta la resistenza del corpo; Rtc = rappresenta la resistenza delle persone verso il terreno R ISCHIO ELETTRICO Lo schema elettrico del corpo umano umano:: La resistenza Rc è caratteristica del singolo individuo dipende: dall’età; dal sesso; dalle condizioni fisiologiche; dalle condizioni ambientali ecc. La resistenza elettrica della pelle di una persona aumenta: durante un’intensa concentrazione mentale; in presenza di parti indurite (ed es. calli). La resistenza elettrica della pelle diminuisce: Se è umida o sudata; Se il contatto avviene in un punto in cui la pelle è tagliata o ferita. R ISCHIO ELETTRICO Lo schema elettrico del corpo umano umano:: A livello internazionale sono stati definiti alcuni parametri di riferimento secondo i quali per una tensione di 220V, il 95% della popolazione presenta una resistenza Rc a circa 2000 Ω (percorso mani-piedi in condizioni asciutte). La pericolosità della corrente elettrica dipende anche dal percorso che la stessa segue nell’attraversare il corpo umano (mano/mani-piedi, mano sx/dx-torace e mano sx-mano dx). La maggiore o minore pericolosità, a parità di condizioni, è dovuta all’interessamento di eventuali organi vitali. R ISCHIO ELETTRICO Pericolosità del percorso: percorso: Lo stesso valore di corrente applicato tra punti diversi del corpo determina probabilità diverse di fibrillazione in funzione del percorso. I tragitti più pericolosi sono nell’ordine: 1. mani-torace 2. mano sinistra-torace 3. mano destra-torace 4. mani-piedi 5. mano-mano R ISCHIO ELETTRICO Tipi di contatto: contatto: La gravità del danno può dipendere fortemente dal tipo di contatto che avviene. Contatto diretto: diretto: Si ha quando il corpo umano viene a contatto con una parte metallica normalmente in tensione: Conduttori scoperti, spine difettose, morsettiere, etc. R ISCHIO ELETTRICO Tipi di contatto: contatto: Contatto indiretto: indiretto: Contatto più pericoloso in quanto spesso è improvviso e sconosciuto. Si ha quando il corpo umano viene a contatto con una parte metallica normalmente non in tensione “isolata”: Cedimento dell’isolante, guasti improvvisi, etc. R ISCHIO ELETTRICO Tipi di contatto: contatto: Contatto diretto contemporaneo: contemporaneo: Si ha quando il corpo umano viene a contatto con due parti in tensione, in genere due conduttori. Sebbene si verifichi molto raramente, questo tipo di contatto ha sempre conseguenze gravi. Spesso l’infortunio per contatto diretto contemporaneo avviene per grave errore umano di valutazione. R ISCHIO ELETTRICO Incendi:: Incendi Gli incendi possono essere provocati da eccessivo riscaldamento a causa di: corto circuito; sovraccarico; … non interrotti tempestivamente. Il corto circuito rappresenta una condizione di guasto che, a causa dell’elevatissimo valore di corrente elettrica in circolazione, può comportare il raggiungimento di temperature molto elevate (migliaia di °C) nei circuiti. Effetto del cortocircuito in un quadro elettrico R ISCHIO ELETTRICO Incendi:: Incendi Il sovraccarico è una condizione anomala di funzionamento, in conseguenza del quale i circuiti elettrici sono percorsi da una corrente superiore rispetto a quella per la quale sono stati correttamente dimensionati. La non tempestiva interruzione di questa “sovracorrente” può dare luogo all’eccessivo riscaldamento dei cavi o di altri componenti dell’impianto elettrico. E’ necessario prevedere in sede di progettazione dell’impianto elettrico, idonei dispositivi per l’eliminazione tempestiva dei corto circuiti e dei sovraccarichi (interruttori automatici magnetotermici). R ISCHIO ELETTRICO Misure di protezione Le cause di infortunio per causa elettrica sono quasi sempre da attribuire ad un cattivo isolamento degli impianti o delle apparecchiature, in virtù del quale avviene un passaggio di corrente tra la parte in tensione e le messa a terra. La protezione delle persone è quindi basata principalmente: isolamento della parte in tensione messa a terra dell’impianto e delle apparecchiature adozione dei dispositivi e apparecchiature di protezione R ISCHIO ELETTRICO Misure di protezione Isolante:: qualsiasi barriera fisica che si interpone tra la parte in tensione e la Isolante persona. La normativa stabilisce il colore della guaina isolante dei conduttori elettrici. Tutti gli impianti utilizzatori con tensione superiore a 1 kV devono rigorosamente attenersi: Giallo – Verde Verde: solo conduttori di protezione (Terra) Blu: conduttore neutro Blu Nero – Grigio – Marrone Marrone: conduttore di fase R ISCHIO ELETTRICO Misure di protezione Il grado di isolamento fisico di un impianto e/o di una apparecchiatura elettrica si misura in IP (International Protection) seguito da una serie di cifre e/o lettere che in base alla tipologia dei luoghi di lavoro viene adottata in fase di progetto dell’impianto: IP 2X: ambienti domestici IP 55 a IP 65 65: ambienti industriali R ISCHIO ELETTRICO Misure di protezione Significato della I cifra IP R ISCHIO ELETTRICO Misure di protezione Significato della II cifra IP R ISCHIO ELETTRICO Gradi di protezione contro l’accesso a parti pericolose R ISCHIO ELETTRICO Impianto di messa a terra La messa a terra di un impianto elettrico è senza dubbio il più importante strumento antinfortunistico atto a proteggere le persone dal contatto indiretto. La messa a terra di un impianto elettrico consiste nel collegare elettricamente tra di loro, quindi a massa, tutte le parti metalliche, che per difetto o cedimento dell’isolante potrebbero andare in tensione causando un pericolo per le persone persone. L’obiettivo è quello di far percorrere alla corrente un preciso circuito preferenziale chiuso che non interessa il corpo di chi inavvertitamente tocca l’oggetto. R ISCHIO ELETTRICO Esempio costruttivo di un impianto di messa a terra R ISCHIO ELETTRICO Il dispersore È costituito dai corpi metallici in intimo contatto con il terreno ed è la parte destinata a disperdere o a captare le correnti di terra. Il dispersore può essere intenzionale quando è installato unicamente per scopi inerenti alla messa a terra dell'impianto elettrico oppure di fatto quando si utilizza una struttura avente altri scopi primari (armature metalliche interrate delle fondazioni in calcestruzzo, le camicie metalliche di pozzi, le tubazioni metalliche interrate ecc.). R ISCHIO ELETTRICO Il dispersore In ogni caso un elemento metallico fa parte del dispersore se contribuisce in misura significativa alla dispersione delle correnti oppure se, essendo necessario al funzionamento, è soggetto all'azione corrosiva del terreno: ad esempio una corda nuda direttamente interrata, destinata a collegare fra loro due parti disperdenti, fa parte del dispersore; la stessa corda se isolata dal terreno e protetta dall'azione corrosiva non è più facente parte del dispersore, bensì del conduttore di terra (CT). R ISCHIO ELETTRICO Il dispersore – principali tipologie R ISCHIO ELETTRICO Il dispersore - caratteristiche Gli elementi che costituiscono il dispersore intenzionale possono assumere diverse conformazioni ed essere di rame, acciaio ramato, ferro zincato; sono utilizzabili anche altri materiali purché siano chimicamente compatibili con il terreno e non siano soggetti ad incrostazioni superficiali che possano compromettere il contatto metallo-terra. La profondità d'interro deve essere sufficiente a evitare aumenti di resistenza del terreno per essiccamento o per congelamento, danneggiamento meccanico e tensioni di passo pericolose. In genere la posa dei dispersori è tale che le parti più alte si trovano a non meno di 0,5 m sotto il piano di campagna. R ISCHIO ELETTRICO Il dispersore - caratteristiche Per motivi di consistenza meccanica e di resistenza alla corrosione le dimensioni trasversali di ciascun elemento non devono essere inferiori a: R ISCHIO ELETTRICO Il conduttore di terra Elemento destinato a collegare il dispersore al collettore di terra oppure i diversi elementi del dispersore fra loro, ma che non è in intimo contatto con il terreno (ciò non significa che debba essere isolato elettricamente da terra). Il conduttore di terra può essere costituito da cavo isolato, corda metallica nuda, piattina metallica, tubi metallici o altri elementi strutturali metallici inamovibili con le seguenti caratteristiche di affidabilità, di continuità elettrica e resistenza alla corrosione: – percorso breve; – giunzioni con saldatura a forte o con appositi robusti morsetti o manicotti protetti contro la corrosione; – assenza di sollecitazioni meccaniche; – opportuno dimensionamento. R ISCHIO ELETTRICO Il conduttore di terra - caratteristiche R ISCHIO ELETTRICO Il collettore di terra È l'elemento al quale confluiscono i conduttori di terra, i conduttori di protezione principali, i conduttori equipotenziali principali. Può essere costituito da un morsetto o da una sbarra meccanicamente robusti e atti ad assicurare, nel tempo, la continuità elettrica. Uno stesso impianto può comprendere uno o più collettori di terra (per esempio uno per ogni montante). Non è invece lecito realizzare impianti di terra senza collettori o con una o più giunzioni inaccessibili tra dispersore e conduttori di protezione. R ISCHIO ELETTRICO I conduttori equipotenziali Sono tutti gli elementi destinati a collegare le masse alle masse estranee e le masse estranee tra loro, allo scopo di assicurare l'equipotenzialità. Si distinguono dai conduttori di protezione per la loro funzione elettrica. Infatti i conduttori di protezione sono dimensionati per convogliare a terra, attraverso il dispersore, le correnti che si verificano per contatto franco fra una massa e un conduttore di fase facente parte dell'impianto stesso; si tratta quindi di correnti di intensità prevedibile in genere notevole. R ISCHIO ELETTRICO I conduttori equipotenziali I conduttori equipotenziali sono invece destinati solo a rendere equipotenziali (e quindi allo stesso valore di tensione) tutte le masse estranee. In teoria quindi non dovrebbero, sia in condizioni ordinarie che di guasto, essere attraversati da corrente (tanto che la sezione di questi conduttori è dettata da ragioni di resistenza meccanica e non elettrica). Si distinguono in: conduttori equipotenziali principali (EQP); supplementari (EQS). R ISCHIO ELETTRICO I conduttori equipotenziali I conduttori equipotenziali principali collegano le strutture metalliche principali dell'edificio (impianto termo-idraulico, armature del calcestruzzo, grondaie ecc.) al collettore di terra con connessioni in genere realizzate alla base dell'edificio. I conduttori equipotenziali supplementari collegano in loco le masse estranee (in genere già collegate al collettore di terra) al morsetto di terra locale per costituire un'ulteriore sicurezza. Si ricorda che questi collegamenti non sono indispensabili negli ambienti ordinari e sono obbligatori in taluni ambienti particolari (bagni, docce, piscine, luoghi conduttori ristretti). R ISCHIO ELETTRICO I conduttori equipotenziali R ISCHIO ELETTRICO Interruttori differenziali L’interruttore differenziale, rappresenta il principale apparecchio di protezione a sgancio automatico. La sua caratteristica è quella di rilevare la differenza di potenziale tra una fase del circuito e la messa a terra. L’interruttore limita la “dose” di corrente Ampère che potrebbe attraversare il corpo umano. Il loro potere di interruzione, quindi d’intervento, agisce sia sulla corrente che sul tempo. R ISCHIO ELETTRICO Interruttori differenziali Limite inferiore di intervento L’interruttore differenziale devono necessariamente intervenire entro: una corrente massima di 30 mA in un tempo massimo di 0,5 sec R ISCHIO ELETTRICO Interruttori automatici magnetotermici L’interruttore automatico magnetotermico, a differenza dell’interruttore differenziale, agisce sulla massima corrente ammissibile su un circuito elettrico utilizzatore. Devono essere installati sia a protezione dei circuiti generali che sia a protezione dei circuiti utilizzatori. Il loro potere d’interruzione, deve essere definito e progettato in base alle caratteristiche costruttive dell’impianto. R ISCHIO ELETTRICO Classi di isolamento Classe 0 Gli apparecchi appartenenti a questa classe sono apparecchi nei quali la protezione si basa sull'isolamento principale (cioè delle parti in tensione, necessario per evitare scosse elettriche). Ciò implica che non è previsto alcun dispositivo per la connessione di eventuali parti conduttrici accessibili al conduttore di protezione dell'impianto elettrico fisso (terra); in caso di guasto dell‘isolamento principale, la protezione rimane affidata all'ambiente che circonda l'apparecchio. Da molti anni gli apparecchi di Classe 0 non vengono più fabbricati e sono stati eliminati dalla normalizzazione internazionale. Tuttavia, in alcuni Paesi, questo tipo è ancora presente, in particolare nelle vecchie installazioni. In molti paesi, tra cui l‘Italia il loro uso in connessione alla rete elettrica è proibito, poiché un guasto semplice può causare la folgorazione dell'utilizzatore e altri incidenti. R ISCHIO ELETTRICO Classi di isolamento Classe 1 Sono apparecchi nei quali la protezione non si basa unicamente sull'isolamento principale, ma anche su una misura di sicurezza supplementare costituita dalla connessione delle parti conduttrici accessibili ad un conduttore di protezione (messa a terra di protezione) che fa capo all'impianto elettrico fisso, contraddistinto dal doppio colore giallo/verde, in modo tale che le parti conduttrici accessibili non possano andare in tensione in caso di guasto dell'isolamento principale. Simbolo di terra Cavo di messa a terra R ISCHIO ELETTRICO Classi di isolamento I metodi per evitare la folgorazione dell'utente che può entrare in contatto con la parte metallica messa a terra sono due: • dimensionamento adeguato del dispersore di terra, e del relativo impianto, in modo da non permettere una tensione, provocata dalla corrente dispersa sulla terra e dalla resistenza che incontra nel percorso, al di sopra dei 50 Volt; • inserimento, per obbligo di legge, di un interruttore differenziale a monte dell'impianto elettrico che sezioni la tensione nel caso di correnti disperse superiori a 30 mA Esempi di apparecchi di questo tipo sono lavatrici, lavastoviglie, forni elettrici, ecc.; sono riconoscibili per avere una spina a 3 contatti. R ISCHIO ELETTRICO Classi di isolamento Classe 2 Detti anche a doppio isolamento, sono progettati in modo da non richiedere (e pertanto non devono avere) la connessione di messa a terra. Sono costruiti in modo che un singolo guasto non possa causare il contatto con tensioni pericolose da parte dell'utilizzatore. Ciò è ottenuto in genere realizzando l'involucro del contenitore in materiali isolanti, o comunque facendo in modo che le parti in tensione siano circondate da un doppio strato di materiale isolante (isolamento principale + isolamento supplementare) o usando isolamenti rinforzati. Simbolo di doppio isolamento R ISCHIO ELETTRICO Classi di isolamento Classe 3 Un apparecchio viene definito di Classe III quando la protezione contro la folgorazione si affida al fatto che non sono presenti tensioni superiori alla Bassissima Tensione di sicurezza SELV (Safety Extra-Low Voltage). In pratica tale apparecchio viene alimentato o da una batteria o da un trasformatore SELV. La tensione prodotta, inferiore ai 25 – 60 V, è bassa al punto da non essere normalmente pericolosa in caso di contatto con il corpo umano. Le misure di sicurezza previste per le classi I e II non sono necessarie. Gli apparecchi di Classe III non devono essere provvisti di messa a terra di protezione. Simbolo di classe III R ISCHIO ELETTRICO Tipi di isolamento Isolamento funzionale: funzionale isolamento tra le parti attive e tra queste e la carcassa, senza il quale ne sarebbe impedito il funzionamento. Isolamento principale: principale isolamento delle parti attive necessario per assicurare la protezione fondamentale contro la folgorazione. Isolamento supplementare: supplementare ulteriore isolamento che si aggiunge al fine di garantire la sicurezza delle persone in caso di guasto all’isolamento principale. Doppio isolamento: isolamento insieme dell’isolamento principale e dell’isolamento supplementare. Isolamento rinforzato: rinforzato unico isolamento al posto del doppio isolamento R ISCHIO ELETTRICO Tipi di isolamento R ISCHIO ELETTRICO Classificazione dei sistemi elettrici La tensione nominale di un sistema è il valore della tensione con il quale il sistema è denominato ed al quale sono riferite le sue caratteristiche. In relazione alla tensione si definisce: Tensione Volt (Corrente Alternata) Volt (Corrente Continua) Bassissima tensione U < 50 U < 120 Bassa tensione 50 < U < 100 120 < U < 1500 Media tensione 1 kV < U < 30 kV 1,5 < U < 30 kV Alta tensione U > 30 kV R ISCHIO ELETTRICO Segnaletica di sicurezza: sicurezza: Nei locali di lavoro ed in particolare sui quadri ed apparecchiature elettriche, deve essere esposta adeguata segnaletica di sicurezza. La segnaletica deve essere esposta in modo ben visibile nel caso d’interventi di manutenzione. R ISCHIO ELETTRICO DPI:: DPI Si individuano i DPI il cui impiego è previsto nell'ambito dei lavori sotto tensione in BT, a contatto o a distanza, ed anche in talune attività fuori tensione in MT: • elmetto isolante; • visiera; • occhiali; • guanti isolanti; • scarpe isolanti; • vestiario ignifugo. R ISCHIO ELETTRICO Classificazione dei lavoratori addetti ai lavori elettrici: elettrici: La norma tecnica CEI 11- 48 (CEI EN 50110-1) stabilisce che per qualsiasi genere di lavoro elettrico o non, in cui vi è la possibilità di rischio elettrico, ne deve essere valutata la complessità, al fine di individuare le figure professionali idonee ad operare; queste sono così classificate: • Persona esperta – PES - Persona con istruzione, conoscenza ed esperienza rilevanti tali da consentirle di analizzare i rischi e di evitare i pericoli che l elettricità può creare. • Persona avvertita – PAV - Persona adeguatamente avvisata da persone esperte per metterla in grado di evitare i pericoli che l elettricità può creare. • Persona idonea – PEI - Persona alla quale è stata riconosciuta la capacità tecnica ad eseguire specifici lavori sotto tensione su sistemi di Categoria 0 e I (bassa tensione). • Persona comune – PEC - Persona che non è esperta e non è avvertita. R ISCHIO ELETTRICO DM 37/08 OBBLIGO DI PROGETTO E C O N F O R M I TA ’ I M P I A N T I (ex 46/90) Principi fondamentali introdotti introdotti:: Impianti elettrici devono essere adeguati (requisiti essenziali di sicurezza) obbligo di provvedere al progetto degli impianti obbligo di affidare i lavori ad un’impresa abilitata obbligo per l’impresa installatrice di rilasciare al termine dei lavori la dichiarazione di conformità dell’impianto D M.37/08 Art 1: Ambito di applicazione applicazione:: tipi di impianti Art 2: Definizioni:: termini tecnici e formali Definizioni Art 3: Imprese abilitate abilitate:: modalità per iscrizione ai Registri delle Imprese per soggetti che soddisfano i Requisiti Tecnico-Professionale Art 4: Requisito tecnicotecnico-Professionale: Professionale: requisiti per Legale Rappresentante e/o Responsabile Tecnico Impresa D M.37/08 Art 5: Progettazione impianti: impianti: per i vari tipi di impianti: Quando è necessario il progetto Chi può firmare il progetto Contenuto del progetto Art6 Art 6: Realizzazione ed installazione di impianti impianti:: requisiti legislativi e normativi (RES) …. D M.37/08 Classificazione impianti D M.37/08 Art 5 – Progettazione impianti: impianti: Per l’installazione, trasformazione e ampliamento degli impianti è richiesta la redazione di un progetto redatto da: Professionista iscritto negli Albi professionali per impianti realizzati all’interno di strutture per le quali sono superati certi limiti … (art 5 comma 2) Responsabile tecnico dell’impresa installatrice negli altri casi… D M.37/08 Impianti Elettrici IMPIANTI PROTEZIONE DA SCARICHE ATMOSFERICHE Utenze condominiali o utenze domestiche di singole unità abitative - Potenza Impiegata > 6kW - Supericie > 400 mq Impianti realizzati con lampade fluorescenti a catodo freddo - Se collegati ad impianto elettrico con obbligo di progetto Potenza complessiva resa dagli alimentatori > 120 A Immobili adibiti ad attività commercio, terziario ed altri usi produttive, - Impianti alimentati a V > 1000 (cabina MT) - Potenza impiagata > 6 kW - Superficie > 200 mq - Ambienti soggetti a norme specifiche CEI (locali uso medico, maggiore rischio incendio, rischio esplosione) Tutti gli edifici con volume > 200 mc. Significato: non è obbligatorio realizzare impianto di protezione da scariche atmosferiche è obbligatorio provvedere alla valutazione dei Rischi. Se il rischio è tollerabile = Struttura AUTOPROTETTA; altrimenti è necessario l’IMPIANTO DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE Art 6 – Realizzazione ed installazione di impianti: impianti: Requisiti Essenziali di Sicurezza per impianti realizzati prima del 13 marzo 1990: Sezionamento Protezione contro le SOVRACCORRENTI (sovraccarichi e corto circuiti) Protezione contro i CONTATTI DIRETTI Protezione contro i CONTATTI INDIRETTI oppure interruttore differenziale con Id < 30 mA Di fatto il riferimento è la regola dell’arte NORMA CEI D M.37/08 protezione con Art 7 – Dichiarazione di conformità conformità:: Rilasciata da impresa installatrice previa effettuazione delle VERIFICHE: di SICUREZZA di FUNZIONALITA’ DELL’IMPIANTO Sono parte integrante della DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ i relativi ALLEGATI: PROGETTO TIPOLOGIA MATERIALI IMPIEGATI D M.37/08 Schemi elettrici, planimetrici Modelli per rilascio Dichiarazione di conformità (All (All.. I e II II)) D M.37/08 Dichiarazione di conformità Assunzione di responsabilità da parte della ditta installatrice Dati impresa installatrice Iscrizione all’Albo Limiti dell’intervento realizzato, ambienti, …) … (impianto Tipo di intervento effettuato Dichiarazione: assunzione di responsabilità Impianto a regola d’arte: rispetto del progetto Rispetto norme CEI Controllo dell’impianto ai fini della sicurezza ed affidabilità D M.37/08 Dichiarazione di conformità Allegati obbligatori: progetto ove previsto relazione tipologia materiali impiegati schema impianto realizzato Copia certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico -professionali Riferimento a dichiarazioni di conformità precedenti o parziali per individuare in modo preciso fino a dove risponde l’impresa installatrice D M.37/08 Comportamenti in caso di Emergenza Emergenza:: Cosa fare in caso di folgorazione 1. Staccare immediatamente la corrente agendo sull'interruttore centrale e non toccare assolutamente l'infortunato, prima di questa manovra: in caso contrario, anche il corpo del soccorritore si trasforma in un mezzo di conduzione per l'elettricità, innescando un meccanismo a catena per cui anziché soccorritore si diventa vittima. R ISCHIO ELETTRICO Cosa fare in caso di folgorazione 2. Se l'interruttore è molto lontano e se il suo spegnimento implica una forte perdita di tempo, staccare la spina e allontanare l'infortunato dalla fonte elettrica usando un bastone, una sedia o il manico di una scopa. L'importante è che il mezzo prescelto sia di legno, materiale che non fa da conduttore e che consente al soccorritore di rimanere isolato e quindi di non subire danni. R ISCHIO ELETTRICO Cosa fare in caso di folgorazione 3. Valutare lo stato di coscienza dell'infortunato, chiamandolo ad alta voce e scuotendolo leggermente. Se questo è cosciente va portato al Pronto Soccorso per valutare gli eventuali danni cardiaci e per trattare l'ustione: questa non va infatti assolutamente affrontata a livello casalingo. Se l'infortunato è incosciente, occorre chiamare il 118 definendo chiaramente la serietà della situazione: nelle città più grosse, viene inviata un'ambulanza dotata di tutti gli strumenti necessari. R ISCHIO ELETTRICO Cosa fare in caso di folgorazione 4. Stendere a terra la vittima con la schiena poggiata al terreno, il capo, il tronco e gli arti allineati. 5. Garantire il passaggio dell'aria sollevando con due dita il mento dell'infortunato e spingendogli indietro la testa con l'altra mano: la perdita di coscienza determina un rilassamento totale dei muscoli compresi quelli della mandibola. La lingua può cadere all'indietro e ostruire le vie della respirazione. R ISCHIO ELETTRICO R ICONOSCIMENTI - CONTATTI