Da un discorso del Papa: “Saluto con gioia e gratitudine. Innanzitutto saluto i venerati confratelli cardinali e vescovi, i carissimi sacerdoti, diaconi, operatori pastorali, catechisti. Saluto i fedeli laici, immersi nel grande spazio della costruzione del Regno di Dio che si espande nel mondo, in ogni espressione della vita. Saluto in modo particolare gli anziani, i giovani e i bambini.” Il Papa a S. Maria di Leuca L’attenzione della popolazione del Capo di Leuca verso il grande evento della venuta del Papa Benedetto XVI a Leuca è particolarmente rivolta al Vescovo della Diocesi di Ugento - S. Maria di Leuca, S.E. Mons Vito De Grisantis. Ormai è un benemerito di una realtà religiosa della nostra Diocesi. Da secoli le nostre popolazioni esprimono un forte carattere verso il sacro e la divinità. Il Santuario della Madonna “de Finibus Terrae” ha sempre esercitato un fascino, un richiamo e una testimonianza di fede che nel corso dei secoli ha dimostrato di avere come peculiarità il grande dono della misericordia di Dio manifestata attraverso il sacramento del perdono e dell’acquisto delle Sante Indulgenze. Il Capo di Leuca è un ter- ritorio sacro. La presenza religiosa pagana fortemente esercitata nel santuario di “Porcinara” situato su Punta Ristola, dedicato al Dio “Batios” (il Giove locale) e alla Dea “Fortuna”, e nel Tempio eretto alla Dea “Minerva” sul promontorio Japigio, ha rappresentato non solo la vocazione dei Leuchesi pagani verso le Divinità ma ha voluto trasmettere alle popolazioni del Basso Salento le potenziali risorse religiose. La presenza di un primitivo cristianesimo e del culto verso la Madonna è confortato solo da ricche tradizioni che ci riportano con fede agli albori della diffusione del messaggio di Cristo. È su questa realtà culturale che intere popolazioni hanno manifestato amore e fede verso il Santuario della Madonna di Leuca. Oggi noi con la venuta del Papa ci sentiamo confortati perché la fede salentina viene premiata e sollecitata a vivere più intensamente quei valori religiosi trasmessi con tanto amore e partecipazione. “IL PAPA A S. MARIA DI LEUCA” è un giornale che sarà pubblicato per cinque mesi e vuole rappresentare un mezzo di comunicazione che parte da Leuca, cittadina che ospita il Papa, per esprimere un gesto di amore e di riconoscenza verso il Pastore della Diocesi. I contenuti del giornale riguarderanno la storia della zona di Leuca, le varie distruzioni delle chiese che hanno preceduto l’attuale Santuario le presenze sacre testimoniate da monumenti. Saranno di aiuto per comprendere l’incidenza del Santuario, i pellegrinaggi, i famosi pellegrini provenienti da varie parti d’Europa nonché la storia delle varie Indulgenze concesse da diversi Papi. Non mancheranno varie interviste fatte ai Sacerdoti, ai politici e ai vari fedeli. La collaborazione con la Parrocchia di Cristo Re, con il Santuario-Basilica, con l’Amministrazione Comunale con le realtà operanti a livello turistico, commerciale e con la partecipazione attiva dei volontari, sarà l’espressione sincera per offrire un contributo ricco di stimoli per meglio preparare l’evento storico: la presenza del Papa a S.Maria di Leuca. REDAZIONE: - Circolo Culturale La Ristola - Santa Maria di Leuca - Parrocchia Cristo Re - Marina di Leuca - Santuario-Basilica, Santa Maria di Leuca - Amministrazione Comunale - Castrignano del Capo - Responsabile: Antonio Corrado Morciano - Stampa: Editrice Salentina - Galatina (LE) 2 LA REDAZIONE VITO DE GRISANTIS Vescovo di Ugento S. Maria di Leuca A tutti i carissimi Sacerdoti, Diaconi, Religiosi, Religiose e fedeli laici dell’amata Chiesa di Ugento-S.Maria di Leuca Con immensa gioia annuncio la meravigliosa notizia che il Santo Padre Benedetto XVI, accogliendo con squisita e paterna benevolenza il mio invito, rivoltoGli durante la visita “ad limina” del marzo scorso, sarà qui tra noi e compirà la Visita pastorale al Santuario di S. Maria di Leuca “de finibus terrae” sabato 14 giugno del prossimo anno 2008. Immensamente grato al Santo Padre per questo grande dono, esorto tutti a rivolgere ora, e in tutti i prossimi mesi, fervida e costante preghiera alla Vergine Maria perché benedica il Santo Padre e aiuti tutta la nostra Diocesi a trarre da questa Visita un rinnovato impegno di fedeltà al Signore Gesù, al successore di Pietro e ai suo magistero per aprire sempre di più gli orizzonti alla nuova evangelizzazione nel nostro territorio e fino agli estremi confini della terra, e stimoli tutti, istituzioni e singoli, ad operare con più incisività per il progresso religioso, sociale, civile ed economico del nostro Sud Salente Vi abbraccio tutti augurandovi con immenso affetto un Santo Natale: che il Figlio di Dio, che si è fatto uomo, porti nuova gioia, speranza e freschezza al nostro cammino. IL VOSTRO VESCOVO 3 Il Papa a S. M. di Leuca: il coraggio di una fede E’ proprio così. E’ stato il coraggio del Pastore della Diocesi Ugento- S.Maria di Leuca, Sua Ecc.za Mons. Vito De Grisantis che animato da una grande fede nella volontà di Dio e nell’amore verso la Madonna di Leuca, con tanta umiltà e speranza ha chiesto al Papa Sua Santità Benedetto XVI di venire a venerare la Madonna “De Finibus Terrae” nel Santuario-Basilica a Leuca. La lettura che il Pastore della Diocesi Ugento-S.Maria di Leuca, ha fatto dell’intero territorio diocesano, è stata quanto mai lineare, appropriata, veritiera e sentita col cuore di chi vive e prega per il suo gregge. Il coraggio di osare è stato determinato da una piena coscienziosità sulla realtà di una Diocesi che vive, opera e testimonia una fede sentita ai vari livelli. Nel colloquio che il nostro Vescovo ha fatto con il Papa troviamo il cuore e lo spirito di fede di un vero Pastore attento e vigilante. Con entusiasmo e con grande consapevolezza ha riferito al Papa “la presenza di una forte e diffusa pietà popolare” tra le popolazioni del Salento. “Ho assicurato al Santo Padre – sottolinea sempre il nostro Pastore - che tutti i Sacerdoti, in conformità al piano pastorale della Diocesi, sono impegnati in una evangelizzazione capillare ed estesa a tutte le categorie per dare ragioni e radici profonde alla fede della gente”. 4 La descrizione della realtà giovanile a livello di occupazione e di vita nel contesto attuale ha toccato in modo particolare il cuore del Santo Padre che ha manifestato la sua sofferenza per una simile situazione ma ha anche incoraggiato la pastorale giovanile. Altro punto nodale presentato con grande serenità e obiettività è stata la posizione della famiglia nella Diocesi. Un argomento tanto caro al Papa e che il Vescovo ha voluto fotografare nella visione di una cultura mediterranea attuale. “Le famiglie sono molto unite e accoglienti - ha continuato il nostro Pastore come del resto tutta la nostra gente, anche se si fanno sentire le spinte disgregatrici della odierna cultura individualistica”. Tutto questo è stato preceduto da un forte desiderio di esprimere quanto la fede suggeriva nel colloquio con “Pietro”: parlare del Santuario di Leuca e rivolgere un coraggioso invito a visitarlo. Il coraggio e la speranza del nostro Vescovo viene così sintetizzata dallo stesso nella lettera inviata a tutta la Diocesi: “All’inizio ho ricordato il Santuario di S. Maria di Leuca e la forte devozione alla Madonna delle nostre popolazioni Gli ho illustrato la storia del Santuario e la grande affluenza dei pellegrini provenienti non solo dalle varie parti d’Italia ma anche dall’Europa e dai paesi oltreoceano. E’ rimasto ammirato. Gli ho rivolto ancora una volta l’invito a visitare il Santuario e non mi è sembrato contrario, anzi ha riacceso nel mio cuore la speranza che un giorno questo sogno si potrà realizzare”. In realtà il sogno si è realizzato. Il Papa a Leuca il 14 Giugno è il più grande e il più bel risveglio che ha fatto il nostro Vescovo. Grazie Eccellenza! Tutta la Diocesi e il Capo di Leuca sono immensamente grati per questo dono concesso alle nostre popolazioni. Il coraggio di una fede ha portato il Papa in Finibus Terrae. A.C.M. Al Papa: Questo è il Santuario nella sua lunga storia Il Papa è stato informato sulla storicità e sull’importanza del luogo. Questo in sintesi il materiale offerto al Santo Padre: IL nome “S.Maria di Leuca” è il titolo dedicato alla Madonna venerata sull’estremo lembo d’Italia: Leuca. E’ detta anche S.Maria de Finibus Terrae perché la località è situata ai confini della terra, per indicare l’estremo limite dei “Cives” (cittadini romani) al di là del quale cominciavano i “Provinciales” (coloni). Leuca deriva dal luogo detto dai Greci LEUKOS che vuol dire territorio bianco, terra illustre, illuminata dal sole. Essa comprende l’antico promontorio Japigio della parte terminale della Puglia e forma l’estremità meridionale della penisola salentina racchiusa tra la Punta Ristola e Punta Meliso dividendo il mare Jonio da quello Adriatico. E’ una terra ricca di insediamenti antichi risalenti alla cultura di Serra d’Alto,di Diana e dell’ età del Bronzo. E’ stata una città molto antica di cui hanno parlato storici come Tucidide, Strabone, Erodoto. I punti di riferimento obbligati della storia di Leuca sono: il Santuario pagano messapico-greco-latino della “Grotta Porcinara” (area sacra per gli antichi), situato verso Punta Ristola e il Santuario pagano e poi cristiano sul Promontorio di Punta Meliso (l’antica Akra Japigia). Nella Grotta Porcinara si trovano ancora iscrizioni in greco e in latino scritte dai naviganti che doppiavano il Capo di Leuca e rivolte agli Dei venerati nel luogo: al dio Batios (Giove), la dea Venere e la dea Fortuna. Il Santuario sito sul Promontorio Japigio di Punta Meliso, è dedicato alla Vergine SS.ma di Leuca (Madonna de Finibus Terrae). Il Santuario è sorto sulle rovine di un antico tempio pagano dedicato alla Dea Minerva del quale nella Chiesa, sulla destra,entrando, si conserva un cimelio: l’ara o una parte di essa dove c’è scritto: “ubi olim Minervae sacrificia offerebantur hodie oblationes Deiparae recipiuntur”. Di questo tempio ne parla lo storico Strabone che scrive: “Presso i Salentini vi è un tempio dedicato alla dea Minerva, una volta assai ricco, su una roccia che viene chiamata Promontorio Japigio”. Per il tempio cristiano non si hanno documenti cartacei che ci parlino dell’origine del Santuario, anche perché le varie distruzioni hanno fatto perdere ogni traccia, si hanno solo documenti lapidei avvalorati dalla tradizione e da testimonianze molto remote. La tradizione vuole che a S.Maria di Leuca sia sbarcato il Principe degli Apostoli, S.Pietro, proveniente dall’Oriente per recarsi a Roma. Via Ferrara, 20/B - PARABITA (LE)- Tel. e Fax 0833.595770 web: http://www.givierre.it • e-mail: info@[email protected] 5 Su una lapide delle più antiche posta sulla porta centrale dell’atrio si legge: “Scacciato da questo tempio il culto degli idoli dal divino Pietro, i suoi discepoli nell’anno del Signore 43 dedicarono alla Vergine Madre di Dio Annunziata dall’Angelo. Nell’anno 59 fu insignito di sede Vescovile. Poi, distrutta la città di Leuca e trasferita la sede ad Alessano, conservando la cattedralità, le due Chiese (di Leuca e di Alessano) rimangono insieme unite in perpetuo”. Il Santuario è stato distrutto e bruciato ben 5 volte dalla forza devastatrice dei Turchi, dei Saraceni, dei pirati e Musulmani. L’edificio attuale è stato sistemato dal Vescovo Mons. Giannelli nel sec. XVIII ed è stato camuffato sotto l’aspetto di una fortezza per nasconderlo ad altre eventuali distruzioni. I PELLEGRINAGGI La terra del Capo di Leuca e dell’intero Salento ha vissuto gli sviluppi originari del messaggio di Cristo. Varie testimonianze ci portano a considerare quanto sia stato privilegiato questo territorio a ricevere il messaggio di Cristo. La presenza antichissima del Santuario di Leuca non solo è stata considerata una sicura fortezza per una fede espressa dai numerosi eremiti, anacoreti sparsi nelle grotte rupestri vicine al tempio, ma anche un faro di luce, di protezione e soprattutto di elargizione dell’amore di Dio verso tanti pellegrini provenienti da ogni parte. Pellegrinaggi italiani e stranieri, fin dai tempi antichissimi, hanno voluto esprimere con la penitenza e la preghiera una fede incrollabile chiedendo il perdono a Dio attraverso la richiesta delle indulgenze. 6 PELLEGRINI FAMOSI Ricordiamo solo alcuni pellegrini che la storia ci ha tramandati: a. 343 - Papa S.Giulio I (337-352) che consacra il Santuario. La circostanza è ricordata da una lapide apposta sull’ingresso del Santuario. a. 710 - Papa Costantino (708- 715). Dopo la sosta a Otranto. a. 1101 - Boemondo, Principe di Taranto, figlio di Roberto il Guiscardo. a. 1222 - S. Francesco d’Assisi, secondo la tradizione. a. 1456 - Sua Maestà il Re Alfonso d’Aragona, con un pellegrinaggio di 300 bambini per ringraziare la Madonna per uno scampato pericolo. a.1682 - I Cardinali Renato Imperiali e Fr. Vincenzo Orsini. a. 1806 - Sua Maestà il Re Giuseppe Bonaparte. a. 1808 - S.Giuseppe Benedetto Labre: Pellegrino d’Europa. a. 1900- S.Filippo Smaldone. a. 1922 - 20 Ottobre. BEATO PAPA GIOVANNI XXIII. a. 1949 - 22 Maggio. Card. Alessio Ascalesi, Arciv. di Napoli con tutti i Vescovi della Puglia a conclusione del Congresso Mariano Salentino. a. 1990 - 7 Ottobre. Card. Eduardo Martinez Somalo, durante una solenne concelebrazione, legge il Decreto dell’elevazione del Santuario a Basilica Pontificia Minore. Dai secoli passati, XIX e XX, sino ai nostri giorni la teoria dei personaggi non è stata interrotta. Cardinali, Vescovi, Ministri di Governo, personalità illustri sia italiane che straniere hanno varcato la soglia del Santuario di Leuca. L’ATTENZIONE DEI PAPI PER IL SANTUARIO E LE INDULGENZE La storia delle indulgenze costituisce un capitolo a parte. Mons. Tondoli (1667-1695) chiese speciali indulgenze per i visitatori fondando la sua domanda su concessioni date da Sommi Pontefici: S.Giulio I, Anastasio III (911-913), Leone IX (1049-1054) e Pio IV ( 1559-1565) . La certezza delle concessioni ci viene dal Papa Innocenzo XI in data 31 Agosto del 1682. Successivamente il Papa Benedetto XIII confermò le Indulgenze in data 2 febbraio 1726. Pio IX, in data 23 giugno 1878 concedeva al Santuario della Madonna “de Finibus Terrae” tutte le indulgenze e i privilegi della Basilica di S.Maria Maggiore di Roma. Giovanni XXIII concesse di unire il nome di S. Maria di Leuca a quello di Ugento per cui : Diocesi di UGENTO – S. MARIA di LEUCA. Giovanni Paolo II, il 19 giugno 1990, gli concesse il titolo di Basilica Minore Pontificia con tutti i privilegi connessi. Per la eccezionale devozione al Santuario il popolo ricorda il detto della Madonna di Leuca “Beato colui che viene a trovarmi in questa casa”. Da questo ne è scaturita la leggenda di S. Pietro che, approdato a Leuca prima di giungere a Roma, vedendo il paesaggio si espresse con parole profetiche: “Leuca è l’anticamera del Paradiso”, per cui anche il detto popolare: a Leuca si va da vivi o da morti”. Da vivi per essere assolti dai peccati riservati per censura, da morti per ricevere i frutti delle Indulgenze. I pellegrini che affollano il Santuario, oggi, sono soprattutto dell’Italia Meridionale, seguono quelli dell’Italia del Nord e del Centro. Gli stranieri provengono in successione numerica dalle Nazioni Europee: Germania, Svizzera, Austria, Polonia, Francia,Croazia,Grecia, Inghilterra,Spagna, ecc… Non mancano comitive Americane, dell’Estremo Oriente e dell’Africa. FR. CORRADO MORCIANO O.F.M. Studioso del Santuario di Leuca 7 Sua Santità Benedetto XVI BREVE BIOGRAFIA DEL SANTO PADRE Il Cardinale Joseph Ratzinger, Papa no”, nel Concistoro del 27 giugno del Benedetto XVI, è nato a Marktl am Inn, medesimo anno. diocesi di Passau (Germania), il 16 apriNel 1978, il Cardinale Ratzinger prese le del 1927 (Sabato Santo), e battezzato parte al Conclave, svoltosi dal 25 al 26 lo stesso giorno. Il padre, Commissario agosto, che elesse Giovanni Paolo I, il di polizia, proveniva da un’antica fami- quale lo nominò suo Inviato Speciale al glia di agricoltori della Bassa Baviera, di III Congresso mariologico internazionale condizioni economiche piuttosto mode- celebratosi a Guayaquil, in Ecuador, dal ste. La madre era figlia di artigiani di 16 al 24 settembre. Nel mese di ottobre dello stesso anno prese parte al ConclaRimsting, sul lago Chiem, e prima di ve che elesse Giovanni Paolo II. sposarsi aveva lavorato come cuoca Giovanni Paolo II, il 25 novemin vari hotels. bre del 1981, lo nominò Prefetto Trascorse l’infanzia e l’adoledella Congregazione per la scenza in Traunstein, piccoDottrina della Fede e Prela località vicina alla fronsidente della Pontificia tiera con l’Austria, a 30 Commissione Biblica e km. da Salisburgo. In della Commissione questo contesto, che Teologica Internazioegli stesso ha definito nale. “mozartiano”, ricevetGiovanni Paolo II, il te la sua formazione 6 novembre del 1998, cristiana, umana e culapprovò la sua elezioturale. ne a Vice Decano del Dal 1946 al 1951 stuCollegio cardinalizio da diò filosofia e teologia parte dei Cardinali dell’Ornella Scuola superiore di dine dei Vescovi, e, il 30 filosofia e di teologia di Frinovembre del 2002, quella a Desinga e nell’università di Monaco di cano con la contestuale assegnazione Baviera. della sede suburbicaria di Fu ordinato sacerdote il 29 Stemma di Ostia. Papa Benedetto XVI giugno 1951. Numerosi sono i dottorati Nel 1953 divenne dottore “honoris causa” che egli ha ricevuto: dal in teologia con la tesi “Popolo e casa di College of St. Thomas in St. Paul (MinneDio nella dottrina della Chiesa di Sansota, USA) nel 1984; dall’Università cattot’Agostino”. Quattro anni dopo, sotto la lica di Lima nel 1986; dall’Università catdirezione del noto professore di teologia tolica di Eichstätt nel 1987; dall’Universifondamentale Gottlieb Söhngen, ottenne tà cattolica di Lublino nel 1988; dall’Unil’abilitazione all’insegnamento con una versità di Navarra (Pamplona, Spagna) dissertazione su: “La teologia della storia nel 1998; dalla Libera Università Maria di San Bonaventura”. Santissima Assunta (LUMSA) nel 1999; Dal 1962 al 1965 dette un notevole dalla Facoltà di teologia dell’Università contributo al Concilio Vaticano II come di Breslavia (Polonia) nel 2000. “esperto”; assistette come consultore teoIl 19 aprile 2005 l’enorme peso di conlogico del Cardinale Joseph Frings, Arci- durre la Chiesa nel Terzo millennio è stavescovo di Colonia. to affidato a lui. La scelta del nome, BeIl 25 marzo del 1977 il Papa Paolo VI nedetto XVI, fa pensare a un suo progetlo nominò Arcivescovo di Monaco e Fri- to di pace e di verità nella carità. É il più singa e ricevette l’Ordinazione episco- anziano cardinale a essere nominato Papale il 28 maggio. pa dopo Clemente XII (divenuto Papa Paolo VI lo creò Cardinale, con nel 1730) ed è il secondo tedesco a saliil titolo presbiterale di “Santa re al Soglio pontificio dopo Vittorio Maria Consolatrice al Tiburti- II(1055-1057). Cosi s.r.l. 8 LAVORAZIONI MARMI PIETRE E GRANITI 73030 SURANO (LE) s.s. 275 Maglie - Leuca km 13,300 tel. 0836.936179 fax 0836.938842 www.sorellecosi.com e-mail: [email protected] Una visita che ci onora LA PAROLA DEL SINDACO DI CASTRIGNANO DEL CAPO La visita del Santo Padre rappresenta non solo per il paese, ma per l’intero Capo di Leuca un momento importante ed un’occasione per riscoprire il Senso vero dell’essere Comunità alla luce di principi e comuni valori ispirati alla fede e alla fratellanza. Particolarmente ispirato appare questo incontro con il Sommo Pontefice sotto lo sguardo benedicente della Madonna di Santa Maria di Leuca, in questo crocevia di mari e di terre che parla di incontri di culture, di accoglienza, di aspettative di Pace fra i popoli. Ed ancora più emozionante e significativa è la coincidenza con l’altro momento che ci ha particolarmente commossi, con la comunicazione dell’avvio del processo di beatificazione di don Tonino BELLO, l’uomo e lo spirito eletto che meglio ha impersonato e attuato i valori positivi che questa terra esprime. L’evento ci onora e ci inorgoglisce. Penso che questo incontro sottolinei una ben più profonda significazione, ossia che la nostra S.M. di Leuca de Finibus Terrae sia il luogo simbolico non di una fine, ma di un nuovo inizio. L’evento sicuramente di portata eccezionale significa la opportunità (ove c’è ne fosse bisogno) di dimostrare ancora una volta quanto radicato è il sentimento religioso nelle nostre genti. Penso anche che, ferma restando la valenza spirituale e religiosa dell’evento questo rappresenta anche la occasione di proiettare S. Maria di Leuca e l’intero Salento sul palcoscenico internazionale con le conseguenti ricadute sul piano turistico, economico e sociale che, se raggiunte, risolveranno il problema della marginalità in cui questa nostra terra è stata finora relegata. ANTONIO FERRARO Lungomare Cristoforo Colombo 73040 Castrignano del Capo (LE) tel. +39 0833 758687 [email protected] 9 Il Papa, la Madonna, Don Tonino Nella sua seconda Enciclica, la Spe Salvi, densa di profonda spiritualità e di rinnovato respiro teologico, Benedetto XVI dedica gli ultimi due paragrafi del documento a Maria, stella di speranza. Richiama l’incipit dell’antico inno mariano “Ave maris stella”; Ave Maria, stella del mare. In questa icona della Beata scendenza e di purificazione, alla fonte della grazia e del perdono sacramentale, a significazione e caparra del grande pellegrinaggio della vita di ogni uomo e comunità che si conclude e si acquieta nell’amplesso eterno della beatitudine della casa del Padre, di cui Maria è “Janua coeli”, la Porta. Leuca vuole essere, in questo suo fedele e millenario affidarsi a Maria, la fine di un cammino e l’inizio di un nuovo trascendere verso una meta senza fine; luogo di arrivi e di partenze, di incontri e di conversione; porto sicuro che accoglie e salva dal naufragio e da cui si riparte per riposare “in acque tranquille e in verdi prati”. Come i naviganti, che nell’infuriare della tempesta, vedono brillare e pulsare di vita e di speranza, il faro, posto da secoli sull’antico promon- Vergine, prescelta dal Papa per caratterizzare il messaggio presente nel testo pontificio, troviamo effigiata e richiamata la tipica devozione che da secoli è attuata nel santuario mariano della Madonna di Leuca, S.Maria De Finibus Terrae; S. Maria delle Frontiere, come amava parafrasare Mons. Mincuzzi vescovo di questa terra nella fine degli anni settanta; meta in cui è vagheggiato il luogo finale del lungo cammino del pellegrino, di chi per raggiungere questo estremo lembo della terra d’Italia e della terra dei Romani si è portato, in orante pellegrinaggio, per acquietare lo spirito assetato di tra- 10 D.F.V. s.r.l. Stabilimento LECCE 73030 SURANO (LE) s.s. 275 km. 14,400 tel. 0836/935 200 fax 0836/938 814 fax 0836/935 217 www.dfvtrevisan.com [email protected] torio japigio, che, oltre la fluidità dell’abisso incontenibile e oscuro, mostra la saldezza sicura e la chiarità della terra, della casa, dell’accoglienza e della salvezza, così tutti noi naviganti inesausti sui marosi dell’esistenza volgiamo il nostro sguardo bramoso di luce e di speranza salda e duratura verso Colei, che su queste sponde, quasi a richiamare la natura specifica fisica e antropologica del luogo stesso, viene invocata Stella del mare, faro di luce che ci indica la rotta e porta a rivolgere i nostri occhi, resi forti ormai al suo splendore, allo splendore eterno del Sole, che è Cristo nostro Signore, principio e fine di ogni cosa. “La vita è come un cammino. Verso quale meta? Come troviamo la strada? – Scrive Papa Benedetto XVI nella su Enciclica – La vita è come un viaggio sul mare della storia, spesso oscuro e in burrasca, un viaggio nel quale scrutiamo gli astri che ci indicano la rotta…Certo, Gesù Cristo è la luce per antonomasia, il sole sorto sopra tutte le tenebre della storia. Ma per giungere fino a lui abbiamo bisogno anche di luci vicine…E quale persona potrebbe più di Maria essere per noi stella di speranza – lei che con il suo “sì” aprì a Dio stesso la porta del nostro mondo…?” (Spe Salvi, n. 49). Nell’indicare Maria, come Stella del Mare, Benedetto XVI richiama le tante stelle che, come quelle che brillano nel cielo, chiama “ le vere stelle della nostra vita” che sono “ le persone che hanno saputo vivere rettamente. Esse sono luci di speranza”. E come non ricordare, tra queste stelle, una che si è forgiata alla luce splendente di Maria, e nel cui splendore ha intinto la panna per comporre i canti rivolti a lei. Dico di Don Tonino, che nato dalla nostra terra, ora vorremmo vedere con il suo volto fisso in colei che tanto teneramente ha amato e venerato su questa terra, ispirando nei cuori di tanti lo steso amore e la stessa venerazione. Con alcune parole tratte da uno dei suoi scritti mariani chiudiamo questo fuggevole articolo, che ha avuto l’ardire di accennare nelle poche righe di questo articolo alla profonda spiritualità e all’amore di questo pontefice per Maria. “S.Maria, Vergine della notte, Noi ti imploriamo di starci vicino… Non ci lasciare soli nella notte a salmodiare le nostre paure. Anzi, se nei momenti dell’oscurità ti metti vicino a noi e ci sussurrerai che anche tu, Vergine dell’avvento, stai aspettando la luce, le sorgenti del pianto si disseccheranno sul nostro volto. E sveglieremo insieme l’aurora. Cosi sia.” VITO CASSIANO 11 Come Pietro a S. Maria di Leuca INTERVISTA AL MAESTRO LUIGI DE MITRI Che cosa rappresenta la venuta del Santo Padre a Leuca? La venuta a Santa Maria di Leuca di S. Santità Sommo Pontefice Benedetto XVI Joseph Ratzinger è un evento straordinario non solo per Leuca, ma per tutto il basso salento. Il Santo Padre avrà l’opportunità di constatare quanto le genti dell’estremo lembo d’Italia con il loro impegno e determinazione e con il loro atavico attaccamento ai “valori cristiani” e alla compattezza familiare hanno saputo progredire culturalmente ed economicamente, sempre nel segno dell’accoglienza e di uno sviluppo sostenibile, che non ha danneggiato le meraviglie naturali di questi luoghi. Come Leuca tanti secoli fa seppe accogliere, secondo la tradizione, il principe degli Apostoli S. Pietro che proveniva dalla Bitinia diretto a Roma, e, ne accettò il suo messaggio Cristiano, così farà anche per S. Santità Benedetto XVI. Quali le aspettative? La venuta del S. Padre mi auguro che possa incidere profondamente sulle menti di coloro che gestiscono il bene pubblico e tracciano le linee storiche, sociali e culturali di tutti noi salentini, affinché possano sapere ascoltare i bisogni della gente comune e agire secondo i vettori cristiani. Per noi gente comune mi auguro che la sua venuta possa incidere a riscoprire il valore della propria coscienza e della propria fierezza che ci ha storicamente contraddistinto. Come artista mi auguro che il Santo Padre Benedetto XVI possa riannodare il rapporto con gli artisti, affiché i grigi stupidi muri di cemento possano risplendere di cicli pittorici inneggianti le storie della Vergine Maria e di suo figlio, affiché i fedeli possano costantemente, come in passato, apprendere attraverso le immagini il messaggio evangelico e la loro storicità. Il 14 giugno ore 16, il Papa atterrerà a Punta Ristola e percorrerà il lungomare “Cristoforo Colombo” per raggiungere il Santuario. 12 Filiale di Santa Maria di Leuca Via Cristoforo Colombo, 35 - tel. 0833 758 931 - fax 0833 758 000