RENDIMENTO, RISCHIO E LIQUIDITA’ DEI TITOLI A REDDITO FISSO Lucidi di Marco Di Antonio VARIABILI RILEVANTI PER L’ANALISI DI UN TITOLO LIQUIDITA’ RENDIMENTO RISCHIO VARIABILI RILEVANTI PER L’ANALISI DI UN TITOLO Caratteristiche tecniche dei titoli Tipologia emittente Condizioni esterne dei mercati LIQUIDITA’ RENDIMENTO RISCHIO I TITOLI A REDDITO FISSO (obbligazioni, titoli di Stato, ecc.) LE COMPONENTI DEL RENDIMENTO DI UN TITOLO • Differenza tra valore di rimborso/prezzo di vendita e prezzo di emissione/prezzo di acquisto • Cedole periodiche (entità e frequenza) • Frutti del reinvestimento delle cedole Un po’ di matematica finanziaria Attualizzare (capitalizzare) flussi di cassa futuri (attuali) significa determinarne il VALORE ATTUALE (VALORE FUTURO) FLUSSI di CASSA FUTURI VALORE ATTUALE Tasso di attualizzazione FLUSSI di CASSA ODIERNI Tasso di capitalizzazione 6 Il valore della moneta nel tempo • Il concetto di valore attuale (o di attualizzazione) è basato sulla nozione secondo la quale 1 euro di flusso di cassa che ci verrà pagato fra un anno avrà meno valore di 1 euro pagatoci oggi. • Tale nozione è innegabile, perché se depositiamo 1 euro in un conto di risparmio che frutta interessi, fra un anno otterremo 1 euro più gli interessi. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. 7 Valore Attuale e I tassi di interesse • Come trovare i tassi di attualizzazione o di capitalizzazione? • Diverse modalità di esposizione a seconda di: – Periodo di riferimento: anno (solitamente), semestre, mese, ecc. – Frequenza di pagamento degli interessi: Mensile semestrale, annuale.. – Modalità di capitalizzazione: semplice vs. composta 8 Capitalizzazione semplice vs composta • Un flusso di cassa in uscita (C0=:capitale) e in entrata (Mt:montante); • t = durata del contratto - C0 • In regime di capitalizzazione semplice: Mt C0 ( 1 rt ) + Mt M t C 0 ( 1 rt ) • In regime di capitalizzazione composta: C0 Mt (1 r ) M t C0 ( 1 r ) t 9 t 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 10% Semplice 30 27 24 21 18 15 12 9 6 10% Composto 3 0 Valore futuro di $1 La potenza della capitalizzazione Numero di anni 10 Il potere della capitalizzazione: quanto diventa 1 euro in 10 anni? Al 7% raddoppia! 11 Il valore attuale in regime di capitalizzazione composta • Prestando oggi 100 euro a un tasso di interesse del 10%, gli importi che avreste alla conclusione di ogni anno possono essere visualizzati secondo lo schema seguente: 12 Tasso percentuale annuo Il tasso percentuale annuo (TPA o APR) (o anche tasso nominale o contrattuale) • Indica l’ammontare dell’interesse semplice ottenuto in un anno • Non considera l’effetto della capitalizzazione. Es. Se investo per due anni 100 a un TPA = 5% al termine dei 2 anni ottengo 110 (sarebbe 110,25 13 con capitalizzazione) Tasso effettivo annuo • Il tasso annuo effettivo (TAE) – Indica il totale degli “interessi percepiti” alla fine di un anno, dato l’investimento iniziale – Considera l’effetto della capitalizzazione • È indicato anche come rendimento annuo effettivo (RAE) o rendimento percentuale annuo Esempio: investo 100 e ottengo dopo 1 anno 105 TAE = (105-100)/100 =(105/100 )-1= 5% 14 TPA e TAE • Quando ci si riferisce ad un unico periodo e gli interessi vengono pagati al termine del periodo TPA e TAE coincidono. Es. se investo 100 a TPA del 5% per un anno, ottengo 105 e cioè un TAE 5% (100= 105/(1+TAE)) • Se invece vi è capitalizzazione infraperiodale, allora15il TPA non può essere usato come tasso di sconto. Come passare dal TPA al TAE • Ottenere un TPA del 5% con pagamento degli interessi ogni 6 mesi è uguale a ricevere il 2,5% ogni sei mesi (con capitalizzazione) MA • non equivale a ricevere un rendimento (TAE) annuo del 5%. In tal caso infatti il M = 100 x (1,025)2= 105,06 (e non 105) 16 Adeguamento del tasso di sconto a diversi periodi temporali Dato TPA 5% capitalizzato 2 volte l’anno (k) VF = 100 x (1,025)2= 105,06 Dove 1,025 = 1 + TPA/2 quindi VF = 100 x (1+ TPA/2) 2 17 Conversione del TPA nel TAE (continua) • Se il TPA è capitalizzato per k>1 volte, per valutare il tasso di interesse effettivamente ottenuto per ogni periodo bisogna k convertire il TPA in TAE: TPA 1 TAE 1 k Nel nostro esempio: (1 +0,025)2 – 1= 1,05060 – 1 = 5,06% 18 Conversione del TPA nel TAE(continua) • Dato un certo TPA, il TAE aumenta all’aumentare della frequenza della capitalizzazione. 19 Conversione del TPA nel TAE - Esempio • Un deposito bancario offre un TPA del 3% con pagamento degli interessi semestrali. Che rendimento effettivo ottengo al termine di ciascun anno? TAE= (1+ 3%/2)2-1 = 3,023% 20 GLI INDICATORI DI RENDIMENTO: titoli a cedola nulla • Rendimento semplice M = Co x ( 1 + it ) i = [ (M / Co ) – 1 ] X (1 / t ) i = [ (PV / PA ) – 1 ] X (365 / gg ) UN ESEMPIO Bot trimestrale (92 gg) emesso a p = 99,02 i = ( (100 / 99,02) – 1) x 365 / 92 Tassazione: 12,5% x I = 0,125 x (100 – 99,02) = 0,125 x 0,98 = 0,1225, da sommare a 99,02 per determinare il rendimento netto GLI INDICATORI DI RENDIMENTO: titoli a cedola nulla (segue) • Rendimento composto t M = Co x ( 1 + i ) 1/t i= (M / Co ) – 1 365/gg i= (PV / PA ) – 1 Obbligazioni zero-coupon e Rendimento alla scadenza • Generalizzando, il rendimento alla scadenza di un’obbligazione zero–coupon: YTM n VF P 1 n 1 Esempio: prezzo di acquisto 94,5, durata 3 anni 3 YTM = √(100/94,5) -1 = 1,9% Esempio: prezzo di acquisto 99, durata 120 giorni 24 YTM = (100/99)360/120 -1=3,06% Esercizio – Calcolo del rendimento Quale dei due strumenti è più conveniente? Tipologia Bot Bot Durata 3 mesi (90 gg) 12 mesi (360 gg) Prezzo di aggiudicazione 98,6 94 25 Esercizio - Soluzione • BOT trimestrale 100 r 98,6 360 90 1 5,80% • BOT 12 mesi 100 r 1 6,38% 94 26 GLI INDICATORI DI RENDIMENTO: titoli con cedola § Tasso di rendimento nominale – TRN cedola / valore nominale non tiene conto di: entità del capitale investito, frequenza delle cedole, vita residua del titolo § Tasso di rendimento immediato – TRI cedola / prezzo non tiene conto di: guadagni/perdite in conto capitale, frequenza delle cedole, vita residua del titolo § Tasso di rendimento effettivo a scadenza vedi slide successiva sì !!! TRES • E’ il tasso di sconto che, in regime di capitalizzazione composta, rende uguale il prezzo tel quel del titolo ala somma dei valori attuali dei flussi di cassa futuri • Es.: BTP; scadenza 2 anni; P = 100; cedola semestrale: 6 • TRES = 12,36% Semestre 1 2 3 Flussi di cassa 6 6 6 4 Totale 106 0,5 1 1,5 2 Valori attuali (calcolo) 6 / (1+i) 6 / (1+i) 6 / (1+i) 106/ (1+i) Valori attuali (risultato) 5,66 5,34 5,04 83,96 100 100 IL TRES, IL MIGLIORE INDICATORE PREGI LIMITI - considera tutti i flussi di pertinenza del titolo - tiene conto della scadenza di ogni flusso - tiene in considerazione il prezzo di acquisto - evidenzia la logica utilizzata dal mercato per prezzare il titolo - ipotizza un tasso di reinvestimento delle cedole costante e pari al TRES stesso - ipotizza la detenzione del titolo fino a scadenza -ipotizza assenza di rischio di default Prezzo di obbligazioni con cedole • Il flusso cedolare è assimilabile a una rendita 1 1 VF P C PN 1 N y (1 y ) (1 y ) N P= prezzo o Valore attuale 30 y = R = rendimento a scadenza LE DETERMINANTI DEL TASSO DI INTERESSE • Tasso di interesse reale – riflette le preferenze intertemporali del consumo degli agenti economici (maggiore è la preferenza per il consumo attuale rispetto a quello futuro, maggiore è il tasso di interesse) • Inflazione • Rischio di insolvenza • Rischio di liquidità • Vita residua (vedi struttura per scadenza dei tassi di interesse o curva dei rendimenti) • Speciali clausole contrattuali (es. regime fiscale; convertibilità tasso più basso; facoltà di rimborso anticipato dell’emittente tasso più alto) Interesse e “valore temporale del denaro”: un inciso storico Al cuore della controversia sull’usura e il profitto stava la concezione del tempo. I mercanti affermavano che “il tempo è denaro”. Il tempo, la sua disponibilità, il suo uso efficiente, erano fattori critici per gli affari. Il tempo quindi era scarso e aveva un valore economico. Al contrario, la Chiesa sosteneva che il tempo appartiene a Dio, è un dono che Egli fa all’uomo perché questi lo usi per guadagnarsi la salvezza eterna. Impadronendosi del tempo, i mercanti, i banchieri, i proprietari terrieri e gli imprenditori usurpavano l’autorità di Dio. Infatti, l’usuraio non vende al debitore nulla che gli appartenga. Gli vende il tempo, che appartiene a Dio. E perciò non può realizzare un profitto vendendo la proprietà di un altro. Inflazione: Differenza fra tassi di interesse reali e nominali – Tasso di interesse nominale: tasso quotato dalle istituzioni finanziarie e usato per lo sconto o la capitalizzazione di flussi di cassa – Tasso di interesse reale: tasso di crescita del potere di acquisto, corretto per l’inflazione 1. Il tasso di interesse reale riflette più esattamente l’effettivo costo di un prestito 2. Quando il tasso di interesse reale è basso, vi sono notevoli incentivi nel prendere in prestito e pochi motivi per prestare 33 Inflazione e tassi di interesse crescita del potere di acquisto 1 rr • Tasso di interesse reale rr r i 1 i r i 34 1 r crescita nominale 1 i crescita dei prezzi L’indicizzazione • REALE gli interessi e/o il capitale sono agganciati ad un indice dei prezzi. Protegge il creditore dai rischi di perdita di potere di acquisto della moneta • FINANZIARIA gli interessi sono agganciati a tassi di mercato opportunamente scelti. Protegge il creditore dal rischio di variabilità dei tassi • VALUTARIA – Gli interessi e/o il capitale sono agganciati al valore di una valuta straniera o di un paniere di valute. Protegge il creditore dal rishcio di svalutaizone relativa della moneta interna. La curva dei rendimenti (yield curve) • Teoria delle aspettative (Fisher, 1930) • Teoria della preferenza per la liquidità (Hicks, 1946) • Teoria della segmentazione del mercato La curva dei rendimenti: forma e variazioni FORME - Crescente - Decrescente - A gobba (humped) MOVIMENTI - Traslazione parallela (parallel shift) tutti i rendimenti si muovono dello stesso ammontare; la curva non cambia né forma né inclinazione - Rotazione (twist) es. i rendimenti a breve aumentano i maniera proporzionalmente maggiore dei rendimenti a lungo - Ingobbimento (butterfly) es. i rendimenti crescono fino a una certa scadenza e poi diminuiscono QUAL E’ “OGGI” LA CURVA DEI TASSI? Yield Curve (Italy) 7.0 6.0 26/02/2013 5.0 3.0 2.0 1.0 6M1Y 2Y 3Y 5Y 10Y Now 38 15Y One Week Ago 20Y One Month Ago 30Y One Year Ago © Tullett Prebon Inf ormation Yield (%) 4.0 CURVE DEI TASSI • Yield to maturity correla tassi e scadenze dei titoli • Yield to duration correla tassi e duration • Zero coupon curve (term structure) correla tassi e scadenze di titoli zcb. E’ la curva più importante, che serve per determinare i prezzi dei titoli (anche quelli cedolari): il fair price di un titolo con cedola non è calcolato come sommatoria dei flussi cedolari attualizzati per un unico tasso rappresentativo della scadenza, ma trattando ogni flusso come se fosse il valore nominale di uno zcb e scontandolo per il tasso corrispondente alla scadenza del flusso e ricavato dalla ZCC. Siccome nel mercato gli zcb esistono solo per scadenze brevi e per i titoli di mercato monetario (i BOT arrivano al massimo a 12 mesi e i CTZ a 24), la curva viene costruita stimandola con il metodo del bootstrapping. N.B.: solo se vale la teoria delle aspettative, è possibile estrapolare dalla ZCC i rendimenti uniperiodali futuri (forward) impliciti nella curva; se sono vere le altre teorie, ciò non è possibile Durata del contratto: La curva dei rendimenti e i tassi di sconto • Struttura a termine: la relazione tra la durata dell’investimento e il tasso di interesse • Curva dei rendimenti: grafico che rappresenta la struttura a termine 40 IL BOOTSTRAPPING TITOLO SCADENZA (anni) BOT 6 mesi TASSO DI RENDIMENTO 0,5 3,12% BOT 12 mesi 1 3,17% CTZ 18 mesi 1,5 3,21% CTZ 24 mesi 2 3,26% Se sul mercato esiste un titolo (es. BTP) con scadenza: 30 mesi (2,5 anni); prezzo tel quel: 100,52; cedola semestrale: 1,75…. … Qual è il tasso ZCB per la scadenza 2,5 anni ? I TASSI FORWARD IMPLICITI NELLA CURVA DEI RENDIMENTI Prezzi di ZCB di valore nominale pari a 100: ZCB 1 anno: 96,154 ZCB 2 anni: 90,703 Rendimenti a pronti (spot): ZCB 1 anno 96,154 = 100 / (1 + x ) x = 4% ZCB 2 anni 90,703 = 100 / (1 + x )² x = 5% Tasso forward a un anno implicito nella curva dei tassi spot: 1,05² = 1,04 x (1 + x) x = (1,1025 / 1,04) – 1 x = 6% TASSI FORWARD IMPLICITI NELLA CURVA DEI RENDIMENTI e TASSI ATTESI • Nella realtà gli investitori chiedono un premio per investire in titoli a scadenza protratta (teoria della preferenza per la liquidità) • In tal caso, i tassi a termine (forward) ricavati dalla curva dei tassi per scadenza (tassi forward impliciti nella curva dei rendimenti) non rappresentano più i tassi futuri attesi (short future rate). • Ad es., se il tasso futuro atteso per il secondo anno è 6%, come nell’esempio della slide precedente, ma per investire su uno zcb a 2 anni gli investitori chiedono un premio di 50 basis point, lo zcb a 2 anni sul mercato rende il 5,5% anziché il 5%. • Se applico la formula 1,055 = 1,04 x (1+x) ottengo come risultato il 7% ! Questo è il tasso forward implicito,ma NON è il tasso futuro atteso (che è 6%); è più alto perché riflette il premio di liquidità. LA LIQUIDITA’ • Il grado di liquidità di uno strumento finanziario (di un asset in generale) riflette la sua idoneità ad essere convertito in contante TEMPESTIVAMENTE ed ECONOMICAMENTE • In normali condizioni di mercato, esiste una relazione inversa tra grado di liquidità e rendimento LA LIQUIDITA’ • LIQUIDITA’ NATURALE – si forma in maniera prestabilita a seguito del pagamento degli elementi di remuneraizone periodica e del rimborso delle quote capitale • LIQUIDITA’ ARTIFICIALE – deriva dalle operazioni di smobilizzo realizzate dall’investitore; es. vendita a titolo definitivo, o con impegno di riacquisto a termine (pronti contro termine) oppure cessione in pegno; è aleatoria e legata a fattori di mercato LE DETERMINANTI DELLA LIQUIDITA • SCADENZA / DURATA RESIDUA • NATURA GIURIDICA DELLO STRUMENTO (azioni meno liquide di obbligazioni) • NATURA DELL’EMITTENTE (sua solvibilità) • STATUS GIURIDICO DEL TITOLO (nominativo, al portatore, clausole di gradimento…) • TAGLIO UNITARIO • VALUTA DI DENOMINAZIONE (diffusione della valuta, vincoli valutari…) • GRADO DI EFFICIENZA DEL MERCATO (volumi degli scambi, continuità delle negoziazioni, numerosità operatori, trasparenza prezzi, esistenza market maker…) • ESISTENZA DI FACILITAZIONI DI CREDITO A VALERE SULLA GARANZIA DEI TITOLI (pronti contro termine, riporto, anticipazione su titoli…) • CONDIZIONI CONGIUNTURALI DELL’ECONOMIA • POLITICHE DI SOSTEGNO DEI COSRI DA PARTE DELL’EMITTENTE GLI INDICATORI DI LIQUIDITA’ ELEMENTARI • Durata nominale • Durata residua PIU’ SOFISTICATI • Vita media probabile • Vita media matematica COMPLETI • Durata media ponderata • Duration IL RISCHIO: questions A) COS’ E’ ? B) DA COSA DIPENDE ? IL RISCHIO: answers A) Variazione tra rendimento ex post e rendimento atteso ex ante B) Deriva dalle componenti di rendimento aleatorie: Reinvestimento interessi (rischio di reinvestimento) Variazioni in conto capitale (rischio di prezzo) LE COMPONENTI DEL RENDIMENTO DI UN TITOLO • Prezzo di emissione o di acquisto certo, così come lo scarto di emissione (rispetto al valore nominale/di rimborso) • Valore di rimborso o prezzo di vendita valore di rimborso certo, prezzo di vendita aleatorio (guadagni o perdite in conto capitale aleatori) • Entità e frequenza delle cedole periodiche entità certa per titoli a cedola fissa, aleatoria per titoli a cedola variabile • Frutti del reinvestimento delle cedole aleatori RISCHIO E TASSI • Il prezzo di un’obbligazione può variare per molte cause: - Alcune specifiche (merito di credito dell’emittente) - Altre generiche / di mercato (crisi di liquidità e soprattutto variazione dei tassi di interesse di mercato) CONFRONTO Il rischio di credito è: • normalmente più rilevante; MA: • diversificabile • meno frequente (mentre al contrario i tassi di mercato cambiano molto frequentemente) • più difficilmente gestibile con modelli matematici e di più difficile stima (dipende da molte variabili) INDICATORI DI RISCHIO INDICATORE COMPLESSIVO - RISCHIO COMPLESSIVO (derivante da tutti i fattori di rischio): scarto quadratico medio della distribuzione dei rendimenti (volatilità) INDICATORE PARZIALE - RISCHIO DI MERCATO (derivante dalla variazione dei tassi di interesse): duration RISCHIO TASSO E CARATTERISTICHE DEI TITOLI Titolo senza cedola (ZCB) Rischio di reinvestimento cedole Rischio prezzo 0 Max Max Titolo a indicizzazione perfetta 0 Titolo a cedola Effetto medio >0 Effetto medio < 0 fissa Effetto medio < 0 Effetto medio > 0 IL RISCHIO PREZZO (capital gain / loss) La relazione tra andamento dei tassi e prezzo dei titoli è inversa. La sua intensità (a parità di variazione dei tassi) dipende da: - Scadenza / durata residua - Direzione delle variazioni - Importo delle cedole La relazione prezzo-tasso nei titoli a reddito fisso PREZZO TASSO Nei titoli con cedola a tasso fisso il valore della cedola e il valore di rimborso sono definiti All’aumentare dei tassi di interesse si eleva il valore a cui attualizzo e il prezzo di mercato diminuisce: esiste una relazione INVERSA tra prezzo (valore di mercato) e tasso di interesse 56 RELAZIONE INVERSA 1/1 ore 8.00 Emissione titolo annuale con p e valore di rimborso pari a 100; TRES: 10%; cedola pagata alla scadenza di 10 euro 1/1 ore 8.01 Ipotesi A) i tassi di mercato salgono dal 10 al 15% P del titolo ? Ipotesi B) i tassi di mercato scendono dal 10 al 5% P del titolo ? 1. DURATA / VITA RESIDUA 1/1 ore 8.00 • Titolo a 1 anno, rendimento 10%, prezzo 100, cedola annuale, valore di rimborso 100 + 10 (cedola) • Titolo a 2 anni, rendimento 10%, prezzo 100, cedola biennale (è uno ZCB), valore di rimborso 100 + 21 (cedola) 1/1 ore 8.01 Aumento dei tassi di mercato dal 10 al 20% 2. SEGNO DELLA VARIAZIONE 1/1 ore 8.00 • Titolo a 1 anno, rendimento 20%, prezzo 100, cedola annuale, valore di rimborso 100 + 20 (cedola) 1/1 ore 8.01 Ipotesi A: aumento dei tassi di mercato dal 20 al 25% (+ 500 basis points) Ipotesi B: diminuzione dei tassi di mercato dal 20 al 15% (- 500 basis points) SEGNO DELLA VARIAZIONE (2) 1/1 ore 8.00 • Titolo a 1 anno, rendimento 20%, prezzo 100, cedola annuale, valore di rimborso 100 + 20 (cedola) 1/1 ore 8.02 Ipotesi A: aumento dei tassi di mercato dal 25 al 30% Ipotesi B: diminuzione dei tassi di mercato dal 15 al 10% PERCHE ? CONVEXITY Relazione non lineare tra variazione del tasso di interesse e variazione del prezzo 3. IMPORTO DELLA CEDOLA Prezzo 31/12/11 31/12/12 100 10 110 100 0 121 Confronta 2 titoli con rendimento del 10% e durata biennale Cosa succede se i tassi di mercato salgono dal 10 al 20% ? IMPORTO DELLA CEDOLA • A parità di vita residua e di TRES, le oscillazioni di prezzo sono maggiori quanto minore è l’importo della cedola LA DURATION • E’ un indicatore di rischio di mercato (volatilità dei prezzi dovuta alla variazione dei tassi di interesse) che sintetizza le caratteristiche di scadenza e di distribuzione dei flussi cedolari • E’ espressa in unità di tempo (anni, giorni) • Misura la sensibilità istantanea del prezzo di un titolo obbligazionario rispetto a variazioni dei rendimenti di mercato • E’ la media aritmetica delle scadenze dei flussi di un titolo, dove ogni scadenza viene ponderata in base al rapporto tra valore attuale del flusso in maturazione a quella scadenza e il prezzo del titolo (la somma dei valori attuali di tutti i flussi) DURATION: FORMULA k = tK x FCK /(1 + i) P CALCOLO DELLA DURATION Prezzo = 100; cedole = 6; TRES = 12,36% tK 0,5 1 1,5 2 FC 6 6 6 106 VA 5,66 5,34 5,04 83,96 VA / P 0,0566 0,0534 0,0504 tx(VA/P) 0,0283 0,0534 0,0756 TOT 100 0,8396 1,6792 1,8365 LA DURATION: caratteristiche e determinanti A parità di altri fattori la duration è più alta: • all’aumentare della vita residua del titolo • al diminuire della cedola • al diminuire del TRES Inoltre: • Per i titoli zcb la D è pari alla vita residua, negli altri casi è inferiore Inoltre: • La duration è additiva: quella di un portafoglio di titoli rappresenta la media ponderata della duration dei singoli titoli, con ponderazioni che riflettono la proporzione di ciascun titolo sul totale del portafoglio LA RELAZIONE TRA VARIAZIONE DI PREZZO, DURATION E TASSI La relazione tra variazione del corso (P), D e variazioni nel rendimento di mercato (i) è: ∆ P = - (P x DM x ∆i) Oppure: ∆ P / P = - DM x ∆i • E’ una relazione inversa: aumenti del rendimento di mercato si ripercuotono negativamente sul P del titolo • Non è un’eguaglianza ma una approssimazione: la relazione è tanto più vera quanto più contenuti sono le variazioni di i Relazione Prezzo-Duration (Modificata) D P rP 1 r P P r r Per piccole variazioni del tasso, la duration è una buona proxy della conseguente variazione dl prezzo. Altrimenti 70 bisogna misurare anche la convessità LA DURATION MODIFICATA DM = D / (1 + TRES) Può essere impiegata per stimare le variazioni nel corso dei titoli in seguito alle variazioni nei rendimenti di mercato La relazione tra variazione del corso (P), DM e variazioni nel rendimento di mercato (i) è: ∆ P / P = - DM x ∆i IL GRADO DI STIMA DELLA DURATION MODIFICATA ZCB 2 anni, TRES = 10%, P= 100; valore rimborso: 121 DM = 2 / 1,10 = 1,818 Ipotesi A: aumento i da 10% a 11% A1) ∆ P / P = - DM x ∆i = - 1,818 x 1% = - 1,818%; cioè P = 100 – 1,818 = 98,182 A2) Calcolo con DCF 121 / (1,11)² = 121 / 1,23121 = 98,206 > 98,182 IL GRADO DI STIMA DELLA DURATION MODIFICATA (2) ZCB 2 anni, TRES = 10%, P= 100; valore rimborso: 121 DM = 2 / 1,10 = 1,818 Ipotesi B: aumento i da 10% a 15% B1) ∆ P / P = - DM x ∆i = - 1,818 x 5% = - 9,09 %; cioè P = 100 – 9,09 = 90,91 B2) Calcolo con DCF 121 / (1,15)² = 121 / 1,3225 = 91,49 >> 90,91 LA CONVESSITA’ E’ la media ponderata delle scadenze dei flussi (tk) sommate al loro quadrato (tk ²), con ponderazione basata sui valori attuali dei singoli flussi in rapporto al prezzo del titolo (gli stessi pesi della duration) C = ∑ ( tk + tk ² ) x pesi • C misura la distribuzione temporale dei flussi intorno al loro “baricentro” (la duration); • è tanto maggiore quanto più i flussi sono lontani dalla D (es. all’inizio e alla fine della vita del titolo); • è minima per gli ZCB, che hanno un solo flusso che ha scadenza pari alla duration; • la presenza dei valori al quadrato tk ² aumenta l’incidenza sul risultato finale delle scadenze più lontane RAPPORTO TRA CONVEXITY E DURATION 2 C=D+D+M 2 2 dove M è la varianza dei periodi di scadenza dei flussi, che è un fattore esplicativo della convessità 2 2 M = ∑ (tk – D) x pesi D&C Durata residua: 5 anni; cedola fissa annua: 5%; p di emissione: 100; TRES: 5% tk (a) TOT D&C tk ² (b) (tk+ tk²) Flussi (c)=(a)+(b) (d) Val att (e) Duration (f)=(a)x(e) Convess. (g)=(c)x(e) 1 1 2 5 4,762 4,762 9,524 2 4 6 5 4,535 9,070 27,211 3 9 12 5 4,319 12,958 51,830 4 16 20 5 4,114 16,454 82,270 5 25 30 105 82,270 411,351 2.468,107 100,000 454,600 2.638,943 4,5460 26,389 UNA MIGLIORE STIMA DELLA VARIAZIONE DI PREZZO, che include anche la convessità ∆ P / P = - DM x ∆i + C / (1 + i )² x ∆i ² / 2 IMMUNIZZAZIONE • E’ possibile “immunizzare” il tasso di rendimento atteso dall’investimento, cioè ottenere con certezza il rendimento previsto, acquistando titoli la cui duration è pari al periodo di detenzione dell’attività, cioè all’orizzonte dell’investimento IMMUNIZZAZIONE (2) Curva di capitalizzazione (montante) dopo lo shock Ct, Co effetto p Curva di capitalizzazione (montante) prima dello shock > effetto reinvestimento effetto p Shock di tasso < effetto reinvestimento Tempo Duration Scadenza UN ESEMPIO • Acquisto l’1/1 uno ZCB a 2 anni con tres 10%, p=100 e valore di rimborso 121 • Subisco uno shock di tasso l’1/1, con i tassi che salgono dal 10% al 20% • Se vendo l’1/1 incasso la perdita (sono nell’area di sinistra del grafico precedente, con holding period < duration): il p di vendita è 84,03 (cioè 121 / 1,44) • Se vendo il 31/12 perdo ancora, ma meno: vendo a 100,83 (cioè 121 / 1,20, il valore di mercato dello ZCB a vita residua di un anno) e ottengo un rendimento del (100,83 / 100) – 1 = 0,008, che è positivo, ma minore del rendimento previsto (10%) • Se attendo il rimborso dello ZCB a scadenza ottengo 121, con un rendimento pari a √(121 / 100) -1 = 0,10, che è il rendimento previsto • Se reinvesto 121 in un altro ZCB biennale di nuova emissione, emesso ai nuovi tassi2di mercato del 20%, quindi con p di rimborso pari a 121 (1 + 0,20) = 174,24, ottengo alla fine del quarto anno 174,24, con un rendimento pari a circa il 15%, cioè maggiore del 10% previsto (sono nell’area destra del grafico, con holding period > duration) SPECULAZIONE • Aspettative di rialzo dei tassi (non “scontate” dal mercato) compra titoli con duration < del periodo di detenzione • Aspettative di ribasso dei tassi (non “scontate” dal mercato) compra titolo con duration > del periodo di detenzione LA FORMULA DI BABCOCK La relazione tra il rendimento effettivo di periodo di un titolo (i h) e il tasso di rendimento atteso (i) può essere così approssimata: ih = i + ( 1 – (D / H ) ) x ∆i Dove D è la duration del titolo, H il periodo di detenzione del titolo, ∆i la variazione inattesa dei tassi di mercato e quindi del TRES del titolo Se D = H ih è indipendente da ∆i (e quindi = a i) Se D > H ih è inversamente correlato a ∆i Se D < H ih direttamente correlato a ∆i I LIMITI DELL’IMMUNIZZAZIONE • Ripetitività degli shock di tasso • Modifica della duration in conseguenza di eventi finanziari intrinseci al titolo (stacco cedola: duraton drift) • Variazioni dei rendimenti di mercato non simmetriche (es. diverse variazioni di tassi a breve, rilevanti per reinvestimento cedole, e di tassi a lunga, utilizzati per la valutazione dei prezzi dei titoli a lunga scadenza) Necessità di gestione dinamica del portafoglio e di immunizzazione dinamica INVECE…ATTENZIONE AI LUOGHI COMUNI… • Se voglio ridurre il rischio di tasso, compro un titolo indicizzato No ! Così si riduce il rischio di prezzo, non il complessivo rischio di tasso (cioè il rischio dell’investimento) • Se vi sono aspettative di rialzo (ribasso) dei tassi, compro titoli a cedola indicizzata (cedola fissa) e/o a breve scadenza (lunga scadenza) No ! Tutto il mercato lo fa ! Quindi il prezzo dei titoli a cedola indicizzata/breve scadenza (cedola fissa/lunga scadenza) sale e il loro TRES scende