ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:16 Pagina III Angiola Perricone - Silvia Furlan ORFEO 2 Strumenti, storia della musica e musicando ancora… LOFFREDO EDITORE ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 3-03-2008 9:08 Pagina IV © Copyright 2008 by Loffredo Editore S.p.A. Via Capri, 67 - 80026 Casoria (Napoli) Internet http://www.loffredo.it E-mail: [email protected] Prima edizione: Marzo 2008 La Loffredo Editore Napoli Spa è azienda certificata del sistema di qualità aziendale in conformità ai canoni delle norme UNI EN ISO 9001. Ristampa: 1 2008 2 2009 3 2010 4 2011 5 2012 L’Editore e le Autrici ringraziano i proprietari dei brani riprodotti nel presente volume per la concessione dei diritti di riproduzione e si scusano per eventuali omissioni o errori di citazioni. Rimangono, nel contempo, a disposizione degli aventi diritto per quanto è di loro competenza e assicurano di apportare le dovute correzioni nelle prossime ristampe in caso di cortese segnalazione. Le autrici ringraziano il m° Marco Ielmini per la realizzazione delle basi musicali; la signora Fulvia Campora Nobili per la gentile concessione della sua interpretazione dello Stabat Mater di Rossini; il m° Giulio Monaco per la rielaborazione e l’esecuzione dell’Ave Maria di Arcadelt, nonché Dario Retegno per il suo violino in “San Giorgio e il drago”. Fotocomposizione, disegni e stampa: Ink & Paper s.r.l. Ricerca iconografica: Servizi Grafici Loffredo Disegni “Orfeo”: COMX s.r.l. Copertina: Progetti Grafici Loffredo ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:16 Pagina V Presentazione Il corso di Musica “Orfeo” è strutturato in tre volumi, il primo dei quali contiene i metodi strumentali, il repertorio e i laboratori, il secondo gli strumenti, la storia della musica, gli autori e le forme; il terzo, Orfeo fa spettacolo, fornisce ampi materiali al Docente per la preparazione di saggi e spettacoli. Il progetto dell’intero corso, che risponde alle più recenti indicazioni ministeriali circa l’educazione musicale nella scuola secondaria di primo grado, è stato studiato con l’intenzione di unire la massima agilità con la più vasta offerta formativa. In altre parole si è cercato, nei limiti del possibile, di offrire ai Docenti di Musica un testo duttile e versatile, ma nel contempo non ponderoso, utilizzabile con gruppi classe eterogenei per abilità e competenze. Ogni argomento, attività, lezione, laboratorio, esercitazione, verifica, è organizzato infatti in modo da essere svolto a più livelli di approfondimento. Struttura Il Corso di Musica “Orfeo” è così organizzato: Volume I: Metodi strumentali (flauto, tastiera, voce, chitarra) Arrangiamento ed improvvisazione ritmica Repertorio (musiche di Natale, musica antica, i grandi autori, tempi moderni, musica dal mondo) 17 laboratori (esercitazioni, individuali o di gruppo, di analisi formale, stilistica, storica, di composizione e informatica musicale) Volume II: Le famiglie strumentali La storia della musica, degli autori e delle forme I luoghi della musica Il balletto La musica popolare La musica e la poesia La musica e gli altri linguaggi (cinema, musical, pubblicità) Fascicolo “Orfeo fa spettacolo”: Medley strumentali Corso di chitarra ritmica d’accompagnamento completo di canzoniere Commedia musicale “Pinocchio” CD audio: 4 CD audio contenenti le basi per i metodi, il repertorio, il teatro, i medley, il canzoniere 10 CD audio contenenti gli ascolti inerenti i laboratori del primo volume e le lezioni del secondo volume V ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:16 Pagina VI Presentazione Più nel dettaglio: Primo volume i metodi, rigorosi ed approfonditi, sono divisi in unità di apprendimento, ognuna delle quali affronta un suono, una cellula ritmica, un aspetto della grammatica o della teoria musicale. Ogni unità è corredata di numerosi esercizi e piccoli brani sistemati in ordine progressivo di difficoltà, molti forniti di basi e tutti di accompagnamento armonico; Lezione 10 Il TI - La croma, la sua pausa e le sue combinazioni N.B. Ognuno di questi esercizi può essere eseguito Eserc 4 ⎧ A⎪ 2 ⎪ ⎪ ⎨ ⎪ ⎪ B⎪ 2 ⎩ ⎧ A⎪ ⎪ ⎪ ⎨ ⎪ ⎪ B⎪ ⎩ 6 izio œœœ ˙ Ó Eserc 5 ‰ œj ‰ œj ˙ œœœœ ˙ œœœ ˙ izio ⎧ ⎪ ⎪ ⎨ ⎪ ⎪ B⎪ ⎩ A⎪ ⎧3 una voce per volta oppure a due voci utilizzando le sillabe ritmiche oppure il nome delle note può anche essere letto al contrario, dal fondo al principio o ancora può servire come dettato. œœœœ ˙ A⎪ ‰ œj ‰ œj ˙ œ œ Œ œ œ œ ˙ œ œ œ œ Ó .. œ œ ˙ .. j j 2œ ‰ œ œ ‰ œ œœœœ œ œ Ó ˙ j j 2 ‰ œ œ ‰ œ œ ˙ ⎪ ⎨ ⎪ B⎪3 ⎩ j j œ ‰œ ‰ ˙ Ó A⎪ Ó œœ œœ œ œ ˙ ˙ œ œ œ œ j j œ ‰ œ ‰ œ Œ .. j j j j j j œ Œ Œ œ ˙ ‰ œ ‰ œ ‰ œ ‰ œ ‰ œ ‰ œ œ Œ .. ˙ Eserc izio 40 ⎧ A⎪ œ ˙ œ œ œ .. A⎪ ⎧ ⎪ ⎪ ⎨ ⎪ ⎪ ⎪ B⎩ œ œ œ œ œ ˙. ˙ œ ˙ œœ Ó. ˙ œ œ œ œ œ œ œ ˙ œ œ œ œ œ œ ˙. .. Sezione A ⎧ ⎪ ⎨ ⎪ ⎪ B⎩ io serciz j j j j j j œ œ œ ‰ œ ‰ œ ‰ œ œ œ œ œ ‰ œ ‰ œ ‰ ˙ . Ó. E ‰ œj ‰ œj ‰ œj œ œ œ œj ‰ œj ‰ œj ‰ œ œ œ ‰ œj œ œ ˙ . j œ ‰ œ œ ˙. ‰ œj œ œ ˙ . ˙. serciz œ ˙ œ .. E œ œ Ó œ œ ˙. 4 œœ œœ œœ Œ œœœœ œœ Œ œ ˙ œ ˙. ˙. œ œ 8 .. œ izio Eserc œ ‰ œj ‰ œj œ Œ j j j j œ ‰œ ‰ œ ‰ œ ‰ œœ œœ œ Œ ‰ œj ‰ œj ‰ œj ‰ œj w .. 4 œj ‰ ‰œj œj ‰ ‰œj œj ‰ ‰œj œj ‰ ‰œj œ œ 4œ œ io 9 j j œ œ Œ Œ œ œ œ ‰œ ‰ œ Œ œ ˙ j j œ ‰œ ‰œ œ Ó ˙. Ó . œ Œ Œ .. 4 œ œ œ œ œ œ œ œ Œ œ œ œ ˙. j j œ ‰œ ‰œ œ 7 j œ ‰ œ œ Ó œ Œ Œ .. œ Œ Ó 4 w ⎪ ⎨ ⎪ B⎪ 4 ⎩ j j j j j 3 ‰ œ œ œ œ ‰œ œ œ œ Ó œ œ œ œ œ ‰ œ ‰ œ ‰ ˙ œ 3 ˙ œ A⎪ j j j ˙ œ œ œ Œ Œ ‰ œ ‰ œ ‰ œ ˙. ⎪ ⎨ ⎪ B⎪ ⎩ ⎧ A⎪ ⎪ ⎨ ⎪ ⎪ B ⎩ ⎧ ⎪ ⎪ ⎨ ⎪ ⎪ B⎪ ⎩ A⎪ ⎧ A⎪ ⎪ ⎨ ⎪ B⎪ ⎩ ⎧ ˙ Lezione 10 Il TI - La croma, la sua pausa e le sue combinazioniM œ œ œ œ œ œ w .. izio Eserc œ œ 10 œ œ .. j j j j j j j j œ ‰ ‰œ œ ‰ ‰œ œ ‰ ‰œ œ ‰ ‰œ .. Metodi strumentali: flauto, tastiera e chitarra, voce 41 una sezione è dedicata all’arrangiamento e all’improvvisazione ritmica. Le attività qui proposte sono organizzate in ordine progressivo di difficoltà e si intrecciano alle proposte esecutive dei metodi e del repertorio, ma possono anche essere utilizzate per il raggiungimento di abilità specifiche nel campo dell’arrangiamento e dell’improvvisazione; il repertorio comprende composizioni che spaziano dal medioevo ad oggi, tutte trattate in modo “orchestrale”, molte fornite di base strumentale e tutte di accompagnamento armonico; la sezione dedicata al repertorio è inframmezzata da 15 laboratori che toccano svariati aspetti della “cultura”musicale: le forme, la storia, i grandi compositori, i generi, gli stili. Ognuno è stato collegato ad un brano del repertorio al fine di veicolarne l’apprendimento attraverso l’esperienza pratica; – nel laboratorio n. 5, ad esempio, Henry Purcell incontra Vasco Rossi, si suggerisce un percorso di approfondimento operativo che, partendo dall’esecuzione e dall’analisi di un semplice canone in Do maggiore di Purcell, arriva, attraverso una serie di modifiche, ad Alba chiara di Vasco Rossi, raggiungendo così i seguenti obiettivi: conoscenza del canone e di VI ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:17 Pagina VII Presentazione Henry Purcell, approccio con il Barocco, esperienza di arrangiamento ritmico e armonico, consolidamento delle abilità strumentali, intuizione del divenire storico; Laboratorio 5 Henry Purcell incontra Vasco Rossi Obiettivi Seguendomi in questo percorso potrai entrare nel tessuto della costruzione musicale nei suoi molteplici aspetti melodico, ritmico, armonico, timbrico immaginare i processi creativi del compositore antico e di quello moderno verificarne i risultati e metterli in relazione tra di loro riconoscere l’importanza dell’arrangiamento musicale e apprezzarne la valenza espressiva Osserva la prima voce: ti sei accorto che è basata sulla scala discendente di Do? & 44 ˙ DO & 44 4 &4 Proviamo a modificarlo Interveniamo in uno degli elementi base del discorso musicale: il ritmo. Si tratta di una leggera modifica, eppure già notiamo il cambiamento. Infatti passiamo da un ritmo ternario (3/4) ad uno binario (4/4). In questo modo: ˙ SOL ˙ œ œ ˙ œœœœ œ œ ˙ œ œ ˙ œ œ ˙ œ œ LA– ˙ œ œ MI– œ œ DO ˙ œ œ SOL .. w DO & ˙ œ œ ˙ œ œ w & ˙ œ œ ˙ œ œ w .. .. Ora ci permettiamo di sostituire alcune note della melodia nelle ultime due misure di ogni voce, così: Il brano precedente, semplice, ma nello stesso tempo suggestivo, è stato composto da Henry Purcell, importante compositore inglese del XVII secolo. È in forma di cànone, perciò dovete eseguirlo divisi a tre gruppi, partendo a distanza di otto misure l’uno dall’altro, e una volta fatto questo, sarà diventato un brano polifonico. œ œ & ˙ ˙ 4 &4 ˙ œ œ ˙ œ œ ˙ œ œ ˙ œ œ ˙ œ œ 4 ˙ &4 œ œ ˙ œ œ ˙ œ œ ˙ œ œ ˙ œ œ œ œ ˙ œ œ ˙ œ œ ˙ œœœœ & 44 ˙ œœœœ ˙ &˙ œ œ ˙ œ œ w .. &˙ œ œ #˙ œ œ w .. &˙ œ œ #˙ œ œ w œ œ .. Per ultimo, interveniamo sulla chitarra, modificandone la ritmica e sostituendo due accordi alla fine, ecco come: FA LABORATORIO LABORATORIO Henry Purcell incontra Vasco Rossi Laboratorio ˙ œ œ ˙ œ œ ˙ œ œ 44 ˙ œ œ œ ˙ œ œ œ ˙ œ œ œ ˙ œ œ œ ˙ œ œ œ ˙ œ œ œ ˙ œ œ œ ˙ œ œ œ .. ˙ œ œ ˙ œ œ ˙ œœœœ & DO 230 Sezione C ↓ ↓ ↓↑ ↓ ↓ ↓↑ ↓ ↓ ↓↑ ↓ ↓ ↓↑ ↓ ↓ ↓↑ ↓ ↓ ↓↑ ↓↓ ↓↑ ↓ ↓ ↓↑ SOL LA– MI– DO RE FA SOL 231 Repertorio e Laboratori – il laboratorio 15 invece offre un percorso che, attraverso la conoscenza degli strumenti etnici, fornisce esperienze di musiche extraeuropee Il negozio etnico j & b œj œ œJ œ œ œ . œ œ œ RE– FA SIb RE– 3 ˙ ˙ ˙ .. œ Œ œ œ œ œ œ œ RE– FA SIb FA LA7 LA– LA– LA– DO FA DO MI7 DO LA7 MI7 j œ & b œ Œ œœ œ œœ .. œœ œœ œœ w J RE– FA SIb FA LA7 œ Œ œ œ œ œ œ œ LA– DO FA Il dio Pan A sc 2 j .. Œ œœ œœ œœ .. œœ œ œ œ J œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ DO FA FA 1 w ol t o CD 3, TRACCIA 12 – Bubaran Kembang Pocar 338 DO MI7 RE– ˙ ˙3 ˙ LA– w RE– w LA– N.B.: è stata abbassata di un tono per renderla più facilmente eseguibile. N.B.: la seconda chitarra suona con il capotasto al V. Laboratorio 15 Il negozio etnico tando una particolare orchestra usata in Indonesia, soprattutto nelle isole di Giava e Bali: il gamelan. Il gamelan può essere formato da un numero variabile di strumenti (quelli completi ne possono avere fino a 75), divisi in due sezioni principali. La prima sezione, a cui è affidata la realizzazione del “tappeto” sonoro, è costituita da: i gong che ricoprono un ruolo fondamentale. Sono costruiti in bronzo, materiale che contribuisce a rendere il timbro dell’orchestra brillante, ricco, ma molto dolce. I gong sono numerosi, di diverse taglie, sospesi verticalmente e orizzontalmente (a paiolo), intonati su diverse altezze. Vengono distinti per dimensione e suono e ognuno di essi ha il suo proprio nome: il più grande di quelli sospesi si chiama gong ageng, il più piccolo kempul, mentre fra quelli a paiolo vi sono il bonang, il kenong, sino a quello ad un solo paiolo, il kethuk. Vengono suonati percuotendoli con un mazzuolo rivestito. i tamburi, di varie taglie, suonati a mano o con un mazzuolo. Etno-leggenda GONG SOSPESI Il siku, strumento andino per eccellenza, viene anche chiamato “Siringa” o “Flauto di Pan”. Pan era un Dio boschivo della mitologia greca, rappresentato con corna e piedi di capra. Racconta la leggenda che questo dio aveva l’abitudine di rincorrere, a scopi amorosi, le ninfe dei boschi. Una di loro, Siringa, nel tentativo di sfuggirgli, si tramutò in una canna palustre dentro un laghetto. Ma Pan la tagliò e ne costruì uno strumento costituito da pezzi di canna di diversa lunghezza legati tra loro, e la portò sempre con sé. È singolare notare come il medesimo strumento ricompaia a distanza di migliaia di chilometri, dall’altra parte del mondo. Asia: Indonesia, isole di Giava e Bali síyem GONG A PAIOLO Spostiamoci ora dalla parte opposta del globo in uno dei paradisi del mondo: l’Indonesia, un super-arcipelago formato da più di 14.000 isole disposte nella particolarissima forma ad arco. Questo luogo è sempre stato un grande crocevia, un punto di passaggio, nel quale si sono mescolate e fuse popolazioni con lingue, tradizioni, religioni, arti diverse creando un vero e proprio mix che ha influenzato anche la musica. Sezione C Il gamelan kempul gong Ti proponiamo questo ascolto: “Bubaran Kembang Pocar”. La sonorità di questa musica ci trasporta immediatamente in un clima e in un’atmosfera quasi fantastica ed irreale. Questo è dovuto al fatto che stiamo ascol- LABORATORIO LABORATORIO Laboratorio 15 kempyang kethuk bonang kenong Repertorio e Laboratori 339 il laboratorio n. 16 presenta un percorso finalizzato alla composizione di una canzone originale (musica, testo e arrangiamento); VII ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:17 Pagina VIII Presentazione Medi@Orfeo alla fine di questa procedura il programma verrà scaricato (tempo previsto circa 5/10 minuti con linea ADSL) per procedere alla conseguente installazione è sufficiente seguire le indicazioni a video – nella colonna di sinistra seleziona l’opzione che preferisci (per esempio: Coro) – nella colonna centrale scegli un’opzione tra quelle proposte (per esempio Voce) – clicca quindi “Aggiungi”. Nella colonna di destra comparirà l’opzione che hai scelto e che troverai inserita in partitura. Se hai sbagliato strumento o hai cambiato idea puoi modificare la tua scelta cliccando su “Rimuovi” ed apportando le modifiche che desideri – clicca quindi su “Avanti” 2. Scrivere musica con Finale Notepad 2007 Seguendo questa procedura imparerai a trascrivere su Finale Notepad una partitura musicale. Ti proponiamo per questo primo esperimento la trascrizione di un semplice brano, “Canzoncina”, che puoi trovare nel Metodo a pag. 43. apri Finale Notepad 2007 sulla schermata compare la finestra promozionale. Clicca in basso a destra su “Continua” a questo punto compare la prima finestra di impostazione nella quale inserire il titolo della composizione: CANZONCINA, e poiché non ne conosciamo l’autore scriviamo: ANONIMO Laboratorio 17 Medi@Orfeo compare quindi la finestra n. 3 nella quale sceglieremo – il tempo: 2/4 – la tonalità: Do Maggiore clicca quindi “Fine” A questo punto compare questa partitura con tante misure vuote che aspettano solo di essere riempite! CANZONCINA ANONIMO Voce clicca quindi su “Avanti” appare quindi la seconda finestra di impostazione per la scelta degli strumenti musicali da utilizzare 2 &4 & & & & & 368 Sezione C LABORATORIO LABORATORIO Laboratorio 17 il laboratorio n. 17 riguarda l’informatica musicale: è un utile ed efficace vademecum per scaricare, installare ed utilizzare un facile programma per scrivere la musica, comporre piccoli brani e costruire basi strumentali. 369 Repertorio e Laboratori Secondo volume le famiglie strumentali vengono proposte contestualmente agli”insiemi”orchestrali, al fine di rendere più scorrevole la trattazione, e sono corredate da numerosi ascolti; l’importante sezione dedicata alla storia della musica presenta la novità, che speriamo gradita ai docenti, di sviluppare le proprie unità di apprendimento già divise in tre livelli diversi di difficoltà, collegati tra loro: con il primo livello si raggiunge una conoscenza di base dell’argomento, accedendo al seIl mondo antico 3. Gli strumenti Il mondo antico La conoscenza degli strumenti musicali antichi è la più certa; infatti affreschi, sculture, bassorilievi ci mostrano ancora in tutta la loro vividezza musici e cantori nell’atto di eseguire musica; da molti di questi strumenti antichi sono poi nati i nostri attuali strumenti. Vediamone alcuni: 1. I nostri antenati 1° LIVELLO La nostra musica affonda le sue radici nelle antiche civiltà, in particolare in quelle che si svilupparono intorno al bacino del Mediterraneo: Sumeri, Assiri, Babilonesi Egizi Greci Romani Etruschi Arabi 2. Le testimonianze Investigare in un tempo così remoto non è facile; gli antichi non conoscevano un sistema di scrittura della musica, e anche gli sporadici e poco comprensibili sistemi che qualcuno inventò, furono fissati su supporti deteriorabili come la carta pergamena. Quindi non è giunto a noi da quel lontano passato quasi nulla, solo qualche raro frammento difficilmente decifrabile. Tuttavia gli antichi ci hanno tramandato interessanti informazioni sulle loro tradizioni musicali attraverso gli scritti le pitture Suonatrici di flauto, d’arpa e di liuto. Dipinto da un’antica tomba egizia. Pietra rinvenuta a Delfi, su cui è inciso un inno ad Apollo. Osserva la notazione musicale ottenuta con simboletti posti sopra la linea di scrittura greca. 42 VIII Sezione B In questo modo noi oggi possiamo, con l’aiuto degli storici e dei musicologi, farci un’idea abbastanza precisa di quali erano: in Mesopotamia e in Egitto era diffusissima una piccola arpa diatonica, che poteva cioè eseguire scale di soli sette suoni; dal mondo arabo giunsero il ‘ud, la kitara e la ribeca, dalla cui evoluzione nasceranno poi rispettivamente il liuto, la chitarra, e il violino; si deve ad un egizio di Alessandria l’invenzione di un organo cosiddetto “idraulico” perchè le sue pompe erano azionate ad acqua; diffusissimi nell’antica Grecia erano i flauti diritti chiamati aulós, e strumenti a corde pizzicate come la lira; gli etruschi usavano una specie di strumento a fiato doppio ad ancia che si chiamava tibia perché era ricavato dalle ossa (tibie) di certi animali; alla pratica militare dei romani dobbiamo l’invenzione di strumenti dal suono squillante e “militaresco” che si chiamavano tube, praticamente le antenate delle trombe e dei tromboni attuali. Suonatore di tibia da una tomba etrusca a Tarquinia. Ricostruzione di una lira sumera. Suonatrice di aulos doppio. Orfeo e la lira ritratti su un vaso greco. 4. Le occasioni In tutto il mondo antico la musica ha sempre accompagnato ed enfatizzato tutti gli eventi importanti della comunità: gli strumenti usati le occasioni in cui fare musica il tipo di musica e in alcuni casi, il tipo di scale adoperate. riti religiosi come nascite, iniziazioni alla vita adulta, cerimonie propiziatorie per la caccia o la guerra, matrimoni e funerali; Sezione B La storia della musica Suonatore di aulos, dettaglio dal Vaso Borghese, Museo del Louvre, Parigi. 43 ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:17 Pagina IX Presentazione condo si avvia un primo processo di approfondimento, che si porta a compimento con il terzo; le verifiche inerenti sono organizzate nello stesso modo, rispecchiando la suddivisione della lezione; numerosissimi ascolti completano le lezioni; i luoghi della musica rappresentano un facile e veloce viaggio nel tempo, dalla preistoria ad oggi; l’argomento è reso scorrevole e a “dimensione di ragazzo” attraverso lo stratagemma di ambientare dei personaggi immaginari nelle varie epoche, narrandone le avventure “musicali”; I luoghi della musica (ieri e oggi) per sostituire la penna d’oca di Frate Antonio che sbadatamente gli aveva imprestato e che lui aveva rotto); infine, solo stamattina, cantava a squarciagola l’Agnus Dei mentre spazzava il pavimento della cucina ballando con la scopa! La porta della cappella si apre di colpo, e con i sandali slacciati, il cordone del saio che striscia per terra ed i capelli tutti arruffati, entra Frate Benedetto e prende posto in mezzo ai compagni. Frate Giulio sospira, lo guarda esasperato, poi alza la mano destra e la voce all’unisono dei monaci sale, pura e devota verso il cielo. Frate Giulio sorride, perché tra tutte la più dolce e celeste e quella di Frate Benedetto. canto a lui, seduta su uno sgabello sta una ragazzina, la figlia, che tiene appoggiato sulle ginocchia un piccolo liuto. Quando la gente si è fatta numerosa, l’uomo e la fanciulla iniziano a suonare e a cantare una canzone dolcissima e struggente, che narra il tragico amore di due ragazzi veronesi le cui famiglie si odiano. Essi sono costretti ad amarsi di nascosto ma il destino crudele li porterà entrambi alla morte. Juliet ascolta impietrita: la ragazza si chiama come lei, Giulietta! Mentre torna a casa ancora un po’ emozionata, pensa che una storia così bella e commovente merita di essere ricordata: la porterà con sé per sempre e la racconterà ai suoi figli e ai suoi nipoti, perché non vada perduta. 5. Il castello Abbazia di Montecassino 4. La piazza Suonatore di viella. I luoghi della musica (ieri e oggi) Mentre nelle chiese e nei monasteri medievali fiorisce la musica sacra, la musica profana vive nelle piazze dei villaggi e nei castelli. Nei giorni di mercato, soprattutto nelle festività e nelle ricorrenze speciali, la piazza si anima di venditori, giocolieri, saltimbanchi, e della musica di suonatori girovaghi, che, con flauti e tamburi, organetti e vielle, attirano l’attenzione della gente. La loro è una musica semplice, spesso improvvisata sul momento, solo strumentale per far ballare, anche vocale per raccontare, ma soprattutto non è destinata a pochi, ma a tutti coloro che, passando di lì, hanno voglia di fermarsi ad ascoltare … Nel Medioevo il castello era il centro del feudo, non solo dal punto di vista geografico, ma anche difensivo e culturale. Era perciò dotato di mura fortificate e torrioni di difesa, ma anche di saloni scaldati da un grande camino in cui la famiglia del signore e i suoi amici potevano riunirsi a conversare, ascoltare musica, danzare. Grande entusiasmo e ansiosa attesa erano riservati alle esibizioni dei trovatori, poeti e musicisti raffinatissimi che venivano dalla Provenza. Essi cantavano, accompagnandosi con il liuto, ballate d’amore dolci e struggenti, appassionanti canzoni di gesta di invincibili ed eroici cavalieri, ritratti delicati della donna amata. Al contrario dei menestrelli girovaghi e dei cantastorie, erano spesso di nobile origine e colti, conoscevano la musica e la poesia, e scrivevano utilizzando l’antico francese del sud, chiamato “langue d’oc”. Musicisti girovaghi vengono invitati dai signori per allietare le serate nelle corti e nei castelli medievali. Stratford-on-Avon, Inghilterra, 1378 d. C. Nella caotica confusione del mercato, Juliet si sente un po’ smarrita, ma anche determinata. Questa mattina è sfuggita al controllo della nutrice e della servitù e si è avventurata da sola per le strette vie della città. Dalla servetta Polly ha saputo che da alcune settimane nei giorni di mercato si esibisce nella piazza un cantastorie italiano e che le sue canzoni raccontano vicende appassionanti di amanti e destini crudeli: una cosa da togliere il fiato! Ora lo ha visto: in piedi in mezzo alla piazza, tiene in una mano una viella di legno scuro e nell’altra il suo archetto; ac- Stratford-on-Avon, The Memorial Theatre. 176 Fénis, Bassa Savoia, 1378 d. C. Nel nuovo castello dei Challant, imponente fortezza a difesa della valle, la contessa Bianca si sente sempre più inquieta: sa di avere preso due decisioni che non incontreranno l’approvazione del marito. Prima di tutto ha com- Sezione C Musicando ancora… 177 si è pensato anche a tutti quegli ambiti in cui la musica è accessoria ma importantissima, e alle sue implicazioni con gli altri linguaggi artistici, poesia, mass-media, balletto; gli argomenti sono trattati in forma concisa ma prevedono esercitazioni ad approfondimento. Fascicolo “Orfeo fa spettacolo” Con questa parte dell’opera si è cercato di offrire del materiale utile all’allestimento di spettacoli e saggi scolastici; i 4 medley strumentali, corredati di basi, presentano una scelta adatta a queste occasioni; novità speriamo gradita è costituita dal corso di chitarra, un vero e proprio manuale per chitarra in cui ogni lezione è una unità didattica finalizzata all’apprendimento di un accordo, di una ritmica, di una canzone in ordine progressivo di difficoltà e, anche se in modo elementare, viene affrontata la tecnica della scala e dell’arpeggio. Inoltre viene fornita una raccolta di canzoni di musica leggera (nelle tonalità più agevoli per essere suonate e cantate) con i testi, gli accordi, le ritmiche suggerite. IX ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:18 Pagina X Presentazione Lezione 1 La chitarra, le corde “a vuoto” e la mano destra La chitarra, le corde a vuoto e la mano destra Una chitarra; un poggiapiede; eventualmente un plettro medio. � Tasti � Corde ) ) MI SI SOL RE LA MI � � � � � � � Meccaniche � Tastiera � Foro di risonanza 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. � Ponticello La posizione per suonare La posizione corretta Torace Gamba sinistra Interno gamba destra Osserva Come avrai notato, le corde non sono disposte secondo una scala, infatti alcune note, il DO e il FA, non compaiono neppure. & ˙ � Siediti sul bordo anteriore di una sedia; appoggia il piede sinistro sul poggiapiedi; imbraccia la chitarra appoggiandola con la fascia inferiore sulla tua gamba sinistra. Avambraccio destro � = prima corda chiamata anche “mi cantino”; � = seconda corda ecc. sol � Fasce � Cassa armonica Le corde vengono solitamente indicate sugli spartiti con un numero circondato da un cerchietto: Cassa armonica; fasce; ponticello; foro di risonanza; tastiera; tasti; corde; paletta; meccaniche. Attenzione La chitarra deve essere posizionata diagonalmente rispetto al tuo corpo ed in modo che abbia quattro punti di appoggio: la coscia della tua gamba sinistra, l’interno della gamba destra, l’avambraccio destro, il tuo torace. si & ˙ � Paletta Sono sei, intonate, dalla più sottile alla più spessa, rispettivamente sulle note: Suonare una qualsiasi di queste corde, senza intervenire con la mano sinistra sulla tastiera, si dice suonare le corde a vuoto. Materiali occorrenti Com’è fatta una chitarra? Le corde � 20 Sezione B mi ˙ Lezione & � La chitarra ritmica 21 un’altra novità è rappresentata dal teatro musicale, fornito con copione, musiche, basi e suggerimenti per l’allestimento. Pinocchio Canzone di Pinocchio BASE: CD 4, TRACCIA 26 Caro babbo (O Geppetto), dove sarai? Sono (il tuo) Pinocchio e sono (si trova) nei guai. Babbo caro (O Geppetto), non mi (lo) lasciare, neanche la Fata riesco (riesce) a trovare. Pinocchio PINOCCHIO: Due anni! Oh, babbo, è proprio ora che torniamo a casa. GEPPETTO: Hai ragione, Pinocchio, (tira fuori dal taschino gli occhiali, li inforca e guarda Pinocchio) ma … Pinocchio … quelle orecchie, io non ti avevo fatto delle orecchie da ciuchino! Sono (Sì, è) stato molto cattivo, ma non credere, sono (adesso è) pentito, sarò (sarà) buono, questo è sicuro, e ubbidiente e saggio in futuro. PINOCCHIO: È una lunga storia, te la racconto mentre andiamo … dunque devi sapere … Si avviano ed escono di scena. Ti cercherò, ti troverò. E, se posso, io ti salverò, ti cercherò, ti troverò, ed a casa con te tornerò! Scena nona-Epilogo Casa di Geppetto. Notte. Pinocchio e Geppetto stanno dormendo. Entrano la Fata, la Lumachina e il Grillo. La Fatina si avvicina a Pinocchio e gli toglie le orecchie d’asino. Quindi tutti e tre si allontanano ed escono di scena. Pinocchio si sveglia. BASE: CD 4, TRACCIA 27 Durante questa scena, che si svolge in silenzio, viene eseguito Hymne, la cui partitura si trova a pag. 323. Coro: Lo cercherà, lo troverà, e, se possibile, lo salverà, lo cercherà, lo troverà, ed a casa con lui tornerà! N.B. La canzone è costruita sulla musica di “Spagnoletta”, la cui partitura è nel Repertorio a pag. 190. Pinocchio si getta in mare uscendo di scena e ne ricompare dall’altra parte con Geppetto sulla schiena. PINOCCHIO: (accorgendosi del cambiamento) Evviva, guardatemi, sono diventato un bambino vero! Geppetto si sveglia, entrano in scena tutti i personaggi della commedia. Inchini e saluti al proscenio. PINOCCHIO: (mentre lo depone) Eccoci arrivati, babbo, come ti senti? GEPPETTO: (affannato) Bene, figliolo, sto bene, non avrei mai creduto di poter essere salvato. PINOCCHIO: (contento e orgoglioso) Hai visto, babbo, che buon nuotatore sono? GEPPETTO: (commosso) Ragazzo mio, hai rischiato la tua vita per me! PINOCCHIO: (un po’ sbruffone) Ma che rischiato, babbo, per quel pesciolino da nulla … GEPPETTO: Pesciolino? Ma lo sai che quel mostro era capace di inghiottire qualunque cosa? Un giorno si mangiò in un solo boccone tutto intero un bastimento! PINOCCHIO: Tutto un bastimento? 120 X GEPPETTO: Sì, ne risputò solo l’albero maestro, perché gli era rimasto tra i denti. Però quella fu la mia fortuna, perché grazie al contenuto della nave io ho potuto campare questi due anni. Sezione C Il teatro: Pinocchio 121 ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:18 Pagina XI Indice SEZIONE A Strumenti L’identikit dei suoni ............................................................................................................................. 1 Descrivere i suoni (durata, altezza, intensità, timbro) ............................................... 2 L’acustica dei suoni ...................................................................................................................... 3 3 6 Gli strumenti musicali ........................................................................................................................ 1 L’orchestra sinfonica ................................................................................................................... 2 L’orchestra d’archi ....................................................................................................................... 3 La banda .............................................................................................................................................. 4 Il duo ...................................................................................................................................................... Il violino ................................................................................................................................................ Il pianoforte ......................................................................................................................................... La tromba ............................................................................................................................................. L’organo ................................................................................................................................................ Il violoncello ...................................................................................................................................... 5 Il trio ...................................................................................................................................................... Il flauto traverso ................................................................................................................................ La viola .................................................................................................................................................. L’arpa ...................................................................................................................................................... Il clarinetto .......................................................................................................................................... Il fagotto ................................................................................................................................................ 6 Il quartetto d’archi ....................................................................................................................... 7 Il quintetto d’ottoni ...................................................................................................................... Il trombone a coulisse ................................................................................................................... Le tube ................................................................................................................................................... Il corno ................................................................................................................................................... 8 Il solista e l’orchestra .................................................................................................................. La chitarra ............................................................................................................................................ L’oboe ..................................................................................................................................................... 9 Associazioni speciali ..................................................................................................................... Strumenti a percussione ................................................................................................................ 10 Gli strumenti del passato .......................................................................................................... Il liuto ...................................................................................................................................................... Il clavicembalo .................................................................................................................................. Il flauto dolce ...................................................................................................................................... 11 Gli strumenti del Jazz ................................................................................................................. Il saxofono ........................................................................................................................................... La batteria ............................................................................................................................................. 12 Gli strumenti del Rock ............................................................................................................... La chitarra elettrica ......................................................................................................................... Il basso elettrico ................................................................................................................................ Le tastiere ............................................................................................................................................. 13 Gli strumenti e il folklore ......................................................................................................... 10 11 17 17 18 18 19 20 20 21 22 22 22 22 23 23 24 24 24 25 25 25 25 26 26 26 27 27 27 28 28 29 29 29 30 30 30 31 XI ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:18 Pagina XII Indice SEZIONE B La storia della musica XII La preistoria .............................................................................................................................................. 1 Gli strumenti ..................................................................................................................................... 2 Le occasioni ....................................................................................................................................... 3 Il viaggio dell’Homo musicus ................................................................................................ 37 37 38 40 Il mondo antico ...................................................................................................................................... 1 I nostri antenati .............................................................................................................................. 2 Le testimonianze ............................................................................................................................ 3 Gli strumenti ..................................................................................................................................... 4 Le occasioni ....................................................................................................................................... 5 La musica nell’antica Grecia ................................................................................................. 6 Il teatro greco ................................................................................................................................... 7 Le scale musicali della musica greca ................................................................................ 42 42 42 43 43 44 45 46 Il Medioevo ................................................................................................................................................. 1 La musica sacra .............................................................................................................................. 2 La musica profana ........................................................................................................................ 3 L’invenzione della notazione musicale ............................................................................ 4 Le composizioni sacre e profane in lingua volgare ................................................. Facciamo la conoscenza di … .................................................................................................. 49 50 51 54 55 58 Il Rinascimento ....................................................................................................................................... 1 Una grande esplosione di musica ........................................................................................ 2 La polifonia sacra .......................................................................................................................... 3 La polifonia profana .................................................................................................................... 4 La musica strumentale ............................................................................................................... 5 La monodia accompagnata e la ricerca di una nuova semplicità ................. 6 Il Rinascimento inglese ovvero l’epoca di Elisabetta I ........................................ Facciamo la conoscenza di … .................................................................................................. 60 61 61 62 64 65 65 68 Il Barocco ................................................................................................................................................... 1 Il Melodramma ............................................................................................................................... 2 L’evoluzione degli strumenti .................................................................................................. 3 I compositori barocchi e gli strumenti ............................................................................ 4 La musica strumentale e le forme (Suite, Sonata, Concerto) .......................... 5 La musica vocale e la religione (l’Oratorio e le Passioni) .................................. Facciamo la conoscenza di … .................................................................................................. 69 70 74 76 78 83 84 Il Classicismo ............................................................................................................................................ 1 Il melodramma fra opera seria e opera buffa ............................................................ 2 La musica strumentale - Gli strumenti .......................................................................... 3 La musica strumentale - Le forme ..................................................................................... 4 Il ruolo dei musicisti nel Settecento .................................................................................. Facciamo la conoscenza di … .................................................................................................. 86 87 89 93 96 99 L’Ottocento - Il secolo dei sentimenti ....................................................................................... 1 Il virtuosismo concertistico ..................................................................................................... 2 Il melodramma dell’Ottocento ............................................................................................. 3 L’evoluzione dell’orchestra ..................................................................................................... 4 La passione per il mistero ........................................................................................................ 5 La musica sacra dell’Ottocento ........................................................................................... Facciamo la conoscenza di … .................................................................................................. 100 101 104 112 113 115 117 La musica tra Ottocento e Novecento (Tardo-romanticismo, Impressionismo, Verismo) 122 ........................................................... ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:18 Pagina XIII Indice 1 2 3 4 5 Il tardo-romanticismo ................................................................................................................ L’impressionismo ........................................................................................................................... Il verismo ............................................................................................................................................. L’amor di patria, le scuole nazionali ................................................................................ Il poema sinfonico ......................................................................................................................... Facciamo la conoscenza di … .................................................................................................. 122 124 126 131 134 136 La musica del Novecento e l’inizio del nuovo millennio .............................................. 1 La musica “classica” ................................................................................................................... 2 Il jazz ...................................................................................................................................................... 3 La musica leggera .......................................................................................................................... 4 La fusione degli stili ..................................................................................................................... 5 Le nuove tecniche compositive della musica classica contemporanea ...... Facciamo la conoscenza di … .................................................................................................. 139 140 143 146 151 155 160 Il nostro tempo ......................................................................................................................................... 1 Il pianeta rock .................................................................................................................................. 2 In Italia ................................................................................................................................................. 163 163 169 SEZIONE C Musicando ancora … I luoghi della musica (ieri e oggi) ................................................................................................ 1 La foresta ............................................................................................................................................. 2 Il teatro greco ................................................................................................................................... 3 Il monastero ....................................................................................................................................... 4 La piazza .............................................................................................................................................. 5 Il castello .............................................................................................................................................. 6 Il palazzo rinascimentale .......................................................................................................... 7 Il teatro pubblico a pagamento ............................................................................................ 8 Il salotto del XVIII e XIX secolo ......................................................................................... 9 Il teatro lirico .................................................................................................................................... 10 La sala del cinematografo ........................................................................................................ 11 La discoteca ....................................................................................................................................... 12 Il pub ...................................................................................................................................................... 13 Il palasport ......................................................................................................................................... 14 Le funzioni e le finalità della musica ................................................................................ 173 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 183 184 187 La musica popolare................................................................................................................................ 1 La musica della gente ................................................................................................................. 2 Musica popolare e musica colta ........................................................................................... 3 L’attuale “Melting-pot” ............................................................................................................. 189 189 191 192 Il balletto ...................................................................................................................................................... 1 Breve viaggio danzante nella storia .................................................................................. 2 Il balletto .............................................................................................................................................. 3 I grandi balletti ............................................................................................................................... 194 195 196 197 Musica e poesia ........................................................................................................................................ 1 “Poesia in musica”: due passi nella storia … ............................................................. 2 Poesia: musica fatta di parole ............................................................................................... 200 201 206 Musica e altri linguaggi ..................................................................................................................... 1 La musica e il cinema .................................................................................................................. 2 Il musical ............................................................................................................................................. 3 La musica e la pubblicità ......................................................................................................... 210 210 214 218 Indice degli Ascolti 223 ................................................................................................................................ XIII ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:18 Pagina XIV Il musico Orfeo e la sua leggenda Orfeo era un leggendario musico e poeta dell’antichità, figlio del Dio Apollo e della Musa Clio. Nato da tali genitori, Orfeo si rivelò poeta e musico di prodigiose capacità, al punto che la sua musica ed il suo canto producevano effetti portentosi … Quando suonava le belve più feroci si ammansivano, i fiumi e i torrenti arrestavano il loro corso, alberi e rocce si commuovevano fino alle lacrime! La leggenda narra che Orfeo sposa la bella Euridice, la quale, lo stesso giorno delle nozze, muore morsicata da un serpente velenoso. Inconsolabile, Orfeo decide di intraprendere un lungo e periglioso viaggio fino alle profondità dell’Ade, regno dei morti, per riprendersi la sua sposa. Dopo molte peripezie, trovata la misteriosa porta che conduce al centro della terra, Orfeo scende agli Inferi e chiede al Re Ade e alla Regina Persefone di restituirgli Euridice, e lo fa con un canto così dolce e struggente, con una musica di così rara bellezza, che Ade e Persefone glielo concedono, ma ... ad una condizione: cammineranno una dietro all’altro e, fino al ritorno sulla terra, egli non dovrà mai voltarsi indietro! Una versione della storia racconta a questo punto che purtroppo Orfeo non riuscì a resistere alla tentazione di controllare che Euridice lo seguisse, si voltò ed ella risprofondò agli Inferi. Secondo un’altra tradizione invece, egli riuscì nel suo intento e riportò a casa la sua sposa; in seguito si unì agli Argonauti nella ricerca del Vello d’Oro e, alla sua morte, Apollo lo trasformò in un cigno. … se vi piace il “lieto fine”, siete accontentati … Orfeo sarà la tua guida nel viaggio attraverso la musica che stai per affrontare. Ti aiuterà ad imparare a leggere la musica e a suonare, ti accompagnerà a conoscere epoche lontane e grandi musicisti; si cimenterà, insieme a te, con la chitarra (strumento nuovo per lui), con le canzoni di oggi, e con le nuove tecnologie informatiche … ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 Strumenti 17:18 Pagina 1 ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:18 Pagina 3 L’Identikit dei suoni Obiettivi Seguendomi in questo percorso potrai conoscere i parametri del suono saper usare correttamente la terminologia che si riferisce ad ognuno di essi sviluppare la capacità d’ascolto sviluppare la capacità di osservazione e analisi mettere in relazione analogie, differenze, peculiarità dei suoni approcciare i principi della fisica acustica 1. Descrivere i suoni Così come di ogni persona è possibile fare una descrizione abbastanza precisa affinché la si possa riconoscere fra altre, allo stesso modo si può descrivere un suono. Immaginiamo ad esempio di descrivere il giovane Orfeo: altezza circa un metro e trenta, peso 41 kg, occhi e capelli castani, viso allungato. Normalmente indossa abiti piuttosto comodi e calzari aperti. Si tratta di un ragazzo dall’aspetto simpatico ed è dotato di spirito d’osservazione e di senso dell’umorismo. I parametri che abbiamo considerato per descrivere Orfeo sono: altezza, peso, caratteristiche fisiche, abitudini, carattere, doti. Per descrivere un suono e poterlo riconoscere tra gli altri dobbiamo invece fare riferimento a questi quattro parametri: durata altezza intensità timbro La durata La durata è la lunghezza di un suono nel tempo, pertanto le note possono essere lunghe o brevi. Per rappresentare graficamente la durata dei suoni, le note vengono disegnate in modo diverso, nere, bianche, con la bandierina, con il punto ecc. La durata dei suoni di un brano dipende anche dalla velocità con cui il pezzo viene eseguito. Esiste uno strumento chiamato metronomo che dà al suonatore Strumenti 3 ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:18 Pagina 4 L’Identikit dei suoni la velocità corrispondente alle indicazioni fornite dalle partiture. Fra queste le più comuni sono: largo che corrisponde all’indicazione metronometrica di 40 adagio ” 66 andante ” 76 moderato ” 108 allegro ” 120 presto ” 168 1 2 Eserc izio Collega con una linea ognuna delle seguenti situazioni “sonore” con la frase che meglio la descrive: Il telefono occupato La sirena di una nave Il ronzio del frigorifero Eserc izio Suono molto lungo Suono lungo Sequenza di suoni brevi Indica, scegliendoli tra le sigle delle trasmissioni televisive che segui più volentieri, tre brani che corrispondano alle seguenti indicazioni di velocità: allegro .................................................................................................................................................................................... adagio ..................................................................................................................................................................................... andante .................................................................................................................................................................................. L’altezza L’altezza è quella qualità del suono che distingue un suono basso da uno alto. Nel linguaggio musicale i suoni bassi vengono definiti gravi e i suoni alti acuti. Per rappresentare l’altezza dei suoni le note vengono scritte più o meno in alto sul rigo pentagrammato, quanto più il suono è acuto tanto più viene scritto in alto, viceversa quanto più il suono è grave tanto più viene scritto in basso. 3 4 Eserc Eserc izio izio Indica per ognuno dei seguenti suoni se si tratta di suono acuto o grave: Il suono del campanello ........................................ Lo strillo di un bambino ........................................ Il muggito della mucca ........................................ La voce maschile ........................................ Il rombo del tuono ........................................ Il cinguettio di un uccellino ........................................ Disponetevi in cerchio intorno all’insegnante. Metti in ordine di altezza, dal grave verso l’acuto, il suono dei seguenti strumenti musicali: Chitarra Violino Contrabbasso Ottavino Tromba 4 .................................................................... .................................................................... .................................................................... .................................................................... .................................................................... Sezione A ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:18 Pagina 5 L’Identikit dei suoni Disposti in cerchio, l’insegnante propone una vocale e la canta per alcuni secondi ad altezze diverse (grave, medio, acuto e viceversa), staccando le diverse note. Il gruppo ripete. L’insegnante propone lo stesso esercizio senza staccare, passando quindi da un’altezza all’altra senza interrompere il suono. Il gruppo ripete. In ultimo l’insegnante propone l’ esercizio sostituendo la vocale con una parola e poi con un’intera frase. Il gruppo ripete. L’intensità izio Eserc 5 Maggiore è l’energia con cui si emette un suono, maggiore sarà la sua intensità. L’intensità di un suono è il suo volume, la sua forza, e in base a questo parametro può essere definito forte oppure piano. In realtà non esistono solo queste due gradazioni perché, come puoi facilmente immaginare, un suono può essere realizzato secondo varie sfumature di volume che in musica vengono indicate in questo modo: pp p pianissimo piano mf f ff mezzoforte forte fortissimo Indica per ognuna delle seguenti situazioni sonore quale intensità è la più appropriata: Ninna nanna .......................................................... Marcia militare .......................................................... Inno nazionale .......................................................... Fischietto dell’arbitro .......................................................... Suggerimento ad un compagno interrogato ......................................................... Caccia sonora all’oggetto: il gioco consiste nel ritrovare un oggetto nascosto guidati dalle indicazioni sonore fornite dalla classe. A turno uno di voi dovrà uscire dall’aula, mentre i compagni nasconderanno un oggetto. Al rientro il compagno dovrà ritrovare ciò che è stato nascosto seguendo le vostre indicazioni sonore: il suono potrà essere emesso in vari modi (battiti, percussioni, sfregamenti, …), ma dovrà aumentare di intensità quando il compagno si avvicina all’oggetto nascosto e diminuire d’intensità se questi se ne allontana. Indica per ognuna delle seguenti intensità una situazione scolastica che le si adatti, completando la tabella Verifica scritta Pianissimo ...................................................................................... Piano ....................................................................................... Mezzoforte ....................................................................................... Forte ....................................................................................... Fortissimo ....................................................................................... Disponetevi a coppie alle estremità dell’aula ed immaginate di dialogare con un vostro amico/a, vicino di casa. Dovete inventare una situazione di dialogo che richieda l’uso di frasi pronunciate con diverse intensità. Esempio: state chiacchierando normalmente sul balcone e passa un autobus … Strumenti izio Eserc izio c r e s E izio c r e s E izio c r e s E 5 6 7 8 9 ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:19 Pagina 6 L’Identikit dei suoni Il timbro Il timbro è la vera e propria “voce” di un suono, il suo “colore”. Attraverso questo parametro i suoni esprimono la loro personalità e ci comunicano emozioni e sensazioni diverse. Ogni strumento musicale, ogni voce umana ha il suo personale timbro che lo rende unico e riconoscibile. Ciò spiega ad esempio perché una stessa melodia eseguita da un saxofono produce un effetto completamente diverso rispetto alla stessa melodia eseguita da un pianoforte. Eserc izio Per approfondire questo concetto ti proponiamo degli esercizi che sono come giochi. Eserc izio Il gioco Grande orecchio mi senti? permette invece di modificare almeno in parte il timbro della nostra voce: un compagno interpreta “il Grande orecchio” e si mette in un angolo con il viso verso il muro. A turno gli altri dovranno pronunciare la frase “Grande orecchio mi senti?” cercando di camuffare la propria voce e renderla irriconoscibile. 10 11 Pensa a quanto sono diverse le voci dei tuoi compagni di classe. Se tu facessi pronunciare una stessa frase ad ognuno di loro, sapresti riconoscerli ad occhi chiusi? Sicuramente sì, perché il timbro di voce di ognuno dei tuoi compagni è particolare ed unico. Provate! 2. L’acustica dei suoni L’acustica è la scienza che studia il suono, le sue qualità e le sue origini. Gli scienziati hanno dimostrato che ogni suono è il prodotto di una vibrazione e che ogni vibrazione produce un suono. Gli strumenti musicali sono costruiti in base a questo principio. Ognuno di essi infatti è fornito di un “elemento vibrante” che, se sollecitato, produce il suono. Pensiamo a come si ottiene il suono di alcuni strumenti: chitarra: pizzicando con un dito una corda (sollecitazione), mettiamo in vibrazione la corda stessa (elemento vibrante), questa produce un suono che a sua volta viene amplificato dalla cassa armonica o dall’amplificatore, tamburo: percuotendo con la mano la pelle (sollecitazione), mettiamo in vibrazione la membrana del tamburo (elemento vibrante) che così produce il suono. Anche la voce umana è il prodotto di una vibrazione, quella delle corde vocali posizionate nella nostra gola: quando noi espiriamo l’aria mette in vibrazione le corde vocali che, sollecitate, producono un suono. La rappresentazione grafica dei suoni Secondo la scienza acustica, le vibrazioni all’origine dei suoni producono delle onde sonore che possono essere rappresentate graficamente. Osserva la rappresentazione grafica di questo suono: 6 Sezione A ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:19 Pagina 7 L’Identikit dei suoni la linea orizzontale rappresenta lo scorrere del tempo, il suono viene rappresentato da una linea curva che oscilla formando delle onde al di sopra e al di sotto della linea del tempo, un’oscillazione completa (l’intero percorso dell’onda al di sopra e al di sotto della linea del tempo) viene chiamata periodo. Nel paragrafo precedente abbiamo visto quali sono i parametri del suono, ossia le caratteristiche che differenziano un suono da un altro. L’acustica ci permette di rappresentare graficamente alcuni di questi parametri (altezza, intensità e timbro) suddividendo la linea del tempo in secondi. secondi 1 2 3 4 5 6 La rappresentazione grafica dell’altezza Il numero dei periodi in un secondo costituisce la frequenza, che si misura in Hertz dal nome dello scienziato che scoprì questo fenomeno. Tanto più un suono è acuto quanto più all’interno del secondo le oscillazioni complete (i periodi) sono numerose: i suoni acuti hanno quindi una frequenza elevata. Suono acuto secondi 1 2 3 4 5 6 Tanto più un suono è grave quanto più all’interno del secondo i periodi sono pochi: i suoni gravi hanno quindi una frequenza bassa. Infra e ultra suoni sono però uditi da alcuni animali come i cani e i pipistrelli. Suono grave secondi 1 2 3 4 L’uomo è in grado di udire solo una piccola parte dei suoni che lo circondano infatti quelli molto acuti (gli ultrasuoni) e quelli troppo bassi (gli infrasuoni) non sono percepiti dall’orecchio umano. I suoni percepibili dall’uomo sono infatti compresi fra i 16 e i 16.000 Hertz. Per concludere: l’altezza di un suono è il risultato della frequenza della vibrazione. Strumenti 7 ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:19 Pagina 8 L’Identikit dei suoni La rappresentazione grafica dell’intensità Nella rappresentazione grafica dell’intensità dobbiamo invece osservare l’ampiezza della vibrazione. Tanto più un suono è forte quanto più ampia sarà la vibrazione. Suono forte Tanto più un suono è debole quanto più ridotta sarà la vibrazione. Suono debole L’intensità dei suoni viene misurata in decibel: è importante sapere che i suoni molto forti possono essere dannosi per l’uomo, poiché l’orecchio umano è in grado di sopportare un volume non superiore ai 120 decibel. Varcare questa soglia, chiamata soglia del dolore, può provocare danni gravi all’orecchio con riduzione della capacità uditiva. L’intensità è il risultato dell’ampiezza della vibrazione. La rappresentazione grafica del timbro Attraverso alcuni esperimenti gli studiosi di acustica hanno scoperto che uno stesso suono (uguale per intensità ed altezza) ma eseguito da due strumenti diversi produce graficamente un’onda sonora di forma diversa. Osserva i due disegni seguenti: si tratta della medesima nota realizzata però da un violino e un flauto soprano. Violino Flauto soprano Il timbro è il risultato della forma della vibrazione. 8 Sezione A ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:19 Pagina 9 L’Identikit dei suoni Rifletti e rispondi 1. Quali sono i quattro parametri del suono? …………………………......................…………………………., …………………………......................…………………………. 2. Un suono acuto è ❑ alto e …………………………......................………………………. ❑ basso 3. Metti in ordine crescente di “volume” le seguenti indicazioni dinamiche: mf ................................. ff ................................. p ................................. f ................................. pp ................................. 4. Unisci con una linea i seguenti suoni con il “colore” adeguato: campanellino suono chiaro e stridente cigolio di una porta suono scuro e penetrante colpo di un mestolo su un coperchio suono chiaro e tintinnante sirena del Titanic suono metallico e brillante 5. Lo strumento che serve a dare al suonatore la velocità si chiama …………………………........... 6. Con quale termine viene definita un’oscillazione completa dell’onda? …………………………. 7. La frequenza dell’onda sonora è misurata in ........................................................................................... 8. La frequenza della vibrazione determina l’ ................................................................... di un suono. 9. L’ampiezza della vibrazione determina l’ ....................................................................... di un suono. 10. La forma della vibrazione determina il Strumenti ........................................................................... di un suono. 9 ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:19 Pagina 10 Gli strumenti musicali Obiettivi Seguendomi in questo percorso potrai conoscere i più diffusi strumenti musicali e le principali famiglie a cui appartengono riflettere sui principi di fisica acustica sui quali è basato il loro funzionamento seguire la loro evoluzione nel tempo consolidare i concetti di timbro, colore, intensità approcciare in modo attivo e consapevole la loro valenza espressiva incontrare i più utilizzati “complessi” strumentali verificare l’efficacia dell’utilizzo sapiente di gruppi strumentali diversi Non solo voce Fin dall’alba della sua storia, l’uomo si ingegnò per costruire degli oggetti che potessero produrre dei suoni organizzati. La capacità e l’inventiva umana fecero poi in modo che, nel corso dei secoli e dei millenni, questi “oggetti sonori” si perfezionassero e si adeguassero alle esigenze estetiche, sociali, tecnologiche delle varie epoche, fino a diventare delle sofisticatissime “macchine per far suoni”. Le famiglie strumentali Se si potesse fare un censimento di tutti gli strumenti musicali che sono stati inventati e costruiti nel mondo nel corso della sua plurimillenaria storia, raggiungeremmo un numero spaventoso … Tuttavia è possibile individuare al loro interno dei grandi gruppi che presentano caratteristiche affini, come fossero “famiglie”, in particolare tre gruppi o famiglie principali: strumenti a corda: sono gli strumenti che emettono i suoni grazie alla presenza di corde tese in vibrazione, strumenti a fiato: sono gli strumenti in cui l’esecutore deve soffiare per mettere in vibrazione la colonna d’aria, strumenti a percussione: è l’eterogenea e numerosissima famiglia degli strumenti ritmici. In seguito ti accorgerai che, a parte rare eccezioni, tutti gli strumenti che sono esistiti ed esistono nel mondo sono riconducibili a queste tre famiglie principali. Le “società” degli strumenti Oltre che in famiglie, spesso gli strumenti si uniscono per suonare insieme, costituendo complessi musicali vari come numero e qualità di esecutori. Te ne presentiamo alcuni tra i più importanti. 10 Sezione A ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:19 Pagina 11 Gli strumenti musicali 1. L’orchestra sinfonica Fin dai lontani tempi della Grecia classica, viene denominata “orchestra” sia un insieme di strumenti che il luogo in cui sono collocati. Nel corso dei secoli tuttavia l’orchestra ha subito modifiche importanti, nel numero e nel tipo di strumenti che la compongono, fino a pervenire all’attuale grande formazione strumentale denominata orchestra sinfonica. on clarine o ass bb a tr fa flauto ni o violi lon i bo vio r co tti tti go c Orchestra del Settecento i ce l l vio l e ni p violini so as b b basso tu ba fagotti netti clari ni per c us sio ni tro m b oboi flauto i second i on or c co nt ra Orchestra dell’Ottocento rimi viole li el ar pa be nc lo vio tro m violi ni p rimi violini i second direttore Orchestra moderna i inett clar e ti flau fagotti trombe oboi i cell violini primi lon Strumenti i vio viole corn trom bo tuba ni i ass abb n tr co ini di n v se iol co ar p percussioni direttore 11 ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 4-08-2008 12:32 Pagina 12 Gli strumenti musicali Osservando il disegno si può notare che l’intera orchestra è divisa in sezioni: 1. Archi: violini (a loro volta divisi in primi e secondi), viole, violoncelli, contrabbassi. Vengono chiamati “archi” dal nome dello speciale attrezzo con cui vengono sollecitate le loro corde. 2. Arpa: strumento a corda pizzicata, non appartenente alla famiglia degli archi. 3. Legni: flauti, ottavini, clarinetti, oboi, fagotti e controfagotti. Vengono chiamati così per il materiale di cui sono costituiti. 4. Ottoni: trombe, tromboni, corni e tube, costruiti in leghe di ottone. 5. Percussioni: timpani, grancassa, piatti sono i più frequentemente utilizzati, ma molti altri potrebbero trovare posto in questa sezione. Osserva: nell’orchestra sono presenti tutte e tre le principali categorie strumentali: strumenti a corda: violini, viole, violoncelli, contrabbassi, arpa strumenti a fiato: flauti, ottavini, clarinetti, oboi, corni, fagotti, controfagotti, trombe, tromboni, corni, tube, strumenti a percussione: timpani, grancassa, ecc. A sc ol t o Il suono dell’orchestra CD 4, TRACCIA 1 B. Britten – “Guida per i giovani all’orchestra” Benjamin Britten, grande compositore inglese del secolo scorso, è l’autore di un’interessante composizione intitolata “Guida per i giovani all’orchestra”. Il titolo spiega chiaramente quale fu l’intento di Britten: fornire un’esauriente “guida” che permetta all’ascoltatore di conoscere nel dettaglio l’orchestra, nel modo migliore in cui si può fare, cioè ascoltandone il suono. Britten alla ricerca di un “tema” Il primo passo di Britten, che è poi quello di tutti coloro che si accingono a comporre una Benjamin Britten. musica, è quello di trovare un’idea musicale interessante sulla quale poi costruire tutta la composizione. In musica l’idea iniziale che sta alla base di ogni composizione si chiama tema. Dunque Britten cerca un tema e, per questa volta, se lo fa”imprestare” da un suo collega e conterraneo vissuto tre secoli prima di lui: Henry Purcell. Eccolo: Henry Purcell. & b 32 ˙ &b œ ˙ ˙ ˙ œ œœ œœ 12 œ œ œ œ œ œ œ #˙ œ œ #œ œ œ œ ˙ œ œœœœœ ˙ œ ˙ œ œœ œœ œ œ œ œ #œ œ œ œ œ œ œ œ # œ œ œ œ ˙ Sezione A ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:19 Pagina 13 Gli strumenti musicali Britten “costruisce” la composizione Una volta trovato il tema si tratta di costruire la composizione e, nel fare questo, Britten si pone tre obiettivi: 1. fare ascoltare la “voce” di un’orchestra al completo; 2. fare ascoltare la “voce” di ogni singola sezione dell’orchestra; 3. fare ascoltare la “voce” di ogni strumento, descriverne la personalità e le possibilità espressive. La composizione è strutturata in tre parti: esposizione del tema variazioni fuga. ESPOSIZIONE DEL TEMA Il tema viene esposto, cioè eseguito, 6 volte 1. suonato dall’intera orchestra Ecco è la voce di un’intera orchestra 2. suonato dai legni L’intensità (il volume) diminuisce drasticamente, poiché una sola sezione suona, ma anche il timbro contribuisce a rendere più dolce e delicata questa parte: infatti la sezione è quella dei legni, strumenti costruiti in un materiale caldo 3. suonato dagli ottoni Nota che differenza la sezione degli ottoni! Il numero degli strumenti non è superiore, ma il timbro è squillante e brillante, grazie al materiale usato: il metallo 4. suonato dagli strumenti a corda La sonorità degli archi è familiare, infatti sono gli strumenti che costituiscono la spina dorsale dell’orchestra. Quando tra di loro compare l’arpa, attira subito l’attenzione su di sè: il suono della corda pizzicata è molto diverso da quello di una corda sfregata. 5. suonato dalle percussioni Questa è una parte molto speciale! Non succede spesso di sentire la sezione delle percussioni suonare da sola. Le tre note principali del tema sono riconoscibili grazie ai timpani, che hanno la possibilità di eseguire alcuni suoni intonati. Per il resto sembra di percepire solo lo scheletro ritmico del tema. 6. suonato dall’intera orchestra Riascoltiamo la voce dell’intera orchestra. E adesso ad ogni strumento il suo momento di gloria! Immagina che l’orchestra sia ripresa da una telecamera e, a questo punto, l’operatore faccia per 13 volte una zoomata riprendendo solo una piccola porzione dell’insieme. Ecco: il teleobiettivo della telecamera si punta sull’orchestra e sceglie gli strumenti da evidenziare. Strumenti 13 ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:19 Pagina 14 Gli strumenti musicali VARIAZIONI 13 piccoli brani ognuno dedicato ad uno strumento 1. flauto ed ottavino I flauti in orchestra sono quelli chiamati traversi, infatti l’esecutore Flauto suona tenendo il suo strumento di traverso. Il flauto appartiene alla famiglia dei legni anche se rappresenta un’eccezione all’interno del suo gruppo, poiché è realizzato in leghe metalliche di diversa natura (a volte anche in argento, oro o platino!). Il suo suono è melodioso, dolce e brillante al tempo stesso ed è uno strumento dotato di una notevole agilità. Britten sottolinea le caratteristiche del flauto inventando per lui una variazione veloce, allegra e cinguettante. L’ottavino è lo strumento più acuto dell’orchestra. Il suo aspetto è uguale a quello del flauto, ma è più piccolo e le sue note sono molto più acute, fino a diventare penetranti. Ottavino 2. oboi Ora il teleobiettivo si sposta sugli oboi. L’oboe si presenta nero con Oboe tante chiavi cromate. Nell’imboccatura dello strumento trova posto l’indispensabile ancia doppia. Il suo suono è penetrante e nasale; interviene con lunghe note insinuanti e, piano piano, riesce a “bucare” l’orchestra. Generalmente è proprio il suono penetrante e particolare dell’oboe che da il “LA” all’orchestra perché tutti possano intonarsi prima di suonare. N.B. Per le ance vedi pag. 24. 3. clarinetti Anche il clarinetto è nero con chiavi cromate; l’imboccatura è più simile a Clarinetto quella del tuo flauto, ma ad ancia semplice. Questo per quanto riguarda il suo aspetto esteriore; per la sua personalità basta sentirlo suonare: agile ed esuberante fino ad essere acrobatico. Insomma, gli piace mettersi in mostra e lo fa con scale ardite e velocissime, ascendenti e discendenti. 4. fagotti La voce del fagotto è dolce e nasale e il suo registro è medio-grave. La sua imboccatura è come quella dell’oboe, ad ancia doppia. C’è anche il fratello maggiore del fagotto, il controfagotto, che ha le sue stesse caratteristiche timbriche, ma è più grande ed ha un registro più grave. Entrambi sono costituiti da un lungo tubo che viene ripiegato per poter essere imbracciato. 14 Fagotti Sezione A ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:19 Pagina 15 Gli strumenti musicali 5. violini 6. viole 7. violoncelli 8. contrabbassi Ecco il gruppo degli archi. La musica scelta da Britten sottolinea la personalità di ognuno di questi strumenti: per i violini arcate decise e brillanti che, attraverso note veloci li portano verso l’acuto; per le viole note lunghe e lente, piene di una sonorità dolce e ovattata; Violino per i violoncelli note vibranti e calde, forse Viola un po’ malinconiche, che scendono fino al limite grave dello strumento; per i contrabbassi note staccate e progressivamente accelerate, molto gravi e dalla sonorità piuttosto ruvida. Violoncello Contrabbasso 9. arpa L’arpa possiede una voce dolcissima e delicata, più vicina alle cose celesti che terrene. Britten introduce questo strumento con un colpo di gong e affida all’arpa una musica arricchita con il tipico “glissando”, effetto ottenuto facendo scivolare le dita rapidamente sulle corde. 10. corni I corni hanno una sonorità pastosa e profonda. Guardate il corno e immaginate di srotolarlo tutto: diventerebbe lungo quasi 4 metri! Ecco dei suoni che sembrano un richiamo da lontano, forse un richiamo dal bosco? Arpe Corno 11. trombe Anche questi suoni sembrano provenire da lontano, ma velocemente si stanno avvicinando e più che un richiamo sembrano una marcia militare! Sono le voci delle trombe: allegre, brillanti e leggermente sfrontate, come dei baldi soldatini che vanno in guerra sapendo di tornare vincitori. Strumenti Tromba 15 ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:19 Pagina 16 Gli strumenti musicali Pensate di srotolare questo!! 12. tromboni Possiedono una loro tipica maestosità i tromboni a coulisse; il loro suono forte, sicuro e solenne viene unito a quello della tuba, il più grave degli ottoni. Tuba A sinistra, trombone a coulisse. 13. percussioni E adesso … a tutta percussione! Gli strumenti a percussione sono pressoché infiniti e vengono inseriti in orchestra a seconda delle esigenze. Britten qui utilizza timpani, grancassa, piatti, tamburello, triangolo, tamburo militare, wood-block, xilofono, nacchere, gong, frusta. Prova, con l’aiuto del tuo insegnante a individuarli quando compaiono. Da sinistra in alto: timpano, triangolo, tamburello, woodblock, xilofoni, gong, piatti. FUGA La fuga è un procedimento compositivo simile al canone, ma molto più complesso. Nella fuga le varie voci sono diverse sia melodicamente che ritmicamente, ma vengono sapientemente costruite per funzionare insieme alle altre. 16 A questo punto cosa è rimasto della nostra orchestra? Sembra che siano andati tutti via. Resta solo qualche percussione incerta e lontana, simile allo sgocciolare di una grondaia quando è finito il temporale … Rifletti: poteva terminare così questa composizione? No, naturalmente! Nell’ultima parte Britten ricompone l’orchestra, attraverso il procedimento della fuga, uno strumento dopo l’altro nell’ordine stesso delle tredici variazioni. Ognuno di loro interviene a modo suo, con un suo discorso personale e apparentemente casuale. Alla fine, quando sono rientrati tutti, l’effetto globale è quello di una grandissima confusione, come di tante persone che parlino contemporaneamente. Ma, come per magia, ecco scaturire da tutte quelle voci, un unico tema, perfettamente riconoscibile: è il tema di Purcell, quello da cui eravamo partiti e con il quale si conclude trionfalmente la composizione. Sezione A ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:19 Pagina 17 Gli strumenti musicali 2. L’orchestra d’archi Gli archi costituiscono il gruppo di strumenti indispensabile per formare altre importanti formazioni strumentali, come, ad esempio, il trio d’archi (violino, viola, violoncello), o il quartetto d’archi (violino primo, violino secondo, viola, violoncello); inoltre, specialmente nei secoli passati, gli strumenti ad arco costituirono da soli l’importante complesso orchestrale denominato appunto “orchestra d’archi”. A sc ol t o CD 4, TRACCIA 2 W. A. Mozart Piccola serenata K 525 (I tempo) N.B. La Serenata K 525 è oggetto di analisi nel Vol. I Laboratorio n. 10 3. La banda sc A Viceversa, esiste un diffuso e molto conosciuto complesso orchestrale che, eliminando gli archi, utilizza gli strumenti a fiato e le percussioni: la banda. Presenti fin dall’antichità, le bande sono tuttora una rilevante realtà su tutto il territorio italiano; moltissimi sono infatti i piccoli e grandi centri urbani che dispondono di una loro banda, spesso formata da dilettanti e amatori di tutte le età. ol t o CD 4, TRACCIA 3 Banda della Società Filarmonica di Occhieppo Inferiore (BI) – Marcia dei sacerdoti dal “Flauto magico” di Mozart A volte il repertorio di una Banda è costituito di “trascrizioni”, ovvero di trasposizioni di pezzi orchestrali o operistici arrangiati apposta per gli strumenti bandistici; la “Marcia dei sacerdoti”appartiene infatti al “Flauto magico” di Mozart. Strumenti 17 ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:19 Pagina 18 Gli strumenti musicali 4. Il duo A sc VIOLINO ol t o CD 4, TRACCIA 4 L. V. Beethoven I tempo dalla Sonata per violino e pianoforte “La primavera” (parte) Viella E PIANOFORTE Il violino Discendente della antica viella medievale, il violino completa la sua evoluzione costruttiva e tecnica nel XVII secolo. Diventa più sonoro e più stabile nell’intonazione grazie a corde d’acciaio invece che di budello animale, più maneggevole e aggraziato nella forma e più agile e acrobatico grazie alla diversa forma dell’archetto, il particolare attrezzo con il quale l’esecutore ne strofina le corde. È il più piccolo e anche il più acuto degli strumenti ad arco; ha, in passato come oggi, un ruolo importantissimo all’interno dell’orchestra (il numero dei violini è il più cospicuo in confronto agli altri strumenti, sia archi che fiati). Il suo suono è medio-acuto, dotato di grandi possibilità timbriche: può essere dolcissimo ma anche stridente, morbido ma anche incisivo. Per le sue multiformi caratteristiche è stato adoperato in tutte le epoche come strumento solista, in contrapposizione all’orchestra o in svariati “insiemi”strumentali, duo, trio, oltre che nella importante formazione chiamata quartetto d’archi (due violini, viola e violoncello) di cui parliamo oltre. L’archetto degli strumenti ad arco L’archetto, a tutta prima, ha l’aspetto di una semplice bacchetta, ma è costituito da un supporto di legno a cui sono fissati dei crini (circa un centinaio) che un tempo erano veri crini di cavallo ed ora sono sintetici. Oggi non ha affatto la forma di un arco, ma se osservi l’illustrazione di questo antico suonatore di VIELLA, (strumento medievale antenato del violino), capirai da solo perché questo attrezzo fu chiamato ARCO. 18 Sezione A ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:19 Pagina 19 Gli strumenti musicali Violini da Guinness dei primati Si chiamano liutai gli artigiani che costruiscono strumenti ad arco, liuti e chitarre. Amati, Guarneri, Stradivari, sono i nomi dei più famosi liutai del mondo. Tutti operavano nel XVIII secolo a Cremona, città che ancora oggi ospita importanti scuole di liuteria. Gli strumenti costruiti da questi eccezionali artigiani hanno caratteristiche sonore uniche al mondo perché le tecniche che adoperavano sono tuttora in parte sconosciute, come per esempio la vernice usata da Stradivari, la cui formula è ancora ignota. Oggi esistono pochi esemplari di “Stradivari”, vengono suonati dai più grandi violinisti del mondo, e sono stimati cifre nell’ordine del milione di euro! Il pianoforte Dal momento della sua nascita, avvenuta verso la metà del XVIII secolo, il pianoforte si impose come strumento indispensabile in ogni genere e stile di musica. Infatti, grazie al particolare meccanismo di percussione sulle corde, il pianoforte è in grado, rispetto ai suoi predecessori (ad es. il clavicembalo), di creare un effetto di forte e piano rendendo così più espressiva e personale l’esecuzione musicale. Dominatore delle scene nell’Ottocento e nel Novecento, principe degli strumenti accompagnatori, solista eccezionale, spina dorsale di innumerevoli formazioni cameristiche, la sua letteratura è impressionante: dalla seconda metà del ’700 in avanti tutti i più grandi compositori hanno scritto per questo strumento. Le “forme” del pianoforte I pianoforti potevano essere a coda, verticali o da tavolo. In particolare questi due ultimi modelli meglio si adattavano alle esigenze dei salotti. Nei secoli scorsi ogni casa borghese e nobiliare esibiva infatti questo strumento che era simbolo di agiatezza e raffinatezza culturale. Oggi i pianoforti a coda sono costruiti in diverse misure, dal “Gran concerto”, che può costare anche varie centinaia di migliaia di euro, lungo circa tre metri, al “Quarto di coda” o “Piccola coda”, che raggiunge il metro e mezzo. In questi modelli le corde sono tese in senso orizzontale. Nei pianoforti verticali invece le corde sono tese appunto verticalmente o in diagonale, in modo da occupare meno spazio possibile. Strumenti 19 ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:19 Pagina 20 Gli strumenti musicali TROMBA E ORGANO La tromba A sc ol t o CD 4, TRACCIA 5 G. B. Viviani Sonata II per tromba e organo (parte) Presente fin dall’antichità come strumento usato nella pratica militare, la tromba è uno strumento a fiato appartenente alla famiglia degli ottoni. L’altezza delle note è determinata da tre pistoni, che regolano la lunghezza della colonna d’aria da mettere in vibrazione. Possiede timbro brillante e squillante; l’uso della sordina permette di produrre effetti sonori particolari. La tromba ha un posto di diritto nell’orchestra classica, ma è ugualmente impiegata nella musica Jazz e “leggera”. Gli strumenti a bocchino I suonatori di ottoni appoggiano le labbra su una parte tondeggiante all’inizio dello strumento che si chiama bocchino, ma se si limitano a soffiarci dentro, non ottengono alcun suono. Infatti per mettere in vibrazione l’aria contenuta nel loro strumento devono praticamente fare con le labbra una pernacchia! L’organo Imponente e unico nel panorama degli strumenti, l’organo non si colloca in nessuna delle tre principali famiglie strumentali, infatti è grazie ad un sofisticato e complesso meccanismo che l’aria prodotta da un mantice viene immessa nelle canne di cui è dotato, che a loro volta emettono il suono. Le canne, di lunghezza e diametro variabile, sono anche costituite di materiali diversi (metalli come stagno, piombo, rame, alluminio, ma anche legno) producono suoni diversi per altezza e timbro; oltre alle tastiere, che possono raggiungere il numero di cinque e più, l’organo è dotato anche di una pedaliera, ovvero di una grossa tastiera azionata con i piedi. Fin dal Medioevo è stato ed è tuttora uno strumento prevalentemente usato nella musica sacra. 20 Sezione A ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:19 Pagina 21 Gli strumenti musicali I progenitori dell’organo Alcuni studiosi considerano il flauto di Pan il primo antenato dell’organo, in quanto era fornito di un numero variabile di piccole canne di diversa dimensione la cui colonna d’aria vibrava grazie al fiato immesso dall’esecutore; risale invece al III secolo a. C. l’invenzione da parte di Ctesibio di Alessandria dell’organo idraulico, così chiamato perché l’aria veniva compressa attraverso un sistema ad acqua. Nel Medioevo poi, mentre nelle chiese troneggiava il grande organo usato nella musica sacra, per la musica profana era molto diffuso un organo chiamato “portativo”, cioè portatile: l’esecutore azionava il mantice con la mano sinistra, mentre con la destra eseguiva la musica sulla piccola tastiera. Stampa dell’Ottocento che riproduce il funzionamento di un organo settecentesco. VIOLONCELLO E PIANOFORTE Il violoncello Strumenti sc A L’antenato dell’attuale violoncello fu la viola da gamba, che si differenziava dalla viola da braccio non solo per la diversa posizione in cui tenerla, ma anche per la dimensione; anche il violoncello è più voluminoso della viola, e si suona appoggiandolo a terra con uno speciale puntale. Il suo suono è grave, caldo, scuro, vellutato. In passato il suo ruolo fu soprattutto quello di sostegno armonico nelle formazioni strumentali (basso continuo), ma a partire dal XVIII secolo venne impiegato anche come strumento solista e in svariate formazioni cameristiche. ol t o CD 4, TRACCIA 6 A. Webern Sonata per violoncello e pianoforte 21 ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:19 Pagina 22 Gli strumenti musicali 5. Il trio A sc FLAUTO, ol t o CD 4, TRACCIA 7 C. Debussy III tempo della Sonata per flauto, viola e arpa VIOLA E ARPA Il flauto traverso Strumento a fiato della famiglia dei legni, oggi viene costruito soprattutto in metallo (alluminio, acciaio, argento, oro e addirittura platino!), materiale che ha contribuito a rendere il suono più brillante e incisivo. L’imboccatura è un semplice foro nel quale l’esecutore immette il fiato a grande pressione, mentre un sistema di chiavi regola l’altezza dei suoni. La denominazione di “traverso” lo differenzia dal suo progenitore “diritto”, in uso presso le più antiche civiltà. In orchestra è usato anche il “fratellino” del flauto, l’ottavino, chiamato così perché la sua gamma di suoni risulta più acuta di un’ottava. L’imboccatura del flauto traverso Il flauto traverso non ha l’ancia e non ha il bocchino, infatti l’aria viene immessa nello strumento attraverso un semplice foro. Non è così difficile: forse sei riuscito qualche volta anche tu ad ottenere una suono soffiando in un particolare modo dentro, per esempio, una bottiglia … se è così, puoi facilmente capire come fanno i flautisti ad ottenere il suono. La viola La viola discende della antica viola da braccio, il cui nome dice già chiaramente come doveva essere tenuto lo strumento. L’attuale viola si differenzia dal violino per la dimensione leggermente più grande, ma soprattutto per il suono, più grave e pacato, morbido e vellutato, capace di grande dolcezza e cantabilità. Nell’orchestra il ruolo delle viole è forse meno evidente, ma di certo altrettanto importante di quello dei violini. L’arpa Numerosi affreschi egizi dimostrano la grande importanza e diffusione di questo strumento presso quell’antica civiltà; l’arpa attuale ha mantenuto la forma triangolare ma raggiunto nuove possibilità espressive grazie alla cassa di risonanza più grande, al maggior numero di corde (47), ma soprattutto grazie ai 7 pedali che permettono l’esecuzione di tutti i suoni della scala cromatica. L’esecutore pizzica le corde dell’arpa ottenendone un suono dolce e “angelico”. 22 Sezione A ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:19 Pagina 23 Gli strumenti musicali I segreti dell’arpa Nel basamento dell’arpa sono posizionati 7 pedali, uno per ogni suono della scala. Senza l’attivazione dei pedali tutta l’arpa è accordata in DO bemolle, attivando i pedali una volta sale al DO e attivando i pedali ancora una volta sale al DO diesis, permettendo così l’utilizzo di tutta la gamma di suoni. Inoltre le sue corde sono così numerose che alcune di esse, a distanza regolare, sono colorate per permettere all’esecutore di avere dei punti di riferimento mentre suona. DUE CLARINETTI E FAGOTTO Il clarinetto sc A Strumento a fiato della famiglia dei legni, ha un’imboccatura ad ancia semplice; è dotato di grande agilità e notevole varietà timbrica. Mozart fu tra i primi compositori ad apprezzarlo e comporre per lui. La sua versatilità gli permette di affrontare oltre al repertorio classico, la musica per banda, di cui è un componente fondamentale, quella leggera e in particolare il Jazz. ol t o CD 4, TRACCIA 8 W. A. Mozart Rondò dal Divertimento per due clarinetti e fagotto K 229 Il fagotto Strumento a fiato della famiglia dei legni, presenta l’imboccatura ad ancia doppia. È costituito di un lungo tubo (circa due metri e mezzo) ripiegato su sé stesso. Ha un registro medio-grave e un timbro pastoso e un po’ nasale; ha un fratello maggiore nel controfagotto, dotato di un tubo molto più lungo e di registro più grave. Strumenti 23 ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:19 Pagina 24 Gli strumenti musicali Le ance L’ancia è una sottilissima linguetta di legno che, inserita nell’imboccatura dello strumento e messa in vibrazione dal fiato dell’esecutore, fa a sua volta vibrare la colonna d’aria contenuta nello strumento producendo il suono. Perciò, è strano pensarlo, ma gli strumenti ad ancia senza di questa sarebbero muti! Gli strumenti ad ancia appartengono alla famiglia dei legni: il clarinetto utilizza un’ancia semplice, mentre oboe e fagotti ne utilizzano una doppia. 6. Il quartetto d’archi A sc ol t o CD 4, TRACCIA 9 F. Schubert I tempo dal Quartetto d’archi in la minore op. 29 n. 1 “Rosamunda” (parte) A sc Il quartetto formato da due violini (primo e secondo), viola e violoncello costituisce una delle più importanti formazioni cameristiche della musica classica. 7. Il quintetto d’ottoni Interessante e particolare è l’amalgama sonora ottenuta dagli strumenti che costituiscono il quintetto di ottoni: due trombe, corno, trombone a coulisse, tuba. Il trombone a coulisse Parente della tromba, possiede registro più grave e timbro più pastoso. Non ha pistoni in quanto l’altezza dei suoni viene regolata da una specie di braccio estensibile chiamato coulisse. Appartiene alla famiglia degli ottoni, ed il suo impiego si estende anche alla musica bandistica e al Jazz. ol t o CD 4, TRACCIA 10 Quintetto d’ottoni “Paul Dukas” – G. Miller “In the Mood” 24 La coulisse È la parte mobile, a forma di U, dei tromboni che scorrendo avanti ed indietro determina un allungamento o un accorciamento della colonna d’aria vibrante nello strumento e quindi una variazione di altezza dei suoni. Sezione A ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:19 Pagina 25 Gli strumenti musicali Le tube Strumenti a fiato in ottone, costituiscono a loro volta una famiglia di esemplari di diversa grandezza ed estensione; il bassotuba in particolare ha registro molto grave e timbro scuro e pastoso. Il corno Questo strumento ha davvero un’origine antichissima: i suoi antenati furono i corni da caccia, ricavati appunto dalle corna degli animali, che erano in uso fin dalla preistoria. Oggi viene costruito in ottone, ed è costituito di un lungo tubo (circa quattro metri) ripiegato diverse volte su se stesso; come la tromba, è dotato di pistoni per regolare l’intonazione. Questi vengono azionati con la mano sinistra in quanto nei tempi antichi veniva suonato stando a cavallo e la mano destra reggeva le redini! 8. Il solista e l’orchestra CHITARRA E ORCHESTRA La chitarra Giunta in Europa dall’Asia attraverso le dominazioni arabe nel corso del Medioevo, la chitarra ha raggiunto oggi una diffusione e una popolarità enorme in tutto il mondo, grazie alla grande versatilità che le permette di affrontare generi e stili disparati. Nella versione classica è dotata di sei corde che vengono pizzicate dall’esecutore; ha suono delicato ma dotato di grande dinamica. Strumento eminentemente solista, insuperabile per sostenere il canto, può unirsi ad altri strumenti in svariate formazioni cameristiche (violino e chitarra, flauto e chitarra, ecc.). In orchestra viene inserita con ruolo solistico. Strumenti sc A A volte all’orchestra viene contrapposto uno strumento solista, al quale viene affidato un ruolo di spicco; l’orchestra perciò in questi casi sostiene lo strumento principale, a tratti dialogando con lui, o sottolineando i suoi interventi, o ancora preparando i suoi passaggi più virtuosistici. ol t o CD 4, TRACCIA 11 S. Bacarisse II tempo dal Concertino in la minore op. 72 per chitarra e orchestra 25 ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:19 Pagina 26 Gli strumenti musicali OBOE A sc ol t i CD 4, TRACCIA 12 G. F. Haendel Andante dal Concerto per oboe e orchestra SIb maggiore HWV 302 CD 5, TRACCIA 1 B. Bartok III tempo dalla Sonata per due pianoforti e percussioni (parte) E ORCHESTRA L’oboe Strumento a fiato della famiglia dei legni, ha un’imboccatura ad ancia doppia; la sua origine è orientale (ancora oggi nei paesi arabi è in uso uno strumento simile, lo zurna). È dotato di registro medio-acuto e timbro nasale e penetrante. Suo parente stretto è il corno inglese, dal registro più grave e dal timbro più scuro. 9. Associazioni speciali Le formazioni di cui abbiamo parlato rappresentano quelle più tipiche nel panorama musicale, ma in realtà non ci sono limiti alla fantasia degli artisti e alle possibilità della musica, perciò molteplici e svariate possono essere le “associazioni” tra strumenti. Ad esempio nell’ascolto che ti proponiamo due pianoforti sono stati messi insieme ad una batteria di percussioni così composta: grancassa, cimbali, tom-tom, triangolo e xilofono. L’intonazione degli strumenti a percussione In generale gli strumenti ritmici emettono suoni indeterminati, cioè non definibili e riconoscibili per intonazione; ci sono però importanti ed illustri eccezioni, come ad esempio: i timpani, la cui membrana può essere più o meno tesa per ottenere suoni diversi; le campane tubolari, cilindri metallici di diametro e lunghezza diversi sospesi, che vengono percossi emettendo note diverse; lo xilofono, costituito di piastre di legno di dimensioni e spessore diversi; il metallofono, costituito di piastre metalliche di dimensioni diverse. Tavolette di legno Tubi di ottone o di acciaio Telaio I tubi sono disposti in due file verticali Telaio Risonatori In alto a destra. I timpani sono gli strumenti a percussione più importanti dell’orchestra. Sopra a sinistra. Struttura di uno xilofono. A destra. Le campane tubolari sono spesso utilizzate per sostituire il suono delle campane vere e proprie. 26 Sezione A ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:19 Pagina 27 Gli strumenti musicali 10. Gli strumenti del passato Epoca che vai, strumenti che trovi Ogni periodo storico ha inventato e prodotto i suoi strumenti musicali; vediamone alcuni che hanno spiccato per importanza, diffusione e durata nel tempo. Il liuto Di origine araba, giunse in Europa attraverso la Spagna nel corso del Medioevo. Strumento prediletto da trovatori e menestrelli, diffusissimo nel Rinascimento e nel Barocco come solista e accompagnatore del canto, insostituibile nell’orchestra dei primi melodrammi, cadde pian piano in disuso con l’ampliarsi dei teatri e delle sale da concerto, che richiedevano una sonorità più intensa di quella, ricca di timbriche ma troppo tenue, di cui era dotato. I problemi del liutista sc A Le corde del liuto erano molte (anche 12 e più) ed erano di budello animale, materiale molto soggetto alle variazioni climatiche; per questa ragione lo strumento richiedeva continue accordature. Un antico “detto” sosteneva che la vita del liutista era spartita così: per un quarto del suo tempo l’artista suonava, i restanti tre quarti li passava ad accordare il suo strumento! ol t o CD 5, TRACCIA 2 A. Mudarra Fantasia per liuto Il clavicembalo Strumenti sc A Il clavicembalo è uno strumento a tastiera a corde pizzicate che ebbe grande importanza e diffusione nel corso del Rinascimento, del Barocco e per buona parte anche della successiva età classica, fino a quando le sue funzioni vennero prese dal neonato pianoforte, che tanto gli assomigliava come aspetto quanto però se ne discostava come sonorità e possibilità dinamiche. I più importanti compositori del passato hanno scritto per questo strumento sia come solista che in svariati complessi cameristici; in particolare ol t o CD 5, TRACCIA 3 D. Scarlatti Sonata per clavicembalo in SIb Maggiore K 70 Clavicembalo di stile fiammingo 27 ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:20 Pagina 28 Gli strumenti musicali di grande rilevanza fu il suo ruolo nell’orchestra barocca come basso continuo, cioè come sostegno armonico e ripieno per gli strumenti ad arco, oltre che come accompagnamento nei recitativi del melodramma. I parenti del clavicembalo Nei secoli XVI, XVII e XVIII oltre al clavicembalo furono molti gli strumenti a tastiera nei quali il suono era prodotto da corde sollecitate tramite il pizzico, come ad esempio la spinetta, che spesso era senza gambe e veniva appoggiata su un tavolo, e il virginale, diffuso soprattutto in Inghilterra. Spinetta Il flauto dolce Già gli antichi (Egizi, Greci, Romani ecc.) usavano un tipo di flauto “diritto” ricavato da canne palustri scavate o fabbricato in legno; il flauto dolce o diritto si impone poi nel Medioevo come strumento melodico agile e versatile, dalla sonorità al contempo dolce e penetrante. Si presentava, allora come oggi, in diverse taglie che costituiscono una vera e propria famiglia: sopranino, soprano, contralto, tenore e basso, nomi che richiamano gli analoghi registri vocali. Verso la fine del Rinascimento, fu soppiantato dal flauto traverso, che risultava dotato di maggior estensione, brillantezza e dinamica. Oggi è grande la sua impor- Flauti dolci di varie dimensioni tanza didattica, ma ci sono ancora virtuosi di questo strumento che fanno rivivere il notevole repertorio scritto in epoche passate per lui da grandi compositori. 1 1 . Gli strumenti del Jazz Musica d’oltreoceano I cambiamenti del ventesimo secolo hanno condizionato inevitabilmente anche la musica. Una delle ondate di rinnovamento più travolgenti per la vecchia Europa fu, con l’arrivo degli alleati e la fine della seconda guerra mondiale, la nuova musica d’oltreoceano, in particolare lo Swing e il Jazz. 28 Sezione A ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:20 Pagina 29 Gli strumenti musicali Per eseguire una musica così diversa erano necessari strumenti almeno in parte nuovi e nuove formazioni orchestrali; la tipica Jazz Band risulta perciò costituita da strumenti “classici” come il pianoforte, il contrabbasso, la chitarra, il clarinetto, ma anche da altri come il saxofono e la batteria. Il saxofono Si tratta di uno strumento tra i più recenti, infatti fu ideato da A. Sax nel XIX secolo. Affine al clarinetto nell’uso dell’ancia e nelle tecniche di esecuzione, non gli assomiglia affatto per aspetto né nel materiale di cui è costituito (metallo invece di legno), ragione per la quale gli studiosi sono tuttora indecisi se unirlo alla famiglia dei legni o a quella degli ottoni. È largamente utilizzato nella musica leggera, nelle bande e nel Jazz. Viene costruito in sette taglie: sopranino, soprano, contralto, tenore, baritono, basso e contrabbasso, anche se le più utilizzate sono le taglie intermedie. La batteria sc A Strumento indispensabile in ogni genere di musica moderna, inizia proprio con le prime Jazz Band la sua carriera; si tratta in realtà di un “insieme di strumenti” a percussione, in cui quelli fondamentali sono la cassa, percossa con un tampone a pedale, il charleston (costituito di due piatti che battono uno contro all’altro azionati da un pedale), il rullante (un piccolo tamburo fornito di una griglia metallica), tamburi di varie dimensioni (timpani e tom-tom), e piatti sospesi di diverso diametro. ol t o CD 5, TRACCIA 4 Art Blakey and The Jazz Messengers “The theme” 12. Gli strumenti del Rock La magia dell’elettricità L’elemento più importante che contraddistingue la strumentazione del rock è l’uso dell’elettricità, non solo per quanto riguarda l’amplificazione (altoparlanti, microfoni, mixer), ma soprattutto per l’evoluzione elettrica subita da strumenti classici: la chitarra, il contrabbasso, il pianoforte si sono trasformati in nuovi strumenti caratterizzati da possibilità sonore e modalità esecutive completamente diverse. Gli strumenti fondamentali di una Rock Band standard sono: chitarra elettrica, basso elettrico, tastiere, batteria. Strumenti 29 ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:20 Pagina 30 Gli strumenti musicali La chitarra elettrica A sc olt o CD 5, TRACCIA 5 Deep purple “Any fule kno that” Dotata di sei corde e di tastiera simile alla chitarra classica, è fornita di microfoni che le permettono di ottenere potenza di suono ed estrema varietà di effetti; l’esecutore ne sollecita le corde con un plettro e si deve alla sua bravura e creatività la gamma di timbri ed effetti sonori che può ricavarne. Indiscutibile regina del rock, annovera tra i suoi esecutori virtuosi di grande talento. Il basso elettrico Dalla fusione del contrabbasso con la chitarra è scaturito il basso elettrico; fornito in genere di quattro corde che producono suoni gravi; nella rock band riveste il duplice ruolo di sostegno armonico e di sezione ritmica, in coppia con la batteria. Le tastiere Le tastiere elettroniche rappresentano la versione “elettrica” del pianoforte. Sono caratterizzate da un numero variabile di ottave e da molteplici possibilità timbriche. Negli ultimi anni la tecnologia è pervenuta alla costruzione di campionatori, strumenti elettronici a tastiera, nei quali, con l’inserimento di un floppy-disk, è possibile memorizzare in forma digitale qualunque suono o rumore; grazie al campionatore perciò la tastiera può emettere il suono di una sezione di violini, oppure quello di un clavicembalo, eccetera. Le applicazioni pratiche di questo tipo di tecnologia risultarono subito evidenti, in particolare nella musica pop, rock e leggera, dove una band di soli quattro musicisti poteva in quel modo avere a disposizione anche un’intera orchestra sinfonica. Il capostipite di questi nuovi strumenti fu il sintetizzatore Moog, inventato negli anni sessanta, che era in grado di intervenire elettronicamente sull’onda sonora modificandone il timbro, l’altezza e l’intensità. Gli strumenti di ultima generazione sono i computers. Esistono infatti software che, collegati a strumenti midi, danno al musicista possibilità pressoché illimitate. 30 Sezione A ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:21 Pagina 31 Gli strumenti musicali 13. Gli strumenti e il folklore Abbiamo fin qui trattato di strumenti musicali che appartengono alla musica “colta”, cioè a quella musica composta ed eseguita da musicisti professionisti. Tuttavia in ogni epoca, parallelamente a questa, è fiorita e si è sviluppata un tipo di musica chiamata popolare, proprio perché nata spontaneamente dagli usi, dai gusti e dalle esigenze della gente. Gli strumenti che appartengono a questa tradizione popolare sono anche in parte quelli di cui già abbiamo parlato, come ad esempio la chitarra, il pianoforte, il clarinetto, il flauto, il violino, ma in alcuni casi sono invece tipici, cioè riconducibili soprattutto alla musica popolare di una certa zona geografica. Vediamone alcuni tra i tantissimi: il mandolino, appartenente in special modo alla tradizione napoletana; la ghironda, presente soprattutto nelle regioni dell’Italia nordoccidentale e della Francia del sud; la piva, tipico strumento natalizio dell’Italia centro-meridionale; il piffero, strumento a fiato ad ancia, dal suono acuto e penetrante; la fisarmonica, fornita di un serbatoio d’aria (mantice) azionato dalle braccia dell’esecutore, possiede due tipi di tastiera: una simile a quella del pianoforte per eseguire la melodia, l’altra, fatta di piccoli pulsanti, per l’accompagnamento armonico. Ghironda Piva Strumenti Fisarmonica 31 ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:21 Pagina 32 Gli strumenti musicali In questa tabella puoi trovare tutti gli strumenti che ti ho presentato divisi per famiglie e categorie. Strumenti a corda Corda strofinata Corda pizzicata Viella Liuto Ghironda Corda percossa Pianoforte Strumenti a fiato Legni a foro o a becco Legni ad ancia semplice Legni ad ancia doppia Strumenti a percussione Ottoni Percuss. a suono determin. Percuss. a suono indeterm. Serbatoio d’aria Elettronici Flauto diritto Clarinetto Piffero Tromba Timpani Grancassa Fisarmonica Tastiera elettronica Mandolino Ottavino Saxofono Oboe Trombone Xilofono Piatti Organo Campionatore Violino Arpa Flauto traverso Corno inglese Corno Metallofono Tamburello Piva Sintetizzatore Viola Chitarra Fagotto Tuba Campane tubolari Violoncello Chitarra elettrica Controfagotto Contrabbasso Basso elettrico Triangolo Computer Rullante Charleston Tom-tom Wood-block Frusta Nacchere Gong 32 Sezione A ORFEO2 • 14 - 1-162:MUSICA 29-02-2008 17:21 Pagina 33 Gli strumenti musicali Rifletti e rispondi 1. Quali sono le tre principali famiglie di strumenti: ............................................................................ ............................................................................ ............................................................................ 2. Quali sono i quattro strumenti ad arco: .........................................................................................., .............................................................................................. e ......................................................................................... 3. Qual è l’unico strumento a corda percossa: ........................................................................................... 4. Perché l’archetto degli strumenti ad arco si chiama così: ............................................................... ............................................................................................................................................................................................ 5. La Banda è composta di soli strumenti a .................................................................................................. 6. Da quale strumento medievale discende il violino . ........................................................................... 7. La viola da gamba è l’antenata del ............................................................................................................... 8. Le corde del liuto erano fabbricate in ......................................................................................................... 9. Quale particolarità hanno le corde dell’arpa? ....................................................................................... 10. Sottolinea quali di questi strumenti a fiato hanno l’ancia semplice: tromba, clarinetto, flauto, fagotto, saxofono. 11. Sottolinea quali di questi strumenti a fiato hanno l’ancia doppia: bassotuba, corno, oboe, ottavino, controfagotto. 12. L’arpa era conosciuta e usata nell’antichità presso la civiltà degli ............................................. 13. Il liuto fu uno degli strumenti più importanti nel corso del............................................................. e del ................................................................................................................................................................................ 14. Sottolinea con quale dei seguenti strumenti a percussione potresti eseguire una melodia: grancassa, gong, triangolo, nacchere, xilofono. Strumenti 33 ORFEO2 • 163-226:MUSICA 4-03-2008 16:58 Pagina 223 Indice degli Ascolti SEZIONE A Strumenti CD Traccia Pag. 4 4 4 1 2 3 12 17 17 4 4 4 4 4 5 6 7 18 20 21 22 4 8 23 4 4 9 10 24 24 4 11 25 4 12 26 5 5 5 5 5 1 2 3 4 5 26 27 27 29 30 .................................................................................... 5 6 40 Il Medioevo Hymnus – Hostis Herodes impie ......................................................................... Magnificat Antifona - Tribus miraculis ........................................................... Rambault de Vaqueiras, Kalenda maya ........................................................... Salterello ........................................................................................................................... Voi ch’amate lo Criatore (Laudario di Cortona) ........................................ 5 5 5 5 5 7 8 9 10 11 51 51 53 53 56 B. Britten, Guida per i giovani all’orchestra ................................................ W. A. Mozart, I tempo della Piccola serenata K 525 .............................. W. A Mozart, Marcia dei sacerdoti dal “Flauto magico” .................... L. V. Beethoven, I tempo dalla Sonata per violino e pianoforte “La primavera” (parte) ................................................................................... Viviani, Sonata II per tromba e organo (parte) .......................................... A. Webern, Sonata per violoncello e pianoforte ........................................ C. Debussy, III tempo della Sonata per flauto, viola e arpa ............... W. A. Mozart, Rondò dal Divertimento per due clarinetti e fagotto K 229 .................................................................................................... F. Schubert, I Tempo del Quartetto d’archi in la minore op. 29 n. 1 “Rosamunda” (parte) ........................................................................................ G. Miller, In the Mood .............................................................................................. S. Bacarisse, II tempo dal Concertino in la minore op. 72 per chitarra e orchestra ................................................................................... G. F. Haendel, III tempo dal Concerto per oboe e orchestra in SI bemolle HWV 302 .................................................................................... B. Bartok, III tempo dalla Sonata per due pianoforti e percussioni (parte) ........................................................................................................................ A. Mudarra, Fantasia per liuto ............................................................................ D. Scarlatti, Sonata per clavicembalo in SI bemolle K 70 ................... Art Blakey and The Jazz Messengers, The theme ..................................... Deep purple, Any fule kno that ............................................................................. SEZIONE B La storia della musica La Preistoria Canto di guerra del Ghana 223 ORFEO2 • 163-226:MUSICA 4-03-2008 16:58 Pagina 224 Indice degli Ascolti CD Traccia Pag. 5 5 5 12 13 14 62 62 62 5 5 15 16 63 64 5 5 5 17 18 19 64 65 65 6 6 1 2 71 71 6 3 76 6 4 76 6 5 77 6 6 6 6 6 6 7 8 9 10 77 78 78 79 80 6 11 81 6 12 83 6 13 83 6 14 88 7 7 7 7 7 1 2 3 4 5 89 89 90 90 91 7 7 6 7 92 92 7 8 92 Il Rinascimento Jacques Arcadelt, Ave Maria ................................................................................. G. P. da Palestrina, Sanctus dalla Messa Veni sponsa Christi ............ Claudio Monteverdi, Madrigale “Ecco mormorar l’onde” ................ Compère/Desprez, Strambotto “Scaramella va alla guerra e Scaramella fa la gala” ................................................................................. Joesquin Destrez, Frottola “El Grillo” ........................................................... Girolamo Frescobaldi, Corrente Prima dal I Libro di Toccate d’intavolatura ................................................................................ Giulio Caccini, Amarilli, mia bella ................................................................... J. Dowland, Can she excuse my wrongs? ....................................................... Il Barocco Claudio Monteverdi, Aria “Vi ricorda o boschi ombrosi” da Orfeo Claudio Monteverdi, Aria “Quale onor di te fia degno” da Orfeo . A. Vivaldi, Allegro dal I tempo Concerto per flauto e archi in Re maggiore, Il cardellino ..................................................................................... J. S. Bach, Allegro moderato dal I tempo del Concerto per violino e archi in la minore BWV 1041 ................................................................... G. F. Haendel, Andante dal III tempo del Concerto per oboe e orchestra in Sib maggiore HWV 302 .................................................... A. Vivaldi, Largo e Presto dal Concerto per fagotto e archi in SIb maggiore – La notte ............................................................................. J. S. Bach, Bourrèe dalla Suite per liuto n. 1 ............................................... J. S. Bach, Badinerie dalla Suite per orchestra in Si minore .............. G. F. Haendel, Aria da The Water Music ........................................................ D. Scarlatti, Sonata per clavicembalo in SIb maggiore K 70 ............. A. Vivaldi, Concerto n. 2 in Sol minore “L’estate” per violino, archi e basso continuo ...................................................................................... G. F. Haendel, Alleluia (Coro e orchestra) dall’Oratorio Il Messia (parte) ......................................................................................................................... J. S. Bach, Recitativo e Corale “Herzliebster Jesu” dalla Passione secondo S. Matteo ............................................................................................... Il Classicismo G. B. Pergolesi, Aria “Sempre in contrasti” da La serva padrona . W. A Mozart, Aria “Non più andrai farfallo amoroso” da Le nozze di Figaro ........................................................................................ W. A Mozart, Aria “È la fede delle femmine” da Così fan tutte ....... W. A Mozart, Marcia alla turca (parte) .......................................................... L. van Beethoven, Per Elisa ................................................................................... W. A Mozart, Adagio dal Concerto in La K. 622 ...................................... F. J. Haydn, Andante dalla Sinfonia 101 in Sol maggiore “L’orologio” (parte) .......................................................................................... W. A Mozart, Allegro molto - primo movimento Sinfonia n. 40 K 550 L. van Beethoven, Primo movimento Sinfonia n. 6 “Pastorale” (parte) ......................................................................................................................... 224 ORFEO2 • 163-226:MUSICA 4-03-2008 16:58 Pagina 225 Indice degli Ascolti W. A Mozart, Allegro assai, III tempo del Concerto per pf. e orch. N. 23 K. 488 (parte) ........................................................................... L. van Beethoven, Allegro con brio - Sinfonia n. 5 in Do minore op. 67 .......................................................................................................................... CD Traccia Pag. 7 9 94 7 10 95 7 11 102 7 7 12 13 103 103 8 1 103 8 8 8 8 8 8 8 2 3 4 5 6 7 8 103 104 104 106 106 107 108 8 8 8 9 10 11 110 110 111 8 12 112 8 8 9 9 13 14 1 2 112 113 115 116 9 3 122 9 9 9 9 9 9 9 9 4 5 6 7 8 9 10 11 123 124 125 125 126 127 128 129 9 9 9 9 12 13 14 15 132 133 133 134 L’Ottocento N. Paganini, Tema e variazioni su “Dal tuo stellato soglio” .............. F. Listz, Allegro animato dal IV tempo del “Concerto n. 2 in La maggiore per pianoforte e orchestra ........................................... F. Chopin, Valzer in La bemolle maggiore op. 69 n. 1 ............................ F. Mendelsohn-Bartholdy, I tempo del Concerto per violino e orchestra (parte - esposizione del primo tema) .............................. P. Ciajkovski, I tempo del Concerto per pianoforte e orchestra in Si bemolle minore n. 1 op. 23 (parte) ................................................. G. Verdi, “Questa donna conoscete” da La Traviata .............................. G. Verdi, “Parigi, o cara” da La Traviata, ................................................... G. Verdi, “Sì, vendetta tremenda vendetta!” da Rigoletto ................... G. Verdi, Tragica Scoperta da Rigoletto (Atto III, scena IX) ............. V. Bellini, Casta diva dalla Norma .................................................................... G. Verdi, “Va pensiero” dal Nabucco .............................................................. R. Wagner, La cavalcata delle Valchirie, dal III atto de “La valchiria” ................................................................................................ G. Donizetti, Aria di Dulcamara dall’Elisir d’amore ............................. G. Rossini, “Sono il factotum della città” da Il barbiere di Siviglia J. Brahms, Allegro, IV tempo della Sinfonia n. 3 in Fa maggiore op. 90 (parte) .......................................................................................................... H. Berlioz, Dies irae e danza del sabba, IV tempo della Sinfonia fantastica ............................................................. F. Schubert, Il re degli Elfi ...................................................................................... G. Verdi, Dies irae della Messa da Requiem (parte) ................................ G. Rossini, “Qui est homo” dallo Stabat Mater di G. Rossini ......... L’Otto-Novecento G. Mahler, Rondò, V tempo della Sinfonia n. 7 in mi minore (parte) ......................................................................................................................... A. Bruckner, Scherzo, III tempo della Sinfonia n. 7 in Mi maggiore (parte) ....................................................................................... C. Debussy, Dialogue du vent et de la mer da La mer (parte) ........... C. Debussy, Prélude à l’après-midi d’un faune (parte) ......................... M. Ravel, “Ondine” da Gaspard de la nuit (parte) .................................. P. Mascagni, Finale di Cavalleria Rusticana ............................................... R. Leoncavallo, Finale del I atto di I pagliacci .......................................... G. Puccini, “Sì, mi chiamano Mimì” da La boheme ............................... G. Bizet, Habanera “L’amour est un oiseau rebelle” da Carmen .. M. Mussorgskij, “La capanna di Baba Yaga sulle zampe di gallina” da Quadri di un’esposizione ......................................................................... B. Smetana, La Moldava (parte) ......................................................................... E. Grieg, Il mattino dal Peer Gynt (parte) ...................................................... J. Sibelius, Il cigno di Tuonela (parte) ............................................................. 225 ORFEO2 • 163-226:MUSICA 4-03-2008 16:58 Pagina 226 Indice degli Ascolti CD Traccia Pag. 9 9 16 17 134 135 10 10 1 2 141 141 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 143 145 147 148 150 152 153 154 154 155 156 156 157 159 A. Piazzolla, Primavera ........................................................................................... 10 A. Ramirez, Gloria dalla Missa criolla (parte) .......................................... 10 Orchestra di Piazza Vittorio, Sona ..................................................................... 10 17 18 19 192 192 193 I. Albeniz, Asturias dalla Suite espanola ....................................................... O. Respighi, I pini di Roma – I pini di Villa Borghese (parte) ........... Il Novecento A. Webern, Sonata per violoncello e pianoforte ........................................ B. Bartok, Il mandarino meraviglioso (parte) ............................................. I. Stravinskij, Allegro alla breve dalla Suite da concerto riduzione del balletto Pulcinella ................................................................. Louis Armstrong, Indiana ....................................................................................... Lucio Dalla, Caruso ................................................................................................... Gornie Kramer, Pippo non lo sa ......................................................................... Gianni Morandi, C’era un ragazzo .................................................................... G. Gershwin, Summertime da Porgy and Bess (ninna nanna) ........... New Trolls, Allegro dal Concerto Grosso n. 1 ............................................ Emerson Lake & Palmer, Pictures at an exhibition (frammento) .... Jennifer Batten, Flight of the bumble bee ...................................................... Chick Corea Elektric Band, Eternal chil ........................................................ I. Stravinskij, La danza dell’eletta da La sagra della primavera ..... A. Schonberg, Pierrot lunaire (parte) ............................................................... A. Berg, I tempo dal Concerto per violino e orchestra (parte) .......... Luciano Berio, Sequenza III .................................................................................. SEZIONE C Musicando ancora… 226