Gene : Unità ereditabile • I segmenti di DNA che trasportano l’informazione genetica sono chiamati geni. • Corrispondono normalmente ad un tratto di DNA che codifica per una proteina o per una catena di RNA con una funzione nell’organismo. • Geni portano l’informazione per la costruzione ed il mantenimento delle cellule in un organismo e la trasmettono alla progenie (tratto genetico). Il gene vegetale e la regolazione dell’espressione genica Promotore Insieme di elementi in cis rispetto alla regione codificante che vengono riconosciuti da fattori cellulari endogeni. La corretta interazione tra i fattori e gli elementi del DNA consentono: - la sintesi dell’mRNA la corretta maturazione il trasporto nel citosol la traduzione e la sintesi della proteina codificata Il promotore occupa da poche a numerose centinaia di bp a monte del sito di inizio della trascrizione e consiste in regioni di DNA non trascritte contenenti numerosi elementi di regolazione: elementi minimi del promotore ed enhancer (regioni di regolazione a monte). Elementi minimi: sequenze di DNA prossime al sito di inizio della trascrizione. La sequenza di 7 basi (TATAAAA) chiamata TATA box si trova a circa -10/-30 rispetto all’inizio della trascrizione. Vi si lega il Fattore di Trascrizione IID (TFIID) che è un complesso di numerose proteine tra cui la TATA-binding protein (TBP), che lega la TATA e richiama i vari elementi dell’RNA pol II. E’ presente in quasi tutti i geni codificanti per proteine. La CCAAT box è una sequenza conservata (GGNCAATCT) posta a circa -30/-70 rispetto al sito di inizio della trascrizione. Vi si legano altri fattori di trascrizione. E’ importante la posizione, l’ordine e la distanza reciproca. Garantiscono livelli minimi di trascrizione. Si parla di enhancer quando le sequenze regolative svolgono la loro funzione indipendentemente dalla posizione e dalla distanza dal sito di inizio della trascrizione. Gli enhancer sono sequenze nucleotidiche poste in cis che esplicano la loro funzione aumentando notevolmente (fino a 200 volte) la frequenza di trascrizione del gene che controllano. Non esiste un’unica sequenza conservata, ma sono noti centinaia di enhancer diversi (differenze qualitative e quantitative) Agli enhancer si legano fattori di attivazione della trascrizione che velocizzano la sintesi dell’RNA. Esistono anche repressori ai quali si legano fattori di inibizione della trascrizione. Non è molto importante il loro orientamento né la loro posizione rispetto al sito di inizio della trascrizione. Gli enhancer definiscono il tipo di promotore creando differenze: -Quantitative maggiore o minore forza, più o meno espresso -Qualitative dove viene espresso Ne segue che esistono promotori forti o deboli, oppure promotori costitutivi o inducibili. Promotori costitutivi: determinano l’espressione di un gene in tutti i tessuti, indipendentemente dallo sviluppo e da fattori ambientali esterni. Il promotore costitutivo più famoso e usato è il promotore 35S derivato dal Cauliflower mosaic virus CaMV. Lungo circa 350bp, è ricco in enhancer ed è divisibile in due domini: dominio A: espressione nelle radici, nel periciclo e nel meristema apicale dominio B: porzioni aeree (foglie, fusti, fasci vascolari). E’ divisibile in molti subdomini. Espressione complementare Dominio B: insieme di più elementi (subdomini B1-5). Alcuni subdomini di B presi singolarmente garantiscono l’espressione in un determinato tessuto della pianta, ma la somma dei profili di espressione dei singoli domini non equivale al profilo di espressione del dominio B completo effetto combinatorio Interazione sinergica tra elementi di B e tra B ed A. I due domini hanno un effetto sinergico e sommatorio. Principalmente attivo nelle dicotiledoni. Altri promotori costitutivi sono sempre di origine virale o batterica (nos, ocs) o ancora vegetali come il promotore del gene per l’ubiquitina, ma sono fino a 50 volte meno forti. Nelle monocotiledoni il promotore 35S è solo moderatamente forte, si usano promotori specifici delle monocotiledoni come quelli del gene dell’actina di riso, ubiquitina di mais spesso accoppiati al primo introne dello stesso gene che funziona da enhancer. Promotori inducibili: determinano l’espressione di un gene solo in particolari tessuti o organi, in particolari momenti dello sviluppo, a seguito di particolari stimoli interni od esterni. Contengono elementi in cis riconosciuti da particolari fattori trascrizionali presenti solo in determinati tessuti o in particolari momenti. Non sempre il livello di espressione è altissimo, ma esso può essere molto specifico. Promotori tessuto specifici: seme-specifici (proteine di riserva) tubero specifici (patatina) tapetum dell’antera Fattori ambientali: luce, ferita, patogeni, caldo , freddo, secco, anaerobiosi. Terminatori e siti di poliadenilazione Richiesti per una corretta ed efficiente trascrizione consentono la formazione di un’estremità 3’ corretta che influenza la stabilità del mRNA. Consenso: AATAAA 10-30 nt a monte più un tratto ricco in GT nelle vicinanze. Si utilizzano di solito terminatori ocs e nos o dal CaMV di 200-500bp. Introni Regioni non tradotte, intersperse nell’mRNA. Se inseriti al 5’ del gene si verifica un notevole aumento nel livello di espressione, inteso come steady state, quindi provocano un aumento nella stabilità del messaggero. Soprattutto nelle monocot. Esempi: 1° introne del gene Adh di mais, o bronze1 o shrunken1. Aumento fino a 100 volte rispetto al semplice promotore 35S. Devono essere inseriti nel corretto orientamento nella regione 5’ del cDNA. Introni vegetali mancano del branch site ma sono caratterizzati: dicot: siti di splicing (AG/GUAAG e UGCAG/G) e alta percentuale (60%) di A/U monocot: siti di splicing ma possono anche avere basse % di A/U Regioni non tradotte Le 5’-UTL influenzano grandemente l’efficienza di traduzione del trascritto regolando l’attacco e lo scorrimento della subunità 40S del ribosoma. Se UTL ricca in strutture secondarie o in ATG spuri bassa efficienza Importante sequenza che circonda l’ATG Consenso animali: GCC(A/G)CCAUGG, importante –3 serve purina Vegetali: UAAACAAUGGCU, importante +4, ma meno stringente. Codon usage Codon usage:frequenza d’utilizzo di codoni sinonimi in un gene o un genoma. L’importanza di questo parametro è dovuta all’osservazione che il codon usage è diverso in organismi diversi. Esprimendo geni di varie origini in cellule vegetali si possono avere problemi di precoce terminazione della traduzione dovuti al diverso codon usage e allo stallo del ribosoma in assenza del corretto tRNA.