Il fiore - Istituto Comprensivo Lari

LA TRASPIRAZIONE
E’ L’ELIMINAZIONE DI ACQUA
SOTTO FORMA DI VAPORE,
ATTRAVERSO GLI STOMI DELLE
FOGLIE. SE LA PIANTA HA POCA
ACQUA A DISPOSIZIONE, GLI
STOMI SI CHIUDONO PER
IMPEDIRNE LA DISPERSIONE. SE NE
HA TROPPA RESTANO APERTI PER
PERMETTERLE DI USCIRE.
LA TRASPIRAZIONE, LA CAPILLARITA’ E L’OSMOSI SONO I TRE FENOMENI
CHE FANNO IN MODO CHE L’ACQUA DAL TERRENO SALGA FINO ALLE
PARTI PIU’ ALTE DELLA PIANTA, ANDANDO CONTRO LA FORZA DI
GRAVITA’.
ADATTAMENTI DELLE FOGLIE
LE PIANTE CHE VIVONO NELLE ZONE UMIDE (FORESTE EQUATORIALI)
HANNO FOGLIE GRANDI CON STOMI MOLTO APERTI PER EVITARE UN
ECCESSIVO ACCUMULO DI LIQUIDI .
VICEVERSA QUELLE
CHE VIVONO NELLE
ZONE ARIDE HANNO
FOGLIE DI PICCOLE
DIMENSIONI E (A
VOLTE AGHIFORMI)
CON STOMI PICCOLI PER RIDURRE LA
TRASPIRAZIONE.
NEI CACTUS DEI DESERTI LE FOGLIE SONO ADDIRITTURA
TRASFORMATE IN SPINE PER LIMITARE IL PIU’ POSSIBILE LA PERDITA
DI ACQUA.
PIANTE SEMPREVERDI E A FOGLIE
CADUCHE
LE PIANTE SEMPREVERDI PERDONO LE
FOGLIE (PER RINNOVARLE), GRADUALMENTE,
MAI TUTTE INSIEME COME I PINI, I CIPRESSI, GLI ABETI ECC.
LE PIANTE A FOGLIE CADUCHE INVECE,
PERDONO LE FOGLIE TUTTE INSIEME
ALL’INIZIO DELL’AUTUNNO.
LA CLOROFILLA SMETTE DI ESSERE
PRODOTTA PER CUI LE FOGLIE PERDONO
IL COLORE VERDE DIVENTANDO GIALLE
O ROSSASTRE (METTONO IN EVIDENZA
ALTRI PIGMENTI CHE NORMALMENTE CI
SONO MA SONO MASCHERATI DAL COLORE INTENSO DELLA
CLOROFILLA).
LA CADUTA DELLE FOGLIE E’ UN MODO CHE LA PIANTA HA PER
DIFENDERSI DAL FREDDO INVERNALE, CADENDO IN UNA SPECIE DI
“LETARGO”.
IL FIORE
IL FIORE E’ L’ORGANO DELLA RIPRODUZIONE. LA STRUTTURA DI UN
TIPICO FIORE E’ LA SEGUENTE:
-PEDUNCOLO:
SORREGGE IL FIORE
-RICETTACOLO O
TALAMO:
INGROSSAMENTO DEL
PEDUNCOLO SU CUI SI
INSERISCONO VARIE
PARTI TRA CUI
-I SEPALI (PICCOLE
FOGLIOLINE VERDI CON FUNZIONE DI PROTEZIONE) CHE NEL LORO
INSIEME FORMANO IL CALICE. INTERNAMENTE AL CALICE SI
TROVANO I PETALI, SPESSO COLORATI E PROFUMATI CHE FORMANO
LA COROLLA.
IN ALCUNI FIORI COME NEI TULIPANI CALICE E COROLLA SONO FUSI
INSIEME, QUINDI IN QUESTO CASO NON SI PARLA DI SEPALI O PETALI
MA DI TEPALI.
INTERNAMENTE ALLA COROLLA SI TROVANO GLI STAMI CHE SONO
GLI ORGANI MASCHILI DEL FIORE. OGNUNO DI ESSI E’ FORMATO DA UN
FILAMENTO CHE TERMINA CON UN RIGONFIAMENTO DETTO ANTERA
IL QUALE CONTIENE I GRANULI DI POLLINE CHE RAPPRESENTANO LE
CELLULE RIPRODUTTIVE MASCHILI.
AL CENTRO DEL FIORE SI TROVA IL PISTILLO CHE E’ L’ORGANO
RIPRODUTTORE FEMMINILE. ESSO E’ FORMATO DA UNA “PANCIA”
DETTA OVARIO CHE CONTIENE GLI OVULI (CELLULE FEMMINILI), UNA
PARTE STRETTA DETTA STILO E UNA PARTE TERMINALE CHIAMATA
STIMMA (IL TUTTO SOMIGLIA A UNA FIASCHETTA).
UN FIORE DI QUESTI TIPO (ES, ALBICOCCO O CILIEGIO), HA SIA ORGANI
MASCHILI CHE FEMMINILI SULLO STESSO FIORE, PER CUI E’ DETTO
ERMAFRODITA.