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GUIDA NATURALISTICA
La Lomellina, agricoltura e natura come conoscenza
6 Aprile 2013
ELEMENTI DI ZOOLOGIA 2
Studio Emys – Elena Moselli
GLI INSETTI
Gli Insetti (nome scientifico Insecta), sono una classe di viventi appartenente al grande
phylum degli Arthropoda. Questa classe rappresenta il più grande tra i raggruppamenti di
animali che popolano la Terra, annoverando oltre un milione di specie.
Si ritiene che siano tra i più antichi colonizzatori delle terre emerse; l'eterogeneità nella
morfologia, nell'anatomia, nella biologia e nell'etologia ha conferito agli insetti, da oltre 300
milioni di anni, un ruolo di primo piano nella colonizzazione della Terra, in qualsiasi ambiente
in cui vi sia sostanza organica.
Gli insetti, di conseguenza, sono organismi che, in positivo o in negativo, hanno una stretta
relazione con l'Uomo e le sue attività, fino a condizionarne, più o meno direttamente,
l'economia, l'alimentazione, le abitudini e la salute.
GLI INSETTI
GERRIDI
I Gerridi o insetti pattinatori, devono il loro nome alla capacità di "scivolare" sull'acqua
poggiandovi solo i tarsi delle zampe medie e posteriori senza affondare.
Il corpo è oblungo, di dimensioni piccole da 2 a 15 mm; il tegumento è rivestito da peli
idrofobi che conferiscono nel complesso un aspetto vellutato.
GLI INSETTI
LIBELLULE
Il nome Libellula deriva dal latino "libra", ovvero bilancia, così detta perché nel volo tiene le ali
orizzontali.
Hanno un capo molto voluminoso, gli occhi composti da circa 50 mila ommatidi e antenne
relativamente brevi; le due paia di ali, quasi uguali, sono allungate e membranose, talvolta
vivacemente colorate, e consentono un volo rapido e sicuro. L'addome è relativamente lungo e
sottile, composto da undici segmenti. Le zampe sono inserite anteriormente sul corpo e vengono
usate raramente per camminare.
Si nutrono di insetti che afferrano e divorano in volo; hanno quindi un volo silenzioso oltre che
veloce, che fa di loro terribili predatori sia in aria che in acqua.
GLI INSETTI
LEPIDOTTERI - FARFALLE
L'ordine dei Lepidotteri è costituito da circa 127 famiglie (per un totale di 157.454 specie), ed è
secondo, nella classe degli Insetti, solo all'ordine dei Coleotteri. La parola lepidotteri significa
letteralmente “ali con le scaglie” in relazione alla presenza di minute scaglie che rivestono
intensamente le ali e il corpo donando la tipica colorazione.
Il corpo dei Lepidotteri, come quello di tutti gli Insetti, è diviso in
capo, torace ed addome.
La testa è piccola e arrotondata ed è occupata da un paio di occhi
composti, così chiamati perché costituiti da centinaia talvolta
migliaia di piccole lenti.
Tra gli occhi sono poste le antenne, che fungono da organi di senso
(tattile e chimico).
Quasi tutti i Lepidotteri si nutrono di liquidi zuccherini,
principalmente di nettare. Questo è aspirato grazie alla presenza di
un apparato boccale succhiante, detto spiritromba.
I Lepidotteri posseggono due paia di ali membranose e quelle
anteriori sono solitamente più grandi. L'intera superficie alare è
ricoperta da scaglie, disposte come le tegole di un tetto; queste
contengono pigmenti che determinano le colorazioni ed i complessi
disegni che caratterizzano le ali.
GLI INSETTI
LEPIDOTTERI - FARFALLE
Durante la propria vita, i lepidotteri cambiano radicalmente la struttura del
corpo e le abitudini alimentari (metamorfosi).
Il loro ciclo vitale è caratterizzato da 4 stadi: uovo, larva (o bruco), pupa (o
crisalide) ed infine la forma adulta.
La femmina depone le uova su un vegetale adatto. Dopo un certo tempo le
uova schiudono e nasce una larva detta bruco, priva di ali e incapace di
volare, che si muove grazie a tre paia di zampe toraciche e alle
pseudozampe addominali.
Il bruco possiede un apparato boccale masticatore con delle robuste mandibole, grazie alle quali si
nutre principalmente di parti vegetali, soprattutto foglie.
Dopo aver subito varie mute cuticolari e aver raggiunto il suo massimo sviluppo, la larva matura
smette di nutrirsi e cerca un luogo adatto dove trasformarsi in pupa.
In questa fase subentrano notevoli modifiche che porteranno la pupa a trasformarsi in una farfalla
adulta. Quando il rivestimento della pupa si lacera, fuoriesce faticosamente la farfalla
(sfarfallamento) che, dispiegate le ali, prende il volo.
La durata della vita larvale e il
numero delle generazioni annue
dipendono dalla specie, dalla
qualità del nutrimento e da fattori
ambientali come la temperatura.
GLI INSETTI
LEPIDOTTERI - FARFALLE
CAVOLAIA MINORE- Pieris rapae
Diffusa in tutta l'Italia. È uno dei
lepidotteri diurni più comuni e lo si
può trovare su terreni incolti,
giardini, aree fiorite in genere, ma
anche ai bordi delle strade.
I bruchi prediligono foglie di cavolo,
rape e ravanello.
ICARO - Polyommatus icarus
Tra i Licenidi azzurri è il più comune e
ubiquitario, frequentando ambienti di
pianura, collina e montagna.
I bruchi si nutrono di varie
leguminose, principalmente trifoglio,
erba medica, ginestra
GLI INSETTI
LEPIDOTTERI - FARFALLE
MACAONE - Papilio machaon
Con i suoi quasi 8 centimetri di apertura alare
massima, non è difficile incontrarla e notarla
soprattutto nelle campagne o in collina dall'inizio
della primavera .
I bruchi si nutrono di Apiaceae, come ad esempio il
finocchio e la carota.
PODALIRIO - Iphiclides podalirius
Ha una livrea giallo pallida, a fasce
trasversali bruno-nerastre, a forma di
V dirette verso l'angolo dell'ala
anteriore. In alcune varietà il colore di
fondo può essere bianco e le fasce
essere di un nero marcato. Ha
un'apertura alare di 6.5–8 cm. Le ali
posteriori hanno delle macchie
ocellate arancioni e azzurre e le code
sono piuttosto allungate e scure.
GLI INSETTI
LEPIDOTTERI - FARFALLE
VANESSA ATALANTA - Vanessa atalanta
Questa grande farfalla si riconosce dal vivace
disegno color marrone scuro, bianco e rosso
delle sue ali che raggiungono l'apertura media
di 45-50 mm.
Il bruco si nutre di foglie di ortica, mentre gli
esemplari adulti prediligono le infiorescenze e la
frutta in avanzata fase di maturazione.
VANESSA IO - Inachis io
Ha una apertura alare sino a 60–70 mm. La superficie dorsale delle ali è
di colore rosso mattone con bordi tendente al brunastro. Gli angoli sono
ornati da quattro vistose macchie variopinte a forma di occhio. Queste
macchie, dette ocelli, hanno una funzione protettiva contro i predatori.
I bruchi nascono dopo circa una settimana e si nutrono di ortiche e
luppolo.
GLI ANFIBI
Gli Anfibi sono una classe di animali vertebrati appartenente al phylum Chordata.
Gli anfibi sono stati i primi vertebrati a colonizzare l'ambiente terrestre, e come tali hanno
avuto in passato una notevole espansione e diversificazione.
Anatomia
La cute è ricca di ghiandole ed altamente vascolarizzata. I polmoni non sono molto suddivisi
all'interno, quindi lo scambio di gas non è molto efficiente, ed essi respirano quasi solo con la
pelle che quindi viene inumidita grazie a delle ghiandole o con continue immersioni in acqua.
Ciclo vitale
La riproduzione è legata all'acqua nella maggior parte delle specie:
le uova sono prive di guscio e avvolte da un materiale gelatinoso, quindi devono essere
deposte in acqua. La fecondazione è esterna.
Le uova fertilizzate si sviluppano in seguito in larve acquatiche chiamate girini, attrezzate di
una coda ondulante per la locomozione, branchie esterne.
La metamorfosi è graduale e comporta modificazioni nell'apparato digerente, la comparsa di
zampe e polmoni, la scomparsa delle branchie e, negli Anuri, della coda.
GLI ANFIBI
RANA VERDE (Rana esculenta)
La rana verde o esculenta, denominata anche rana comune, è una specie appartenente alla famiglia dei
Ranidi, nell'ordine Anuri. Di circa 12 centimetri di lunghezza, presenta un dorso di colore verde
smagliante o bruno oliva, talvolta cosparso di macchie nere e ornato, da ogni lato, da una piega ricca di
ghiandole di color bronzo. I fianchi sono macchiati di nero o di bruno scuro. Una linea dorsale, chiara,
mediale si estende dalla testa fino all'ano, ma manca in parecchi individui. ll ventre è bianco,
punteggiato di nero e di grigio.
L'accoppiamento (ascellare, vale a dire che il
maschio tiene la femmina per le ascelle) ha
luogo in giugno; le uova (complessivamente
parecchie migliaia) vengono deposte in
grossi ammassi sul fondo dell’acqua. E' un
animale voracissimo che si nutre di insetti,
tra cui farfalle che si avventurano sopra
l'acqua, larve, vermi, lumache, ma anche di
prede voluminose come giovani rane,
piccole lucertole, piccoli roditori.
GLI ANFIBI
RAGANELLA COMUNE (Hyla arborea arborea)
Di aspetto simile alle rane, ma dotato di un solo sacco vocale sotto la gola e di ventose sulle dita
delle zampe. Questo permette all'animale di arrampicarsi su alberi, arbusti, foglie e muri.
Presenta una striatura nera che parte dalla narice, prosegue dopo l'occhio e continua fino
all'inserzione dell'arto inferiore.
Le raganelle sono insettivore, si nutrono di
artropodi e altri invertebrati acquatici e
terricoli. Sono prevalentemente arboricole,
ma si trovano anche in mezzo alle erbe
palustri, nei campi in prossimità di fossi e
risaie. Sono legate all'acqua per la
riproduzione. Dall'uovo esce il girino che
compie il proprio ciclo vitale in tempi variabili
tra 1,5 e 3 mesi. Alla fine della metamorfosi il
girino avrà sviluppato zampe atte a saltare,
polmoni per respirare fuori dall'acqua, avrà
perso la coda e avrà cambiato regime
alimentare passando da detritivoro a
carnivoro.
I RETTILI
I Rettili hanno il corpo ricoperto da squame cornee;
depongono uova all’asciutto o le mantengono nel proprio
corpo fino alla schiusa.
Questi adattamenti li rendono completamente indipendenti
dall’acqua. I piccoli nati sono del tutto simili, salvo che per le
dimensioni, agli adulti; sono anch’essi eterotermi.
I RETTILI
BIACCO (Coluber viridiflavus)
Serpente frequente nelle campagne e nei giardini, sia in terreni rocciosi, secchi e soleggiati, sia in luoghi
più umidi come le praterie e le rive dei fiumi. È detto anche "milordo" o "colubro verde e giallo".
La sua colorazione è dominata nelle parti superiori dal nero, il ventre è di colore chiaro. Il capo e il
dorso hanno screziature di color giallo formanti un reticolo irregolare. In media gli adulti raggiungono i
120–130 cm; eccezionalmente può arrivare a 2 m.
Serpente agile e veloce (fino a 11 km all'ora), ottimo arrampicatore e buon nuotatore.
È una specie diurna. Si difende
in modo primario con una
velocissima fuga, spesso verso
un rifugio sicuro; quando viene
bloccato dispensa rapidi morsi
non particolarmente potenti. Si
nutre di altri rettili, di piccoli
mammiferi
e
anfibi;
occasionalmente nuota, alla
ricerca di piccoli pesci.
I RETTILI
BISCIA DAL COLLARE (Natrix natrix)
La biscia dal collare è tipicamente verde scura o marrone con un collare giallo caratteristico dietro alla
testa. Il colore potrebbe andare inoltre dal grigio al nero. La parte inferiore è più chiara nel colore.
Raggiunge una lunghezza totale di 120 cm.
Le bisce dal collare sono grandi nuotatrici, e vanno in letargo durante l'inverno.
Poiché non sono velenose, le loro uniche difese sono la produzione di un fluido dall'odore aspro dalle
ghiandole anali o la finzione della morte. A volte fingono anche degli attacchi, colpendo senza
veramente aprire le loro bocche. Si difendono raramente mordendo.
Predano quasi interamente anfibi, specialmente le
rane comuni, anche se occasionalmente mangiano
anche mammiferi e pesci.
L'accoppiamento avviene poco dopo il risveglio, ad
aprile o maggio. Le uova vengono deposte in
gruppi di 8 - 40 in giugno e luglio e si schiudono
dopo circa 10 settimane. Poiché le uova richiedono
una temperatura di almeno 21 gradi per
schiudersi, la vegetazione in putrefazione, incluso i
cumuli di compost, sono postazioni preferite.
GLI UCCELLI
Si tratta di animali bipedi, alati, omeotermi ed ovipari specializzati
nel volo.
Le loro dimensioni variano dai 5 cm del colibrì di Elena ai 2,7 m
dello struzzo.
Tutti gli uccelli hanno i due arti anteriori modificati in ali e questa
caratteristica permette, a quasi tutti gli appartenenti alla classe, di
volare.
Proprio questa capacità di volare ha portato all'evoluzione di
particolari adattamenti anatomici
GLI UCCELLI
GLI AIRONI
Ordine Ciconiformi Famiglia Ardeidi
Becco lungo
e appuntito
Egretta
Collo lungo
e ricurvo
Zampe lunghe
Le specie di aironi coloniali in Italia
Airone cenerino
(Ardea cinerea)
Le specie di aironi coloniali in Italia
Garzetta
(Egretta garzetta)
Le specie di aironi coloniali in Italia
Airone guardabuoi
(Bubulcus ibis)
Le specie di aironi coloniali in Italia
Airone rosso
(Ardea purpurea)
Le specie di aironi coloniali in Italia
Sgarza ciuffetto
(Ardeola ralloides)
Le specie di aironi coloniali in Italia
Nitticora
(Nycticorax nycticorax)
Le specie di aironi coloniali in Italia
Airone bianco maggiore
(Casmerodius albus)
Le specie di aironi NON coloniali in Italia
Tarabuso
Botaurus stellaris
Le specie di aironi coloniali in Italia
Tarabusino
Ixobrychus minutus
GLI UCCELLI
GERMANO REALE (Anas platyrhynchos)
Il germano reale è un uccello della famiglia delle Anatidae.
Questa specie è caratterizzata da uno spiccato dimorfismo sessuale: maschi e femmine sono molto
simili nella forma, ma differiscono nel colore del piumaggio per buona parte dell'anno.
Gli anatroccoli, che nascono privi di penne e piume, sono ricoperti di un soffice piumino bicolore, petto
e ventre gialli, dorso e fianchi marroni con alcune macchie gialle, testa gialla con sopracciglio e chioma
marroni.
Con alcune altre specie ha per caratteri esteriori il corpo robusto, il collo corto, il becco largo e piatto e
con la punta assai arrotondata; possiede inoltre zampe di media lunghezza, ali abbastanza lunghe e
coda tondeggiante.
GLI UCCELLI
GALLINELLA D’ACQUA ( Gallinula chloropus)
La gallinella d'acqua si riconosce per il piumaggio nero nelle parti anteriori e marrone scuro sulla parte
posteriore del corpo e sulle ali; il becco giallo è dotato alla base di una cera rossa. Le ali chiuse
presentano una striscia di penne bianche, come pure è bianco il posteriore sotto la breve coda. La
lunghezza supera i 30 cm. I piedi sono dotati di dita molto lunghe, le zampe sono di colore giallo
verdastro.
La gallinella si nutre di insetti acquatici, piccoli pesci, crostacei, molluschi, germogli di piante
acquatiche e, in alcuni casi di frutta. Costruisce il nido nel folto della vegetazione acquatica
preferibilmente presso la riva ma anche su isolotti precari, oppure sulla riva del corso d'acqua. Le
femmine vi depongono da cinque a dieci uova marroncine maculate con chiazze più scure che covano
per oltre venti giorni. I piccoli sono nidifugi e seguono la madre dalla quale sono accuditi per alcune
settimane.
Sono abili nuotatrici; il movimento nell'acqua è
caratteristico perché procede a scatti, mentre sulla
terraferma si muovono goffamente. Hanno volo
piuttosto pesante.
GLI UCCELLI
PAVONCELLA Vanellus vanellus)
La pavoncella è un uccello di media grandezza diffuso in buona parte
dell'Europa. Frequenta le pianure, i vasti territori coltivati a campi e
zone parzialmente umide.
Le piume del dorso sono nere con riflessi bronzei, rosso-verdi. Bianca
nella parte inferiore, con il sotto coda marrone e petto nero. Le
zampe sono rosa pallido. La testa molto elegante con il lungo ciuffo,
largo sopracciglio bianco e becco nero. In volo le ali presentano una
caratteristica forma arcuata.
Il nido è un semplice buco nella terra, spesso un poco rialzato per
permettere un controllo della zona circostante. Il maschio scava vari
nidi, la femmina ne sceglierà il migliore. La femmina depone circa 4
uova di colore marrone chiaro, striate e macchiettate di marrone
scuro, tra la metà di marzo e aprile. La cova dura circa 4 settimane
assicurata dalla femmina e dal maschio. Alla nascita i piccoli
abbandonano immediatamente il nido. Sono accuditi da entrambi i
genitori e dopo 35-40 giorni raggiungono il piumaggio definitivo e
l'indipendenza.
La pavoncella si nutre essenzialmente di coleotteri, mosche e altri
insetti, ma anche di ragni, lombrichi e altri invertebrati.
GLI UCCELLI
POIANA ( Buteo buteo)
La poiana comune è un uccello rapace, tipico dell'Europa. Ha una
lunghezza tipica tra i 51 e i 57 cm con una apertura alare dai 110 ai 130
cm, rendendolo un predatore di medie dimensioni.
È un rapace di forme compatte con ali ampie e arrotondate e una coda
piuttosto corta. Il colorito è bruno scuro superiormente e molto variabile
inferiormente; mentre la coda presenta numerose sottili barre scure. In
volo la testa appare incassata fra le spalle e le ali sono tenute leggermente
rialzate (profilo frontale a forma di "V" aperta). Posata appare tozza con il
capo incassato fra le spalle.
Costruisce un solo nido sugli alberi e su rocce isolate. La femmina depone
solitamente 2 o 3 uova tra marzo e maggio. La cova dura solitamente 34
giorni, e si alternano sia i maschi che le femmine. I piccoli restano nel nido
per i successivi 40-50 giorni.
La poiana è in genere poco esigente, frequenta ambienti semi-boscati con
alternanza di zone a vegetazione prevalentemente erbacea in cui caccia e
zone a vegetazione arborea dominante in cui colloca i nidi. Le campagne
alberate sono particolarmente favorevoli alla specie, che si adatta meglio
di altri rapaci alle trasformazioni ambientali operate dall'uomo.
GLI UCCELLI
GHEPPIO (Falco tinnunculus)
I gheppi mostrano più che altre
specie un acceso dimorfismo
sessuale. La caratteristica più
notevole è che i maschi hanno la
testa di colore grigio chiaro, le
femmine
invece
sono
uniformemente di colore rosso
mattone.
E’ diffuso in tutti i continenti eccetto l'Antartide, e si
distingue per il modo di volteggiare con le sue eleganti ali a
ventaglio mentre scruta il suolo in cerca di preda. Il gheppio
si ciba di topi e altri roditori, di piccoli uccelli, insetti e
lombrichi che costituiscono la sua alimentazione tipica. I
principali insetti catturati sono grandi coleotteri, falene e
cavallette. La quantità di cibo ingerito varia con la stagione
e con la ricchezza del luogo. Il gheppio si nutre anche di
carogne, le carcasse dei grandi uccelli per esempio.
GLI UCCELLI
CORNACCHIA GRIGIA (Corvus corone cornix)
La Cornacchia grigia appartiene all’ordine Passeriformes, famiglia Corvidae. Insieme alla Cornacchia
nera, è una delle due sottospecie di cornacchia presenti in Italia. Nonostante la forma molto simile agli
appartenenti alla famiglia, è facilmente distinguibile dagli altri corvidi per la livrea nettamente
bicolore, con il dorso e le parti inferiori grigio chiaro, e testa, gola, ali e coda nere. Maschio e femmina
sono indistinguibili all’aspetto. La lunghezza corporea si aggira tra i 44 e i 51 cm, mentre l’apertura
alare varia tra 84 cm e un metro. Il volo di solito è diritto, con battiti continui.
Estremamente adattabile, la cornacchia grigia
nidifica in quasi tutti gli ambienti aperti con la
presenza di qualche albero sparso: campagne
(anche intensamente coltivate), boschetti di
pianura, parchi e giardini, spesso anche
coltivazioni di pioppo.
La cornacchia è onnivora e mangia dai rifiuti agli
insetti, dai frutti ai nidiacei di altre specie, dalle
uova alle carogne, e persino ai rifiuti delle
discariche.
GLI UCCELLI
MARTIN PESCATORE (Alcedo atthis)
Il martin pescatore comune è un uccello della famiglia degli Alcedinidi, nell'ambito dei quali
rappresenta sicuramente la specie più diffusa, nonché l'unica presente anche in Europa.
Si tratta di un uccello di piccole dimensioni, lungo fra i 17 ed i 25 cm, con un'apertura alare che
raggiunge i 26 cm ed un peso che va dai 26 ai 46 g.
Il martin pescatore ha un aspetto molto tipico, caratterizzato da corpo tozzo e arrotondato, con corta
coda e grossa testa con becco lungo e conico.
La colorazione di questo uccello è anch'essa molto
caratteristica, con le parti dorsali di un bel colore azzurro
con iridescenze veri o azzurre su testa, ali e, mentre il petto
ed il ventre sono di color bruno-arancio o ruggine. Le zampe,
piuttosto piccole, sono di un rosso intenso.
Il martin pescatore è un uccello diurno e solitario, che
passa la maggior parte del proprio tempo alla ricerca di
cibo. Per procurarsi il cibo si posiziona su rami o canne
sporgenti sui corsi d'acqua dove vive, che elegge a punti
d'osservazione e dai quali si tuffa per catturare le sue
prede.
Il volo è in genere basso, rasente l'acqua, molto veloce e
breve.
GLI UCCELLI
PICCHIO ROSSO MAGGIORE (Dendrocopos major)
Le forme sono relativamente tozze, con grande testa
arrotondata e forte becco a pugnale. Si presenta nero sul
dorso, sulle ali e la coda con delle striature biancastre alle
estremità. Il petto e il collare sono beige, mentre l’addome
è rosso accesso. Il capo è nero con gola e guance bianche,
separate da una sottile linea nera che parte dal becco. Il
becco è nero, appuntito e ben robusto e le zampe sono
conformate alla progressione su tronchi verticali che
vengono risaliti a saltelli, aggrappandosi con i forti artigli e
aiutandosi con la coda.
È una specie molto adattabile, è presente nei boschi sia di conifere sia di latifoglie, nelle
campagne alberate e perfino nei parchi cittadini; può nidificare dal fondovalle sino al limite
superiore delle foreste e scava i nidi su un'ampia gamma di essenze.
I nidi presentano un ingresso circolare di diametro non superiore a 5 cm. Gli scavi alimentari
sono di norma delle serie di piccoli fori poco profondi.
GLI UCCELLI
PICCHIO VERDE (Picus viridis)
È possibile osservare il Picchio verde in Eurasia; esso nidifica
in tutta l'Italia, escluse le isole più grandi, in habitat montani
comunque costituiti.
Presenta nella parte superiore un piumaggio verde scuro, sul
groppone e basso dorso giallo e sulle parti inferiori verdegrigio chiaro. L’apice della testa è di colore rosso, la faccia è
nera e dal becco partono 2 strisce nere verso la nuca, rosse
all’interno nel maschio.
Il Picchio verde si nutre prevalentemente di insetti e larve
celate sotto la corteccia dei tronchi d'albero, che cattura
grazie all'ausilio del suo becco, appositamente utilizzato per
perforare il legno.
GLI UCCELLI
CINCIARELLA (Cyanistes caeruleus )
La Cinciarella è un uccello passeriforme lungo circa 10-12 cm e
pesa intorno ai 12 gr. Il piumaggio è molto vivace, presentando
per entrambi i sessi una colorazione blu cobalto sulla nuca, sulle
ali e sulla coda, verdastra sul dorso, una mascherina bianca,
attraversata da una linea nera all’altezza degli occhi, e petto
giallo zolfo. Ha il becco nero a punta e zampe corte e robuste
grigio-blu. I giovani sono molto più gialli degli esemplari adulti,
ed hanno un carattere particolarmente giocoso.
Vive prevalentemente nei boschi collinari e pianeggianti, ma
anche nei frutteti e giardini dove è possibile ammirarlo nelle
sue acrobazie tra i rami, alla ricerca di cibo.
La cinciarella è un insettivoro. Nel periodo invernale non
disdegna comunque semi, bacche e frutta.
Il periodo dell'accoppiamento inizia a febbraio. La cinciarella
nidifica in qualsiasi cavità degli alberi, ceppi, muri o nei nidi
artificiali. Lo stesso nido è utilizzato anno dopo anno e
costantemente protetto durante la cova. Viene realizzato
utilizzando muschio, lana, peli e piume.
GLI UCCELLI
CINCIALLEGRA (Parus major)
La Cinciallegra ha una lunghezza di circa 15 cm, con apertura
alare di 22-25 cm presenta un piumaggio verdastro sul dorso,
con coda e ali grigio bluastre. Il capo e la gola sono di colore
nero lucido, con guance bianche. Il petto giallo è attraversato
longitudinalmente da una linea nera dalla gola all'addome.
È distribuita in tutta Italia, prediligendo le basse altitudini,
come le zone collinari e pianeggianti. Vive nei boschi di
conifere, non disdegnando parchi, giardini e frutteti.
La cinciallegra nidifica nelle cavità protette degli alberi, dei
muri e nelle cassette-nido, costruendo il nido con muschi, peli
e piume.
La Cinciallegra è un voracissimo insettivoro, che predilige
nutrirsi tra i rami bassi e nel terreno. Larve, api, ragni sono il
suo cibo preferito ma a causa della sua voracità gradisce
molto anche semi, frutta e bacche.
GLI UCCELLI
FAGIANO (Phasianus colchicus)
Corpo abbastanza slanciato, breve collo, testa piccola, ali
corte e fortemente arrotondate, coda lunghissima; becco
snello, arcuato, debole e munito di uncino, e piedi di media
altezza che nei maschi si arricchiscono della presenza di
uno sperone. Il piumaggio riveste tutto il corpo, con
l'eccezione delle nude guance e dei tarsi. Le femmine sono
generalmente più piccole dei maschi, hanno la coda più
corta e sono tinteggiate in modo più semplice e meno
distinto.
Tutti i fagiani sono originari dell'Asia. Raramente penetrano
all'interno delle foreste, perché hanno bisogno, per
soddisfare le loro necessità vitali, di vagare nei campi, nei
prati e nelle pianure fertili.
Gli spostamenti aerei richiedono loro dei robusti colpi d'ala
al momento della levata, che producono dei forti e
caratteristici rumori; a maggiore altezza invece scivolano
con le ali allargate e la coda orizzontale, procedendo
abbastanza celermente.
I MAMMIFERI
I mammiferi sono una classe di vertebrati appartenente al
phylum dei Cordati, a diffusione cosmopolita.
La classe dei Mammiferi conta circa 5.400 specie attualmente
viventi, variabili in forma e dimensioni.
I mammiferi colonizzano praticamente qualsiasi ambiente, dalle
calotte glaciali ai caldi deserti: alcuni gruppi (Pinnipedi, Sirenidi,
Cetacei) sono riusciti a colonizzare con successo anche
l'ambiente acquatico, mentre altri hanno evoluto delle ali e sono
perciò in grado di volare (Chirotteri).
Nonostante tali differenze di dimensioni ed abitudini di vita, tutti
i mammiferi sono accomunati da omeotermia, viviparità e cure
parentali che prevedono anche l'allattamento della prole, fattori
questi che sono stati determinanti proprio per consentire a
questa classe di espandere grandemente il proprio areale nelle
nicchie rimaste vuote dopo la scomparsa dei dinosauri.
Di questa classe fa parte l'uomo (Homo sapiens).
I MAMMIFERI
LEPRE (Lepus europaeus)
È un animale dalla forma piuttosto slanciata, con arti posteriori più lunghi di quelli anteriori,
particolarità che, insieme al potente retrotreno, gli conferisce la velocità e l'abilità di un grande
corridore e saltatore. Il muso è caratterizzato da due grandi occhi gialli e lunghe vibrisse bianche. Gli
occhi sono posti ai lati del capo e questa posizione consente all'animale di avere un campo visivo
molto ampio, anche se la sua vista è modesta. Il senso dell'udito è invece particolarmente sviluppato.
Il pelo ha una colorazione fulva che va dal giallo-bruno al grigio-bruno sul dorso, mentre il ventre è
sempre bianco-grigiastro. Le orecchie gigantesche (sono lunghe circa 15 cm) hanno la punta nera,
mentre la coda a fiocco è bianca con un pennacchio nero all'estremità.
La lepre è un animale dalle abitudini crepuscolari e
notturne. A differenza dei conigli, la lepre non scava tane in
profondità, ma si rifugia in anfratti naturali o in buche
superficiali del terreno, profonde al massimo una ventina di
centimetri.
Questi animali hanno una dieta esclusivamente erbivora,
comprendente, in estate, piante erbacee, frutti, e funghi. In
inverno la dieta è naturalmente molto più povera, essendo
costituita da erbe secche e cortecce di alberi ed arbusti.
I MAMMIFERI
VOLPE (Vulpes vulpes)
Ha le dimensioni di un cane di media taglia, il pelo è soffice e la coda è voluminosa e mai arricciata.
La pelliccia è di colore rossiccio (talvolta anche grigiastro). L’estremità della coda è bianca così
come il mento e la gola.
La volpe è un mammifero diffuso e in grado di adattarsi a situazioni ambientali molto diverse.
Normalmente vive in coppia, con i cuccioli, anche se talvolta è possibile osservarne esemplari
solitari o in gruppi di 4 o 6 adulti. Il maschio marchia il territorio in modo sistematico e comunica
con i propri simili attraverso segnali sonori, visivi, tattili e olfattivi.
Una volpe può riconoscere un altro esemplare
dall'odore, oltre a decifrarne il rango gerarchico e il
livello sociale. È significativo sottolineare che, in
questa specie, la coppia tende a riformarsi ogni anno
e che il maschio solitamente partecipa attivamente
alla cura e all'allevamento della prole, procurando il
cibo e difendendo i cuccioli da possibili predatori.
Nonostante sia classificato come carnivoro, la volpe è
un animale onnivoro nonché grande opportunista,
caccia in solitaria e consuma circa 1 kg di cibo al
giorno.
I MAMMIFERI
TASSO (Meles meles)
Il tasso è un mammifero della famiglia dei Mustelidi.
È una specie diffusa in gran parte dell'Europa. In Italia è presente nell’intera penisola ma non in
Sicilia, Sardegna e nelle isole minori. Il tasso vive nelle aree boscate, può anche frequentare le zone
aperte purché dotate di un minimo di vegetazione che gli consenta di trovare ripari adeguati.
La sua attività principale consiste nella
costruzione delle tane. È un animale notturno
che può rimanere attivo, senza fare ritorno alla
tana, durante tutta una notte. Nel periodo
invernale non cade in letargo ma l’attività è
notevolmente ridotta. In caso di forte
abbassamento della temperatura o di condizioni
atmosferiche particolarmente sfavorevoli, può
trascorrere anche diverse settimane nella tana.
Si nutre durante la notte ed è un animale onnivoro: in particolare mangia morbide radici che scalza
con le sue poderose zampe ungulate e poi tuberi, rizomi, vermi, lumache e piccoli serpenti compresa
la vipera, al cui veleno risulta immune. Non esita a introdursi in pollai e conigliere.
I MAMMIFERI
CINGHIALE (Sus scropha)
I cinghiali europei sono tipici abitatori dei boschi ben maturi ed in particolare dei querceti, in generale il
cinghiale si dimostra però assai adattabile in termini di habitat, e colonizza praticamente ogni tipo di
ambiente a disposizione.
Il cinghiale ha costituzione massiccia, con corpo squadrato e zampe
corte e sottili, nonostante ciò si muove piuttosto velocemente, anche
nel fitto del bosco, seguendo quasi sempre traiettorie rettilinee.
La coda è pendula interamente ricoperta di setole, che vanno a
formare un ciuffetto di peli al suo apice.
La testa è grande e massiccia, dotata di un lungo muso conico che
termina in un grugno (o grifo) che, grazie alla ricca innervazione,
possiede una grande sensibilità tattile ed olfattiva.
Si tratta di animali dalle abitudini crepuscolari e notturne: durante il
giorno, i cinghiali riposano distesi in buche nel terreno che essi stessi
scavano col muso e gli zoccoli fra i cespugli, per poi ingrandirle con
l'usura. Durante l'inverno, tali buche vengono spesso imbottite con
frasche e foglie secche. Numerosi punti di riposo si trovano anche
lungo i tragitti percorsi dagli animali durante la notte, che collegano le
zone di foraggiamento con la tana principale e gli abbeveratoi.
I MAMMIFERI
NUTRIA (Myocastor coypus)
La nutria è un Mammifero e appartiene alla famiglia
dei Roditori. Molto simile ad un grande topo, può
essere lunga dai 40 ai 60 cm per circa 7-10 kg di peso,
presenta una testa grossa e un muso corto. La coda
di 30-45 cm è cilindrica con peli radi, le zampe sono
corte a cinque dita, e quelle posteriori sono provviste
di membrana natatoria. Il pelo è morbido e di colore
castano.
Il periodo riproduttivo è variamente esteso, con 1-2
nidiate; dopo 4 mesi e mezzo nascono 2-6 piccoli di
pelo e con occhi aperti, capaci di nuotare appena a
24 ore dalla nascita. Il nido della nutria è, di solito,
una tana sotterranea con l'imbocco che da
direttamente sull'acqua. La tana, scavata con le
robuste unghie delle zampe anteriori, è duratura e
serve per diverse generazioni. Si nutre
prevalentemente di radici, tuberi, foglie e chicchi di
cereali, ma mangia anche la carne e il pesce.
I MAMMIFERI
MINILEPRE (Sylvilagus floridanus)
Il silvilago orientale è una specie del Nuovo Mondo, una delle specie di coniglio più comuni del
Nordamerica e in tempi recenti è stato inoltre introdotto, a scopo venatorio, in Francia e Italia, dove
è conosciuto col nome di minilepre.
Il silvilago orientale è rosso-bruno o grigio-bruno brizzolato, con grandi piedi posteriori, lunghe
orecchie ed un breve batuffolo di coda bianca. Le sue parti inferiori sono bianche.
Il suo aspetto differisce da quello di una lepre in quanto è di colorazione grigio-brunastra intorno alla
testa e sul collo. Il corpo è di colore più chiaro e la faccia inferiore della coda è bianca.
Il silvilago si nutre di vegetali verdi, come erba
e trifoglio, in estate e di corteccia, germogli e
ramoscelli d'inverno. Quest'animale è attivo di
notte; non va in ibernazione in inverno.
Nelle fattorie e nei giardini, il silvilago viene
solitamente considerato nocivo e viene spesso
intrappolato o ucciso per proteggere le piante.
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