GUIDA NATURALISTICA La Lomellina, agricoltura e natura come conoscenza 6 Aprile 2013 ELEMENTI DI ZOOLOGIA 2 Studio Emys – Elena Moselli GLI INSETTI Gli Insetti (nome scientifico Insecta), sono una classe di viventi appartenente al grande phylum degli Arthropoda. Questa classe rappresenta il più grande tra i raggruppamenti di animali che popolano la Terra, annoverando oltre un milione di specie. Si ritiene che siano tra i più antichi colonizzatori delle terre emerse; l'eterogeneità nella morfologia, nell'anatomia, nella biologia e nell'etologia ha conferito agli insetti, da oltre 300 milioni di anni, un ruolo di primo piano nella colonizzazione della Terra, in qualsiasi ambiente in cui vi sia sostanza organica. Gli insetti, di conseguenza, sono organismi che, in positivo o in negativo, hanno una stretta relazione con l'Uomo e le sue attività, fino a condizionarne, più o meno direttamente, l'economia, l'alimentazione, le abitudini e la salute. GLI INSETTI GERRIDI I Gerridi o insetti pattinatori, devono il loro nome alla capacità di "scivolare" sull'acqua poggiandovi solo i tarsi delle zampe medie e posteriori senza affondare. Il corpo è oblungo, di dimensioni piccole da 2 a 15 mm; il tegumento è rivestito da peli idrofobi che conferiscono nel complesso un aspetto vellutato. GLI INSETTI LIBELLULE Il nome Libellula deriva dal latino "libra", ovvero bilancia, così detta perché nel volo tiene le ali orizzontali. Hanno un capo molto voluminoso, gli occhi composti da circa 50 mila ommatidi e antenne relativamente brevi; le due paia di ali, quasi uguali, sono allungate e membranose, talvolta vivacemente colorate, e consentono un volo rapido e sicuro. L'addome è relativamente lungo e sottile, composto da undici segmenti. Le zampe sono inserite anteriormente sul corpo e vengono usate raramente per camminare. Si nutrono di insetti che afferrano e divorano in volo; hanno quindi un volo silenzioso oltre che veloce, che fa di loro terribili predatori sia in aria che in acqua. GLI INSETTI LEPIDOTTERI - FARFALLE L'ordine dei Lepidotteri è costituito da circa 127 famiglie (per un totale di 157.454 specie), ed è secondo, nella classe degli Insetti, solo all'ordine dei Coleotteri. La parola lepidotteri significa letteralmente “ali con le scaglie” in relazione alla presenza di minute scaglie che rivestono intensamente le ali e il corpo donando la tipica colorazione. Il corpo dei Lepidotteri, come quello di tutti gli Insetti, è diviso in capo, torace ed addome. La testa è piccola e arrotondata ed è occupata da un paio di occhi composti, così chiamati perché costituiti da centinaia talvolta migliaia di piccole lenti. Tra gli occhi sono poste le antenne, che fungono da organi di senso (tattile e chimico). Quasi tutti i Lepidotteri si nutrono di liquidi zuccherini, principalmente di nettare. Questo è aspirato grazie alla presenza di un apparato boccale succhiante, detto spiritromba. I Lepidotteri posseggono due paia di ali membranose e quelle anteriori sono solitamente più grandi. L'intera superficie alare è ricoperta da scaglie, disposte come le tegole di un tetto; queste contengono pigmenti che determinano le colorazioni ed i complessi disegni che caratterizzano le ali. GLI INSETTI LEPIDOTTERI - FARFALLE Durante la propria vita, i lepidotteri cambiano radicalmente la struttura del corpo e le abitudini alimentari (metamorfosi). Il loro ciclo vitale è caratterizzato da 4 stadi: uovo, larva (o bruco), pupa (o crisalide) ed infine la forma adulta. La femmina depone le uova su un vegetale adatto. Dopo un certo tempo le uova schiudono e nasce una larva detta bruco, priva di ali e incapace di volare, che si muove grazie a tre paia di zampe toraciche e alle pseudozampe addominali. Il bruco possiede un apparato boccale masticatore con delle robuste mandibole, grazie alle quali si nutre principalmente di parti vegetali, soprattutto foglie. Dopo aver subito varie mute cuticolari e aver raggiunto il suo massimo sviluppo, la larva matura smette di nutrirsi e cerca un luogo adatto dove trasformarsi in pupa. In questa fase subentrano notevoli modifiche che porteranno la pupa a trasformarsi in una farfalla adulta. Quando il rivestimento della pupa si lacera, fuoriesce faticosamente la farfalla (sfarfallamento) che, dispiegate le ali, prende il volo. La durata della vita larvale e il numero delle generazioni annue dipendono dalla specie, dalla qualità del nutrimento e da fattori ambientali come la temperatura. GLI INSETTI LEPIDOTTERI - FARFALLE CAVOLAIA MINORE- Pieris rapae Diffusa in tutta l'Italia. È uno dei lepidotteri diurni più comuni e lo si può trovare su terreni incolti, giardini, aree fiorite in genere, ma anche ai bordi delle strade. I bruchi prediligono foglie di cavolo, rape e ravanello. ICARO - Polyommatus icarus Tra i Licenidi azzurri è il più comune e ubiquitario, frequentando ambienti di pianura, collina e montagna. I bruchi si nutrono di varie leguminose, principalmente trifoglio, erba medica, ginestra GLI INSETTI LEPIDOTTERI - FARFALLE MACAONE - Papilio machaon Con i suoi quasi 8 centimetri di apertura alare massima, non è difficile incontrarla e notarla soprattutto nelle campagne o in collina dall'inizio della primavera . I bruchi si nutrono di Apiaceae, come ad esempio il finocchio e la carota. PODALIRIO - Iphiclides podalirius Ha una livrea giallo pallida, a fasce trasversali bruno-nerastre, a forma di V dirette verso l'angolo dell'ala anteriore. In alcune varietà il colore di fondo può essere bianco e le fasce essere di un nero marcato. Ha un'apertura alare di 6.5–8 cm. Le ali posteriori hanno delle macchie ocellate arancioni e azzurre e le code sono piuttosto allungate e scure. GLI INSETTI LEPIDOTTERI - FARFALLE VANESSA ATALANTA - Vanessa atalanta Questa grande farfalla si riconosce dal vivace disegno color marrone scuro, bianco e rosso delle sue ali che raggiungono l'apertura media di 45-50 mm. Il bruco si nutre di foglie di ortica, mentre gli esemplari adulti prediligono le infiorescenze e la frutta in avanzata fase di maturazione. VANESSA IO - Inachis io Ha una apertura alare sino a 60–70 mm. La superficie dorsale delle ali è di colore rosso mattone con bordi tendente al brunastro. Gli angoli sono ornati da quattro vistose macchie variopinte a forma di occhio. Queste macchie, dette ocelli, hanno una funzione protettiva contro i predatori. I bruchi nascono dopo circa una settimana e si nutrono di ortiche e luppolo. GLI ANFIBI Gli Anfibi sono una classe di animali vertebrati appartenente al phylum Chordata. Gli anfibi sono stati i primi vertebrati a colonizzare l'ambiente terrestre, e come tali hanno avuto in passato una notevole espansione e diversificazione. Anatomia La cute è ricca di ghiandole ed altamente vascolarizzata. I polmoni non sono molto suddivisi all'interno, quindi lo scambio di gas non è molto efficiente, ed essi respirano quasi solo con la pelle che quindi viene inumidita grazie a delle ghiandole o con continue immersioni in acqua. Ciclo vitale La riproduzione è legata all'acqua nella maggior parte delle specie: le uova sono prive di guscio e avvolte da un materiale gelatinoso, quindi devono essere deposte in acqua. La fecondazione è esterna. Le uova fertilizzate si sviluppano in seguito in larve acquatiche chiamate girini, attrezzate di una coda ondulante per la locomozione, branchie esterne. La metamorfosi è graduale e comporta modificazioni nell'apparato digerente, la comparsa di zampe e polmoni, la scomparsa delle branchie e, negli Anuri, della coda. GLI ANFIBI RANA VERDE (Rana esculenta) La rana verde o esculenta, denominata anche rana comune, è una specie appartenente alla famiglia dei Ranidi, nell'ordine Anuri. Di circa 12 centimetri di lunghezza, presenta un dorso di colore verde smagliante o bruno oliva, talvolta cosparso di macchie nere e ornato, da ogni lato, da una piega ricca di ghiandole di color bronzo. I fianchi sono macchiati di nero o di bruno scuro. Una linea dorsale, chiara, mediale si estende dalla testa fino all'ano, ma manca in parecchi individui. ll ventre è bianco, punteggiato di nero e di grigio. L'accoppiamento (ascellare, vale a dire che il maschio tiene la femmina per le ascelle) ha luogo in giugno; le uova (complessivamente parecchie migliaia) vengono deposte in grossi ammassi sul fondo dell’acqua. E' un animale voracissimo che si nutre di insetti, tra cui farfalle che si avventurano sopra l'acqua, larve, vermi, lumache, ma anche di prede voluminose come giovani rane, piccole lucertole, piccoli roditori. GLI ANFIBI RAGANELLA COMUNE (Hyla arborea arborea) Di aspetto simile alle rane, ma dotato di un solo sacco vocale sotto la gola e di ventose sulle dita delle zampe. Questo permette all'animale di arrampicarsi su alberi, arbusti, foglie e muri. Presenta una striatura nera che parte dalla narice, prosegue dopo l'occhio e continua fino all'inserzione dell'arto inferiore. Le raganelle sono insettivore, si nutrono di artropodi e altri invertebrati acquatici e terricoli. Sono prevalentemente arboricole, ma si trovano anche in mezzo alle erbe palustri, nei campi in prossimità di fossi e risaie. Sono legate all'acqua per la riproduzione. Dall'uovo esce il girino che compie il proprio ciclo vitale in tempi variabili tra 1,5 e 3 mesi. Alla fine della metamorfosi il girino avrà sviluppato zampe atte a saltare, polmoni per respirare fuori dall'acqua, avrà perso la coda e avrà cambiato regime alimentare passando da detritivoro a carnivoro. I RETTILI I Rettili hanno il corpo ricoperto da squame cornee; depongono uova all’asciutto o le mantengono nel proprio corpo fino alla schiusa. Questi adattamenti li rendono completamente indipendenti dall’acqua. I piccoli nati sono del tutto simili, salvo che per le dimensioni, agli adulti; sono anch’essi eterotermi. I RETTILI BIACCO (Coluber viridiflavus) Serpente frequente nelle campagne e nei giardini, sia in terreni rocciosi, secchi e soleggiati, sia in luoghi più umidi come le praterie e le rive dei fiumi. È detto anche "milordo" o "colubro verde e giallo". La sua colorazione è dominata nelle parti superiori dal nero, il ventre è di colore chiaro. Il capo e il dorso hanno screziature di color giallo formanti un reticolo irregolare. In media gli adulti raggiungono i 120–130 cm; eccezionalmente può arrivare a 2 m. Serpente agile e veloce (fino a 11 km all'ora), ottimo arrampicatore e buon nuotatore. È una specie diurna. Si difende in modo primario con una velocissima fuga, spesso verso un rifugio sicuro; quando viene bloccato dispensa rapidi morsi non particolarmente potenti. Si nutre di altri rettili, di piccoli mammiferi e anfibi; occasionalmente nuota, alla ricerca di piccoli pesci. I RETTILI BISCIA DAL COLLARE (Natrix natrix) La biscia dal collare è tipicamente verde scura o marrone con un collare giallo caratteristico dietro alla testa. Il colore potrebbe andare inoltre dal grigio al nero. La parte inferiore è più chiara nel colore. Raggiunge una lunghezza totale di 120 cm. Le bisce dal collare sono grandi nuotatrici, e vanno in letargo durante l'inverno. Poiché non sono velenose, le loro uniche difese sono la produzione di un fluido dall'odore aspro dalle ghiandole anali o la finzione della morte. A volte fingono anche degli attacchi, colpendo senza veramente aprire le loro bocche. Si difendono raramente mordendo. Predano quasi interamente anfibi, specialmente le rane comuni, anche se occasionalmente mangiano anche mammiferi e pesci. L'accoppiamento avviene poco dopo il risveglio, ad aprile o maggio. Le uova vengono deposte in gruppi di 8 - 40 in giugno e luglio e si schiudono dopo circa 10 settimane. Poiché le uova richiedono una temperatura di almeno 21 gradi per schiudersi, la vegetazione in putrefazione, incluso i cumuli di compost, sono postazioni preferite. GLI UCCELLI Si tratta di animali bipedi, alati, omeotermi ed ovipari specializzati nel volo. Le loro dimensioni variano dai 5 cm del colibrì di Elena ai 2,7 m dello struzzo. Tutti gli uccelli hanno i due arti anteriori modificati in ali e questa caratteristica permette, a quasi tutti gli appartenenti alla classe, di volare. Proprio questa capacità di volare ha portato all'evoluzione di particolari adattamenti anatomici GLI UCCELLI GLI AIRONI Ordine Ciconiformi Famiglia Ardeidi Becco lungo e appuntito Egretta Collo lungo e ricurvo Zampe lunghe Le specie di aironi coloniali in Italia Airone cenerino (Ardea cinerea) Le specie di aironi coloniali in Italia Garzetta (Egretta garzetta) Le specie di aironi coloniali in Italia Airone guardabuoi (Bubulcus ibis) Le specie di aironi coloniali in Italia Airone rosso (Ardea purpurea) Le specie di aironi coloniali in Italia Sgarza ciuffetto (Ardeola ralloides) Le specie di aironi coloniali in Italia Nitticora (Nycticorax nycticorax) Le specie di aironi coloniali in Italia Airone bianco maggiore (Casmerodius albus) Le specie di aironi NON coloniali in Italia Tarabuso Botaurus stellaris Le specie di aironi coloniali in Italia Tarabusino Ixobrychus minutus GLI UCCELLI GERMANO REALE (Anas platyrhynchos) Il germano reale è un uccello della famiglia delle Anatidae. Questa specie è caratterizzata da uno spiccato dimorfismo sessuale: maschi e femmine sono molto simili nella forma, ma differiscono nel colore del piumaggio per buona parte dell'anno. Gli anatroccoli, che nascono privi di penne e piume, sono ricoperti di un soffice piumino bicolore, petto e ventre gialli, dorso e fianchi marroni con alcune macchie gialle, testa gialla con sopracciglio e chioma marroni. Con alcune altre specie ha per caratteri esteriori il corpo robusto, il collo corto, il becco largo e piatto e con la punta assai arrotondata; possiede inoltre zampe di media lunghezza, ali abbastanza lunghe e coda tondeggiante. GLI UCCELLI GALLINELLA D’ACQUA ( Gallinula chloropus) La gallinella d'acqua si riconosce per il piumaggio nero nelle parti anteriori e marrone scuro sulla parte posteriore del corpo e sulle ali; il becco giallo è dotato alla base di una cera rossa. Le ali chiuse presentano una striscia di penne bianche, come pure è bianco il posteriore sotto la breve coda. La lunghezza supera i 30 cm. I piedi sono dotati di dita molto lunghe, le zampe sono di colore giallo verdastro. La gallinella si nutre di insetti acquatici, piccoli pesci, crostacei, molluschi, germogli di piante acquatiche e, in alcuni casi di frutta. Costruisce il nido nel folto della vegetazione acquatica preferibilmente presso la riva ma anche su isolotti precari, oppure sulla riva del corso d'acqua. Le femmine vi depongono da cinque a dieci uova marroncine maculate con chiazze più scure che covano per oltre venti giorni. I piccoli sono nidifugi e seguono la madre dalla quale sono accuditi per alcune settimane. Sono abili nuotatrici; il movimento nell'acqua è caratteristico perché procede a scatti, mentre sulla terraferma si muovono goffamente. Hanno volo piuttosto pesante. GLI UCCELLI PAVONCELLA Vanellus vanellus) La pavoncella è un uccello di media grandezza diffuso in buona parte dell'Europa. Frequenta le pianure, i vasti territori coltivati a campi e zone parzialmente umide. Le piume del dorso sono nere con riflessi bronzei, rosso-verdi. Bianca nella parte inferiore, con il sotto coda marrone e petto nero. Le zampe sono rosa pallido. La testa molto elegante con il lungo ciuffo, largo sopracciglio bianco e becco nero. In volo le ali presentano una caratteristica forma arcuata. Il nido è un semplice buco nella terra, spesso un poco rialzato per permettere un controllo della zona circostante. Il maschio scava vari nidi, la femmina ne sceglierà il migliore. La femmina depone circa 4 uova di colore marrone chiaro, striate e macchiettate di marrone scuro, tra la metà di marzo e aprile. La cova dura circa 4 settimane assicurata dalla femmina e dal maschio. Alla nascita i piccoli abbandonano immediatamente il nido. Sono accuditi da entrambi i genitori e dopo 35-40 giorni raggiungono il piumaggio definitivo e l'indipendenza. La pavoncella si nutre essenzialmente di coleotteri, mosche e altri insetti, ma anche di ragni, lombrichi e altri invertebrati. GLI UCCELLI POIANA ( Buteo buteo) La poiana comune è un uccello rapace, tipico dell'Europa. Ha una lunghezza tipica tra i 51 e i 57 cm con una apertura alare dai 110 ai 130 cm, rendendolo un predatore di medie dimensioni. È un rapace di forme compatte con ali ampie e arrotondate e una coda piuttosto corta. Il colorito è bruno scuro superiormente e molto variabile inferiormente; mentre la coda presenta numerose sottili barre scure. In volo la testa appare incassata fra le spalle e le ali sono tenute leggermente rialzate (profilo frontale a forma di "V" aperta). Posata appare tozza con il capo incassato fra le spalle. Costruisce un solo nido sugli alberi e su rocce isolate. La femmina depone solitamente 2 o 3 uova tra marzo e maggio. La cova dura solitamente 34 giorni, e si alternano sia i maschi che le femmine. I piccoli restano nel nido per i successivi 40-50 giorni. La poiana è in genere poco esigente, frequenta ambienti semi-boscati con alternanza di zone a vegetazione prevalentemente erbacea in cui caccia e zone a vegetazione arborea dominante in cui colloca i nidi. Le campagne alberate sono particolarmente favorevoli alla specie, che si adatta meglio di altri rapaci alle trasformazioni ambientali operate dall'uomo. GLI UCCELLI GHEPPIO (Falco tinnunculus) I gheppi mostrano più che altre specie un acceso dimorfismo sessuale. La caratteristica più notevole è che i maschi hanno la testa di colore grigio chiaro, le femmine invece sono uniformemente di colore rosso mattone. E’ diffuso in tutti i continenti eccetto l'Antartide, e si distingue per il modo di volteggiare con le sue eleganti ali a ventaglio mentre scruta il suolo in cerca di preda. Il gheppio si ciba di topi e altri roditori, di piccoli uccelli, insetti e lombrichi che costituiscono la sua alimentazione tipica. I principali insetti catturati sono grandi coleotteri, falene e cavallette. La quantità di cibo ingerito varia con la stagione e con la ricchezza del luogo. Il gheppio si nutre anche di carogne, le carcasse dei grandi uccelli per esempio. GLI UCCELLI CORNACCHIA GRIGIA (Corvus corone cornix) La Cornacchia grigia appartiene all’ordine Passeriformes, famiglia Corvidae. Insieme alla Cornacchia nera, è una delle due sottospecie di cornacchia presenti in Italia. Nonostante la forma molto simile agli appartenenti alla famiglia, è facilmente distinguibile dagli altri corvidi per la livrea nettamente bicolore, con il dorso e le parti inferiori grigio chiaro, e testa, gola, ali e coda nere. Maschio e femmina sono indistinguibili all’aspetto. La lunghezza corporea si aggira tra i 44 e i 51 cm, mentre l’apertura alare varia tra 84 cm e un metro. Il volo di solito è diritto, con battiti continui. Estremamente adattabile, la cornacchia grigia nidifica in quasi tutti gli ambienti aperti con la presenza di qualche albero sparso: campagne (anche intensamente coltivate), boschetti di pianura, parchi e giardini, spesso anche coltivazioni di pioppo. La cornacchia è onnivora e mangia dai rifiuti agli insetti, dai frutti ai nidiacei di altre specie, dalle uova alle carogne, e persino ai rifiuti delle discariche. GLI UCCELLI MARTIN PESCATORE (Alcedo atthis) Il martin pescatore comune è un uccello della famiglia degli Alcedinidi, nell'ambito dei quali rappresenta sicuramente la specie più diffusa, nonché l'unica presente anche in Europa. Si tratta di un uccello di piccole dimensioni, lungo fra i 17 ed i 25 cm, con un'apertura alare che raggiunge i 26 cm ed un peso che va dai 26 ai 46 g. Il martin pescatore ha un aspetto molto tipico, caratterizzato da corpo tozzo e arrotondato, con corta coda e grossa testa con becco lungo e conico. La colorazione di questo uccello è anch'essa molto caratteristica, con le parti dorsali di un bel colore azzurro con iridescenze veri o azzurre su testa, ali e, mentre il petto ed il ventre sono di color bruno-arancio o ruggine. Le zampe, piuttosto piccole, sono di un rosso intenso. Il martin pescatore è un uccello diurno e solitario, che passa la maggior parte del proprio tempo alla ricerca di cibo. Per procurarsi il cibo si posiziona su rami o canne sporgenti sui corsi d'acqua dove vive, che elegge a punti d'osservazione e dai quali si tuffa per catturare le sue prede. Il volo è in genere basso, rasente l'acqua, molto veloce e breve. GLI UCCELLI PICCHIO ROSSO MAGGIORE (Dendrocopos major) Le forme sono relativamente tozze, con grande testa arrotondata e forte becco a pugnale. Si presenta nero sul dorso, sulle ali e la coda con delle striature biancastre alle estremità. Il petto e il collare sono beige, mentre l’addome è rosso accesso. Il capo è nero con gola e guance bianche, separate da una sottile linea nera che parte dal becco. Il becco è nero, appuntito e ben robusto e le zampe sono conformate alla progressione su tronchi verticali che vengono risaliti a saltelli, aggrappandosi con i forti artigli e aiutandosi con la coda. È una specie molto adattabile, è presente nei boschi sia di conifere sia di latifoglie, nelle campagne alberate e perfino nei parchi cittadini; può nidificare dal fondovalle sino al limite superiore delle foreste e scava i nidi su un'ampia gamma di essenze. I nidi presentano un ingresso circolare di diametro non superiore a 5 cm. Gli scavi alimentari sono di norma delle serie di piccoli fori poco profondi. GLI UCCELLI PICCHIO VERDE (Picus viridis) È possibile osservare il Picchio verde in Eurasia; esso nidifica in tutta l'Italia, escluse le isole più grandi, in habitat montani comunque costituiti. Presenta nella parte superiore un piumaggio verde scuro, sul groppone e basso dorso giallo e sulle parti inferiori verdegrigio chiaro. L’apice della testa è di colore rosso, la faccia è nera e dal becco partono 2 strisce nere verso la nuca, rosse all’interno nel maschio. Il Picchio verde si nutre prevalentemente di insetti e larve celate sotto la corteccia dei tronchi d'albero, che cattura grazie all'ausilio del suo becco, appositamente utilizzato per perforare il legno. GLI UCCELLI CINCIARELLA (Cyanistes caeruleus ) La Cinciarella è un uccello passeriforme lungo circa 10-12 cm e pesa intorno ai 12 gr. Il piumaggio è molto vivace, presentando per entrambi i sessi una colorazione blu cobalto sulla nuca, sulle ali e sulla coda, verdastra sul dorso, una mascherina bianca, attraversata da una linea nera all’altezza degli occhi, e petto giallo zolfo. Ha il becco nero a punta e zampe corte e robuste grigio-blu. I giovani sono molto più gialli degli esemplari adulti, ed hanno un carattere particolarmente giocoso. Vive prevalentemente nei boschi collinari e pianeggianti, ma anche nei frutteti e giardini dove è possibile ammirarlo nelle sue acrobazie tra i rami, alla ricerca di cibo. La cinciarella è un insettivoro. Nel periodo invernale non disdegna comunque semi, bacche e frutta. Il periodo dell'accoppiamento inizia a febbraio. La cinciarella nidifica in qualsiasi cavità degli alberi, ceppi, muri o nei nidi artificiali. Lo stesso nido è utilizzato anno dopo anno e costantemente protetto durante la cova. Viene realizzato utilizzando muschio, lana, peli e piume. GLI UCCELLI CINCIALLEGRA (Parus major) La Cinciallegra ha una lunghezza di circa 15 cm, con apertura alare di 22-25 cm presenta un piumaggio verdastro sul dorso, con coda e ali grigio bluastre. Il capo e la gola sono di colore nero lucido, con guance bianche. Il petto giallo è attraversato longitudinalmente da una linea nera dalla gola all'addome. È distribuita in tutta Italia, prediligendo le basse altitudini, come le zone collinari e pianeggianti. Vive nei boschi di conifere, non disdegnando parchi, giardini e frutteti. La cinciallegra nidifica nelle cavità protette degli alberi, dei muri e nelle cassette-nido, costruendo il nido con muschi, peli e piume. La Cinciallegra è un voracissimo insettivoro, che predilige nutrirsi tra i rami bassi e nel terreno. Larve, api, ragni sono il suo cibo preferito ma a causa della sua voracità gradisce molto anche semi, frutta e bacche. GLI UCCELLI FAGIANO (Phasianus colchicus) Corpo abbastanza slanciato, breve collo, testa piccola, ali corte e fortemente arrotondate, coda lunghissima; becco snello, arcuato, debole e munito di uncino, e piedi di media altezza che nei maschi si arricchiscono della presenza di uno sperone. Il piumaggio riveste tutto il corpo, con l'eccezione delle nude guance e dei tarsi. Le femmine sono generalmente più piccole dei maschi, hanno la coda più corta e sono tinteggiate in modo più semplice e meno distinto. Tutti i fagiani sono originari dell'Asia. Raramente penetrano all'interno delle foreste, perché hanno bisogno, per soddisfare le loro necessità vitali, di vagare nei campi, nei prati e nelle pianure fertili. Gli spostamenti aerei richiedono loro dei robusti colpi d'ala al momento della levata, che producono dei forti e caratteristici rumori; a maggiore altezza invece scivolano con le ali allargate e la coda orizzontale, procedendo abbastanza celermente. I MAMMIFERI I mammiferi sono una classe di vertebrati appartenente al phylum dei Cordati, a diffusione cosmopolita. La classe dei Mammiferi conta circa 5.400 specie attualmente viventi, variabili in forma e dimensioni. I mammiferi colonizzano praticamente qualsiasi ambiente, dalle calotte glaciali ai caldi deserti: alcuni gruppi (Pinnipedi, Sirenidi, Cetacei) sono riusciti a colonizzare con successo anche l'ambiente acquatico, mentre altri hanno evoluto delle ali e sono perciò in grado di volare (Chirotteri). Nonostante tali differenze di dimensioni ed abitudini di vita, tutti i mammiferi sono accomunati da omeotermia, viviparità e cure parentali che prevedono anche l'allattamento della prole, fattori questi che sono stati determinanti proprio per consentire a questa classe di espandere grandemente il proprio areale nelle nicchie rimaste vuote dopo la scomparsa dei dinosauri. Di questa classe fa parte l'uomo (Homo sapiens). I MAMMIFERI LEPRE (Lepus europaeus) È un animale dalla forma piuttosto slanciata, con arti posteriori più lunghi di quelli anteriori, particolarità che, insieme al potente retrotreno, gli conferisce la velocità e l'abilità di un grande corridore e saltatore. Il muso è caratterizzato da due grandi occhi gialli e lunghe vibrisse bianche. Gli occhi sono posti ai lati del capo e questa posizione consente all'animale di avere un campo visivo molto ampio, anche se la sua vista è modesta. Il senso dell'udito è invece particolarmente sviluppato. Il pelo ha una colorazione fulva che va dal giallo-bruno al grigio-bruno sul dorso, mentre il ventre è sempre bianco-grigiastro. Le orecchie gigantesche (sono lunghe circa 15 cm) hanno la punta nera, mentre la coda a fiocco è bianca con un pennacchio nero all'estremità. La lepre è un animale dalle abitudini crepuscolari e notturne. A differenza dei conigli, la lepre non scava tane in profondità, ma si rifugia in anfratti naturali o in buche superficiali del terreno, profonde al massimo una ventina di centimetri. Questi animali hanno una dieta esclusivamente erbivora, comprendente, in estate, piante erbacee, frutti, e funghi. In inverno la dieta è naturalmente molto più povera, essendo costituita da erbe secche e cortecce di alberi ed arbusti. I MAMMIFERI VOLPE (Vulpes vulpes) Ha le dimensioni di un cane di media taglia, il pelo è soffice e la coda è voluminosa e mai arricciata. La pelliccia è di colore rossiccio (talvolta anche grigiastro). L’estremità della coda è bianca così come il mento e la gola. La volpe è un mammifero diffuso e in grado di adattarsi a situazioni ambientali molto diverse. Normalmente vive in coppia, con i cuccioli, anche se talvolta è possibile osservarne esemplari solitari o in gruppi di 4 o 6 adulti. Il maschio marchia il territorio in modo sistematico e comunica con i propri simili attraverso segnali sonori, visivi, tattili e olfattivi. Una volpe può riconoscere un altro esemplare dall'odore, oltre a decifrarne il rango gerarchico e il livello sociale. È significativo sottolineare che, in questa specie, la coppia tende a riformarsi ogni anno e che il maschio solitamente partecipa attivamente alla cura e all'allevamento della prole, procurando il cibo e difendendo i cuccioli da possibili predatori. Nonostante sia classificato come carnivoro, la volpe è un animale onnivoro nonché grande opportunista, caccia in solitaria e consuma circa 1 kg di cibo al giorno. I MAMMIFERI TASSO (Meles meles) Il tasso è un mammifero della famiglia dei Mustelidi. È una specie diffusa in gran parte dell'Europa. In Italia è presente nell’intera penisola ma non in Sicilia, Sardegna e nelle isole minori. Il tasso vive nelle aree boscate, può anche frequentare le zone aperte purché dotate di un minimo di vegetazione che gli consenta di trovare ripari adeguati. La sua attività principale consiste nella costruzione delle tane. È un animale notturno che può rimanere attivo, senza fare ritorno alla tana, durante tutta una notte. Nel periodo invernale non cade in letargo ma l’attività è notevolmente ridotta. In caso di forte abbassamento della temperatura o di condizioni atmosferiche particolarmente sfavorevoli, può trascorrere anche diverse settimane nella tana. Si nutre durante la notte ed è un animale onnivoro: in particolare mangia morbide radici che scalza con le sue poderose zampe ungulate e poi tuberi, rizomi, vermi, lumache e piccoli serpenti compresa la vipera, al cui veleno risulta immune. Non esita a introdursi in pollai e conigliere. I MAMMIFERI CINGHIALE (Sus scropha) I cinghiali europei sono tipici abitatori dei boschi ben maturi ed in particolare dei querceti, in generale il cinghiale si dimostra però assai adattabile in termini di habitat, e colonizza praticamente ogni tipo di ambiente a disposizione. Il cinghiale ha costituzione massiccia, con corpo squadrato e zampe corte e sottili, nonostante ciò si muove piuttosto velocemente, anche nel fitto del bosco, seguendo quasi sempre traiettorie rettilinee. La coda è pendula interamente ricoperta di setole, che vanno a formare un ciuffetto di peli al suo apice. La testa è grande e massiccia, dotata di un lungo muso conico che termina in un grugno (o grifo) che, grazie alla ricca innervazione, possiede una grande sensibilità tattile ed olfattiva. Si tratta di animali dalle abitudini crepuscolari e notturne: durante il giorno, i cinghiali riposano distesi in buche nel terreno che essi stessi scavano col muso e gli zoccoli fra i cespugli, per poi ingrandirle con l'usura. Durante l'inverno, tali buche vengono spesso imbottite con frasche e foglie secche. Numerosi punti di riposo si trovano anche lungo i tragitti percorsi dagli animali durante la notte, che collegano le zone di foraggiamento con la tana principale e gli abbeveratoi. I MAMMIFERI NUTRIA (Myocastor coypus) La nutria è un Mammifero e appartiene alla famiglia dei Roditori. Molto simile ad un grande topo, può essere lunga dai 40 ai 60 cm per circa 7-10 kg di peso, presenta una testa grossa e un muso corto. La coda di 30-45 cm è cilindrica con peli radi, le zampe sono corte a cinque dita, e quelle posteriori sono provviste di membrana natatoria. Il pelo è morbido e di colore castano. Il periodo riproduttivo è variamente esteso, con 1-2 nidiate; dopo 4 mesi e mezzo nascono 2-6 piccoli di pelo e con occhi aperti, capaci di nuotare appena a 24 ore dalla nascita. Il nido della nutria è, di solito, una tana sotterranea con l'imbocco che da direttamente sull'acqua. La tana, scavata con le robuste unghie delle zampe anteriori, è duratura e serve per diverse generazioni. Si nutre prevalentemente di radici, tuberi, foglie e chicchi di cereali, ma mangia anche la carne e il pesce. I MAMMIFERI MINILEPRE (Sylvilagus floridanus) Il silvilago orientale è una specie del Nuovo Mondo, una delle specie di coniglio più comuni del Nordamerica e in tempi recenti è stato inoltre introdotto, a scopo venatorio, in Francia e Italia, dove è conosciuto col nome di minilepre. Il silvilago orientale è rosso-bruno o grigio-bruno brizzolato, con grandi piedi posteriori, lunghe orecchie ed un breve batuffolo di coda bianca. Le sue parti inferiori sono bianche. Il suo aspetto differisce da quello di una lepre in quanto è di colorazione grigio-brunastra intorno alla testa e sul collo. Il corpo è di colore più chiaro e la faccia inferiore della coda è bianca. Il silvilago si nutre di vegetali verdi, come erba e trifoglio, in estate e di corteccia, germogli e ramoscelli d'inverno. Quest'animale è attivo di notte; non va in ibernazione in inverno. Nelle fattorie e nei giardini, il silvilago viene solitamente considerato nocivo e viene spesso intrappolato o ucciso per proteggere le piante.