MUSCOLI DEL TRONCO E DORSALI
I muscoli del tronco si distinguono in intrinseci, estrinseci e muscoli addominali.
I Muscoli del torace intriseci sono:
gli elevatori delle coste,12 paia vicino alla colonna vertebrale;
Muscoli intercostali che si trovano tra le coste e sono 11 per lato e si distinguono in
interni,medi ed esterni;
Muscoli sottocostali che si trovano nella parte interna e posteriore della parete
toracica legando le vertebre alle coste;
Muscolo trasverso del torace che si trova nella parte interna ed anteriore della parete
toracica;
I Muscoli estrinseci sono:
Muscoli toracoappendicolari : muscolo grande pettorale,muscolo piccolo pettorale,il
muscolo succlavio(sotto la clavicola) e il muscolo dentato anteriore;
Muscoli spino appendicolari: sono quelli che hanno origine nella colonna vertebrale e
si inseriscono sulle ossa del cinto scapolare e sugli omeri. Sono il muscolo trapezio ,il
muscolo grande dorsale,il muscolo romboide(piccolo romboide e grande romboide) e
il muscolo elevatore della scapola; NB vedi fotocopie consegnate
Muscoli spino costali:muscoli larghi sottili e si trovano nello stadio intermedio del
dorso e sono il muscolo dentato posteriore superiore ed inferiore;
Diaframma: muscolo piatto che separa la cavità toracica da quella addominale. Ha
origine sia dalle ossa lombari,sia dalle coste che dallo sterno,ha una forma a cupola
con la sommità all’interno della cavità toracica, e’ attraversata da vari orifizi dove
passano i vasi principali (aorta,vena cava inferiore) e l’esofago.
Il diaframma superiormente si fonde con la pleura ed inferiormente con il peritoneo.
I suoi movimenti contribuiscono alla respirazione.
I Muscoli dorsali sono quelli che sostengono e fanno muovere la colonna vertebrale,
si distinguono in:
spino dorsali che si trovano dorsalmente rispetto alle vertebre, a ridosso dello
scheletro nello strato profondo;
spino costali si trovano nello strato più superficiale.
Questi gruppi muscolari vengono aiutati nella loro azione di sostegno e di movimento
dall’aiuto di altri muscoli scheletrici più superficiali:
gli spino appendicolari che collegano gli arti al tronco vedi sempre le fotocopie
consegnate;
i sub occipitali che inseriscono nell’osso occipitale e temporali del cranio
contribuendo al movimento della testa;
i prevertebrali del collo e i muscoli retti anteriori sono disposti ventralmente rispetto
alla colonna vertebrale ed aiutano i movimenti della testa e delle braccia;
i muscoli sacro coccigei muscoli della colonna vertebrale con posizione ventrale.
Muscoli addominali sono:
Muscolo retto piccola parte della parete addominale inferiore;
Muscolo obliquo esterno e obliquo interno parte laterale anteriore dell’addome
risalendo lateralmente alla parete toracica;
Muscolo trasverso si trova internamente al muscolo obliquo interno;
Muscolo cremastere si estende verso la zona genitale;
Muscolo quadrato dei lombi copre la parete addominale posteriore.
CINTO SCAPOLARE E ARTI SUPERIORI
Questi muscoli si differiscono in estrinseci ed intinseci.
I Muscoli estrinseci si inseriscono sulle ossa dell’arto superiore e del cinto ed hanno
origine nel tronco; ne fanno prte i muscoli toraco appendicolari e spino appendicolari,
in particolare i muscoli della spalla che hanno origine nella cintura toracica e si
inseriscono nell’omero, qui troviamo anche delle borse mucose che facilitano lo
scorrimento di muscoli e tendini nelle ossa.
Fanno parte di questo gruppo:
il Deltoide: triangolare appiattito ricopre tutta l’articolazione della spalla e i suoi fasci
si inseriscono nell’omero con un robusto tendine.
Ha la funzione di sollevare il braccio fino a 90° essendo un muscolo sia abduttore che
elevatore;
il Muscolo sovra spinato muscolo della spalla con forma prismatica si unisce alla
capsula fibrosa dell’articolazione collabora alla stabilizzazione dell'articolazione
scapola-omerale. La sua azione è abdurre ed extra ruotare l'omero.
il Muscolo sottospinato o infraspinato si inserisce nella capsula fibrosa
dell’articolazione fino all’omero. È rotatore esterno dell'omero ed è antagonista del
sottoscapolare. Concorre insieme al piccolo rotondo, al sopraspinato e al
sottoscapolare a mantenere la testa dell'omero dentro l’angolo laterale della scapola;
il Muscolo piccolo rotondo decorre vicino al margine ascellare, nella parte posteriore;
il Muscolo grande rotondo si trova sotto il piccolo rotondo e nella parte posteriore
della spalla;
il Muscolo sottoscapolare ha origine nella fossa sottoscapolare e va ad inserirsi al
tubercolo minore (trochine) dell'omero.Oltre alla funzione stabilizzatrice, il muscolo
scapolare serve a compiere movimenti di intrarotazione ed adduzione dell'omero.
Muscoli intrinseci si suddividono in:
 Muscoli anteriori del braccio:
Il Muscolo bicipite brachiale è il più grande muscolo anteriore del braccio ed
origina con due capi dalla scapola per andare ad inserirsi con un tendine comune alla
tuberosità del radio.Si tratta di un muscolo del braccio, localizzato nella loggia
anteriore, assieme al muscolo brachiale e muscolo coracobrachiale; è antagonista del
muscolo tricipite brachiale. Il bicipite brachiale è un muscolo biarticolare in quanto
dalla scapola raggiunge il radio, superando due articolazioni, la scapolo-omerale e il
complesso articolare del gomito.
Ha diversi ruoli:




stabilizzazione dell'articolazione scapolo-omerale
flessione e adduzione del braccio
flessore dell'avambraccio
supinazione dell'avambraccio
Muscolo coracobrachiale è il più piccolo di tre muscoli che prendono origine dalla
scapola (gli altri due muscoli sono il piccolo pettorale e il bicipite brachiale). È
situato nella parte supero-mediale del braccio. Si inserisce per mezzo di un tendine
piatto in un solco della faccia anteromediale del corpo dell'omero, tra le origini del
tricipite brachiale e brachiale. Il muscolo coracobrachiale muove l'omero in avanti
(flessione della spalla) e verso il torace (adduzione della spalla).
 Muscoli anteriori dell’avambraccio:
Muscolo pronatore rotondo è il più laterale dei muscoli anteriori dell'avambraccio.
E' un muscolo superficiale si origina con due fasci, il capo omerale ed il capo ulnare.
I suoi fasci si dirigono verso il basso attraversando obliquamente l'avambraccio; non
attraversa il tunnel carpale poiché non arriva al carpo ma si inserisce sulla metà della
faccia laterale dell'ulna vicino al suo punto di massima convessità.
Agisce come pronatore dell'avambraccio (rotazione interna del radio, in sinergia con
il muscolo pronatore quadrato) e come flessore a livello dell'articolazione del
gomito.
Muscolo flessore radiale del carpo è un muscolo anteriore dello strato superficiale
dell’avambraccio, flette la mano e l'avambraccio, ruotandoli all'interno (pronazione).
Ha anche una componente di adduzione sulla mano.
Si trova medialmente al muscolo pronatore rotondo e lateralmente al palmare lungo.
Origina dalla faccia anteriore dell'epitroclea e si dirige in basso e lateralmente, proseguendo in un lungo tendine che attraversa il carpo in un condotto osteofibroso proprio
e va a inserirsi alla base del 2° osso metacarpale. Il muscolo è ricoperto dalla fascia
antibrachiale e, profondamente, si mette in rapporto con il flessore superficiale delle
dita. Nel carpo, il condotto osteofibroso per il suo tendine è formato dallo scafoide e
dal trapezio e, ventralmente, dal legamento trasverso del carpo.