OMEOPATIA IN GRAVIDANZA Prefazione Ho il piacere di presentare un testo interessante scritto in modo scorrevole e di facile lettura, rigorosamente scientifico nei contenuti. L'autrice è da molti anni una collaboratrice della Fondazione Omeopatica Italiana, docente ed esperta di iridologia; ha contribuito in modo sostanziale a sviluppare il progetto di costruzione di una omeopatia scientifica, fondata su solide basi biofisiche. La nascita è senza dubbio il più naturale ed il più affascinante degli eventi, eppure non ha ricevuto da una cultura scientifica, impregnata di tecnologismo, la sua giusta valorizzazione.Il problema della fisiologia della gravidanza è stato affrontato, sul piano scientifico, esclusivamente dal punto di vista descrittivo:sono stati ampiamente studiati il processo di fecondazione dell'ovulo, la fase di morula, la gastrulazione, la formazione degli organi...... Nessuna attenzione è stata posta sulla dialettica emotivo-affettiva tra madre e bambino, sul ruolo svolto dal campo di vita, sul rapporto esistente tra genitori, ecc... Nessuna attenzione è stata sviluppata verso l'esperienza emotiva che il nuovo essere in evoluzione prova durante il processo di sviluppo: l'ascolto dei rumori addominali, il battito cardiaco della madre, la voce della madre che lo raggiunge filtrata attraverso il sottile film di acqua del liquido amniotico, le voci ed i suoni provenienti, anche se attenuati, dal campo di vita che lo colpiscono non per il loro significato ma per il loro carattere musicale...... Nessuna attenzione è prestata allo stato emotivo della madre, al suo vissuto relazionale, alle condizioni del suo stato interno...., eppure tali eventi entrano a far parte del destino del nuovo nato, accanto alla informazione trascritta nel D.N.A. Per l'embrione in via di sviluppo la madre costituisce il suo ambiente esterno; ogni modificazione di tale ambiente si ripercuote sull'embrione. Ecco perchè l'omeopatia presta tanta attenzione alle condizioni psico-fisico-emozionali della madre. Il libro della collaboratrice ed amica Patrizia Pecollo si colloca appunto in tale prospettiva. Valorizzare questi aspetti fondamentali del periodo della gravidanza, divulgandoli ad una utenza sempre più affascinata dagli eventi straordinari che caratterizzano la nostra epoca e che si autoorganizzano progressivamente in un nuovo paradigma, definito sistemico-autoorganizzativo. Lo stile del libro è piacevole, brillante, organizzato nella forma del dialogo epistolare con la futura madre. Auguro a questo libro, che vuole essere di divulgazione, di incontrare il consenso e la curiosità del lettore attento Nicola Del Giudice INTRODUZIONE In questi anni risulta in aumento il numero di persone che scelgono di curarsi con l'omeopatia e il numero di medici che integrano la loro preparazione tradizionale con l'utilizzo di questa metodica terapeutica. COS'E' L'omeopatia è un metodo terapeutico, scoperto dal medico austriaco F. S. Hahnemann nella seconda metà del '700, basato sull'applicazione della legge di similitudine. "Ogni sostanza capace a dosi ponderali di provocare dei sintomi in un soggetto sano, può, a dosi deboli, guarire quegli stessi sintomi in un soggetto malato". Alcuni esempi possono essere di aiuto per la comprensione delle basi dell'omeopatia. La puntura d'ape provoca in un soggetto sano la brusca comparsa di bruciore e dolore trafittivo con edema rosato, migliorato dalle applicazioni fredde. Lo stesso veleno, Apis mellifica, a dosi omeopatiche, può curare ogni tipo di eruzione cutanea caratterizzata da edema rosato, migliorata da applicazioni fredde, come l'orticaria, l'eczema o l'eritema solare. Allo stesso modo, se si taglia una cipolla, gli occhi cominciano a lacrimare e compaiono abbondanti secrezioni acquose nasali. La stessa cipolla, Allium cepa, in dosi deboli, sarà il rimedio delle manifestazioni del raffreddore e della rinite allergica. In definitiva, in omeopatia si tratta di confrontare due realtà simili: da una parte i sintomi rilevati dal paziente, dall'altra i sintomi riferiti da soggetti sani nel corso della assunzione volontaria, accidentale o professionale di sostanze attive. UN PO' DI STORIA La legge di similitudine è stata intuita già da Ippocrate nel III sec. a. C. ("i simili sono curati dai simili"). Nel corso di un'epidemia di colera ad Atene, egli utilizzò per i pazienti affetti dalla malattia piccole dosi di Elleboro bianco, Veratrum album, che, in dosi ponderali (cioè milligrammi), è capace di provocare una diarrea coleriforme in soggetti sani che l'abbiano assunta per errore. Già Ippocrate riteneva possibile curare una malattia in due differenti modi: quello allopatico (allos = contrario, pathos = malattia) secondo cui la malattia si cura col suo contrario, e cioè la febbre con l'antipiretico, la tosse con l'antitussigeno, la diarrea con l'antidiarroico e così via; e quello omeopatico ( omeos = simile, pathos = malattia) secondo cui il simile cura il simile. Hahnemann scelse di applicare la legge di similitudine e si ripromise di preparare dei farmaci che dessero il massimo beneficio senza scatenare effetti dannosi. Per far ciò si rifece ai principi alchemici di Paracelso (1493- 1542) e diluì il preparato farmacologico ( di origine minerale, vegetale o animale) in passaggi successivi, scuotendolo ogni volta in modo da imprimere alla soluzione un'energia sempre maggiore. Ottenne così diluizioni decimali, centesimali e così via, indicate dalle sigle D o X per le decimali, CH per le centesimali hahnnemaniane, M per le millesimali, XM per le decimillesimali, LM per le cinquantamillesimali. Si rese conto che più la sostanza è diluita più il suo potere terapeutico è forte. Questa è la grande sfida dell'omeopatia che, pur fra tante controversie, dal '700 ad oggi, utilizza gli stessi preparati risultando efficace anche in situazioni gravi, come epidemie di peste, difterite e altro. Al tempo di Hahnemann l'omeopatia giunse in Italia attraverso il Regno di Napoli, grazie a G. Necker che, in qualità di medico, accompagnava nel 1822 le truppe austriache. Necker era stato allievo di Hahnemann, e le nuove cure che utilizzava suscitarono dapprima l'interesse e poi l'adesione di alcuni medici napoletani, che formarono il primo nucleo di medici omeopati in Italia. La tradizione omeopatica napoletana si è mantenuta fino ad oggi, per questo a Napoli e Roma si trovano le più prestigiose scuole di omeopatia. Attualmente in Europa e nel mondo diverse nazioni riconoscono la validità dell'omeopatia: in Francia e Germania i farmaci omeopatici sono mutuabili, a Londra esistono ospedali omeopatici molto prestigiosi. COME FUNZIONA Il problema dell'omeopatia oggi, come di altre medicine non convenzionali ( ad esempio l'agopuntura) non è più quello di dimostrarne l'efficacia, a ciò bastando le testimonianze di tutti coloro che, pazienti e medici, ne sono venuti a conoscenza attraverso due secoli di esperienza (per l'agopuntura più di 4000 anni). Il problema attuale è quello di scoprire le basi scientifiche del meccanismo di funzionamento del farmaco omeopatico, in modo da definire chiaramente potenzialità e limiti. In questa direzione si muove la Fondazione Omeopatica Italiana di Napoli voluta dal Dott: Nicola Del Giudice, che da circa 20 anni dirige una scuola di formazione che concede ai suoi allievi, medici e psicologi, il titolo di Terapeuta Unico (cioè una figura di terapeuta che cura la persona nella sua totalità psico-fisico-emozionale). I corsi sono costituiti da seminari interdisciplinari, e ogni trimestre vengono organizzati seminari internazionali in cui vengono presentate le più recenti scoperte nel campo della fisica applicata ai sistemi viventi. Infatti il funzionamento del farmaco omeopatico non può essere spiegato con il modello chimico, poiché in seguito alle successive diluizioni, non rimane al suo interno alcuna molecola chimica. Esso trova, invece, spiegazione nelle leggi della fisica ed in particolare in quelle che descrivono i processi collettivi e le proprietà dell'acqua, che, nell'organismo umano, rappresenta il 70 % del peso corporeo totale. Secondo queste scoperte l'essere umano viene descritto come un sistema dissipativo che si autoorganizza per livelli di complessità crescente. Il sistema è un insieme di componenti in relazione dinamica tra loro, per cui modificando un componente qualsiasi si modifica tutto. Se mi faccio un taglio in un dito, ad esempio, il dolore potrà disturbare la mia capacità di concentrazione. Se vengo colto da un attacco di cefalea ne risentirà anche la digestione, oppure il cattivo funzionamento del fegato può rendermi irascibile oltre che sovraccaricare altri organi come il rene o la pelle. L'individuo fa parte di un sovrasistema, la famiglia, che funziona con le stesse leggi. Se si modifica lo stato di un componente tutti ne risentono anche in forma positiva: se un familiare vince un premio, ad esempio, tutti ne giovano. A sua volta la famiglia fa parte di un altro sovrasistema, la società, e così via, fino alla specie umana, al mondo, all'universo. Gli stimoli sono tanto più perturbanti quanto più sono vicini, tuttavia, agli attuali livelli di informazione, noi veniamo influenzati da fatti accaduti anche molto lontano da noi. Il sistema si dice dissipativo poiché è attraversato da correnti di energia che entrano ed escono in continuazione: cibo, aria, acqua, relazioni, affetti, influenze climatiche, ambientali, cosmiche. Il sistema è in salute, cioè organizzato, se tutta l'energia in ingresso viene spesa nell'ambiente come attività, creatività, amore, relazioni, lavoro ecc. Se una quantità troppo grande di energia viene trattenuta per un tempo eccessivo, si creano degli scompensi tali da disorganizzare il sistema e creare malattia. Per analogia è come se l'acqua di un fiume, trovando un ostacolo troppo rigido e compatto, straripasse travolgendo gli argini e trascinando con sè tutto ciò che trova lungo il percorso. Il sistema, una volta avviato quel mirabile processo collettivo che si chiama vita, si autoorganizza per livelli di complessità crescente. Il corpo rappresenta il livello chimico e segue pertanto le leggi della chimica. Questo livello è l'oggetto di studio della medicina ufficiale (medicina chimica), e di quelle medicine non convenzionali come fitoterapia, aromaterapia, spagirica, oligoelementi, nutrizionismo, floriterapia, che utilizzano sostanze in quantità ponderali (milligrammi o meno ma sempre misurabili). La differenza tra queste medicine e quella ufficiale consiste nel fatto che esse utilizzano sostanze naturali estratte con svariate metodiche ma non sintetizzate in laboratorio, inoltre non separano il principio attivo dalla totalità della pianta, pertanto questi preparati presentano attività frequenziali più complete e complesse (più "vitali") rispetto alla molecola isolata. Il mondo emozionale rappresenta il livello elettromagnetico o vibrazionale o frequenziale, che segue le leggi della fisica e della meccanica quantistica. L'informazione elettromagnetica dirige il traffico delle molecole come il telecomando di un'automobilina guida a distanza i movimenti del veicolo. Se, infatti, i milioni di molecole presenti nel corpo umano dovessero trovare per tentativi il rispettivo recettore ci vorrebbero anni per digerire una patata. E' come se una persona avesse un mazzo con un milione di chiavi per aprire un milione di porte con la serratura corrispondente, e dovesse trovare per tentativi la chiave giusta per ogni serratura. Ma poiché ogni molecola vibra sulla stessa lunghezza d'onda del recettore specifico, molecola e recettore si attirano via "radio", per incontrarsi in un tempo brevissimo, aiutati in questo da strutture rotanti, presenti nell'acqua biologica denominate "domini di coerenza", che come piattaforme guidano le molecole all'incontro. E' a questo livello frequenziale che agisce il farmaco omeopatico, restituendo all'organismo la vibrazione bloccata (aumentando l'energia del fiume lo aiuta a rimuovere l'ostacolo senza straripare). La percezione di una frequenza bloccata all'inizio viene avvertita soggettivamente come malessere emotivo: inquietudine, tristezza, irritabilità, nervosismo, ecc. Dopo un certo tempo il blocco scatena delle modificazioni chimiche su un organo con relativi sintomi corporei dapprima funzionali, che col permanere del disturbo possono ledere i tessuti e diventare strutturali. A questo punto dipende dalla gravità della lesione e dalle capacità riparative dell'organismo di guarire totalmente o soltanto migliorare. Infine, il terzo livello, quello sonoro o verbale, tipico dell'essere umano, rappresenta il direttore d'orchestra di tutto il sistema. Tutti sanno, infatti come una parola significativa, una musica, un suono, possa scatenare emozioni anche violente che poi si ripercuotono sul corpo. La voce dell'amato fa battere il cuore all'innamorata, il rumore di un tuono può far venire la tremarella ad un bambino e così via. Il sonoro è l'oggetto di studio di varie discipline: la psicologia, l'audiopsicofonologia di Tomatis, la musicoterapia. Il Dott. Alfred Tomatis ha scoperto che ad ogni frequenza sonora corrisponde il funzionamento di un organo: quando una frequenza viene percepita poco o male, l'organo corrispondente funziona male, se invece la percezione è eccessiva, l'organo è irritato. Allenando l'orecchio ad una percezione corretta, attraverso l'ascolto di suoni filtrati, è possibile ristabilire la salute dell'organo e quindi dell'organismo nella sua totalità. Ciò. avviene attraverso la mediazione del livello elettromagnetico. In questa ottica sistemica risulta spiegabile l'influenza che lo psichismo materno esercita sulla formazione organica del feto. Ricordiamo che i pensieri e le immagini mentali attivano il livello emozionale le cui frequenze agiscono modulando l'attività chimica corporea. CHE COSA CURA L'omeopatia, dunque, è una efficace medicina preventiva poiché è in grado di correggere le minime variazioni che in un organismo vivente preparano il terreno alla patologia: sono le variazioni psico-emotive come malinconia, ansia, insonnia, cambiamenti del carattere e disturbi emotivi in genere. E' molto utile per i bambini nei quali aumenta la resistenza alle malattie migliorando la capacità di interagire più efficacemente con l'ambiente, superando con maggior energia gli ostacoli che la vita comporta. E' altresì preziosa in gravidanza e durante l'allattamento per l'assenza di effetti collaterali e perché, agendo sul terreno emotivo materno, migliora la sintonia tra la madre e il suo bambino, rasserenando e rendendo la donna più fiduciosa nelle proprie capacità. Nella terapia delle malattie acute, come raffreddori, bronchiti, cistiti ecc. l'omeopatia possiede la stessa efficacia e velocità di azione della medicina ufficiale, sommata al vantaggio di una più veloce ripresa dell'organismo che non deve poi smaltire attraverso gli organi emuntori (fegato, intestino, rene, pelle, mucose) i residui dei farmaci chimici. Nelle malattie croniche funzionali (cioè che non hanno ancora lesionato l'organo), come allergie, asma, psoriasi, ecc. essa è in grado di restituire lo stato di salute; in altre, dove si è già instaurata una lesione organica, come arteriosclerosi, diverticolosi, enfisema, epatiti ecc. essa è in grado di alleviare i sintomi più fastidiosi riportando al meglio la reattività dell'organismo. Nel colloquio clinico il medico omeopatico si pone in relazione col paziente in modo tale da comprenderlo nella sua totalità psico-fisico-emozionale, da conoscere la storia e la direzione della sua vita, alfine di individuare il farmaco omeopatico che gli è più simile (come se il medico dovesse fare un film sul paziente). In questo testo si è voluto proporre, in forma discorsiva e il più possibile divertente, il punto di vista omeopatico nell'affrontare le problematiche connesse con la gravidanza, il parto e l'allattamento, nel tentativo di rendere un utile servizio ai bambini e bambine di domani, uomini e donne di dopodomani.