La Musica “Linguaggio universale che unisce popoli e tempi.” Matteo Zema Classe V AL 2013-2014 SOMMARIO • Introduzione: che cos’è la Musica • • • • • • • • • Italiano: Gabriele D’Annunzio e “La pioggia nel pineto”. Latino: Petronio e il Teatro. Inglese: Oscar Wilde e “Il ritratto di Dorian Gray”. Spagnolo: Gustavo A. Becquer e “Rima VII”. Francese: Paul Verlaine e “Arte Poetica”. Storia: Le Canzoni Della Resistenza. Filosofia: Schopenhauer e la Musica. Matematica: Rapporto tra Musica e Matematica Fisica: Il Suono della Musica Cos’è la Musica? Da dove deriva il termine? Quando e dove nasce? A cosa serviva nell'antichità? A cosa serve adesso? Con quale strumento è nata la musica? “L’uomo che non ha alcuna musica dentro di se, che non si sente commuovere dall’armonia di dolci suoni, è nato per il tradimento…” (W. Shakespeare) “La musica distrae l’intelletto da ogni concezione di nostro rapporto con le cose a noi esterne, separandoci al tempo stesso dal mondo esteriore, lasciandoci gettare lo sguardo solo nel nostro intimo essere…” (R. Wagner) I primi strumenti musicali Il tamburo Italiano: Gabriele D’Annunzio e la musicalità del verso “Il segno grafico deve saper esprimere le più profonde e tenui sensazioni, quelle che solo la Musica può dare” La poetica di D’Annunzio è nuova e innovativa. Egli riesce a creare una poesia molto musicale, prevalentemente caratterizzata dal suono delle parole, utilizzando spesso anche svariati riferimenti alla natura. Ma la poesia che meglio testimonia la musicalità dannunziana è “La pioggia nel pineto” "Taci. Su le soglie del bosco non odo parole che dici umane; ma odo parole più nuove che parlano gocciole e foglie lontane. Ascolta. Piove dalle nuvole sparse. Piove su le tamerici salmastre ed arse…" Inizia con una parola che evoca un significato musicale, "taci", il silenzio, in seguito il poeta ascolta, parole, che segnano la metamorfosi di Ermione nella natura che inizia già dai primi versi… Latino: Petronio e il teatro La musica è un elemento integrante dello spettacolo teatrale, Fondamentale ad evidenziare e sottolineare tutto quello che succede all’interno dello spettacolo. L’accompagnamento musicale veniva eseguito con la Tibia, uno strumento musicale a fiato. La lunghezza e la modalità di esecuzione producevano un suono più grave o più acuto, a seconda delle parti più serie o più allegre di una rappresentazione. L’introduzione musicale fece si che il pubblico, prima dell’entrata del personaggio, potesse già intuire lo svolgersi degli avvenimenti. Fondamentale è il “Satyricon”, opera caratterizzata da un testo eccentrico e unico nel complesso della letteratura latina. Esso presenta un quadro vivace e beffardo della società neroniana. Quanto ci resta di questo libro non è che la decima parte dell’opera, che simile all’Odissea omeriana, era lunga presumibilmente 24 libri. Sappiamo che gli antichi non avevano una parola in grado di definire il nostro termine ‘romanzo’, i latini utilizzavano il termine Fabula, ma era ormai abusato per ogni varietà di racconto. Inglese: Oscar Wilde e il suo pensiero “La musica è il genere d’arte perfetto. Essa non può mai rivelare il suo segreto più nascosto” Grande amante della musica, Oscar Wilde era un artista in piena regola, un “Dandy”, un esteta. Colui che volle fare della propria vita un’opera d’arte. “The Picture Of Dorian Gray” è la sua opera principale. “Non smettere, ho bisogno di musica stasera. Mi sembra che io sia il giovane Apollo e tu Marsia che mi ascolta…” In essa, il protagonista, Dorian, rispecchia le caratteristiche di Oscar Wilde. Spagnolo: Becquer e le sue caratteristiche “Nei lunghi giorni di miseria e di fame, trovai conforto nella musica, che mi procurava l’oblio dei ripetuti insuccessi e delle incessanti delusioni che mi affliggevano” Una caratteristica del romanticismo di Becquer è la coesistenza di musica e poesia. Per lui, la musica è dentro ciascuno di noi. Nell’opera “Rima VII” , Becquer descrive l’immagine di un arpa abbandonata, piena di polvere, e dimenticata in un angolo di una stanza al buio. Francese: Paul Verlaine e i poeti maledetti “la musica prima di tutto” L’uso del linguaggio musicale è tipico dei poeti maledetti. Utilizzando spesso le onomatopee, essi davano più importanza al suono delle parole, che al loro rispettivo significato. Nell’opera “Art Poetique” possiamo notare la musicalità del verso. “De la musique avant toute chose, Et pour cela préfère l’Impair Plus vague et plus soluble dans l’air, Sans rien en lui qui pèse ou qui pose…” Storia: Le canzoni della Resistenza “Il cammino e l'evoluzione del pensiero musicale corrono di pari passo con il cammino dell'uomo nella storia. Ed è nel momento più difficile della storia contemporanea, cioè il periodo delle due guerre mondiali, che l’uomo necessita della musica. I canti di combattimento si rivelano un punto di forza e di unione indispensabili.” La musica fu un punto di unione e di riconoscimento per i diversi schieramenti che diedero vita ad un incredibile numero di canti. “Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio dei primi fanti il ventiquattro maggio; l'esercito marciava per raggiunger la frontiera per far contro il nemico una barriera Muti passaron quella notte i fanti, tacere bisognava e andare avanti. S'udiva intanto dalle amate sponde sommesso e lieve il tripudiar de l'onde. Era un presagio dolce e lusinghiero. il Piave mormorò: "Non passa lo straniero!" Ma in una notte triste si parlò di un fosco evento e il Piave udiva l'ira e lo sgomento. “ Filosofia: Schopenhauer e la sua concezione di musica “La Musica nel suo Linguaggio Universale ci fa Cogliere l’essenza del Mondo” Secondo il filosofo la musica consente all’uomo di elevarsi sopra la volontà, il dolore e il tempo. La volontà è un impulso cieco e irrazionale e il linguaggio della musica è il sentimento, contrapposto quindi al concetto di ragione. Schopenhauer ripropone i gradi di oggettivazione che formano la scala dei fenomeni, anche nella musica, formando così una specie di gerarchia. Nella linea del basso, che impiega suoni gravi e si muove pesantemente, Schopenhauer riconosce i gradini inferiori dell’oggettivazione dell’essere, cioè la materia bruta. Le voci intermedie dell’armonia, più agili ma senza una linea melodica chiara, corrono parallele al mondo animale. Infine la voce superiore, la melodia, rappresenta il grado superiore di oggettivazione della volontà, la vita e le aspirazioni coscienti dell’uomo Rapporti tra musica e Matematica La musica è una scienza che deve avere regole certe: queste devono essere estratte da un principio evidente, che non può essere conosciuto senza l'aiuto della matematica. Devo ammettere che, nonostante tutta l'esperienza che ho potuto acquisire con una lunga pratica musicale, è solo con l'aiuto della matematica che le mie idee si sono sistemate, e che la luce ne ha dissipato le oscurità . (Jean Philippe Rameau) Secondo Bach la musica è un artificio matematico, un gioco razionale capace di far piangere, sorridere, rasserenare e inquietare… Fisica: il suono della musica La parte della fisica che studia la propagazione del suono si chiama acustica. La musica è ricca di suoni, sensazioni che il cervello interpreta tramite una serie di stimoli. I suoni sono prodotti da corpi che vibrano, come ad esempio le corde per quanto riguarda gli strumenti a corde (quindi i cosiddetti "Cordofoni") come la chitarra, le pelli per quanto riguarda gli strumenti dotati di membrana (quindi i cosiddetti "Membranofoni") come il tamburo, ed infine gli strumenti che funzionano grazie al movimento dell'aria (quindi i cosiddetti "Aerofoni") come la voce o gli strumenti a fiato come ad esempio il flauto. Quando le onde sonore penetrano nel nostro orecchio mettono in vibrazione la membrana del timpano e da lì il segnale viene trasmesso al cervello che lo interpreta come suono. L’acustica quindi vuole analizzare solo questa piccola parte della musica, si occupa di analizzare soltanto suono. Il suono (dal latino sonus) è la sensazione. FINE