Fioriture di cianobatteri un elemento di crisi per i laghi artificiali: Il caso di studio del Lago Occhito Gestione delle risorse e qualità dei corpi idrici ARPA Puglia - 30 marzo 2011 Diego Copetti IRSA-CNR Inquadramento I cianobatteri sono una componente naturale del popolamento algale dei laghi Essendo in grado di produrre sostanze tossiche (cianotossine) la loro presenza nelle acque può determinare cambiamenti nella struttura dell’ecosistema e problemi nell’utilizzo della risorsa idrica da parte dell’uomo, con una riduzione dei “servizi” ecosistemici” In anni recenti la presenza dei cianobatteri sembra essere aumentata in diversi ambienti distribuiti a tutte le latitudini. In letteratura vengono riportati chiari esempi anche a livello nazionale ed europeo Inquadramento 2 Alcuni autori legano esplicitamente l’aumento della presenza dei cianobatteri ai cambiamenti climatici ,e particolarmente al riscaldamento globale, che agirebbero come catalizzatori per le fioriture di cianobatteri La presenza di alcune specie (tra cui Planktothrix rubescens) si è intensificata durante il processo di riduzione dei carichi di nutrienti da bacino e in concomitanza alla riduzione dello stato trofico in diversi ambienti europei Il problema ha ormai assunto dimensioni considerevoli e sono ormai diverse le istituzioni nazionali e internazionali interessate al problema Cenni di sistematica È un raggruppamento molto variegato costituito da organismi unicellulari procarioti La classe delle cianoficee (Cyanophyceae) si divide in due ordini: Chroococcales Generi Aphanotheche Coelospaerium Gloeocapsa Gloeothece Gomposphaeria, Microcystis Synechococcus Cellule solitarie (es. Synechococcus) Cellule riunite in colonie ad organizzazione coccale (es. Microcystis) Nostocales Generi Anabaena Anabaenopsis Aphanizomenon Gloeotrichia Lyngbya Nodularia Nostoc Planktothrix Pseudoanabaena Schizothrix Spirulina Trichodesmium formano colonie filamentose (es. Aphanizomenon) Caratteristiche eco-fisiologiche I cianobatteri sono quindi un taxa intermedio tra i batteri (struttura cellulare) e le alghe (sistema fotosintetico) Il sistema fotosintetico è caratterizzato da una elevata efficienza nell’itercettazione della luce: Tilacoidi (clorofilla-a) Ficobilisomi (ficocianina e ficoeritrina) Essendo un raggruppamento molto diversificato è difficile definire un insieme di caratteristiche eco-fisiologiche comuni. Spesso è quindi importante conoscere l’ecologia e la fisiologia a livello specifico La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che essendo, i cianobatteri, organismi procarioti lo scambio di materiale genetico nella popolazione avviene anche per via orizzontale e non solo verticale Le cianotossine Epatotossine Neurotossine PSP Anatossine Cilindrospermospina Microcistine Alcaloidi Nodularine Peptidi ciclici Vie di esposizione Mezzo Orale Acqua potabile Acque ad uso ricreazionale Cibo (prodotti ittici) Polmonare Aerosol, spray in attività di ricreazione, lavoro, doccia Cutanea Attività di ricreazione, lavoro, doccia Emodialisi Acqua usata per emodialisi Fattori che determinano la produzione di tossine Variabilità genetica Sono infatti tossiche solo le popolazioni, o porzioni di popolazione, che contengono genotipi in grado di produrre tossine algali Dinamica della popolazione In generale si osserva una maggiore produzione di tossine durante la fase di crescita esponenziale verso lo stadio finale della fioritura Fattori ambientali La produzione di tossine è infine influenzata da diversi fattori abiotici (nutrienti, Luce, temperatura) e biotici predazione, competizione) Planktothrix rubescens ~ 3µ µm • • • • • • • Cold stenoterm species: 5-16.5°C (Dukulil & Teubner, 2000) Low maximum growth rate 0.12 – 0.4 d-1 (Walsby et al., 2001) Low respiration rate 0.01 d-1 (Omlin, 2001); Low phtosynthetic saturation threshold: 20 µEm-2s-1 (Walsby, 2001); Sheady feed back (Kirk, 1976, Scheffer et al., 1997) Vertical migration: 0.1-0.8 m d-1 (Walsby, 2001); Defence from the zooplankton grazing (Kurmayer & Gütter, 2001) Le microcistine Le microcistine sono tra le cianotossine quelle più diffuse e vengono prodotte dalla maggior parte delle specie di Microcystis e da alcune specie di Anabaena, da Planktothrix agardhii e rubescens. Sono molecole stabili e resistenti, a causa della loro struttura ciclica, che possono quindi persistere nell’ambiente anche per periodi relativamente lunghi soprattutto in assenza di luce. Eptapeptidi monociclici Composizione sostituenti Finora si conoscono più di ottanta isomeri, in maggioranza idrofili, anche se i più diffusi sono sei: la MC-LR, la MC-RR con i diversi epimeri, la MC-YR, la MC-LA, MC-LF e la MC-LW. Nome Z X Microcistina LR Arg Leu Microcistina RR Arg Arg Microcistina YR Arg Tyr Un caso di studio: il Lago di Pusiano 1972: Cripto - Cloro 1988: Cripto - Cloro 2002: P. rubescens 1994: M. aurogenosa 2003: Cloro P. rubescens Un’altra forzante: l’aumento della temperatura 8 La temperatura alla circolazione mostra un aumento medio di circa 0.2°C per decennio in linea con l’andamento di altri laghi sud alpini e con simulazioni modellistiche 7 °C 6 5 4 1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 3 La dinamica di P. rubescens: 2002-2010 La specie è risultata dominante eccetto per il 2003 e parte del 2004. In genera mostra un picco autunnale che, in talune circostanze può perdurare per tutta la primavera La dinamica di P. rubescens nel 2010 Il periodo dicrescita autunnale è quindi un momento delicato dove P. Rubescens si gioca la possibilità di una presenza consistente nella stagione successiva Il Lago Occhito lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde Il Lago Occhito: inquadramento Caratteristiche tecniche e morfometriche Variabile Valore Unità di misura Superficie del bacino imbrifero 1012 km2 Superficie del lago 13,74 km2 Volume totale del invaso 333,35 x 106 m3 Quota di massimo invaso 198 m s.l.m. La fioritura del 2009 salinità P. rubescens Durante la fioritura i valori di clorofilla (anche > 40 µg/l) e fosforo totale (anche > di 60 µg P/l) collocavano l’ambiente in una chiara condizione eutrofica. I valori di fosforo totale misurati nel 2010 e nel 2011 (20 – 30 µg P/l ) sembrano invece collocare l’ambiente più verso una condizione mesotrofica come nel biennio 1984-85 La dinamica di P. rubescens Dopo la fioritura dell’inverno 2008 che si è protratta per tutta la primavera del 2009 la Popolazione si è rifugiata nel salto termico. Nell’autunno del 2009 la popolazione di P. rubescens non è riuscita a raggiungere gli stessi valori di biomassa dell’anno precedente. Nel 2010 si è assistito a uno spostamento verso un popolamento più diversificato con una dominanza di diatomee in primavera. I ricambio delle acque autunnali ha probabilmente giocato un ruolo rilevante Relazione tra biomassa algale e produzione di microcistine 35 30 Lago Occhito R² = 0.9601 Endo-MC (µg/l) Endo 25 Lago di Pusiano (R² = 0.6157) 20 15 10 5 0 0 10 20 Chl-a (µg/l) 30 40 Sebbene molti studi sottolineino la mancanza di una relazione tra biomassa algale e produzione di microcistine , i dati raccolti sui due ambienti di studio suggeriscono che in alcune circostanze sia presente una relazione tra le due variabili. Tali relazioni sebbene specie e sito specifiche possono rappresentare una importante punto di partenza per l’attivazione di indagini di dettaglio Alcune considerazioni sulla fioritura del 2008-2009 Le concentrazioni di microcistine durante la fioritura ha raggiunto valori preoccupanti per l’uso potabile con punte superiori a 30 µg/l e potenzialmente anche per la balneazione Per quanto riguarda la rete irrigua, sebbene non esistano Riferimenti legislativi, i dati di letteratura suggeriscono che una concentrazioni al di sotto dei 40 µg/l si possano ritenere cautelative I dati raccolti nella rete di irrigazione, sempre inferiori a 10 µg/l consentono di ritenere che non vi siano stati rischi legati alla distribuzione delle acque del lago nella rete irrigua Alcune considerazioni conclusive È molto probabile che le fioriture di cianobatteri siano favorite dai cambiamenti climatici e particolarmente dall’aumento della temperatura Alcune specie tra cui P. rubescens trovano anche condizioni migliori per la crescita a livelli trofici relativamente bassi (mesoeutrofia) L’aumento della temperatura della temperatura potrebbe favorire P. rubescens attraverso due vie: rendendo più stabile la nicchia metalimnetica dove la specie si rifugia d’estate e consentendole di crescere anche in inverno in anni miti Repentine riduzioni del tempo di ricambio delle acque, soprattutto nella fase di crescita autunnale rappresentano un fattore di crisi per la specie Grazie per l’attenzione ………. Conclusioni • La fioritura algale rilevata nell’aprile 2009 nel lago è risultata per il 90% (biovolume) costituita dalla cianoficea P. rubescens che si collocava nei primi 5 m di profondità ; • Per il 95% le microcistine sono risultate presenti nella componente endocellulare; • Nonostante gli elevati valori di biovolume misurati, l’impatto della fioritura sulla sulla rete irrigua è risultato limitato e le concentrazioni di microcistine sono risultate sempre inferiori a quelle del lago; • Nei saggi biologici non è mai stato osservato alcun effetto tossico acuto; • Non si può tuttavia escludere un rischio cronico. 1972: Cripto - Cloro 1988: Cripto - Cloro 2002: P. rubescens 1994: M. aurogenosa 2003: Cloro P. rubescens