GOOGLE HOME TWITTER MONDO AMBIENTE SCIENZE FACEBOOK TECH MEDICINA E SALUTE lun 18 MARZO 2013 MOBILE CALCIO NATURA E ANIMALI DESIGN DONNA POPOLI E CULTURE VIAGGI ore 16.13 AUTO SCENARI DAL FUTURO MUSICA GOSSIP SPAZIO E TEMPO TV CINEMA LAVORO FOTO SEGUI FANPAGE MEDICINA E SALUTE, SCENARI DAL FUTURO di Redazione 18 febbraio 2013 17:34 ENTRA IN FANPAGE L’occhio bionico che spegne il buio e restituisce la vista Approvato definitivamente dalla Food and Drug Administration un dispositivo in grado di ridare la vista a chi l'ha perduta. 1,6mila Mi piace 12 ANNUNCI GOOGLE Picard Angst Gruppe Ihr unabhängiger Experte für innovative Finanzanlagen! www.picardangst.ch Tw eet STORIE DALLA RETE Cartelloni Pubblicitari Milano, via del Ghisallo (GaRe Pubblicità Milano) STORIE DEL GIORNO POPOLI E CULTURE La scienza dei gesuiti Mi piace Vent’anni di ricerche e sperimentazioni, milioni di dollari investiti provenienti da finanziamenti pubblici o da privati donatori: alla fine, l’occhio artificiale è diventato una realtà, andando ben oltre le più rosee aspettative “fantascientifiche” degli ultimi decenni. Una realtà che ha anche ricevuto l’approvazione da parte della Food and Drug Administration, dopo aver già ottenuto da due anni un semaforo verde anche in Europa, e che quindi potrebbe essere presto disponibile sui mercati, consentendo così ai pazienti affetti da specifiche malattie dell’occhio. La protesi oculare si chiama Argus II e viene prodotta dall’azienda californiana Second Sight Medical Products, la medesima che, qualche anno prima, aveva già messo a punto Argus I: un dispositivo dalle caratteristiche sommariamente uguali ma meno sofisticato e che aveva dato qualche problema di tollerabilità in fase di sperimentazione. Argus II è già stato impiantato con 197 MEDICINA E SALUTE Nei 13 scheletri di Londra il ricordo della Peste nera Mi piace 12 successo in alcuni pazienti europei (in particolare, ad un signore di Prato operato oltre un anno fa dagli esperti di chirurgia oftalmica presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana), oltre che su 30 volontari statunitensi per la sperimentazione tra il 2007 e il 2011; e promette di continuare a collezionare grandi risultati per tutti i soggetti affetti da retinite pigmentosa, patologia genetica dell’occhio che comporta anomalie nei fotorecettori e conseguente progressiva perdita della vista. Musica delle sfere: le sinfonie spaziali di Elena Cecconi Mi piace 73 MEDICINA E SALUTE Un prelievo del sangue per scoprire l'Alzheimer Mi piace Privacy Il dispositivo offre la possibilità di distinguere luci, forme e movimento, aiutando nel regolare svolgimento delle operazioni di ogni giorno, anche se al momento soffre ancora di due grossi limiti: il primo è relativo ai costi esorbitanti (stimabili intorno ai centomila dollari) ma, si spera, potrebbe essere superato quando e se aumenterà la domanda sul mercato di Argus II; il secondo limite riguarda il tipo di patologie dell’occhio sulle quali può intervenire il sistema, ridotte al momento soltanto alla retinite pigmentosa poiché questa non danneggia il nervo ottico. Tuttavia, per quel milione e mezzo di persone che in tutto il mondo soffrono di tale malattia, grazie all’occhio bionico si aprono speranze che, fino a ieri, erano semplicemente inimmaginabili. Mi piace MEDICINA E SALUTE Sponsored by Toyota Ma come fa Argus II a spazzare via le tenebre della cecità restituendo la possibilità di vedere a chi non ce l’ha più? Il suo sistema di funzionamento prevede l’utilizzo di un paio di occhiali con integrata microcamera: le immagini catturate dalla lente esterna vengono “sintetizzate” in diversi punti principali di informazioni visuali; tali informazioni sono poi trasmesse sotto forma di impulsi ai sessanta elettrodi che vengono impiantati nella retina del Argus II su uno dei pazienti statunitensi che hanno paziente e che hanno il compito di sostituirsi sperim entato il dispositivo nelle funzioni alle cellule retiniche ormai compromesse; queste, così, manderanno il segnale elettrico proveniente dall’esterno, attraverso il nervo ottico, alla corteccia visiva cerebrale. Piace a 1.622 persone. Di' che ti piace prima di tutti i tuoi amici. 547 Dopo 5 trapianti diventa mamma: unico caso al mondo (FOTO e VIDEO) Mi piace 204 FANPAGE D'AUTORE DANIELE OPPO Mi piace 6 Il bello dei videogame I videogiochi fanno male? Non sempre. Alcune ricerche dimostrano che giocare anche per poco tempo con determinati videogames comporti il miglioramento di determinate abilità -sia visivie sia di coordinazione mano-occhio- molto utili nella nostra vita e in determinate professioni. MARCELLO SERGIO Mi piace 177 8 marzo: Festa della donna! Un augurio alle donne con un breve decalogo nel segno della prevenzione GABRIELE SALARI Leggi anche: Mi piace 30 Il batterio della lebbra trasforma cellule adulte in staminali Cellule staminali: una risorsa anche per lo sviluppo di farmaci Come sta la città Un rapporto statunitense spiega come una città può crescere in salute e vitalità. Secondo l’organizzazione “CEO’s for Cities”, una città cresce se ha quattro assi nella manica: talento, innovazione, connessioni e tratti distintivi. ALTRE STORIE Ambiente