Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto

Diagnosi precoce delle neoplasie del
colon-retto
Secondo i registri tumori, quasi 300.000 cittadini italiani vivono con una pregressa diagnosi di
carcinoma di colon-retto, un tumore caratterizzato da un’elevata incidenza e una discreta
sopravvivenza. I tumori del colon-retto infatti sono al terzo posto per incidenza tra gli uomini e al
secondo per le donne, facendo registrare nel 2010 circa 30.000 nuovi casi l’anno negli uomini e
19.000 nelle donne; casi per il 2014: 29.100 nuovi casi per gli uomini e 22.700 per le donne (dati
AIRTUM 2014)
Il programma di screening organizzato rappresenta un efficace strumento per ridurre non solo la
mortalità, ma anche l'incidenza della neoplasia colorettale. Gli esami di screening infatti sono in
grado di diagnosticare più del 50% di tumore negli stadi più precoci, quando maggiori sono le
probabilità di guarigione.
Nella maggioranza dei casi il test utilizzato per lo screening colorettale, specificato dalle
raccomandazioni europee, è il test per la ricerca di sangue occulto nelle feci (FOBT) rivolto alle
persone di 50-69 anni, con periodicità biennale; a livello nazionale, sono inoltre attivi 7 programmi
in cui è in uso come test di 1° livello la rettosigmoidoscopia (Regione Piemonte e Az. ULSS di
Verona).
A partire dal 2005 i programmi di screening delle neoplasie del colon-retto sono stati avviati sul
territorio nazionale: nel 2013 l’estensione effettiva dei programmi è salita dal 57% al 62%:
È interessante, e finalmente anche incoraggiante, notare che questo aumento riguarda soprattutto
il Sud e le isole: la percentuale si muove dal poco più del 15% di copertura a più del 28%. In lieve
crescita anche il Nord (che sostanzialmente copre tutta la popolazione target) e il Centro (dove 6
persone su 10 sono regolarmente invitate). (dati ONS rapporto breve)
Nella Az. ULSS 17 il programma di screening colorettale è partito nel 2005 nel 2014 circa 16.300
persone di 50-69 anni sono state invitate con una adesione corretta del 64,5% .
Quante persone hanno eseguito un esame per la diagnosi precoce dei
tumori colorettali in accordo alle linee guida?
•
Nella Az. ULSS 17 circa il 68% delle persone intervistate nella fascia di 50-69 anni ha riferito di
aver effettuato un esame per la diagnosi precoce dei tumori colorettali, in accordo con le linee
guida (sangue occulto ogni due anni o colonscopia ogni cinque anni).
•
Il 66% ha riferito di aver eseguito la ricerca di sangue occulto negli ultimi due anni; l’adesione è
risultata più elevata nelle persone con alcune difficoltà economiche, istruzione elementare,
cittadinanza italiana.
•
Il 9% ha riferito di aver effettuato una colonscopia a scopo preventivo negli ultimi cinque anni;
l’adesione è risultata significativamente più elevata nella classe 60-69 anni.
Ricerca del sangue occulto negli ultimi due anni
Persone 50-69 anni
Colonscopia negli ultimi cinque anni
Persone 50-69 anni
Prevalenze per caratteristiche socio-demografiche
Az. ULSS 17 2011-14
Prevalenze per caratteristiche socio-demografiche
Az. ULSS 17 2011-14
Totale:9% (IC 95%: 6,66%-11,82%)
Totale: 66% (IC 95%: 61,53%-70,52%)
Età
Età
50-59
50-59
63%
60-69
69%
7%
60-69
11%
Sesso
Sesso
uomini
66%
uomini
donne
67%
donne
Istruzione
12%
5%
Istruzione
essuna/elementare
72%
nessuna/elementare
media inferiore
65%
media inferiore
media superiore
64%
media superiore
laurea
64%
laurea
7%
8%
11%
9%
Diff. economiche
Diff. economiche
molte
molte
57%
qualche
68%
qualche
nessuna
67%
nessuna
CIttadinanza
11%
12%
6%
CIttadinanza
italiana
italiana
66%
straniera
50%
0%
20%
40%
60%
9%
straniera
80%
11%
0%
2%
4%
6%
8%
10%
12%
14%
•
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, circa il 34,6% delle persone di
50-69 anni ha riferito di aver effettuato la ricerca del sangue occulto e l’13,2% la colonscopia
con un evidente gradiente territoriale.
Ricerca del sangue occulto negli ultimi due anni
Persone 50-69 anni
Prevalenze per regione di residenza - Pool di ASL 2011-14*
Totale: 34,6% (IC95%: 34,1-35,0)
* Nelle analisi per lo screening dei tumori del colon retto sono escluse dal Pool nazionale le ASL del Piemonte. In questa regione la
popolazione bersaglio e le procedure di screening differiscono rispetto alle altre regioni, pertanto non è possibile confrontarne i risultati
con quelli di altre Regioni.
Confronto su pool omogeneo nazionale
•
A livello nazionale*, considerando solo le Az. ULSS che hanno partecipato alla rilevazione
continuativamente dal 2010 al 2014 (pool omogeneo nazionale) si può osservare un
incremento statisticamente significativo della percentuale di persone che ha eseguito un
esame per la diagnosi precoce dei tumori colorettali in accordo con le linee guida.
Ricerca del sangue occulto negli ultimi due anni
Persone 50-69 anni
Colonscopia negli ultimi cinque anni
Persone 50-69 anni
Prevalenze per anno - Pool omogeneo ASL 2010-14*
Prevalenze per anno - Pool omogeneo ASL 2010-14*
* Nelle analisi per lo screening dei tumori del colon retto sono escluse dal Pool nazionale le ASL del Piemonte. In questa regione la
popolazione bersaglio e le procedure di screening differiscono rispetto alle altre regioni, pertanto non è possibile confrontarne i
risultati con quelli di altre Regioni.
Qual è la periodicità di esecuzione degli esami per la diagnosi precoce
dei tumori colorettali?
•
•
Relativamente all’ultimo test eseguito per la ricerca di sangue occulto:
- il 35% ha riferito l’effettuazione nell’ultimo anno
- il 31% da uno a due anni
- il 11% da più di 2 anni
Il 23% ha riferito di non aver mai eseguito un test per la ricerca di sangue occulto a scopo
preventivo.
•
Relativamente all’ultima colonscopia eseguita:
- il 3% ha riferito l’effettuazione nell’ultimo anno
- il 6% da uno a cinque anni
- il 3% da cinque a dieci anni
- lo 3% da più di dieci anni.
•
I’85% ha riferito di non aver mai eseguito la colonscopia.
Sangue occulto e periodicità
Persone 50-69 anni
Colonscopia e periodicità
Persone 50-69 anni
Az. ULSS 17 2011-14 (n=429)
Az. ULSS 17 2011-14 (n=432)
Ultimo anno
Ultimo anno
35%
3%
da 1 a 5 anni
da 1 a 2 anni
6%
31%
>2 anni
da 5 a 10 anni
3%
>10 anni
3%
11%
Mai fatto
23%
0%
5%
10%
15%
20%
25%
Mai fatto
30%
35%
40%
85%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Quale promozione per l’effettuazione della ricerca del sangue occulto
nelle feci? (2011-14)
•
Nella Az. ULSS 17:
- il 86% delle persone intervistate di 5069 anni ha riferito di aver ricevuto una
lettera di invito dalla ULSS
- il 63% ha riferito di aver visto o sentito
una campagna informativa
- il 44% ha riferito di aver ricevuto il
consiglio da un operatore sanitario di
effettuare con periodicità lo screening
colorettale.
Promozione della ricerca del sangue occulto nelle feci
Persone 50-69 anni
Az. ULSS 17 2011-14 (n=433)
Lettera AUSL
86%
Campagna informativa
63%
Consiglio
44%
Nessuna azione
6%
0%
•
20%
40%
60%
80%
100%
Tra le Az. ULSS partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale*, il 42.6% delle persone ha
ricevuto la lettera dell’ ULSS, il 29.3% il consiglio dell’operatore sanitario e il 41.5% ha visto
una campagna informativa.
* Nelle analisi per lo screening dei tumori del colon retto sono escluse dal Pool nazionale le ASL del Piemonte. In questa regione la
popolazione bersaglio e le procedure di screening differiscono rispetto alle altre regioni, pertanto non è possibile confrontarne i risultati
con quelli di altre Regioni.
Interventi di promozione
dell’ultima ricerca di sangue occulto nelle feci
Persone 50-69 anni
Az. ULSS 17 2011-14 (n=429)
•
•
Il 89% degli intervistati di 50-69 anni è stato
raggiunto da tutti gli interventi di
promozione dello screening colorettale
considerati (lettera, consiglio o campagna),
il 64% da due interventi di promozione ed il
54% da un solo intervento; il 13% non ha
riferito alcun intervento di promozione.
Tra le Az. ULSS partecipanti al sistema
PASSI a livello nazionale*, i valori sono
rispettivamente dell’75%, 60%, 43% e 3%.
3 interventi
89%
2 interventi
64%
1 intervento
54%
nessun intervento
13%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
* Nelle analisi per lo screening dei tumori del colon retto sono escluse dal Pool nazionale le ASL del Piemonte. In questa regione la
popolazione bersaglio e le procedure di screening differiscono rispetto alle altre regioni, pertanto non è possibile confrontarne i risultati
con quelli di altre Regioni.
Quale efficacia degli interventi di promozione della ricerca del sangue
occulto nelle feci? (2011-14)
•
•
Nella Az. ULSS 17 la percentuale di
persone di 50-69 che hanno effettuato
l’esame per lo screening colorettale nei
tempi raccomandati, è solo del 12% tra le
persone non raggiunte da alcun
intervento di promozione; sale al 89% tra
le persone raggiunte da tutti e tre gli
interventi di promozione.
Tra le Az. ULSS partecipanti al sistema
PASSI a livello nazionale*, si rileva lo
stesso
andamento,
che
conferma
l’efficacia degli interventi di promozione,
in particolare se associati come avviene
all’interno dei programmi organizzati.
Interventi di promozione ed effettuazione
della ricerca del sangue occulto nelle feci
entro i tempi raccomandati
Persone 50-69 anni
Az.ULSS 17 2011-14
nessun intervento
12%
1 intervento
54%
2 interventi
64%
tutti gli interventi
89%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
* Nelle analisi per lo screening dei tumori del colon retto sono escluse dal Pool nazionale le ASL del Piemonte. In questa regione la
popolazione bersaglio e le procedure di screening differiscono rispetto alle altre regioni, pertanto non è possibile confrontarne i risultati
con quelli di altre Regioni.
Ha avuto un costo l’ultimo esame effettuato?
•
Nella Az. ULSS 17 il 91% delle persone ha riferito di non aver dovuto pagare per la ricerca
del sangue occulto effettuata negli ultimi 2 anni; il 8% ha pagato solamente il ticket e l’1%
l’intero costo dell’esame.
•
Il 36% ha riferito di non aver dovuto pagare per la colonscopia effettuata negli ultimi 5 anni;
il 53% ha pagato esclusivamente il ticket ed l’11% l’intero costo dell’esame.
Costi della ricerca del sangue occulto
Persone 50-69 anni
Costi della colonscopia
Persone 50-69 anni
Az. ULSS 17 2011-14 (n=279)
Az. ULSS 17 2011-14 (n=36)
Nessun pagamento
91%
Pagamento ticket
53%
Pagamento intero
1%
0%
36%
Pagamento ticket
8%
Pagamento intero
Nessun pagamento
20%
40%
60%
80%
100%
11%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
Perché non è stata effettuata la ricerca del sangue occulto nelle feci a
scopo preventivo? (2010-11)
Motivazione della non effettuazione
della ricerca di sangue occulto nelle feci*
Persone 50-69 anni
Az. ULSS 17 2011-14 (n=90)
•
Le principali motivazioni addotte da
chi non ha mai effettuato un esame
del sangue occulto nelle feci sono il
pensare di non averne bisogno
(14%) la pigrizia (23%), il fatto di non
aver ricevuto consigli in merito. Tali
motivi possono riflettere la mancanza
di
conoscenze
sulla
diagnosi
precoce, la sottovalutazione del
rischio di cancro colorettale e infine
un’insufficiente
opera
di
orientamento da parte degli operatori
sanitari.
penso di non averne bisogno
14%
già fatta/consigliata colonscopia
15%
pigrizia
non ho avuto tempo
11%
nessuno me l'ha consigliato
9%
mi sento imbarazzato
5%
ho paura dei risultati dell'esame
9%
esame fastidioso/doloroso
1%
no convocazione
2%
difficile prenotare l'esame
2%
già operato/altri motivi sanitari
2%
sede/data/orario non mi andavano … 0%
altro
6%
0%
5%
10%
15%
23%
20%
25%
* esclusi dall’analisi i “non so/non ricordo” (10%)
Conclusioni e raccomandazioni
Nella Az. ULSS 17 l'offerta dello screening del cancro del colon-retto è stata attivata da 10 anni e
al 2014 si è raggiunto un livello di copertura del 66% (dati screening regionali) nella popolazione
target. Per lo screening viene offerto il test del sangue occulto.
I dati PASSI stimano una copertura pari a 68% per i residenti tra i 50 e 69 anni d’età,
comprensiva del test per la ricerca del sangue occulto e della colonscopia; il sangue occulto
riguarda il 66% della popolazione target, dato in linea con le valutazioni regionali dello screening.
Tale percentuale stimata dal PASSI risulta conforme ai dati stimati nel Veneto (68%) e superiore
ai dati del Pool di ASL (40%).
La letteratura scientifica, fornisce l’evidenza che offerte attive di prestazioni sanitarie migliorano
l’accesso delle persone con svantaggi socioeconomici ai servizi di prevenzione.
La lettera di invito, in associazione al consiglio dell’operatore sanitario, si conferma lo strumento
più efficace per favorire l’adesione della popolazione target.
Bibliografia:
-
I numeri del cancro in Italia 2014
http://www.registri-tumori.it/cms/it/node/3412
-
Zorzi, M., et al. "I programmi di screening oncologici del Veneto. Rapporto 2012-2013"
(2014): 1-85
-
Osservatorio Nazionale Screening XI rapporto 2015 Epidemiol Prev 2015; 39(3) Suppl 1:
1-125settembre-dicembre
http://www.osservatorionazionalescreening.it/content/i-rapporti-annuali
-
Osservatorio Nazionale Screening Rapporto breve 2014
http://www.osservatorionazionalescreening.it/content/i-rapporti-brevi-dell%E2%80%99ons